Tragedia all’Aquila: auto piomba dentro un asilo: morto un bambino, un altro grave e 4 sono feriti

L’incidente è avvenuto alla scuola dell’infanzia 1 Maggio

Un bambino è morto, un altro è grave e altri quattro risultano feriti. Questo per ora il bilancio dell’incidente all’asilo dell’Aquila, secondo fonti sanitarie. I bimbi hanno tra i tre e i cinque anni.

Un gruppo di bambini che stavano giocando nel giardino dell’asilo è stato investito da un’auto che ha sfondato la recinzione esterna ed è piombata sui piccoli. Secondo le prime informazioni, cinque sarebbero i bambini rimasti feriti, uno dei quali in modo grave. L’incidente è avvenuto alla scuola dell’infanzia 1 Maggio all’Aquila.

Secondo una prima ricostruzione, alle 14.30 il freno dell’auto che era stata parcheggiata vicino all’asilo sarebbe stato incidentalmente tolto e la vettura sarebbe finita sul cortile dove si trovavano i bambini. A quanto si è appreso, all’interno dell’auto sfrenata c’era un bimbo tra gli 8 e i 10 anni, il quale era stato lasciato momentaneamente solo dalla mamma: una delle ipotesi è che proprio il bimbo potrebbe aver sfrenato la vettura.

“Sono profondamente addolorato, non riesco neppure a immaginare il dolore che stanno provando i genitori dei bambini feriti. Da padre e da rappresentante delle istituzioni sono sgomento. È una notizia terribile: speriamo e preghiamo che il bilancio non si aggravi”. Queste le parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, subito dopo avere visitato il luogo dell’incidente presso la scuola dell’infanzia Primo Maggio dove un’autovettura ha investito alcuni bambini. L’auto, parcheggiata fuori dalla scuola, si sarebbe sfrenata: dopo avere sfondato un cancello è entrata nel giardino dove i bimbi stavano giocando. Il primo cittadino si è poi diretto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove sono ricoverati cinque bambini – e non quattro come scritto in precedenza – di cui uno molto grave.

Paura e sgomento nel cortile della scuola. Un momento delicatissimo per le maestre delle due scuole – oltre all’Infanzia c’è anche l’asilo nido “Primo maggio” – che, seppure visibilmente segnate dall’episodio, hanno cercato di gestire al meglio la situazione, accogliendo i genitori dei piccoli, a partire da quelli rimasti coinvolti nell’investimento. Per ragioni di protocollo e di tempestività non tutti i genitori hanno potuto accompagnare i loro figli all’interno dei mezzi di soccorso e la cosa ha reso ancora più delicata la situazione.

“La priorità – spiega all’ANSA una insegnante della primaria – è evitare che i bambini che hanno assistito alla scena restino traumatizzati, sia dall’incidente, con l’auto che ha sfondato il cancello del giardino, sia dal viavai di ambulanze e mezzi di soccorso”.

Mentre parla, una barella con una bimba sfila tra la gente. Poco dopo, invece, alcuni volontari della protezione civile, in supporto agli operatori del 118, sono riusciti a proteggere da occhi indiscreti l’ingresso dei piccoli all’interno dell’ambulanza. “Con alcuni bambini – riprende l’insegnante che preferisce mantenere l’anonimato – abbiamo cercato di far finta che si sia trattato di un gioco, o quantomeno di minimizzare, spiegando che oggi i genitori sono venuti a riprenderli in anticipo. Ma quanto è difficile”.

“Abbiamo appreso questa tragica notizia paradossalmente mentre stavamo festeggiando il primo bambino nato a Fontecchio, nelle aree interne, dopo l’approvazione della legge sullo spopolamento; il primo nato che ha ricevuto il contributo alla natalità. Siamo tutti sconvolti e vicini al dolore delle famiglie. Speriamo che questa tragedia non si aggravi, siamo in contatto con i sanitari per seguire costantemente l’evolversi della situazione”, ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.




