BRACCIANO: ARMANDO TONDINELLI REPLICA ALL'EX VICE SINDACO GIANPIERO NARDELLI

Red. Politica

Bracciano (RM) – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di replica all'articolo intitolato “Bracciano: l’ex vice sindaco Nardelli punta i fari su Tondinelli, Cupinoro e … la Bracciano Ambiente" pubblicato su questo quotidiano in data 11 aprile 2016,  ricevuto dall'ufficio stampa di "Patto di Bracciano" lista Armando Tondinelli.

Ecco la replica:

L’ex vice sindaco vorrebbe “puntare i fari” su Cupinoro e la Bracciano Ambiente e sull’operato del sottoscritto: la verità è che sono anni che voglio accendere i riflettori sulle stesse vicende ma mi viene impedito.

L’ex politico, che si dichiara oggi semplice cittadino e che, per quello che si legge, era anche lui presente tra quei cittadini intervenuti, si stupisce della presenza all’inaugurazione di “varie associazioni” e di “amministratori di pagine facebook” e “molte persone che hanno dato battaglia, attraverso varie manifestazioni, per la chiusura definitiva di Cupinoro”, sebbene molti di quei soggetti non appartengano di certo all’area di centro destra in cui lui colloca la lista “Patto per Bracciano”.

Evidentemente gli stessi, al di là delle loro idee politiche personali, appartengono a quei cittadini “indignati” che, come l’ex politico, sono intervenuti all’inaugurazione – ma loro a testa alta – ben individuando, a differenza dell’ex vice Sindaco, l’indipendenza della lista “Patto per Bracciano” rispetto a qualsiasi schieramento  politico. Queste persone possono essere orgogliose di aver contribuito a portare alla luce la mala gestione dell’ex Giunta, avendo denunciato e comunicato con i mezzi a loro disposizione gli illeciti appena gli stessi emergevano, a differenza dell’ex vice sindaco che solo ora “ricorda” asserite violazioni che, se vere, avrebbe dovuto invece denunciare prontamente dal maggio 2007.

Tra l’altro, la giunta a cui apparteneva l’ex vice sindaco aveva speso proprio per la Bracciano Ambiente un’ingente somma di denaro pubblico per verifiche amministrativo/contabili sulla partecipata, affidando l’incarico all’Università della Tuscia. Da quella Relazione erano emersi risultati che evidentemente lo stesso Nardelli aveva ritenuto non essere meritevoli di denuncia.

Quindi, Nardelli o oggi ricorda male oppure nel 2007 ha omesso di denunciare circostanze di cui era a conoscenza, continuando per dieci anni una gestione in maniera evidentemente non corretta, visto che oggi ha portato al licenziamento collettivo di oltre 20 lavoratori, alla richiesta di fallimento della Bracciano Ambiente, al recupero di circa 900 mila euro di danno erariale da parte della Corte dei Conti a carico del Sindaco, ai numerosi provvedimenti di messa in mora da parte dell’autorità giudiziaria contabile e alle numerose indagini penali, fra cui una riguarda direttamente il Sindaco, con il coinvolgimento di molti personaggi della sua giunta.
In quelle indagini non c’è il mio nome né quello di altri componenti della Giunta Negri, né tanto meno risulta che i veri indignati – e non quelli dell’ultim’ora – siano stati coinvolti nelle numerose indagini contabili e penali che hanno travolto la giunta Sala.

Per quanto riguarda l’AIA, Nardelli ricorda veramente male, perché nel maggio del 2007 il Comune era rappresentato dal Commissario prefettizio, che a differenza di oggi, era subentrato trovando un bilancio in attivo e senza indagini dell’autorità giudiziaria per associazione per delinquere nei confronti del Sindaco, vice sindaco e vertici comunali. E tra l’altro dimentica che il sottoscritto si era dimesso ancora prima della caduta della giunta presieduta dalla Riccioni, a seguito della morte del Sindaco Negri, proprio perché non condivideva alcune scelte politiche sulla Bracciano Ambiente.

Riguardo poi all’insussistenza della malversazione e le responsabilità della “passata gestione” (quale? Quella della giunta Negri o della SEL ?), invito il vice sindaco a mettere a disposizione dei cittadini gli atti a cui si riferisce, in modo che tutti possano capire di cosa parla e farsi un’idea oggettiva, perché a volte quello che la magistratura non considera come reato non è detto che corrisponda ad una legittima e corretta gestione dei soldi pubblici e non abbia creato danno ai cittadini.

L’ex vice sindaco, invece di partecipare in incognito alle manifestazioni politiche della lista civica da me rappresentata, e scrivere inesattezze con evidenti vuoti di memoria, aderisca all’invito da anni richiesto dai cittadini indignati di un confronto pubblico con documenti pubblici alla mano (se non ne fosse in possesso, provi a chiederli al comune, chissà se questa volta, a differenza di quanto accadeva spesso con la giunta Sala, i documenti saranno messi a disposizione interamente) per poter meglio apprezzare la coerenza e la trasparenza del sottoscritto riguardo i problemi di Bracciano.

In quella stessa sede l’ex vice sindaco potrà dimostrare ai cittadini la sua coerenza e trasparenza nell’essere stato allo stesso tempo professionista e vice sindaco del Comune di Bracciano e nel tutelare il pubblico interesse nei processi penali contro i funzionari imputati.  

