CASTELLI ROMANI: SEI COMUNI PRONTI A VALORIZZARE I LORO BENI ARCHEOLOGICI

di Angelo Parca

Castelli Romani – E’ stata appena approvata la graduatoria dei progetti presentati dalle Amministrazioni comunali e delle Amministrazioni pubbliche alla Regione inerenti i beni archeologici dei vari Comuni del Lazio cui s’intende migliorarne le condizioni di fruibilità e accessibilità dei siti e quindi diffonderne la conoscenza del patrimonio storico-culturale regionale. 

Su circa 110 Comuni del Lazio sono in graduatoria sei Comuni dei Castelli Romani su sedici e sono:  Albano, Lanuvio, Ariccia, Frascati, Genzano, Nemi. Questi Comuni hanno regolarmente aderito ad un avviso pubblico di competenza dell’ l’Agenzia regionale del Turismo.

Albano per 615 mila euro circa ha presentato un intervento di ripristino funzionale della cisterna romana compresa nel sistema archeologico della Villa di Pompeo nel complesso monumentale di Villa Doria e realizzazione di un Lapidarium connesso al circuito museale e monumentale del Museo Civico di Albano Laziale

Lanuvio per 500 mila euro intende valorizzazione e rendere fruibile il Santuario di Giunone Sospita 

Ariccia 250 mila euro per rendere fruibile il tratto aricino della Regina Viarum

Frascati con un importo di 900 mila euro intende valorizzare il Parco archeologico di Cocciano

Genzano con circa 100 mila euro provvederà alla messa in sicurezza e miglioramento dell'accessibilità al sito archeologico della Villa degli Antonini 

Nemi con 680 mila e rotti euro ha presentato un progetto che interessa il  Santuario di Diana a Nemi, volto alla valorizzazione e fruizione del sito

I siti dei Castelli Romani appena elencati lasciano a desiderare soprattutto per quanto riguarda la loro valorizzazione, fruibilità e accessibilità. Si pensi che potrebbero essere un volano per il turismo locale che non è mai stato considerevolmente  preso in considerazione. Gli obiettivi fissati dell’avviso pubblico, prevedono il conseguimento del miglioramento della fruibilità e accessibilità dei siti.

Diversi siti non hanno la benché minima accessibilità, vedi il video girato al tempio di Diana a Nemi, due anni fa. [ CLICCARE QUI PER VEDERE IL VIDEO ]

Ci si augura che questi fondi vengano utilizzati per la loro mission  principale al fine di iniziare a vedere una rinascita turistica tanto auspicata per la forte vocazione del territorio della provincia romana, a due passi dalla capitale e ricco di beni archeologici. 




ARICCIA, CHIUSURA OSPEDALE SPOLVERINI: LA DELUSIONE DEI MALATI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lettrice in merito alla chiusura dell'ospedale Spolverini di Ariccia.

Ecco la lettera:

Ariccia (RM) – Sono veramente delusa. Quando ho sentito dire: lo Spolverini chiude e questa volta è vero! Mi e' crollato il mondo addosso! mi son detta e adesso? 

Noi poliomielitici con sindrome post polio che fine faremo? Poco importa se finiamo in un letto senza poterci muovere, Noi che abbiamo dato tanto. In che modo? Ci siamo fatti vaccinare ed eravamo bambini, molti di noi hanno contratto la malattia proprio per il vaccino.

Siamo andati nelle sale operatorie urlando e piangendo ma non potevamo avere nemmeno i genitori accanto ci guardavano attraverso un vetro, ed eravamo bambini, ma non potevamo scegliere.

Noi eravamo cavie e non lo sapevamo. Si! qualcuno l'ha fatto per il nostro bene qualcuno l'ha fatto con il cuore. Ma quei qualcuno non ci sono piu' altrimenti non ci avrebbero abbandonati cosi' non avrebbere permesso di chiudere un bene cosi' prezioso perche' quei qualcuno l'hanno voluto fortemente e l'hanno voluto per i poliomielitici come me .

