ALBANO, OGGI CONFERENZA DEI SERVIZI

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Redazione

Albano Laziale (RM) – “Considerato il ritardo abissale relativo all’avvio della raccolta differenziata porta a porta nel Comune di Albano, considerata l’inerzia mostrata dall’Amministrazione Marini nel portare avanti l’opposizione legale alla realizzazione dell’Inceneritore (Doc. n. 4), considerate le problematiche non procrastinabili relative al sito della discarica di Roncigliano (cfr, Decreto clini), auspichiamo che nella conferenza dei Sindaci di oggi possano essere affrontati, contestualmente, tutti gli impegni assunti nei confronti dei cittadini”

Negli ultimi giorni, molta attenzione è stata dedicata dalla stampa al decreto Clini ed al conseguente atto di diffida del supercommissario Sottile. Questi due atti potrebbero far precipitare sulla discarica di Roncigliano, a partire da sabato 26 Gennaio, 50 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti dalla città di Roma. Discarica che, già oggi, riceve ben 116 mila tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati provenienti dai dieci comuni del bacino: Albano Laziale, Ariccia, Rocca di Papa, Genzano, Lanuvio, Nemi, Marino, Castel Gandolfo, Ardea e Pomezia.

Sull’area di Roncigliano, inoltre, pende anche il progetto di costruzione dell’inceneritore Co.E.Ma. (Cerroni, Acea ed Ama) che dovrebbe essere il più grande d’Europa.

Pare giusto ricordare, a tal proposito, che la Asl Rm-H, con sei diversi pareri igienico-sanitari (Doc. n. 1), aveva espresso una totale contrarietà non solo alla costruzione dell’Inceneritore e all’ampliamento della discarica di Roncigliano, ma anche alla proroga dell’esercizio dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico, TMB. Il TMB, infatti, costituisce una tecnica approssimativa di suddivisione dei rifiuti urbani indifferenziati. Ed è anzi considerato un sistema obsoleto ed inefficace  perché effettuato “a valle” della Raccolta Indifferenziata, ossia dopo che i rifiuti son entrati a contatto l’uno con l’altro. La carta, la plastica, il legno e derivati vengono utilizzati nell’impianto di TMB per assemblare il Combustibile Derivato dai Rifiuti, CDR (ovvero il propellente degli inceneritori chiamato anche, impropriamente, ECO-BALLA), invece di essere riciclate al 100%, a ciclo continuo e con processi industriali a freddo. Il resto delle frazioni merceologiche vengono interrate (inerte) o inviate agli impianti di Bio-gas/massa (umido).

Anche il “solo” (cfr, Ministro Clini e Commissario Sottile) trattamento dei rifiuti indifferenziati nell’impianto di TMB produce quindi un impatto igienico-sanitario ed ambientale che va ad aggiungersi a quello preesistente nell’area, che non può ne deve essere in alcun modo sottovalutato.

Nella conferenza dei sindaci di bacino di oggi vi erano, come noto, diversi punti all’ordine del giorno (Doc. n. 2).

Però, le ultime dichiarazioni del delegato comunale ai rifiuti Luca Andreassi ci lasciano perplessi: “si doveva discutere del ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo deciso dai comuni proprio all’inizio dell’anno. Chiaramente sposteremo l’attenzione sulla diffida del super commissario”. (Doc. n. 3, Messaggero Cronaca di Roma, 16 Gennaio 2013.)

Considerato il ritardo abissale relativo all’avvio della raccolta differenziata porta a porta nel Comune di Albano, considerata l’inerzia mostrata dall’Amministrazione Marini nel portare avanti l’opposizione legale alla realizzazione dell’Inceneritore (Doc. n. 4), considerate anche le problematiche davvero non procrastinabili relative al sito della discarica di Roncigliano (cfr, Decreto clini), auspichiamo che nel corso della conferenza dei Sindaci di oggi possano essere affrontati, contestualmente,  tutti gli impegni assunti nei confronti dei cittadini ed, in modo particolare:

1)     Definizione della lettera di accesso agli atti da inviare al Gestore del Servizio Elettrico nazionale, GSE, per ottenere la copia della Convenzione stipulata nel Giugno 2009 con il consorzio CO.E.MA., che permetterebbe a Cerroni, Acea ed Ama, di usufruire dei “certificati verdi”, ovvero dei bonus economici per l’energia elettrica prodotta dall’inceneritore.

