Ariccia, arrestato 19enne per spaccio di droga

 

ALBANO LAZIALE (RM) – Con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti gli Agenti della Squadra Volante del Commissariato di Albano Laziale, diretti dal Vice Questore A.PALLANTE hanno tratto in arresto A.A. di anni 19 di Ariccia. Il giovane già da alcuni giorni era oggetto di attenzione da parte dei poliziotti. A.A. durante le normali attività di controllo del territorio veniva notato dagli uomini di una Volante nella piazza di Ariccia a bordo di una Lancia Y nel mentre candidamente fumava uno spinello di marijuana. Avvedutosi della presenza della Polizia furtivamente lo gettava in terra. Sottoposto a controllo gli Agenti notavano che A.G. stringeva in una mano numerose banconote delle quali non riusciva a dare spiegazioni esaustive. Ritenendo che il denaro fosse il provento di spaccio, veniva perquisita l’abitazione del giovane ove venivano rinvenuti e sequestrati due barattoli contenenti circa 100 grammi di marijuanala e tutto il materiale necessario per il confezionamento e vendita al dettaglio. Tratto in arresto questo veniva poi convalidato dal Tribunale di Velletri.




Esplosione ad Ariccia, crolla intero palazzo: estratti vivi marito e moglie

 

LE FOTO DEL CROLLO IN FONDO ALL'ARTICOLO

 

 

di Simone Carabella

 

ARICCIA – Crollato un palazzo in via Rufelli all'angolo con via Perlatura ad Ariccia. Sul posto sono intervenute le ambulanze, i Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia Locale. I soccorritori hanno estratto marito e moglie dalle macerie. La coppia ha riportato ferite lievi. Una bombola del gas sembrerebbe la causa dell'esplosione. Ancora una volta i Vigili del Fuoco si confermano la salvezza d'Italia  




Ariccia: Dar Burino pasti caldi per italiani in difficoltà


di Simone Carabella

ARICCIA (RM) – Mentre in provincia di Roma, inclusa l'area dei Castelli Romani, sono in arrivo 8mila emigrati e mentre il Prefetto e le Istituzioni si danno da fare per trovare i soldi per ospitarli nei nostri alberghi, ci sono italiani che decidono di aiutare gli italiani in difficoltà. E così ad Ariccia, Mariano titolare della fraschetta "Dar Burino" ha deciso di proporre un menù a 3 euro esclusivamente per le famiglie italiane che si trovano in disagio. Quindi dal martedì al venerdì le famiglie italiane in difficoltà potranno pranzare nella fascia oraria che va dalle 11 alle 12.30 per soli 3 euro a persona. Il menù fisso, deciso esclusivamente dalla casa, comprende un primo un secondo e l'acqua. Ma l'iniziativa prevede anche la possibilità di cenare, sempre dal lunedì al venerdì e sempre a 3 euro per persona e sempre a menù fisso, primo, secondo e acqua, deciso dalla casa. Mariano, titolare della Fraschetta di Ariccia, invita quindi tutti gli italiani in difficoltà a contattarlo al numero 3331828584 per prenotare e per maggiori informazioni sull'iniziativa.   
 




Ariccia, ragazza di 14 anni si butta da un ponte a Galloro

 

Red. Cronaca

 

ARICCIA (RM) – Tragedia ad Ariccia dove una giovane di 14 anni si è gettata da un ponte di via Appia all'altezza della località di Galloro.  Ora la ragazza di origini romene si trova ricoverata in gravi condizioni al San Camillo di Roma. Il motivo che la potrebbe evere spinta a questo tragico gesto deriverebbe dal non buono andamento scolastico degli ultimi tempi, ma le cause sono comunque ancora da accertare. 




Ariccia, lavoratori del sociale: si infiamma la polemica tra Comune e CGIL

 

Red. Politica


ARICCIA (RM) – Botta e risposta tra gli amministratori comunali di Ariccia e i rappresentanti sindacali della CGIL Roma Sud – Pomezia – Castelli in merito alla questione lavoratori del sociale. Alla base della bagarre il mancato riscontro, da parte del palazzo comunale, alla richiesta di un incontro, più volte sollecitato dalla CGIL, per discutere le tematiche indicate dal sindacato: "la soppressione relativa il servizio del sociale e il licenziamento di alcuni lavoratori".