Stiamo combattendo con la post polio dopo avere combattuto con la polio e l'unica medicina che ci puo' fare stare bene e' la riabilitazione che ci permette di andare avanti, che mette in moto quel poco che ci rimane 

dei nostri movimenti, per vivere al meglio per non dire sopravvivere ( e non esagero ).

Se penso che fino a quattro anni fa camminavo ancora e adesso sto su una carrozzina e non ditemi che e' l'eta' non l'accetto perche' so io quello che ho. Qualcuno dice che la sindrome e cronica ma cosi' non e'!

e' stato accertato che essa e' degenerativa.  Il mio appello va ' a chi e' in alto ci sono tanti problemi in italia , questo direte voi e' l'ultimo dei  problemi

ma per noi che siamo cittadini italiani e' molto importante che non chiudete IO HO UN LAVORO DEI FIGLI E MOLTI COME ME , NON POSSIAMO PERMETTERCI IL LUSSO DI GIRARE IL MONDO

PER POTERCI CURARE. Rifletteteci e non abbandonateci . Fatelo anche in memoria di chi ha dato tanto per questo ospedale e per noi.

DICEVA UNA CANZONE  sui monti di pietra puo' nascere un fiore ed io sono certa che anche in un cuore di pietra c'e' amore.

Lucia Langella 

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ARICCIA, GALLORO: TUTTO PRONTO PER LA TRADIZIONALE LUMACATA DI SAN GIOVANNI DOMANI SABATO 28 GIUGNO 2014

Redazione

Ariccia (RM) – Ariccia festeggia San Giovanni Battista sabato 28 giugno con la tradizionale “Lumacata di San Giovanni”. L’appuntamento, patrocinato dall’assessorato alla cultura ed organizzato dal Comitato per i festeggiamenti di Ariccia, è in p.zza Dante Alighieri a Galloro a partire dalle 19,30 dove sarà possibile gustare lumache e gastronomia varia. Il tutto accompagnato dalla musica dal vivo degli Iana Group.

Un po’ di storia: perché si mangiano le lumache?

Il Cancro, all’inizio del quale cade il solstizio estivo, è un segno d’acqua e casa della luna. La lumaca è a sua volta un simbolo lunare, conosciuto fin dai tempi più remoti, e che indica la rigenerazione, la rinascita. I suoi cornetti che mostra e ritira alternativamente sono associati alle corna della luna crescente e calante: è quindi il simbolo di morte e rinascita così come la luna scompare e ricompare nel suo ciclo perenne.

Le corna erano inoltre considerato simbolo di discordia e tradimento: anche oggi, a distanza di millenni vi è questa credenza. Il mangiarle significava seppellirle nello stomaco e quindi cancellare rancori ed odi.




ARICCIA, RAPINA UFFICIO POSTALE: UN BOTTINO DA QUASI 100 MILA EURO

C.R.