2)     Definizione dell’appoggio “esterno” al ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali, CEDU, di Strasburgo.

3)     Avvio della caratterizzazione geologica ed idrogeologica INTERNA alla discarica di Roncigliano.

4)     Opposizione al decreto Clini/Sottile.

5)     Avvio della raccolta differenziata porta a porta.

Nella speranza che questa ennesima conferenza dei sindaci di bacino si tenga a porte aperte, invitiamo tutta la cittadinanza alle prossime iniziative No Inc:

–         Sabato 19 Gennaio, ore 17,00, sala consiliare del Comune di Genzano, assemblea pubblica con la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente Alessio Ciacci del Comune di Capannori (Lucca)

–         Martedì 22 Gennaio, ore 18,30, Ok Club di Via di Pantanelle (Località Cancelliera), assemblea pubblica.

–         Venerdì 25 Gennaio, ore 18,00, sala circoscrizionale di Via Rocca di Papa (Cecchina), assemblea pubblica.

–         Sabato 26 Gennaio, ore 08,00 – 14,00, Ingresso della discarica di Roncigliano, Via Ardeatina km 24,650, Assemblea pubblica/Sit-In.

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Importante incoraggiamento la recente costituzione “ad adiuvandum” del sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, a sostegno del ricorso dei residenti di Roncigliano e del Comitato No Inc, sottoscritto da circa 3000 cittadini dei Castelli Romani.

 

Chiara Rai

Albano (RM) – La conferenza dei sindaci di bacino che versano nella discarica di Roncigliano ha preso la decisione di ricorrere in Europa contro la costruzione dell’inceneritore.

Saranno percorse due strade: denuncia alla Commissione Europea e ricorso alla Corte dei Diritti dell’Uomo.

Nei prossimi giorni i legali che si occupano della materia, stabiliranno la procedura tecnico – legale. Oltre a ciò, i primi cittadini, tra cui Albano, Castel Gandolfo, Ardea, Lanuvio, Genzano, hanno sottoscritto una lettera per richiedere alla Regione Lazio, come unico ente competente, la caratterizzazione idrogeologica interna ed esterna la discarica di Roncigliano. Non c’è mai stata tale verifica da parte della Regione e permetterebbe di conoscere lo stato della qualità delle acque e dei terreni, più di 80 ettari e 13 pozzi, nell’area della discarica.  Contestualmente, i sindaci chiederanno l’accesso agli atti al Gestore servizio elettrico nazionale, per conoscere i dettagli della convenzione preliminare siglata a giugno 2009 tra Gse – Coema per il rilascio di certificati verdi.

Effettivamente, il gestore servizio elettrico a giugno 2009 ha firmato una convenzione preliminare, firmata sulla base di una ordinanza di Marrazzo del 22 ottobre 2008, di fatto bocciata dal Consiglio di Stato il 22 marzo 2012. La convenzione del giugno 2009 che permette al Coema di avere delle contribuzioni economiche sarebbe quindi, secondo i ricorrenti,  fondata su una ordinanza nulla. “Questa partita dei certificati verdi – dice Daniele Castri referente legale del comitato No Inc – vale tra gli 80 e i 150 milioni di euro all’anno per venti anni, quindi adesso rappresentano la partita sostanziale nella lotta contro la realizzazione dell’impianto di Roncigliano”. Senza le acque pulite non può partire il cantiere e senza soldi non si va lontano, di questo sono convinti i cittadini e i ricorrenti enti locali che non vogliono l’inceneritore.