La CGIL accende quindi i riflettori sull'attuale governo ariccino, guidato dal sindaco Roberto Di Felice, riguardo quello che i sindacalisti hanno definito come un mancato interesse rispetto le "condizioni di lavoro dei cittadini". Gli amministratori comunali di Ariccia hanno replicato alla CGIL definendo le dichiarazioni sindacali destituite di fondamento e accusando i rappresentanti sindacali dei lavoratori di aver fatto "omissioni ed errori dal sapore più politico che tecnico".

Non è tardata quindi ad arrivare la controreplica sindacale alle dichiarazioni comunali. La CGIL insiste sul fatto che dal Comune di Ariccia si prosegue a non voler incontrare il sindacato nonostante le svariate richieste di confronto. "A seguito del comunicato di risposta del Comune di Ariccia ci troviamo costretti ad un chiarimento alla cittadinanza. – dichiarano dalla CGIL Roma Sud – Pomezia – Castelli – Affermare che la nostra organizzazione sindacale – proseguono – faccia delle “affermazioni del tutto false” è molto grave e soprattutto non vero. In premessa ci preme ricordare che la nostra organizzazione sindacale non sostiene alcuna
coalizione, ma svolge il proprio ruolo di rappresentanza dei lavoratori così come da loro richiesto. Ci siamo trovati costretti a divulgare il nostro ultimo comunicato, visto che nessuno si degnava di dare risposte dall’Amministrazione.L’Amministrazione sostiene di non volersi sottrarre. Ci domandiamo perché non ci convochi,
allora? Per entrare nel merito delle falsità dette dall’Amministrazione:
1 – In merito alla scadenza dell’appalto alla Cooperativa Millepiedi. Ci meraviglia la domanda dell’Amministrazione (“di quale licenziamento parliamo?) perché a seguito del non rinnovo dell’appalto due persone sono rimaste senza lavoro per scelta dell’amministrazione comunale. Licenziare vuol dire mandare via qualcuno da un posto di lavoro. Dove sarebbe l’affermazione falsa?
2 – Sulla scelta di finanziare i voucher non si dice che sia illegale, ma visto che come CGIL abbiamo raccolto milioni di firme per abolire questo scandaloso strumento difeso da una maggioranza “sorella” di quella uscita battuta nelle ultime amministrative in questo comune, non troviamo affermazioni false o incoerenti o, tantomeno, faziose neanche qui!
3 – Abbiamo chiesto un incontro come FP CGIL in merito alla vertenza con la Cooperativa Marianna Dionigi, ma non abbiamo ricevuto risposte. Volevamo sapere come l’Amministrazione intendesse dare seguito ad un impegno che era stato preso in occasione della revoca dell’appalto.Evidentemente le notifiche degli avvocati non sono bastate. Ma siamo un’organizzazione con una lunga storia e le attese non ci spaventano.


Infine per parlare di affermazioni vere ci preme sottolineare che il passaggio delle lavoratrici alla seconda in graduatoria è avvenuto mentre il Comune era in gestione commissariale e non con questa Amministrazione. Se ci si chiede dove fosse la FP CGIL mentre i diritti dei lavoratori venivano calpestati, la risposta è semplice: con i lavoratori!!! Grazie alla nostra mobilitazione siamo riusciti ad ottenere la tutela dei diritti dei lavoratori. Se l’Amministrazione vuole rinfrescarsi la memoria basta che veda i nostri comunicati stampa di allora ed il verbale del passaggio del personale. A conclusione di questa necessaria replica, – concludono dalla CGIL – rimaniamo in attesa di una convocazione da parte dell’Amministrazione.".

