ANGUILLARA: "UN LAGO DI TALENTI" SCALDA I MOTORI

Redazione
Anguillara (RM)
– Ultimi preparativi sul lago di Bracciano per la tre giorni di un “Lago di Talenti” in programma il 5, 6 e 7 settembre Hotel Corte de’ Principi ad Anguillara. La manifestazione, ideata ed organizzata da Umberto Giannini Agenzia S.A.C.I – Spettacolo Arte Cultura Internazionale, anche quest’anno promette tre serata di grande interesse tra arte, moda, danza, canto e spettacolo.
Moltissimi gli iscritti al concorso che intende valorizzare i giovani talenti e non solo che saranno protagonisti dell’evento. Il 5 e 6 settembre in programma le semifinali. Il 7 settembre, finale nazionale, con la proclamazione dei vincitori che riceveranno uno specifico trofeo realizzato da Marrocco Gioielli. L’edizione 2014 si avvale di una location d’eccezione come l’Hotel Corte de’ Principi, una splendida struttura a poche decine di metri sul lago a Vigna di Valle. Molti, inoltre, i professionisti impegnati dietro le quinte della kermesse. A coordinare le ragazze che partecipano alle selezioni moda c’è Candy Rodriguez, titolare dalla Quality Work & Ethnic Models Agency and School, prima agenzia a Roma di modelle e scuola di Portamento multietnica. A pettinare le  giovanissime ci sarà l’hair dresser Giovanni di Finizio di Provocative L’Altra Moda. Ad arricchire la manifestazione anche le opere dei giovani dell’attivissima Associazione Aura che organizza delle originali iniziative legate al mondo dell’arte. Sulla grande area palco, allestito dalla Lake Service, sfilate, si alterneranno a esibizioni di cantanti, ballerini ed imitatori. A presentare l’evento Carlo Carpinelli, imitatore. Tra i partecipanti attesi anche i giovanissimi stilisti della nuovissima e promettente società #Moltobene. Oltre 60 i concorrenti, di cui una ventina gli iscritti alla categoria canto. A coordinare le selezioni della categoria canto c’è Marco Petrozzi, vero professionista del settore dell’Associazione Culturale Aventino. Qualificate inoltre le due giurie volute quest’anno dal patron Giannini. Per la categoria “cantanti” la giuria e composta da: Ivano Treu (presidente), della Talen Scout Patron Italian Taleb Lab Lazio; Antonio Buldini- etichetta discografica “Fabbrica di note”; Alessio Romani- etichetta discografica “Goblin Music Record”, Luigi Notte-compositore, arrangiatore e fonico di livello nazionale, Daniela Parrozzani – vocal coach, cantante e show girl. Non da meno la giuria per la categoria moda composta da: Antonio Paris, Rossella Drudi sceneggiatrice, Claudio Fragasso regista del film “Palermo Milano – solo andata” con Giancarlo Giannini, Raul Bova, Stefania Sandrelli, Valerio Mastrandrea, Ricky Memphis. Le tre serate saranno inoltre fotografate dalla giovanissima photographer Roxana Mulai e riprese a cura della F.T.P.S. della Film Television Production Service.
 




ANGUILLARA, PONTON DELL'ELCE: LO SCUOLABUS E LE FERMATE "KILLER" CHE I RESIDENTI NON VOGLIONO

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) –  Gran parte dei genitori di Ponton dell’Elce non ce la fanno proprio più. L’ultima decisione presa dall’ufficio pubblica istruzione non è stata accettata di buon grado.

Le nuove disposizioni per il trasporto scolastico prevedono che i minori siano prelevati dallo scuolabus alle fermate, disposte ad almeno 250 metri l’una dall’altra. La norma, prevista dal regolamento approvato lo scorso anno dalla giunta comunale, ha fatto arrabbiare i residenti del quartiere periferico, che vedono questa disposizione come un’ulteriore macigno che viene scagliato da parte del Comune nei loro confronti.

Alcuni di loro si sono riuniti in un comitato spontaneo per dire no a questa scelta che, a loro avviso, non può essere applicata nel quartiere di Ponton dell’Elce. Le strade del comprensorio non sono idonee a posizionare le fermate così come indicato nel regolamento.

“Il nostro rifiuto non è dovuto a un capriccio – ci dice una delle mamme «arrabbiate» –  ma è l’inadeguatezza delle strade che ci costringe a rifiutare quanto stabilito dall’ufficio scuola. Non ci sono i marciapiedi, figuriamoci le piazzole per le fermate. In questo contesto mancano le condizioni di sicurezza per organizzare il servizio così come voluto da qualche burocrate che probabilmente non sa come funziona ciò che gestisce. Ci meraviglia il fatto che l’assessore alla Scuola è una docente che dovrebbe innanzi tutto pensare ai bambini, invece queste cose ci lasciano allibiti”

In effetti nel comprensorio non esistono i marciapiedi a lato delle strade, e con le vetture in sosta a ridosso dei muri di cinta delle abitazioni i bambini sono costretti a percorrere il tratto di strada tra il proprio cancello e la fermata dello scuolabus al centro della carreggiata. Le fermate inoltre non sono adeguatamente segnalate, non esiste uno spazio delimitato dalla segnaletica orizzontale, come prevede la legge, per garantire la fermata dei mezzi in condizione di sicurezza.

“Ci lamentiamo anche perché paghiamo il servizio di trasporto ad un prezzo più alto rispetto ai paesi confinanti, basti pensare che a Roma il costo mensile è di 12 euro, mentre da noi arriva a 30 euro. –  rincara la dose un’altra mamma – Qui a Ponton dell’Elce non esiste nessuna politica per i minori. Il giardinetto comunale, realizzato sotto la giunta Pizzigallo più di dieci anni fa, versa in uno stato pietoso. Il centro sportivo, che avrebbe potuto rappresentare un punto d’aggregazione per i nostri bambini, è abbandonato a se stesso”.

I genitori si lamentano anche del fatto che, per poter usufruire del servizio, bisogna andare a vidimare mensilmente il tesserino presso gli uffici del Comune. Considerata la distanza che separa il quartiere periferico dal centro, e il fatto che se i genitori lavorano, devono prendere un permesso, reputano il servizio fornito inefficiente su tutti i fronti.