Riguardo, infine, Cupinoro e a Bracciano Ambiente, innanzitutto occorrerà tenere conto di quanto stabilirà la magistratura ordinaria e contabile sui disastri economici, ambientali e per la salute, nonché riguardo traffico illecito di rifiuti, ma sicuramente sarà per prima cosa garantito l’incolumità della salute pubblica e il rispetto dell’ambiente, cercando di fronteggiare e risolvere tutte le problematiche ereditate dalla precedente giunta che, voglio ricordare, nei suoi passati programmi elettorali aveva preannunciato la chiusura della discarica senza mai attuarla. Sempre nell’auspicato incontro, e ad onore della trasparenza invocata, l’ex vice sindaco potrà finalmente fare chiarezza circa i rapporti economici e i contenziosi esistenti fra il Comune, la Bracciano Ambiente e la Regione Lazio che hanno creato solo danno ai cittadini.

A quell’incontro spero aderiscano tutti gli “indignati”, e non quelli dell’ultim’ora che in tema di coerenza hanno avuto solo il buon gusto di dimettersi.
 




BRACCIANO, INAUGURATA LA SEDE DI "PATTO PER BRACCIANO"

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – A Bracciano molte persone hanno fatto da cornice all’inaugurazione della sede del comitato elettorale della lista “Patto per Bracciano”, nei locali di via San Francesco d’Assisi 14.

Assieme ad Armando Tondinelli, leader del movimento, c’erano diversi amici, persone che hanno sostenuto le iniziative dell’ex consigliere comunale nelle sue battaglie per la legalità, e molti cittadini che hanno ritenuto degna di attenzione l’iniziativa.

Non ci sono state sfilate di politici, frasi di convenuto, discorsi lunghi. La cerimonia è stata caratterizzata dalla sobrietà e dalla promessa di impegnarsi per portare il Patto a conquistare la vittoria alle elezioni di giugno. “Abbiamo avuto un’ottima risposta da parte dei cittadini – afferma il leader della lista “Patto per Bracciano”, Armando Tondinelli – che hanno compreso lo sforzo che abbiamo messo in atto – prosegue Tondinelli – per mandare definitivamente a casa le persone che fino a oggi hanno male amministrato la città. È la prima volta che a Bracciano avviene un coinvolgimento simile. – Aggiunge Tondinelli – Sono venuti molti sostenitori che appartengono a diversi settori della società civile, coinvolti da un progetto che ha come elemento fondante la trasparenza e la condivisione delle scelte. Da oggi la struttura è a disposizione di tutti i cittadini che vogliono impegnare il proprio tempo e mettere in comune le proprie esperienze. Bracciano ha bisogno di un cambiamento radicale, – evidenzia il candidato a sindaco – perché la politica cittadina non può più rimanere schiava di chi, fino a ora, ha anteposto i propri interessi a quelli collettivi. Nella nostra sede sono bene accette tutte le proposte, le iniziative, volte a coinvolgere la cittadinanza, perché la politica deve essere vicino ai braccianesi, e non essere vista come un elemento estraneo alla vita delle persone. Dobbiamo riportare nelle piazze, – conclude Tondinelli -nei negozi, tra i bar, la voglia di parlare del nostro futuro. Per questa ragione è nato il nostro slogan: "Gli indignati abBRACCIANO il cambiamento".




BRACCIANO, ELEZIONI: ARMANDO TONDINELLI SCENDE UFFICIALMENTE IN CAMPO

Red. Politica

Bracciano (RM) – Armando Tondinelli, candidato a sindaco di Bracciano alla prossima tornata elettorale per la lista "Patto per Bracciano", da il via alla campagna elettorale e lo fa inaugurando, il prossimo sabato 9 aprile, alle ore 18, la sede elettorale in via San Francesco D’Assisisi 14, della lista civica. 

“Ho deciso di rompere gli indugi, dichiara Tondinelli – di presentare la mia candidatura – prosegue – per costruire a Bracciano un futuro diverso dallo squallore in cui è stata trascinata la città dalla giunta Sala, dove in questi nove anni il degrado ha raggiunto livelli mai visti.   Ci prendiamo l’impegno, in tempi brevi, – prosegue il candidato a sindaco di Bracciano –  di restituire il benessere economico e sociale perso negli ultimi anni, per colpa delle inefficienti amministrazioni Sala, legate a vecchi schemi e a logiche dei partiti di riferimento, che non hanno saputo valorizzare le risorse del territorio e sono state capaci solo a garantire i propri interessi a scapito della collettività, come le inchieste giudiziarie che ci hanno portato, purtroppo, all’attenzione della cronaca nazionale”. "Abbiamo individuato una squadra capace –  aggiunge Tondinelli – preparata dal punto di vista delle competenze, determinata a prendersi le responsabilità, di analisi e di elaborazione per trasformare il Paese. Ma non solo. Ciò che conta di più è che amano Bracciano, il loro paese, la loro terra, il loro lago. Sono persone che non sopportano più l’idea di vedere la cosa pubblica lasciata in mano a chi ne ha fatto scempio. Si sono indignati quando hanno scoperto la grave situazione cittadina, hanno deciso di trasformare questo malcontento in una spinta positiva, per costruire insieme una realtà nuova, concreta, ispirata al cambiamento. Una lista civica indipendente e che non appartiene o aderisce a nessun partito politico”.

La campagna elettorale del leader della lista “Patto per Bracciano”, parte dal distacco rispetto a quanto si è visto fino a oggi a Bracciano. Tondinelli ha fatto poi riferimento alle "battaglie di legalità portate avanti in questi anni, – dichiara ancora il candidato a sindaco- con scontri duri che dimostrano come sia possibile portare la trasparenza legata certamente a una radicale trasformazione della macchina amministrativa. Il nostro territorio ha grandi potenzialità, – ha evidenziato Tondinelli – che sono state per troppo tempo inespresse. Bracciano può e deve diventare un polo turistico d’eccellenza, bisogna però offrire servizi migliori, fare "sistema". Un’amministrazione illuminata deve coinvolgere le attività produttive del territorio, le associazioni, i cittadini. Nulla di tutto ciò è stato fatto fino a oggi. Per questo motivo e per le grandi responsabilità che hanno le persone che fino a ieri hanno guidato la città, – conclude Armando Tondinelli – abbiamo deciso di condurre la campagna elettorale puntando fortemente sul rinnovamento, a partire dal nostro slogan "Gli indignati abBRACCIANO il cambiamento"”.
 




