ANGUILLARA, ACEA ATO 2: PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI LUNEDI' 27 GENNAIO 2014

Nota di Enrico Stronati Assessore all'Ambiente del Comune di Anguillara Sabazia

Anguillara (RM) – In merito all'affermazione fatta dal Direttore di Acea Ato-2 Spa, durante la Conferenza dei Sindaci del 21 gennaio scorso, il Soggetto Gestore (ovvero Acea Ato-2 Spa) NON PUO' PROCEDERE automaticamente a nessun aumento/aggiornamento tariffario ma si deve attenere a quanto previsto dal c. 9.2 della Deliberazione dell'AEEG n. 643 del 27 dicembre 2013. Ciò vuol dire che il massimo che Acea Ato-2 Spa potrà fare sarà inviare entro il 27 gennaio p.v. all'Ente d'Ambito e all'AEEG i documenti relativi alle tariffe, sui quali poi entro 30 giorni lo stesso Ente d'Ambito si dovrà esprimere.
In caso di inadempienza dell'Autorità d'Ambito, l'AEEG valuterà la proposta fatta dal gestore anche e soprattutto in funzione dell'entità dell'aumento presentato.

Quindi, Sindaci di Ato-2, APPROFONDIAMO L'ARGOMENTO, io lo sto facendo con il mio Sindaco. Ci sono molti documenti in circolazione che chiariscono bene come stanno le cose.

IL RISULTATO REFERENDARIO DEL 2011 DEVE ESSERE RISPETTATO, NUOVI AUMENTI NON SI POSSONO TOLLERARE!

NOTA 2 :: APPROFONDIMENTI IN MERITO ALLA PROSSIMA CONFERENZA DEI SINDACI DI ATO-2 DEL 27.01.2014

Riporto qui il comma 9.2 della Deliberazione dell'AEEG n. 643 del 27.12.2013, invito i Sindaci a leggerla.

9.2 – Nei casi in cui gli Enti d’Ambito o gli altri soggetti competenti risultino, alla data di pubblicazione della presente deliberazione, inadempienti ai propri obblighi di predisposizione tariffaria per gli anni 2012 e 2013, il gestore può presentare, entro 30 giorni, al soggetto competente medesimo istanza di aggiornamento tariffario, recante tutti gli atti e i documenti previsti dalle deliberazioni 347/2012/R/IDR, 585/2012/R/IDR, 73/2013/R/IDR, 88/2013/R/IDR, 271/2013/R/IDR e 459/2013/R/IDR, nonché dai loro provvedimenti dirigenziali attuativi, dandone comunicazione all’Autorità. L'Autorità, ricevuta la comunicazione di cui al precedente periodo, diffida l’Ente d'Ambito o altro soggetto competente ad adempiere entro i successivi 30 giorni, decorsi i quali l’istanza del gestore, intendendosi accolta dall’Ente d’Ambito o altro soggetto competente per effetto di quanto già previsto dall'art. 20 della legge 7 agosto 1990 n. 241, è trasmessa all’Autorità ai fini della sua valutazione ed approvazione entro i successivi 30 giorni.

OBIETTIVO DELLA CONFERENZA DEL 27.01.2014 DOVRA' ESSERE QUELLO DI RIMANDARE LA DISCUSSIONE SULLE TARIFFE PER I NECESSARI APPROFONDIMENTI CHE NON SI RISOLVONO IN 3 GIORNI!

Elenco quelle che dovrebbero essere le richieste da fare alla STO che mi auguro i Sindaci (almeno quelli della Provincia) sosterranno con forza:

1. quali sono stati gli investimenti conclusi, avviati, annullati contenuti nel piano delle attività allegato alla Deliberazione per la definizione (aumento) delle tariffe approvata nell'aprile del 2012 (grazie al voto di Roma Capitale!);

2. richiedere al soggetto gestore (Acea Ato-2) un quadro analitico dettagliato degli interventi che verrebbero eventualmente coperti con l'aumento delle tariffe che evidenzi inoltre le annualità;

3. l'organigramma dettagliato della Segreteria Tecnica Operativa con ruoli e inquadramento;

4. il piano degli investimenti per il potenziamento o adeguamento del sistema informatico (si parla di 3 milioni di euro – dati forniti dal Sindaco di Fiumicino nel suo intervento del 21.01 u.s.);

5. documentare che cosa si è fatto con i maggiori fondi incassati dal Soggetto Gestore (Acea Ato-2) dal 2003 al 2013 (10 anni di aumenti) se è vero che, una volta ammortizzato l'investimento – ovvero la presa in carico di un SII di un Comune – i costi di gestione scendono, anche in termini di costi di esercizio quali ad esempio i minori costi dell'energia, costi del personale che a me risulta essere sempre meno, etc. Domanda: cosa si è fatto con i milioni di euro in più incassati con gli aumenti dal 2003 al 2013? Per ricordare, quella che oggi è chiamata Tariffa Agevolata nel 2003 era pari a 0,1261 euro, nel 2013 era pari a 0,1749 euro. Le tariffe sono aumentate costantemente tranne negli anni 2007-2008-2009. Che investimenti sono stati fatti in questi 10 anni? Quanto sono costati?

6. che fine hanno fatto i soldi che il soggetto gestore DEVE ai Comuni che hanno passato il servizio idrico ad anno contabile già avviato?

A tutto questo si aggiunge lo scenario in cui stiamo operando che DEVE far riflettere tutti!

La legge di iniziativa popolare in iter alla Regione Lazio, le sospensive richieste alla Camera dei Deputati con la Interrogazione a Risposta Scritta e alla Regione Lazio con l'ODG al Bilancio, i ricorsi presentati (circa 40) in tutta Italia contro l'aumento tariffario mascherato da obbligo che anche qui in Ato-2 si profila, la sentenza del Tar dell'Emilia Romagna attesa per febbraio, sono tutte "situazioni" che CI OBBLIGANO A PRENDERE TEMPO!

Spero che tutti voi che avrete avuto la voglia di leggere tutto deciderete poi di diffondere il più possibile, se ci sarà un aumento delle tariffe, questo non lo si dovrà fare con il voto della Conferenza dei Sindaci che è un organo di tutti i Sindaci dei Comuni di Ato-2, ergo un organo composto da rappresentanti dei cittadini che nel 2011 hanno già DETTO NO alla gestione privata dell'acqua!

