CASTELLI ROMANI, ASL RMH. TRA DISSERVIZI E LOBBIES PRIVATE ARRIVA LA DENUNCIA DEL PDCI CIAMPINO E MARINO

Un indicibile disservizio ha messo a nudo, ai miei occhi,un mezzo scandalo che, credo, sia interesse di tutti coloro che amano la sanità come bene pubblico da garantire ai cittadini tutti, va affrontato e risolto.Non mi sono affatto tirato indietro dall'accogliere proteste e segnalazioni che ho seguito in prima persona, e per questo ne ho fatto, come mio dovere etico e morale, prima che sociale e politico,oggetto di questa nota.



Maurizio Aversa

Ciampino (RM) – Abbiamo personalmente raccolto almeno due testimonianze nella giornata di martedì 1 ottobre, rispetto ad un ramo della medicina legale, quella riguardante le visite e le pratiche amministrative per il rinnovo della patente. Estremamente critiche, e scioccanti, la disorganizzazione del servizio (dal punto di vista dell’utente ovviamente) e perfino ombre sul ruolo della sanità pubblica, calmieratrice rispetto a servizi privati analoghi. Di tutto ciò vanno tenuti subito in conto due questioni: la prima che, come ognuno sa, una delle grandi guerre che la moderna società ancora non sconfigge è quella dei morti per incidenti stradali. Quindi, insieme ai comportamenti, insieme alla cultura del principio di cautela per chi si mette alla guida per scelta propria o per ragioni di lavoro; ovviamente, va soprattutto garantita una barriera “naturale” che è quella della salvaguardia della “abilitazione alla guida”. O nel caso della prima patente che si consegue, oppure nel caso del rinnovo con verifica delle abilità, inclusa quella medico-legale.

La seconda considerazione è che per una delle contraddizioni del funzionamento della sanità italiana, il livello di accertamento delle abilità è assegnato anche a strutture private che possono certificare. Se ci fosse un adeguato controllo di tutto ciò, sarebbero salvaguardati il principio di cautela e il conseguimento di autorizzazioni solo a persone di cui possiamo (tranne l’imprevedibilità) ritenere congrua la capacità e abilità e sicurezza della guida. I morti sono lì a testimoniare che non è così.

E veniamo a Ciampino. In via Calò a Ciampino c’è la sede del servizio di medicina legale. Ovviamente è un servizio che comprende varie branche e varie risposte da fornire all’utenza, ai cittadini. Ma non si può sapere, a meno di non fare una “solita” snervante fila, in cosa consista il servizio per un banale (dal punto di vista amministrativo: cioè quale è la procedura e i passi da compiere) rinnovo di patente. Abbiamo appreso dalle testimonianze che, non esiste alcun avviso, sia esso “ufficiale”, o dattiloscritto informale, o indicativo di massima anche anonimo, che confermi:

1. Che effettivamente presso quella stanza c’è nel servizio di medicina legale compreso anche il rinnovo patenti; 

2. Che le pratiche mediche e amministrative si svolgano tutte in questa sede;

3. Che il tempo che si deve prevedere per l’espletamento di tutto sia in una o più giornate.

Oltre a tutto ciò, sempre dalle testimonianze è emerso che, secondo la responsabile del servizio gli è vietato apporre indicazioni e/o spiegazioni rispetto ai tre punti sopra esposti. Al contrario, secondo i dirigenti operanti presso la direzione del dott. Galli è una sorta di “veto” operata dalla responsabile che si rifiuta, essa stessa di mettere informative in una bacheca esistente in prossimità della stanza del servizio.

Da questo si evince, anche senza approfondire in questa sede eventuali responsabilità di disservizio, che: il dott. Galli o non vuole o non è in grado di controllare quanto avviene presso la sua sede organizzata ( e finalizzata al soddisfacimento delle necessità degli utenti). Oppure c’è un’altra ragione che verrà resa nota.
Allo stesso tempo, da questo aspetto fin qui rappresentato, si nota che lo stesso Commissario della Asl Roma H dei Castelli romani, non conosce o non affronta questi  gravi disservizi, ove appurati.

