RACING CLUB CALCIO, FRANZÈ APPLAUDE I SUOI GIOVANISSIMI REG. B: «UN OTTIMO AVVIO DI STAGIONE»

Redazione

Ardea (Rm) – I Giovanissimi regionali fascia B del Racing Club hanno colto due vittorie (e altrettante sconfitte) in questo inizio di campionato. Nell’ultimo turno i ragazzi di mister Jody Franzè hanno battuto per 2-0 il Cynthia grazie alle reti di Russo nel primo tempo e di Scarpineti a pochi minuti dal termine. «Ho rivisto la gara che, come faccio sempre, abbiamo ripreso con videocamere – dice il tecnico del Racing Club – e ho avuto la conferma che abbiamo fatto una bellissima gara dal punto di vista del gioco. I ragazzi hanno cercato di applicare quanto facciamo in allenamento, per esempio l’indicazione di iniziare a giocare palla a terra sin dal nostro portiere. Abbiamo corso praticamente un solo pericolo su un tiro dalla distanza, per il resto abbiamo sempre fatto la partita sbloccandola su uno schema da calcio piazzato e ottenendo una vittoria meritatissima». Franzè si dice estremamente soddisfatto anche dell’avvio di campionato dei suoi Giovanissimi regionali B. «Abbiamo sempre mostrato un bel calcio – dice l’allenatore – e anche le due sconfitte rimediate non le meritavamo affatto. Anzi, anche un pareggio ci sarebbe stato stretto. Per questo dico ai ragazzi di continuare a lavorare come stanno facendo finora perché la strada è quella giusta». Sugli obiettivi della stagione, però, è ancora presto per pronunciarsi. «E’ la nostra prima volta tra i regionali e quindi l’obiettivo di partenza deve essere necessariamente quello della salvezza. Ma come concetto, cerco sempre di trasmettere ai miei ragazzi la voglia di vincere ogni partita e poi vedremo a che punto della classifica saremo arrivati». Nel prossimo turno il Racing Club è atteso dalla dura trasferta di Latina. «Loro hanno un punto in più – dice Franzè -, ma è chiaro che fanno parte di un club professionistico e dunque avranno indubbiamente una squadra attrezzata. Sono convinto, però, che i miei ragazzi andranno a Latina per cercare di conquistare il bottino pieno, poi sarà il campo a dare il suo verdetto».
 




RACING CLUB CALCIO, LA JUNIORES PRIMAVERA INIZIA IN SESTA – CIPRIANI: «ORA MATCH DURO A ROCCA DI PAPA»

Redazione

Ardea (Rm) – Ha iniziato di slancio il suo campionato la Juniores Primavera del Racing Club. La squadra di mister Massimo Cipriani ha battuto in casa lo Sporting Velletri per 6-1. «Avevo qualche timore perché si trattava della prima gara stagionale con in palio i tre punti – spiega l’allenatore del Racing club -, ma di fatto non c’è stata mai storia e già all’intervallo eravamo arrivati con due gol di vantaggio nonostante gli ospiti avessero giocato molto chiusi. Nella ripresa abbiamo fatto un cambio di modulo e abbiamo dimostrato di avere una migliore tenuta atletica rispetto all’avversario che si è “aperto” col passare dei minuti, concedendo più spazio e permettendoci di arrivare fino al 6-1 conclusivo. Sono felice di questo esordio della mia squadra anche perché avevo sentito parlare molto bene dello Sporting Velletri». Molto accreditato, sulla carta, è anche il secondo avversario stagionale della Juniores Primavera. «Sabato faremo visita al Rocca di Papa e sarà una bella verifica per noi – dice Cipriani – perché di fronte ci sarà una squadra tosta e troveremo un ambiente caldo». Le prospettive del gruppo, secondo Cipriani, sono comunque molto interessanti. «Sulla carta abbiamo una squadra che può competere per la vittoria finale – spiega l’allenatore -, ma dobbiamo volare bassi e far parlare il campo. Il gruppo che ho a disposizione conta su ottime individualità, ma deve diventare squadra. E’ vero che siamo già abbastanza avanti da quel punto di vista, ma questo è merito del buon lavoro svolto finora e anche delle amichevoli pre-campionato volutamente giocate contro squadre di grande spessore».
Tra le altre compagini dell’agonistica va segnalata la vittoria all’esordio per gli Allievi provinciali di mister Alosa che hanno battuto con un netto 7-2 l’Arcefo, mentre restano a punteggio pieno dopo tre giornate gli Allievi regionali fascia B di mister Celentano capaci di sbancare il campo del Selva dei Pini con un pesante 1-0 in un derby molto acceso.
 