Il prossimo incontro tra i sindaci è fissato per il 18 gennaio alle ore 12, a palazzo Savelli ad Albano.Importante incoraggiamento la recente costituzione “ad adiuvandum” del sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, a sostegno del ricorso dei residenti di Roncigliano e del Comitato No Inc, sottoscritto da circa 3000 cittadini dei Castelli Romani.

 tabella PRECEDENTI:

    09/01/2013 ALBANO INCENERITORE: I SINDACI DEI CASTELLI RICORRONO ALL'EUROPA E CHIEDONO ALLA REGIONE LA CARATTERIZZAZIONE IDROGEOLOGICA

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EMERGENZA ARSENICO NELL'HINTERLAND CAPITOLINO. ARRIVA L'EUROPA: AL VIA LA CORSA ALLE ORDINANZE DI NON POTABILITA'

Alberto De Marchis

Roma – Tra poco più di un giorno scadono le deroghe concesse dall'Europea e l'elenco dei Comuni dell’hinterland della Capitale che rimarranno con l'arsenico nell'acqua oltre i limiti consentiti dalla legge è abbastanza corposo: Anguillara, Anzio, Ardea, Civitavecchia, Lanuvio, Lariano, Nettuno, Velletri, Trevignano, Tolfa, Sacrofano, Formello, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Magliano Romano e Mazzano Romano.

Solo adesso a poche ore dall’entrata del 2013 si avverte una corsa frenetica alle ordinanze di divieto di bere l’acqua e a start up di lavori annunciati, seppur con ritardo, dagli Enti locali timorosi di ricevere multe salate dall’Europa per svariati migliaia di euro al giorno.

Il Comune di Canale Monterano si è messo ai ripari e il 27 dicembre il sindaco Angelo Stefani ha emesso una ordinanza che vieta l’uso potabile dell’acqua erogata dall’acquedotto dell’Oriolo che rifornisce l’intero abitato del paese e dei Prati Lunghi. Al contempo, Stefani informa che i cittadini potranno rifornirsi d’acqua potabile al fontanile di Montevirginio oppure la fontana leggera adiacente. Il valore medio di arsenico nell’acqua di Canale è di 13 microgrammi litro e sarebbe causato da un malfunzionamento di apparecchiature elettriche per la miscelazione delle acque che l’amministrazione ha provveduto a riparare. Ora il sindaco ha richiesto nuovi prelievi alla Asl RmF per verificare se i parametri sono rientrati.

L’acqua non sarà più potabile neppure in diverse zone di Lanuvio. Il sindaco Luigi Galieti firmerà l’ordinanza tra qualche ora, vietando l’utilizzo dell’acqua in zona laviniense, via Piastrarelle, via Palmiro Togliatti, via Bob Marley, strada Monte Giove – Scassati, strada dei Foschetti, via le Selve, Passo della Corte, strada Due Colonne Pascolare, strada Passo della Nocchia, via Selva Piammarano, via Piammarano, via Cavoni, via Paolo Borsellino, via Jimmi Hendrix. La criticità verrà superata con il potabilizzatore Madonna della Grazie, previsto entro luglio del 2013.

Il Consiglio comunale di Anguillara ha appena approvato una mozione urgente per impegnare il sindaco ad intraprendere tutte le azioni possibili per risolvere l’emergenza arsenico e fluoruro nelle acque distribuite a più della metà della popolazione.

L’amministrazione sabatina ad oggi, rimasta a bocca asciutta a causa del mancato finanziamento regionale di circa 400 mila euro per i lavori di dearsenificazione, dispone di circa 200 mila euro per tamponare l’emergenza, a questo punto col nuovo anno.

tabella PRECEDENTI:

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23/07/2012 BRACCIANO, LA CORTE COSTITUZIONALE CONFERMA LE SCELTE SULLA GESTIONE DELL'ACQUA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE
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03/07/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: L’ASSESSORE MATTEI MANTENGA LE PROMESSE FATTE IN CAMPAGNA ELETTORALE
28/06/2012 ANGUILLARA, ACQUA ALL’ARSENICO È SEMPRE EMERGENZA
27/06/2012 ANGUILLARA EMERGENZA ARSENICO: LA FONTE CLAUDIA E’ LA SOLUZIONE
11/06/2012 ANGUILLARA E' ALLARME FLUORO: LA SALUTE NON PUO’ ASPETTARE.
26/05/2012 ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA
06/04/2012 BRACCIANO, ACQUEDOTTO LEGA: ENTRA IN FUNZIONE IL DEARSENIFICATORE
06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA



ARDEA, INVESTE E RIDUCE IN FIN DI VITA CONOSCENTE, ARRESTATO

Redazione

Ardea (RM) – Dopo la lite per futili motivi che avevano avuto poco prima, probabilmente per un passaggio negato, ha aspettato che uscisse da un bar di Ardea e l'ha investito, facendolo sbalzare per oltre 10 metri. Vittima della furia del 40enne pregiudicato che è scappato dopo aver compiuto il gesto, un 44enne anche lui con precedenti penali. Trasportato agli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, il 44enne è stato operato d'urgenza per le gravissime lesioni riportate all'arteria femorale ed è tuttora in prognosi riservata. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Anzio e quelli della stazione di Tor San Lorenzo si sono messi alla ricerca del 40enne che è stato preso e arrestato. Dovrà rispondere di tentato omicidio.




