ANGUILLARA: FIACCOLATA PER FEDERICA MANGIAPELO

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Stanotte ci sarà una fiaccolata che arriverà fino al cimitero di Anguillara. Non è una cerimonia per la notte di Halloween, o per le festività dei morti, che ricorrono in questo week end. In particolare la marcia silenziosa ricorderà Federica Mangiapelo, la ragazza sedicenne morta esattamente due anni fa, la notte tra il 31 dicembre e il primo novembre, nei pressi della spiaggia di Vigna di Valle.

Domani, sabato 1 novembre, alle ore 18:00 si svolgerà una messa in ricordo di Federica presso la chiesa Regina Pacis, dove due anni fa si celebrarono i funerali della ragazza.

Rispetto allo scorso anno, questa commemorazione vede modificato il quadro accusatorio nei confronti dell’ex fidanzato, Marco di Muro, sulla cui colpevolezza gli inquirenti stanno accumulando indizi che potrebbero portare al rinvio a giudizio nel procedimento che è in corso preso il tribunale di Civitavecchia.

In ogni caso, a due anni dalla scomparsa, i genitori attendono ancora una risposta su come effettivamente sia morta la figlia, e si chiedono come mai ancora il colpevole non sia stato incarcerato.

In questo momento, come ci ha detto Luigi Mangiapelo, papà di Federica, non interessa a noi parlare delle indagini, oggi ci vogliamo concentrare solamente nel ricordo della figlia. È ora il tempo della pietà e della solidarietà alla famiglia. Delle indagini si riprenderà a parlare da lunedì, e certamente Luigi e Rossella non mancheranno un attimo nel cercare la verità su ciò che è successo quella notte sulle sponde del lago.

Oggi però – ricorda Luigi – la notte di Halloween è da noi vissuta come un’angoscia, e non più come una giornata spensierata come di solito la viveva Federica con i suoi amici.




ANGUILLARA: QUEL MARCIAPIEDE IMPRATICABILE, DIMENTICATO IN VIA TRAGLIATELLA

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Dal mese di aprile 2014 il marciapiede che permette ai pendolari di raggiungere il quartiere di Ponton dell’Elce è impraticabile per via di un lavoro effettuato a pochi metri dalla prima traversa interna del quartiere periferico di Anguillara.
Lo scorso luglio alcune segnalazioni di cittadini hanno portato all’attenzione dell’amministrazione comunale il problema, illustrando con foto il lavoro mai portato a termine sul marciapiede di via di Tragliatella.

Alla richiesta su chi fosse stato il responsabile del lavoro non concluso, in un primo tempo non è stato possibile per l’interlocutore rispondere, causa l’aleatorietà del database comunale dei lavori svolti in prima persona e autorizzati ai privati, e solo a fine settembre è stato comunicato – non dall’assessore alle manutenzioni, che avrebbe la competenza in materia, ma dall’unico componente la giunta anguillarina che ritiene il colloquio coi cittadini un obbligo per gli amministratori – che il problema è stato determinato dal residuo di un lavoro Enel non portato adeguatamente a termine.

I residenti speravano che una volta scoperto il responsabile, il ripristino del marciapiede potesse essere una questione di pochi giorni. Non c’era nessuna ragione – a giudizio dei cittadini del quartiere – per la quale Enel non avrebbe dovuto, dopo la segnalazione comunale, ottemperare all’obbligo di legge di ripristinare i luoghi nelle stesse condizioni in cui erano stati trovati. Invece, a oltre un mese di distanza, non si vede nulla di nuovo all’orizzonte.

Da parte della giunta anguillarina fu dichiarato, lo scorso 5 settembre, che era stato chiesto il ripristino agli operai comunali per motivi di sicurezza. Una sicurezza che però sembra molto lenta, inadeguata ai bisogni.