RACING CLUB CALCIO, IL PRESIDENTE PEZONE: «LE NOSTRE SQUADRE GIOVANILI POSSONO STARE AI VERTICI»

Redazione

Ardea (Rm) – E’ iniziata una stagione importante per il Racing Club, club di Ardea presieduto da Antonio Pezone. E’ proprio il massimo dirigente, che sarà affiancato a livello dirigenziale dal dg Andrea Viola e dal ds Marco Ridolfi, a presentare gli ambiziosi gruppi del settore giovanile agonistico coordinati dal direttore tecnico (ed ex giocatore di Roma, Ancona e Bari, tra le altre) Sandro Tovalieri. «Il gruppo maggiore – dice Pezone – è quello della Juniores Primavera di mister Massimo Cipriani. Questi ragazzi, cresciuti per la maggior parte nel nostro gruppo storico dei 1997, esordiranno sabato in casa (ore 15) contro lo Sporting Velletri: sono un’ottima squadra che può vincere il campionato se userà la testa. Abbiamo voluto fare la categoria Primavera per fare un torneo che può dare l’accesso ai regionali pur non facendo giocare sotto età i nostri ’97». L’unico gruppo provinciale è quello degli Allievi ’98 di mister Maurizio Alosa. «Avranno la responsabilità di colmare questa piccola “lacuna” del nostro club e portarci tra i regionali – sorride Pezone -. Nel mio primo anno di gestione abbiamo conquistato tre categorie regionali, ora tocca a loro. I ragazzi di Alosa, che sono stati rinforzati da alcuni innesti provenienti da categorie nazionali, hanno giocato diverse amichevoli contro squadre regionali facendo sempre bene». Poi ci sono gli Allievi regionali B di Giacomo Celentano. «Hanno vinto le prime due gare di campionato battendo sabato scorso il Tor de’ Cenci per 4-1. Anche in questo caso ci sono stati alcuni innesti provenienti da categorie nazionali – dice Pezone –, forse manca una punta, ma questo gruppo è stato costruito per vincere». Per loro ora c’è la sfida a Selva dei Pini, mentre andranno rispettivamente a Gaeta e Formia i due gruppi Giovanissimi regionali (fascia A e B) che Pezone presenta. «Il gruppo 2000 è allenato da Sandro Tovalieri, ha 4 punti e nell’ultimo turno ha vinto con un roboante 10-0 contro il Nettuno, risultato forse più ampio nella storia del Racing in una categoria regionale. Questa è una squadra molto rinnovata che ha ceduto un paio di elementi a società professionistiche: si devono conoscere, ma possono fare molto bene. I 2001 di mister Jodi Franzè – conclude il presidente – hanno ottenuto una vittoria a Ferentino e una sconfitta ieri in casa col Terracina per 2-0 al termine di una partita sottotono. E’ un gruppo su cui lavorare, tecnicamente valido, ma forse fisicamente un po’ penalizzato rispetto alle avversarie».
 




