Ardea, dopo 60 anni storico ritorno per il “Pomodoro Pantano”

Quello che veniva chiamato “Lo Stortone” proprio per la forma irregolare che lo contraddistingue tornerà al centro delle tavole

Era ormai un prodotto finito nelle memorie di quei pochi che lo avevano coltivato subito dopo la guerra. Con una ricerca attenta unita alla voglia di riscoprire vecchi sapore e vecchie tradizioni, il Comune di Ardea, nel cuore di quell’agro pontino, figlio di una delle più importanti bonifiche della Storia, e cuore nevralgico dell’agricoltura laziale, ha recuperato uno dei prodotti autoctoni più importanti della zona: il Pomodoro Pantano di Ardea.
È stato per decenni una delle fonti di ricchezza dei coltivatori ardeatini e pometini, con quella doppia valenza, “pomodoro da insalata” e nel contempo “da passata”.
Il pomodoro pantano scomparso da oltre sessant’anni torna alla ribalta ed il comune di Ardea lo celebra con la “Prima Sagra del Pomodoro Pantano” che si terrà dal 30 agosto al 1 settembre in via Laurentina al km. 32,500.

“Abbiamo voluto, ci spiega l’assessore Fulvio Bardi, delegato alla Attività Produttive, riportare in auge uno dei simboli della nostra agricoltura ricostruendo una filiera capace di donare ricchezza e prestigio ad uno dei simboli del nostro territorio”.
“Una scelta, aggiunge il sindaco Maurizio Cremonini, che punta al rilancio di uno dei settori che è stato per decenni il volano della nostra economia”.

Grazie all’associazione Cercatori di Semi di Ardea – Pomezia in due anni, con la collaborazione di coltivatori locali, questo prodotto è stato reintrodotto nei luoghi che l’hanno visto protagonista per decenni.
Una notizia che non può che rendere felici tutti colori che puntano ad un rilancio delle biodiversità di cui sono ricchi la nostra regione ed il nostro paese.
“Con orgoglio le dico, ci spiega con gioia l’assessore Bardi, che con delibera di Giunta abbiamo creato il primo marchio D.O.CO., denominazione d’origine comunale, proprio a sancire l’unione del Pomodoro Pantano con la nostra città e con la sua Storia”.

Grazie ad Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, e quei pochissimi appassionati e coltivatori locali si è riusciti a recuperare questi preziosissimi semi, prima tra tutti Elisa Chinellato che ha regalato i semi conservati da suo zio.

E venerdì il taglio del nastro della “Prima Sagra del Pomodoro Pantano” riuscirà a farci riscoprire questo antico sapore figlio di un Agro Pontino ricco ancora oggi di centinaia di biodiversità agricole.

“Pensi, ci dice sorridente l’assessore Bardi, ne sentivo parlare da bambino ed oggi riuscire a riportarlo sulle tavole dei miei concittadini mi riempie di una gioia immensa e mi offre davvero la possibilità di far comprendere, anche alle nuove generazioni, quali risorse di ricchezza offre ancora il comparto agricolo che troppo spesso viene messo all’angolo sulle scelte di prospettiva lavorativa”

Quindi quello che veniva chiamato “lo stortone” proprio per la forma irregolare che lo contraddistingue tornerà al centro delle tavole di tutti noi magari, aggiunge, sempre il sorridente assessore Fulvio Bardi, “con un pezzo di palontella (altro prodotto tipico della città di Ardea n.d.s.) per riscoprire in pieno tutte le delizie della nostra cucina”.
Quindi ricordate l’appuntamento venerdì 30 agosto a partire dalle ore 18,00 ad Ardea per la prima Sagra del Pomodoro Pantano che accompagnerà per tutto il week end la ricca estate Ardeatina.

“Dimenticavo, ci dice alla fine della chiacchierata l’assessore Bardi, ci saranno degustazioni di piatti tipici a base di pomodoro curati da chef stellati ma un regalo per tutti: la distribuzione gratuita di sementi antiche da parte dell’Azienda Agricola Santa Teresa che ci ha aiutato proprio al rilancio di questo antico prodotto”.