BRACCIANO: ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO CONTRO IL SINDACO PER LA DECADENZA DEL CONSIGLIERE TONDINELLI

di Silvio Rossi

Bracciano (RM) – Il Tribunale di Civitavecchia, mercoledì 30 Settembre 2015, ha emesso una sentenza di “Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste”, in merito alla vicenda che ha visto il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, indagato assieme a nove consiglieri di maggioranza per la vicenda relativa alla decadenza del consigliere di minoranza Armando Tondinelli.

Il sindaco esprime soddisfazione, e ha dichiarato: “Nessuna enfasi ma, come sempre, rispetto delle sentenze a dimostrazione che si è colpevoli o innocenti solamente quando le condanne sono definitive e passate in giudicato, non quando si ricevono elezioni di domicilio, avvisi di garanzia o rinvii a giudizio”.

La reintegrazione del consigliere è stata decisa dal Tar del Lazio con la sentenza n. 08566/2012. Evidentemente il Tribunale, cui erano stati trasmessi d’ufficio gli atti da parte della sezione amministrativa, ha giudicato che nella condotta dei consiglieri di maggioranza, anche se la decadenza non era corretta, non si rilevano i presupposti di un reato.

Il consigliere Armando Tondinelli, eletto nella lista “Bracciano è Tua”, nelle ultime consultazioni del maggio 2012, è stato dichiarato incompatibile dall’aula comunale, a causa di una vertenza che lo vedeva opposto al sindaco Sala. Il Tar ha giudicato questa vicenda non configurabile nell’articolo 63 del D. Lgs. 267/2000, e ha reintegrato il consigliere nel suo ruolo, sentenza che è stata confermata dal Consiglio di Stato. Il Comune ha dovuto risarcire il consigliere per 17.000 euro di danni.

Il Tar ha trasmesso il fascicolo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, per verificare se, nell’azione dei consiglieri di maggioranza e del sindaco, si ravvisassero ipotesi di reato.
 




BRACCIANO: IL SINDACO SALA E IL CONSIGLIERE TONDINELLI SE LE DANNO DI SANTA RAGIONE A SUON DI COMUNICATI

Bracciano (RM) – Non si è fatta aspettare la risposta del consigliere comunale Armando Tondinelli in riscontro alle dichiarazioni del primo cittadino Giuliano Sala. "Il pifferaio magico … e la sua orchestra" è la definizione usata dal consigliere di opposizione nei riguardi del sindaco.

Ecco la nota del consigliere Armando Tondinelli:

"Sig. Sindaco, nella sua lunga, inconcludente e annaspante difesa sul suo blog Lei parla, parla, parla … ma non dice nulla, e molte cose che dice sono false.
Prima di usare il termine calunnia dovrebbe pensarci bene ed informarsi: per buona pace sua e di chi ha scritto quelle offensive affermazioni riportate fra virgolette, non c’è solo uno dei miei esposti o denunce che siano risultati falsi.
Non c’è alcun processo o indagine per calunnia nei miei confronti per le vicende amministrative e gestionali riguardanti il comune di Bracciano.
La differenza tra me e Lei, sig. Sindaco, sta nel fatto che io, in unico processo, sono accusato, su sua querela, per aver leso la sua reputazione per delle critiche da me fatte nella mia veste di consigliere di opposizione nelle competenti sedi; mentre lei è accusato di abuso d’ufficio, non da me ma dalla Procura della Repubblica, ed in un caso addirittura su segnalazione del Tar del Lazio. E non mi pare proprio che sia la stessa cosa.
Forse il suo avvocato/presidente della Bracciano Ambiente, dovrebbe spiegarle che la diffamazione riguarda la reputazione e la libertà di opinione, mentre il reato per cui lei è plurimputato è un reato contro la pubblica amministrazione.
Lei cita affermazioni del tutto generiche e opinabili, peraltro oggi sconfessate dai fatti, viste le molteplici indagini e processi in corso, anche relativi a denunce di altri cittadini, e forse, prima di far passare il teorema che a tante denunce corrispondono tanti innocenti a “priori”, bisognerebbe fare e portare e termine indagini puntuali e incisive.