6 Aprile 2009: 309 rintocchi delle campane per ricordare le vittime del sisma

Trecentonove rintocchi delle campane in memoria delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009, l’accensione di un simbolico braciere da parte di un vigile del fuoco, posizionato davanti alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, e sempre da Piazza Duomo, cuore del centro storico ed esempio di una ricostruzione efficace, un fascio di luce che si staglia verso il cielo: nonostante la restrizioni imposte dal covid, commozione, emozione e dolore hanno caratterizzato i momenti clou della commemorazione delle 309 vittime del sisma in occasione del 12esimo anniversario.

Nel segno del ricordo ma anche della speranza, sia per la rinascita della città sia per un epilogo positivo della pandemia, a 12 anni dal sisma, all’Aquila si è chiuso in serata il programma, ridotto, della commemorazione che per il secondo anno consecutivo vede annullata la tradizionale fiaccolata per le vie del centro storico e nei luoghi simboli della tragedia. Oltre al vigile che ha acceso il braciere, in una piazza Duomo praticamente deserta, erano presenti il sindaco, Pierluigi Biondi, il sindaco di Cugnoli (Pescara), Lanfranco Chiola, in rappresentanza dei Comuni del cratere, il prefetto Cinzia Torraco e l’arcivescovo, cardinale Giuseppe Petrocchi.

   Il Comune dell’Aquila e i Comitati familiari delle vittime hanno lanciato un appello ad Anci nazionale e ad Anci Abruzzo affinché i sindaci e gli italiani, nella notte per il 12esimo anniversario, “accendano nei loro Comuni e alle loro finestre, una luce di speranza”.

Oggi, alle 10,30, sindaco, prefetto e arcivescovo partecipano  alla cerimonia commemorativa organizzata all’interno della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza alla presenza del comandante della Scuola, generale di divisione Cristiano Zaccagnini.

   Alle 12, Biondi, il prefetto, l’arcivescovo, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il presidente del Consiglio Comunale dell’Aquila, Roberto Tinari, un rappresentante dei Comitati dei familiari delle vittime e il sindaco di Villa Sant’Angelo, Domenico Nardis, in rappresentanza dei Comuni del cratere, si ritrovano davanti il sito della Casa dello Studente, in via XX Settembre, per omaggiare e ricordare le 309 vittime.

L’omelia del cardinale, “Il dramma ha reso ancora più ‘Popolo’ la gente aquilana”

“Il dramma del terremoto ha reso ancora più ‘Popolo’ la gente aquilana: la comune tragedia, affrontata ‘insieme’, ha stretto, con nodi inscindibili, il mutuo senso di appartenenza.

Quando un trauma, che deriva da una calamità generale, colpisce una ‘popolazione’ viene vissuto in modo frammentato: ciascuno lo porta per conto suo o per aggregati sparsi. Invece, dove c’è Popolo, il dramma è condiviso: vissuto da tutti e da ciascuno in modo diverso, ma universale. Si stabilisce così una ‘interdipendenza’, in cui il ‘mio’ diventa ‘nostro’, e viceversa”. È un passaggio dell’omelia del cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolita dell’Aquila, pronunciata nel corso della Santa Messa celebrata nel tardo pomeriggio in occasione del 12esimo anniversario del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009: l’evento religioso, nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, noto come Anime Sante, in piazza Duomo, ha aperto le celebrazioni legate all’anniversario. “Un altro fattore crea legami costitutivi è la determinazione collettiva nel reagire alle emergenze e la volontà perseverante di ricostruire. L’Aquila, nella sua storia fondativa, non è partita in ‘tono minore’, per innalzarsi successivamente a registri ‘maggiori’: è subito arrivata ad eseguire uno ‘spartito alto’. Gli annali della Città lo documentano con chiarezza. Va pure evidenziato che la matrice cristiana della sua cultura e la configurazione ‘montanara’ (cioè tenace e vigorosamente reattiva) ha spinto sempre il Popolo aquilano ad affrontare le difficoltà, anche devastanti, con la ferma speranza che, dichiarando guerra alla morte (in tutte le sue forme) e mobilitandosi a favore della vita, con l’aiuto di Dio si sarebbero attivati processi vincenti di Risurrezione”. “Sono persuaso che se si venisse fatta un’analisi del DNA del Popolo aquilano si ritroverebbero – tra i cromosomi identitari – la ‘resilienza al sisma’: questi fattori ‘strutturali’ suscitano ‘anticorpi caratteriali’ che neutralizzano i virus della disgregazione sociale e sconfiggono la sindrome della disfatta. Altro ‘gene’ identitario è la ‘tenacia del ripartire’, che si rende visibile nella spinta perseverante alla ricostruzione”. 