“Siamo disposti a ricorrere al magistrato se quest’amministrazione, invece di usare il buon senso, cerca di imporre provvedimenti immotivati, inadeguati e privi di logica. I soldi per la scuola di Ponton dell’Elce sono stati scippati per mandarli a scalo, i nostri bambini non hanno uno straccio di servizio, mentre il Centro Anziani costa molti soldi ogni mese alla collettività, però si sa: i bambini non votano, mentre gli anziani sì.”.  




ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO: VACANZE LOW COST, TORNA IL PRANZO AL SACCO

di Chiara Rai

Anguillara / Bracciano / Trevignano  (RM) – Ristoratori in ginocchio e bagnanti attrezzati fino al collo per passare la giornata a mollo nelle acque sabatine spendendo al massimo 2,80 centesimi al giorno per il parcheggio e per un caffè.

Questa stagione registra per ristoratori e gestori di Vigna di Valle ad Anguillara Sabazia quasi il 50 per cento in meno di affluenza rispetto agli ultimi due anni. Su viale Reginaldo Belloni non è che sia andata meglio, gran parte degli stabilimenti non hanno fatto il pienone neppure nei giorni clou, nonostante il suggestivo mercatino del fine settimana lungo la passeggiata e il ricco calendario degli intrattenimenti estivi.

A Martignano invece è stato un “tutto esaurito” per la stagione, un area certamente più conosciuta per le sue bellezze naturalistiche che non ha avuto incontri ravvicinati con la crisi.

A Trevignano un 20 per cento di affluenza in più che ad Anguillara, complice la notorietà della località. Dunque, l’effetto crisi si fa sentire anche al lago di Bracciano dove i bagnanti hanno cambiato le abitudini. Le spiagge libere sono strapiene e sotto gli ombrelloni portati da casa, trionfano le borse termiche. Il classico scorcio delle estati anni ‘60 quando in spiaggia si portava il pollo e la pasta al forno dentro i contenitori. Bandita la vergogna quando si tira la cinghia e adesso a stare a braccia conserte sono molti ristoratori che nonostante i menù ridotti all’osso hanno passato la stagione come fossero degli ostaggi: tra maltempo e crisi, una morsa letale. E adesso i conti sono rossi. Decine di ristoratori a Vigna di Valle, ad esempio, rispetto al servizio de Il Tempo di due anni fa, aspettano a braccia conserte con giusto una misera manciata di tavoli occupati nel fine settimana e trascorrono il tempo a cancellare le lavagne per inventarsi dei menù a pochi euro per attirare i clienti più audaci. Addirittura con meno di cinque euro si riesce a mangiare un hamburger, patatine, bibita e caffè seduti al tavolo. Il problema è che di tavoli pieni se ne vedono pochi.

E a dare il colpo finale, secondo diversi gestori di Vigna di Valle, è stato il Comune di Anguillara che a giugno gli ha comunicato che non si sarebbero potute rinnovare le concessioni degli arenili per la stagione in corso. Poi l’allarme è rientrata perché l’amministraizone si è data da fare in Regione ma la precarietà e incertezza sul da farsi pare che abbia gravato sul già difficoltoso avvio di stagione. E in spiaggia i bagnanti hanno le idee chiare: “Dalle 8:00 che sono in spiaggia – dice Cinzia – sono le 12:30 e me ne ritorno a Roma, in 40 minuti sono a casa e faccio un piatto di pasta”.




ANGUILLARA, STRADA DEL CIMITERO: TRIONFI DI BRUTTURE CON MATERIALE ONDULATO

di Alberto De Marchis

Anguillara Sabazia (RM) – Sulla strada che conduce al cimitero di Anguillara Sabazia, alla sinistra di chi vi fa ingresso, spiccano all’occhio dei manufatti incastonati nel verde con dei tetti difficili da non notare.
Tutto materiale ondulato, presumibilmente eternit. E’ senz’altro uno scenario che disturba il magnifico panorama sul lago di Bracciano. Sicuramente non è un giorno che quelle strutture si trovano li, però alla vista di chi le osserva per la prima volta risaltano quasi fossero un pugno in un occhio rispetto al paesaggio circostante.
E’ lecito che quel materiale ondulato che ricorda l’eternit e quindi materiale potenzialmente cancerogeno permanga in quall’area? Non andrebbe, eventualmente, smaltito a tutela della salute pubblica? Sicuramente saranno stati fatti già i dovuti controlli da parte degli organi preposti alla vigilanza, ma se così non fosse sarebbe opportuno dare oppure rinnovare un’occhiata.

Intanto a seguito di una nostra verifica abbiamo constatato che fino al marzo del 2005 i manufatti non erano presenti nell'area. Dal satellite non è possibile risalire ad immagini fino al luglio 2010, anno in cui i manufatti risultano già presenti, presumibilmente sono stati costruiti nel periodo che va da aprile 2005 a giugno 2010.

 




ANGUILLARA: BASTA POCO CHE CE VO’

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Non vorrei sembrasse la solita critica sterile. Nello stesso tempo non vorrei neanche s’intendesse uno dei soliti discorsi buonisti. Niente di tutto ciò. Desidero portare sotto i riflettori degli amministratori e di noi genitori fatti, tempi e luoghi che riguardano la nostra cittadina.

Il mio non è il solito polpettone estivo ironizzando sulla mancata apertura della piscina comunale. Non intendo ritornare sull’argomento e non voglio parlare dei finanziamenti che il nostro Comune ha ricevuto  per la sua costruzione. Non sprecherò un'altra parola sul finanziamento che ha avuto per la copertura. E’ mio fermo  proponimento non ritornare sul solito discorso che l’assessore ogni anno, regolarmente annuncia l’apertura, l’inaugurazione. Ormai ho perso ogni speranza, anche perché noto con dispiacere che ai cittadini di Anguillara, di quella piscina non importa proprio niente. Perché dovrebbero? Che vada a rotoli ! Che vada in rovina! Tanto, sono soldi di tutti, non sono solo soldi miei!