CELENTANO LANCIA GLI ALLIEVI REGIONALI B DEL RACING CLUB: «OBIETTIVO? ARRIVARE TRA I PRIMI CINQUE»

Redazione

Ardea (Rm) – Gli Allievi regionali fascia B del Racing Club di mister Giacomo Celentano sono pronti per il debutto. Succederà sabato alle ore 16,15 sul campo della Primavera Aprilia. «Questo è uno dei gruppi storici del Racing Club che si affaccia per il primo anno al campionato regionale – dice Celentano -, la squadra è buona anche se manca qualcosina dietro e davanti. L’obiettivo è arrivare nelle prime cinque». Mister Celentano è arrivato quest’anno al Racing Club dopo le esperienze con Frascati, Colonna, Cynthia, Città di Marino e Lazio. «Qui ho trovato una società importante, con un progetto di crescita e di sviluppo che prevede nei prossimi tre o quattro anni di arrivare tra i professionisti – rimarca Celentano -. Il presidente Antonio Pezone ha fatto degli investimenti importanti costruendo un campo a 11 “omologato Uefa 2 stelle”, con una tribuna da mille posti e intitolato a Laura Nardoni, la moglie di Sandro Tovalieri (fondatore e direttore tecnico della società, ndr)». Il pre-campionato ha dato buoni segnali a Celentano. «Abbiamo fatto delle buone prestazioni durante le amichevoli svolte tutte con compagini di categoria superiore: non vediamo l’ora di iniziare a giocare le gare da tre punti» conclude il tecnico.
 




ARDEA, ARES 118. ASSOTUTELA: "MANTENERE LA POSTAZIONE"

Redazione
Ardea (RM)
– “Dal mese di giugno a fine agosto quasi 300 interventi. Una sicurezza per il territorio e un grande consenso da parte dei cittadini. La postazione di ambulanze dell’Ares 118 di Ardea via Laurentina, se nel periodo estivo è stata determinante, estesa a tutto l’anno sarebbe fondamentale”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che si associa all’appello del sindaco di Ardea Luca Di Fiori che invoca la proroga del servizio, in scadenza il prossimo 15 settembre. “In una sanità martoriata, in cui si sono perse tutte le sicurezze – prosegue il presidente – la postazione di ambulanze rappresenta un caposaldo per il territorio e un presidio irrinunciabile per tutti. Riteniamo che un direttore generale lungimirante come la dottoressa Maria Paola Corradi che, pur avendo preso in mano le redini del 118 da pochi mesi, ha dimostrato elevate capacità manageriali, sia in grado di valutare l’opportunità di tale richiesta. Se il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, è un diritto non negoziabile, il diritto al soccorso in emergenza lo è ancora di più. In questo caso – chiosa il presidente – si tratta veramente della garanzia di una vita e non può esserci piano di rientro né spending review che tengano”, termina Maritato.
 




ARDEA, STORIA DI UN RAGAZZO DISABILE: QUELL’IRRAGGIUNGIBILE CENTRO RICREATIVO DI POMEZIA

di Simonetta D’Onofrio

Ardea (RM) – Scarsa attenzione per chi è costretto a rimanere inchiodato su una sedia a rotelle, desideroso di raggiungere un posto ricreativo distante dalla sua abitazione una decina di chilometri. Sembra essere questa la motivazione che ha spinto un giovane trentenne a contattarci per porre all’attenzione della redazione il suo annoso problema. Antonio (nome di fantasia per proteggere la sua privacy) è affetto da distrofia muscolare dall’età di tre anni ed è costretto a rimanere bloccato in una carrozzina. Ho sempre trovato difficoltà a poter raggiungere qualsiasi posto — ci dice — il ragazzo e devo essere sempre accompagnato in ogni occasione da mia madre.

Antonio, lo ripete diverse volte: vorrei, con questo mio “sfogo”, far accrescere l’interesse dell’opinione pubblica sulla mia condizione, una realtà comune a tanti altri disabili sparsi nel mondo. Persone con disagi che troppo spesso vengono dimenticate dai media e da chi ha il potere decisionale, uomini e donne che non solo subiscono il dolore fisico ma anche il disagio psichico provocato soprattutto dalle istituzioni che non garantiscono il raggiungimento della pari dignità sociale oltre che morale.