In occasione del dodicesimo anniversario del tragico terremoto che sconvolse L’Aquila, ADSI ricorda le vittime che hanno perso la vita in quell’evento e torna a chiedere venga predisposta una normativa nazionale unica per le ricostruzioni dopo le grandi catastrofi, nella quale sia adeguatamente considerato il patrimonio immobiliare storico-artistico.

“È più che mai necessario introdurre un quadro normativo chiaro, certo e snello per affrontare le future ricostruzioni, in un clima di fiducia tra tutti i soggetti coinvolti”, ha affermato Giacomo di Thiene, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, rivolgendosi in primis al Ministro della Cultura Dario Franceschini e al Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.

“Se non si definiscono procedure collaudate prima di una prossima emergenza, si rischia che davanti ad ogni ricostruzione si debba ripartire sempre da zero. Specialmente per quanto riguarda il patrimonio culturale – così diffuso su tutto il territorio e difficilmente gestibile con le norme generali – il pericolo reale è che il restauro non venga correttamente finanziato: non per cattiva volontà, ma per inadeguatezza degli strumenti a disposizione”, ha continuato di Thiene.

A maggior ragione se si tiene conto che le dimore storiche private, in Italia, rappresentano circa il 17% del patrimonio immobiliare storico-artistico soggetto a vincolo: un vero polo di attrazione e un volano economico – che peraltro non è possibile delocalizzare altrove – per i territori nei quali insistono. «Questi beni, spesso situati in piccoli centri – il 29% si trova in comuni sotto i 5.000 abitanti – da un lato rappresentano un elemento strategico per la ripartenza del Paese, dall’altro si caratterizzano per una valenza architettonica e storico-artistica che ne determina un interesse pubblico da preservare, così come definito dalla Costituzione e ribadito da una delle ultime ordinanze per la gestione della ricostruzione post terremoto del 2016. Tutelarli con apposite norme, quindi, significherebbe riconoscere la centralità di un patrimonio unico al mondo, che deve continuare ad essere tramandato alle generazioni future così come è giunto a noi nei secoli. Bisogna infatti evitare che le catastrofi, a cui è esposta per sua natura l’Italia, determinino la perdita irrimediabile di tali beni: per queste ragioni è più che mai necessario farsi trovare consapevoli e pronti anche dal punto di vista normativo», ha concluso il Presidente di Thiene.




L'AQUILA: CORTEO IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL TERREMOTO

di Angelo Barraco

L’Aquila – Il terremoto che ha scosso L’Aquila la notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009 e ha cagionato la vita a 309 persone è un ricordo ancora vivo tra gli abitanti e i sopravvissuti. Oggi, a distanza di sette anni da quel terribile giorni, si terrà un corteo organizzato dai familiari delle vittime. Alle ore 22 partirà da Via XX Settembre. Il Sindaco Cialente ha annunciato che al corteo parteciperà anche Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri. Parteciperà anche il commissario di Roma Capitale Francesco Tronca e diversi sindaci d’Italia. Il Sindaco ha affermato inoltre “Ringrazio il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Francesco Antonio Musolino, e il Capo del Corpo, ingegner Gioacchino Giomi per il valido supporto che i Vigili del Fuoco hanno voluto fornire al Comune dell'Aquila, offrendoci la trasmissione in diretta della Fiaccolata di commemorazione delle vittime del sisma, nel settimo anniversario di questa immane tragedia”. Il Sindaco inoltre ha detto inoltre “Invito tutte le cittadine e tutti i cittadini aquilani a partecipare, alla Commemorazione delle 309 vittime del sisma del 6 aprile 2009. Una tragedia che ha continuato a uccidere, peraltro, oltre quella drammatica notte. Su ww.comune.laquila.it spiega il primo cittadino – sarà possibile seguire la Fiaccolata, a partire dalle 22. Un modo per consentirne la visione a tutti, compresi coloro che sono impossibilitati a partecipare. Un'iniziativa che ha richiesto un grande impegno da parte dei vigili del fuoco e una soluzione tecnologica di grande complessità. Un ennesimo motivo di gratitudine e riconoscenza per i vigili del fuoco, gli 'angeli del terremoto', che hanno contribuito a salvare tante vite umane, recuperando dalle macerie moltissime persone, e sostenendo in ogni modo la popolazione all'indomani del sisma. Un grazie a questi eroi per i meriti di ieri e di oggi”. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009, il terremoto ha ucciso 309 persone. In quel terribile terremoto vi furono tantissimi feriti, 1.500 circa e 70mila sfollati che hanno perso tutto.