Regione Lazio e Arsial: torna "Sapere i Sapori" il progetto per la corretta alimentazione degli studenti

 

Redazione

 

Regione Lazio / Arsial – Torna “Sapere i Sapori”, il progetto di comunicazione ed educazione alla corretta alimentazione sostenuto da Regione Lazio e Arsial e rivolto agli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore e degli Enti di formazione accreditati dalla Regione Lazio. Fornire alle scuole gli strumenti indispensabili per realizzare progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte delle giovani generazioni, con particolar riguardo alle produzioni tipiche del Lazio: questo l’obiettivo primario del bando.

 
Novità del 2016-2017: è stato proposto un elenco di attività formative che privilegia il coinvolgimento diretto dei destinatari nelle attività educative, prevedendo il confronto con le imprese del settore ed esperienze dirette legate all’agricoltura, all’allevamento, alla produzione e al consumo del cibo. Il budget complessivo per l’anno scolastico 2016/2017 è di 350mila euro, sino a esaurimento fondi e in ordine cronologico di arrivo delle domande, sempre secondo la ripartizione prevista dal bando nel “rapporto popolazione scolastica/provincia” (60% alla provincia di Roma e il 40% alle altre provincie).
 
I numeri di Sapere i Sapori 2016/2017: ad oggi sono 147 scuole coinvolte, così distribuite sul territorio: 90 a Roma e provincia; 22 in provincia di Latina; 18 in provincia di Frosinone; 12 in provincia di Viterbo e 5 in provincia di Rieti. Sul totale di 26.147 coinvolti, 15.182 si trovano a Roma e provincia; 3.574 a Latina; 4.040 a Frosinone; 2.794 a Viterbo, 557 a Rieti.



Laziodisu in profondo rosso: audizione alla Pisana

 

M. S. 

 
LAZIO – Il Comitato regionale di controllo contabile (Corecoco), presieduto da Valentina Corrado, ha ascoltato oggi i rappresentanti dell’Ente per il diritto agli studi universitari, Laziodisu, e dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Lazio, Arsial, in merito ai rispettivi rendiconti 2015. In particolare, il Corecoco ha chiesto chiarimenti sulla formazione di un disavanzo tecnico pari a 13.431.303, 84 euro di Laziodisu. Chiarimenti puntualmente forniti dal commissario straordinario dell’ente, Carmelo Ursino, coadiuvato nell’esposizione da un membro del collegio sindacale.
 
Per quanto riguarda l’Arsial, il Corecoco ha chiesto chiarimenti circa la mancata corrispondenza tra i residui attivi (crediti) e residui passivi (debiti) dell’ente al 31/12/2014, così come compaiono nel rendiconto 2014, e quelli iscritti al 1/1/2015 nel rendiconto 2015.  Sono intervenuti in audizione l’amministratore unico, Antonio Rosati, il direttore generale, Stefano Sbaffi, e la responsabile dell’ufficio amministrativo e contabile dell’agenzia, Sandra Costa, i quali hanno chiarito che tali differenze sono imputabili a problematiche di carattere informatico legate all’operazione di riaccertamento straordinaria dei residui avvenuta nel 2015, così come stabilito dal Dlgs 118/2011 in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici.
 
Il Corecoco dunque integrerà con le nuove informazioni le proprie relazioni sui rendiconti 2015 di Laziodisu e Arsial, al fine di esprimere il proprio parere, così come stabilisce la legge sulla contabilità regionale (legge 25/2001). A conclusione dei lavori la presidente Corrado ha rappresentato ai componenti del Corecoco che ad oggi, 1 dicembre, ancora non sono pervenuti gli allegati al rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio 2015 per il quale il comitato dovrà dare il necessario parere, propedeutico all’imminente sessione di bilancio 2017-2019. Secondo la presidente, la Giunta avrebbe dovuto trasmettere la documentazione sul rendiconto contestualmente all’invio alla Corte dei conti, senza attendere il giudizio di parifica previsto per il prossimo 6 dicembre.