Per esempio, forse è il caso che lei ricordi ai cittadini che il suo avvocato personale, presidente della Bracciano Ambiente, anni or sono aveva “invitato” ad attivare procedure di recupero crediti nei confronti del Comune di Bracciano per recuperare i debiti relativi allo smaltimento dei rifiuti.
Il Comune, con l’avallo del famigerato Ing. Di Matteo, ha scritto per anni che quei crediti non erano esigibili dalla Bracciano Ambiente (società al 100% del comune di Bracciano), salvo poi doverli infine inserire quali debiti fuori bilancio.
Non ho capito se su questo si è confrontato con il suo avvocato o con il presidente della Bracciano Ambiente.
La Corte dei Conti ha avviato una iniziativa formale per danno erariale per milioni di euro, coinvolgendo, stando alle notizie di stampa, 37 tra sindaci e commissari.
La mia impressione è che la notizia di stampa sia vera in “difetto”, visto che solo per il Comune di Bracciano, proprio nello stesso periodo 2008 – 2012 in cui io avrei fatto “troppe” denunce, sono state richieste informazioni istruttorie e dati anagrafici per il Sindaco, Responsabile servizio finanziario, capo area Economia e Finanza, responsabile ufficio tecnico, Capo Area lavori pubblici e componenti collegio sindacale.
Dato che quelle appostazioni (prima mancate e poi inserite) potrebbero costituire anche illecito penalmente rilevante, anche qui siamo in attesa degli opportuni e puntuali riscontri da parte della magistratura.
Debbo, quindi, dedurre, usando il suo metro e quello di chi lei cita, che siccome i denunciati sono tanti, troppi, siano allora tutti innocenti: lo spieghi alla Guardia di Finanza.
Visto che lei cita quelle affermazioni, le voglio citare anche io quello che dice un GIP del Tribunale di Civitavecchia che ha archiviato l’ennesima denuncia per diffamazione da lei presentata nei miei confronti per le cose da me portate a conoscenza dell’opinione pubblica: <>. E non mi risulta che per i fatti da me denunciati io sia stato indagato per calunnia, anche quando i procedimento sono stati archiviati.
Peraltro, sarebbe utile che lei portasse a conoscenza dell’opinione pubblica che nei provvedimenti in cui i giudici non hanno riscontrato reati, hanno accertato che i comportamenti dell’amministrazione erano, comunque, costellati da “errori” e “contraddizioni” e che, a prescindere dalla rilevanza penale, avrebbero potuto produrre danno a carico del comune.

Le sarò grato se potrà fornire pubbliche informazioni sulle iniziative che ha intrapreso per verificare la legittimità di quei comportamenti e le cautele che ha preso l’amministrazione per evitare che quei danni si producessero. Ovviamente carte alla mano!
Tra le tante, proprio la sua iniziativa personale di determinare la mia decadenza da consigliere comunale, ha prodotto, oltre all’accertata illegittimità di tale esclusione e alla Sua imputazione, insieme ai suoi accoliti, per il reato di abuso d’ufficio, anche un danno erariale che al momento lei ha fatto pagare ai cittadini di Bracciano.

Anche qui la invito a sconfessarmi atti alla mano e a comunicare l’eventuale rimborso da lei effettuato nelle casse comunali.
Su questo, io non ho fatto alcuna denuncia, ci ha pensato il Tar del Lazio che ha inviato gli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per il recupero del danno erariale.
Vale la pena ricordarle quanto scritto dal giudice riguardo il comportamento Suo e dei suoi solidali: <


 

 




BRACCIANO: L'AMMINISTRAZIONE HA RICHIESTO UN RISARCIMENTO DI 3 MILIONI DI EURO AD ARMANDO TONDINELLI PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA

Di Giuliano Sala – Sindaco di Bracciano

Bracciano (RM) – Lo scorso lunedì 17 febbraio si è celebrata l’ultima scena, in ordine cronologico, della lunga farsa a cui assistiamo fin dal 2009.
L'ennesimo tentativo del vecchio politico ed ex assessore ai Lavori Pubblici, Armando Tondinelli, di riciclarsi quale nuovo, sedicente “tribuno della plebe”, affiancato dal cittadino-abusivista Arturo Cimaglia, con cui condivide sia l'avvocato Francesco Bianchi, anche egli presente alla conferenza stampa, che l'interesse (del Cimaglia, non della collettività che ha eletto Tondinelli) di ottenere dal Comune, in zona sottoposta a vincoli:

–      l'autorizzazione a lottizzare  un terreno già saturo di abusi (ma opportunamente e successivamente intestato al figlio) con nove ville, lasciando gli oneri di urbanizzazione a carico della comunità braccianese;

–      il condono di numerosi fabbricati abusivi realizzati dal Cimaglia sul fondo di sua proprietà, prima di cedere la parte inedificata al figlio.

Per perseguire tale illecito scopo, il politico, l'abusivista e l'avvocato non solo hanno impugnato gli atti dell'ente locale al TAR competente, che non li ha accolti, ma hanno presentato una pletora di strumentali denunce presso la Procura di Civitavecchia, allo scopo di intimidire Amministrazione e dipendenti comunali.
Sembra, tuttavia, che nel corso della conferenza stampa l'ineffabile trio, nel propinare la consueta "fuffa" con cui da anni ammorbano l'aria braccianese e ingolfano la Procura civitavecchiese, abbia dimenticato di raccontare cosa davvero è accaduto negli ultimi cinque anni e quali siano i clamorosi sviluppi scaturiti da questa iperattività giudiziaria.

Le centinaia di denunce del trio Tondinelli/Cimaglia/Bianchi sono state quasi tutte oggetto di archiviazione, sentenze di non luogo a procedere confermate dalla Cassazione, sentenze di assoluzione a seguito del dibattimento. La massiva attività di denuncia del trio ha partorito due procedimenti, che hanno superato l'udienza preliminare: uno si è concluso con sentenza di piena assoluzione e l'altro è ancora in dibattimento in I grado.

Ad oggi, non esiste una (una) sentenza di condanna, anche solo in I grado, a carico degli amministratori o dei dipendenti comunali, scaturita dalle denunce del trio.