L'AQUILA: SI INAUGURA SABATO L'AREA GIOCHI PER DISABILI

di Simonetta D'Onofrio

Un gesto concreto per L’Aquila, che la vedrà protagonista in un progetto di inclusione, uno spazio giochi, dedicato ai bambini con disabilità. Sabato 13 giugno, dalle ore 16 alle ore 18,30, presso il Parco Giochi di Viale Rendina, sarà inaugurata un area giochi progettata secondo i principi della piena inclusione e rispettando i criteri di accessibilità, fruizione universale e sicurezza. L’associazione FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che si occupa del superamento delle barriere architettoniche, dopo le tappe di Genova e Milano realizzerà anche nel capoluogo abruzzese, parte di un progetto nazionale Giochiamo Tutti! (www.giochiamotutti.it), che ha già portato ad analoghe realizzazioni a Genova e Milano e che qui si avvale del fondamentale sostegno economico di Mediafriends, la ONLUS fondata nel 2003 da Mediaset, Medusa e Mondadori, impegnata nella solidarietà sociale, della fattiva collaborazione del Comune dell’Aquila e del locale Coordinamento delle Associazioni di Persone con Disabilità, con tutte le sue organizzazioni, oltreché dell’operatività del Gruppo Giochisport.

Un momento importante, dal punto di vista culturale, poiché nella aree nelle quali i giochi sono simili a quelli di tutte le altre (altalene, scivoli, pannelli ecc.), che però dispongono di alcuni particolari accorgimenti, tali da consentire ai bambini con disabilità di giocare e divertirsi come e insieme a tutti i coetanei. Non un’area “speciale”, quindi, riservata ad alcuni bimbi, ma realmente aperta a tutti.
Esprime “una gioia infinita”, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e parla di “un regalo meraviglioso”, sottolineando che “all’Aquila sta per nascere non un semplice parco giochi, ma un luogo di aggregazione e integrazione. Siamo grati alla FISH e a Mediafriends, per avere regalato alla nostra Città, ancora ferita, un’occasione nuova per crescere e amare”.

Anche il presidente Vincenzo Falabella della FISH esprime grande soddisfazione per l’obiettivo che è stato raggiunto e commenta così:“Per la FISH è motivo di grande soddisfazione collaborare alla rinascita dell’Aquila, portando il nostro messaggio inclusivo. I bambini, le generazioni di domani, con la loro gioia e voglia di stare tutti assieme sono il veicolo più sicuro di una comunità diversa e a misura di tutti. Giocare tutti! è un impegno molto serio”.
Durante la manifestazione ci sarà anche un giovane writer aquilano che con la sua arte, realizzerà nell’area un murale dedicato anch’esso al Progetto Giochiamo Tutti! L’invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza.
Iniziative come queste sono da elogiare, poiché in Italia le aree con giochi accessibili ai ragazzi con disabilità sono rare da trovare, quasi insesistenti. Le problematiche legate ai ragazzi che hanno differenti limitazioni fisiche sono spesso sottovalutate. Attività pensate e avviate come quella che verrà inaugurata a L’Aquila dovrebbero essere presenti in tutte le città d’Italia, per dare un piccolo sollievo anche alle famiglie che si sentono abbandonate dalla politica e dalle istituzioni.




L'AQUILA: SCOPERTO CENTRO MASSAGGI A LUCI ROSSE

Redazione

L'Aquila – Intrattenevano i clienti con attenzioni particolari all'interno di un centro massaggi che nascondeva però una vera e propria casa d'appuntamenti, così la Squadra mobile di L'Aquila ha smascherato l'attività di quattro cittadini cinesi che gestivano giovani ragazze che si prostituivano.