Non scrivo per chiedere notizie del “grande cinema” che fu salutato come un evento dell’anno,  momento di svago per chi non può allontanarsi per andare a Roma per vedere un film. Non faccio alcuna domanda. E’ chiuso, anzi non è stato mai aperto. Mettiamoci una pietra sopra. Tanto la polvere ci  si posa sopra senza chiederci permesso.

Se qualcuno pensasse che intenda ritornare sulla faccenda del Museo Neolitico, chiuso e mai aperto, ha fatto i conti sbagliati. Del resto l’Assessore alla Cultura fa benissimo a disinteressarsi di questo museo. La gente, gli istituti scolastici, le associazioni, l’Assessore al Turismo, a tutti sembra che di questa branca della cultura non interessi nulla.

Se qualcuno dovesse pensare che scrivo per parlare dello stato pietoso del manto stradale oppure per domandare del perché i tanti sbandierati lavori di Via Anguillarese: due rotatorie, marciapiedi, asfaltatura per tutto il tratto fino al passaggio al livello sono fermi, se qualcuno dovesse credere  che scrivo riguardo questi lavori incompleti, rimarrà male. Non chiedo niente. Sono iniziate le piogge.E sabato scorso l’Anguillarese era allagata e non si vedeva dove c'erano le buche e dove non. Eppure, di questo non voglio più occuparmi.

Sono consapevole della situazione di  “cassa” del nostro Comune  e non intendo chiedere l’impossibile.

Scrivo per far sentire la voce degli abitanti che ogni notte vengono privati del loro diritto a poter riposare in silenzio e con tranquillità. Questo è lo scopo “primo”. Uno sparuto gruppo di ragazzi/ragazze, non avendo altro da fare fino a notte inoltrata, va in giro a fare schiamazzi e anche qualche danno alla proprietà, bene della collettività.  E’ una cellula di microcriminalità in embrione e se non fermata in tempo, un domani darà dispiacere sia ai propri genitori che alla collettività. Nessuno pretende che le Forze dell’Ordine, Carabinieri oppure i Vigili, siano sempre a loro seguito per monitorare le loro marachelle. Non si può, ragionevolmente credere, però, che il gruppo sia ignoto alle Autorità locali. Abitualmente stanzia in Largo Baden Powell, davanti alla chiese Regina Pacis e alla Stazione Ferroviaria.

Basta poco che ce vò. Un paio di telecamere collegate con la stazione dei Carabinieri. Spero non ci si metta in mezzo la solita tiritera della privacy. In mezzo ci sta il diritto del cittadino al riposo notturno, la messa in sicurezza del bene della collettività e prevenire che da cella in embrione,  fra non molto, le Autorità si troveranno a dover contrastare cose più serie.

Chi ha tempo non aspetti tempo. Basta poco che ce vò.
 




ANGUILLARA, ACQUA E ARSENICO: BOTTA E RISPOSTA TRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE E COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO

Riceviamo e pubblichiamo la nota del "Comitato Anguillara in Movimento"

Anguillara (RM) – Leggendo la risposta dell’Amministrazione comunale di Anguillara al precedente comunicato, ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: IL COMUNE RISPONDE AL COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO ] volevamo esprimere innanzitutto il nostro stupore: dei Cittadini sono riusciti a far parlare l'amministrazione, la quale, si mostra viva e vegeta per rispondere ad un comunicato, che, secondo loro, risulta essere completamente inesatto.

Noi cittadini, abbiamo semplicemente fatto notare un dato di fatto: non è stata fatta un ordinanza da parte del Sindaco di non potabilità, considerati i solleciti della ASL competente, come riporta il sito del Comune stesso: 

http://www.comune.anguillara-sabazia.roma.it/cms/file/Image/analisi_acque/2014/3ASL_230414_Pantane.pdf”.

Quindi quello che abbiamo verificato è che il comune o chi per lui è venuto meno alla tutela del cittadino e al diritto di libera scelta. L’amministrazione ci risponde che la non potabilità c’è stata solo per un breve periodo. Vogliamo ricordare che le ordinanze sono un obbligo di legge a tutela dei cittadini stessi, anche per un solo giorno e ricordiamo che il principio di prevenzione di tutela della salute umana ed animale fa parte dei doveri di un Comune, come da Decreto Legislativo n. 31 del 2001 art.14 ed art. 19.

Vista la legge ci domandiamo, sempre da liberi cittadini, se questa amministrazione, invece di venire incontro alle famiglie per la tutela della loro salute, omettendo un ordinanza obbligatoria, pensi soltanto a far quadrare i conti del bilancio comunale, non ottemperando ai suoi doveri, mettendo al servizio della comunità un acqua non sicura e inquinata.

Secondo la maggioranza comunale il comitato Anguillara in movimento ha “disinformato”, mentre noi Cittadini riteniamo che sia l’amministrazione stessa a farlo, scegliendo di non informare la popolazione e facendo credere che il nostro comunicato sia per azione politica, invece che per la salvaguardia della salute del Cittadino. Ricordiamo che andare a trovare notizie su wikypedia e soprattutto su siti accreditati significa informarsi e di certo non ci offende questo!!

Premesso che la salute dei cittadini non è strumentalizzabile e che come ribadito pocanzi, siamo noi stessi dei cittadini, scesi in campo a tutela dei nostri diritti e doveri, ricordiamo ai membri dell'amministrazione che sono nostri dipendenti e che la battaglia per l’acqua potabile, pubblica e salubre, vede un lungo percorso nella vita del Comitato Anguillara in Movimento e la collaborazione sul territorio anche con altri comitati locali. Precisiamo che le unità di misura le conosciamo bene, e che nel precedente comunicato c’è stato un errore di battitura e siamo lieti di aver dato, a questa amministrazione,un punto a cui potersi attaccare.

Come Comitato non abbiamo mai parlato di aumenti sulla bolletta dell’acqua, ma di potabilità e di erogazione dell’acqua nelle abitazioni, dove spesso c’è un problema, soprattutto per i cittadini di Ponton dell’Elce, che si ritrovano a pagare un servizio del quale non hanno usufruito e come prevede l’ AEEG in caso di non potabilità il comune può, anzi, DEVE diminuire la tariffa idrica. Forse questo il motivo non è stata emessa un ordinanza?