ARDEA, UN CITTADINO DENUNCIA IL PERDURARE DEI RITARDI NELLA CONSEGNA DELLA POSTA

Redazione

Ardea (RM) – "La presente per denunciare il perdurante disservizio nel recapito di corrispondenza in questa cittadina che – nonostante interventi del cessato Comitato di Quartiere Nuova Florida negli anni passati, del Sindaco di Ardea presso Poste Italiane, di segnalazioni sulla stampa da parte di privati cittadini non pare trovare una soluzione. – scrive Ezio Zucchi alla nostra redazione – Forse Poste Italiane – prosegue Zucchi – che lo scorso anno ha avuto confermata l'esclusiva del servizio universale fino al 2026, ma che è anche e soprattutto banca/assicurazione (come rilevabile dalla distribuzione degli sportelli negli uffici postali) – ormai non è più interessata a svolgere questo servizio nel rispetto del D.L. 22 luglio 1999, n. 261 (art. 3, comma 4 b) nonché della Carta della qualità del servizio pubblico postale, o almeno non pare poterlo o volerlo fare sul nostro territorio.

Da rilevare che da molto tempo solo su pochissima corrispondenza è impresso un timbro datario del luogo di partenza o di smistamento. Perché? Per celare il disservizio o forse per evitare fastidiose contestazioni? Quando invece il timbro c’è ecco che gli ingiustificati ritardi appaiono evidenti, come avantieri, 19 novembre 2012, data nella quale mi è stata recapitata una lettera partita da Novara l'8 novembre, dopo ben 11 giorni.

La generalizzata sfiducia nelle Istituzioni unita alla convinzione dell’esistenza di una fitta rete di protezione politica per i grandi Commis,  l’evidente conflitto di interessi fra il controllante (il Ministero) ed il controllato (lo Stato è il maggior azionista di Poste Italiane SpA), la conclamata attitudine di sufficienza da parte dell’apparato burocratico dello Stato italiano nei confronti dei cittadini vassalli, generano nell’utenza (soprattutto delle fasce più deboli e meno acculturate), un senso di impotenza e passività, che ha come risultato che solo qualche raro reclamo arrivi fino ai Suoi Uffici e che quindi permette a Poste Italiane Spa di vantare il raggiungimento di standard di qualità ed efficienza assolutamente non riscontrabili nella realtà.

Mi auguro – conclude il cittadino –  che il Ministero voglia e possa:
–      Intervenire su Poste Italiane SpA per il puntuale rispetto del D.L. suddetto, in tutte le sue parti;
–      Richiedere ed ottenere da Poste Italiane la reintroduzione del timbro datario su tutta la corrispondenza, compresa quella posta massiva; 
–      Aiutare a portare finalmente un po’ di normalità (almeno per quanto riguarda i servizi postali) sul territorio di Ardea.
Anticipatamente ringrazio e porgo distinti saluti.
Ezio Zucchi"
 




ALBANO, SABATO CORTEO CONTRO L'INCENERITORE

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Riceviamo e pubblichiamo

Nota di Daniele Castri – Referente legale del Comitato No Inc

Sabato pomeriggio 20 Ottobre, alle ore 15,30, da Piazza Mazzini ad Albano ed a seguire fino a Piazza di Corte ad Ariccia, un’intera comunità si raccoglierà – per la decima volta – e sfilerà di nuovo lungo le strade dei Castelli Romani. La Via Appia, siamo certi, tornerà ad animarsi, per l’occasione, di tante centinaia, speriamo migliaia di persone:

Ancora una volta intere famiglie, studenti, lavoratori, cittadini e cittadine, scenderanno nella pubblica piazza per ribadire con una sole voce: No all’Inceneritore dei Castelli Romani, No al VII invaso di Roncigliano e Sì alla Raccolta Differenziata porta a porta associata alla riduzione, al riciclo ed al riuso dei rifiuti urbani.