ENOGASTRONOMIA: ROSATI, ‘ARSIAL A EATALY NEW YORK PER PROMUOVERE ECCELLENZE CIBO LAZIO’

Redazione

Le Eccellenze enogastronomiche del Lazio atterrano a New York: sardine del nostro Mare, olio extra vergine di oliva, la porchetta di Ariccia, latticini, liquori e vini del Lazio sono i protagonisti dell’iniziativa “Abbiamo deciso di raccontarci al Mondo”, nata dalla collaborazione dell’Arsial, l'agenzia della Regione Lazio per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura, con “I Borghi più belli di Italia” e “Ecce Italia, consorzio delle Eccellenze di Italia”, in corso presso Eataly di New York fino al 7 novembre.
Un appuntamento fondamentale per promuovere le nostre produzioni tipiche e tradizionali che l’Arsial non poteva disattendere, considerata l’importanza di un mercato come quello americano e una piazza prestigiosa come New York.
Nove le Aziende selezionate attraverso il circuito “Protagonisti del Cibo”, la call che l’Agenzia regionale ha attivato in occasione dell’Expo 2015 e che ad oggi è lo strumento privilegiato per la partecipazione delle Aziende del Lazio, che rappresentano le Eccellenze regionali, alle iniziative e agli eventi gestiti dall’Arsial.
“Un piccolo passo incoraggiante – dichiara Antonio Rosati, amministratore Unico Arsial – riuscire ad essere qui, in una delle città più grandi e importanti del mondo. Per il mercato agroindustriale della nostra Regione, New York rappresenta un punto di riferimento imprescindibile che offre indiscusse possibilità di crescita e sviluppo”.
“Alcune Aziende hanno avuto ottimi risultati – conclude Rosati – e spetta a noi continuare ad impegnarci nella promozione delle nostre Eccellenze enogastronomiche. Cooperare per competere è il nostro modus operandi in quella che io amo chiamare economia della bellezza: cibo, cultura e turismo”.
Numerosi gli appuntamenti organizzati: incontri e degustazioni con Tour Operator e stampa di settore, con buyers e con i ristoratori italiani a New York. Una presenza, quella della Regione Lazio con l’Arsial, che vuole essere un primo approccio verso i mercati internazionali più importanti.




VITERBO: LA REGIONE LAZIO APPROVA IL PIANO PROMOZIONALE 2015. UN’OPPORTUNITA' PER I PRODUTTORI AGROALIMENTARI

di Gennaro Giardino

Viterbo – Approvato dalla Giunta Zingaretti il piano per la promozione dei settori agroalimentari della Regione Lazio per il 2015. Il piano è stato elaborato in collaborazione con Arsial e rappresenta un'efficace operazione per sostenere settori portanti della nostra economia legati all'agroalimenare”. A renderlo noto è Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale.

Il piano, nato in condivisione e concertazione con le associazioni di categoria, il sistema camerale, i consorzi e le strade del vino e dell'olio, i GAL, le Province, i produttori e gli operatori del settore, prevede un calendario di eventi in cui l'agroalimentare laziale sarà presente  in modo organico e sinergico.  Gli eventi messi in calendario – conclude Riccardo Valentini – rappresentano una serie di tappe importanti che testimoniano la capacità di fare squadra per implementare la conoscenza e il consumo dei nostri prodotti di qualità in tutte le capitali europee”.