Dunque, le centinaia di denunce, ricorsi, azioni civili e amministrative hanno ottenuto in cinque anni un significativo risultato: lo zero assoluto. Nessun processo vinto, la stragrande maggioranza già persi, qualcuno ancora in corso, il tutto a spese dei cittadini. Dalla constatazione di un tale fallimento nasce la comprensibile frustrazione del composito trio, che si è visto costretto a convocare una conferenza stampa per spiegare ai loro supporters che è colpa della Procura se ancora non succede nulla, se il tanto pubblicizzato ribaltone giudiziario non arriva mai.
Eppure, sono trascorsi ben cinque anni, possibile che nulla, ma proprio nulla, sia accaduto? In realtà molto è accaduto, perché, stando alle teorie complottiste su scala universale del trio Tondinelli/Cimaglia/Bianchi, bisognerebbe sostituire non solo i magistrati della Procura, che non perdono più tempo dietro le bufale denunciate dai tre, ma anche l'intero ufficio GIP-GUP del Tribunale di Civitavecchia, la sezione penale collegiale del medesimo Tribunale e financo la V sezione penale della Corte di Cassazione, anch'esse parte della congiura planetaria ordita contro i tre moschettieri della res publica, atteso che i magistrati appartenenti a tali uffici archiviano e assolvono anche quando la Procura è contraria e/o impugna i loro provvedimenti e rinviano a giudizio il Tondinelli anche quando la Procura ne chiede l'archiviazione.

Senza contare tutti i magistrati della sezione civile dello stesso Tribunale e del TAR Lazio che, in tutti questi anni, mai hanno accolto le istanze del trio e, dunque, anche loro hanno congiurato per disconoscere un diritto che stando alle parole del politico, dell'abusivista e del loro avvocato, sarebbe sacrosanto.
Recentemente, in merito a tale, strumentale e sgangherata iperattività giudiziaria, un sostituto procuratore presso la Procura di Civitavecchia, nel chiedere l'archiviazione in un sol colpo di una mezza dozzina di denunce del Tondinelli, ha così felicemente riassunto l'attività del politico: “Può bastare, ad opinione di chi scrive, indicare che le denunce del Consigliere Tondinelli, da un punto di vista soggettivo, riguardano, direttamente o indirettamente, praticamente tutti i componenti politici ed amministrativi dirigenziali del Comune di Bracciano all’epoca dei fatti, il Sindaco, il Vice Sindaco, i componenti del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale, Commissione Urbanistica, Commissione Edilizia, di esperti ambientali, di impiegati comunali, di consulenti tecnici e tecnici esterni, nonché il Segretario Generale, il Direttore Generale, i Capi Area Responsabili dello sportello Unico, nonché l’intero Collegio dei Revisori, nonché svariati altri dirigenti di quel Comune; inoltre risultano denunciati per i reati di abuso e omissioni di atti d’ufficio anche vari funzionari della Regione Lazio, del Dipartimento del Territorio, di talché, ragionando per esclusione, può ancora più in sintesi dirsi che, rispetto a quel Comune, i soggetti non denunciati rimangono il Tondinelli medesimo, i Consiglieri di minoranza e gli impiegati aventi qualifiche non dirigenziali”.

Come moltissimi braccianesi, anche nel palazzo di Giustizia di Civitavecchia hanno finalmente compreso chi è Armando Tondinelli. Piccato da questa constatazione, il Tondinelli, coerentemente con il proprio personaggio mediatico, ha avanzato un esposto anche nei confronti del Pubblico Ministero in questione, reo di aver semplicemente scritto ciò che l’Amministrazione sostiene da anni.
Per questa vicenda, il Tondinelli è indagato per calunnia e diffamazione dalla Procura di Perugia, a seguito di denuncia avanzata dal Pubblico Ministero di Civitavecchia. Ancor più recentemente, l'avvocato dai due condiviso, insoddisfatto del lavoro di un altro sostituto procuratore, reo di non aver assecondato più la pioggia di richieste che gli pervengono quotidianamente, ha perfino chiesto al Procuratore capo l'avocazione delle indagini o la sostituzione del Pubblico Ministero con altro più permeabile alle istanze del trio.

Scriveva Paul Valery che quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.Vedremo anche questa vicenda che fine farà.

Intanto, il Tondinelli ha prudentemente omesso di riferire che, oltre al procedimento perugino, è imputato (su ordine del GIP, dopo che la Procura aveva chiesto l'archiviazione) per diffamazione aggravata nei confronti del Sindaco, ha in corso un procedimento civile con il quale l’Amministrazione ha richiesto un risarcimento di tre milioni di euro insieme ad altre quattro persone, oltre ad essere stato querelato da alcuni dipendenti comunali ancora per il reato di diffamazione.

Ma accantonati i tentativi di sovvertimento dell’attuale maggioranza per via giudiziaria, con gli esiti appena rammentati, questa amministrazione è ancora in attesa di comprendere i contenuti della proposta politica di cambiamento avanzata dal consigliere Tondinelli, la cui unica azione politica è stata finora tutta tesa a dimostrare la pretesa illiceità della lottizzazione La Lobbra (tesi smentita, da ultimo, anche dal consulente della Procura ), ad esclusivo vantaggio dell'abusivista, di cui è personale portavoce e con cui condivide l'avvocato, come se ai cittadini interessasse davvero qualcosa di una tale, conclamata fandonia.
Ma chi trae vantaggio, e quale, da questo polverone giudiziario?

Sicuramente l'avvocato dei due, per ovvie ragioni di fatturato in tempo di crisi del settore.
Sicuramente, ne trae vantaggio il cittadino Cimaglia, che impedisce di fatto il ristabilirsi della giustizia per mezzo dell'adozione dei provvedimenti repressivi degli abusi edilizi da lui perpetrati, sostenendo che, avendoli denunciati tutti, direttamente o tramite il suo portavoce personale Tondinelli, nessun funzionario comunale o regionale può assumere provvedimenti contro di lui, per un preteso conflitto d'interessi da lui stesso creato ad arte.

E, infine, ne trae vantaggio il Tondinelli, il quale – come scrive un PM di Civitavecchia – denuncia per fatti inesistenti ogni avversario politico e diffonde le proprie infondate denunce facendone strumento di lotta politica ad uso e consumo dei social networks, nel tentativo puerile di accreditarsi quale paladino dei diritti dei cittadini, ma in realtà facendo (a spese dei cittadini) il portavoce personale di un abusivista, che tenta una lottizzazione impossibile in danno della collettività.