Diciamo che questo servizio idrico “fa acqua” da tutte le parti. Visto che il garante in caso di non potabilità ammette dei risarcimenti da parte del comune, ci chiediamo: “ Non è che sta cadendo il vostro cavallo di battaglia per le prossime elezioni???” L’amministrazione informa che il problema acqua ad Anguillara è definitivamente risolto, allora come mai le analisi ancora non sono conformi e non nei limiti di legge, in particolar modo a Ponton dell’Elce? 

Anguillara in Movimento sta riportando le voci e le opinioni dei Concittadini e ci stupiamo delle vostre argomentazioni, in verità, poco sostanziose sul tema dell’acqua,; felici di poter dichiarare che non vogliamo ergerci ai primi della classe ma rimanere Cittadini che vigilano dall’ultimo banco…… i secchioni sono in “aula”, noi siamo in strada.

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ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: IL COMUNE RISPONDE AL COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO

Redazione

Anguillara (RM) – Lo scorso 18 agosto pubblicavamo una nota del "Comitato Anguillara in Movimento" che affrontava l'argomento arsenico nell'acqua "emergenza della non potabilità in località Ponton dell’Elce e Colle Biadaro" ponendo all'attenzione dei lettori alcune considerzioni.

L'Amministrazione comunale di Anguillara Sabazia ha inteso rispondere alla nota del "Comitato Anguillara in Movimento".

Ecco la nota dell'Amministrazione comunale di Anguillara Sabazia:

L’Amministrazione Comunale di Anguillara generalmente omette di rispondere a comunicati farneticanti di questo o quell’esperto di turno che, in nome di un sedicente diritto a parlare per conto dei cittadini, salgono in cattedra per sciorinare appunti tratti da WikiPedia o pezzi di studi pubblicati online al fine di far sembrare quanto affermato maggiormente d’effetto. Un lettore attento sa riconoscere e cestinare questo genere d’informazione (disinformazione), il solo obiettivo di questi comunicati è lo screditare qualcosa o qualcuno per trarne, conseguentemente, un ipotetico vantaggio.

Premesso ciò, che rappresenta l’unanime visione di tutta la maggioranza, non possiamo tacere quando l'argomento è l'acqua e conseguentemente la salute dei cittadini (ma soprattutto il loro stile di vita). Usare tale delicato argomento in questo modo strumentale, dopo tutti gli sforzi che l’intera collettività ha posto in essere per far si che anche ad Anguillara avessimo acqua potabile dal rubinetto dopo 10 anni di bugie, è davvero la cosa più “bassa” che si potesse leggere.

Precisiamo dapprima che si parla di microgrammi/litro e non mg/litro che è 1000 volte superiore …. giusto per chiarire a chi fa il “professore” il distinguo tra l’una e l'altra unità di misura.

Smentiamo poi categoricamente l’affermazione di cui al citato comunicato che recita: “Ovvio che il problema arsenico ancora non è stato definitivamente risolto e ovvio che la soluzione dei dearsenificatori non è stata risolutiva (inutile dire: come ci aspettavamo)”. Il problema Arsenico (e Fluoruri) è DEFINITIVAMENTE RISOLTO ad Anguillara! Su questo invitiamo chi fosse interessato ad avere chiarimenti e spiegazioni a prendere contatti con la Segreteria del Comune o uno degli amministratori comunali usando uno dei tanti canali informativi resi disponibili sul sito del Comune di Anguillara. Per i più curiosi informiamo che è anche possibile fare visita agli impianti per conoscere da vicino il loro funzionamento.

Continuiamo informando l’autore del comunicato a firma “Comitato Anguillara in Movimento” che l’affermazione “Forse impossibile togliere la spesa potabilità dalla bolletta dell’acqua?” non trova fondamento per due ordini di motivi. Primo perché non c’è stato alcun aumento della tariffa idrica (se poi si vorrà approfondire si potrà facilmente verificare che la tariffa idrica al metro cubo del nostro Comune è la stessa degli ultimi 5 anni e la più bassa di tutti i Comuni del lago – ed anche oltre), quindi NESSUN costo è stato caricato in tariffa. Secondo perché, a seguito di una Deliberazione dell'AEEG, NESSUN aumento o modifica tariffaria è possibile per quei Comuni che non hanno ceduto il servizio idrico al gestore unico (Acea Ato2 Spa nel nostro caso). Quindi, di cosa si parla?

Quanto accaduto recentemente agli impianti rientra tra i casi di “blocco temporaneo dovuto ad un problema meramente manutentivo risolto in breve termine”, le analisi di controllo operate dalla ASL servono – appunto – a verificare e garantire che gli impianti funzionino. Aggiungiamo, per completezza d’informazione, che ogni passo operato dal Comune in questo contesto è stato fatto dando informazione scritta alla ASL (tali comunicazioni sono agli atti). Va inoltre chiarito che l’Ordinanza di non potabilità per una problematica risolvibile in brevissimo tempo – come del resto è stato – riguardante problemi di carattere “minerale” e, pertanto, non di emergenza immediata, avrebbe comportato alla cittadinanza problematiche superiori anche di carattere sanitario (rifornimento con autobotti). Di tutto ciò, ribadiamo, è stata informata la ASL competente.

Una cosa è omettere di pronunciare Ordinanze senza avere la risoluzione a breve del problema (come accaduto in passato ove ad es. si è omesso di emettere Ordinanze di non potabilità delle acque distribuite dall’acquedotto del Montano nonostante il sollecito e l’invito ad adempiere alla distribuzione di acqua potabile alla cittadinanza per mezzo di autobotti, vedi proposta ordinanza sindacale della ASL del febbraio 2011 assunta al protocollo del Comune con numero 6978 del 2 febbraio 2011 ed emessa in virtù delle analisi delle acque distribuite da suddetto acquedotto che arrivarono a toccare punte di 56 microgrammi/litro) altra cosa è non emettere Ordinanza quando si ha già la contezza che il problema sia  praticamente risolto.