 

Intanto dal Comune di Ariccia ribadiscono che la questione non riguarda l'amministrazione locale: "Riguardo all'ennesima richiesta di incontro inoltrata dalla CGIL – FP al Comune di Ariccia, abbiamo risposto in maniera puntuale e molto chiara alle fantasiose domande da essa pretese di porre con atteggiamento che non merita alcun commento tanto appaiono speciose. Se questa confederazione sindacale fa finta di non capire, il problema riguarda soltanto essa e non l'amministrazione comunale. Se la medesima associazione non riesce a difendere i lavoratori ad essa aderenti con azioni legali tempestive ed incisive nei confronti del datore di lavoro (la cooperativa Marianna Dionigi) prima che i buoi siano scappati dalla stalla, è di nuovo un problema che riguarda quel sindacato e non l'amministrazione comunale di Ariccia."
 




Ariccia, Il comune risponde alle accuse della CGIL: ecco come sono andati i fatti


Redazione


ARICCIA – L'amministrazione comunale di Ariccia non ci sta alle accuse lanciate dal sindacato FP-Cgil Roma Sud- Pomezia Castelli che in sostanza attribuisce alla giunta Di Felice di non voler discutere e confrontarsi con i lavoratori del sociale, addirittura facendo intendere che la gestione commissariale precedente si è mostrata di gran lunga migliore di quella attuale eletta alle ultime amministrative. Ecco la nota pervenuta alla redazione de L'Osservatore d'Italia dall'attuale amministrazione comunale.

L’Amministrazione comunale di Ariccia è costretta a replicare al sorprendente e grave “Comunicato Stampa” emesso il 13 dicembre u.s. dalla FP-CGIL Roma sud–Pomezia–Castelli evidenziando come il medesimo sia un condensato di dichiarazioni destituite di fondamento, omissioni ed errori, dal sapore più politico che tecnico: con esso, il sindacato, che dovrebbe tutelare i lavoratori della “Funzione Pubblica”, si spende – con affermazioni del tutto false, peraltro – a sostegno di “Cooperative” private e, cosa ancor più grave, senza accennare minimamente al grandissimo passo avanti fatto proprio da questa amministrazione, a vantaggio del proprio

personale dipendente, con l’approvazione, attesa da decenni, delle linee guida sul fabbisogno del personale e la previsione dei bandi di concorso interni per la selezione di figure di categoria superiore a quelle già inquadrate.
Tant’è: probabilmente, il fine del “Comunicato” era quello di approntare un effimero sostegno alla coalizione politica uscita sonoramente sconfitta dalle ultime consultazioni amministrative e contigua alla predetta associazione sindacale.
Ad ogni buon conto, nonostante la vaghezza e la (voluta?) imprecisione delle accuse ivi contenute, il Comune non si sottrae – come non si è mai sottratto – ad alcun confronto e, forte dell’assoluta correttezza e trasparenza del proprio operato, risponde punto per punto.

1) Nel “Comunicato” si fa riferimento ad un non meglio precisato “licenziamento” di “alcuni lavoratori”. L’espressione, se usata da chi si occupa quotidianamente di diritto del lavoro, non può che lasciare intendere che l’Ente abbia risolto unilateralmente dei rapporti di lavoro subordinato con propri dipendenti. Sennonché, ciò non è successo. Probabilmente, invece, tale Sindacato voleva far riferimento (usando volutamente termini del tutto inappropriati) alla cessazione del rapporto fra il Comune di Ariccia e la Cooperativa Millepiedi, alle dipendenze della quale erano occupate due lavoratrici. Ebbene: il Comune di Ariccia aveva semplicemente affidato a questa Cooperativa alcuni servizi nell’ambito delle attività culturali, turistiche e sociali, che sono stati espletati concretamente dalle due persone. Il rapporto tra l’Ente e la Cooperativa, iniziato a far data dal 14.01.2016, ha avuto scadenza naturale il 30.06.2016. L’Amministrazione ha semplicemente scelto di non rinnovare tale rapporto, sopprimendo alcuni servizi coincidenti con quelli offerti dal distretto socio-sanitario H2 della ASL Rm6 ed affidandone altri al personale interno. Dunque, di quale “licenziamento” parliamo?