Il nostro protagonista, avrebbe voluto trascorrere un periodo di tempo di questa pausa estiva, presso un centro ricreativo diurno di Pomezia, specializzato per chi ha gravi disabilità, distante qualche chilometro dal territorio comunale dove risiede (si raggiunge con meno di un quarto d’ora in macchina).

“Sarebbe stato per lui una vera e propria terapia, proprio per stare insieme agli altri, per soddisfare l’esigenza di uscire e relazionarsi con il mondo esterno – sostiene la madre separata da molti anni – per questi motivi ho fatto questa richiesta al Comune dove Antonio risiede. Ho pensato che un ambiente con un clima positivo, gli avrebbe permesso un notevole sviluppo delle abilità cognitive, attraverso laboratori e attività di socializzazione”.

La mamma di Antonio ci racconta di aver tentato invano di contattare l’Amministrazione Comunale per richiedere assistenza specifica per lo spostamento di Antonio presso la struttura di Pomezia, perché non in grado di sostenere alcuna spesa aggiuntiva, già gravata da numerose altre spese che da sempre si sobbarca per il mantenimento di un ragazzo disabile.

Allora noi de la redazione ci siamo mossi e abbiamo immediatamente ricevuto una risposta: L’addetto stampa ci ha comunicato che al momento non c’è la possibilità di fornire adeguata copertura per questo tipo di servizio. Il caso sarebbe comunque sotto osservazione dai servizi sociali, che ne conoscono la situazione specifica.

Non è solo Antonio ad affliggersi, e non è un problema solo di Ardea, comune di oltre 42.000 abitanti alle porte di Roma.

La mobilità per le persone con la carrozzella, i servizi specifici da poter offrire per superare le difficoltà oggettive, riguardano molte realtà nel territorio nazionale.

In questo caso abbiamo parlato di trasporto “non obbligatorio” e non previsto da parte di una Pubblica Amministrazione, ma il tema della disabilità è molto vasto e articolato.

Il Censis, di recente, ha definito disabili, i più diseguali nella crescita delle diseguaglianze sociali. Secondo l’Istituto di Ricerca socio-economica le persone disabili saranno 4,8 milioni nel 2020. Dopo la scuola, i disabili saranno destinati all'invisibilità. In Italia la spesa pubblica (437 euro pro-capite all'anno) è molto inferiore a quella media europea (535 euro). Finita la scuola “obbligatoria”, afferma il Centro Studi Investimenti Sociali “tutti a casa”. Il destino dei ragazzi ormai grandi che escono dal sistema scolastico è sintetizzabile con una parola: dissolvenza.

Carreggiate sconnesse, dislivelli negli esercizi commerciali pubblici, mancanza dell’attuazione delle normali norme del codice della Strada sono ormai disagi con i quali, purtroppo, i disabili sono costretti a conviverci “normalmente”. Se aggiungiamo, inoltre, una forte mancanza di sensibilità verso chi soffre, una completa trascuratezza nell’accompagnare i bisogni di queste persone, non solo da chi ha incarichi istituzionali, ma da parte di chi dovrebbe interagire e promuovere percorsi accessibili, mettendo a disposizione strumenti che ne permettono il buon funzionamento, ci accorgiamo che si è fatto ben poco finora. Anche in questo caso la mancanza di una legge organica, affrontata a livello europeo, potrebbe fare molto, una direttiva ad hoc che “obblighi” tutte le istituzioni a comportarsi allo stesso modo, da Nord a Sud, Isole comprese.

 

 




ARDEA, ASL RMH: DUE NUOVE CASE FAMIGLIA

Redazione

Ardea (RM) – Si inaugurano, Lunedì 7 Luglio 2014, alle ore 10.30, ad Ardea (Via Imola, n° 2 e n° 6), due Case Famiglia per persone con problematiche psichiche nell’ambito del Progetto “Sostegno all’abitare, in autonomia” inserito nei Piani di Zona, alla presenza del Direttore Generale e del Direttore Sanitario della ASL ROMA H e dei Sindaci di Ardea e Pomezia.