E i cittadini?
Alle tasche dei cittadini la sistematica, strumentale e sconclusionata iperattività giudiziaria, messa in piedi per perseguire i propri, esclusivi interessi dal consigliere Tondinelli, dal cittadino Cimaglia e dall'avvocato Bianchi, è costata (finora) oltre € 50.000,00 di danni diretti, consistenti nelle spese legali rimborsate dall'ente pubblico alla moltitudine di funzionari che erano dai tre stati denunciati infondatamente, e tale cifra è destinata a crescere vertiginosamente non appena tutti i nodi giudiziari verranno al pettine e dovranno essere rimborsate le parcelle di tutti coloro che sono stati accusati ingiustamente.
A tali danni, vanno aggiunti i costi indiretti che i cittadini sostengono ogni giorno a causa della paralisi della attività degli uffici comunali, soverchiati dalla azione di sabotaggio sistematico delle attività amministrative e che si sostanzia non solo nelle rammentate denunce e nella dovuta attività di polizia giudiziaria che ne consegue, ma nella quotidiana proposizione di diffide, nell'avanzare richieste di accesso impossibili da esaudire, nel chiedere migliaia di copie ogni giorno: in una parola, nell'uso distorto sia del munus publicum, che dei diritti di accesso garantiti ai cittadini.

Questa Amministrazione non può che contrastare con i mezzi offerti dall'ordinamento tali condotte e, quanto alla rappresentazione mediatica del trio, assistere all'avanspettacolo offerto, non senza aver denunciato l'ennesimo, strumentale tentativo di nascondere dietro un polverone mediatico il nulla politico e gli interessi privati di alcuni, e prendere con stupore atto che oggi le file dei nemici dell'ineffabile trio si sono ingrossate, comprendendo coloro (i magistrati di Civitavecchia) che fino a ieri erano dal medesimo trio attesi come la cavalleria liberatrice dal giogo dell'oppressore.
Convinti che la Giustizia non sia un orpello da sfoggiare quando fa comodo e da riporre in un cassetto quando non fa ciò che vorremmo, gli amministratori di questo Comune stigmatizzano ancora una volta l'uso distorto e strumentale dell'istituto processuale della denuncia di reato, per perseguire fini estranei al bene collettivo, la diffusione di false informazioni tra la cittadinanza e l’aggressione quotidiana ai dipendenti e funzionari del Comune di Bracciano, ai quali si cerca di impedire di svolgere con serenità e nel rispetto della legalità il proprio lavoro.

 




BRACCIANO, CUPINOROPOLI: PEZZILLO – TONDINELLI: “LA DISCARICA SARA’ ILLEGALE”

Luca Pagni

Bracciano (RM) – I Consiglieri Comunali di opposizione (Pdl) Marcello Iacono Pezzillo e Armando Tondinelli tuonano contro le parole ed azioni, definite dai due consiglieri “poco rassicuranti”, del Sindaco di Bracciano Giuliano Sala e del suo avvocato nonché Presidente della Bracciano Ambiente Marcello Marchesi.
"I rifiuti da Roma sono la definitiva dimostrazione del fallimento dell’amministrazione Sala – Marchesi. – Dichiarano Pezzillo e Rondinelli – L’ormai prossimo arrivo dei rifiuti da Roma – proseguono nelle dichiarazioni i due consiglieri di opposizione –  non è frutto del caso o, come ancora sostiene qualcuno, di “coincidenze” ma la scontata conclusione di un progetto fallimentare.

La verità vera su quanto sta accadendo, infatti, è scritta nei fatti che si sono succeduti negli ultimi anni: a causa della colpevole, mancata realizzazione dell’impianto deliberato in Consiglio Comunale nel 2008, dal 6 agosto scorso (e non dal prossimo 1° novembre!) la discarica di Cupinoro è semplicemente illegale, a seguito della promulgazione della circolare del Ministro dell’Ambiente Orlando, ma nessuno se ne è “accorto” fino al momento in cui non si è deciso di prendere i classici “due piccioni con una fava”. Grazie alla “contiguità” politica fra Comune, Provincia e Regione sarà stato fin troppo facile pensare di “risolvere” il problema Cupinoro con il problema “chiusura Malagrotta”: è bastato inventare un’asta pubblica per vendita a privati di 20.000 mc di abbancamento a Cupinoro (assolutamente incongrua, non esistendo privati in grado di conferire tali quantità, come dimostrato dalla totale assenza di partecipanti alla gara!) per suscitare il “casuale” interessamento del Commissario Sottile che ha, ovviamente, immediatamente requisito tale disponibilità.

Va tenuto presente che, in assenza di gara pubblica, mai e poi mai questo sarebbe potuto succedere! Tanto le sconclusionate e “fuori tema” dichiarazioni del sindaco Sala nella super blindata conferenza stampa (ai braccianesi non interessa sapere cosa – gli ormai “famosi” barattoli di rifiuto quasi buoni da mangiare – arriva a Cupinoro ma perchè debba arrivare!) quanto quelle ironiche (il perché lo conosce soltanto lui!) del presidente Marchesi, infarcite di dati disomogenei che fanno comodo solo come sua – insostenibile – giustificazione, non possono in alcun modo nascondere non soltanto il vero e proprio disastro causato dal “ticket Sala-Marchesi” ma anche, e soprattutto, l’estrema difficoltà con la quale si potranno (se si potranno) riparare i danni da loro causati all’intera collettività locale. – Pezzillo e Rondinelli concludono – Il loro allontanamento dagli incarichi ricoperti è, ormai, semplicemente doveroso al fine di limitare le conseguenze del loro sciagurato “governo”!