2) Quanto ai voucher, questa amministrazione ne ha deciso l’utilizzo per esigenze di lavoro accessorio, a fronte della necessità, a favore della cittadinanza, di piccole opere di giardinaggio, custodia, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti: tutto ciò in conformità a quanto stabilito dalla legge n. 92/2012 e dal D.Lgs 81/2015 (artt. 48, 49 e 50). Si tratta, evidentemente, oltre che di uno strumento pienamente legale, di una scelta di aiuto e sostegno a soggetti con importanti difficoltà economiche, i quali possono essere occupati e retribuiti per lavori di utilità pubblica. Dove, quindi, lo “scandalo” di cui vaneggia la FP-CGIL? Quanto accaduto, al contrario, qualifica positivamente la politica sociale dell’amministrazione in carica alla quale, del resto, non spetta di valutare la bontà di quelle leggi che, frutto di governi di centro-sinistra, non ci risulta abbiano ricevuto così aspre censure da parte dalla CGIL nazionale.

3) Per quanto attiene alle lavoratrici della Cooperativa Marianna Dionigi, queste ultime hanno sempre ricevuto dall’Ente le informazioni che hanno richiesto. Le risposte sono state sempre univoche anche se, si presume, non confortanti: il Comune di Ariccia non si poteva più sostituire al loro datore di lavoro per il pagamento degli stipendi e del TFR. Come è noto, infatti, in materia di appalti della pubblica amministrazione, in caso di ritardo nel pagamento di retribuzioni o contributi ai lavoratori dipendenti dell’appaltatore o subappaltatore, i lavoratori avrebbero dovuto avvalersi degli speciali strumenti di tutela, in vigore al tempo dei fatti, previsti dall’art. 5 del d.p.r. 207/2010 (l’intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza contributiva e retributiva con l’effetto del pagamento delle retribuzioni dovute dal loro datore di lavoro anche in corso d’opera), oppure, in via residuale, della tutela prevista dall’art. 1676 del codice civile (secondo cui i
lavoratori dipendenti dell’appaltatore che abbiano prestato il loro servizio possono proporre azione diretta contro il committente per conseguire quanto loro dovuto fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l’appaltatore). Non trovava, al contrario, applicazione la disciplina della responsabilità solidale tra committente e appaltatore di cui all’articolo 29 del d.lgs. 276/2003. Nel caso di specie, le lavoratrici della Cooperativa Marianna Dionigi non hanno utilizzato tali strumenti e nelle more è intervenuto il pignoramento ad opera di Equitalia delle somme che il Comune di Ariccia avrebbe dovuto versare alla cooperativa citata.
Anche in questo caso è stata la legge a disciplinare la procedura. In particolare gli artt. 72- bis e 48-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602: l'agente-concessionario della riscossione ha notificato al debitore e al terzo (Comune di Ariccia) l'ordine di pagare il credito direttamente all'Agente della riscossione.
Nel frattempo, fra l’altro, il Comune di Ariccia, preso atto delle criticità intervenute, ha  riaffidato l’appalto alla cooperativa seconda in graduatoria, che ha riassunto tutte le lavoratrici della Cooperativa Marianna Dionigi aventi titolo e non rinunciatarie. Si è trattato, comunque, di vicende accadute prima (cioè nel mese di maggio 2016) che l’attuale amministrazione si insediasse e di un appalto che ha visto come stazione appaltante non il Comune di Ariccia ma il distretto socio-sanitario H2 della ASL RM6.

Orbene, se il nostro odierno accusatore ritiene così scandaloso quanto accaduto, è lecito forse chiedersi dove si trovasse e che cosa facesse mentre i diritti fondamentali delle lavoratrici venivano calpestati dalla Cooperativa Marianna Dionigi che, come questa amministrazione ha potuto appurare solo a posteriori, non pagava a loro le retribuzioni. L’Amministrazione comunale ha fatto tutto quanto ad essa era possibile e lecito e ha applicato le leggi dello Stato. Se la C.G.I.L.-FP Roma Sud–Pomezia–Castelli ritiene il contrario, attendiamo concreti e precisi dati di fatto su cui confrontarci. In attesa, porgiamo anche noi i nostri auguri.