"Sembra di vivere una situazione kafkiana, in cui chi dovrebbe ripristinare il luogo non lo fa, chi lo dovrebbe incalzare per far rispettare la legge, dice di sistemare lui, ma non è capace a mettere in pratica la buona volontà espressa, chi deve percorrere il marciapiede è costretto a scendere in strada per passare in un punto pericoloso, in curva." Dichiara un residente del luogo.

Torneremo sull'argomento tra qualche tempo, sperando di trovare finalmente un marciapiede degno di questo nome.




ANGUILLARA: POSTE AFFOLLATE, SERVIZIO IN TILT

di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (RM) – Sono anni che i cittadini di Anguillara si lamentano, ma nonostante reclami, raccolte di firme, lettere mandate dalle amministrazioni che si sono succedute ad Anguillara, l’ufficio postale non riesce a soddisfare i bisogni della città che, con una popolazione che sfiora i ventimila abitanti, chiede un’attenzione maggiore.

L’unico ufficio postale è quasi costantemente congestionato, nonostante l’ampliamento che ha avuto ormai sette anni fa, e i cittadini reclamano l’apertura di un secondo ufficio, o perlomeno l’estensione dell’orario, che attualmente è limitato alla fascia antimeridiana.

La necessità di apertura di un secondo ufficio non è nuova. Già dal 2008, subito dopo l’apertura dell’attuale locale, che ha aumentato solo parzialmente l’offerta al pubblico, disponendo di alcuni sportelli in più rispetto al precedente ufficio di Via San Francesco, si era compreso come l’orario ridotto fosse comunque una penalizzazione che non consentiva una fruizione adeguata.

Da allora sono state numerose le segnalazioni di disservizi, nel maggio 2010 l’allora Capogruppo UDC, Sergio Manciuria, presentò un’interrogazione al sindaco Pizzigallo per sollecitare l’intervento della Giunta nei confronti di Poste Italiane per estendere l’orario di apertura anche nelle ore pomeridiane.

Nel dicembre dello stesso anno è stato il consigliere Silvio Bianchini, oggi vicesindaco, a chiedere che il Comune potesse aprire un tavolo di mediazione con Poste e col Ministero dell’Economia, in quanto ente proprietario.

Nel 2012 fu Immagina Anguillara a lanciare una petizione per chiedere il raddoppio della posta, che in pochi giorni raccolse oltre settecento firme, segno evidente che il problema è sentito dalla cittadinanza.

Siamo arrivati alla fine del 2014, gli amministratori anguillarini che si sono avvicendati hanno provato a chiedere una maggiore presenza delle Poste, senza ottenere grandi risultati per via dell’incomprensibile mancanza di buona volontà della controparte. Se può risultare difficile, o perlomeno di non immediata soluzione l’istituzione di un secondo ufficio, che comporta la divisione del territorio interessato alle singole realtà, prolungare l’orario di apertura comporta solamente un aumento di personale che, giudicando dal flusso di clienti che usufruiscono dell’ufficio, è ampiamente ripagato.

 

Sono le stesse Poste a certificarlo. In ogni ufficio postale c’è un cartello che indica l’afflusso medio agli sportelli, rappresentando con i colori verde, giallo e rosso l’affluenza, e alle poste anguillarine il colore prevalente è quello più congestionato. Non è giustificabile perciò non accogliere le richieste di tutta la cittadinanza.




ANGUILLARA, CENTRO PROFUGHI: ALLARME SICUREZZA INASCOLTATO

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Ci risiamo, eccoli nuovamente in quel posto,  ci dicono alcuni cittadini che abitano nelle vicinanze del centro “CARA”, in via di Tragliatella, a quasi tre chilometri dall’incrocio con via di Santo Stefano, punta estrema del servizio di trasporto pubblico gestito dall’Atac (con la linea periferica 030).