Gli indagati, due uomini e due donne, secondo quanto ricostruito, avevano iniziato nel settembre del 2013 aprendo un locale a L'Aquila, e poi, visto il successo, ne avevano avviati altri due, uno sempre nel capoluogo abruzzese e l'altro ad Avezzano.

Le intercettazioni telefoniche, ambientali e le riprese con telecamere nascoste all'interno dei locali del centro hanno permesso, agli investigatori, di ricostruire con precisione il via vai delle giovani massaggiatrici che si alternavano giornalmente con la clientela.




L'AQUILA: ASTA DI SOLIDARIETA' PER I MALATI TERMINALI

Redazione

L'Aquila – La Polizia di Stato e la solidarietà: questo è il tema della vendita di beneficenza che ha organizzato la questura di L'Aquila mettendo all'asta anche le creazioni di poliziotti e poliziotte in favore dell'associazione "L'Aquila per la vita" impegnata nell'assistenza ai malati terminali.

L'evento si tiene giovedì 12 giugno alle ore 17 presso l'Auditorium del Parco del Castello de L'Aquila, ma già dalle 15 è possibile visitare la mostra dei pezzi che saranno poi messi in vendita.

Banditore d'eccezione il comico Maurizio Battista.

All'iniziativa hanno aderito fotografi aquilani professionisti come Roberto Grillo, Danilo Balducci, Renato Vitturini, Raniero Pizzi, Marcello Spimpolo, Graziano Iacoboni e Daniele Di Benedetto.

Inoltre vengono "battute" 5 foto storiche di Maurizio Piccirilli, inviato del quotidiano Il Tempo, esperto in reportage di cronaca estera, terrorismo e criminalità nazionale ed internazionale.

Ospite d'onore della serata Rino Barillari – "The king of Paparazzi" – che mette a disposizione 8 foto storiche autografate del repertorio della sua vita.




L'AQUILA: DOGANIERE CHIEDE MAZZETTE IN CAMBIO DELLA NON APPLICAZIONE DI PRESUNTE MULTE

Redazione

L'Aquila – 500 euro. Questo il prezzo contrattato da D.A.R., 55 anni di Avezzano, in servizio presso l'Agenzia delle Dogane e Monopoli – Sezione Operativa Territoriale di Avezzano. La vittima, un imprenditore agricolo romano che era stato oggetto di un controllo doganale.
L'infedele doganiere, abusando della sua qualità e prospettando all'imprenditore pesanti contestazioni amministrative ed anche di carattere penale, legate all'acquisto di gasolio agricolo agevolato, si mostrava disponibile a chiudere un occhio in cambio di un adeguato compenso certamente inferiore rispetto alle sanzioni previste.
In pratica offriva all'imprenditore di evitare una multa di quasi 8000 euro in cambio di un compenso di 500 euro.
Il contribuente decideva di stare al gioco ma, immediatamente dopo aver trovato un accordo di massima, si recava alla Guardia di Finanza di Avezzano per raccontare quanto stava accadendo.
I finanzieri, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria CERRATO, predisponevano un blitz in vista della consegna del denaro. Alla vittima, istruita, e munta di microfono e microtelecamera sulla persona, venivano consegnate dieci banconote da 50 euro preventivamente segnate e fotocopiate.
Questi, nel tardo pomeriggio di ieri si presentava all'incontro con il doganiere, previsto in un parcheggio di Luco dei Marsi, discretamente sorvegliato dai finanzieri.
Lo scambio del denaro è avvenuto a bordo dell'autovettura dell'imprenditore al quale, il funzionario delle Dogane ha anche fornito istruzioni e consigli per cancellare ogni traccia dell'illecito acquisto di gasolio.
Immediatamente dopo sono intervenuti i finanzieri che hanno recuperato le banconote in possesso del funzionario doganale.
L'uomo, dichiarato in arresto in flagranza del reato di concussione è stato colto da un malore e per tale ragione è stato accompagnato presso il vicino pronto soccorso di Avezzano.
Quindi, come da indicazioni della Magistratura, è stato accompagnato dai finanzieri presso la propria abitazione, agli arresti domiciliari.
Le indagini sono ora rivolte a verificare se si sia trattato o meno di un episodio isolato.