Ariccia: CGIL: "il Comune assente per i lavoratori del sociale"

 

Red. Cronaca


ARICCIA (RM) – "Dopo svariate richieste di incontro inviate dalla FP CGIL su diverse problematiche, dobbiamo constatare che l’Amministrazione non voglia avere un dialogo con i lavoratori del sociale e chi li rappresenta". Questo quanto evidenziato dalla CGIL Federazione Italiana Lavoratori Funzione Pubblica Roma Sud – Pomezia – Castelli. "Il Comune di Ariccia – prosegue la nota sindacale – ha soppresso un servizio del sociale e licenziato alcuni lavoratori. Ha utilizzato le risorse del personale per avviare l’utilizzo del voucher (la forma di lavoro più scandalosa che esista in Italia). Non ha dato risposte per settimane alle lavoratrici impiegate nell’assistenza domiciliare distrettuale ex dipendenti della Cooperativa Marianna Dionigi in merito alle loro retribuzioni ed ai loro TFR. Come FP CGIL abbiamo provato in tutti i modi a dialogare con l’Amministrazione, a fare proposte per risolvere insieme i problemi dei lavoratori di questo territorio, ma evidentemente le condizioni di lavoro dei cittadini di questo comune non interessano al Comune di Ariccia. Le lavoratrici ex dipendenti della Cooperativa Marianna Dionigi hanno per anni assicurato il servizio di assistenza ai disabili, minori e anziani, dando un servizio al Comune di Ariccia e agli altri comuni del Distretto. Oggi chiediamo che il Comune si prenda le proprie responsabilità e dia risposte ai lavoratori e a chi li rappresenta, non possiamo più sopportare questo silenzio. Pertanto, auguriamo buon lavoro a questa amministrazione a al suo Sindaco, ma auguriamo ancora con maggiore convinzione buona fortuna ai dipendenti e ai cittadini di questo
comune. Ne avranno bisogno. Pensiamo, infatti, – conclude la nota CGIL – che un Comune che non discute e non si confronta, difficilmente troverà soluzioni per i problemi, facendo rimpiangere la gestione Commissariale che delle regole del confronto aveva un rispetto non solo formale".




Ariccia, ospedale Spolverini a marce ridotte: da h24 a h12

 

di Enrico Lunghi


ARICCIA (RM) – Sospensione del servizio di ricovero presso lo Spolverini di Ariccia. Sembrerebbe vera la notizia secondo la quale il servizio ospedaliero di Ariccia, verrà limitato. La riduzione delle ore di lavoro sarebbe da imputare ad una mancanza di personale all’interno dell’ospedale che, sotto decisione dell’ASL, dovrebbe appunto ridurre il servizio da h24 ad h12.


La settimana scorsa c’è stato un Incontro, nel pomeriggio di giovedì 17 novembre, tra il sindaco Roberto DI Felice e il direttore generale dell’ASL Narciso Mostarda, il quale ha espresso le intenzioni dell’Azienda Sanitaria. Abbiamo sentito il Sindaco Di Felice che al riguardo ha dichiarato: “mi sono incontrato la settimana scorsa con il direttore generale Mostarda; il quale verbalmente, e non ho alcun motivo per dubitarne e giustificando il fatto con la mancanza di alcuni medici, mi ha assicurato il mantenimento delle prestazioni invece che h24 h12, intensificando però le prestazioni” – “la notizia mi è stata anche confermata nella mattinata di oggi”.


Molto problematica la situazione a riguardo dei malati già ricoverati presso l’ospedale, che evidenziano le difficoltà che dovranno affrontare se effettivamente succederà quanto descritto prima. Si parla di persone affette da poliomielite e quindi soggetti in carrozzella, con gravi difficoltà motorie, che dopo una seduta di riabilitazione fanno fatica a ritornare nelle proprie abitazioni, soprattutto se si parla di soggetti provenienti da zone lontane da Ariccia.