Gli eventi in calendario:

1.       Fruit Logistica, a Berlino dal 4 al 6 febbraio 2015

2.       Biofach, a Norimberga  dall’11 al 14 febbraio 2015

3.       Vinitaly, a Verona  dal 22 al 25 marzo 2015

4.       Tuttofood, a Milano dal 3 al 6 maggio 2015

5.       Vinòforum, a Roma nel mese di giugno 2015

6.       Vinexpo, a Bordeaux dal 14 al 18 giugno 2015

7.       Flormart, a Padova dal 10 al 12 settembre 2015

8.       Anuga, a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015

9.       Fruit Attraction, a Madrid dal 28 al 30 ottobre 2015

Tutte le informazioni per partecipare alle iniziative sono sul sito internet di Arsial e su quello dell'assessorato all'Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio.




CERVETERI, AMMODERNAMENTO ACQUEDOTTO DE I TERZI: OGGI L'INCONTRO PUBBLICO TRA COMUNE, ACEA ED ARSIAL

Redazione

Cerveteri (RM) – L’Amministrazione comunale di Cerveteri ha invitato Arsial e Acea Ato2 ad un incontro pubblico con i cittadini della Frazione I Terzi, che si terrà questo pomeriggio alle ore 18.00 i locali della Parrocchia di Sant’Eugenio.
“Al centro dell’incontro – ha detto Andrea Mundula, Assessore alla Tutela e Organizzazione del Territorio – ci sarà il programma di interventi di ammodernamento della rete idrica de I Terzi. Come avevamo già annunciato, a margine della riunione del 2 aprile scorso a Tragliatella, insieme al Delegato di Zona Riccardo Pelliccioni abbiamo richiesto al Commissario straordinario di Arsial, dott. Antonio Rosati, e al Presidente di Acea Ato2, dott. Sandro Cecili, di poter incontrare i cittadini de I Terzi anche all’interno del territorio di Cerveteri, raccogliendo subito la loro disponibilità. Invitiamo i cittadini a partecipare all’incontro per avere un quadro chiaro e approfondito di quale sia la situazione delle reti e di come si intendono risolvere i problemi che oggi interessato l’infrastruttura”.
Poco prima di aprire l’incontro pubblico, alle ore 17.30, l’Amministrazione comunale di Cerveteri insieme alla Multiservizi Caerite invitano i cittadini de I Terzi ad un altro incontro pubblico.
Si tratta del simbolico taglio del nastro dell’impianto di dearsenificazione che è già entrato in funzione in Piazza Tisserant, proprio di fianco alla scuola elementare. La nuova “fontanella” eroga gratuitamente acqua dearsenificata potabile e sicura.
“Siamo molto soddisfatti di aver installato e messo in funzione in tempi brevi questo impianto che, finalmente, interviene su un problema importantissimo per I Terzi – ha detto Alessandro Gazzella, Presidente della Multiservizi Caerite – in una zona centrale della Frazione è possibile rifornirsi gratuitamente di acqua potabile sempre fresca. Inoltre, grazie ad un accordo stretto dalla Multiservizi con la società Logica Srl, il nuovo impianto non è costato assolutamente nulla ai cittadini di Cerveteri”.
“Restano comunque disponibili – ha detto l’Assessore Andrea Mundula – le due cisterne da 4mila litri che Acea Ato2 ha posizionato in Piazza Falcone e su Via Casetta Mattei. Anche qui è possibile rifornirsi quotidianamente di acqua potabile in modo gratuito”.

 




VINITALY 2014, LAZIO: C’E’ CHI HA ABBANDONATO IL “GREGGE” DELL’ARSIAL

di Ivan Galea

Regione Lazio – Una sana critica sulla figura che ha fatto il Lazio al Vinitaly è doverosa. Non si può certo affermare che il Lazio ne sia uscito vincente e non si può neppure asserire che sia stata sostenuta una promozione lungimirante e salda a tal punto da tenere unite tutte le aziende laziali sotto una forte identità e con alle spalle una agenzia regionale di sviluppo – l’Arsial – che abbia lavorato con largo anticipo all’evento.
 