Purtroppo non c’è solo questo. Sappiamo che, per informazione diretta appresa presso il sito Aci, che la modulistica, i passi amministrativi, comportanti l’acquisto di marca da bollo, il versamento di una somma per il servizio/certificato di medicina legale ecc. sono, in linea generale, per i cittadini convenienti. Più convenienti rispetto a cosa? Ad esempio ai servizi “in loco” offerti da agenzie private; o dal ricorso di certificazione presso medici oculistici privati. Naturalmente, perché valga il vantaggio dei cittadini che hanno necessità di rinnovare la patente, devono concorrere sia il tempo da impiegare per il conseguimento dell’atto finale, sia il costo. Elementi che si possono ben compensare se l’efficienza e l’efficacia del servizio vengono accuratamente organizzati e gestiti. C’è tutto questa attenzione, tutto questo zelo a Ciampino? No. Lì accade esattamente il contrario. Abbiamo detto della mancanza di informazione che, sostanzialmente, oltre a far impegnare tempo prezioso di ogni persona a far nulla in attesa; viene, giustificato con una “spiegazione logica” di traduzione dalla lingua semplice delle cose che la Asl “dovrebbe ma non può” alla lingua della complicazione e dell’arzigogolio organizzativo che dovrebbe vedere ogni utente disponibile a spendere denaro per spostarsi di qua e di là, avendo anche un bel po’ di giorni liberi. Insomma uno scandalo!

Torniamo al fare: sarebbe necessario una strumentazione tecnologica adeguata messa in dotazione al servizio oculistico (che è lì in sede alla Asl!). Questo sarebbe sufficiente a non inviare in qua e in là utenti che “hanno diritto di ricevere questo servizio”. E’ mai venuto in mente al Commissario, al direttore della H3 che basterebbe intervenire presso quelle istituzioni che periodicamente  (per propri obblighi statutari) devono contribuire a devolvere in servizi utili per la società parte di loro proventi? Oppure, si sono posti e si sono dati qualche spiegazione, hanno individuato qualche risorsa da perseguire sapendo quale è la posta in gioco? E’ noto, oppure no che il rinnovo patenti non è un servizio che riguarda solo quattro cittadini l’anno?

Oppure, ed ecco la domanda che non vorremmo fare, ma il dubbio ci assale, questo disservizio, questa inefficienza, questo non utilizzare le risorse che già abbiamo in seno alla nostra sanità pubblica, è solo funzionale a compiacere qualche lobby? Non avendo documentazioni al riguardo, non avanziamo nomi che pure sono stati pronunciati di privati che traggono vantaggio da tutto ciò. Lo facciamo per la nostra salvaguardia ed anche per non “sparlare” di cose di cui abbiamo solo voce riportata. Però, che tutto ciò sia macroscopico è evidente. Che i numeri, e, quindi tradotto in denaro, che le cifre siano ragguardevoli è altrettanto evidente. Vogliamo fare in modo, dott. Mucciaccio e dott. Galli, che tutto ciò diventi anche uno dei primi punti all’ordine del giorno del lavoro quotidiano di Direzione e Organizzazione a cui dovreste rispondere per conto del servizio sanitario pubblico, a cui hanno diritto quei cittadini che con le loro tasse pagano anche i vostri stipendi?
Seguiremo gli sviluppi della vicenda, della organizzazione che ne scaturirà e di tutto quanto al riguardo.

 




LAZIO, ALTRE NOMINE ASL. PER LA DIMISSIONARIA RENATA: ARRIVA UN ALTRO BONUS PER ADRIANO PALOZZI

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Angelo Parca

Roma – La Polverini continua a elargire nomine fedelissime. Nonostante abbia rassegnato le dimissioni e nonostante gli avvertimenti di Bondi, la Polverini ha colto al balzo il cambio di testimone Bondi – Palumbo per affondare qualche altro incarico nelle Asl a lei più strette.

Ancora un altro bonus per Adriano Palozzi, sindaco di Marino, presidente di Cotral, probabile candidato alle prossime regionali con Città Nuove e fedelissimo della Polverini. Sua cugina, Sabrina Cenciarelli, attuale direttore amministrativo della Asl Roma B, andrebbe a fine gennaio a prendere il posto di Cristina Matranga, direttore amministrativo (in scadenza) alla Asl Roma H, quella dei Castelli.

