SANITA' CASTELLI, IL DIRETTORE SANITARIO DELLA ASL RMH VITTORIO AMEDEO CICOGNA E' DIMISSIONARIO

Redazione

Amedeo Cicogna ha detto di essere dimissionario e non dimesso – ha detto il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini – e si può capire anche il perché, fermo restando che sarà il diretto interessato a dare spiegazioni. Perché? Perché ormai la situazione della sanità sta diventando insostenibile. Fatto gravissimo è che fino ad oggi la Regione non ha autorizzato la proroga di quattro precari. E quattro precari, nella condizione in cui ci troviamo, fanno saltare i pronto soccorso di Albano e Velletri. Senza contare l’imminente accorpamento dei reparti di pediatria, ginecologia ed ostetricia di Genzano e Marino con ripercussione anche su Amzio. Domani cosa succederà? Non sono più assicurati i servizi essenziali, è una continua emergenza che pesa sui cittadini che trovano più risposte, sui medici che svolgono questo lavoro e soprattutto sul direttore sanitario del distretto RmH, perché se succede qualcosa le denunce arrivano al direttore sanitario che non è in grado, non per sua volontà, di garantire sicurezza e servizi minimi.  C’era un piano di ristrutturazione aziendale che è stato attuato – aggiunge Gabbarini –  ma per poter espletare questi servizi rimasti c’è bisogno di un minimo di personale garantito.  La Regione permettesse almeno che funzioni ciò che ci è rimasto. Se soltanto verrà compiuto un ulteriore accorpamento – conclude Gabbarini –  che significa chiusura degli ospedali,  scendiamo in piazza e sarà rivolta di sindaci e civili. Ormai è diventato difficile avere degli interlocutori, gli amministratori eletti sono diventati tecnici”.

tabella PRECEDENTI:

02/04/2012 CASTELLI SANITA', LA REGIONE NON RINNOVA I CONTRATTI IN SCADENZA PER I PRONTO SOCCORSO. SI PREPARA LA RIVOLTA.
27/03/2012 CASTELLI SANITA' CAPOLINEA, INIZIA LA RIVOLTA!
26/03/2012 CASTELLI ROMANI SANITA', CAPOLINEA.



ALBANO LAZIALE, SU DISCARICA RONCIGLIANO IL COMUNE DICE STOP AL COLLAUDO VII INVASO

Redazione

Il Comune di Albano Laziale ha chiesto la sospensione del collaudo del secondo sub-lotto del VII invaso della discarica di Roncigliano previsto per questa mattina. Troppe le domande a cui la Regione Lazio, responsabile del piano ed ente autorizzativo, non ha ancora dato risposta.

Un “no” messo a verbale da parte dell’amministrazione che si è andato a scontrare con l’autorizzazione a procedere, invece, da parte della Regione Lazio che si è presa la responsabilità di proseguire con il collaudo e la messa in esercizio del sub-lotto nonostante le problematiche sollevate da Comune, Provincia, Asl Rm H e Arpa Lazio.

Sono almeno sei, infatti, i documenti a cui la Regione non ha dato risposta, tra cui la lettera con cui l’amministrazione ha chiesto di dare delucidazioni sulle richieste relative al VII invaso.

Il Comune, da parte sua, oltre a mettere a verbale la richiesta di sospensione farà seguire anche la convocazione di una conferenza di servizi con tutti gli enti interessati, per chiarire le problematiche sollevate e le rispettive responsabilità.