In queste ultime ore, tra l’altro, si susseguono notizie relative ad indagini in corso da parte della Procura di Roma e di Velletri sul “Sistema Cerroni”. Gravi i capi penali d’imputazione: truffa, estorsione, associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti.

Nonostante ciò, alla luce della Sentenza Politica del Consiglio di Stato di Marzo scorso che il Ministro Clini conosceva tanto presto e tanto bene, l’inceneritore di Albano risulta ancora definitivamente approvato  a livello amministrativo.

Per scongiurare, quindi, il temuto avvio del cantiere per la costruzione dell’impianto – che pende ancora come una spada di Damocle sulle nostre vite – proprio nei giorni scorsi il No Inc ha depositato un nuovo ricorso giuridico presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) di Strasburgo.

Siamo convinti, ed oggi più di ieri, che l’atto commissariale di Marrazzo violi non solo i principi   della Costituzione Italiana, considerati inviolabili, che affermano, in modo irrinunciabile e prioritario, il diritto dei cittadini alla salute e ad un ambiente salubre ma, anche, le norme in materia del diritto UE.

Affinché, però, questo atto giuridico abbia la forza di rappresentare anche l’espressione corale e condivisa di un’intera comunità – ovvero dell’intera comunità di Albano e dei Castelli Romani – a questo primo ricorso, sottoscritto solo dalle Associazioni No Inc, vorremmo se ne aggiungesse un altro. Ovvero un ricorso sottoscritto direttamente dai cittadini e dalle cittadine dei Castelli Romani, dalle associazioni ambientaliste, dai movimenti e dai comitati di quartiere.

A partire, quindi, dalle ore 15,00 presso Piazza Mazzini, ed a seguire per tutta la durata del corteo, sarà disponibile un “banchetto itinerante” per raccogliere le firme di quanti, tra i cittadini e le cittadine dei Castelli Romani, vorranno sottoscrive, senza dover sostenere alcuna spesa, una copia “aperta” del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Starsburgo contro l’Inceneritore di Albano.

Dovrete rispettare unicamente tre credenziali:

1)     Avere un documento valido d’identità.

2)     Aver raggiunto la maggiore età.

3)     Essere residenti nei comuni che sverzano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica per rifiuti indifferenziati di Roncigliano (Albano Laziale, Ariccia, Genzano di Roma, Lanuvio, Nemi, Rocca di Papa, Castel Gandolfo, Marino, Ardea e Pomezia).

Il ricorso giuridico, sottoscritto dai cittadini e dalle cittadine dei Castelli Romani, dalle Associazioni ambientaliste, dai movimenti e dai comitati di quartiere, verrà spedito presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo lunedì mattina.

In alternativa, per tutta la giornata di Venerdì, di Sabato e di Domenica, una copia del ricorso e relativi moduli per la raccolta firme saranno disponibili (9,30-13,00; 16,30-20,00) presso la libreria le “Baruffe” (Piazza Carducci n. 3) di Albano Laziale.

Un atto consapevole di difesa della salute pubblica e dell’ambiente da parte dei cittadini e delle cittadine dei Castelli Romani.

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TOR SAN LORENZO, TUTTO PRONTO PER LA 4 EDIZIONE DEL "MEMORIAL NARDONI"

A dare il benvenuto a tutti i partecipanti saranno le più alte cariche istituzionali cittadine, tra cui Luca Di Fiori, Sindaco del Comune di Ardea, e Luca Franco, Presidente della Commissione Grandi Eventi. La serata vedrà inoltre gli interventi dell’onorevole Mario Abbruzzese, Presidente del Consiglio Regionale Lazio, di Luca Malcotti, Assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lazio, e di Giacomo Gargano, Dirigente del Dipartimento Istituzionale e Territorio della Regione Lazio.