 

A dare voce a queste persone c’è Teresa Fani, responsabile dell’associazione nazionale polio e sindrome post-polio, attiva da molti anni sul territorio per la salvaguardia del servizio ospedaliero locale, che sottolinea le problematiche della situazione e aggiunge con tono: “Non è indispensabile che il fisiatra faccia la notte; abbiamo bisogno di un medico internista che può o essere mandato dal capo dipartimento dell’ASL stessa, oppure basta prenderli a gettoni! Senza assunzione”. La Fani si sofferma anche sulla situazione dell’ospedale Villa Albani di Anzio, ospedale in cui i fisiatri di Ariccia prestano servizio notturno, sottolineando ancora come la mancanza principale sia quella di medici internisti.

 




Ariccia, "ponte della discordia": ancora scontro Di Felice-Cianfanelli


di Enrico Lunghi

 

ARICCIA (RM) – Nella mattinata di ieri, martedì 16 novembre, si è tenuto presso il comune di Ariccia il consiglio comunale, che aveva per oggetto la riapertura dei ponti e le aggiunte apportate all’ordinanza sindacale 206 del 24 dicembre 2009.

Il Sindaco Roberto Di Felice ha detto che sarà di nuovo vietato il transito ai mezzi pesanti sui ponti di San Rocco e sul monumentale e che si provvederà ad estendere il divieto anche al ponte di Galloro. “Ho predisposto attraverso questo decreto, – ha detto Di Felice – aspetti che ritenevo lacunosi, come il divieto di sosta che non compariva sui ponti; e ho disposto ulteriori rilievi ed analisi più approfondite per i ponti attraverso dei tecnici. È stato disposto – ha proseguito il primo cittadino di Ariccia – anche un servizio di vigilanza notturno affinchè i mezzi superiori ai 35 quintali non attraversino i ponti monumentali”. Roberto Di Felice ha inoltre aggiunto che il servizio di vigilanza è stato attivato già dalla sera di martedì 15 novembre dalle ore 22 di sera fino alle 6 di mattina, giorno in cui erano stati riaperti i ponti.

La discussione tra sindaco ed ex sindaco Il primo cittadino ha anche fatto riferimento ad una discussione “animata” avvenuta durante il Consiglio comunale che ha portato il presidente della massima assise a interrompere la seduta, causata da un membro della minoranza, l’ex Sindaco Emilio Cianfanelli, che al riguardo ha dichiarato: “io avevo chiesto la parola per ribattere al quadro economico, a mio giudizio falso, mal presentato e a quel punto mi è stata tolta la parola”. L’ex sindaco di Ariccia ha fatto riferimento ancora una volta al progetto esecutivo dell’Anas, discusso durante la seduta di Consiglio e di cui ancora non si conoscono i prossimi sviluppi, si sa però che il Sindaco Di Felice nella giornata di martedì 15 si è recato dal presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, insieme al consigliere Franz Cianfanelli, per chiedere di cambiare il progetto senza chiudere i ponti. In risposta, l’ente nazionale ha chiesto un progetto redatto dal Comune di Ariccia.


Ad oggi quindi i ponti sono riaperti, sono state messe in vigore nuove norme per garantire la sicurezza dei cittadini; al momento si attendono, quindi, ulteriori sviluppi in merito al progetto dell’Anas, che attende una soluzione tecnica che presenterà il Comune di Ariccia per avviare i lavori senza però interrompere la viabilità sui ponti.    

 




Ariccia: riaprono i ponti ma è giallo sul documento dell'Anas

 

di Enrico Lunghi

 

ARICCIA (RM) – Nella tarda mattinata di martedì 15 novembre riapriranno i tre ponti di Ariccia, dopo la chiusura avvenuta a seguito delle scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia alla fine di Ottobre. Il fatto ha suscitato alcuni dubbi nella popolazione che, vista l’entità del fatto e dei danni provocati, vuole essere tutelata e protetta. Intorno alla questione vige un’incertezza su un presunto documento inviato dall’Anas, che avrebbe espresso la necessità di mettere in sicurezza il ponte, con lavori stimati in un tempo di oltre un anno.