LEGGI ANCHE:

22/01/2014 ANGUILLARA: IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI ATO 2

 




ANGUILLARA: IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI ATO 2

Nota di Enrico Stronati assessore all’Ambiente del comune di Anguillara

Anguillara (RM) – Presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini si è svolta oggi la Conferenza dei Sindaci di Ato-2 avente il seguente Ordine del Giorno:
1.    approvazione del Bilancio della Segreteria Tecnico Operativa;
2.    approvazione dello schema di convenzione per l’anticipazione ad un Comune dei fondi per realizzare opere atte alla eliminazione di situazioni non a norma ostative al trasferimento della gestione comunale al S.I.I.;
3.    approvazione dell’istruttoria per la restituzione agli utenti della componente tariffaria relativa alla remunerazione del capitale (Deliberazione AEEG n. 273/2013/R/idr del 25/06/13);
4.    approvazione delle convenzioni ATO 2 / consorzi di bonifica 2011-2015;
5.    approvazione della presa in carico parziale ed anticipata della gestione tutelata del S.I.I. del Comune di Ardea al fine dell’attivazione del nuovo depuratore di Montagnano a servizio dei comuni dei Castelli Romani;
6.    approvazione della tariffa per il periodo di regolazione 2012 – 2013, del piano tariffario e del piano finanziario per il periodo 2012-2032;
7.    approvazione degli obiettivi del prossimo programma degli interventi a norma del comma 5.3a della deliberazione del 27 dicembre 2013 643/2013/R/idr “Approvazione del Metodo Tariffario idrico e delle disposizioni di completamento” dell’AEEGSI.

Ho partecipato all’incontro su Delega del Sindaco ed in rappresentanza del nostro Ente, di seguito vi riporto il resoconto dello svolgimento dei lavori.
La seduta è iniziata con l’intervento del Sindaco di Fiumicino, Esterino Montimo, seguito dal Vice Sindaco di Fiano Romano e del sottoscritto. Tutti e tre abbiamo chiesto ed ottenuto il rinvio dei punti all’ODG concernenti l’aumento delle tariffe idriche. Ciò al fine di approfondire le conseguenze economiche-finanziarie sui cittadini che questa scelta comporterebbe ma soprattutto per valutare se e quali interventi e/o investimenti concreti sarebbero finanziati con il maggior gettito che Acea Ato-2 avrebbe, oggi assolutamente poco chiari e quindi inaccettabili. Quindi i punti all’ODG numero 3, 6 e 7 sono stati rinviati, previo approfondimento, alla data del 27.01.2014.

Rinviata la trattazione delle delibere concernenti i piani tariffari dei prossimi anni
Saranno conseguentemente convocati tavoli tecnici di approfondimento al fine di consentire alla Conferenza dei Sindaci di procedere ad una votazione più consapevole del Piano Tariffario che, così come è stato proposto, non avrebbe allo stato attuale il voto favorevole di molti dei Sindaci di Ato-2.
La data del 27.01 è l’ultimo giorno previsto dall’AEEG (l’Autorità per l’energia elettrica e il gas è un organismo indipendente, istituito con la legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolazione e di controllo) per l’approvazione del Piano Economico Tariffario. In assenza di approvazione di questo piano, l’AEEG prevede la possibilità di approvare il Piano Tariffario proposto dal soggetto gestore del SII (Servizio Idrico Integrato gestito dal soggetto gestore che per Ato-2 è la società Acea Ato-2 Spa).
Alla luce di questa opportunità concessa al soggetto gestore quasi tutti noi partecipanti alla Conferenza ci siamo chiesti quale fosse l’utilità della Conferenza dei Sindaci, sembrerebbe semplicemente una sede per la ratifica di disposizioni di fatto già assunte.
In merito a questo Acea Ato-2, per voce del suo Presidente Ing. Sandro Cecili, ha quindi informato che provvederà ad inoltrare all’AEEG un “piano tariffario di riserva”, ovvero un Piano Tariffario alternativo affinché l’Autorità possa “approvarlo” così come stabilito dalle norme.
Il Sindaco Montino ha quindi richiesto ed ottenuto un “gentlemen’s agreement” da parte di Acea Ato-2 ovvero la “promessa” di non inviare la richiesta di approvazione del piano tariffario di riserva (che non è dato capire se sarà lo stesso proposto oggi o diverso) prima della Conferenza dei Sindaci del 27 p.v.
Su questo punto io ho conseguentemente chiesto ed ottenuto dal Commissario Carpino, in quanto Presidente della Conferenza dei Sindaci, l’invio di una nota all’AEEG con cui manifestare la contrarietà da parte della Conferenza dei Sindaci ad una decisione assunta dall’AEEG su proposta di Acea Ato-2 senza che su tale proposta si esprima la Conferenza dei Sindaci.
Durante il mio intervento ho voluto ricordare ai partecipanti la velocità con cui cambia lo scenario intorno alla vicenda “acqua pubblica”. Ritengo che la Conferenza dei Sindaci di Ato-2 (che forse val la pena ricordare non è la conferenza degli azionisti di Acea Ato-2 Spa) deve necessariamente muoversi e relazionarsi con le modificazioni in corso e quelle possibili ma soprattutto tenere in considerazione il risultato referendario del 2011. Ho quindi ricordato che sono stati presentati alcuni atti di particolare rilevanza politico-amministrativa che in qualche modo occorre tenere in considerazione per qualsiasi decisione o posizione voglia assumere la STO di Ato-2 (che è un organo dei Comuni) nel merito della materia “principe” da questi trattata: l’acqua! Mi riferisco alle richieste di moratorie e sospensive dei passaggi coattivi dei SII di quei Comuni, tra cui il nostro, che non hanno ancora ceduto il servizio al gestore unico (Acea Ato-2). Tali richieste sono rappresentate dall’interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera (vedi Interrogazione Risposta Scritta n. 4-03061), dall’ODG al Bilancio della Regione Lazio, da un impegno formale assunto dall’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio Fabio Refrigeri durante l’incontro organizzato dalla Consigliera Cristiana Avenali avente ad oggetto la proposta di iniziativa popolare sull’acqua pubblica che, per finire, rappresenta una ipotesi che stravolgerebbe profondamente lo scenario in cui la Conferenza dei Sindaci di Ato-2 si troverebbe ad operare, quindi altro motivo che deve essere tenuto in considerazione.
Dinanzi a questo mutevole scenario, è giusto continuare ad agire come se tutto ciò non esistesse? Secondo me assolutamente no, come anche molti altri Sindaci presenti alla Conferenza hanno ribadito.

No alla vendita dell’acqua!
E’ stata poi la volta della delibera concernente la convenzione tra Ato-2 e i consorzi di bonifica, tra cui il CBTAR (Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano) che ha competenza sul territorio del nostro Comune. Anche su questo punto alcuni Sindaci ed il sottoscritto abbiamo denunciato l’assenza di questi Enti nella gestione di quanto di loro competenza (manutenzione dei fossi). Quello che è emerso con forza dagli accesi interventi di alcuni Sindaci è l’assoluta mancanza di conoscenza in merito alle attività realizzate (?) dai Consorzi di Bonifica sui territori.
Ho proposto quindi un emendamento modificativo dello schema di convenzione. La Segreteria della Conferenza dei Sindaci, per voce del suo Presidente (riconosco la correttezza e l’imparzialità con la quale il Commissario Carpino ha gestito la Conferenza), ha accolto la mia richiesta e ha quindi rinviato il punto all’ODG al fine di consentire alla Segreteria di introdurre quanto richiesto con l’emendamento ovvero l’obbligo da parte dei consorzi di relazionare alla Conferenza dei Sindaci di Ato-2 sugli interventi e gli investimenti da questi realizzati nei territori.
Il punto all’ODG numero 5 è stato ritirato su richiesta del Sindaco di Ardea che ha invitato Acea Ato-2 Spa a sedersi ad un tavolo con la Società IDRICA, attuale gestore dell’impianto di depurazione Montagnano a servizio dei comuni dei Castelli Romani, per poter trovare un accordo ed evitare un eventuale quanto possibile contenzioso che graverebbe sulle spalle dei cittadini in termini di aumenti tariffari conseguenti alle spese legali e/o eventuali possibili condanne.
I punti all’ODG numero 1 e 2 sono stati approvati.