 

A queste pesanti argomentazioni dei Consiglieri Comunali del Pdl Pezzillo e Tondinelli, ricordiamo che sono vicine le elezioni del Presidente dell'Universita Agraria di Bracciano, proprietaria dei terreni su cui si erge sempre più alta la discarica di Cupinoro, nonostante gli Usi Civici dicano che i terreni siano un bene della collettività, che la discarica non la vuole e segnala una possibile parentopoli nelle elezioni presidenziali, oltre al fatto che in almeno un listino ci sarebbero figure condannate con sentenza definitiva, per le “mazzette” prese proprio per gestire il business di Cupinoro. Abbiamo appurato almeno 12 pagine di sentenza del 2007 confermata nel 2010.

L'8 ottobre , Luca Pagni, insieme con Marco Tellaroli e consorte, si è recato a Cupinoro e dintorni, per verificare, fotografare e pubblicare la situazione attuale della discarica, e del suo impatto su ciò che le stà intorno. Questo al fine di poter sensibilizzare la cittadinanza , sulla gravosa situazione in cui versa, con inquetanti segnali di possibile inquinamento, pericoloso per animali ed ambiente, oltre che per i cittadini che non vedono più riconosciuta la loro Sovranità.

 

 

Di rifiuti si muore ed a ridosso della discarica abbiamo fotografato greggi di pecore, aziende agricole, scuole per cani e per esseri umani, case, villette e tombe etrusche.

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BRACCIANO E CASTELLI ROMANI, EMERGENZA ARSENICO: CORSA PER L'ESTINZIONE DELL'EMERGENZA

Chiara Rai

E’ guerra all’ ultima goccia di arsenico per i Comuni dell’hinterland colpiti dall’emergenza. A spingere sull’acceleratore è il Comune di Bracciano, ma a darsi da fare è anche Lanuvio. Senza dimenticare che l’emergenza la vivono anche i residenti di Velletri, Canale Monterano e Anguillara Sabazia.

A Bracciano sono stati appena completati ieri i lavori per il ripristino delle fontanelle dearsenificate di via Prato Igliolo e via della Macchia. A darne notizia è il vicesindaco Nardelli il quale fa sapere che a questo punto mancano soltanto gli esiti delle analisi dell’acqua effettuate dalla Asl RmF per tornare ad una regolare erogazione. Inoltre, in questi giorni l’amministrazione Sala ha provveduto a far recapitare dei volantini informativi, nelle abitazioni e presso le attività commerciali, con le istruzioni per conoscere nei particolari il divieto di uso potabile. “Ricordo – dice Nardelli – che i valori di arsenico nelle nostre acque sono di 13 microgrammi al litro per l'acquedotto "Fiora" che serve la maggior parte del paese, compresa Bracciano Nuova e centro urbano e 15 microgrammi al litro per l'acquedotto "Lega" che serve Vigna di Valle e Rinascente”. Il limite fissato dalla Unione Europea a partire dal 1 gennaio 2013 per l'arsenico è di 10 microgrammi al litro. Fino al 31 dicembre 2012 il limite, in virtù di proroghe concesse dalla stessa Europa, era di 20 microgrammi al litro, per cui precisa ancora il vicesindaco, il Comune di Bracciano ha costantemente monitorato la qualità delle acque garantendo il rispetto di questi parametri." Prosegue intanto il servizio di distribuzione dell’acqua potabile con autobotti. Dura a riguardo la nota del Consigliere di opposizione Armando Tondinelli: "Spero che l'amministrazione con il ritorno del sindaco dalla settimana bianca spieghi il perché non abbia affrontato il problema dell'arsenico in maniera seria nonostante sia stata sollecitata piu volte dall'ufficio tecnico a prendere provvedimenti in vista della scadenza della deroga ,solleciti richiesti con mesi di anticipo(let.prot.25972 del 28.8.2012) e nonostante i valori delle analisi prelevate nel corso del 2012 erano superiori a10.

Lanuvio invece, ha superato il tema autobotti e adesso l’amministrazione Galieti si sta dando da fare per affrontare l’estate senza disservizi o alterazioni dei valori del temuto metallo nell’acqua.

Intanto il comitato acqua pubblica di Anguillara Sabazia  ha invitato la cittadinanza a partecipare all'assemblea che si terrà sabato 26 gennaio 2013 alle ore 16:30 presso la sala Don Alvaro Orsi della Parocchia Regina Pacis.  Interverrà la dottoressa Litta dell'Associazione Medici per l'ambiente, che parlerà delle problematiche ambientali e sanitarie derivanti dal consumo delle acque con presenza di arsenico: “siamo tornati indietro di 50 anni”, questo il commento dei membri del Comitato stufi della continua emergenza.

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BRACCIANO, REINTEGRATO IL CONSIGLIERE ARMANDO TONDINELLI

Sulla questione incompatibilità è tuttora in corso il giudizio di fronte al giudice ordinario presso il Tribunale di Civitavecchia ex articolo 69 comma 5 del decreto legislativo.