Non da ultimo occorre considerare, per una maggiore conoscenza della problematica, che l'assunzione di minerali quali l’arsenico è dannosa alla salute solo se protratta per un lungo periodo (così come anche riportato nel comunicato di Anguillara in movimento che qui riportiamo: “Sono queste alcune delle conseguenze derivate da un’esposizione prolungata nel tempo all’arsenico contenuto nell’acqua potabile e nel cibo, come ha rilevato l’Organizzazione mondiale della sanità”). La comunità scientifica è ormai concorde nel ritenere che tale assunzione va valutata in un arco temporale medio. Ad esempio, se nell'arco di un mese la concentrazione di arsenico è sempre pari a 10 microgrammi/litro alla fine del mese il nostro organismo avrà assunto 300 microgrammi/litro ed essendo “10 microgrammi/litro” il limite definito dalla normativa vigente, non sarà stata necessaria l’emissione di alcuna Ordinanza di non potabilità. Se, invece, per 28 giorni la concentrazione di arsenico nell’acqua fosse pari a 2 microgrammi/litro e per i restanti 2 giorni fosse pari a 15 microgrammi/litro, alla fine del mese il nostro organismo avrà assunto la quantità notevolmente inferiore di 86 microgrammi/litro ma, paradossalmente, si sarebbe dovuto emettere Ordinanza di non potabilità. Ciò per chiarire che la dannosità dell'arsenico o del fluoro va valutata su concentrazioni medie di un certo periodo. Per calare questo assunto nel caso specifico di Ponton dell’Elce possiamo facilmente osservare che nel periodo minimo medio di 90 giorni la concentrazione complessiva assunta è stata notevolmente inferiore ai limiti di legge.

Semmai vi fosse stato un reale rischio per la salute dei cittadini questi sarebbero stati immediatamente informati come la prassi prescrive. La salute dei cittadini non è mai stata a rischio perché, appunto, “La salute del cittadino non è campagna elettorale”.

L’Amministrazione Comunale di Anguillara Sabazia

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ANGUILLARA, ARSENICO: PERCHE' NON E' STATA FATTA UNA ORDINANZA NONOSTANTE I SOLLECITI DELLA ASL?

A cura del Comitato Anguillara in Movimento

 Sulla problematica acqua ad Anguillara Sabazia  e la nuova emergenza della non potabilità in località Ponton dell’Elce e Colle Biadaro, vorremmo  fare delle  considerazioni.

Ovvio che il problema arsenico ancora non è stato definitivamente risolto e ovvio che la soluzione dei dearsenificatori non è stata risolutiva (inutile dire: come ci aspettavamo).  

Ma prima di entrare nel merito, facciamo un piccolo passo indietro: ricordiamo che la problematica della non potabilità dell’acqua parte dal 2001, quando la Comunità Europea pose i limiti dell’arsenico a 10mg/litro. Ricordiamo che da allora ben quattro amministrazioni si sono susseguite e che nessuna di loro abbia MAI né cercato soluzioni al problema e né  informato la cittadinanza nonostante già si conoscessero gli effetti derivanti dall’assunzione di Arsenico nel tempo. Ci basti citare l’articolo uscito sulla rivista “SCIENZE” del 2002 : Elevati livelli di assunzione di arsenico provocano cancro, lesioni cutanee, malattie cardiovascolari, effetti sullo sviluppo, danni al sistema nervoso e diabete. Sono queste alcune delle conseguenze derivate da un’esposizione prolungata nel tempo all’arsenico contenuto nell’acqua potabile e nel cibo, come ha rilevato l’Organizzazione mondiale della sanità. 

E’ dal 2001 dunque. E chi c’era ad amministrare il nostro caro Paese? Già…gli stessi signori che oggi urlano dall’opposizione allo scandalo, chiedendo le dimissioni dell’attuale giunta, la quale, non può comunque che cercare di arrampicarsi su specchi sempre più fragili.

E non dimentichiamo, che in questo momento di grave pressione fiscale, nemmeno un passo fatto per alleggerire i cittadini. Forse impossibile togliere la spesa potabilità dalla bolletta dell’acqua? In molti Comuni così hanno fatto. Perché questa ostinata lontananza dai cittadini i quali continuano a pagare un servizio che sembra non avere tutela della loro salute?

Da considerare anche , dopo nostri studi al riguardo che stiamo ancora portando avanti, la pericolosità dei fluoruri, considerati in alte dosi, un potenti inibitori delle capacità intellettive soprattutto dei bambini. Proprio la fascia che la Comunità Europea aveva espresso la volontà di far informare dai pediatri per la pericolosità dell’arsenico. Quante di voi mamme hanno ricevuto queste informazioni?

Detto questo, ci uniamo al grido dell’opposizione, chiedendo il perché non sia stata fatta un’ordinanza di non potabilità, anche temporanea, visto i solleciti della USL competente. Ma dopo aver urlato con loro, non possiamo far altro che girarci e ricordargli le responsabilità pregresse che noi non dimentichiamo. Siete complici quanto loro. Da tempo vi alternate tra i banchi del Comune, in un'altalena divertente che fa ridere solo voi. Mentre i cittadini subiscono il frutto delle vostre decisioni e delle vostre negligenze. La questione acqua è la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso, che mostra appieno i frutti di amministrazioni varie che tutto hanno fatto, tranne tutelare il nostro territorio e il cittadino. 

La salute del cittadino non è campagna elettorale.

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di Silvio Rossi

Anguillara / Ponton dell'Elce (RM) – La comunicazione ai cittadini è un servizio di primaria importanza nella società moderna. Questa affermazione sembra non sia compresa, o comunque condivisa da parte degli amministratori del Comune di Anguillara Sabazia. Questo implica problemi notevoli quando l’argomento trattato è un servizio primario come l’erogazione idrica. Non fornire i dati aggiornati, non riferirsi a fonti attendibili, e soprattutto fornire affermazioni frettolose e non complete, su un tema come questo è grave. Dire ai cittadini “l’acqua è potabile”, quando le analisi degli enti certificati non confermano quanto affermato, è una leggerezza che non è possibile tollerare.