 

A. De. M.

E’ ormai tutto pronto a Tor San Lorenzo dove, nella suggestiva cornice della Pineta dei Liberti, Venerdì 31 agosto alle ore 19 prenderà il via con la cerimonia di inaugurazione la quarta edizione del Memorial Laura Nardoni, torneo di calcio giovanile volto a ricordare la moglie di Sandro Tovalieri, scomparsa a causa di una grave malattia. La manifestazione, promossa da Comune di Ardea e Regione Lazio ed organizzata dall’ASD Racing Club, società presieduta proprio dall’ex bomber di Pomezia Tovalieri, introduce quest’anno importanti novità.  A dar lustro al torneo calcistico, riservato alla categoria Giovanissimi 1999, sarà il debutto assoluto di ben tre formazioni spagnole: Barcellona, Valencia e Villareal. La presenza dei top clubs iberici conferisce una dimensione internazionale all’evento, che vedrà ai blocchi di partenza anche nove società italiane. Oltre ai padroni di casa del Racing Club, saranno presenti Atalanta, Cagliari, Empoli, Fiorentina, Frosinone, Inter, Roma e Vicenza. Ad imporsi nelle ultime due edizioni, datate 2009 e 2011, è stato il Milan, che nella finalissima dello scorso anno regolò col più classico dei risultati l’Empoli, trionfatore a sua volta nel 2008. La cerimonia di apertura di Venerdì rappresenterà l’occasione per sorteggiare la composizione dei tre gironi e per dibattere le tematiche di sviluppo del calcio giovanile unitamente alle politiche territoriali. A dare il benvenuto a tutti i partecipanti saranno le più alte cariche istituzionali cittadine, tra cui Luca Di Fiori, Sindaco del Comune di Ardea, e Luca Franco, Presidente della Commissione Grandi Eventi. La serata vedrà inoltre gli interventi dell’onorevole Mario Abbruzzese, Presidente del Consiglio Regionale Lazio, di Luca Malcotti, Assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Lazio, e di Giacomo Gargano, Dirigente del Dipartimento Istituzionale e Territorio della Regione Lazio. Seguirà l’esibizione del Freestyle Italia, un team nato per diffondere e valorizzare il lato più divertente e spettacolare del gioco del calcio. Molte altre sorprese animeranno la serata. Le gare si svolgeranno a partire da sabato 1 settembre. Ogni giorno verrà disputato un incontro per girone, col primo fischio d’inizio fissato per le 17.00 e le altre due sfide a seguire. Accederanno alle semifinali, in programma venerdì 7 settembre, la prima classificata di ogni raggruppamento e la migliore seconda. La finalissima è prevista per sabato 8 settembre alle ore 20.00. L’impianto che ospiterà la kermesse, e che da quest’anno amplia la propria struttura con una seconda tribuna, farà inoltre da sfondo ad iniziative di beneficenza. Al Memorial Laura Nardoni è legata infatti un’attività di raccolta fondi che ha come unico scopo quello di permettere a ragazzi appartenenti a famiglie meno fortunate di frequentare la scuola calcio e mettersi in mostra davanti agli osservatori della A.S. Roma. I fondi verranno raccolti attraverso donazioni personali, con dei contenitori presenti nell’area del torneo e con del merchandising (magliette, felpe e cappellini con HELO, la mascotte dell’evento) negli stand adiacenti l’impianto di gioco. Il sito ufficiale della manifestazione www.memoriallauranardoni.it proporrà le cronache e le sintesi video di tutte le partite. Tornerà ad essere attivo anche il canale YouTube dedicato alla competizione, che ha già registrato oltre diecimila visualizzazioni.
 




ARDEA, I VICINI DI CASA TROVANO ANZIANA MORTA IN CASA. INTERVENGONO I CARABINIERI E TROVANO UN LADRO NASCOSTO NELL'ABITAZIONE

Angelo Parca

Rimane bloccato dentro la casa dell’anziana morta un giovane ladro di nazionalità ucraina. L’uomo è stato trovato dai Carabinieri con la refurtiva in mano nascosto all’interno dell’abitazione. Probabilmente non ha avuto il tempo di darsi alla fuga grazie al tempestivo intervento dei militari dell’Arma avvertiti dai vicini di casa dell’anziana signora. Maria Di Amato, 89 anni, è stata trovata morta questa mattina 19 agosto verso le otto da alcuni vicini i quali notavano i due cani di piccola taglia dell’anziana abbaiare come per chiedere aiuto. Provavano quindi a citofonare e a suonare il campanello dell’abitazione inutilmente. E introdotti nel giardino osservavano da una finestra l’interno dell’abitazione della signora Di Amato che era riversa sul letto, decidevano quindi di avvertire i Carabinieri.  Non sembrerebbe, almeno per il momento, che ci sia stata violenza, ma si aspetta l’esito delle analisi dei tecnici del Ris che hanno esaminato il cadavere.