Nella struttura (ex- agriturismo “La Vignarella”), che già negli scorsi anni è stata destinata all’alloggio di profughi provenienti dalle zone di guerra, sono presenti da alcune settimane  diversi rifugiati. Sono molto preoccupati  i residenti del quartiere: “Ogni giorno queste persone percorrono via di Tragliatella e nelle specifico ogni mattina stazionano sulla suddetta via altezza via Albucceto in barba ad ogni norma di sicurezza.

"Qualcuno in attesa magari di mezzi di trasporto ne approfitta per fare i bisogni fisiologici all'aria aperta e sotto gli occhi increduli di noi cittadini, qualcun'altro invece cerca di prendere al volo un passaggio su mezzi privati stile autostop ma in modo a dir poco barbarico, gettandosi praticamente sui mezzi in transito…” . Noi siamo costretti tutti giorni a  transitare in quella strada di passaggio per recarci a Roma" ci riferiscono alcune persone del luogo.

Tutto questo accade in concomitanza con il passaggio dello scuolabus, che quotidianamente è addetto a prendere i ragazzi per portarli a scuola, nel centro di Anguillara. Inquietudine e sconforto per la situazione che si avverte ogni giorno per quanto concerne i problemi di sicurezza e di ordine pubblico. I residenti chiedono un’appropriata vigilanza, tutt’oggi assente, affinché si possa sopportare la convivenza con maggiore civiltà. 

Il centro di accoglienza, negli anni scorsi, ha visto una gestione non coordinata con l’Ente comunale, cosa che ha determinato una serie di incomprensioni tra il sindaco e l’associazione che gestiva il servizio di accoglienza per i profughi. Durante lo scorso mese di dicembre, durante un convegno organizzato con l’associazione “3 ottobre”, nata dopo il naufragio di Lampedusa che provocò quasi quattrocento morti, l’assessore ai Servizi Sociali di Anguillara, Pierluigi Mochi, dichiarò che l’amministrazione aveva fornito la disponibilità a ospitare alcuni profughi, e che l’unica struttura nel territorio comunale idonea era proprio il centro di via Tragliatella.

A parte il riconoscimento del Comune, però, nulla è cambiato rispetto agli anni passati. I rifugiati ospitati nel centro si trovano comunque in una condizione disagiata. Per poter arrivare a Roma (dove si devono recare per i permessi, per mettersi in contatto con le famiglie, per una serie di servizi) devono percorrere via di Tragliatella, che per oltre metà del percorso (da Ponton dell’Elce fino al CARA) non ha marciapiedi, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli automobilisti che percorrono questa strada.

Probabilmente, per evitare di creare una situazione di possibile attrito tra profughi e cittadini, sarebbe opportuno però collocare i rifugiati in un luogo dove ci sono più servizi, oppure fare in modo di portare questi servizi nel posto dove queste persone sono ospitate.  "Non vorremo rivedere i riflettori puntati delle telecamere della televisione, – ci dicono i cittadini –  che come in passato, hanno riportato all’attenzione della cronaca italiana il centro “Cara” di Anguillara Sabazia".
 




ANGUILLARA, UN NOME PER L'EX CONSORZIO: ARRIVANO LE PRIME PROPOSTE

Redazione

Anguillara Sabazia (RM) – Arrivano le prime proposte all’appello de  L’osservatore d’Italia nel lanciare un concorso di idee per dare un nome all’ex consorzio agrario di Anguillara Sabazia dove al momento si trova un’area espositiva che ospita la piroga monossile ma anche la stazione del cinema. Il giurista Daniele Natili, propone di intitolare l’edificio di Anguillara alla memoria della giovane Federica Mangiapelo, la sedicenne uccisa nel lago di Bracciano la notte di Halloween del 2012. Le idee che stanno arrivando sono diverse, c’è anche chi propone “cittadella della cultura” o ancora “museo sabatino”.

