CIVITAVECCHIA, SENTENZA SULL’ARSENICO: LIM E PDC CHIEDONO SCONTI E RIMBORSI SULLE BOLLETTE DELL’ACQUA PER IL DISSERVIZIO

Redazione

Civitavecchia (RM) – «Apprendiamo con estrema soddisfazione la decisione del Giudice di Pace di Civita Castellana, che recentemente ha accolto il ricorso di un utente nei confronti del gestore del servizio idrico, stabilendo la restituzione di parte delle bollette per aver fornito acqua non potabile». E’ quanto dichiarano in una nota congiunta Lazio in Movimento e Il Popolo della Città.
 
«È stato confermato finalmente il diritto all’acqua potabile a coronamento di quanto chiesto come cittadini e con i cittadini. Ancora una volta  – dichiarano Simona Galizia e Antonio Cacace, referenti dei due movimenti cittadini – le nostre associazioni, che in tempi non sospetti avevano già sollecitato il rimborso per un servizio idrico scadente e indegno di una città e di una nazione sviluppata, dimostrano di saper tutelare gli interessi dei propri concittadini».
 
«Il Giudice di Pace – continuano – ha confermato la nostra tesi, che è quella che in assenza di potabilità si crea un disservizio e le quote che il cittadino deve pagare vanno ridefinite, così come le tariffe maggiorate per i consumi».
 
«Chiediamo quindi con forza, anche a fronte di questa sentenza, – concludono Cacace  e Galizia – che, nel frattempo, vengano riviste a ribasso le bollette di HCS, prevedendo sconti o rimborsi, almeno fino a quando l’emergenza non sarà rientrata per tutti i residenti e per le attività produttive di Civitavecchia fornite dagli acquedotti non in linea con i parametri di legge stabiliti per l'arsenico. Scene da terzo mondo, con i cittadini costretti a scendere in strada per carreggiare acqua da bere, non le vogliamo più vedere a Civitavecchia. Il Comune ristabilisca una situazione di normalità e ci dimostri di essere in grado con le proprie forze di ripristinare i collegamenti all’acqua potabile nelle zone colpite».


 




CIVITAVECCHIA, AREA METROPOLITANA O PROVINCIA DELL’ETRURIA? PARTE LA RACCOLTA FIRME IN FAVORE REFERENDUM

Cacace: “Solo grazie al contributo e all’impegno di ciascuna persona, delle associazioni e del comitato che credono in questa causa sarà possibile raggiungere le duemila firme che consentiranno ai cittadini di esprimersi in merito al proprio futuro tramite il referendum. Vi aspettiamo numerosi”.

 

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“Sabato 13 ottobre, dalle ore 10, saremo presenti insieme agli amici e ai promotori del Comitato che hanno dato la loro disponibilità, nei pressi del centro commerciale Eurospin di via Padri Domenicani con un banchetto per raccogliere le firme in favore del referendum popolare per scegliere la futura collocazione di Civitavecchia: o nell’area metropolitana di Roma o nella Provincia dell’Etruria con Viterbo e Rieti”.Così annuncia l’iniziativa l’associazione cittadina ‘Il Popolo della Città’, il cui presidente, Antonio Cacace, è tra i membri  del comitato promotore. “I promotori e i sostenitori dell’iniziativa che stanno raccogliendo le firme con banchetti sparsi in tutta la città sono convinti che la futura collocazione di Civitavecchia non debba essere un affare interno al Consiglio comunale e tanto meno ridursi ad una faida tra partiti e schieramenti politici o, peggio ancora, il frutto dei tornaconti personali di qualcuno perché la questione riguarda il futuro dell’intera comunità di Civitavecchia e di intere generazioni”. “Dietro alla richiesta di questo referendum – spiegano dall’associazione Il Popolo della Città – non vi sono lobby, partiti politici o grandi risorse finanziarie ma solo un gruppo di persone impegnate a titolo personale e in maniera volontaria e trasparente che credono nella partecipazione diretta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Si va ben oltre la mera protesta”. “Solo grazie al contributo e all’impegno di ciascuna persona, delle associazioni e del comitato che credono in questa causa – conclude Antonio Cacace – sarà possibile raggiungere le duemila firme che consentiranno ai cittadini di esprimersi in merito al proprio futuro tramite il referendum. Vi aspettiamo numerosi”.
 