Ariccia (RM) – Colpo grosso alle poste di Ariccia dove una banda di quattro rapinatori a viso travisato sono riusciti a portarsi via un bottino di circa 90 mila euro. Una somma abbastanza importante per un ufficio postale di una cittadina così tranquilla dei Castelli Romani. Organizzati molto bene, i delinquenti, hanno addirittura legato e rinchiuso i dipendenti in un ufficio e, dopo aver preso i soldi dalle casse, sono scappati via senza che nessuno sia riuscito a fermarli o a identificarli. L'elemento singolare è che pare che i quattro non fossero neppure armati di pistola ma avessero soltanto intimorito le persone minacciandoli di non muoversi in quanto armati, una cliente sembrerebbe che abbia visto una sorta di canna di un arma ma è tutto da verificare, probabilmente la paura ha e i movimenti dei rapinatori hanno lasciato intendere il possesso di armi. La frase di rito "non muovetevi siamo armati" è comunque stata pronunciata. La rapina si è consumata in orario di apertura della banca, intorno alle 8:00 del mattino di ieri in via delle Cerquette nella cittadina ariccina. I rapinatori, che presumibilmente avevano già studiato i movimenti dei dipendenti, si sono messi in attesa che il personale tornasse dal bar vicino dopo aver consumato il caffè mattutino. I balordi si sono meticolosamente organizzati e chissà da quanto tempo studiavano il colpo: due rapinatori hanno bloccato i clienti nel bar e gli altri due hanno fermato i dipendenti all'ingresso della banca. Dopodiché ad uno ad uno li hanno portati nell'ufficio all'interno delle poste dove sono stati accuratamente legati e tenuti fermi il tempo necessario per fare pulizia di quasi cento imila euro. Una volta prelevato il bottino i malviventi si sono poi dati alla fuga. Sul posto sono arrivati i carabinieri e la polizia di Albano diretta da Massimo Fiore che hanno soccorso, con l'ausilio del 118, le persone minacciate dai malviventi, raccogliendo poi le loro testimonianze. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma sicuramente lo spavento è stato tanto soprattutto perché la paura era che uno dei quattro si spazientisse e uccidesse qualcuno. Presi in visione i filmati delle videocamere degli uffici di via delle Cerquette, adesso sul caso indagano gli agenti del commissariato di Albano Laziale che cercheranno di risolvere anche questo caso. Pare che i quattro rapinatori si fossero travestiti con occhiali, berretti e quant'altro e quindi la fase di individuazione non sarà certamente facile. 




ARICCIA PALAZZO CHIGI: SABATO IN CONCERTO IL QUARTETTO DELLE MARCHE

Redazione

Ariccia – Ultimo appuntamento con il ciclo primaverile de I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati – Sabato 7 giugno alle ore 21.00 come sempre nella Sala Maestra di Palazzo Chigi di Ariccia – che salutano il pubblico con un inusuale programma per quartetto d’archi tutto italiano. Protagonista della serata sarà il Quartetto delle Marche, i cui componenti, David Taglioni e Giuditta Longo al violino, Aurelio Venanzi alla viola e Andrea Agostinelli al violoncello, proporranno un programma tutto italiano, appunto, che allinea il Quartetto per archi di Nino Rota terminato nel 1954, Due espressioni liriche del compositore marchigiano Lino Liviabella che risalgono al 1927 e il Quartetto in mi minore di Giuseppe Verdi. Il Quartetto delle Marche si è costituito nel 2007 ispirandosi all'indimenticabile Quartetto Italiano come meraviglioso riferimento.

Nel brano di Rota si possono senz’altro cogliere reminiscenze della musica italiana rinascimentale prebarocca e barocca. Una fusione personalissima di candore espressivo e sapienza costruttiva: cifra stilistica di questa opera levigata e tutta giocata su una circolarità ritmica con la sua schietta originalità e spontaneità che la durata occorsa per la stesura completa, circa sei anni, sembra contraddire.

Il Quartetto delle Marche vuole rendere omaggio anche a un compositore originario della propria regione con l’esecuzione delle Due espressioni liriche scritte quando Liviabella era allievo di Respighi che rappresentano già l'essenza e lo stile del compositore: una sensibile predilezione per l'impressionismo debussiano e una profonda fedeltà alla tonalità.  

Gran finale con il Quartetto di Verdi prova straordinaria del nostro sommo operista.

“I Concerti dell’ Accademia degli Sfaccendati” presso il Palazzo Chigi di Ariccia si sono affermati nel panorama europeo delle rassegne musicali sia per la qualità artistica degli interpreti che per l’originalità e lo spessore culturale delle programmazioni. Il progetto, ideato e curato da Giacomo Fasola e Giovanna Manci per l’organizzazione della Coop Art di Roma con la collaborazione del Comune di Ariccia ed il contributo del Ministero Beni e Attività Culturali e della Regione Lazio, si propone di valorizzare una importante tradizione culturale legata al territorio ma di respiro e rilevanza nazionale, quella dell’Accademia degli Sfaccendati fondata a Roma nel 1672 dai Chigi ed attiva nel palazzo nobiliare di Ariccia.