Sul finire é stato dato quindi spazio ad una serie di Mozioni e richieste.
Ho nuovamente approfittato della possibilità offerta dal Commissario ed ho formalmente richiesto alla Segreteria Tecnica Organizzativa di Ato-2, un intervento e/o interessamento in merito al destino di quei cittadini (di Anguillara ma anche di altri Comuni) collegati agli acquedotti Arsial che ricordo essere fuori i limiti stabiliti dalla legge sia in termine di qualità delle acque alla sorgente (arsenico e fluoruri ampiamente sopra i valori stabiliti dal D.Lgs 31/2001) sia in termini di inadeguatezza dell’impianto di distribuzione dell’acqua che fu pensato e realizzato per fini irrigui e non potabili. L’Ing. Piotti si è assunto l’impegno di verificare la situazione con l’Arsial e di riferire anche in merito alla realizzazione dell’acquedotto di Santa Brigida che Acea Ato-2 ha già “caricato” sugli aumenti tariffari che furono approvati dalla Conferenza dei Sindaci del 2012 e che consentirebbero di portare acqua proveniente dall’acquedotto Peschiera-Le Capore sino ai serbatoi dell’Arsial che si trovano al confine tra il Comune di Anguillara e quello di Fiumicino.

Vedremo nei prossimi giorni l’evolversi di quanto sopra riportato.

Assessore all’Ambiente
Enrico Stronati
 




ANGUILLARA: PIZZIGALLO, MANCIURIA E PAOLESSI SI DIMETTONO DA COMMISSIONE STATUTO E REGOLAMENTO

Redazione


Anguillara Sabazia (RM) – "Diciamo basta a chi non rispetta il regolamento e impedisce di esercitare il controllo degli atti in tempi ragionevoli. Questa amministrazione di sinistra ha ormai messo in atto una volontà pervicace d’imbavagliare l'opposizione comprimendo i tempi per studiare gli atti che devono essere esaminati in Consiglio comunale e nelle commissioni. Già concedere un lasso di tempo che va da sei giorni minimo compreso un festivo, a tre giorni compreso il festivo, per gli atti di Consiglio è difficile da accettare, ma addirittura soltanto 24 ore ad insindacabile giudizio della presidente Roghi, per di più tramite soltanto una telefonata per quanto riguarda la Commissione Statuto, supera il limite della sopportazione. Per questo abbiamo presentato le dimissioni irrevocabili dalla Commissione stessa". E’ quanto dichiarano Antonio Pizzigallo capogruppo Lista Civica Pizzigallo Sindaco, Sergio Manciuria capogruppo SI per Anguillara, Stefano Paolessi capogruppo NCD per Anguillara annunciando, in contrasto con la presidente Vanessa Roghi, le dimissioni irrevocabili da componenti la Commissione Permanente “Statuto e Regolamento”, e chiedendo contestualmente l’applicazione del comma 5 art. 13 del Regolamento di Consiglio che dispone: “In caso di dimissioni, decadenza o impedimento che renda necessaria la sostituzione di un consigliere, il gruppo consiliare di appartenenza designa, tramite il proprio capogruppo, un altro rappresentante. Il consiglio comunale procede alla sostituzione”.
“Pizzorno e la sua maggioranza – incalzano i consiglieri – stanno tirando troppo la corda. E’ nostra intenzione reagire a questo modo di fare e intendiamo mettere in atto tutte le azioni politiche e giuridiche per contrastare questa deriva antidemocratica.
Il Sindaco PD non è all’altezza di governare i problemi Anguillara ma condividendo questi emendamenti è incapace di gestire i propri accoliti che si sentono investiti di poteri e autonomia che in questo modo arrogante possono esercitare soltanto a casa loro, e non nel luogo che la democrazia ha istituito per discutere e poter amministrare al meglio la cosa pubblica.
Dopo aver incautamente affidato alla Roghi la delega alla cultura, dove ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza, Pizzorno non si avvede che la sua consigliera è deficitaria pure nel convocare una commissione in tempi ragionevoli, tantomeno essere garante nel preservare il corretto controllo degli atti di gestione da parte della minoranza. Ma la cosa che respingiamo con fermezza – rincarano i consiglieri – è la superbia esternata nell’interpretare la democrazia senza alcun rispetto per le regole del gioco condivise appena due anni fa da tutti gli schieramenti presenti nella precedente consiliatura.
Adesso – concludono i componenti dimissionari – la collega Roghi potrà vantarsi di essere riuscita, unica nella storia del Comune di Anguillara, a far dimettere tre componenti della sua commissione che sono anche i capigruppo dell’opposizione, cioè quei rappresentanti dei cittadini ai quali non si impongono le cose ma ci si discute per confrontarsi su regole giuste”.

 




ANGUILLARA (RM): CARTELLE TARES NEL CAOS

Redazione

Anguillara (RM) – “Il tempo è galantuomo e ci dà soddisfazione: l’accusa di disinformazione che ci è stata rivolta dalla (dis)amministrazione comunale a conduzione Pizzorno riguardo i nodi denunciati sulla Tares 2013 dal nostro Gruppo Consiliare, torna al mittente e lo copre di ridicolo. I risultati per non essere stati ascoltati hanno prodotto ritardi nel ricevere le cartelle, file vergognose e tariffe pretese due volte dallo stesso nucleo familiare nonostante il secondo immobile non fosse utilizzato”.

Così Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi dopo aver letto l’attestazione riportata dal Responsabile Tributi ed aver verificato in prima persona il caos al quale sono stati sottoposti i cittadini presso gli uffici competenti.

“I dati ufficiali – spiegano Manciuria e Fantauzzi – confermano il regalo del Partito Democratico sabatino alle banche (categoria 12) con una riduzione del 60% rispetto alle tariffe Tarsu 2012, e soprattutto l’incremento vergognoso compreso tra il 30% e l’ 85%  da attribuire rispettivamente le prime alle famiglie con tre persone, e le seconde alle attività di bar (+ 40%) e ristorazione. Poi le tanto sventolate esenzioni totali o parziali, vanto del comunicato pusillanime e subdolo a firma anonima, sono state sostanzialmente un fiasco perché ad ottenere lo sconto sono state solo 3 famiglie numerose, alle quali si aggiungono i 67 nuclei (rispetto ai 7462 censiti all’anagrafe) compresi nella fascia di reddito sotto la soglia di povertà, voluta dalla Giunta Pizzorno “.
 
