VITERBO: LA PROVINCIA INTERVIENE SULLA CANCELLAZIONE DEI CONCERTI DEL TUSCIA JAZZ FESTIVAL

Redazione

Viterbo – “Siamo rimasti sorpresi  nell’apprendere direttamente dagli organizzatori del Tuscia in Jazz Festival la cancellazione dei quattro concerti in programma dal 21 al 24 agosto a Bagnaia a causa dell’atteggiamento di chiusura manifestato dal Comune di Viterbo. Eppure proprio in questi giorni sulla stampa si sta parlando con grande enfasi dello straordinario successo ottenuto dalla manifestazione nei vari Comuni della Tuscia”.

Ad intervenire sono il presidente  della Provincia di Viterbo Marcello Meroi e l’assessore alla Cultura Giuseppe Fraticelli che esprimono solidarietà ad Italo Leali, direttore artistico della manifestazione, ed all’intera organizzazione. “Leggere certe cose non è sicuramente  il modo giusto per rilanciare la cultura in città. Il Tuscia in Jazz è una di quelle manifestazioni che oltre a produrre cultura di qualità ha contribuito a favorire negli anni la crescita turistica del Capoluogo e della Tuscia. Lo scorso anno chi ha avuto occasione di partecipare da semplice spettatore ai numerosi concerti che si sono svolti nell’intera provincia, ha avuto la possibilità di verificare quanto questa manifestazione sia apprezzata dal pubblico, ad iniziare proprio dai cittadini di Bagnaia come dimostrato dall’alta affluenza di persone agli spettacoli organizzati nel 2012 presso il suggestivo scenario di Villa Lante. Si parla tanto di attenzione per le frazioni, ma proprio nel momento in cui la cultura può diventare un prezioso volano per la valorizzazione delle periferie cittadine non si riesce a comprendere né a cogliere l’occasione offerta da eventi del genere”.

Meroi e Fraticelli ricordano inoltre l’importanza del Tuscia in Jazz per Viterbo e la provincia. “Questa manifestazione è nata anni fa a Ronciglione come iniziativa locale e nel corso degli anni si è caratterizzata sempre di più come evento di carattere nazionale ed internazionale. Hanno partecipato al Festival, nelle varie sezioni sia invernali che estive, i maggiori esponenti della musica jazz, italiani e stranieri, che oltre ad esibirsi hanno anche tenuto dei seminari di altissimo livello qualitativo e professionale. Comprendiamo perfettamente che per gli enti locali sia sempre più difficile investire sulla cultura, ma va detto che in tutti questi anni il Tuscia in Jazz non ha mai chiesto la luna. Anzi, come lo stesso direttore artistico Italo Leali ha avuto modo di dichiarare in questi giorni in alcune interviste apparse sulla stampa, hanno continuato ad organizzare la manifestazione puntando sempre di più sulla qualità, pur a fronte delle poche risorse ottenute dagli enti pubblici, ma consapevoli delle difficoltà e degli sforzi che gli enti stessi mettono in campo per assicurare un minimo sostegno alla promozione culturale. Anche noi come Provincia avremmo voluto investire di più su questo e su altri eventi.. La vicinanza tuttavia non è fatta soltanto di soldi, ma anche di sostegno istituzionale, un sostegno che intendiamo assicurare anche in questo particolare e difficile momento. E’ per questo che siamo intenzionati ad intervenire concretamente per non disperdere l’esperienza acquisita dal Tuscia in Jazz Festival sul Capoluogo. Faremo in modo di garantire lo svolgimento dei concerti programmati a Bagnaia. Un impegno che intendiamo assumerci per il bene della Città dimostrando con i fatti di essere con i piedi ben radicati nella realtà e di non vivere affatto su Plutone, come sostenuto da qualche improvvisato e poco credibile solone”. 

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere provinciale Marco Torromacco: “Con la cancellazione degli spettacoli del Tuscia in Jazz in programma qui nella nostra frazione si produrrà un danno enorme alla collettività locale in termini di immagine, di qualità culturale, di presenze turistiche. Con il presidente Meroi e l’assessore Fraticelli cercheremo di recuperare la situazione nel migliore dei modi consapevoli di quanto sia necessario potenziare e rilanciare tutte quelle iniziative che con la loro valenza culturale possono contribuire a risvegliare, non solo il centro storico cittadino, ma anche le zone di periferia, che come Bagnaia possono contare su location prestigiose da valorizzare adeguatamente”.