ANGUILLARA, A.A.A. CERCASI NOME PER L'"EX CONSORZIO": L'OSSERVATORE D'ITALIA LANCIA UN CONCORSO DI IDEE PER ASSEGNARGLI UN NOME




ANGUILLARA, A.A.A. CERCASI NOME PER L'"EX CONSORZIO": L'OSSERVATORE D'ITALIA LANCIA UN CONCORSO DI IDEE PER ASSEGNARGLI UN NOME

di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (RM) – Come si entra nel territorio anguillarino, appena superato il passaggio a livello, ci troviamo, sul lato destro un edificio che, fino a circa una quindicina di anni fa, apparteneva al consorzio agrario, dove era possibile acquistare mangimi, sementi, attrezzi, e tutti quei prodotti necessari per i coltivatori locali.

Nei primi anni Duemila, dopo la chiusura dell’attività, l’immobile è stato acquistato dal Comune, che però non aveva la possibilità (e soprattutto i fondi) di sistemarlo adeguatamente per renderlo un centro polifunzionale al servizio della cittadinanza.

I lavori di adeguamento sono stati da allora lenti, difficoltosi, discontinui. Per cui, se a ottobre 2006 è stato possibile destinare una parte del locale per un’area espositiva che ospita la piroga monossile, negli anni successivi l’incuria ha provocato danni al prezioso reperto, ed oggi la piroga non è visitabile in forma stabile  (ne parlammo più volte anche noi).

Per il resto dell’edificio sono stati effettuati una serie di lavori (gli ultimi con la creazione della Stazione del Cinema), ma ancora parte dello stesso necessita di lavori per poter essere utilizzato. Attualmente sul manufatto insistono due cause, che vedono il Comune parte nelle stesse, una relativa all’acquisto, e una seconda alla vendita di una parte dello stesso.

Ma se la scarsità di fondi non ha consentito di terminare la ristrutturazione del centro, ciò che più si può notare nell’utilizzo dello stabile è la mancanza d’identità che lo contraddistingue. Chiunque organizza un evento chiama la struttura “ex consorzio”.

Ogni tanto, quando qualche associazione organizza un’attività nel locale, leggiamo con una certa dose di tenerezza, la denominazione che rimanda alla passata destinazione d’uso dello stesso. Che sia il Mercato della Terra, una serata di spettacolo, un dibattito pubblico, vedere nell’indicazione la definizione “ex” non rappresenta un bel biglietto di presentazione.

Noi della redazione, convinti che nella mancanza di altre iniziative, la migliore cosa che si possa fare è rompere gli indugi e rendersi promotori in prima persona, lanciamo un concorso d’idee per assegnare un nome all’ex consorzio (il sindaco Pizzorno è stato informato dell’iniziativa, e ci è apparso favorevole).

Un nome che possa rappresentare la città. Un personaggio illustre che ha conferito lustro ad Anguillara, un elemento tipico del luogo, una tradizione da non perdere.

Speriamo che l’iniziativa possa essere raccolta dagli istituti scolastici, affinché si possa stimolare la fantasia dei ragazzi, che spesso in questo tipo di proposte portano un contributo interessante.

Attendiamo fiduciosi le vostre idee

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ANGUILLARA, MUSEO CONTADINO: SI ACCENDONO I RIFLETTORI SU "PAESAGGI IN MOVIMENTO"

Redazione
Anguillara (RM)
– I temi della Riforma Agraria, le condizioni di vita degli assegnatari, il rapporto tra braccianti e latifondisti, la creazione di nuovi sistemi cooperativistici, l’attività di pesca sul lago di Bracciano, la trasformazione dei luoghi, sono alcuni dei temi dei quali si parlerà domani alle 10.30 ad Anguillara al Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare Augusto Montori nella nuova sede in via Doria D’Eboli per l’iniziativa Paesaggi in Movimento – L'agricoltura, la pesca, il Credito Cooperativo, il turismo. Una storia per immagini.
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L’iniziativa,  inserita nell'ambito delle attività culturali 2014 promosse ed organizzate dall'Associazione Culturale Sabate, si avvale del  patrocinio del Comune di Anguillara, del Parco di Bracciano-Martignano e del Consorzio Lago Bracciano.
 
L'incontro prevede la proiezione ed il commento di immagini con l'obiettivo di porre in evidenza la trasformazione dei luoghi e dei metodi di lavoro. Intervengono Gino Polidori, Presidente Banca di Credito Cooperativo di Formello e Trevignano Romano, Graziarosa Villani, Presidente Associazione Culturale Sabate, Armando Finocchi, storico e redattore della rivista "Vela".
 
La proiezione sarà l’occasione per riflettere sui cambiamenti del paesaggio che sono avvenuti sul territorio. Al termine l’Associazione Culturale Sabate avrà il piacere di offrire a tutti i partecipanti un aperitivo.
 
L’Associazione informa inoltre che ieri sono stati installati in piazza del Comune ed in piazza “Augusto Montori” due cartelli turistici del Museo Contadino, una installazione attesa da tempo e della quale, dopo tutte le richieste rimaste vane per decenni, si è fatta carico in un’ottica sia di valorizzazione del tessuto urbano che di promozione della struttura museale che opera in modo del tutto volontario dal 1992.
 




ANGUILLARA: DOPO IL PUGNO TASI, LA CAREZZA TARI

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Finalmente una buona notizia per i cittadini di Anguillara, che normalmente hanno di che lamentarsi rispetto all’elevata pressione fiscale che li colpisce in ambito locale. Nel Consiglio Comunale del 29 settembre è stata approvata una rideterminazione delle tariffe Tari (che da quest’anno sostituisce la Tares), che permetterà alla maggior parte delle famiglie una diminuzione rispetto a quanto pagato lo scorso anno.

Nella delibera votata in Consiglio sono state presentate dall’assessore all’ambiente Enrico Stronati, che mostrano come, se si eccettuano le unità immobiliari abitate da almeno cinque persone, il risparmio delle famiglie è notevole, specie per i nuclei con tre o quattro persone, i più diffusi numericamente sul territorio comunale.

Dopo essersi attestato tra i Comuni con la Tasi più alta della Provincia, la diminuzione della Tari aiuterà a digerire l’amaro calice dei versamenti da effettuare per le imposte locali. Il risultato della diminuzione è dovuto al trasferimento di una maggiore percentuale delle quote sulla componente legata al numero di residenti nell’abitazione, rispetto alla quota determinata dalla grandezza.

Il totale dei costi del servizio è diminuito rispetto allo scorso anno, nonostante l’aumento della quota pagata dal Comune per il trattamento e lo smaltimento dell’indifferenziato, a causa della chiusura di Cupinoro (circa 170.000 euro), compensato però da un contributo regionale proprio per coprire i maggiori costi della discarica, e al recupero dell’evasione.

Il risparmio per famiglia rispetto a un appartamento di cento metri quadri, è di circa 20 euro per i nuclei di una o due persone, e di 30 euro per nuclei 3 o 4 persone. Per i nuclei familiari di cinque persone, sempre con un appartamento di 100 mq la variazione è quasi nulla, mentre c’è un aumento per i nuclei familiari con sei o più persone, di circa 30 euro.

Oltre alla rimodulazione, per i cittadini che smaltiscono in proprio i rifiuti organici, essendo assegnatari di compostiere, c’è una riduzione sulla tariffa che, dal 5% dello scorso anno, è stata elevata al 15%.
 




ANGUILLARA – PONTON DELL'ELCE, TRASPORTO SCOLASTICO: TANTE DOMANDE… POCHE RISPOSTE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara / Ponton Dell'Elce – Al di là dalla lunga attesa (circa un’ora di ritardo rispetto all’orario prefissato, ore 17, affinché si sia potuta svolgere l’assemblea pubblica a Ponton dell’Elce per parlare di trasporto scolastico) possiamo citare Shakespeare per descrivere il contenuto delle informazioni che gli amministratori del Comune di Anguillara hanno prospettato, dopo che un nutrito gruppo di mamme ha rivolto loro molte domande: “Molto rumore per nulla”.

Sì, proprio così! Perché davanti alla domanda su com’è stato deciso di organizzare il servizio di trasporto scolastico, il consigliere delegato alle aree periferiche Marco Cutillo, e dell’assessore ai servizi sociali Pierluigi Mochi, non hanno fornito una risposta definitiva. Hanno invece confermato che “per ora” il servizio scuola bus non farà la raccolta alle fermate, ma continua a “ritirare” i bambini davanti alle singole case, e che effettivamente i problemi organizzativi ci sono stati.

Le tante mamme presenti hanno lamentato una continua e protratta disorganizzazione per il passaggio dello scuolabus fin dal primo giorno, informazioni non fornite e ambigue, anche per le incongruenze delle risposte dagli addetti al trasporto scolastico, non supportati all’origine da una serie di comunicazione specifica.

Nei confronti di genitori e delle famiglie che, di fatto, chiedono legittimamente, poiché utenti paganti di un servizio pubblico, solamente la sicurezza, l’incolumità dei propri figli durante il tragitto scuola-abitazione con l’utilizzo di pullman di ultima generazione, si sono presentate situazioni di disagio e pericolo, come l’installazione di fermate scuolabus agli incroci, sprovvisti di marciapiedi, di segnaletica orizzontate, di piazzole rialzate, di pensiline, accanto ai raccoglitori dell’immondizia. 

Fatti che sono stati confermati anche dal consigliere Cutillo, il quale ha affermato che diverse fermate dello scuolabus, installate da pochi giorni, circa dieci, sono state effettivamente impiantate in punti non idonei per la protezione dei ragazzi. Ha assicurato che a breve provvederà al riposizionamento corretto dei pali.
Un esempio di come l’ufficio preposto non sembra essere in sintonia con i propri cittadini è l’ostinazione con cui si nega ai genitori dei ragazzi frequentanti la scuola secondaria nel poter scendere autonomamente dal mezzo, senza la presenza di un genitore alla fermata.
A nulla sono valse le richieste dei genitori di firmare una liberatoria, procedura utilizzata nella quasi totalità dei comuni italiani. L’assurdità della questione è data dalla giustificazione fornita secondo la quale gli autisti non sarebbero assicurati per questa eventualità. Peccato però che, nel progetto di gestione della cooperativa Valcomino, che ha vinto la gara di aggiudicazione, proprio in virtù del migliore punteggio nel progetto, la possibilità di far scendere autonomamente i ragazzi è prevista, per cui l’eventuale mancanza di assicurazione degli autisti è da considerarsi un’inadempienza (VEDERE DOCUMENTO IN ALLEGATO – PROGETTO DI

GESTIONE CONTRATTO COOPERATIVA VALCOMINO PAG.6 -PUNTO 3).

Occorre ricordare che i ragazzi che frequentano la terza media, e che sono nati nei primi mesi dell’anno, compiranno quattordici anni durante la frequenza scolastica, età in cui, a seguito di un esame, possono guidare ciclomotori e minicar, ma che non possono percorrere pochi metri per arrivare a casa dalla fermata dello scuolabus.

Inoltre ci hanno detto alcuni genitori che i loro figli, non trovando loro a casa, vengono fatti scendere da parenti o amici con delega, e in genere poi tornano a casa a piedi, dovendo fare un tragitto più lungo di quello che avrebbero dovuto percorrere tra la fermata e casa. A tal proposito abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore Mochi presente alla riunione e ha detto che il Sindaco Pizzorno sta studiando il “caso”, per trovare una soluzione soddisfacente.

Ancora una volta il buon senso e le best practive dell’Amministrazione Comunale sono stati accantonati, invece di risolvere situazioni segnalate dalla comunità e cercare le soluzioni più adatte, tenta in tutti i modi di minimizzare i fatti, dando quasi l’impressione di voler colpevolizzare i genitori e prendere le difese di coloro che queste beffe le hanno causate.