“In sintesi – evidenziano i due consiglieri di opposizione – le esenzioni hanno interessato solo l’1% delle famiglie, mentre rispetto ai 60.000 euro stanziati dal bilancio di previsione per tutte le categorie sono state riconosciute agevolazioni per complessivi 43.000 euro (ogni tariffa ed esenzione non comprendono le quote dovute allo Stato e alla Provincia)”.

“Per ScegliAmo Italia  non è importante che sia riconosciuta la correttezza delle informazioni date alla cittadinanza riguardo le diseguaglianze tariffarie volute dal sindaco e dalla sua giunta, è irrinunciabile invece fare pressione su una maggioranza amministrativamente allo sbando su servizi, scuola, cultura, manutenzioni strade, e via dicendo, affinché trovi il coraggio di rivedere le scelte adottate e consentire alle famiglie di affrontare l’anno nuovo con minor carico fiscale: invece delle banche, Pizzorno premi i sacrifici dei concittadini. Fare il Sindaco – concludono Manciuria e Fantauzzi – non è un mestiere bensì un servizio, se come dimostra non è all’altezza, meglio che si ritiri”.

 




BRACCIANO, ANGUILLARA, TREVIGNANO, CANALE MONTERANO, MANZIANA: PRESENTATA "LA STRADA DEL LAGO"… MA NON TUTTI GIOISCONO

di Luca Pagni

Bracciano, Anguillara, Trevignano, Canale Monterano, Manziana (RM)
– Sabato 14 dicembre 2013 si è svolta, presso il museo dell’aeronautica di Vigna di Valle le presentazione del protocollo d’intesa “LA STRADA DEL LAGO” per rilanciare il prodotto lago come risorsa turistica, meta privilegiata per turisti, italiani e stranieri, crocieristi compresi, mettendo in rete i Comuni del territorio al fine di ottimizzare i servizi e razionalizzare l’offerta.

Erano presenti gli assessori al turismo dei Comuni di Bracciano, Anguillara Sabazia, Trevignano Romano, Canale Monterano e Manziana, insieme con il presidente del Consorzio Lago Bracciano Rolando Luciani ed esponenti del settore della Regione Lazio tra i quali il direttore dell’Apt Lazio, G. Bastianelli e il presidente della Commissione regionale al Turismo, E. Patanè. Invitato assente il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Il progetto “La Strada del Lago” prevede una coesione di forze, pubbliche e private, attraverso la realizzazione di un centro unico di prenotazione valido per tutte le strutture ricettive del territorio, dai campeggi agli alberghi, ai bed & breakfast, con la produzione di materiale promozionale, la messa a punto di una guida turistica dell’intero territorio, la messa in rete dei servizi al turista, dai maneggi alle escursioni e alle visite guidate, la realizzazione di un calendario unico per gli eventi e la partecipazione a fiere ed eventi di carattere internazionale per promuovere ai tour operator internazionali il "prodotto lago".

A fronte di domande di approfondimento, alcuni relatori hanno dichiarato di conoscere poco il progetto che si stava presentando, avendone avuto cognizione ed invito solo il giorno prima.

Tutti i relatori si sono dimostrati fortemente infastiditi dal fatto che dal pubblico, composto per lo più da addetti alla ricezione ed alla promozione turistica, si chiedesse a gran voce di spiegare come poter conciliare l’attrazione turistica e la valorizzazione del territorio con la discarica di Cupinoro e con il nuovo P.T.P.R. che prevede anche un impianto di BIOGAS tra Anguillara Sabazia e Bracciano per il quale sono già stati predisposti i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi, a firma del progettista Ing. Francesco Martino per la committente ROMANA MACERI, che potrebbe gestire un impianto di valorizzazione delle RD di tipo secco da 30. 000 t/a con valorizzazione della FORSU da 10 000 t/a.

La responsabile di un campeggio locale, che lavora molto con il turismo del nord europa, ha domandato quale panorama dovrà subire il turista che dopo essere sbarcato a Civitavecchia intendesse giungere in zona Bracciano passando per i siti archeologici etruschi di Tarquinia e di Cerveteri, o arrivando dal Castello di Santa Severa per la via del Sasso dove insiste l’impianto di Pian della Carlotta, a pochi KM. dalle Terme di  Stigliano e dalla riserva di Canale Monterano.

Il progetto coinvolge il lago di Bracciano che è un S.I.C. d’interesse internazionale che potrebbe diventare un parco archeologico, quando le anministrazioni concorderanno  nel valorizzare la zona verde e termale di Vicarello, evitando di degradarla ulteriormente con nuove strutture ricettive nella conca del lago."

Il lago è fortemente minacciato dall’inquinamento dei suoi fossi immissari e dall’inadeguatezza del COBIS, il collettore fognario progettato negli anni ’70 ed ormai insufficiente al suo scopo, che dovrebbe essere oggetto di controlli e manutenzione, al fine di garantire la salubrità delle acque lacustri in cui molti si fanno il bagno e dove si pescano pesci che sono alla base delle cucine locali.

LA STRADA DEL LAGO prevede un ritorno dei Punti di Informazione Turistica sotto l’egida del Consorzio Lago di Bracciano, anche se si è ancora allo stadio di richiesta formulata e non finanzita, alla Provincia di Roma.

L’altro asse portante del programma di rilancio turistico è il Centro di Prenotazione Unica che farà inontrare domanda ed offerta turistica portando nel territorio pure il concetto di albergo diffuso.

A fronte di questi buoni propositi, alcuni  operatori turistici segnalano che se a questo piano di azione è legata la possibilità che verrà data ai privati possessori di appartamenti sfitti di affidarli in gestione al centro unico di prenotazione che curerà in autonomia il flusso degli ospiti, e, volendo i servizi connessi come la pulizia dei locali, il centro potrebbe essere interessato a fare scelte turistiche discriminate dagli introiti provvigionali più o meno alti.

Qualcuno teme che si potrebbe così agevolare una vera e propria concorrenza sleale, ponendo un problema di possibile conflitto di interessi a cui i beneficiari dei fondi pubblici derivanti dal progetto potrebbero andare incontro.

Non è ancnra chiaro il rapporto tra centro unico di prenotazione e PIT, ossia se coincideranno o se saranno due realtà diverse.

Potrebbe esserci incompatibilità tra la funzione pubblica del PIT, che, pagato a monte con i soldi pubblici, deve garantire la promozione di tutti gli operatori, e quella del centro unico di prenotazione, che può promuovere e gestire soltanto le strutture aderenti e paganti.

A fronte di tutto questo viene da chiedersi il perché di tanta urgenza nel prsentare il progetto e molti cittadini vociferano che forse qualcuno tema di non riuscire ad arrivare alla fine del proprio mandato.