LA STORIA
Stiamo parlando dell’acquedotto di Ponton dell’Elce, quartiere periferico di Anguillara Sabazia. A parte le ripetute assenze del prezioso liquido ai rubinetti, che sono conseguenza della mancata manutenzione pluridecennale dell’acquedotto, e alla quale l’amministrazione comunale sta cercando di risolvere (sono stati individuati alcuni allacci abusivi e numerose perdite sotto il manto stradale che compromettevano il funzionamento di tutto il sistema), ciò che sta facendo imbufalire in questi giorni i residenti è il ripresentarsi di valori degli inquinanti che eccedono il limite prefissato, e soprattutto la mancata informazione ufficiale di questi sforamenti.

Il primo allarme risale al mese di febbraio scorso, ma i cittadini ne sono venuti a conoscenza solo il primo agosto, dopo il messaggio mandato da un residente su un gruppo di un social network che si occupa delle tematiche del quartiere. Alle richieste di chiarimento l’assessore Enrico Stronati, sugli stessi mezzi, ha riferito che il problema batterico è stato immediatamente risolto con un intervento sull’impianto di clorazione. Più complesso il caso della presenza di arsenico. Il primo dato che confermava uno sforamento dei limiti risale al 19 giugno, ma che è giunto al Comune di Anguillara il 10 luglio. L’Asl ha chiesto (c’è testualmente scritto “è necessario”) di emettere l’ordinanza di non potabilità. Dal 10 luglio, il Comune ha cercato di risolvere il problema, ignorando peraltro l’invito a emettere ordinanza di non potabilità dell’ente sanitario, con una taratura adeguata del sistema di filtraggio che, a detta dell’assessore, è andato in crisi per il maggior consumo d’acqua dei mesi estivi, fenomeno comunque ampiamente prevedibile.

L’intervento di taratura non è stato in ogni caso immediato, poiché le analisi fuori dai parametri si sono ripetute il 15 luglio (analisi Asl, valori arsenico 22 microgrammi/litro) e il 25 luglio (analisi commissionate alla LabService dal Comune, valori arsenico 16,9 microgrammi/litro).

Solo quando la seconda analisi Asl, quella del 15 luglio è giunta in Comune, il 6 agosto (alle ore 13:14 al protocollo), l’intervento è stato risolutivo. Nuove analisi dal Comune sono state commissionate lo stesso 6 agosto a un laboratorio di Calcata (in provincia di Viterbo), non convenzionato con Accredia, che ha misurato una concentrazione di Arsenico di 1,8 microgrammi. In questo caso chi ha commissionato le analisi ad un privato è lo stesso Comune che ha effettuato peraltro lo stesso campionamento dell’acqua.

La domanda fatta da diversi cittadini e del consigliere di opposizione Stefano Paolessi è: perché affidarsi ad un laboratorio sconosciuto, non accreditato, e non al solito laboratorio analisi, che è accreditato e sicuramente più comodo perché presente nel territorio comunale? La risposta, da parte dell’assessore Stronati, è stata che la Scae di Calcata era l’unico laboratorio aperto il Sabato. Non riusciamo però a comprendere questa risposta, considerato che il 6 agosto era un mercoledì! Perché l’assessore ha fornito una spiegazione palesemente errata? Perché successivamente lo stesso ha pubblicato ulteriori analisi dell’Asl, effettuate il 31 luglio e giunte in comune il 14 agosto, dichiarandole come “analisi certificate ASL che conferma la potabilità e regolarità delle acque distribuite”, quando queste ultime riguardano solo i fluoruri, e non l’arsenico?

Come fanno i cittadini a fidarsi ulteriormente della gestione comunale dell’acquedotto? Non vogliamo in questo contesto dire che il sindaco di Anguillara e l’assessore Stronati non stiano cercando di risolvere il problema. Certamente però ci sono da fare due richiami. In primis, bisogna adottare una maggiore coerenza quando si trattano temi delicati come la salute. Inoltre, non basta lavorare per risolvere il problema. Nella società odierna informare adeguatamente i cittadini non è un favore che l’amministrazione fa agli stessi, ma un preciso obbligo stabilito dalla legge. La comunicazione non può essere affidata a un assessore volenteroso peraltro non esperto della materia. Il responsabile alla comunicazione di un ente come un Comune di quasi ventimila persone non è una figura cui si può rinunciare. Omettere questo servizio significa fare un danno ai cittadini, e le incongruenze di questa vicenda ne sono la dimostrazione.
 




ANGUILLARA, DANNI ALLE CONDOTTE IDRICHE: LUNEDI' PARTONO I LAVORI DI RIPARAZIONE

Redazione

Anguillara Sabazia (RM) – L'amministrazione comunale di Anguillara Sabazia fa sapere che per urgenti ed inderogabili lavori di riparazione di alcuni danni alle condotte idriche, l'erogazione dell'acqua potrebbe subire delle interruzioni le cui modalità, gli orari e le zone interessate sono di seguito riportate:

lunedì 11 agosto 2014: riparazione condotta su Via della Mola Vecchia tra le 8.30 e le 12.30, NESSUNA INTERRUZIONE nell'erogazione dell'acqua;

martedì 12 agosto 2014: riparazione condotta su Via di San Francesco (dinanzi alle scuole medie) tra le ore 8.30 e le ore 12.30, POSSIBILE INTERRUZIONE nell'erogazione acqua dell'acquedotto del Montano che serve tutta la zona compresa tra Strada Vicinale dei Vignali – Via di Ponte Valle Trave ed il Lago (San Francesco, La Valle, Lungo Lago Reginaldo Belloni, Zona Campi Sportivi, etc);

mercoledì 13 agosto 2014: riparazione condotta su Via Prati della Rena tra le ore 8.30 e le ore 12.30, POSSIBILE INTERRUZIONE nell'erogazione acqua dell'acquedotto del Montano che serve tutta la zona compresa tra Strada Vicinale dei Vignali – Via di Ponte Valle Trave ed il Lago (San Francesco, La Valle, Lungo Lago Reginaldo Belloni, Zona Campi Sportivi, etc);

giovedì 14 agosto 2014: riparazione condotta su Via Galba (Zona Campo Marinaro) tra le ore 8.30 e le ore 12.30, POSSIBILE INTERRUZIONE nell'erogazione acqua dell'acquedotto del Biadaro che serve tutta le zone a cavallo della Via Anguillarese a partire dalla rotatoria e proseguendo verso il passaggio a livello (Biadaro, Residenza Claudia, Stazione, etc).

