Asl Rm6, i dati non sono allineati: l’editoriale del direttore

A volte è importante riflettere ad alta voce. Per alcuni versi sono profondamente toccata dall’umanità e dalla competenza di molti colleghi che ai tempi del Coronavirus preferiscono tacere e contare fino a dieci anziché correre dietro una conta spasmodica dei positivi, anche ufficiosi, svilendo e demolendo tutto il lavoro buono che la categoria porta avanti.

Non è semplice per nessuno. E mi si permetta uno sfogo, non sono affatto soddisfatta di come certe Asl, come la Rm6, gestiscano la comunicazione con i giornalisti, le amministrazioni locali che diventa poi la comunicazione con la cittadinanza.

Mi spiego meglio, spesso la realtà non coincide con la conta. Si vedono camper che circolano e fanno i tamponi, cittadini chiusi in casa perché hanno ricevuto i risultati, altri con parenti stretti positivi ma che non riescono a ottenere la possibilità di fare un tampone per escludere un possibile contagio.

Mi arrivano telefonate di persone in lacrime che non possono dire addio ai loro cari entrati per una patologia e diventati positivi nelle strutture.

Ci sono altri residenti del territorio Asl Rm6 che comunicano la loro positività al loro sindaco, tanto per essere trasparenti e per ricevere una parola di solidarietà ma che non risultano nel conteggio del giorno che fa la Asl.

I dati che arrivano dalla Asl Rm6 ai sindaci non appaiono allineati con la realtà. Le dimostrazioni sono innumerevoli basta citare i casi di Albano, è stata data notizia sia dei primi casi positivi che non erano stati comunicati, sia dell’età delle persone e delle circostanze del contagio vedi la gita religiosa ad Assisi che poi ha causato almeno cinque ricoveri e una persona deceduta ieri.

Tutta questa cronaca chi ce l’ha fornita? Nessuna delle istituzioni, proiettandoci come cronisti allo sbaraglio a caccia dei contagiati omessi. Poi con il contagocce sono arrivate le informazioni e questo grande gap ha fatto sì che si creasse un grande spartiacque tra i quotidiani che come il nostro preferiscono non fare falsi allarmismi e si attengono a una conta ufficiale che ci arriva con enorme approssimazione e i quotidiani che comunque vogliono contare anche i positivi sommersi.

In pratica la carenza d’informazione ha messo tutti contro tutti. Invece, questo non dovrebbe accadere. Qui non si pretende di sapere nome e cognome ma soltanto il numero di positivi esatto di ogni giorno con specifica dei Comuni di appartenenza e di informazioni che si ritengono importanti per la collettività come ad esempio se il contagiato sia entrato a contatto con qualcuno con particolare attenzione ai focolai (case di riposo, posti di lavoro come addetti ai supermercati ecc)…

Lavoro encomiabile stanno facendo quasi tutti i sindaci che cercano il più possibile di aggiornare i cittadini sullo stato dei fatti, sui contagi sebbene leggo in alcune situazioni la volontà di mettere la polvere sotto il tappeto. Di dire che i contagi sono pochi, di sminuire una situazione pandemica unica e devastante.

La mia impressione, confortata anche da lunghe chiacchierate con chi naturalmente e per ovvi motivi non può palesarsi e metterci la faccia è che le conte giornaliere siano poco attendibili e che se un giorno ci sono 3 contagiati e il giorno dopo 20 dipende soltanto dal numero di tamponi che si effettuano. Ci sono giorni dove in alcuni Comuni non si effettuano tamponi e quindi i contagiati risultano stabili, non aumentano. E noi pensiamo che sia un bene ma in realtà non è un dato attendibile. Si muore per delle patologie pregresse o soltanto per coronavirus? In entrambi i casi penso ma sarebbe bene scindere meglio questo dato perché se ogni giorno contiamo i decessi di anziani già malati rischiamo di non avere i dati puliti.

Bisognerebbe fermarsi. Oggi abbiamo perso molto tempo intorno alla comunicazione di un sito online fatta ieri nel tardo pomeriggio (3 aprile) su un contagiato a Nemi.

Si è aperta una vera e propria caccia al positivo cercando di circoscrivere il campo. In tanti ci hanno telefonato e tanti abbiamo contattato noi: “Come stai cara vicina di casa? Quanto tempo che non ci sentiamo…”. I sospetti hanno cavalcato e predominato sulla nostra capacità di essere razionali. Chi non ha una stabilità psicofisica ben salda con una notizia del genere può essere colto da attacco di panico, da crisi e non a caso i distretti sanitari hanno attivato i consulti psicologici per telefono.

Ma torniamo ai fatti. Come è possibile che abbiano scritto di un contagiato senza che sia stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale? Evidentemente avranno avuto i loro motivi e le loro fonti. Ma perché nel 2020 queste fonti rimangono carbonare? Ebbene su Nemi, la Asl non comunica nulla al Comune (quindi si deduce che ad oggi non ci siano contagi) ma il sito locale è ancora lì con la notizia di un positivo e il link rimbalza sui social, viene condiviso e crea agitazione, preoccupazione e anche tanti sospetti: cosa ci nascondono? Di chi è la mancanza? Perché?

Non ho scritto per dare delle risposte a tutte queste domande ma per denunciare una gestione della comunicazione da parte della Asl Rm6 che non funziona. Ripeto, i decessi, i dati, i fatti spesso non sono confortati dai numeri che vengono dati con ritardo o messi in un calderone approssimativo e dunque poco attendibile. sicuramente sono dati non allineati con la realtà. Domani è domenica e chissà quanti tamponi fatti avranno un esito, chissà se la situazione sarà stabile per poi tornare a impennarsi lunedì e soprattutto chissà se veramente c’è questo positivo a Nemi a cui a questo punto facciamo i nostri migliori auguri ovunque egli sia e se realmente esista.