Il Commisrario del parco Dr. Giuseppe Curatolo, ha richiamato tutti "…all'applicazione di metodi di gestione e di restauro ambientale allo scopo di favorire l'integrazione tra uomo ed ambiente, anche mediante il recupero e la valorizzazione delle testimonianze antropologiche, archeologiche, storiche ed architettoniche e delle attività agro silvo pastorali tradizionali, attraverso misure integrate che sviluppino la valenza economica ed educativa delle aree protette, con una promozione del turismo sostenibile e delle attività ad esso connesse, favorendo nuove forme di occupazione, ivi comprese le attività conesse alle fattorie sociali e didattiche." Tutto questo "elaborando una strategia coerente di rilancio del settore nel comprensorio sabatino.

L’area protetta del Parco di Bracciano-Martignano include ambienti lacuali considerati SIC (Sito di Interesse Comunitario) IT6030010 nell’ambito della ZPS (Zona a Protezione Speciale) IT6030085.

A questo proposito l’Ente Parco intende sviluppare anche attività di monitoraggio atte a valutare la conservazione della fauna ittica e vegetazionale del lago, visto il notevole abbassamento del livello delle acque dovuto anche alle alte temperature della scorsa estate ed al conseguente periodo di siccità che ha portato alla emersione di isolotti e di fasce, una volta sommerse, importantissime per la conservazione della fauna ittica che in condizioni normali vi trova un habitat elettivo per la deposizione delle uova.

Il Dr. Giuseppe Curatolo ha infine parlato di una qualità che auspica si possa instillare in tutti gli amministratori locali, provinciali, regionali e nazionali, quale è la COERENZA:

"La coerenza in quanto assenza di contraddizioni ci si presenta come un uno organico che agisce in maniera conforme ad una legge che lo regola: non esistono frammentazioni morali, ideali, argomentative o d'azione. La coerenza è la qualità dell'unità indivisa, che si muove nella stessa direzione con ogni sua parte".

LEGGI ANCHE:

09/12/2013 BRACCIANO, "LA STRADA DEL LAGO": CINQUE COMUNI ED UN CONSORZIO PER IL RILANCIO TURISTICO DEL LAGO


 




TERRITORIO SABATINO, TURISMO SOSTENIBILE: TRA GLI OBIETTIVI LA REALIZZAZIONE DEL PARCO ARCHEOLOGICO NATURALISTICO

Vigna di Valle, martedì 10 dicembre alle ore 18.00, alla presenza degli Assessori al turismo dei comuni interessati e del Presidente del Consorzio Lago di Bracciano. Ospiti dell’iniziativa il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo Giovanni Bastianelli.
 

Redazione

Anguillara, Bracciano, Trevignano, Manziana, Canale Monterano (RM) – Intesa tra i Comuni di Anguillara, Bracciano, Trevignano, Manziana, Canale Monterano e il Consorzio Lago di Bracciano per il rilancio del turismo, un settore strategico per il territorio Sabatino. E’ stato approvato nelle diverse sedi istituzionali uno storico protocollo d’intesa che ha l’intento di creare una rete tra istituzioni, operatori del settore, attività produttive e commerciali intorno alle politiche del turismo.

“Il turismo sostenibile rappresenta una scelta strategica per il rilancio del territorio – si legge dal documento – che non può prescindere dalla tutela e dalla valorizzazione del nostro paesaggio, della nostra cultura, dell’eccellenza della produzione locale e della tipicità dei prodotti del nostro territorio che devono essere messi in rete in modo da ottenere un effetto sinergico per un  marketing territoriale comprensoriale”.

La nuova collaborazione riguarderà la partecipazione collettiva ad eventi, quali ad esempio fiere di settore, il coordinamento delle manifestazioni turistiche e culturali promosse dai diversi Enti, la collaborazione per la creazione di programmi comuni. E’ in programma anche la realizzazione di prodotti editoriali ed informatici volti alla promozione dell’intero territorio accompagnata dalla creazione di una rete informativa comprensoriale in grado di fornire servizi per l’accoglienza. Altro elemento qualificante del protocollo d’intesa è la cooperazione nella predisposizione di progetti comuni per l’accesso a contributi pubblici, impegnandosi nella raccolta ed analisi di dati puntuali sui punti di forza e di debolezza del territorio nel settore del turismo.

La realizzazione di un Parco Archeologico Naturalistico (sul modello già altrove sperimentato dei P.C.I., Parchi Culturali Integrati) è un primo obiettivo che si intende perseguire mediante la messa in rete, in un sistema integrato, del patrimonio archeologico – storico artistico e naturalistico.
Fondamentale quindi il potenziamento e il coordinamento delle politiche di marketing territoriale, con particolare riguardo al contesto internazionale, principale destinatario dell’offerta turistica, attraverso l’individuazione di “brand” locali o l’attivazione di campagne di sponsorizzazione presso Organismi internazionali (UNESCO, ICCROM, ecc) e la creazione di un percorso di qualità che metta a sistema le strutture alberghiere, extra alberghiere e della ristorazione identificandole attraverso un logo appositamente creato.

Al fine di garantire una concreta attuazione degli intenti alla base dell’accordo si è convenuto di creare una commissione ad hoc che possa coadiuvare le amministrazioni nella definizione delle migliori strategie (a breve, medio e lungo periodo) per stimolare nel nostro territorio uno sviluppo turistico di qualità, compatibile con le caratteristiche del nostro comprensorio.

La presentazione ufficiale del progetto avrà luogo presso l’Aeronautica Militare – Vigna di Valle, martedì 10 dicembre alle ore 18.00, alla presenza degli Assessori al turismo dei comuni interessati e del Presidente del Consorzio Lago di Bracciano. Ospiti dell’iniziativa il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo Giovanni Bastianelli.  Tutti gli operatori del settore, i rappresentanti di categoria, le associazioni e i cittadini sono invitati a partecipare.
 




ANGUILLARA – MANCIURIA: “SU CAVA DI BASALTO VINTA PRIMA BATTAGLIA”

Redazione

Anguillara (RM) – “Abbiamo vinto la prima battaglia, adesso dobbiamo affondare il colpo definitivo e se anche il Sindaco Pizzorno si sveglia dal torpore dei ceffoni rifilatigli dal Governatore Zingaretti e deciderà di passare dalle parole ai fatti come abbiamo fatto noi, possiamo vincere la guerra.
Come Consigliere di Anguillara ma soprattutto come cittadino, sono grato all’amico Sbardella e ai singoli componenti della Commissione regionale che hanno recepito le nostre giuste ragioni per evitare un’altra ferita al territorio sabatino”.

Commenta così il capogruppo di ScegliAmo Italia alla Città di Anguillara Sergio Manciuria, l’azione svolta dal consigliere regionale Pietro Sbardella (Gruppo Misto) nelle commissioni competenti per sbarrare la strada allo schema di delibera che voleva autorizzare l’ennesima  apertura di una nuova cava di basalto ad Anguillara in località “Quarticillo”.