ARICCIA: TAGLIO DEL NASTRO PER LA SEDE DI LIBERA CASTELLI ROMANI AL TORRINO CHIGI

Redazione

Ariccia (RM) – “Ringraziamo di cuore l'Amministrazione Comunale di Ariccia – afferma la coordinatrice del Presidio, Silvia Barbieri – per la sede messa a disposizione e invitiamo cittadini e associazioni a partecipare. Nel corso dell’evento, oltre agli interventi istituzionali e al rinfresco realizzato con i prodotti delle Cooperative di Libera Terra, che lavorano sui terreni e con gli impianti confiscati alle mafie, anche intervalli musicali, letture e filmati a cura dei volontari del presidio, nonché possibilità di tesserarsi e reperire materiale informativo e gadget dell’Associazione. Inoltre, nell’anniversario della morte di Peppino Impastato, è stata ricordata la sua figura e il suo impegno nella lotta alla mafia”.

Recentemente infatti l'Amministrazione Comunale di Ariccia ha messo a disposizione questa sala per le attività del presidio Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.
Il Presidio dei Castelli Romani di Libera nasce nel mese di Giugno del 2012; vi aderiscono cittadini e cittadine del territorio e diverse associazioni locali. Nei Castelli Romani, area che non può più, ormai, essere considerata immune dalle logiche mafiose, i volontari e le volontarie del presidio si impegnano quotidianamente ad organizzare iniziative di sensibilizzazione e progetti di educazione alla legalità con le scuole; a conoscere la realtà dei beni confiscati del nostro territorio e a lavorare per favorirne il riuso sociale; a promuovere una cultura costante della memoria delle vittime di mafia. Tra le vicende che più hanno interessato il presidio castellano la pulizia del "Castelletto", villa confiscata al tesoriere della Banda della Magliana sulle rive del lago di Castel Gandolfo, con una giornata di apertura al pubblico nel Giugno scorso ed un impegno costante affinchè il Comune attraverso un Bando Pubblico ed un progetto restituisca questo bene alla collettività. Tra gli ultimi impegni, invece, l'organizzazione della partenza di pullman da tutti i Castelli per la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie, che si è svolta a Latina il 22 Marzo.
Un appuntamento dall’alto valore civico, da non perdere! 




ARICCIA: IL MINISTRO LORENZIN AL CONVEGNO "IL TERRITORIO, L'EUROPA, L'ITALIA"

Redazione

Ariccia (RM) –  Lunedì 5 maggio 2014 alle ore 18,30 ad Ariccia si terrà il convegno, organizzato dal Consigliere Comunale del Comune di Albano Laziale Fabio Ginestra, "Il Territorio, l'Europa, l'Italia" al Hotel Villa Aricia in via dei Villini, 4 ad Ariccia. Interverranno i dirigenti territoriali del Nuovo Centro Destra – NCD. E' prevista la partecipazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.


 




ARICCIA PAPA FRANCESCO: "PREGA PER ME!" COSI' BERGOGLIO AL SINDACO CIANFANELLI

Redazione

Ariccia (RM) – È ancora vivo il ricordo nella comunità di Ariccia della gradita presenza di Papa Francesco per gli esercizi spirituali della Quaresima che si sono svolti a marzo presso la casa Divin Maestro.

Per l’occasione il Sindaco Emilio Cianfanelli, a nome di tutta la Città, donò una stampa raffigurante la sanguigna del Bernini, affresco conservato presso Palazzo Chigi, che ritrae un uomo col bambino emblema dell’amore paterno verso il figlio. Il Santo Padre, riferisce chi era presente, lo ha guardato stupito affermando “E’ un quadro pieno di tenerezza!” e poi ha osservato che non c’è quadro della Madonna con il Bambino in cui la Madonna sia così vicina al Bambino stesso.

