APRILIA, INCENDIO CENTRALE TURBOGAS: CAMPILONGO (NCS) INVOCA L'INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA

Campilongo (NCS): "Assistiamo alla riproposizione dell'assurda vicenda del “controllato travestito da controllore” in quanto, Sorgenia dice che farà sapere quanto prima, attraverso una inchiesta interna, se e quanto l'incidente abbia inquinato l'ambiente"

 

Red. Cronaca

Aprilia (LT) – Dopo il vertice in Prefettura sul caso Turbogas di Aprilia relativo l'incendio che si è sviluppato nella tarda mattina di mercoledì 10 febbraio 2016, non è tardata ad arrivare la nota di Emanuele Campilongo coordinatore di Noi con Salvini ad Aprilia da sempre impegnato a contrastare l'inquinamento ambientale e le scelte "scellerate" messe in atto dagli enti sovracomunali rispetto le quali, secondo il coordinatore NCS di Aprilia l'attuale amministrazione comunale è risultata impotente.

"Ci preme sottolineare – dichiara Emanuele Campilongo coordinatore di Noi con Salvini ad Aprilia – come in questi giorni siano usciti come le lumache dopo una pioggia copiosa, interventi politici tutti miranti ad una richiesta nei confronti del Sindaco di Aprilia, di maggiore azione o più genericamente, il classico 'faccia qualcosa'. A nostro avviso, – ha proseguito Campilongo – continuare con questa posizione è del tutto inutile poiché è evidente come il Sindaco sia prima di tutto responsabile dell'incremento vertiginoso delle centrali inquinanti in città sotto la sua gestione,   sia incapace di approntare una seria politica di tutela dell'ambiente e dei cittadini e infine, sia inadeguato a fare la voce grossa nei confronti delle stesse aziende a cui ha consentito di aprire, con conseguenze nefaste per la città. Bisogna affrontare la realtà, – incalza il coordinatore NCS di Aprilia –  agendo pesantemente su organi di potere ben più influenti, poiché esiste il pericolo che la prossima volta si possa verificare un effetto “detonatore”, che inneschi una delle aziende a “rischio Seveso” con conseguenze terribili. Basta vedere la cartina, ad esempio dell'abitato di Campo di Carne, per comprendere come molti siano in una vera e propria trappola. Basta tracciare dall'abitato due cerchi concentrici aventi un raggio di 1 e 2 km per notare, come in quella zona esiste il rischio di una emergenza vista la numerosa presenza di siti potenzialmente molto pericolosi. Sarà un caso poi che i dati delle famigerate centraline di rilevazione, diano in quella zona e nell'area di Via Lazio, risultati di aria non buona? E come mai oltre a non esserci traccia di rilevazione dei mortiferi pm2,5 ora ci sono anomalie sulle rilevazioni dei pm10? Inoltre ci chiediamo il perché non sia visibile l'obbligatoria ultima taratura delle stesse e perché, contrariamente a quanto spesso dichiarato, la lettura dei dati non è in presa diretta ma ci vogliono due giorni per l'elaborazione. Assistiamo allo stesso tempo al vergognoso tentativo di rifarsi una “verginità ambientale” da parte di alcuni protagonisti, nel tentativo ormai smascherato, di riproporre la cantilena degli anni scorsi sulla turbogas, vero e proprio uovo di colombo su cui l'attuale maggioranza ha mietuto tanta messe di consensi. Ci spiace per loro ma dovranno dovranno inventarsi qualcos'altro. Inoltre assistiamo alla riproposizione dell'assurda vicenda del “controllato travestito da controllore” in quanto, Sorgenia dice che farà sapere quanto prima, attraverso una inchiesta interna, se e quanto l'incidente abbia inquinato l'ambiente e che i dati saranno trasmessi al Sindaco. E noi ci fidiamo vero? Dal canto nostro – ha concluso Campilongo – chiediamo che venga  aperta una campagna di controlli da parte delle Autorità competenti e della Magistratura, sia burocratici che amministrativi, e sia sull'eventuale nesso di causa, che a noi appare piuttosto evidente, tra la presenza di una moltitudine di impianti inquinanti sul territorio e le incidenze tumorali".