“L’aspetto burocratico per il momento è scongiurato ma per quanto ci riguarda, ScegliAmo Italia e il Consigliere Sbardella continueranno  a battersi insieme affinché l’autorizzazione per “Quarticillo” sia ritirata definitivamente e le successive vengano archiviate. Se la Giunta Regionale  e il Partito Democratico con la guida Renzi condivideranno le tesi formulate dai territori, non rimarrà altro che dare il buon esempio: destinare quel terreno a parco tematico per bambini, oppure lasciare ai cittadini di Anguillara, che hanno detto un chiaro no all’incremento indiscriminato di nuove cave, la facoltà di deciderne il destino”, conclude Manciuria.
 




ANGUILLARA, MANCIURIA: “DA ZINGARETTI TERZO CEFFONE A PIZZORNO, IL VASO E’ COLMO ”

Redazione

Anguillara (RM) – “Nel prossimo Consiglio Comunale del 21 Novembre ci aspettiamo dal sindaco Pizzorno l’apertura di un dibattito sulla notizia appresa da fonti giornalistiche dove nella medesima giornata si avvierà alla Pisana la discussione conclusiva sull’autorizzazione regionale di una nuova cava di basalto sul nostro territorio, in spregio alla volontà unanime espressa dallo stesso consiglio comunale che le ha tassativamente vietate in attesa di una regolamentazione seria da parte della Regione Lazio”.

Commenta così il Presidente del Movimento ScegliAmo Italia Sergio Manciuria il dispositivo regionale n° 17 Prot. GR 73761, che assegna alle Commissioni competenti l’esame conclusivo per l’apertura di una nuova cava di basalto per una superficie di circa 10 ettari in località “Quarticillo”.

“Se non ci sarà una posizione netta dei consiglieri regionali nel bocciare la proposta nel rispetto della volontà della nostra comunità – ammonisce il responsabile sabatino – la cui maggioranza, è bene ricordarlo, ora è composta dal partito democratico, riprenderemo una dura battaglia e vedremo se Pizzorno sarà in grado di farsi almeno rispettare dai suoi stessi compagni di partito.
Siamo letteralmente allibiti dalla politica ambientalistica e paesaggistica del Governatore Zingaretti – prosegue il Capogruppo – che nell’arco di un mese assesta tre ceffoni a questo territorio e alla giunta di Pizzorno targata Pd: prima su Cupinoro, rimanendo inerme rispetto alle decisioni del Commissario ai rifiuti Sottile, poi con la minaccia di nominare un Commissario ad acta in caso di mancata adesione ad ATO 2 per privatizzare il nostro acquedotto in barba al referendum che ha detto sì all’acqua pubblica, e da ultima ma non meno importante, l’autorizzazione all’apertura di una nuova cava di basalto che giovedì, a meno che il sindaco batta i pugni sul tavolo del suo governatore, otterrà lo scontato via libera.
Dal canto nostro, ribadiamo con forza la nostra contrarietà a questo modus operandi della sinistra al governo regionale – conclude Manciuria – e siamo determinati a far valere la nostra vocazione turistica per l’attivazione di parchi tematici e di divertimento per bambini piuttosto che nuove buche desolate, spesso dal destino segnato e propedeutico a sostenere il ciclo del rifiuto indifferenziato”.
 




ANGUILLARA, TARES. DAL COMUNE "MISTER X" PARLA DI TASSA SUI RIFIUTI

Redazione

Anguillara (RM) – “Un comunicato vergognoso firmato da un’indistinta “Amministrazione comunale”, denota il perfetto stile ambiguo per continuare a (dis) informare i cittadini in assoluta assenza di trasparenza e raffronto in ordine a tabelle dimostrative e comparative fornite dal sottoscritto che sono basate su numeri approvati in Consiglio Comunale dalla maggioranza Pizzorno e calate su ruoli esistenti”. Commenta così il capogruppo di ScegliAmo per Anguillara Sergio Manciuria alle accuse di falsità e disinformazione rivoltegli dall’Amministrazione comunale in merito alle sue affermazioni riguardo l’approvazione da parte della maggioranza delle nuove tariffe sui rifiuti.

“L'incremento del 7% per coprire il costo del servizio al 100% , la cui copertura ad Anguillara nell'anno precedente era del 93% – spiega Manciuria – fu introdotta dal governo Monti e altro non è che una partita giro che negli anni precedenti ricadeva su altre imposte o rimborsi, sempre e comunque inserite nel bilancio comunale a carico del cittadino o contribuente.

Le tariffe 2013 che ho prodotto sono quelle approvate e volutamente comparate con l'anno precedente senza addizionali sulle rispettive tasse per non generare confusione.

Le agevolazioni e riduzioni di cui parla l’estensore ignoto sono previste nel bilancio di previsione non ancora approvato a meno di venti giorni dalla scadenza prevista dalla Prefettura. Tra l’altro – sottolinea il capogruppo – sono generiche e stimate per l'importo (60.000 euro) e non sono calate sulle realtà di quest’anno in quanto sono subordinate alla dimostrazione reddituale la cui domanda si potrà valutare solo a richiesta dell’interessato e sicuramente dopo  l'incasso di tutto l'importo.

In verità, il costo del servizio è rimasto invariato salvo l'aumento Istat, mentre il vero e forte incremento a copertura totale, è dato dalla somma di € 500.000 (+18%) e oltre per inesigibilità dovuta sia ai soliti furbetti che evadono, sia alle fasce deboli che non riescono a sostenere la tassa.
Se tali introiti non saranno recuperati – ragiona l’esponente di opposizione – è evidente che sarà impossibile ridistribuirli al contribuente onesto. Pizzorno e compagni dovrebbe avere il coraggio di affermare che gli incrementi sulle famiglie numerose sfiorano punte del 75% e che al massimo avranno riduzione del 20%”.
La non meglio identificata “Amministrazione comunale”, come al solito mediocre anche nelle pochissime repliche che getta in pasto alla stampa, di fronte ad esempi pratici non ha minimamente giustificato il regalo del 60% fatto alle banche e al mondo della finanza, così come la mazzata del 97% su ristoranti e altro, a fronte della sola riduzione del 10%  i cui costi è facile prevedere che ricadranno sui consumatori, comprimendo ulteriormente il mercato.

Non conoscendo l'interlocutore che dimostra attraverso l'anonimato tutto il suo miserevole stile comunicativo, aspettiamo che a stabilire la verità siano i fatti. Verità scomoda che verrà sancita con la prossima scadenza della quarta rata, di cui nel comunicato banale e impersonale non c’è alcun cenno, che è stata spostata al 10 dicembre. Noi – conclude Manciuria – forniamo dati e cifre e su quelli  mettiamo la faccia, altri in maniera vile dispensano solo parole al vento senza neanche avere il coraggio di apporvi un nome ed un cognome”.