ARDEA, LA "SPIAGGIA DEI CASTELLI" DEVE RESTARE LIBERA

Maria Lanciotti

Gira che ti rigira le spiagge più belle le trovi sul litorale laziale, e in particolare in quel tratto chiamato ‘La fossa’ – fra Rio Torto e Fiume Incastro – considerato fin dai primi del ‘900 la spiaggia dei castellani e più precisamente dei genzanesi. Le famiglie partivano con la Bielle in noleggio, chi se lo poteva permettere, o con i carretti tirati dai muli, avviandosi a mezzanotte per arrivare all’alba e avere così il giorno a disposizione per attrezzare il ‘campeggio’. Si montava la ‘frascata’ e c’era chi si costruiva la casetta di legno con tanto d’intercapedine e veranda, e fu così che nel dopoguerra iniziò a sorgere sulla spiaggia una fila di abitazioni sempre più ampie e solide. Poi alcuni anni fa l’Amministrazione Eufemi mise in atto il suo programma di demolizione per liberare dal cemento il Lungomare degli Ardeatini, e le casette iniziarono a cadere come birilli sotto la spinta delle ruspe. Quest’anno le casette abbattute hanno raggiunto le cento unità, ma la cifra – secondo il programma di Eufemi, ereditato dal neo sindaco Luca Di Fiori – è destinata a salire fino a completo sbriciolamento del ‘serpente di mattoni’, mentre si procede a quella che viene chiamata riqualificazione dell’area, per ora solo un progetto in fase di lenta e discutibile attuazione. Intanto quel tratto di spiaggia resta la meta prediletta dei frequentatori abituali, comoda da raggiungere sia dai Castelli che dalle zone periferiche di Roma, e in massima parte libera. Quello che si vorrebbe capire è se tale resterà nel tempo, o se il recupero di tanta spiaggia mira a future occupazioni. Perché per ora, va detto, gli stabilimenti balneari non sembrano essere aumentati di numero. Raccogliamo in giro qualche voce, nel tratto di spiaggia confinante con lo stabilimento, passando ad altri il nostro stesso interrogativo: fino a quando questa spiaggia resterà libera? Rita, 48 anni, di Ardea: “Io spero per sempre. Fino ad oggi non si è mosso nulla, meglio approfittarne”. Vittorio, 74 anni, di Ariccia: “Non lo so. E intanto nessuno rispetta i 5 metri stabiliti per legge di spiaggia demaniale. Il bagnasciuga andrebbe lasciato libero, senza niente, e invece, guarda, tutto pieno di sdraio e ombrelloni, pure quelli dello stabilimento che stanno al di là della concessione. E lo spazio per i bambini, per i giochi, per il passaggio?”. Silvana, 55 anni, di Ciampino: “Spero ci lascino per sempre questa bella spiaggia. Qui non si paga, siamo tutti disoccupati. Però mi piacerebbe andare allo stabilimento per avere il lettino, che mi fa male la schiena”. Pasquale, 50 anni, di Aprilia: “Speriamo che ci lascino l’uso di questa spiaggia, perché non abbiamo i soldi per pagare l’ombrellone”. Pina, 36 anni, di Pomezia: “Per me è uguale. Ma non deve essere una cosa obbligatoria, ci vuole la spiaggia privata ma anche quella libera”. Silvia, 36 anni, di Roma: “Spero che non ce la tolgano. Sarebbe assurdo che chi ha casa qui fosse obbligato a pagare lo stabilimento. Gli spazi dovrebbero essere alternati, lasciando libertà di scelta”. Intanto sulla battigia affollata e piena di traffico di ogni genere i bambini rinunciano a fare i loro castelli di sabbia, e forse anche a cercare di capire il mondo dei ‘grandi’ che ignora, o dimentica, il rispetto reciproco e i diritti fondamentali dell’infanzia.