Si fa presente che la pianificazione qui riportata è indicativa e precauzionale in quanto le riparazioni previste per martedì e mercoledì potrebbero – con molta probabilità – essere eseguite nello stesso giorno (ovvero il martedì) e di conseguenza la riparazione in programma per giovedì 14 verrebbe eseguita mercoledì 13.

Si fa inoltre presente che le interruzioni nell'erogazione dell'acqua, seppur previste in un intervallo di 4 ore (8.30-12.30), verranno limitate allo stretto necessario all'esecuzione materiale del singolo intervento di riparazione che generalmente – salvo imprevisti – non risulta essere particolarmente lungo.

Per ogni eventuale comunicazione è possibile contattare, a partire da lunedì 11.08.2014, l'Ufficio Manutenzioni negli orari di apertura degli uffici comunali ai numeri 06.9960.0097 oppure 06.9960.0085 oppure 06.9960.0072, in caso di urgenze è sempre possibile contattare il numero del personale di servizio (H24) della Polizia Locale al numero 348.6905279.

L'Amministrazione Comunale si scusa con la cittadinanza per i possibili disagi arrecati.




ANGUILLARA SABAZIA, COMITATI DI QUARTIERE: INTERVISTA A SECONDO RICCI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

di Simonetta d'Onofrio

Anguillara (RM) – Il tempo dà consiglio, recita un proverbio. Descrive appropriatamente le vicissitudini che hanno visto i politici locali nel raggiungere l’approvazione del regolamento per l’attuazione dei Comitati di Quartiere. 

Ad aprile scorso, dopo una lungo iter e infinite consultazioni tra le varie componenti politiche, anche Anguillara Sabazia, territorio di oltre 18.500 abitanti, è stata raggiunta l’unanimità sulla delibera comunale che ha riconosciuto ufficialmente uno strumento di democrazia partecipativa, i Comitati di Quartiere. A fine luglio sono stati definiti i quartieri. I cittadini, tramite queste forme di aggregazione, possono dialogare con i propri amministratori, porre richieste e pareri specifici, ottenendo risposte scritte su argomenti di interesse comune.

Abbiamo intervistato il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci, con delega ai comitati di quartiere, per chiedergli come è arrivato al raggiungimento del risultato, atteso ad Anguillara da quasi un decennio.

Ad aprile, com’è noto è stato approvato il Regolamento dei Comitati dei Quartieri, dopo tre anni di attesa. Ora siamo ad Agosto. Si è dovuto attendere ulteriormente per la definizione effettiva dei quartieri. Perché?

L’attesa è stata dovuta ad un’iniziale arenamento da parte della Maggioranza. Infatti, proprio per questo, qualche mese fa avevo rassegnato le mie dimissioni per l’incarico che mi fu conferito dal Sindaco Pizzorno subito dopo le elezioni amministrative. Non se ne veniva fuori ed fui costretto a prendere una decisione drastica, rinunciando all’idea di portare ad Anguillara uno strumento importante, contribuire alla promozione e alla partecipazione democratica dei cittadini. Poi la “svolta”. Ed è stato intrapreso un percorso di partecipazione condiviso, rivolto non solo alla mia parte politica ma un dialogo costruttivo con l’intera opposizione. Abbiamo definito, contestualmente all’approvazione della Delibera Consiliare, una Commissione ad hoc e dopo una serie di riunioni aperte ai cittadini e di un forte confronto sono “nati” i quartieri. Certo devo dire che effettivamente ho trovato un iter più semplice all’interno del Consiglio Comunale che durante gli incontri, anche per la carenza di strumenti specifici da adottare. Ci tengo a precisare che non abbiamo messo a votazione mai nulla, ho cercato (riuscendoci) sempre di trovare il consenso all’unanimità, come era già successo nel Consiglio Comunale, maggioranza e opposizione, tutti insieme.

I verbali redatti sono stati messi in rete, le sedute sono state aperte anche all’intera cittadinanza. Azioni molto semplici e che normalmente adotta una Pubblica Amministrazione. Un compito che poteva essere posto in essere anche in passato. Perché attendere tutti questi anni, dieci anni dalla prima formulazione della proposta?

Tutti i verbali e il regolamento sui comitati di quartiere rimarranno agli atti del Comune in modo permanente, si potranno visualizzare e scaricare dal sito del comune, saranno validi anche per chi si alternerà a guidare questo Paese. Passaggio necessario affinché anche in futuro sia riconosciuto anche dagli esponenti del Centrodestra. Una grande vittoria. Nel 2008 ci fu la sola delibera di Giunta, guidata dall’allora Sindaco Minnucci, che non ebbe nessun seguito. Fu un atto “commissionato” per accontentare qualcuno…Le delibere di Giunta disincantano un po’ tutti e lasciano il tempo che trovano. Ora abbiamo ottenuto una delibera dal Consiglio Comunale. Una differenza notevole.

Perché allora, intendo nel 2008, non si riuscì a completare l’iter? Molte persone presenti nell’entourage della politica anguillarina erano presenti anche allora.

Allora fu adottato la Delibera di Giunta coadiuvata dalla Commissione statuti e Regolamenti. All’interno molti componenti non vollero sostanzialmente formalizzarne la costituzione dei comitati di quartiere. Dopo dieci anni sono riuscito a fare un lavoro certosino, venendo incontro anche alle richieste dell’opposizione. Un po’ come sta facendo il Governo Renzi con le riforme costituzionali. Allora non fu fatto questo passaggio. I numeri definiti dei quartieri furono ben 20, tanti!!! Critiche ce ne furono molte, proprio perché il buon senso sosteneva che tale processo era ingestibile, dal punto di vista amministrativo. Importante ora è stato farlo insieme a tutti, e trovare una soluzione accettata da tutti i componenti del Consiglio. Anche per questo sono lievitati i tempi d’attuazione. Ed è vero anche che all’interno della Maggioranza odierna diversi non volevano questo passaggio politico.  Avrebbero optato per una votazione a Maggioranza. Ma non avrebbe avuto lo stesso valore: sono andato nella mia strada e ho seguito il dialogo con gli altri.