LEGGI ANCHE:

12/11/2013 ANGUILLARA: APPROVATA LA TARES
10/11/2013 ANGUILLARA, TARES 2013 "PIZZORNO GRAZIA LE BANCHE E BATOSTA LE FAMIGLIE" a pagina 3 dell'edizione sfogliabile de L'osservatore laziale
 


 




ANGUILLARA: APPROVATA LA TARES

Redazione

Anguillara (RM) – Sessanta mila euro è l’importo stanziato dall’Amministrazione Comunale per cercare di fare fronte agli aumenti conseguenti all’introduzione della Tares istituita dallo Stato con la Legge 214 del 2011. Uno sforzo economico non indifferente per le già esigue casse Comunali ma che la maggioranza ha fortemente voluto per cercare di mitigare l’impatto economico del nuovo tributo sulle famiglie e sulle attività commerciali/industriali.

Ma cos’è la Tares? La Tares è il nuovo “Tributo comunale sui Rifiuti e sui Servizi” il cui gettito serve a coprire le spese per il servizio del ciclo dei rifiuti. La Tares, rispetto alla Tarsu, si basa sul principio comunitario “chi inquina, paga” emanato con la Direttiva 2004/35/CE e dovrà coprire il 100% dei costi del servizio mentre la Tarsu del 2012 copriva poco meno del 93%. Un 7% che calcolato sul totale del costo del servizio vale 265mila euro, quindi un significativo aumento dei costi da coprire con la Tares che lo scorso anno erano coperti da un gettito statale che quest’anno è stato eliminato. Altra novità prevista nelle disposizioni emanate dal Ministero per il calcolo della Tares è l’obbligo di introdurre un “fondo di svalutazione crediti” ovvero una cifra percentuale che serve a coprire i mancati incassi dovuti all’evasione. Una beffa per tutti coloro che pagano regolarmente e che per colpa dei morosi si ritroveranno in fattura un “extra-costo” che aumenta il peso del tributo. Va chiarito che Anguillara anche su questo è in linea con i parametri regionali, ovvero la percentuale di evasione è congruente con la percentuale di evasione media regionale. Le azioni di recupero sono state avviate da tempo, ma come è noto i tempi di esecuzione delle attività delle società di recupero sono lunghi e pieni di insidie, il quadro normativo in evoluzione, inoltre, di certo non aiuta. Per questo il legislatore impone con la Tares la identificazione di una voce di costo, nota come “Costi Comuni Diversi”, all’interno del Quadro Economico del servizio (anche questo approvato ieri sera in Consiglio Comunale e disponibile nell’Albo Pretorio) che per Anguillara pesa 500mila euro!

“Con questo fondo di 60mila euro – fa sapere l’Amministrazione Comunale – abbiamo cercato di aiutare chi, tra le 520 famiglie composte da almeno 3 figli, è in maggiore difficoltà a far fronte al pagamento della Tares, ma anche le nuove attività che apriranno al centro storico, nonché le attività commerciali che, per legge, presentavano un aumento del nuovo tributo. Per tutto il mese di novembre chi ha i requisiti potrà recarsi in Comune per fare richiesta di agevolazione. Le agevolazioni previste sono contenute nell’Art. 27 del Regolamento sulla Tares approvato nell’ultimo Consiglio Comunale e disponibile sul sito del Comune di Anguillara Sabazia”.

L’Amministrazione Comunale ha inoltre confermato per la Tares le seguenti agevolazioni:

 –   esenzione per abitazione occupata da almeno una persona con disabilità non inferiore al 75% e reddito familiare non superiore a 18 mila euro;
 –   esenzione per nuclei familiari composti da soli pensionati e imponibile sino a 7.840,13 euro;
–    riduzione del 50% per singolo anziano con più di 65 anni di età e imponibile non superiore a 7.746,00 euro o nuclei familiari composti da due o più ultra sessantacinquenni e reddito complessivo lordo non superiore a 11.848,00 euro;
–    riduzione del 20% per singolo anziano ultra sessantacinquenne e reddito non superiore a 15.453,50 euro che sale a 18.000,00 euro nei casi di nuclei familiari composti da due o più ultra sessantacinquenni.

Una novità è rappresentata dalla riduzione del 20% per le famiglie con 3 o più figli e reddito imponibile sino a 25.000,00 Euro che sale di 2.525,00 Euro per ogni figlio successivo al terzo.

Altra novità riguarda la riduzione del 75% per 5 anni per tutte le attività commerciali che apriranno nel centro storico. “Si tratta di una misura importante – prosegue la nota – che giunge in un periodo economico difficile, soprattutto per le attività commerciali. Una riduzione che assume particolare rilevanza nei casi di attività ricettive quali bar, ristoranti, etc che per almeno 5 anni, quindi nella fase di avvio, potranno godere di una importante riduzione che, per esempio, per un ristorante di 100 mq ha un valore 1.400,00 euro all’anno (dati reali)”.

Al contempo, a seguito di un attento studio ed approfondimento degli impatti economici conseguenti all’applicazione del DPR 158/1999 che detta le linee per la definizione in via presuntiva delle tariffe della Tares (così come stabilito dalla Legge di Stabilità 2013 all’art. 1, comma 387), si è deciso di agevolare con un 10% di sconto tutte le attività commerciali ricadenti nelle categorie 22 – ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub, birrerie, 23 – mense, birrerie, amburgherie, 24 – bar, cafè, pasticceria, 27 – orto-frutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, 29 – banchi di mercato generi alimentari.

Chi, avendo già pagato le prime tre rate della Tares, risulterà a credito verrà rimborsato. I modi ed i tempi del rimborso seguiranno le disposizioni normative in tal senso che verranno presto emanate dal ministero competente e che sono comunque legate all’evoluzione dell’intero scenario cui stiamo assistendo in questi giorni.

“A fronte di normative in continua evoluzione e ad una perdurante crisi economica – continua la nota dell’Amministrazione Comunale – il nostro intento è continuare a trovare il modo per aiutare le famiglie e le attività in difficoltà. Lo scarico di responsabilità, in termini economici, da parte dello Stato è una strada pericolosa e che non porta da nessuna parte, i Comuni restano l’unica istituzione che è a contatto con i cittadini ed invece di aiutarli in tal senso assistiamo giorno dopo giorno al loro isolamento economico. Questo è inaccettabile e auspichiamo che lo Stato prenda seriamente in considerazione un cambio di rotta più che mai auspicabile dando ai Comuni i fondi necessari per gestire i servizi che i cittadini giustamente chiedono”.