Castelli e litorale, ecco come la Asl Rm6 gestisce l’emergenza Coronavirus

Medici e sindaci favorevoli a proposta di Italia Viva di inserire nella rete regionale il laboratorio analisi situato presso l’ex Ospedale di Genzano per analisi tamponi

La Asl Roma 6 ha scelto di gestire l’emergenza Covid-19 puntando innanzitutto su un potenziamento del NOC (tende pre-triage con 4 postazioni per pazienti in attesa di risultato tampone, 26 stanze singole per pazienti in attesa di risultato tampone, 73 posti letto a bassa e media intensità di cura di cui 26 da trasformare in sub-intensiva).

Il trasferimento dei punti nascita degli Ospedali di Velletri ed Anzio presso il Noc deriva dalla necessità di dare assistenza a donne in gravidanza affette da Covid-19: si tratta di misura temporanea che vedrà la ricollocazione dei reparti presso Velletri e Anzio alla fine dell’emergenza.

Il potenziamento del Noc si aggiunge alla creazione di un hub Covid presso l’ospedale Regina Apostolorum, con 20 posti di terapia intensiva.

Gli altri ospedali (Frascati, Velletri, Anzio) hanno approntato un reparto infettivologico per i pazienti in attesa di tampone o trasferimento.Il vero problema è che i pazienti con sintomi non dovrebbero arrivare in ospedale, perché si dovrebbero effettuare i test a domicilio.

Da ieri sono stati assunti altri infermieri e medici, ma per poter aumentare il numero di tamponi effettuati è necessario implementare la capacità dei laboratori che li analizzano: su questo molti medici e Sindaci hanno avanzato la proposta di inserire nella rete regionale il laboratorio analisi situato presso l’ex Ospedale di Genzano, proposta sostenuta in particolare da Italia Viva, come spiegato dai Coordinatori Provinciali Luca Andreassi e Ileana Piazzoni

Il laboratorio analisi situato presso l’ex Ospedale di Genzano è tuttora funzionante e l’analisi dei tamponi per Covid-19 potrebbe essere immediatamente avviata, consentendo di dimezzare i tempi necessari ora ad avere i risultati con l’invio al laboratorio analisi del Campus Bio-Medico. Il Dg della Asl si è detto d’accordo e di aver già inviato comunicazione alla Regione, da cui si attende il nulla osta.

La possibilità di effettuare in tempi rapidi e in maniera estesa i tamponi è fondamentale per individuare il prima possibile i contagiati e procedere alle cure e/o al loro isolamento: indispensabile per le categorie a rischio (medici, infermieri e operatori sanitari, tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa essenziale), ma anche per chi segnala i sintomi dal proprio domicilio al medico di base.

“Apprendiamo con soddisfazione – dicono Andreassi e Piazzoni – l’appoggio dei Sindaci di molti Comuni alla proposta di apertura del laboratorio di analisi situato presso l’ex ospedale di Genzano, al fine di dotare la Asl RM6 di un laboratorio dedicato ai test per la ricerca del virus Sars-Cov-2. Come abbiamo sottolineato più volte, siamo convinti che il virus si possa debellare, oltre che con le misure di lockdown, solo con un tracciamento delle singole linee di contagio attraverso test mirati, a partire da chi è impegnato in prima linea come medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari, così come a tutte le persone che svolgono oggi un’attività lavorativa che rientra tra quelle essenziali, arrivando poi a intervenire a domicilio sui casi sintomatici e risalendo ai loro contatti. Confidiamo in una rapida risposta positiva da parte di Asl e Regione, così che si possa mettere in campo immediatamente un’azione indispensabile a limitare e circoscrivere ancora di più la diffusione del coronavirus sul territorio”.




Catelli Romani, nuovo sito internet per la Asl Roma 6

CASTELLI ROMANI – Giovedì 29 novembre, dalle 11.00 alle 13.00, la Asl Roma 6 organizza la “I Giornata della Trasparenza”, il cui slogan è “Resta Connesso – Stay tuned”. La giornata della trasparenza, che si svolgerà nell’Aula magna della sede aziendale (Borgo Garibaldi 12, Albano Laziale) manifesta la volontà concreta dell’azienda di dare un ulteriore segnale di apertura nei confronti delle istanze dei cittadini e delle associazioni, ed è uno strumento per far conoscere le attività svolte dall’Amministrazione, per verificare gli obiettivi di trasparenza, nonchè un’occasione per ricevere proposte dai cittadini, in un’ottica di dialogo permanente.

Durante la mattinata verrà illustrato e messo online il nuovo sito internet della Asl Roma 6 (www.aslroma6.it), che ha come principale obiettivo quello di rendere ulteriormente accessibili tutte le informazioni utili ai cittadini per usufruire dei servizi sanitari, ma anche quello di informarli sulle iniziative straordinarie organizzate dall’azienda, come eventi speciali e giornate della prevenzione. Verranno descritti anche gli altri strumenti messi in campo dall’azienda per rafforzare il dialogo e il coinvolgimento dei cittadini e per realizzare una comunicazione circolare e diffusa: gli account social media aziendali (Facebook, Instagram e Twitter) e Amministrazione trasparente.

All’evento parteciperanno i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli urp e gli uffici stampa della Sanità della Regione Lazio, e potrà essere seguito anche da remoto, in diretta sulla pagina Facebook aziendale (www.facebook.com/aslromasei). L’incontro sarà inoltre un importante momento di condivisione e di scambio fra gli addetti ai lavori, anche in merito alle novità introdotte dalle ultime leggi in materia di Comunicazione pubblica.