APRILIA, TURBOGAS: INCENDIO ALLA CENTRALE. SCOPPIA IL CASO POLITICO

di Ivan Galea

Aprilia (LT) – Un incendio si è sviluppato nella tarda mattina di mercoledì 10 febbraio nella centrale Turbogas di Aprilia. L'allarme è stato lanciato alla 12.30 alla centrale dei vigili del fuoco di Latina che hanno inviato in via Nettunense al chilometro 25, due squadre, quella di Aprilia e quella di Anzio. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che le fiamme siano nate per cause ancora da accertare, e si siano alimentate da olio dielettrico contenuto in un serbatoio. L'olio serviva per il raffreddamento di un trasformatore elettrico. Al momento la situazione è sotto controllo e i vigili del fuoco sono ancora sul posto ma la colonna di fumo denso ha creato allarme nel circondario.

Una centrale autorizzata nonostante una volontà popolare contraria: Con il solo parere negativo del Comune di Aprilia, il Ministero dell’Ambiente rinnovò nel 2013 l’Autorizzazione Integrata Ambientale della turbogas di Aprilia di Sorgenia Power S.p.A. Da rilevare anche il fatto che in sede di Conferenza dei Servizi, anche Provincia, Regione, Ispra, Arpa e Ministeri avevano concesso il nulla osta al rinnovo dell’autorizzazione per la centrale elettrica di Campo di Carne, nonostante la cittadinanza cercò di osteggiare per ben 9 anni con manifestazioni e tavoli con le Istituzioni.

"La notizia dell'incendio è arrivata proprio nel momento in cui in consiglio comunale stavamo votando una mozione contro il biogas – ha dichiarato il consigliere comunale di Anzio e presidente della Commissione garanzia e controllo Eugenio Ruggiero – come d'altronde tempo fa – prosegue Ruggiero – era stata votata, sempre all'unanimità, una mozione contro l'impianto Turbogas. Noi – aggiunge Ruggiero – abbiamo subito e continuiamo a subire decisioni che esulano dalla competenza territoriale". Il riferimento del consigliere è chiaramente indirizzato all'Ente  sovracomunale – Regione Lazio – che ha rilasciato le autorizzazioni a costruire l'impianto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore di Roma e provincia di Noi con Salvini Pierluigi Campomizzi: "Ho provveduto ad informare i vertici di Noi con Salvini" ha detto Campomizzi  facendo sapere che il senatore Gian Marco Centinaio (capogruppo in Senato della Lega Nord e Autonomie) e Paolo Arrigoni (Lega Nord e Autonomie) membro della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali)  presenteranno sul caso turbogas un'interrogazione al ministro dell'ambiente.