“Peccato che i benefici economici conseguenti dalla vendita del rifiuto proveniente dalla raccolta differenziata – evidenzia la nota dell’Amministrazione Comunale – il cui importo si attesta intorno a 150 mila euro/anno, non potranno essere goduti dai cittadini e dalle attività commerciali di Anguillara. Occorre per questo ricordare che il quadro regolamentare della Tares prevede la possibilità di utilizzare l’introito della vendita suddetta per abbattere il costo totale del servizio che oggi è pari a 3.773.334,03 Euro. Tutto ciò è precluso al nostro Comune in quanto le somme incassate dalla vendita del rifiuto differenziato è introitato dal gestore del servizio – il CNS – così come stabilito dal contratto in essere. Una scelta presa agli inizi del 2011 dalla Giunta guidata dal Vice Sindaco Paolessi e che oggi dimostra tutta la cecità e la sfiducia nel sistema di raccolta differenziata che era alla base del progetto. Per questo è stato dato mandato agli uffici di verificare la possibilità di ridiscutere alcuni termini contrattuali con il CNS che sono oggettivamente svantaggiosi per l’ente soprattutto alla luce delle rapide evoluzioni tecniche cui assistiamo in tema di ciclo dei rifiuti”.

Le famiglie composte da 3 e 4 persone che vivono in abitazioni di medie dimensioni sono quelle che, conseguentemente all’introduzione del coefficiente familiare voluto dallo Stato con la Legge 214/2011, subiranno aumenti della tariffa. Bene per i nuclei familiari composti da 1 o 2 individui che vivono in abitazioni di medie dimensioni. Le famiglie numerose meno abbienti – che a seguito del coefficiente familiare avranno un notevole aumento della tariffa – potranno contare sulle agevolazioni sopra riportate. Buone notizie invece per quanto concerne le pertinenze dell’abitazione principale per le quali risulterà una diminuzione di più del 50% dell’importo pagato lo scorso anno con la Tarsu. Buone notizie infine anche per tutte le categorie commerciali diverse da quelle sopra elencate che avranno mediamente una riduzione dell’importo della Tares rispetto alla Tarsu dello scorso anno. Complessivamente le utenze commerciali, a seguito delle nuove norme e circolari del Ministero, avranno una riduzione della Tares 2013 rispetto alla Tarsu 2012 pari a circa 75mila euro.

“Purtroppo la Tares giunge in un momento storico-economico che rende difficile ogni cambiamento – conclude l’Amministrazione Comunale – ma soprattutto giunge ai Comuni con delle precise regole di applicazione che non lasciano alcuna discrezionalità. Le informazioni contenute in un comunicato recentemente pubblicato a firma del Geom. Manciuria, sono per questo assolutamente false. L’intento del Sig. Manciuria era evidentemente quello di fare disinformazione oppure una manifesta mancata conoscenza delle norme sottese alla definizione delle tariffe della Tares. Non si spiegherebbero altrimenti i grossolani errori contenuti in suddetto comunicato che giunge peraltro dopo un approfondimento avvenuto in consiglio comunale nel quale sono state fornite puntuali risposte ai medesimi quesiti che, grazie alla trasparenza posta in essere da questa amministrazione, il Sig. Manciuria può ripassare rivedendo la registrazione della diretta audio/video della seduta”.

Inoltre si rende noto che l’Amministrazione Comunale sta organizzando un incontro pubblico con cittadini e commercianti per illustrare le disposizioni normative alla base della nuova Tares nonché le tariffe applicate e le agevolazioni deliberate. La data e l’orario dell’incontro verranno resi pubblici quanto prima sul sito web del Comune all’indirizzo www.comune.anguillara-sabazia.roma.it.




ANGUILLARA: LA REGIONE FA CARTA STRACCIA DEL REFERENDUM SULL'ACQUA

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Lo scorso 7 ottobre, informa il Sindaco, Avv. Francesco Pizzorno, è giunta in Comune una nuova richiesta, a firma della Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, che ingiunge all'Amministrazione di procedere con la cessione del servizio idrico al gestore unico di ATO-2, ovvero Acea S.p.A. atto previsto dal D.lgs. 152/2006.

Il venire meno a questa richiesta, minaccia la Regione, verrà sanzionato con la nomina di un Commissario ad acta. Questa richiesta segue, precisa il Sindaco, quella del CAL (Consiglio Autonomie Locali) ed al quale il Comune già aveva risposto opponendosi energicamente. Il risultato del referendum del 2011 , volontà popolare, con questa decisione della Regione, verrebbe calpestato. E ancora una volta scippato.

Il primo cittadino è andato oltre al tema “acqua pubblica”. Ha affrontato l'annoso problema che si discute da tanto tempo e che riguarda la convenzione tra Acea e Comuni di riviera e dell'assoluta mancanza di ritorni per la cittadinanza. Benissimo ha fatto il Sindaco a mettere questo tema sul tavolo delle discussioni , perché come dice lui, è ora di rivederne le condizioni. Mi piace pensare che su questo punto potrà troverà la collaborazione di tutti.

Sarà forse una mia impressione, e se sbaglio faccio ammenda, però noto un vuoto, un silenzio, oserei dire un certo disinteresse intorno a questa vicenda importante. Che sia importante sembrava lo fosse nel 2011. Ricordo un certo movimento attivissimo a difesa dell'acqua pubblica, dei movimenti convintissimi che l'acqua sia un bene fondamentale per la vita e che non debba essere affidato ai privati. 

Ben ricordo, si tappezzava Anguillara con manifesti riportanti “2Si “ per l'acqua bene comune. Ricordo che si facevano inviti all'incontro presso la parrocchia Regina Pacis per costituire il comitato referendario. Si facevano appelli per informare tutti del pericolo, che si diceva, corressero i cittadini. Si invitavano tutti a schierarsi, a partecipare, a condividere, ad appendere la bandiera dell'acqua per colorare la città e dare visibilità.

Il referendum fu un plebiscito. Festeggiamenti , entusiasmi, speranze e poi? Il deserto o quasi !

Oggi, un silenzio tombale. Alla Regione, allora, come presidente c'era Renata Polverini. Oggi, ricopre la carica Nicola Zingaretti. 

Vuol dire niente? L'acqua ha finito d' essere bene comune? 

Dove sono i cortei, le bandiere esposte, le proteste, i forum sul web? Tutto tace. Forse tocca al Sindaco, questa volta, in solitudine, condurre la protesta, difendere i diritti dei cittadini? Non è giusto! Questa è una battaglia di tutta Anguillara, maggioranza e minoranza, quelli usciti vittoriosi al referendum e quelli battuti. In gioco c'è il bene del paese. 

Questa volta si difende un principio. La volontà del cittadino non si può calpestare. Qui si difendono gli interessi di una comunità contro gli interessi di una società privata.

Donato Robilotta, con nota dello scorso 23 ottobre 2013,inviata via fax risponde al Sindaco Pizzorno, comunicando di aver richiesto all'Assessore regionale alle Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, Fabio Refrigeri, la sospensione del procedimento ed un incontro per la costituzione di un tavolo per esaminare le problematiche in questione.

Ora come allora Anguillara tutta deve fare arrivare la sua voce ed essere presente su quel tavolo alla Regione.

LEGGI ANCHE:

ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: ROBILOTTA (CAL) CHIEDE A REFRIGERI DI APRIRE UN TAVOLO

 22/10/2013 ANGUILLARA, CESSIONE DEL SERVIZIO IDRICO AD ACEA: E' SCONTRO TRA REGIONE E COMUNE