CIVITAVECCHIA, VIA DELL'IMMACOLATA: EMERGENZA SICUREZZA

Cacace (Il Popolo Della Citta’): "La strada è stretta, presenta curve ed è priva di marciapiedi, le auto viaggiano a velocità sostenuta nonostante la visibilità limitata e la vicinanza di 4 scuole”

 

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“Su segnalazione dei residenti di via Padri Domenicani, sollecitiamo un intervento rapido da parte dell’amministrazione comunale per risolvere con urgenza il problema della mancanza di protezioni di sicurezza e di un marciapiede nel tratto di strada di via dell’Immacolata che da via Braccianese Claudia conduce verso il campo sportivo San Pio X e il nuovo quartiere di via Padri Domenicani”. E’ quanto chiede Antonio Cacace, presidente de Il Popolo della Città. “E’ sotto gli occhi di tutti – spiega Cacace – come quella parte della città sia altamente pericolosa per chi cammina a piedi e in particolare per i ragazzi che più volte al giorno l’attraversano per recarsi a scuola. In più il nuovo quartiere di via Padri Domenicani ne ha ulteriormente aumentato il transito. E’ necessario che il Comune intervenga su questa questione fondamentale per la sicurezza degli abitanti”. "La strada è stretta, presenta curve ed è priva di marciapiedi, le auto viaggiano a velocità sostenuta nonostante la visibilità limitata e la vicinanza di 4 scuole. Sarebbe ora che il Comune di Civitavecchia provvedesse a sistemare adeguatamente la strada, mettendola in sicurezza prima che avvengano seri incidenti – conclude il Presidente dell'associazione -. Proprio in questo tratto infatti, ci hanno riferito diverse madri preoccupate che i loro ragazzi hanno rischiato di essere investiti dalle macchine in corsa".
 




CIVITAVECCHIA, IL POPOLO DELLA CITTA’: "E’ MORTA LA ROTATORIA DI VIA TARQUINIA"

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«E’ venuta mancare in questi giorni la rotatoria di Porta Tarquinia». A darne il triste annuncio alla città sono Antonio Cacace e Carlo Stabile, rispettivamente presidente e vicepresidente de Il Popolo della Città, associazione di Civitavecchia. «Dopo i parchi cittadini e la Marina  – affermano i due esponenti dell’associazione – ecco un’altra vittima illustre del verde cittadino, figlia dell’incuria della mala gestio. Infatti, come si vede nella foto, la prima rotatoria nata a Civitavecchia neanche 10 anni fa è praticamente da radere al suolo; il verde e quelle quattro piante grasse rimaste sono completamente secche e ciò che rimane della rotatoria è al limite della sicurezza stradale e oltre ogni decoro urbano. Al di là dell’ironia usata per portare alla luce questa vicenda vogliamo denunciare il danno d’immagine che sta subendo la nostra città per questo avvio di Amministrazione non certo brillante. Vediamo ovunque sporcizia, in primis al centro, con i parchi nel degrado più assoluto, la Marina sporca come non mai, interruzioni continue di erogazione dell’acqua, la gestione dei rifiuti in perenne disservizio. Di contro però – concludono Cacace e Stabile – leggiamo le dichiarazioni trionfalistiche della nuova giunta, che afferma che da quando ci sono loro alla guida della città tutto funziona e tutto va bene (madama la marchesa), ma è sufficiente farsi un giro in città per accorgersi del contrario. Sarebbe stato meglio assumere un addetto stampa in meno e un tecnico in più. Ma la vecchia politica si sa, spesso preferisce apparire piuttosto che fare».
 




CIVITAVECCHIA, IL POPOLO DELLA CITTA': "L'ACQUA E' POCA OSSIA SCARSEGGIA…"

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"Un'estate così a secco non si ricordava da almeno una decina di anni. Il sindaco Tidei vuole portare l'acqua calda della Ficoncella a valle, giù fino alla Marina di Civitavecchia. E’ lo stesso sindaco che una quindicina di anni fa e una mezza dozzina di mandati elettorali in meno, annunciava che il compianto Michael Jackson avrebbe fatto di Civitavecchia la nuova capitale mondiale di Pippo, Pluto e Topolino. Per cui noi civitavecchiesi ci accontenteremmo se riuscisse a portare l'acqua potabile nei rubinetti delle nostre case, a secco dall'inizio dell'estate." Lo dichiara sulla sua pagina di Facebook, Antonio Cacace, presidente dell'associazione Il Popolo della Città, commentando la più lunga emergenza idrica che la città ha dovuto affrontare dal secolo scorso.