Vivo è anche il ricordo del Pontefice che con una lettera manifesta al Sindaco e a tutta la Città “il grato ricordo della recente presenza in codesta accogliente località”. E ancora Papa Francesco si rivolge al Sindaco “manifestandoLe viva gratitudine per il premuroso gesto e per i sentimenti di venerazione e di affetto che lo hanno suggerito” e mentre chiede di pregare per la Sua persona e per il Suo Universale ministero di Successore di Pietro, invoca “su di Lei e su quanti Ella rappresenta doni abbondanti di grazia, di serenità e di pace” e volentieri invia il Suo benedicente saluto.

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BRACCIANO, SUBIACO, MONTEROTONDO, PALOMBARA SABINA, ZAGAROLO, ROCCA PRIORA, ARICCIA, ALBANO LAZIALE SANITA': 750 POSTI LETTO IN MENO E LA CAPITALE ORFANA DI UN OSPEDALE

Redazione

Sanità Lazio – “Bracciano, Subiaco, Monterotondo, Palombara Sabina, Zagarolo, Rocca Priora, Ariccia, Albano. E ancora, a Roma stop ai ricoveri al Nuovo Regina Margherita di Trastevere, chiude l’Eastman, dovrebbe chiudere il Forlanini, il Cto venduto all’Inail, il San Filippo Neri accorpato alla Asl Roma E, a sua volta accorpata alla Asl Roma A. La Caporetto della sanità”. Ė l’amaro commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, per quanto attiene ai cosiddetti programmi operativi, un corposo documento presentato dalla Regione Lazio al tavolo interministeriale dei tecnici che lavorano al piano di rientro dal deficit. “Scelte senza alcuna programmazione – continua il presidente – dettate dall’urgenza e prive di qualsiasi criterio organico. Come si può, ad esempio, accorpare lo Spallanzani di Portuense all’Ifo di Mostacciano, distanti territorialmente e incompatibili quanto a patologie curate, quando c’è l’attiguo San Camillo che scoppia per sovraffollamento, grazie alla sciagurata chiusura del Forlanini? E quest’ultimo, perché resta vuoto e si mette in vendita, quando la locale Asl Roma D spende 3 milioni l’anno di affitto versandoli nelle tasche di privati? E ancora, si chiude l’Eastman, centro di eccellenza universalmente noto per le patologie dentali e si declassa, di fatto, un’eccellenza come il San Filippo Neri che attrae utenza non solo da Roma nord, ma da tutti i comuni limitrofi. Per non parlare del San Giacomo chiuso dal 2008 e dei laboratori analisi su cui è in corso una operazione poco chiara. La verità è che si vuole fare cassa sulla pelle dei cittadini. AssoTutela non resterà inattiva: abbiamo intenzione di arrivare a tutti i livelli istituzionali, compresa la Corte di giustizia europea, per denunciare la soppressione del diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana”.  
 




ARICCIA, TRASPARENZA: E' ONLINE IL NUOVO SITO WEB PER LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Redazione

Ariccia (RM) – È on line tu@riccia.it, il nuovo sito web del Comune di Ariccia che ha l’obiettivo dichiarato già in home page di rendere ancora più trasparente e partecipata dalla cittadinanza l’attività amministrativa e di governo della Città, creando un filo diretto con i cittadini utilizzando strumenti che permettano di instaurare un vero e proprio canale bidirezionale.
Tu@ariccia ovvero “Ariccia è tua, dalle del tu”, invita tutti ad una partecipazione diretta che renda più vicino il cittadino al Comune e nello stesso tempo il fatto che “Ariccia è tua” impegna ogni cittadino a responsabilizzarsi per il bene comune e ad impegnarsi per dare il proprio contributo a rendere Ariccia una Città sempre più vivibile.
Tu@ariccia.it è un progetto che nasce dalla constatazione della necessità, nell’epoca dell’accessibilità totale, dell’interattività e della penetrante presenza dei social media, di dotarsi di uno strumento flessibile e pienamente accessibile per informarsi, ma soprattutto per poter partecipare e dire la propria opinione in merito a tutto ciò che l’Amministrazione comunale realizza o anche su ciò che non va, con la possibilità di interagire direttamente con il Sindaco e gli organi amministrativi ed anche di fare segnalazioni o proporre idee su come migliorare la qualità della vita della Città.