 Negli ultimi decenni, a partire dalla Legge 180 del 1978 che porta il nome di Franco Basaglia, la cura e la riabilitazione del disagio mentale si sono evolute sempre più in termini “territoriali”, cercando cioè di riportare la persona con disagio psichico all’interno del territorio e della comunità cui appartiene.

Il superamento delle istituzioni totali ha comportato la necessità di sviluppare una rete di soluzioni abitative sul territorio che rispondesse nel modo più efficace possibile ai bisogni di assistenza, cura e riabilitazione delle persone con disagio psichico.

La riabilitazione psichiatrica non può non passare che attraverso il reinserimento della persona all’interno del territorio e della comunità di appartenenza, in tal senso la nascita di “Case Famiglia” sul territorio rappresenta la risposta più idonea  a  tali bisogni.

Il progetto “Sostegno all’Abitare In Autonomia” realizzato dal Dipartimento di Salute Mentale di Pomezia insieme all’Associazione dei Familiari “Insieme oggi per il futuro” e ai Comuni di Ardea e Pomezia, rappresenta una novità nel campo dell’assistenza psichiatrica prevedendo progetti individualizzati di reinserimento sociale per persone affette da disagio psichico che non hanno la possibilità di avere un sostegno familiare adeguato.

L’intervento terapeutico-riabilitativo del disagio psichico non può ridursi a terapie psichiatriche e psicologiche che non comprendano anche interventi risocializzanti e riabilitativi che coinvolgano, oltre al Dipartimento di Salute Mentale, anche i familiari con le loro associazioni, le istituzioni e la comunità in senso ampio. I bisogni assistenziali, in termini di abitazione e sostegno economico, sono ancora per la maggior parte espletati dalle famiglie delle persone con disagio finendo spesso con il creare situazioni di stigma ed emarginazione che vanno a coinvolgere non solo il singolo paziente, ma il suo intero nucleo familiare. Le iniziative di “sostegno all’abitare” si propongono di favorire lo svincolo del paziente dalla famiglia al fine di progettare un proprio futuro, anche quando la famiglia non ci sarà più, pur mantenendo con loro un rapporto affettivo.

Il Progetto “IN AUTONOMIA” è stato presentato già da alcuni anni dal Dipartimento di Salute Mentale di Pomezia nel Piano di Zona che i Comuni di Pomezia e Ardea presentarono con la ASL alla Regione.

Il Progetto della CASA FAMIGLIA si pone l’obiettivo di realizzare piani individuali di sostegno abitativo all’interno di 2 appartamenti indipendenti per 3 uomini e 3 donne con disagio psichico, con il fine di consentire loro sia di sperimentarsi in un contesto abitativo non istituzionale sia di far raggiungere loro un buon grado di autonomia.

Tale progetto si poggia su tre pilastri fondamentali: il Comune, il Dipartimento di Salute Mentale di Pomezia e l’Associazione dei familiari Onlus “INSIEME OGGI PER IL FUTURO”, costituitasi nel 2010 a Pomezia.

Il Comune, d’intesa con il Dipartimento di Salute Mentale, fornisce e finanzia l’assistenza domiciliare e una parte della quota di partecipazione alla spesa dell’affitto e delle utenze dei due appartamenti.

Il Dipartimento di Salute Mentale, in collaborazione all’équipe di riferimento (medici, psicologo e assistente sociale), effettuerà costantemente un costante monitoraggio delle persone inserite per garantire una assistenza clinica e la partecipazione alle attività riabilitative del Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale.

