Berlusconi, il Cav. non sarà sepolto al Mausoleo di villa San Martino

Silvio Berlusconi con ogni probabilità non potrà essere sepolto nel mausoleo che lo stesso leader di Forza Italia si fece costruire dallo scultore Pietro Cascella ad Arcore, all’interno del parco della sua Villa San Martino. Al momento al sindaco di Arcore, Maurizio Bono, non sono giunte richieste.

Una scultura astratta all’esterno, di marmo bianco delle Alpi Apuane, fa da cornice alla scala in travertino che porta all’interno della struttura con un vestibolo e una porta scorrevole in pietra da cui si accede al corridoio che porta alle tombe. Al centro c’è il sarcofago bianco realizzato per Berlusconi, intorno sulle pareti c’è invece un fregio che rappresenta delle catene, simbolo della famiglia, perché gli anelli sono legati uno all’altro.

Ancora nessuno riposa nel mausoleo perché la legge al momento non lo permette

Anche la mamma adorata del premier, Rosa Berlusconi, è sepolta al cimitero Monumentale di Milano, vicino al marito Luigi, e non ad Arcore. Proprio la morte del padre, nel 1989, diede al fondatore di Forza Italia l’idea del mausoleo, del quale parlò subito con Pietro Cascella, suo amico e soprattutto artista di fama mondiale.

“Mi disse: ‘non farmi una cosa mortuaria con le falci, i teschi’ – raccontò lo stesso Cascella in un’intervista – e allora ho pensato all’alto, al cielo e ho fatto questa cosa che si chiama volta celeste”. I lavori del mausoleo terminarono nel 1993.




Ruby ter, spunta un video inedito di Berlusconi con le ragazze: “Mi chiedete l’impossibile”

“Io non sono presidente di niente a Mediaset, sono fuori da Mediaset da 18 anni”. E’ così che Silvio Berlusconi, ripreso di nascosto col telefonino da una delle ragazze delle serate ad Arcore e seduto su un divano di villa San Martino, risponde alla pressanti richieste, definite “impossibili” dallo stesso ex premier, di alcune giovani in casa con lui che gli chiedono un lavoro in tv. Il video, di cui l’ANSA è venuta in possesso, è stato realizzato a metà del 2011, quando l’inchiesta sul caso Ruby era già scoppiata, depositato agli atti del processo Ruby ter e finora mai diffuso. “L’isola non l’ho fatta (…) il film che dovevo fare con Massimo Boldi l’hai dato a lei”, dice una delle ragazze. E Berlusconi: “Non l’ho dato io”. E un’altra giovane, presumibilmente Marysthell Polanco che riprende, dice: “Io un contratto e basta, papi, è quello che mi serve (…) tu sei il presidente del Consiglio d’Italia, proprietario comunque di Mediaset”. E lui: “Sì hai visto cosa mi fanno? Presidente del Consiglio d’Italia…”

Berlusconi, solo io ho potuto resistere – “Le hanno tentate tutte, tutte. Soltanto io posso avere la forza di resistere in una situazione del genere”. E’ un lungo elenco quello che fa Berlusconi alle sue giovani ospiti ad Arcore sui tentativi per farlo “fuori” dal punto di vista politico, mediatico, giudiziario, patrimoniale e pure fisico. Elenco che snocciola mentre è comodamente seduto su un divano di villa San Martino senza sapere di essere ripreso da una delle ragazze che lo ‘assediano’ chiedendo in modo pressante un posto in qualche programma delle reti Mediaset. Nel video, agli atti del processo Ruby ter e di cui l’ANSA è venuta in possesso, l’ex premier ad un certo punto interrompe le ragazze: “Ho trovato tre giudici comunisti. Adesso ho scoperto che due di loro scrivevano su Lotta Continua e hanno fatto una sentenza per farmi fallire”, spiega riferendosi alla sentenza con cui la Corte d’Appello di Milano nel luglio 2011 aveva condannato Fininvest a versare 540 milioni alla Cir della famiglie De Benedetti. E poi più avanti: “Hanno tentato tutto” ma lui ha potuto “resistere” senza dare “forfait”.