Ciò ha prodotto uno sparpagliamento di molti grandi nomi di aziende storiche, quali Gotto d’Oro, Fontana di Papa, San Marco, Fontana Candida, Pallavicini e D’amico, che alla luce di una mancata e tempestiva organizzazione da parte della Regione Lazio e dei paletti piantati dall’Ente all’ultimo momento, hanno di fatto impedito una coesione sinergica, opportuna e necessaria, per la perfetta riuscita del Padiglione Lazio sulla prestigiosa vetrina del Vinitaly.
 
Tirando le somme, chi è andato per conto suo ha avuto sicuramente dei risultati migliori che non avrebbe, con tutta probabilità, conseguito se si fosse "uniformato" alle direttive dell’Arsial.
 
Infatti, quest'anno l'Arsial ha voluto dare al padiglione Lazio, una forma collettiva: tutti uguali.
 
L’effetto è stato mediocre: il Padiglione Lazio, si è mostrato occupato da tante piccole aziende, di valore sicuramente, ma è stato frequentato di conseguenza. E non a caso è stato uno degli stand meno visitati. Peraltro si è trattato di un padiglione condiviso con l'Irpinia, che pure è riuscita ad avere una sua rappresentazione appariscente. Il Lazio si è contraddistinto sostanzialmente per il suo anonimato. Dopo anni di faticosa ricerca di unità del vino Laziale, in un anno, si può affermare che si è rotto il giocattolo. Gli sforzi fatti ai tempi di Somma, sono stati vanificati e probabilmente non saranno più realizzabili.
 
“Il nostro Vinitaly – dice il presidente Gotto D’Oro Luigi Caporicci –  ci ha consentito di ottenere soddisfazioni e sostanzialmente i risultati voluti. Anche se in extremis, abbiamo potuto inviare ai nostri interlocutori la posizione (padiglione e stand) e, per la prima volta dopo dieci anni, tutti, con calma e per tempo, hanno potuto visitarci e fare le loro proposte. Fuori dal caos abbiamo potuto raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi”.

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ARSIAL TERRE AI GIOVANI. IL M5S ACCUSA: TUTTO UN BLUFF

Redazione

Regione Lazio / Arsial – Silvia Blasi, consigliera del M5S Lazio, ha commentato il bando pubblicato dall’ARSIAL  con cui si dovrebbero affidare ai “giovani” trecento ettari di terreno agricolo:
“Leggendo il bando si svela il bluff della Giunta che sulla formula “terre incolte ai giovani” ha basato la propaganda delle ultime settimane. I trecento ettari promessi non sono interamente o immediatamente utilizzabili perché  in parte occupati, in parte senza vocazione agricola e in alcuni casi oggetto di contenzioso. Il rilancio dell’agricoltura e dell’occupazione giovanile del Lazio dovrebbe passare per misure concrete e non solo per annunci pubblicitari con cui si danno false speranze a chi vorrebbe guadagnarsi il pane lavorando la terra. Rosati dovrebbe trovare soluzioni percorribili e non pubblicare bandi fasulli solo per far vedere che l’ARSIAL lavora.”

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20/02/2014 CISTERNA DI LATINA (LT), ARSIAL: TERRE PUBBLICHE AI GIOVANI. ENTRO IL 27 FEBBRAIO LA PRESENTAZIONE DEL MODULO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE



CISTERNA DI LATINA (LT), ARSIAL: TERRE PUBBLICHE AI GIOVANI. ENTRO IL 27 FEBBRAIO LA PRESENTAZIONE DEL MODULO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE

Redazione

Cisterna di Latina (LT) / Arsial  – Un’opportunità di lavoro per giovani tra i 18 ed i 39 anni nel mondo dell’impresa agricola. La Regione Lazio assegna terre pubbliche a giovani che si vogliono avvicinare all’agricoltura. Era da 45 anni che non si faceva una cosa del genere. Le terre non possono rimanere incolte, sono una risorsa preziosa: si può costruire una nuova economia che crea lavoro e sviluppo e difende l’ambiente.Si tratta di 320 ettari di terreni di proprietà dell’Arsial, l’agenzia regionale per l’Agricoltura, sui quali potranno nascere nuove imprese agricole.