La Cenciarelli è nota perché già socia del centro studi e ricerche ' Hospital facility management (Hfm)' una onlus che svolge attività di consulenza in materia di appalti ospedalieri e già direttore Uoc Acquisizione beni e servizi Ausl Roma C, già inquisita per la truffa della ' lady Asl'.

Insomma, un edificante curricula? La nomina non è ancora stata firmata ed è probabile che Palumbo, in continuità con Bondi, voglia controllare personalmente gli atti delle Asl laziali. In ogni caso, il candidato del centrosinistra alla Regione, Nicola Zingaretti, ha già annunciato, nel caso di vittoria, di voler sottoporre al vaglio del Tar tutti gli atti firmati dalla Polverini dal giorno delle sue dimissioni, a fine settembre.

Un’altra firma per un contratto quinquennale, Renata l’ha posta per piazzare Alessandro Moretti che, con una nomina datata 21 dicembre 2012, si è insediato nel ruolo di direttore amministrativo della Asl Roma A.

tabella PRECEDENTI:

30/11/2012 LAZIO, SANITA': NUOVE NOMINE DELLA POLVERINI "DIMISSIONARIA" PER LE ASL RMH E RMF
07/10/2012 LAZIO PISANOPOLI E COTRAL: I CITTADINI HANNO CAPITO TUTTO SULLA NOMINA “INCOMPATIBILE” DEL PRESIDENTE PALOZZI AL COTRAL
14/06/2012 LAZIO, COTRAL: UN SILENZIO ASSORDANTE
29/05/2012 LAZIO, INCOMPATIBILITA' PRESIDENZA COTRAL PALOZZI: INTERVIENE IL PD
29/03/2012 LAZIO CASO NOMINA ADRIANO PALOZZI PRESIDENTE COTRAL: LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI?
29/03/2012 MARINO CASO NOMINA PALOZZI AL COTRAL, IDV A LIBANORI: "PRIMA DI APRIRE BOCCA E DARGLI FIATO SI LEGGA LA LEGGE 148/2011 ART 4 COMMA 21"
14/03/2012 GIOVANNI LIBANORI, DA NEMI AL COTRAL PASSANDO PER ARICCIA
18/01/2012 PALOZZI INTERVIENE SU INCOMPATIBILITA' DA PRESIDENTE COTRAL E L'IDV GLI RICORDA LA LEGGE
17/01/2012 IDV MARINO SOTTOLINEA ASPETTO ETICO MORALE DEL DOPPIO INCARICO DEL SINDACO DI MARINO



FRASCATI, UN ALTRO PEZZO DI SANITA' CHE SE NE VA. IL 20 NOVEMBRE CHIUDE IL SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DELL’OSPEDALE

La Direzione Generale dell’Azienda Asl Roma H da marzo aveva avvertito la Regione Lazio delle forti criticità chiedendo un adeguamento del personale per continuare a garantire il servizio

Redazione

Frascati (RM) – Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Frascati sospende l’attività di degenza. Il provvedimento sarà reso operativo dalla Direzione dell’Azienda Asl Roma H il prossimo 20 novembre 2012, così come comunicato dal Direttore Generale, se non si troverà una soluzione alla cronica mancanza di personale che possa garantire la continuità del servizio. Già nello scorso mese di febbraio, la Direzione Generale Asl Roma H aveva fatto presente alla Regione Lazio che la dotazione organica complessiva dei due centri di Psichiatria di Albano e Frascati per Legge era pari alla dotazione minima necessaria per un solo centro.

«Vorrei ricordare che il numero di posti letto per le situazioni d’urgenza in tutta la Regione Lazio è oggi meno della metà dello standard previsto dalle norme vigenti, circa 200 posti letto contro i 500 dello standard nazionale – dichiara il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso – . I posti letto psichiatrici per il bacino di popolazione di riferimento del Servizio Psichiatrico di Frascati, e cioè X Circoscrizione della ASL RMB e Distretti Sanitari RMH1 e RMH3, secondo lo standard nazionale dovrebbero essere 42 e invece ad oggi sono solo 15.

La chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati provocherebbe grandi difficoltà, a partire dall’impresa titanica di trovare un posto letto in una realtà metropolitana cronicamente afflitta dal soprannumero, al conseguente stazionamento a tempo indeterminato di pazienti nel Pronto Soccorso e, cosa non trascurabile per le famiglie, ai trasferimenti in servizi psichiatrici lontani, in barba al principio di prossimità. Chiedo pertanto alla Regione Lazio, investita fin da Marzo della questione e che a tutt’oggi non ha dato alcuna risposta – prosegue il Sindaco Di Tommaso -, di affrontare la situazione critica di questo momento, mettendo il Servizio Psichiatrico di Frascati nelle condizioni di continuare a svolgere un servizio essenziale e irrinunciabile per i pazienti e per le comunità locali. Per quel che mi riguarda mi sono già attivato, avvertendo il Presidente della Consulta della Salute Mentale, il Commissario ad Acta per la Sanità Enrico Bondi, il Prefetto di Roma, tutti i Sindaci del distretto Roma H1 e H3 il Presidente del Municipio Roma X. Faremo iniziative anche eclatanti per fermare la chiusura del servizio e saremo accanto ai familiari dei malati in questa battaglia di civiltà»

In marzo poi l’Azienda aveva espressamente richiesto alla Regione Lazio, in deroga al blocco delle assunzioni, l’adeguamento del personale per il reparto. E in attesa, dovendo eseguire lavori di straordinaria manutenzione in entrambi gli ospedali, per interventi tesi a garantire maggiore sicurezza e a prevenire azioni auto lesive da parte degli stessi pazienti ricoverati, aveva deciso di unificare i due Servizi Psichiatrici alternando la sede dei ricoveri e delle degenze. Uno stratagemma per consentire di effettuare gli urgenti lavori di adeguamento delle due strutture. Infine, e arriviamo al mese di novembre, non essendo stata data alcuna risposta dalla Regione Lazio, che anzi aveva anche disatteso l’apertura di un nuovo Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, più volte programmata e annunciata, nell’area della ASL RMB – che da sola determina un carico di lavoro pari a circa il 40% sul totale degli interventi a Frascati -, la Direzione della Roma H aveva ridimensionato le attività territoriali dei Distretti coinvolti, con grave disagio per operatori e pazienti, e in seguito, trovandosi fare i conti con nuovi spostamenti di personale, ha decretato la chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati, a far data dal 20 novembre.

Va ricordato che il reparto psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale San Sebastiano di Frascati ha un bacino di utenza di circa 400.000 abitanti, residenti nella X Circoscrizione di Roma (ASL RMB) e nei distretti sanitari RMH1 (Frascati) e RMH3 (Ciampino), e svolge una funzione strategica nell’assistenza psichiatrica d’urgenza e di cura di tutta la Regione. Alcuni dati a supporto possono essere molto indicativi in questo senso. A partire da 1989, anno d’inizio dell’attività del Servizio Psichiatrico, ad oggi sono circa 11.000 i ricoveri effettuati, di cui circa 2.000 in Trattamento Sanitario Obbligatorio, e circa 25.000 gli interventi psichiatrici in Pronto Soccorso. Annualmente sono in media 300 i pazienti ricoverati, in regime volontario o obbligatorio, dalla ASL RMB, e altri 300 quelli che ricoverati dai servizi psichiatrici territoriali dei distretti RMH1 (Frascati) e RMH3 (Ciampino), quasi tutti in situazioni d’urgenza e con alti livelli di rischio per la propria e l’altrui incolumità.

Nota di Bruno Astorre, vice presidente del Consiglio regionale del Lazio

"La chiusura del Servizio Psichiatrico di Frascati, annunciata per il 20 novembre, è assolutamente da scongiurare. È necessario far fronte alla carenza del personale sanitario, per salvaguardare un servizio fondamentale nella cura e nell’assistenza dei malati mentali gravi e che serve un’area molto estesa che comprende tutti i comuni tuscolani e del X Municipio di Roma. Il direttore sanitario dell’Asl RmH, dottor Vittorio Amedeo Cicogna ha sollecitato in più occasioni l’intervento della Regione Lazio. Mi unisco alla sua richiesta di intervento, e a quella dei sindaci del territorio e dei sindacati che si stanno mobilitando in difesa del presidio, e per questo ho presentato un’interrogazione urgente alla Presidente Renata Polverini, per conoscere quali azioni intenda mettere in atto affinché non venga chiuso il Servizio."