L’Associazione ONLUS “INSIEME OGGI PER IL FUTURO”, infine, ha tra le proprie finalità statutarie la promozione della salute mentale e la tutela delle persone con sofferenza psichica. Essa, infatti, si pone come interlocutore attivo dei servizi e come promotore e mediazione di iniziative, in collaborazione con gli altri soggetti promotori del Progetto.

La Casa Famiglia, quindi, ha lo scopo di alleviare il disagio psichico degli utenti e delle loro famiglie, offrendo loro accoglienza, ascolto e supporto per un futuro reinserimento nel tessuto sociale di appartenenza.  

 

                                                                                                  

                                                                                        




POMEZIA E ARDEA SPIAGGE: FRA PECORE SGOZZATE E SCAVI ARCHEOLOGICI PARALIZZATI IMPERA L'ABBANDONO

di Maria Lanciotti

Pomezia / Ardea (RM) – Tornassero gli antichi romani ci metterebbero in croce. Loro non ci andavano tanto per il sottile, e forti del Diritto applicavano ai tempi loro la legge del taglione. Nel caso nostro, potendo, ci condannerebbero con la seguente motivazione: tu m’hai distrutto l’Impero e io ti distruggo.
Pensieri ameni camminando su una delle spiagge più belle della costa laziale, e anche fra le più disastrate, nel tratto fra Torvajanica nel comune di Pomezia e il territorio nel comune di Ardea.

Anno dopo anno la spiaggia risente di un abbandono che non si può descrivere, si deve respirare quell’aria infetta per capire, calpestare rifiuti e carogne per credere, sfiorare l’acqua satura di veleni e vuota di vita per afferrare la portata del dramma.

I pescatori per hobby continuano a raschiare il fondo, mentre i pescatori per professione campano alla giornata, appassionati del loro lavoro talvolta ereditato, amanti del mare di cui più di ogni altro conoscono lo stato di sofferenza sempre più avanzato. Conferma, uno di essi, l’impoverimento del fondo marino e delle risorse ittiche.

Da quelle parti, nei pressi della foce del fiume Incastro, emissario del lago di Nemi* (un fosso nero puzzolente fra canneti fittissimi) si trova pure il sito archeologico Castrum Inui, una piccola Pompei che a saperla valorizzare potrebbe far vivere di rendita il Comune che la ospita e non solo. Ma il fatto è che gli scavi partiti con ottimi esiti nel 1998, sembrerebbero abbandonati da almeno dieci anni, mentre tutto ciò che era venuto alla luce – il porto e la fortezza romana, una vasta area sacra – sta lì recintato e inaccessibile e mai un’anima che vi si avvicini, prossimo a tornare ad un secondo oblio, doloso e inqualificabile,  anche se c’è – fra gli addetti ai lavori – chi afferma che quegli scavi procedono ininterrottamente sebbene molto a rilento. Una questione che andrebbe certamente approfondita, poiché quel sito – posto fra Ardea e Tor San Lorenzo – rappresenta la sola eccellenza del luogo, che ahimè sempre più si va confondendo con il degrado generale che impera nella terra dei Rutuli.
 

*Antonio Nibby, Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de' dintorni di Roma, Roma 1848, tomo II pag. 155:
"[L'Incastro] È il fiume più considerabile che sbocchi nel mare dopo il Tevere andando da Roma fino all'Astura imperciocchè è formato in origine dallo scolo del lago nemorense e raccoglie tutte le acque, che scendono dalle pendici meridionali di Albano, Ariccia, e Genzano, e che si raccolgono insieme sotto
Ardea. […]. Il suo nome suol derivarsi dall'incastro della rifolta [N.d.R.: la "rifolta" è un sistema di chiuse destinato a regolare il flusso di acque correnti per uso industriale, come nel caso delle mole] della mola di Fonte di Papa; ma […] io sono di opinione, che [il suo nome] derivi da un fatto più antico; imperciocchè questo fiume scorre sotto le pendici dall'antica Terra di Castrum lnvi, la quale era situata non lungi dalla sua foce, cioè fra Ardea ed il mare: veggasi l'articolo CASTRVM INVI; onde si disse il fiume dell Invi-castro e poscia dell'Incastro."