Saranno privilegiati i giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 39 anni, ma potranno manifestare il loro interesse anche imprenditori agricoli o coltivatori diretti di qualsiasi età con sede  sociale in uno dei Comuni della Regione Lazio.
I terreni saranno concessi in affitto per un periodo di 15 anni con la possibilità di rinnovo dell’accordo per altri 15 anni. In questo modo sarà possibile rigenerare terre che altrimenti resterebbero incolte rega
lando nuove opportunità di lavoro.

“Questo bando – afferma l’Assessore alle Attività Produttive di Cisterna, Adolfo Marini – è indubbiamente un’altra grande opportunità che l'Arsial, d'intesa con la Regione Lazio – Assessorato all'Agricoltura, pone all'attenzione degli imprenditori agricoli o coltivatori diretti  al fine di favorire la loro formazione ed occupazione. Un nuovo modello che unisce sviluppo e ambiente. Il bando sarà emesso prossimamente ma intanto è importante esprimere la propria manifestazione di interesse entro il prossimo 27 febbraio.

Anche di questo discuteremo domani, 20 febbraio, nell’incontro delle 16 fissato in municipio con gli imprenditori agricoli e le loro associazioni di categoria”. La modulistica per esprimere all’ARSIAL la manifestazione di interesse è reperibile sul sito internet www.comune.cisterna.latina.it nella sezione “Avvisi”.
 




LAZIO ARSIAL ‘TESORI DEL LAZIO’, I PRODOTTI DI QUALITA’ SBARCANO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

Redazione

Lazio – Qualex 2004 srl, da diversi anni nel mercato dei prodotti ortofrutticoli, si fa promotrice del progetto “Tesori del Lazio” patrocinato dall’ARSIAL, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.

Un progetto che ha lo scopo di favorire la penetrazione dei prodotti del Lazio con denominazione Dop e Igp nella Gdo (Grande distribuzione organizzata), offrendo ai produttori che sono a monte della filiera ortofrutticola un marchio collettivo di garanzia di qualità, e garantendo nel contempo, al grande distributore, la continuità delle forniture per tutto l’arco dell’anno grazie alla vasta gamma dei prodotti a stagionalità differente, senza perdere di vista l’esigenza della filiera corta, fattore che va affermandosi sempre più come esigenza etica nel mercato alimentare anch’esso ormai globalizzato.

“L’espansione del mercato dei prodotti tipici – dichiara Filiberto Montano, Direttore Generale Qualex 2004 – rappresenta un fattore strategico di successo importante per lo sviluppo economico territoriale. Gli attori economici e le stesse istituzioni, sia a livello europeo che nazionale, ne riconoscono il ruolo determinante e ne incentivano e tutelano lo sviluppo. Ma valorizzare le produzioni tipiche – continua Montano – non è impresa facile. Il settore produttivo è spesso frammentato e discontinuo, le quantità sono modeste, e tali fattori ostacolano lo sviluppo di strategie di marketing da parte dei piccoli produttori utili per differenziare il prodotto e creare una forte identità di marca rispetto alla produzione agricola su larga scala e indifferenziata. D’altro canto la Gdo non può  gestire con efficienza ed efficacia le politiche di approvvigionamento dovendo contrattare con tanti piccoli produttori. Infine il consumatore finale pur essendo particolarmente sensibile alla provenienza limitrofa dei prodotti agricoli di fronte ad un prodotto poco differenziato difficilmente ne giustifica la differenza di prezzo. Il progetto “Tesori del Lazio” nasce quindi – conclude Montano – per far fronte a questi tre ordini di criticità, offrendo: ai produttori l’opportunità di entrare nella GDO con un marchio altamente differenziato e ben visibile costantemente presente nel punto vendita; assistenza di marketing e tecnica per ciò che attiene gli standard di prodotto preventivamente definiti; supporto finanziario sui crediti al cliente attraverso protocolli di intesa con istituti bancari; supporto logistico e risparmi di costi di trasporto; e monitoraggio dei prezzi al consumo. Ai grandi distributori l’opportunità di selezionare i fornitori; aumentare la redditività delle categorie di prodotti tipici pur variando l’assortimento all’interno della categoria; di mantenere standard qualitativi costanti e dare continuità alle vendite avendo stabilizzato il rapporto con i fornitori; supporti logistici e disponibilità di consegna immediata sul punto vendita; promozioni e marketing. Ed infine ai consumatori garantisce un prodotto di qualità; il rispetto della stagionalità produttiva, che è un tema di crescente attrattiva; informazioni sull’uso del prodotto e sulle sue caratteristiche distintive”.