 

Redazione

Bracciano (RM) – Nella seduta dell'8 novembre, il Consiglio comunale di Bracciano, all’unanimità, ha deliberato , in esecuzione della sentenza . 8566/2012 del Tar del Lazio il reintegro del dottor Armando Tondinelli nella funzione di Consigliere comunale. Ha inoltre dato atto che per effetto della stessa deliberazione “viene meno la surroga disposta a favore dell’architetto Patrizia Riccioni”. Nel provvedimento inoltre si dà atto che “in relazione alla problematica dell’incompatibilità del dottor Tondinelli, è tuttora in corso il giudizio proposto dallo stesso di fronte al giudice ordinario presso il Tribunale di Civitavecchia ex articolo 69 comma 5 del decreto legislativo 267/2000 e che avverso la sentenza del Tar del Lazio è stata deliberata la proposizione di ricorso in appello avanti al Consiglio di Stato”. La votazione è arrivata al termine di una articolata discussione tra i consiglieri comunali sulla questione citata di incompatibilità.

tabella PRECEDENTI:

09/11/2012 BRACCIANO, REINTEGRO CONSIGLIERE TONDINELLI: IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA LA RICHIESTA DEL COMUNE DI SOSPENSIVA A SENTENZA TAR
30/10/2012 BRACCIANO CASO REINTEGRO CONSIGLIERE TONDINELLI, MASSI CHIEDE L'ATTUAZIONE DELLA SENTENZA DEL TAR
22/10/2012 BRACCIANO, ALFREDO MASSI: "MALCOSTUME" IN ITALIA E "MALA DEMOCRAZIA" A BRACCIANO
18/10/2012 BRACCIANO, IL TAR LAZIO REINTEGRA IL CONSIGLIERE ARMANDO TONDINELLI
10/07/2012 BRACCIANO CONSIGLIO COMUNALE: PATRIZIA RICCIONI SUBENTRA AD ARMANDO TONDINELLI DICHIARATO INCOMPATIBILE
13/06/2012 BRACCIANO, CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA L'INCOMPATIBILITA' PER ARMANDO TONDINELLI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE



BRACCIANO, REINTEGRO CONSIGLIERE TONDINELLI: IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA LA RICHIESTA DEL COMUNE DI SOSPENSIVA A SENTENZA TAR

[ DECRETO CONSIGLIO DI STATO ]

[ LETTERA DELLA PREFETTURA DI ROMA AL COMUNE DI BRACCIANO ]

 

Alberto De Marchis

Bracciano (RM) – Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva alla sentenza del Tar Lazio, relativa al reintegro del Consigliere Armando Tondinelli, inoltrata dal Comune di Bracciano. Il Consiglio di Stato ha inoltre fissato la discussione in Camera di Consiglio per il 20 novembre 2013.  Lo scorso 4 ottobre il Tar lazio ha reintegrato Armando Tondinelli nelle proprie funzioni di consigliere comunale condannando il Comune di Bracciano al risarcimento del danno, liquidato in via equitativa in euro 100,00  per ogni giorno di allontanamento dall’esercizio delle proprie funzioni di consigliere comunale, – dalla data della delibera di decadenza impugnata fino alla data di effettivo reintegro nelle funzioni. – Condannando altresì il Comune al rimborso del contributo unificato ed al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese di giudizio, liquidate in Euro 6.000,00  comprensivi di IVA e C.A.;

tabella PRECEDENTI:

30/10/2012 BRACCIANO CASO REINTEGRO CONSIGLIERE TONDINELLI, MASSI CHIEDE L'ATTUAZIONE DELLA SENTENZA DEL TAR
22/10/2012 BRACCIANO, ALFREDO MASSI: "MALCOSTUME" IN ITALIA E "MALA DEMOCRAZIA" A BRACCIANO
18/10/2012 BRACCIANO, IL TAR LAZIO REINTEGRA IL CONSIGLIERE ARMANDO TONDINELLI
10/07/2012 BRACCIANO CONSIGLIO COMUNALE: PATRIZIA RICCIONI SUBENTRA AD ARMANDO TONDINELLI DICHIARATO INCOMPATIBILE
13/06/2012 BRACCIANO, CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA L'INCOMPATIBILITA' PER ARMANDO TONDINELLI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE



BRACCIANO CONSIGLIO COMUNALE: PATRIZIA RICCIONI SUBENTRA AD ARMANDO TONDINELLI DICHIARATO INCOMPATIBILE

Lo ha disposto nella seduta che si è svolta ieri mattina il Consiglio comunale dopo che, nella seduta di insediamento, la questione era stata sollevata dal sindaco Giuliano Sala a norma dell’articolo 63 del Testo Unico Enti Locali a causa di una lite pendente con il Comune

 

Angelo Parca

Per incompatibilità Armando Tondinelli, eletto alle ultime amministrative del 6 e 7 maggio scorso, non è più consigliere comunale di Bracciano. Lo ha disposto nella seduta che si è svolta ieri mattina il Consiglio comunale dopo che, nella seduta di insediamento, la questione era stata sollevata dal sindaco Giuliano Sala a norma dell’articolo 63 del Testo Unico Enti Locali a causa di una lite pendente con il Comune. La delibera è stata adottata a maggioranza (il consigliere di maggioranza Maura Negretti si è astenuto). Poco prima del voto erano usciti dall’aula i consiglieri del gruppo di minoranza della lista Massi Sindaco Bracciano è Tua. Prima del voto sulla delibera di incompatibilità sono state respinte a maggioranza quattro mozioni, due di carattere pregiudiziale due di carattere sospensivo, presentate dai consiglieri di minoranza Alfredo Massi e Luca Testini. Il successivo provvedimento approvato dal Consiglio comunale nella seduta di ieri è stato inoltre la surroga alla carica di consigliere comunale di Tondinelli con Patrizia Riccioni, prima dei non eletti della lista Massi Sindaco Bracciano è Tua. In apertura ha lasciato l’aula in segno di protesta il consigliere Elena Carone Fabiani la quale chiedeva la collocazione del suo scranno all’estrema sinistra dell’assise comunale e non già tra gli scranni della maggioranza e della minoranza così come era stato disposto dopo specifiche richieste della stessa Carone Fabiani. 

tabella PRECEDENTI:

13/06/2012 BRACCIANO, CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA L'INCOMPATIBILITA' PER ARMANDO TONDINELLI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE