ANGUILLARA – MANCIURIA : “ PIZZORNO INERME : NUOVA CAVA DI BASALTO LICENZIATA DA ZINGARETTI”

Redazione

Anguillara (RM) – “Siamo al paradosso di una disamministrazione allo sbando: mentre Pizzorno non risponde alla nostra interrogazione del 12 Agosto 2014 sulle intenzioni di ricorrere al Tar contro l'apertura indiscriminata delle cave di basalto – impegno annunciato e deliberato unanimemente in Assemblea consiliare del 09 Agosto 2012 -, Zingaretti violenta nuovamente l'ambiente sabatino licenziandone una seconda per altri 40 ettari circa, a favore della Società Inerti Nazionale”. 

Commenta così il capogruppo di ScegliAmo Italia Sergio Manciuria, il dispositivo pubblicato sul BURL n° 73 della Regione Lazio in data 11 Settembre 2014, che autorizza l’apertura di una nuova cava in località “Quartaccio” verso il quartiere di Ponton Elce. 

“Abbiamo contattato invano la Dottoressa Rosanna Bellotti, responsabile della Direzione per lo Sviluppo Economico e Produttivo della Regione Lazio – rivela il responsabile sabatino – per avere delucidazioni in merito ai criteri adottati per certificare quell'interesse sovracomunale che scavalca il potere di un intero Consiglio Comunale.
Siamo in attesa di risposta dal 16 luglio ma la nostra pazienza ha raggiunto il limite di sopportazione: è ora di chiedere conto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per verificare la liceità dei provvedimenti adottati che condannano definitivamente Anguillara ad essere il paese delle cave oltre che delle buche".

“Il Primo Cittadino può anche non rispondere alla propria dignità e impegno votato in Consiglio – conclude Manciuria – ma almeno dica pubblicamente se presenterà o meno i ricorsi amministrativi dando così l'opportunità ai cittadini di difendere i propri diritti  nelle sedi competenti. La politica di Pizzorno ormai è chiara a tutti: coraggioso nel divorare i risparmi e sacrifici sulla prima casa con continue tasse, balzelli e tributi, inerme e servile alle arroganze di una Regione Lazio sorda alle volontà del territorio”.  

 




CITTA' METROPOLITANA: CITTADINI INFORMATEVI FINCHE' SIETE IN TEMPO!

di Alberto De Marchis

Città Metropolitana – Dopo la presa di posizione di un gruppo nutrito di cittadini di Anguillara – cittadina al nord di Roma situata sulle rive del lago di Bracciano – rispetto alla volontà di conoscere le sorti dello stesso comune riguardo l’ingresso o meno nell’area metropolitana di Roma, altri fermenti cominciano a manifestarsi.

Così, si inizia una corsa contro il tempo per cercare di acquisire più informazioni possibili riguardo questo nuovo soggetto pubblico che sostanzialmente andrà a sostituire le Provincie e in questo caso quella di Roma. Di fatto su qusto tema le varie amministrazioni locali non hanno informato abbastanza o per nulla la cittadinanza – tranne Civitavecchia e Trevignano Romano – in merito a questo storico passaggio che potrebbe avere anche drastici risvolti rispetto ai servizi fondamentali. Importante resta il fatto che ogni amministrazione comunale ha la possibilità di indire un referendum consultivo per chiedere ai cittadini se aderire o meno all’accorpamento con Roma Capitale o se questi ultimi preferiscono invece unirsi ad altri capoluoghi di provincia che ritengono geograficamente più vicini e più efficienti. Ma il tempo stringe e il 30 settembre si avvicina, data oltre la quale non sarà più possibile chiedere ai cittadini di esprimere il proprio parere.

Di seguito pubblichiamo alcune considerazioni di un gruppo di cittadini di Anguillara Sabazia che di fatto commentano alcuni punti della legge.


La legge: Il sindaco metropolitano è il sindaco del comune capoluogo

La considerazione: Sia nella fase costituente che eventualmente se nessuna modifica mediante statuto, nella fase successiva. e’ assolutamente sconveniente per qualsiasi comune escluso quello di Roma, che il presidente della area metropolitana sia il sindaco di Roma. Sarebbe sempre sconveniente se fosse qualsiasi sindaco che fosse membro della conferenza metrolipotana. l’unica garanzia per l’imparzialita’ di tale ruolo verrebbe da un presidente estraneo a qualsiasi giunta comunale.

La legge: Il consiglio metropolitano è composto dal sindaco metropolitano e da un numero di consiglieri variabile in base alla popolazione (da 24 a 14). È organo elettivo di secondo grado…

La considerazione: Cosa significa organo elettivo di secondo grado?

La legge prosegue: … e dura in carica 5 anni; hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci e i consiglieri dei comuni della città metropolitana. Lo statuto può…

La considerazione: puo’ e non deve, quindi dipende dalla stesura dello stututo. Se lo statuto non riconoscerà questa esigenza, il Sindaco di Roma sara’ sempre presidente dell’area metropolitana.

La legge prosegue: …comunque prevedere l’elezione diretta a suffragio universale del sindaco e del consiglio metropolitano, previa…

La considerazione: previa = a condizione che

La legge prosegue: approvazione della legge statale sul sistema elettorale e previa articolazione del comune capoluogo in più comuni o, nelle città metropolitane con popolazione superiore a 3 milioni di abitanti, in zone dotate di autonomia amministrativa. – Il consiglio è l'organo di indirizzo e controllo, approva regolamenti, piani, programmi e approva o adotta ogni altro atto ad esso sottoposto dal sindaco metropolitano;

La considerazione: sottoposto dal sindaco metrolitano e non da qualsiasi sindaco

La legge prosegue: ha altresì potere di proposta dello statuto e poteri decisori finali per l’approvazione del bilancio. – Gli organi della città metropolitana sono il sindaco metropolitano, il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana. L’incarico di sindaco metropolitano, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza metropolitana è svolto a titolo gratuito.

La considerazione: non ci piace il titolo gratuito. In una societa’ ove nessun uomo fa nulla per beneficenza, si sviluppa il sospetto che in futuro dietro la gratuitita’ si possano celare compromessi che sopperiscano alla gratutita’ stessa, compromessi che saranno a danno della cittadinanza di una delle parti

La legge prosegue: La conferenza metropolitana è composta dal sindaco metropolitano e dai sindaci dei comuni della città metropolitana. È competente per l’adozione dello statuto e ha potere consultivo per l’approvazione dei bilanci; lo statuto può attribuirle altri poteri propositivi e consultivi 

La considerazione: Sarebbe opportuno verificare quali altri poteri verranno attribuiti al consiglio, e se in essi vengano palesati eventuali remissioni in ambito di autonomia locale dei comuni a favore del bene primario dell’area metropolitana che e’ quello indicato dal presidente dell’area metropolitana.

La legge: Alle città metropolitane sono attribuite le funzioni fondamentali delle province e quelle attribuite alla città metropolitana nell'ambito del processo di riordino delle funzioni delle province nonché le seguenti funzioni fondamentali proprie: a) piano strategico del territorio metropolitano;

La considerazione: ingerenza sui territori locali?

La legge continua: b) pianificazione territoriale generale;

La considerazione: ingerenza sui territori locali?

La legge continua:  c) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; d) mobilità e viabilità; e) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale; f) sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano. Ulteriori funzioni possono essere attribuite alle città metropolitane dallo Stato o dalle Regioni.

La considerazione: Quindi questo puo’ significare che su richiesta dello Stato o della Regione, l’area metropolitana potra’ decidere anche in altri ambiti, andando oltre le regole del proprio statuto…quasi ci viene da chiederci se questo passo non sia di fatto un salvacondotto per il Governo nelll’eventuale fallimento dell’abrogazione del titolo V° 

La legge continua:  Per la predisposizione dello statuto della città metropolitana, il sindaco del comune capoluogo indice le elezioni per una conferenza statutaria, da lui presieduta, con il compito di redazione di una proposta di statuto della città metropolitana.

La considerazione: sempre il sindaco di Roma

La legge continua:  La conferenza termina i suoi lavori il 30 settembre 2014 

La considerazione: Quindi se noi indiciamo il referendum , godremo della possibilita’ di decidere solo dopo avere letto lo statuto 

La legge continua: trasmettendo al consiglio metropolitano la proposta di statuto . Entro il 31 dicembre 2014 il consiglio metropolitano approva lo statuto.

La cinsiderazione finale: Ora si chiede, saggiamente, non sarebbe opportuno, visto che la stessa legge lo permette, rimandare l'adesione alla area metropolitana di Roma, solo dopo avere letto lo statuto? Questo potra' avvenire solo se il comune di anguillara, – così come tutti gli altri comuni della provincia interessati – entro il 30 settembre indice referendum consultivo.

LEGGI ANCHE:

18/09/2014 BRACCIANO, AREA METROPOLITANA: ZERBINO DI ROMA O PRINCIPALE COMUNE DELLA PROVINCIA DI VITERBO?
15/09/2014 CITTA' METROPOLITANA: TERMINE ULTIMO PER USCIRNE IL 30 SETTEMBRE.


 




ANGUILLARA: PUBBLICITA' AGGRESSIVA ED INVASIVA

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – L’argomento di oggi non è da sottovalutare. L’invio a domicilio di materiale pubblicitario, per vendita oppure per promozione commerciale sta diventando sempre più invasivo e aggressivo.
La materia è molto attuale. Non per niente è stata regolata dal Decreto Legislativo 6 settembre 2006, n.206 – Codice del Consumo. La normativa nazionale ed europea é molto ricca, tutta atta a difendere e proteggere la privacy e la libertà del privato cittadino.
L’art. 26 – Codice Consumo, elenca i casi in cui l’invio del materiale in fattispecie vien considerato pratica aggressiva, sanzionata per legge e contro la quale si può e si deve invocare la tutela.
L’art.130 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196, specificatamente si riferisce ai casi di “Comunicazioni indesiderate”

Credo di non svelare alcun segreto, quando dico che qui, ad Anguillara, piccolo paese di appena 8 mila nuclei famigliari, ci sono più di cinque grandi magazzini che normalmente intasano le cassette della posta con la loro pubblicità. Qualche cittadino si è organizzato con una seconda cassetta per uso esclusivo alla pubblicità, ma sembra che i fattorini, a quest’ultima, preferiscono ingorgare lo spazio della posta normale con il rischio che tra tanto materiale pubblicitario,che normalmente finisce nella spazzatura, va persa anche qualche bolletta o qualche lettera.

Altra irregolarità, che qualcuno ha già segnalato alla marca incriminata, anziché lasciare un‘unica copia, certi fattorini, per sbrigarsi prima, lasciano pacchi di 3/5 fogli, tanti da intasare la cassetta della posta.
Inevitabilmente tanto di questo materiale cartaceo va finire in mezzo alla strada, perché certi inquilini “civili” svuotano le cassette, gettando il tutto per strada creando disordine e sporcizia.
Anguillara è un piccolo paese, ha un’Amministrazione con personale molto attento all’ambiente. Non sono in grado di quantificare quanto questo materiale incida sulla raccolta differenziata. Non ho idea se sia possibile in merito un intervento da parte dell’Amministrazione, magari promuovendo un amichevole incontro con i gestori di questi grandi magazzini per disciplinare l’operato dei fattorini e rendere questa pratica meno invasiva e aggressiva.
Se questa forma di pubblicità sia esente da imposte oppure se, al contrario, costituisce, in qualche modo, fonte di cassa per il Comune, non forma in alcun modo oggetto di quest’articolo. L’unica speranza é che si ponga fine a questo fastidio causato dall’invasività e l’aggressività dei metodi adottati.




CITTA' METROPOLITANA: TERMINE ULTIMO PER USCIRNE IL 30 SETTEMBRE.

 

Ad Anguillara Sabazia molti cittadini hanno indetto un'assemblea pubblica aperta a tutti per Sabato 20 settembre 2014 alle ore 11 in pèiazza del Molo.

 

Redazione

In relazione alla Legge del 7 aprile 2014, n. 56 , già DDL 1212, che riordina gli Enti Provincia sostituendoli con le Aree Metropolitane ad Anguillara Sabazia molti cittadini hanno indetto una assemblea pubblica per Sabato 20 settembre, alle ore 11:00 a piazza del molo. "Alcuni concittadini, leggendo il testo di legge, sono rimasti preoccupati per il futuro della nostra cittadina, – si legge nella nota – nella intenzione della legge medesima, – prosegue la nota – di annetterla al Territorio dell’ Area Metropolitana di Roma. Ciò che ha preoccupato i suddetti cittadini, è la non terzietà del Presidente dell’Area Metropolitana, rispetto ai Comuni che la compongono, essendo sancito per legge che egli sia il Sindaco di Roma. E' la competenza territoriale che viene attribuita all’Area Metropolitana, e la situazione di debolezza in cui ogni Comune si troverebbe di fronte al tavolo di confronto con gli altri Comuni, eventualmente assoggettati da un complesso di inferiorità verso il Sindaco di Roma. A tutto ciò, si aggiunga la prossima abrogazione del titolo V°, che inciderà ancora in senso di indebolimento dell’autonomia di tutti i Comuni. Se entro il 30 settembre il Comune di Anguillara non indirà referendum consultivo, Anguillara Sabazia passerà in modo irrevocabile all’Area Metropolitana di Roma. – La nota conclude I cittadini, non per porre veto a tale destino, ma per allungare i tempi durante i quali approfondire , comunicare, e rivolgere alla cittadinanza il diritto di scelta , intendono sensibilizzare la nostra amministrazione comunale perché deliberi urgentemente a favore del Referendum.

 

CITTA' METROPOLITANA – MAGI: FIRMATA LISTA M5S, RESTANO CONTRADDIZIONI ENORMI. MIO VOTO APERTO A CHI PRENDERA' IMPEGNI SU ELEZIONE DIRETTA E RUOLO DEI MUNICIPI

di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale componente della Lista civica Marino
La mia firma alla lista del M5s per le elezioni del Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale è un atto dovuto per limitare almeno in parte i danni che la legge Delrio e le successive circolari ministeriali stanno arrecando e arrecheranno all'ordinamento istituzionale, in particolare della Capitale.
Questa legge, incredibile, burocratica e frettolosa, prevede le "elezioni di secondo livello": bella espressione per dire che non votano più i cittadini, ma i consiglieri comunali. L'aggravante è che molti consigli comunali non sono stati informati su scadenze e regole, né dotati di strumenti per poter partecipare al voto. Queste elezioni sono così state consegnate alle decisioni delle segreterie dei partiti. Nel caso del Pd, dunque, al caos delle correnti. E' un fatto gravissimo – che come Radicali abbiamo denunciato da luglio scorso –  se si pensa al potere che avranno i nuovi organi amministrativi, ai quali pure le regioni potrebbero e dovrebbero cedere poteri legislativi. Ma a Roma c'è un'altra questione altrettanto grave. Nel disinteresse generale, mentre tutti erano assorbiti dal toto-nomi, dal numero di donne in lista e da chi nel Pd – da vicesindaco – dovrà vigilare su Ignazio Marino, si sta consumando l’ennesimo passo indietro rispetto al disegno più volte annunciato e ancora incompleto di Roma Capitale. In questo senso la legge Delrio è probabilmente illegittima poiché assimila Roma alle altre città Metropolitane e non ne rispetta la rilevanza costituzionale. Da qui nascono una serie di quesiti fondamentali ai quali nessuno ha nemmeno provato a rispondere, visto che non c’è alcun dibattito pubblico su questa riforma, attesa da venti anni, e su questa prima consiliatura "costituente": nello statuto si intende recuperare il suffragio popolare percorrendo la via indicata dalla legge? E come? Trasformando gli attuali Municipi in veri e propri "comuni metropolitani" dotati di reale autonomia amministrativa? C'è, inoltre, la volontà di prevedere strumenti di iniziativa popolare forti e di tutelarne l'efficacia? In tal caso, sarebbe stato e resta necessario al più presto un dibattito su questo in Assemblea Capitolina, considerato il ruolo e le competenze che i decreti attuativi per Roma Capitale le riconoscono in questo ambito. E’ infatti inaccettabile che Città Metropolitana di Roma Capitale nasca senza aver prima incardinato un percorso in Assemblea Capitolina per armonizzare Roma Capitale e Città Metropolitana. Si tratta di questioni enormi che nessuno tra gli amministratori sembra voler affrontare, nè donne, nè uomini, nè gay, nè bisessuali, nè transessuali… Per parte mia il mio voto, così pesante per il calcolo ponderato previsto dalla legge, se deciderò di utilizzarlo, andrà probabilmente a chi vorrà rispondere e impegnarsi su questi punti.

CITTÀ METROPOLITANA: GRAVE ASSENZA DI DIBATTITO ISTITUZIONALE

di Donato Robilotta    Presidente Federazione Regionale Aiccre del Lazio, membro del CAL
Ora che sono state presentate le liste per le elezioni dei 24 membri del consiglio metropolitano della Città Metropolitana di Roma Capitale, che si terranno il prossimo 5 ottobre, cui parteciperanno circa 1685 elettori tra sindaci e consiglieri comunali dei 121 comuni, è da auspicare che si apra finalmente un dibattito su cosa dovrà essere il nuovo ente e non solo sui posti da occupare. E’ grave che la istituzione della città metropolitana avvenga in assenza di un dibattito tra le diverse istituzioni locali perché il nuovo ente, su cui continuo ad avere molte perplessità, comunque cambia l’assetto istituzionale del nostro territorio specialmente con la trasformazione delle province in enti di secondo livello di area vasta. Tanto è vero che il Presidente di Unindustria Stirpe ha lanciato la proposta della grande Frosinone, a Civitavecchia il Sindaco pensa di uscire dalla città metropolitana per costruire con la provincia di Viterbo l’Etruria meridionale e sindaci di piccoli comuni come quello di Marcellina sono preoccupati per il loro futuro perchè pensano che il nuovo ente sia romano-centrico. Il compito di programmare il nuovo assetto del territorio spetterebbe al Consiglio Regionale che invece di discutere una inutile legge sul cambiamento di nome alle comunità montane dovrebbe occuparsi proprio dei nuovi assetti del territorio e delle funzioni che dovrebbero svolgere i nuovi enti a partire da quelle che oggi svolge la Regione e che invece gli andrebbero trasferite

 




ANGUILLARA: CONFRONTO TRA "VICINI DI CASA", TASI ALLE STELLE

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – In questi giorni i Comuni che ancora non avevano deliberato in merito alla Tasi, hanno dovuto indicare le aliquote applicate e le eventuali detrazioni da calcolare sulla rata prevista.
La Tasi sostituisce l’Imu, per le abitazioni principali, escluse le dimore di lusso (accatastate con categorie A/1, A/8 e A/9). La normativa nazionale prevede un’aliquota massima di 2,5 per mille, che può essere elevata fino a 3,3 per mille se nella delibera sono previste forme di detrazione.

Tutti i comuni hanno dovuto affrontare quindi il problema di dare un valore alle tasse da applicare ai propri cittadini, cifra variabile in funzione delle spese comunali e di possibili altri introiti.

Le scelte delle varie amministrazioni sono state diverse, determinate dalle spese da coprire col tributo, dall’efficienza della macchina amministrativa, dalle scelte che i sindaci e le rispettive squadre. Anche il premier Renzi, nell’intervista che ha aperto la stagione di Porta a Porta, martedì 9 settembre, a seguito di una domanda del conduttore, ha affermato: “Ci sono sindaci più bravi che riescono a mantenere un’aliquota più bassa, e sindaci meno bravi che metteranno aliquote più alte”.

Ci chiediamo quindi, nel nostro territorio chi sono i sindaci più e chi i meno bravi? Come facciamo a verificarlo? Semplice, basta applicare le delibere dei vari Comuni, con un paio di esempi pratici. I casi previsti sono una casa con rendita catastale di 500 euro, abitata da una coppia senza figli, e una casa più grande, con rendita di 1.000 euro, e due figli sotto i 26 anni.

Abbiamo preso in considerazione i comuni intorno al lago di Bracciano, comprendendo Formello e Campagnano, per arrivare al litorale con Cerveteri e Ladispoli. Le aliquote base sono 1,50 per mille a Oriolo Romano, 2,50 per mille nei casi di Bracciano, Manziana, Canale Monterano, Ladispoli e Campagnano, e del 3,3 per mille a Cerveteri, Anguillara e Formello.

Non bisogna però soffermarsi solamente sulla percentuale applicata perché, specialmente nel caso delle aliquote più alte, l’applicazione delle detrazioni può determinare un’imposta netta più bassa rispetto a un altro comune che apparentemente sembrerebbe far pagare meno.

Nella prima ipotesi (casa più piccola senza figli), l’applicazione di una forte detrazione rende praticamente uguali le tasse nette pagate a Oriolo e Cerveteri (126-127 euro), un cittadino di Formello pagherebbe trenta euro in più, la maggior parte degli altri comuni applicano una tassa netta di 210 euro, mentre ad Anguillara Sabazia la tassa raggiunge l’astronomica cifra di 277 euro (!), ben oltre il doppio di quanto pagano i cittadini di Oriolo e Cerveteri.

Nella seconda ipotesi (casa più grande e due figli) Oriolo si mantiene il comune più virtuoso (252 euro), pagano una cifra vicina ai 400 euro tutti gli altri comuni, eccetto Anguillara Sabazia, che si conferma l’ente più esoso, chiedendo ai suoi cittadini un esborso di oltre 500 euro.

Nel confronto tra i comuni interessati quindi, se andiamo a contestualizzare le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sindaco più bravo risulta essere Graziella Lombi, prima cittadina di Oriolo Romano, mentre il cappello con le orecchie d’asino, col quale venivano umiliati gli scolari meno capaci nello studio, deve essere posto sulla testa di Francesco Pizzorno, sindaco di Anguillara Sabazia, che nel calcolo del tributo è colui che chiede ai suoi cittadini la tariffa più alta.
 




ANGUILLARA, PONTON DELL'ELCE: DEGRADO DA STALLA E TASI ALLE STELLE

di Simonetta D’Onofrio


Anguillara Sabazia (RM) – Tasi sì, Tasi no. Dipende ci rispondono la neo coppia Massimo G. e Sara D., che ha acquistato in primavera un villino a Ponton dell’Elce, zona periferica distante da Anguillara circa dieci chilometri e impiegati nel settore sanitario presso un ospedale della Capitale, zona Roma Nord.

La “Tassa sui Servizi Indivisibili”, dovrebbe essere un approvvigionamento di denaro che l’amministrazione dovrebbe utilizzare per la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale ci dice Massimo, ma che senso ha in quest’ambiente dove vivo, effettivamente sono pochi mesi che ci abito, ma non so se ho fatto bene, non lo so proprio.

Mi avevano detto, prima di acquistare l’abitazione, in seguito ristrutturata, che a breve sarebbe anche passato anche l’autobus dell’Atac, che c’era stato un intoppo burocratico, ma che il Sindaco stava provvedendo per farlo transitare.
Mi trovo vicino alla strada dei negozi ed effettivamente è per questo che l’ho acquistata, continua Massim la cosa era allettante, continua Massimo, anche perché non ho figli, ma in futuro il collegamento diretto con lo 030 verso Roma sarebbe stato utile per tutta la mia famiglia.

Più tempo passa e più mi sento ferito nell'orgoglio e nell'amor proprio, in questa situazione di degrado, ma chi se la compra più questa casa con i lavori che ci ho fatto? Ora anche la TASI. Mi hanno detto che l’aliquota è molto alta, assurdo, semplicemente assurdo.
Il verde inesistente, le sterpaglie lungo i marciapiedi, l’illuminazione a intermittenza, la sporcizia ovunque. Se uno si reca a piedi a prendere l’autobus si vede un’erba alta mai tagliata, le cunette sporche, mai qualcuno provvede alla pulizia, deiezioni in qualsiasi punto, poi se ci rechiamo al campetto, sembra essere una terra di nessuno. Siepi incolte, topi che vanno da una parte all’altra, zanzare che ti attaccano in qualsiasi momento della giornata, buche ovunque e quando piove bisogna fare anche lo slalom in via di Tragliatella, l’acqua dentro casa che va e che viene.

Una penalizzazione che non meritavo, a fronte di che cosa? Stavo meglio a Roma in un appartamento di 60 metri quadrati. Quando chiedi tanti soldi a una famiglia normale, termina Massimo alla fine dell’intervista, con tala moglie. Sara, con tanto sudore uno si guadagna e devi versare lacrime e sangue, si deve ricevere qualcosa in cambio. Certo noi siamo anche fortunati, abbiamo un posto di lavoro a tempo indeterminato e senza figli, ma quante persone hanno problemi economici in questo momento?

Quanto riportato sopra è solo una breve testimonianza a dimostrazione del malumore generalizzato avvertito in un Comune dove è stata prevista l’aliquota 3,3 per mille per la TASI, con detrazioni parametrate al numero dei figli, partendo solo dal secondo, per una quota di 30 euro, con tre figli 85.

Gli amministratori aumentano le tasse, ci dicono sempre i politici impegnati alla guida delle amministrazioni pubbliche, perché devono far fronte alla riduzione dei trasferimenti statali. In conclusione, possiamo fare una breve considerazione: in Italia tantissimi comuni hanno adottato aliquote ridotte rispetto al massimo prefissato del 3,3 per mille, inserendo anche delle detrazioni molto alte e diversificate per i quartieri d’appartenenza; ci sono anche altre amministrazioni che non hanno applicato la Tasi, sono diversi nella nostra Penisola, ad esempio il Comune di San Sostene, 1329 abitanti in provincia di Catanzaro. C’è disparità di trattamento, da cosa dipende?




ANGUILLARA, MANCIURIA: "PIZZORNO SENZA VERGOGNA SI CONFERMA IL SINDACO DELLE TASSE"

Redazione
Anguillara (RM) – “Lo stile doroteo, culturalmente sconosciuto al Primo Cittadino, è andato in streaming durante lo scorso Consiglio comunale grazie alle detrazioni sull'abitazione principale (TASI). Pur di non schierarsi con scelte responsabili, Pizzorno rinuncia a salvare la faccia dal mancato impegno assunto nel mese di maggio e vota contrario al nostro emendamento, infischiandosene di creare disparità tra le famiglie di Anguillara con prole. Addirittura, per il sindaco quelle con figlio unico non hanno alcun valore mentre quelle con due o più figli, nella migliore delle ipotesi, potranno dedurre tra i 4 e 8 centesimi al giorno. Ribadiamo: una vergogna ". Lo afferma il Capogruppo di ScegliAmo Italia Sergio Manciuria dopo la bocciatura del nuovo testo, definita pretestuosa, da parte della maggioranza di sinistra. “L'emendamento prevedeva – sottolinea il Presidente del Movimento SI  – l'equiparazione della detrazione di 50 euro per tutti i figli sino a 26 anni senza distinzione alcuna. Opportunità respinta dal Partito Democratico che purtroppo governa la nostra città, per lasciare intatta l'indennità di Giunta, senza dubbio immeritata, visti i pessimi risultati conseguiti ad Anguillara dove i problemi non si risolvono e la qualità dei servizi erogati è pessima. Basti pensare alla dirimpettaia Città di Bracciano dove il Sindaco Sala ha dimezzato gli stipendi della sua Giunta”.

“La sceneggiata napoletana  mandata in onda dal Sindaco – sottolinea l' esponente di ScegliAmo Italia – sullo stile comunicativo adottato dal nostro Gruppo per criticare l'inefficienza disamministrativa e le menzogne di questa giunta, mal  giustifica il mancato rispetto della promessa solenne di applicare alla prima casa l'aliquota minima cioè l'1 %.  La maschera indossata a maggio prima delle elezioni europee con la consapevolezza di mentire spudoratamente agli ignari e fiduciosi cittadini di Anguillara pur di incassare un risultato positivo per i democratici- prosegue Manciuria- viene gettata a settembre facendo emergere l’inganno che costerà caro ai contribuenti: l’applicazione del massimo della  tassa, cioè il 3.3%.

Come forza di opposizione la nostra battaglia proseguirà per veder riconosciuta una equa percentuale di detrazione pari almeno al 50% come richiesto con il nostro emendamento. Basti pensare che lo spirito della  legge stabilisce che l'incremento della percentuale (+0,8) sull'aliquota massima sia destinato alle agevolazioni ma Pizzorno, a fronte di un gettito presunto di circa 500.000 euro, ne destina solo centomila (il 20%) tenendo a disposizione della amministrazione ben 400.000 euro. Per questo motivo–  conclude il Capogruppo –  ci rivolgeremo al Ministero delle Finanze e alle Associazioni dei consumatori per verificare se è legittima l'esclusione dagli sconti di 3500 famiglie che detengono la prima casa. Una cosa è certa, il Primo Cittadino con questo iniquo tributo al massimo consentito (3,3),  passerà alla storia sabatina non solo per gli impegni non mantenuti ma soprattutto  per essere stato il Sindaco delle Tasse ".  
 




ANGUILLARA, RIMBORSI BOLLETTE ACQUA: BASTA CHIEDERE!

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Quando l’informazione coglie nel segno, le reazioni delle controparti possono essere di due tipi. O il giornale viene attaccato, con dichiarazioni contrarie a quanto asserito nell’articolo, o viene ignorato, specie sui social network, nella speranza che, in mezzo alla bulimia comunicativa moderna, la notizia che viene portata a conoscenza vada a finire nell’oblio.

Il nostro articolo sulle bollette del servizio idrico di Anguillara, che sono state emesse senza provvedere alla lettura del contatore, non ha stimolato le risposte di chi, per conto dell’amministrazione, è sempre pronto a giustificare le scelte fatte, indipendentemente dal fatto che queste siano condivisibili o meno dalla maggioranza della popolazione.
Ciò che era scritto nell’articolo, però, rappresenta effettivamente un problema per molti cittadini che pagano in anticipo un servizio che, a volte, non corrisponde a quanto riscosso.
Ne è prova il numero di rimborsi idrici per maggior consumo emessi questa settimana dall’ufficio tributi comunale. In pochi giorni lavorativi sono stati disposti oltre sessanta provvedimenti di rimborso per cittadini che hanno pagato nel 2013 una bolletta maggiore rispetto al consumo reale.
Come può un Comune, che eroga un servizio idrico, il quale, per norma nazionale, dovrebbe avere DUE letture l’anno (non una, bensì due), a sballare completamente la misura di quanto è stato consumato per così tanti utenti?
Come si giustificano i sessanta euro di quota fissa, che dovrebbero coprire, tra l’altro, proprio il servizio di lettura, e che negli altri comuni viene svolto con un canone corrispondente molto inferiore?
Perché i sessanta rimborsi (e siamo in attesa di leggere sull’albo pretorio le ulteriori disposizioni, perché crediamo che non siano terminate a oggi) non sono sessanta errori. Poiché il rimborso viene erogato solamente dietro istanza presentata e documentata dal titolare del contratto di fornitura idrica, e molte persone non hanno verificato che quanto richiesto dal Comune sia relativo a quanto effettivamente consumato, crediamo fermamente che gli errori superino di gran lunga il centinaio di utenze, che in un paese delle dimensioni di Anguillara (ci saranno sei – sette mila utenze?) rappresenta una percentuale INAMMISSIBILE!
Tutto ciò oltretutto senza che nessuno, sindaco, assessori competenti, dirigente del servizio, abbiano neanche chiesto scusa agli utenti (cosa che comunque non li scagionerebbe dalle loro responsabilità), ma anzi, continuano a ripeterci quanto sono bravi, come fanno funzionare bene il servizio, quanto siano i cittadini (che pagano un servizio non erogato) a essere in malafede. 




ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: BOLLETTE PAZZE E TARIFFE SALATE

di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (RM) – Non sono solo le analisi e la mancanza di comunicazione, così come evidenziato nell’ articolo dello scorso 17 agosto [ ANGUILLARA, ARSENICO A PONTON DELL’ELCE: TRA VALORI SCHIZOFRENICI E INTERVENTI LUMACA RISPOSTE CHE “FANNO ACQUA” ]  a far preoccupare la cittadinanza.
Nel mese scorso sono state consegnate le bollette per il 2014, che riportano un consumo presunto dall’ultima lettura (effettuata nel mese di novembre 2013) fino al 31 dicembre 2014!
L’attribuzione di consumi presunti è una pratica che in numerose occasioni è stata condannata dai Tribunali Amministrativi Regionali. Nel caso di Anguillara inoltre la presunzione di consumo, che è considerata illegittima, anche se il periodo per cui viene chiesto il consumo non verificato è trascorso, risulta particolarmente indigesto agli utenti, perché viene chiesto di pagare in anticipo un consumo futuro presunto.

È stata la Cassazione nel 2007 a dire che “in difetto di rilevazione del consumo effettivo, non sia comunque consentito in materia far ricorso a criteri di consumo presuntivo […]”, e numerose altre sentenze hanno condannato i gestori che hanno emanato bollette senza un preventivo accertamento del reale consumo degli utenti.
Ad esempio nel 2009 il Tribunale di Nocera Inferiore affermava “All’uopo s’osserva che i Comuni nella gestione del servizio per la distribuzione dell’acqua potabile, non possono determinare il canone, avente natura di corrispettivo reso, sulla base dei consumi presuntivi in quanto possono richiedere il pagamento solo per l’acqua effettivamente erogata”.

Non da meno il Giudice di Pace di Nuoro, nel 2011, a seguito di un ricorso di un cittadino contro un gestore ha dichiarato: «Abbanoa non può determinare il canone sulla base di consumi presunti. È illegittimo. Deve chiedere il pagamento solo per l'acqua che ha effettivamente erogato e non per consumi non effettuati».
Identiche sentenze sono state emesse a Patti (ME), Agrigento, Castellammare del Golfo.

Ci chiediamo a questo punto: perché il Comune di Anguillara Sabazia emette le bollette utilizzando un criterio già dichiarato più volte illegittimo da tutti i gradi della Magistratura, a rischio di veder accolto qualche ricorso dei cittadini, per poi trovarsi nel caso in grave difficoltà? Sindaco e Assessore sono così fiduciosi che i cittadini di Anguillara siano così benevoli nei loro confronti da non utilizzare questo strumento per evitare di mettere in difficoltà il Comune?

Rifacendoci alla sentenza della Cassazione del 2007 già citata, la stessa indica come: “Quanto al nolo del contatore e al relativo canone, osserva la Corte che il giudice di pace ha affermato che esso ha costituito un aggeggio che ha ingombrato la casa dell'utente senza che svolgesse alcuna funzione né per l'utente, né per il Comune”, per cui, non effettuando il Comune almeno due letture l’anno, sono illegittimi anche i 60 euro di “quota fissa” chiesti da Anguillara.
E proprio la quota fissa è un’altra voce che è maldigerita dai cittadini di Anguillara. Infatti, questo ulteriore balzello smentisce alcuni esponenti della giunta locale, che si vantavano sui social network di avere le tariffe più basse rispetto ai paesi vicini. Le tariffe, come prezzo al metro cubo, in effetti sono basse, ma se a queste si aggiunge una quota fissa esagerata, il prezzo finale pagato dai cittadini (che non guardano le tabelle al metro quadro, ma quanto esce realmente dalle proprie tasche) è più alto di altre realtà simili.

Facendo il confronto con Bracciano, che nominalmente ha delle tariffe più alte, si può notare come sotto il castello Orsini un cittadino che consuma 40 metri cubi l’anno paga 40 euro contro i 77 di Anguillara, una famiglia che consuma 100 metri cubi l’anno paga 87 euro contro 117, chi consuma invece 500 metri cubi l’anno paga 640 euro a Bracciano, e 100 euro in più nella cittadina vicina di Anguillara. Questo perché Anguillara Sabazia ha in bolletta una quota fissa (per il contatore, o forse per l’onore di essere allacciati all’acquedotto cittadino?) di 60 euro, contro gli 8,21 di Bracciano. Facendo una piccola indagine abbiamo scoperto come le quote fisse che tutti i gestori fanno pagare in genere sono dell’ordine della decina di euro l’anno, al massimo 22. Perché ad Anguillara Sabazia si paga una quota fissa (non corrispondente ad alcun consumo) così alta?
La storia delle tariffe somiglia a quelle pubblicità che propongono prestiti a tasso nominale zero, salvo scoprire in seguito che il TAEG (che corrisponde a quanto effettivamente paga l’utente) è oltre il 20%.

LEGGI ANCHE:

24/08/2014 ANGUILLARA, ACQUA E ARSENICO: BOTTA E RISPOSTA TRA AMMINISTRAZIONE COMUNALE E COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO
21/08/2014 ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: IL COMUNE RISPONDE AL COMITATO ANGUILLARA IN MOVIMENTO
18/08/2014 ANGUILLARA, ARSENICO: PERCHE' NON E' STATA FATTA UNA ORDINANZA NONOSTANTE I SOLLECITI DELLA ASL?
17/08/2014 ANGUILLARA, ARSENICO A PONTON DELL’ELCE: TRA VALORI SCHIZOFRENICI E INTERVENTI LUMACA RISPOSTE CHE “FANNO ACQUA”


 




ANGUILLARA, BULLISMO E VANDALISMO: DISAGIO AMBIENTALE, FAMILIARE ED ESISTENZIALE

di Emanuel Galea

Anguillara Sabazia (RM) – Giungono ancora notizie di bullismo da giovani in ogni parte dell’isola. Il vandalismo, senza doverlo descrivere, è di fronte gli occhi di tutti: mura imbrattate, aiuole rasata a suolo, vetri delle sale d’aspetto, di alcune stazione ferroviarie, rotte. staccionate divelte, fontanelle distrutte e non solo. Nell’articolo a mia firma intitolato “Basta poco che ce vò” pubblicato su questo giornale lo scorso 26 agosto, l’unica intenzione era mettere sotto i riflettori il fenomeno del bullismo e del vandalismo, credendo di rendere un servizio “in primis” ai genitori, agli amministratori ed ai servizi d’ordine, Un fenomeno non da sottovalutare perché, fra i più giovani, ha sempre favorito l'accrescimento della violenza.

I commenti sul social Fb all’articolo di cui sopra sono stati tanti e molto dibattuti. Mi rincresce però, che quasi tutti i partecipanti al dibattito abbiano sorvolato diplomaticamente sull’argomento incriminato.

Qualcuno ha tentato un cenno, dicendo di aver notato anche lui “ fenomeni di bullismo giovanile, sia maschile sia femminile, alla stazione di Anguillara Sabazia”, e il discorso è finito lì. Qualcun altro ha invocato “un po' di educazione e senso civico” ed è già qualcosa! C’è stato qualcuno che ha riportato la propria esperienza parlando di “un ubriaco che dava in escandescenze nella stessa piazza “Largo Baden Powell di Anguillara Sabazia.

Ahimè, nessuno ha voluto, oppure si è sentito di scavare in fondo al problema. C’è stato un tentativo di centrare positivamente il tema , facendo riferimento al degrado morale ed etico e soprattutto alla mancanza di rispetto per il bene comune. Non ci si spiega il perché è stato fatto cadere l’intervento anziché svilupparlo ulteriormente. Da un altro gruppo del social Facebook è arrivato un commento, pieno di contenuti, in parte condivisibili, in parte non. Quest’ultimo invitava ad approfondire le cause che portano i giovani a essere a rischio e da un’altra parte invitava tutti ad affrontare insieme la questione politica nazionale e locale denunciando tutto il menefreghismo della società rispetto ai giovani. Un fortissimo impegno è quello che si chiede.

Ho molto riflettuto su quanto appena scritto e mentre riflettevo, mi tornavano in mente le parole di Papa Francesco che esortava tutti ad andare verso la periferia, quella urbana e geografica, ma anche quella spirituale ed esistenziale. Sorvolo sulla periferia spirituale onde evitare di entrare in sterili polemiche con chi non crede nello spirituale. Trovo il terreno comune nella periferia esistenziale. E’ proprio qui che si può ricercare la soluzione al problema.

La microcriminalità, e mi limito al bullismo e al vandalismo, è effettuata da minori, portatori di problemi e trovandosi in condizioni di disagio familiare e ambientale, cercano il calore di “una famiglia” riunendosi in bande, in gruppi, per condividere tra di loro il disagio esistenziale. E’ ugualmente effettuata da minori appartenenti a famiglie agiate ma portatori di disagio esistenziale anche loro come i primi. Triste costatare che il menefreghismo di tutta la società rispetto ai giovani, spesso ha origine nella famiglia e perciò è da lì che si deve iniziare il percorso.
Si deve arrivare in periferia esistenziale di questi giovani, scoprendo il loro habitat familiare, i rapporti affettivi, se esiste la presenza costante e vigile dei genitori.

Affrontiamo insieme la questione, certamente! Facciamoci portatori sani della questione giovanile. Certamente! A qualcuno le telecamere non vanno a genio. Benissimo!
 Il gruppo oppure la banda si sposta altrove perché in molti paesi, oltre alle sale giochi, per i giovani non esiste niente. Non a caso in quell’editoriale del 26 agosto, facendo riferimento ad Anguillara Sabazia, si è fatto cenno alla piscina che aprirà sempre “domani” e, alla sala cinematografica che rimane un mistero. Giusto pure, chiedere a questi giovani cosa si offre in alternativa alla strada.

A questo punto è d’obbligo ridimensionare il fenomeno. Il tutto si ascrive a un gruppetto di ragazzi/ragazze che si possono contare sulle dita delle mani. Chi sono? A quali famiglie appartengono? Sono orfani? Sono ragazzi/ragazze del posto o vengono da fuori? Le telecamere non piacciono. Chi è che deve individuare chi sono per avvicinarli e cercare di capire da cosa dipende il loro malessere?
 
Perché non responsabilizzare, aiutare i loro genitori a recuperarli dalla strada anziché lasciarli vagare di notte nel vuoto della città? Sono sicuro che la società locale sia più che pronta a cooperare, una volta che i diretti responsabili si muoveranno in prima persona.
In parallelo l’amministratore locale ha il dovere di prendersi carico anche di questa “periferia” della società e non deve risparmiarsi dal cercare di offrire ai giovani, meno sale giochi in cambio di sani luoghi d’incontro, per imparare a socializzare e usufruire di sani divertimenti e attività socio culturali.

E’ obbligo dei genitori richiamare dalla strada questi giovani; dovere dell’amministratore provvedere loro l’alternativa.

LEGGI ANCHE:

26/08/2014 ANGUILLARA: BASTA POCO CHE CE VO’

 
 




ANGUILLARA, TASI 2014: STANGATA PRIMA CASA E 2000 FAMIGLIE CON UN FIGLIO SENZA DETRAZIONE

Redazione

Anguillara (RM) – “Avevamo ragione quando nel Consiglio Comunale del 22 Maggio 2014 dichiarammo che approvando l'aliquota Tasi all'1% la Disamministrazione Pizzorno lo faceva esclusivamente come spot pre-elettorale per le elezioni europee. Oggi le nostre giuste accuse si concretizzano e i nodi arrivano al pettine: il Primo Cittadino senza un minimo di dignità amministrativa si conferma il Marinaio della politica smentendo le sue promesse solenni di lasciare la TASI al minimo, e dispone una delibera che innalza la TASI prima casa al 3.3 %  con detrazioni ridicole, escludendo i nuclei familiari con un figlio ".
Lo affermano i consiglieri del gruppo ScegliAmo Italia Sergio Manciuria e Mario Fantauzzi dopo aver letto il testo della proposta della deliberazione inserita all'ordine del giorno dell'Assemblea dell'08 Settembre. 
“Oramai – sottolineano i referenti sabatini  – alla cantilena di aver sanato il bilancio comunale si contrappone la realtà dei fatti che evidenzia l'innalzamento dei tributi e delle tasse, ed è solamente grazie ai sudori e agli sforzi economici dei cittadini di Anguillara che la città può vantare un avanzo di bilancio, tra l'altro solo sulla carta”.
“Nonostante il gettito IMU prima casa rimanga invariato rispetto al 2012 (Governo Monti) – avvertono i due esponenti di ScegliAmo Italia – quest'anno la famosa mancia elettorale degli 80 euro mensili elargita dal Governo Renzi (PD), sarà assorbita dalla Giunta Pizzorno (PD) con evidenti disparità di trattamento tra nuclei familiari, per i quali si aggiunge la beffa della totale abolizione della quota per la residenza primaria pari a duecento euro. In pratica per la Giunta di Sinistra la detrazione di un figlio (partendo da minimo due per nucleo)  vale mediamente 35 euro annui, praticamente una miseria di cui provare una vergogna assoluta.
Tralasciando l'opinione pubblica fortemente negativa sull'inattività amministrativa del Sindaco –  concludono Manciuria e Fantauzzi – riteniamo lunedì una data fondamentale per il futuro politico della città: durante il dibattito consiliare dovrà emergere la netta divisione tra coloro che in maggioranza si ritengono pronti a cambiare verso ad una politica alla pinocchio e fatta di continue privazioni agli abitanti della città rispetto a coloro che, inermi per tre anni e mezzo, preferiscono tirare a campare per un tozzo di indennità lasciando Anguillara strozzata dalle tasse e nella totale decadenza tra buche, rotture della rete idrica, sporcizia e assenza di una guida forte e sicura ".