Oggi, a causa dell'abbassamento del livello, non raccoglie più le acque del lago di Nemi (da almeno trenta anni), ma solamente quelle che si originano dalle pendici occidentali del vulcano laziale (Albano, Ariccia, Genzano)
 




ARDEA, INFILTRAZIONI DI STAMPO MAFIOSO: PRESENTATA UN'INTERROGAZIONE URGENTE AL MINISTRO DELL'INTERNO

Redazione
Ardea (RM)
– Il fenomeno delle infiltrazioni di stampo mafioso sul litorale laziale non si ferma: nei giorni scorsi si è verificato ad Ardea il terzo attentato intimidatorio ai danni del consigliere comunale Franco Marcucci.
Il senatore Massimo Cervellini di Sel, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici, ha presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno, firmata anche dai senatori Moscardelli (Pd) e Nencini (Psi), per verificare quali iniziative intenda intraprendere per contrastare un fenomeno sempre più grave, valutando l'opportunità di rafforzare la presenza sul territorio degli organi di pubblica sicurezza. Nel testo si sollecita anche il prefetto di Roma ad insediare una commissione d'accesso nel Comune di Ardea per verificare la presenza di condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
 
'Troppo frequenti e di inaudita gravità sono i fatti che si sono susseguiti – dichiara il sen. Cervellini. – Il 17 giugno del 2007 è stato assassinato il pregiudicato Michele Di Grazia e il 4 gennaio del 2008 stessa sorte toccò ad Alessandro Torni, già coinvolto nelle indagini per il delitto di Mario Guzzon. Molti episodi successivi sono chiaramente riconducibili ad intimidazioni di stampo mafioso, come quelli che hanno interessato il consigliere Nicola Tedesco, il giornalista Luigi Centore, la cui vettura per la seconda volta il 10 luglio del 2013 subì un incendio doloso, così come quelle del sindaco, Luca Fiori, e del presidente del consiglio comunale di Ardea, e dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo, Giustini. Inchieste della procura e indagini giornalistiche denunciano da tempo la presenza sul territorio dei clan dei Gallace e dei Casalesi.
E' ormai improcrastinabile prendere coscienza della necessità di un'azione forte ed intransigente – che veda convergere tutte le forze politiche – di contrasto agli intollerabili fenomeni sempre più diffusi, anche a causa del graduale ma inesorabile indebolimento dello Stato rispetto all'economia sommersa, che sta proliferando sull'isolamento e sull'impoverimento dei cittadini prodotto dalla crisi. Le istituzioni democratiche devono tornare ad avere un ruolo attivo sui territori per far percepire una presenza di legalità e trasparenza che non tollera in alcun modo infiltrazioni malavitose e pone un incrollabile argine democratico al loro dilagare. Rispetto al tema della sicurezza tutti siamo chiamati ad una seria assunzione di responsabilità'.
 




ANZIO, NETTUNO, ARDEA, CASTELLI ROMANI: SMANTELLATA GROSSA ORGANIZZAZIONE DI SPACCIO

Redazione

Anzio, Nettuno, Ardea, Castelli Romani (RM) – Nella decorsa notte, gli Agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Anzio-Nettuno, coadiuvati da personale della Squadra Mobile e da altro personale della Questura di Roma e di quella di Cagliari, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice dell’Indagine Preliminari del Tribunale di Velletri, dr.ssa De Angelis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr. Taglialatela, Magistrato titolare dell’indagine, procedendo alla cattura di 12 persone nei confronti delle quali sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine ai reati di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hashish e marijuana, sulle piazze di Nettuno, Anzio, Ardea e una vasta area dei Castelli Romani.

Contestualmente, sono state effettuate 25 perquisizioni personali e domiciliari a carico di persone a vario titolo coinvolte nell’inchiesta, tra cui quelle sottoposte alla misura cautelare.