L'AQUILA: ARRESTATA BANDA DI ROMENI SPECIALIZZATI IN FURTI E RAPINE

Redazione

L'Aquila – Fermata dalla Squadra mobile di L'Aquila una banda di romeni specializzata in furti e rapine in bar, farmacie, negozi, e distributori di carburante.

A finire in carcere, questa mattina, tre romeni accusati di aver messo a segno una ventina di colpi tra aprile e novembre del 2013 per un valore di 50 mila euro.

Le indagini erano partite proprio nell'aprile 2013 per la crescente attività criminale; erano aumentati i furti presso esercizi commerciali del capoluogo, l'attività di ricettazione di materiale rubato e le rapine.

Ai tre sono stati contestati anche la ricettazione di tagliandi di gioco "gratta e vinci" e la rapina ai danni di una ragazza alla quale hanno portato via il telefono cellulare mentre si trovava all'interno di un locale del centro.




L'AQUILA, TRAFFICO DROGA: 5 ARRESTI

Redazione

L'Aquila – Dalle prime ore del mattino è in corso nelle provincie di L'Aquila e Napoli, una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di L'Aquila tesa a stroncare un traffico di cocaina ed hashish tra la Campania ed il capoluogo abruzzese.
In tutto 5 ordinanze di custodia cautelare delle quali 3 in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Sono inoltre in corso 22 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati. Un dispositivo nella sola provincia dell'Aquila di oltre 70 Carabinieri impiegati nell'operazione. I provvedimenti sono stati firmati dal G.I.P. del Tribunale di L'Aquila, su richiesta del P.M.titolare dell'inchiesta.




L'AQUILA: CINEMA E LEGALITA' CONTRO LA DROGA

Redazione

L'Aquila – Oggi a L'aquila, nell'ambito dell'iniziativa Cineforum "Cinema e legalità", la Polizia ha parlato ai giovani dei rischi legati al consumo di sostanze stupefacenti proiettando il film "Sbirri". Il lungometraggio è nato dal documentario "Cocaina" che la Squadra mobile di Milano – allora diretta dall'attuale questore di L' Aquila Vittorio Rizzi – realizzò nel 2007 filmando operazioni e scene di vita vissuta dai poliziotti della sezione antidroga.

Dopo la proiezione della pellicola, si è tenuta una tavola rotonda a cui ha partecipato tra gli altri un agente sotto copertura della Polizia di Stato, che ha lavorato per molti anni per la Dea (Drug enforcement administration)statunitense, Paolo Berizzi, inviato e giornalista d'inchiesta di "La Repubblica", che sta anche portando avanti una campagna contro la droga e Mauro Parissone, direttore dell'agenzia televisiva H24 che ha prodotto anche il film "Sbirri" e il docu-film "Cocaina".

All'evento erano presenti 170 studenti di quattro scuole superiori cittadine e le autorità militari e civili locali.

Il progetto il Cineforum "Cinema e legalità", partito nel mese di novembre 2013, accompagna gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado nel corso dell'anno scolastico, affrontando le varie tematiche della legalità attraverso un film, seguito da un dibattito.




L'AQUILA: INDAGINI A TAPPETO PER TROVARE LE RELIQUIE DI PAPA WOJTYLA

Redazione

L'aquila – Hanno rubato la reliquia di papa Wojtyla e, scoperti, hanno confessato agli uomini della Squadra mobile di L'Aquila di averla buttata e di non ricordare dove.

A portar via la reliquia di Giovanni Paolo II dal santuario di San Pietro della Ienca, ai piedi del Gran Sasso, tre giovani, poco più che diciottenni, che non comprendendo il valore dell'oggetto, hanno gettato il tessuto intriso di sangue del Papa, per conservare solo la parte metallica della teca che volevano rivendere.

La teca, insieme a una croce rubata dallo stesso santuario, è stata recuperata nei pressi della basilica di Collemaggio, poco lontano dal Sert frequentato dai tre giovani che hanno problemi legati alla droga.
Pur non ricordando dove hanno buttato la reliquia, i tre stanno contribuendo a fornire informazioni utili, agli investigatori, per restringere il campo di ricerca.