”Era inevitabile– ha dichiarato Campilongo, coordinatore di Noi con Salvini di Aprilia – che accadesse, vista la massiccia e ingiustificata presenza di impianti pericolosi nel nostro territorio, frutto di speculazioni passate e tutt’ora in voga, e della mancanza di tutela del territorio da parte della politica degli ultimi 20 anni. Chiediamo che sull’incidente alla Turbogas di oggi, che ha causato anche una fuoriuscita di fumo denso e nero, venga immediatamente dato conto da parte delle Autorità competenti. Ci rivolgiamo in particolar modo all’Autorità Giudiziaria e al Prefetto di Latina poiché, delle solite versioni di rito e del continuo negazionismo dell’amministrazione comunale di Aprilia non sappiamo cosa farcene“. “Abbiamo allertato- prosegue Campilongo – i nostri rappresentanti al Parlamento per fare in modo che una volta per tutte venga messo l’obiettivo sull’emergenza ambientale che Aprilia sta subendo. Curioso che proprio in questi giorni in Regione si discuta dell’autorizzazione per un nuovo impianto biogas a via del Campo, di cui solo noi tempestivamente abbiamo chiesto spiegazioni anche grazie all’intervento del consigliere regionale on. Fabrizio Santori, ma non ci è ancora stata data alcuna risposta. Ad Aprilia il rischio “Seveso” esiste non solo per le aziende a rischio rilevante ma anche grazie alla massiccia presenza di impianti legati al ciclo dei rifiuti e alla produzione di energia da essi, sono una delle cause più evidenti del triste record della nostra città in campo di patologie tumorali. Stop alle nuove autorizzazioni per trent’anni e una massiccia opera di controlli burocratici e tecnologici su tutti gli impianti, e ove si riscontrassero anomalie procedere immediatamente con la chiusura degli stessi. Allo stesso tempo chi ha s-governato questo territorio sarebbe ora che avesse un sussulto di dignità, e lasciasse ogni incarico di gestione del territorio e della salute dei cittadini“.
 
"Come volevasi dimostrare, l'incendio alla centrale turbogas di Aprilia conferma  la pericolosità di questo tipo d'impianti. Più volte abbiamo segnalato che andavano prese adeguate misure, ma le nostre rimostranze sono rimaste inascoltate". E' quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio membro della commissione Ambiente in merito alla notizia odierna di un vasto incendio alla centrale turbogas, lungo la via Nettunense all'altezza di Campo di Carne.
"Va fatta chiarezza – conclude Santori – sulla gestione degli impianti che minano la serenità e la salute dei cittadini. Lo scorso 29 gennaio ho presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti che chiedeva un monitoraggio ambientale della centrale turbogas di Aprilia sui terreni, falde acquifere e aria dei comuni di Aprilia, Anzio, Nettuno, Pomezia e Ardea. Nell'augurare un buon lavoro ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine impegnati nelle operazioni antincendio, continuiamo a chiedere con fermezza che le problematiche ambientali di questo quadrante siano prese seriamente in considerazione".
 




APRILIA, RINNOVO AIA CENTRALE TERMOELETTRICA DI CAMPO DI CARNE: SI ASCOLTINO LE OSSERVAZIONI DEI COMITATI E DELLE ASSOCIAZIONI

Redazione

Aprilia (LT) – Legambiente torna a chiedere che vengano prese in considerazione le osservazioni di associazioni e comitati prima di procedere a qualsiasi rinnovo dell'AIA per il turbogas, la Centrale Termoelettrica a Ciclo Combinato di Campo di Carne ad Aprilia. Alla vigilia della Conferenza dei Servizi che si terrà domani mattina presso il Ministero dell'Ambiente, torna a puntare il dito sugli impatti della centrale.

Già ad inizio anno, in occasione della precedente riunione della Conferenza dei Servizi, Legambiente Lazio col Circolo Legambiente di Aprilia avevano presentato le proprie osservazioni facendo notare come le mitigazioni ambientali proposte sembravano piuttosto deboli ed andavano pertanto riconsiderate in favore di misure più incisive; le modalità relative ai controlli e alla comunicazione dei dati per le componenti aria e rumore apparivano poco chiare e risultava insufficiente il sistema di monitoraggio; la tubazione per scaricare all’esterno del lotto il troppo pieno della vasca di seconda pioggia in un collettore acque bianche nel Fosso Caronte risultava non idoneo al recapito di reflui.

“Il rinnovo dell'Autorizzazione deve passare per serie valutazioni sull'impatto ambientale della centrale e la predispozione di adeguate misure di contenimento senza le quali sarebbe irresponsabile andare avanti –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Su questo occorre una stretta vigilanza della Regione Lazio che deve pretendere stringenti prescrizioni che andranno recepite e fatte osservare.”