L’indagine, denominata “ Big Tower “ con riferimento alla zona di Nettuno, dove risiede la maggior parte degli indagati e dove sono state individuate le principali centrali di spaccio, la zona Scacciapensieri appunto, è stata attivata a seguito di un importante sequestro di cocaina ( 433 grammi di cocaina per almeno 866 dosi medie giornaliere ) operato dagli investigatori di Anzio-Nettuno a fine giugno 2012 a carico di un spacciatore locale.

Stante la considerevole quantità di stupefacente sequestrato e conseguentemente l’elevato numero di assuntori da rifornire, appariva prioritario individuare chi fosse in grado di sostituire l’elemento di spicco caduto nella rete della Polizia.

L’attività investigativa, pertanto, effettuata mediante accertamenti tecnici di intercettazione telefonica ed ambientale, supportati da opportuni servizi di riscontro con appostamenti, pedinamenti e controllo, ha consentito di disegnare una mappa circostanziata dello spaccio sulle zone di Nettuno, Anzio, Ardea e parte dei Castelli, sia riguardo agli spacciatori al minuto che ai loro fornitori.

Al fine di corroborare ulteriormente i gravi indizi di colpevolezza emersi a carico degli indagati, sono stati eseguiti 11 sequestri di stupefacenti per un totale complessivo di 130 grammi di cocaina, 40 di hashish e 40 di marijuana. Nel corso di tale attività sono stati effettuati 5 arresti in flagranza di reato, che hanno riguardato anche alcuni degli indagati sottoposti alla misura cautelare.

Da sottolineare l’episodio verificatosi a dicembre dello scorso anno quando B.S., uno dei più attivi spacciatori, venne trovato in possesso di 83 grammi di cocaina. Nell’occasione, gli investigatori procedettero all’arresto dell’anziana madre, rea di aver concorso con il figlio almeno nella detenzione illecita dello stupefacente.

Sono state evidenziate le figure di S. B. e di P. S. come i più quotati fornitori di cocaina.

Nel corso delle perquisizioni è stata rinvenuta una modesta quantità di cocaina, due panetti di hashish, marijuana, sostanze da taglio e altri elementi utili alle indagini che verranno valutati dagli investigatori per essere sottoposti al successivo vaglio del Magistrato titolare dell’indagine.

Dopo le formalità di rito, 10 arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Velletri e 2 sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni dove sono stati posti agli arresti domiciliari.

 




CASTELLI ROMANI / ARDEA: E' NECESSARIO CHE ENTRI IN AZIONE IL DEPURATORE INTERCOMUNALE

Redazione

Castelli Romani / Ardea (RM) –  I Sindaci dei Castelli Romani trovano unità sul tema del depuratore intercomunale di Ardea che sarebbe dovuto entrare in funzione prima entro il mese di luglio 2013, poi entro quello di settembre. Si tratta di un’opera molto importante, a livello sanitario, ambientale e, non ultimo, di sviluppo del territorio e delle attività produttive. Nei comuni interessati dal depuratore di Ardea (Genzano di Roma, Nemi, Ariccia, Albano e Lanuvio) è stata infatti disposta la sospensione dei nulla osta per gli allacci in pubblica fognatura, creando importanti criticità che ad oggi continuano a limitare l’azione amministrativa degli uffici attività produttive e urbanistica.

Viste le difficoltà nell’avvio del depuratore, Gabbarini, Bertucci, Cianfanelli, Marini e Galieti hanno inviato, lunedì 23 settembre, una nota indirizzata al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, alla Direzione regionale infrastrutture, ambiente e politiche abitative e, per conoscenza, alla Segreteria tecnico operativa dell’autorità Ato2 e al gestore del Servizio idrico integrato Acea Ato2, manifestando collegialmente “l’urgenza di avviare tale impianto di depurazione e di conoscere la data in cui lo stesso verrà definitivamente messo in esercizio”.