Forse qualcuno della maggioranza aveva creduto che tale comportamento fosse interpretato come un inciucio. Proprio chi si rispecchia nella coalizione del Centrosinistra sembra che non lo volesse attuare, un po’ le stesse critiche che abitualmente sentiamo verso il Governo centrale… E’ così?

Non è così, non mi interessa. Le critiche ci sono sempre, qualunque cosa si faccia. Da questo momento Destra, Sinistra e centro saranno obbligati a confrontarsi con i Comitati di Quartiere e ribadisco questo concetto, saranno obbligati a confrontarsi con loro. Ci sarà sempre. L’inciucio è qualcosa di nascosto. Noi invece abbiamo fatto tutto alla luce del sole.

Quanti quartieri sono stati definiti?

Sono stati riconosciuti 9 quartieri. Io ne avrei preferiti 10. I comitati di quartiere sono stati approvati per sempre e non necessitano di nessun altro passaggio in Consiglio Comunale. La Commissione ha avuto il potere esecutivo, proprio per non allungare ulteriormente i tempi burocratici per chi voleva partire a indire le elezioni. Ad esempio Ponton dell’Elce, che già qualche mese fa aveva protocollato la richiesta di fare le elezioni per il rinnovo delle cariche.

Quindi cosa devono fare i cittadini di un quartiere per avere un organo rappresentativo come un comitato di quartiere?

Penso sia importante in questa prima fase procedere ad una divulgazione capillare del contenuto del regolamento dei Comitati di quartiere. Importante rimane spiegare i punti fondamentali di questa importante forma di democrazia partecipativa.  Essenziale è che si formi un comitato promotore locale.

Ad esempio a Ponton dell’Elce, il Direttivo uscente aveva richiesto formalmente di indire nuove elezioni. Il comitato di quartiere non c’è più, sebbene da mesi alcuni cittadini hanno chiesto di rinnovarlo, attendendo per questo la pubblicazione del regolamento e della definizione delle aree, ma a loro avviso, per queste pratiche è trascorso troppo tempo. Perché questo ritardo, non solo in questo ambito, sembra che ogni progetto che si proponga ad Anguillara abbia tempi geologici.

Se ci sono le condizioni, un punto d’incontro anche con i cittadini si potrà accelerare tutto il processo. In tempi brevi, per il 30 settembre. Sto pensando anche ad una Consulta, nominata dalla Giunta su proposta del delegato ai comitati di quartiere.  Proprio per questo motivo. Si potrebbe pensare a una riunione per metà settembre e poi procedere con lo scrutinio. Importante è far arrivare il messaggio a tutti i cittadini, massima trasparenza e pubblicità e collaborazione massima.

Importante l’ultima affermazione fatta. Credibilità e autocritica dei componenti rimangono indispensabili. Anche per le persone che si impegnano a difendere i diritti dei cittadini. Molto spesso le tante beghe tra i componenti dei comitati di quartiere non producono nulla di buono. Spesso abbiamo avuto esempi dove si sono manifestate scaramucce politiche, veri centri di potere e di pressione. Anche per questo il cittadino non partecipa alle problematiche che circondano il proprio territorio, c’è molta crisi su questo aspetto. Un’assenza di responsabilità diffusa?

Si deve cambiare sia in politica che tra i cittadini comuni. Un cambiamento culturale fondamentale per Anguillara. Il regolamento evidenzia anche questo, norme a disposizioni comuni di qualsiasi persona, in modo tale che tutti possano essere protagonisti, in qualsiasi realtà territoriale ad Anguillara. Una vera opportunità a disposizione dell’intera cittadinanza.

 Al termine dell’intervista il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci ci ha chiesto di inserire nell’articolo i ringraziamenti all’intera Commissione che ha sostenuto con lui il percorso attuativo e i cittadini che hanno partecipato alle sedute.

Così come detto durante l’intervista e in altre occasioni abbiamo parlato anche del consiglio comunale aperto richiesto a Ponton dell’Elce, per ricordare il Ventennale dalla fondazione del primo comitato di quartiere ad Anguillara Sabazia, ma che la maggioranza di Centrosinistra non ha voluto realizzare. Sarebbe stato un bel gesto, un’occasione unica anche per l’appoggio ricevuto dall’intera opposizione. Il Presidente Ricci ci tiene a precisare che sarebbe stata un’iniziativa importante, uno spazio dedicato anche per ribadire il concetto di democrazia partecipativa e ripercorrere molte tappe sostenute dal Comitato fondato nel 1994.

Avrebbe potuto rappresentare la ciliegina sulla torta che avrebbe potuto impreziosire una lodevole iniziativa intrapresa dal Presidente del Consiglio Comunale. Purtroppo però, a quanto sembra, il Sindaco invece di ascoltare le sagge parole di chi ha lavorato tanto per accorciare la distanza tra i cittadini e il palazzo, ha preferito assecondare l’accidia che pervade la parte peggiore della sua maggioranza, che crede di potersi “bastare a se stessi”, ignorando troppe volte le richieste di chi ha (mal)posto la fiducia nel loro operato. Sarebbe stato meglio, per il Primo Cittadino, ascoltare i consiglieri e gli assessori che quotidianamente mettono la loro faccia nella soluzione dei problemi della cittadinanza, invece di dare credito a chi ignora tali pratiche, confrontandosi solamente con quella selezionata componente cittadina che invece di rappresentare la massa critica ha la stessa funzione della claque negli studi televisivi.

IN ALLEGATO ALL'ARTICOLO E' POSSIBILE SCARICARE LA CARTA DEI QUARTIERI