“E’ un importante progetto – afferma il Sindaco Cianfanelli – sul quale crediamo fortemente. La trasparenza, il dialogo costante con i cittadini e la possibilità di poterli interpellare ed ascoltare su tutto ciò che riguarda la vita di Ariccia è un ulteriore elemento che accresce lo spazio democratico della nostra comunità, quindi una crescita collettiva ed un netto innalzamento della qualità complessiva dei servizi al cittadino.
Cerchiamo anche con questo nuovo portale web di dare piena attuazione al principio di cittadinanza fatto di conoscenza, di partecipazione e di responsabilità”. 




VELLETRI: SCARCERATO IL PAKISTANO ACCUSATO DI AVER PORTATO UNA MINORE IN PAKISTAN PER FARLA SPOSARE

di Chiara Rai


Velletri (RM) – E’ stato scarcerato il cittadino italiano di origine pakistana arrestato tre giorni fa dai carabinieri della compagnia di Velletri diretti dal capitano Davide Occhiogrosso con l’accusa di sottrazione internazionale di minore e contraffazione di passaporto. Questo l’effetto del provvedimento del tribunale del riesame di Roma che ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare emessa a
carico di Mohammad Shabir residente a Zagarolo il quale, secondo la difesa dei suoi legali Simonetta Crisci e Amedeo Boscaino non avrebbe affatto rapito la minorenne italiana di origine pakistana e residente ad Ariccia per costringerla a sposarsi in Pakistan, bensì avrebbe accompagnato la giovane consenziente nel proprio paese per sposare “l’amore della sua vita”. Insomma dietro questa storia ci sarebbe una fanciulla innamorata di un altro uomo diverso da quello che i genitori residenti ai Castelli Romani avrebbero scelto per lei. Eppure su Shabir pesano i reati di sottrazione e trattenimento di minore all’estero senza il consenso dei genitori oltre al possesso e falsificazione di documenti falsi. L’attività investigativa dei carabinieri di Ariccia diretta dalla Procura di Civitavecchia ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza. L’uomo, previa contraffazione del passaporto della minore, è riuscito a farla espatriare in Pakistan e una volta arrivata l’avrebbe aiutata a sposarsi con un cittadino pakistano. In particolare, il 5 novembre dello scorso anno, ha acquistato due biglietti aerei per il Pakistan, uno per lui andata e ritorno ed uno a nome della minore solo andata, ha prelevato da Ariccia la giovane, all’insaputa dei genitori, e poi si è imbarcato con la ragazzina all’aeroporto di Fiumicino. I Carabinieri accertata la responsabilità penale dell’uomo, coadiuvati da personale dell’Ufficio di Frontiera, il 19 marzo 2014 lo hanno atteso, al suo rientro in Italia. Perquisito il suo bagaglio sono state rinvenute le copie dei documenti personali della ragazza e il certificato di matrimonio contratto dalla minorenne in Pakistan nel novembre scorso. Gli avvocati di Shabir respingono ogni accusa: “Shabir e' un cittadino italiano – dicono – vive nel nostro Paese da oltre 26 anni, ha una famiglia di cinque figli, di cui tre sposati e due nipoti. E' presidente dell'Associazione dei lavoratori pakistani in Italia. Questo uomo ha solo aiutato una ragazza a sottrarsi a tale aberrante fenomeno purtroppo usuale e operante anche nel nostro Paese. E' notorio, infatti, che alcune famiglie pakistane, anche in Italia, sfruttino l'autorita' dei genitori per costringere le figlie a sposarsi con uomini anche molto piu' anziani scelti, sulla base pure di motivi economici". 

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