 




ANGUILLARA: OKTOBER FEST… DE CHE?

di Silvio Rossi 

Anguillara (RM) – L’originalità non contraddistingue spesso le iniziative ludico ricreative che caratterizzano le serate estive, in particolare nei week end. Ed ecco che alla fine dell’estate, molti paesi organizzano feste della birra richiamando nel nome (quasi a darsi un tono aristocratico) la più grande sagra paesana del continente, che nata a Monaco di Baviera due secoli fa per celebrare il matrimonio del principe Ludovico di Baviera e della principessa Teresa di Sassonia Hildburghausen, ha avuto un successo tale da essere ripetuta ogni anno, e di attirare mediamente sei milioni di persone.

Anche la Pro Loco di Anguillara, nella speranza di coinvolgere già dal nome un buon numero di avventori, ha pensato bene di chiamare col nome Oktoberfest una manifestazione in piazza organizzata in un fortunato fine settimana (dal punto di vista meteorologico).

Passeggiando tra le bancarelle che animavano Piazza del Molo ci si chiedeva, però per quale motivo si sia scomodato questo nome importante, legato indissolubilmente alla cucina bavarese e ai “fiumi” di birra che vengono serviti nel Theresienwiese. 

In piazza c’erano solo due stand, neanche molto grandi, un pochino anonimi, e uno scarso numero di panche per consumare, che vendevano panini, con in un angolo scritto “birra alla spina”, senza nessuna indicazione del tipo di birra da scegliere, tanto da far pensare a una scelta non basata sulla qualità del prodotto, ma semplicemente dall’economicità della fornitura.

Eppure in altre occasioni la stessa piazza ha visto storici produttori di birre artigianali italiane mescere il loro nettare per la gioia degli avventori. 

Probabilmente chi ha “pensato” la tre giorni anguillarina limita i suoi criteri di gradimento alla possibilità offerta ai propri concittadini di uscire una sera da casa, senza pensare che un’eventuale persona, o gruppo che fosse stato attirato sul luogo dai manifesti diffusi fino alle porte di Roma, non avrebbe potuto fare altro che tornare indietro deluso, e molto probabilmente alla prossima manifestazione che dovesse realizzarsi sul lago, parteciperebbe molto difficilmente.




ANGUILLARA, BATTERI NELL'ACQUA: ORDINANZA DI NON POTABILITA' PER L'ACQUEDOTTO BIADARO

Redazione
Anguillara (RM)
– A seguito del risultato delle analisi batteriologiche delle acque eseguite dalla Asl/Arpa Lazio pervenute al Comune di Anguillara giovedì 2 ottobre e relative al prelievo eseguito in data 25 settembre 2014 il primo cittadino Francesco Pizzorno ha emesso ordinanza di non potabilità.

Nelle analisi si evidenzia la presenza di Coliformi totali nella misura di 4 MPN/100ml (Most Probable Number) mentre la legge stabilisce che tali batteri debbano essere assenti. Per tale motivo è stata emessa Ordinanza di non potabilità per le acque erogate dall’acquedotto del Biadaro (PDF) che serve i quartieri a cavallo della Via Anguillarese (a partire dalla rotonda e proseguendo verso Roma).

Nella mattinata di giovedì 2 ottobre – su commissione del Comune – sono stati effettuati i prelievi dell’acqua da parte di un laboratorio analisi accreditato per eseguire un rapido riscontro in merito alla problematica emersa con le analisi della Asl/Arpa Lazio pervenute. Se il risultato delle stesse fosse negativo, ovvero assenza di Coliformi totali, verrà immediatamente ritirata l’Ordinanza di non potabilità. Al contempo si è provveduto a contattare la Asl affinché effettui un ulteriore prelievo di controllo.