L’incertezza risiede nel fatto che questo documento non è stato reso pubblico né dall’Anas né dal Comune di Ariccia.
Nel mese di maggio, infatti, sembrerebbe essere stato consegnato al Comune un progetto esecutivo dell’ente nazionale per le strade dove è stata espressa la necessità di mettere in sicurezza il ponte a seguito di varie rilevazioni e analisi fatte sulla struttura e dove si evidenzia quindi la necessità di intervenire sull’impianto, per problemi alle volte, alle solette ed ai cementi esterni. E riguardo il progetto esecutivo quindi in merito alla questione "messa in sicurezza" dall'Anas non rilasciano dichiarazioni motivando che  l’organo preposto per la diffusione della notizia è l’ufficio stampa del Comune.  Ma anche da parte del Comune di Ariccia non si trova traccia del progetto esecutivo.  

 

Di fatto l’attuale Sindaco Roberto Di Felice, che si è reso molto disponibile al dialogo, ha espresso la sua opinione a riguardo: ” il documento Anas è stato protocollato soltanto nel mese di ottobre, in data 15, il progetto non è stato approvato poiché secondo il nostro parere possono e debbono essere riviste alcune cose, infatti in data 15 novembre avrò un incontro con i vertici Anas per discutere in merito dell’argomento”.

A questo punto dei fatti due visioni opposte: abbiamo sentito l’ex sindaco Cianfanelli che ci ha espresso il suo parere sulla questione: “il progetto è stato visionato, discusso nella conferenza dei servizi ed approvato, e raggiunto un accordo economico tra amministrazione ed Anas con piano esecutivo di inizio lavori, per una cifra stimata superiore ai 5 milioni di euro” e continua parlando della riapertura: “sul ponte monumentale non conviene passare, poiché il progetto esecutivo dell’Anas del mese di maggio indica una situazione ben più preoccupante di quelle fatte negli scorsi anni, poiché le solette installate nel 1965 sono sottodimensionate; consiglio la supervisione delle forze dell’ordine che verifichino effettivamente il solo transito di veicoli leggeri sul ponte Monumentale, escludendo tassativamente camion, pullman e trasporti pesanti oltre i 35 quintali, con un controllo delle forze dell’ordine di 24 ore su 24”.

In risposta alle dichiarazioni relative alla sicurezza della circolazione sul ponte l’attuale Sindaco Roberto Di Felice ha precisato che:
“la viabilità non è sconsigliata ma limitata, la riapertura prevista per la data del 15 novembre sarà seguita dall’adozione di ulteriori norme restrittive che vanno a completare l’ordinanza numero 206 del 24 dicembre 2009 già in vigore, estendendo le restrizioni anche alla circolazione sul ponte di Galloro e integrando norme relative alla velocità e al peso dei mezzi anche attraverso l’utilizzo di apposita segnaletica”.

Intanto Martedì 15 riapriranno i ponti di Ariccia, ma restano vive preoccupazioni ed incertezze sulla sicurezza e, soprattutto sul “giallo” che avvolge il mistero del documento Anas.
 




Ariccia, ennesimo suicido dal ponte: una donna di Roma si toglie la vita

 

Redazione

 

ARICCIA (RM) – Ancora una vittima sul "Il ponte dei suicidi" che nonostante sia ancora interdetto continua a registrare casi disperati come l'ennesimo di Ieri sera. Una donna romana di 40 anni di Roma di professione avvocato si è buttata giù dal ponte intorno alle 21.30. A trovare il cadavere un automobilista mentre parcheggiava . Intervenuti i carabinieri della stazione di Ariccia. Ormai il Ponte Monumentale ariccino è diventato scenario di gesti disperati