“Per coloro che ricercano la qualità nell’alimentazione – dichiara Erder Mazzocchi, Presidente Arsial – i marchi e le certificazioni dovrebbero rappresentare uno dei primi elementi di valutazione. Il Lazio possiede un vasto patrimonio agroalimentare di produzioni tipiche e di prodotti tradizionali. Non possiamo, quindi, che accogliere favorevolmente progetti come questi che cercano di favorire la diffusione dei prodotti di qualità laziali nella grande distribuzione”.





LAZIO, COMMISSIONE AGRICOLTURA: VIA LIBERA A PROPOSTA MODIFICA LEGGI AGRICOLTURA BIOLOGICA E ARSIAL

Battistoni / Cetrone: "Tali adeguamenti rivestono carattere di urgenza in relazione al fatto che la Regione ha individuato Arsial quale ente di controllo per la DOP di Roma nel comparto vitivinicolo, mentre le filiere produttive hanno già chiesto che l'Agenzia certifichi altre produzioni a denominazione (Pecorino di Piscinisco DOP, Patata dell'Alto Viterbese IGP eccetera)".

 

Angelo Parca

Via libera in commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio ad una proposta di legge firmata dal presidente Francesco Battistoni (Pdl) e dalla consigliere Gina Cetrone (Pdl) che permetterà all'Arsial di divenire concretamente organismo di certificazione e controllo delle produzioni di agroalimentari di qualità regolamentata.  "Tali adeguamenti – hanno sostenuto Battistoni e Cetrone nella relazione introduttiva al provvedimento – rivestono carattere di urgenza in relazione al fatto che la Regione ha individuato Arsial quale ente di controllo per la DOP di Roma nel comparto vitivinicolo, mentre le filiere produttive hanno già chiesto che l'Agenzia certifichi altre produzioni a denominazione (Pecorino di Piscinisco DOP, Patata dell'Alto Viterbese IGP eccetera)". Tutto ciò però richiede preventivamente che – come richiesto dal Ministero per le politiche agricole (MiPAF) – vengano separate le funzioni di "certificazione" da quelle di "vigilanza" sugli organismi di controllo che Arsial si vede attribuire dalla vigente normativa. Per eliminare queste competenze – ed evitare che l'agenzia si trovasse a vigilare su se stessa – la proposta di legge, che ora passa all'attenzione dell'Aula con relatore di maggioranza la consigliere Cetrone, cancella una serie di disposizioni tanto nella legge regionale 21/1998 "Norme per l'agricoltura biologica" che nella legge regionale n. 2/1995 "Istituzione dell'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'Agricoltura del Lazio (Arsial)". Le funzioni di "vigilanza" sugli organismi di controllo spetteranno all'Assessorato, mentre Arsial avrà la strada spianata per esercitare le funzioni di "certificazione" e divenire organismo di controllo.Il voto favorevole alla proposta di legge da parte della commissione Agricoltura è stato preceduto, nel corso della seduta di ieri 10 luglio, dal parere favorevole espresso dal direttore dell'Assessorato alle politiche agricole, Roberto Ottaviani. Hanno partecipato al voto i consiglieri Nicola Illuzzi (Lista Polverini), Raffaele D'Ambrosio (Udc) e Fabio Nobile (FdS).