Ragazze a Berlusconi, tuo figlio ci aiuti – “Fai una cosa, dì a tuo figlio a Mediaset, digli ‘fai una carità’ anche se lui ci odia (…) se lui dice domani ‘io voglio quella che faccia questo programma’…”. Così Marysthell Polanco, una delle giovani delle serate ad Arcore, portava avanti nel 2011, come si vede in un video agli atti del processo Ruby ter e di cui l’ANSA è venuta in possesso, le pressanti richieste per avere un lavoro in tv, così come le altre ‘olgettine’ sedute in una sala di Villa San Martino di fronte a Silvio Berlusconi, accasciato sul divano, nel periodo in cui era da poco scoppiato lo scandalo Ruby. L’allora premier, come emerge dal filmato, cerca di spiegare alle ragazze che certamente loro sono state danneggiate, ma “io sono stato colpito più di tutti perché dopo una vita di lavoro sono distrutto come immagine nel mondo, perché sono quello del ‘bunga-bunga’, tutto quello che ho fatto come statista, come politico, ho evitato la guerra tra la Russia e la Georgia…”.




Ruby Bis, serate ad Arcore: chiesta conferma condanne per Fede e Minetti

MILANO – Il sostituto pg di Milano Daniela Meliota ha chiesto la conferma delle condanne 4 anni e 10 mesi di reclusione per l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede e a tre anni per l’ex consigliera lombarda Nicole Minetti nel processo d’appello ‘bis’ sul caso ‘Ruby bis’ con al centro l’accusa di favoreggiamento della prostituzione per le serate nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. Il procedimento è scaturito dal rinvio ad un nuovo appello della Cassazione.
Il pg nell’intervento, oltre a chiedere di respingere una questione di illegittimità costituzionale del reato di favoreggiamento della prostituzione presentata dalle difese, ha spiegato che Fede (accusato anche di tentata induzione) favorendo la prostituzione per l’ex Cavaliere voleva “guadagnarci” in termini economici e di “posizione” e aveva il compito di portare “merce nuova” a villa San Martino. Minetti, invece, aveva il ruolo “fondamentale” di fornire “abitazioni” alle ragazze.




Arcore, vertice Berlusconi, Salvini e Meloni: centrodestra unito alle prossime elezioni

“Ufficializzata la composizione della coalizione a quattro con Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo. Tra le decisioni di oggi anche quella di costituire due delegazioni comuni, che si incontreranno già martedì prossimo, per definire i dettagli del programma e dei collegi. Sulle regionali la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi”. E’ quanto si legge nella nota congiunta diffusa al termine del vertice di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni.

Tra i primi passi dell’azione di governo di Centrodestra che uscirà dalle politiche del prossimo 4 marzo ci sarà “la revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della Legge Fornero“. E’ quanto si legge nella nota congiunta diffusa al termine del vertice di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni.

“Sulle regionali la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi. Per quanto riguarda la Lombardia, se davvero il presidente Maroni per motivi personali non confermasse la disponibilità alla sua candidatura, verrebbe messo in campo un profilo già comunemente individuato”. Lo si legge nel comunicato congiunto del vertice del centrodestra ad Arcore.

Intanto via twitter arrivano i nuovi loghi per le elezioni di Forza Italia e della Lega, pubblicati dai rispettivi leader.

“Oggi vi auguro #BuonaDomenica mostrandovi in anteprima il nostro simbolo per le #elezioni del 4 marzo. Anche con questa nuova legge elettorale votare è molto facile: basta barrare il logo di Forza Italia!”: così il leader di Forza Italia che pubblica il nuovo logo di Forza Italia dove dentro un cerchio blu e sotto la scritta “Forza Italia”, campeggia “Berlusconi presidente”.