ANGUILLARA SABAZIA: IL 27 GENNAIO 2014 UNA GIORNATA SENZA MEMORIA

 

Nulla sulla pagina istituzionale del Comune, nulla sul blog realizzato da un assessore in nome dell’amministrazione, nulla nel gruppo Facebook “istituzionale”, gruppo dove un post che un cittadino scrisse per onorare il ricordo, è stato rimosso dall’assessore amministratore del gruppo, trattamento che non viene riservato neanche ad alcune pubblicità o a post dai chiari intenti, neanche troppo velati, di propaganda politica.

 

di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (RM)
– La cultura della commemorazione, intesa nell’accezione di “memoria comune”, non è un elemento che può essere facilmente adottato da chi non impegna concretamente la sua volontà per dedicare a questo importante momento collettivo l’attenzione che merita. Non si può pretendere che tutti siano egualmente coinvolti rispetto ai drammi umani vissuti dalle generazioni che ci hanno preceduto, e hanno lottato per consegnarci un mondo migliore, dono che troppe volte sembra si faccia fatica ad apprezzare.

Quale occasione migliore per monitorare il livello di civiltà raggiunto dalle amministrazioni, del giorno della memoria, istituito per celebrare la liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz, avvenuta all’alba del 27 gennaio 1945? Quest’anno, inoltre, ricorrendo il settantesimo dall’evento, il significato, così come spesso avviene nelle scadenze decennali, ha un valore maggiore: difficilmente tra dieci anni i sopravvissuti dallo sterminio potranno portare la loro testimonianza.

Un avvenimento che è stato considerato come l’emblema più rappresentativo della lotta contro la barbarie, cui tutte le nazioni partecipano, immedesimandosi nel lungo elenco di vittime che nel campo hanno visto terminare la loro esistenza. Un evento che impone a tutte le amministrazioni locali la partecipazione, un obbligo morale che tutti i sindaci, gli assessori, i consiglieri degli ottomila comuni, delle venti regioni e delle province devono rispettare, un monito non derogabile, un richiamo alla comune partecipazione.

Ma non tutti sono ugualmente partecipi nella celebrazione. Alcuni comuni non ritengono, probabilmente, di sentirsi in dovere nel garantire l’impegno di divulgare, informare, riflettere su quest’argomento. Noi, francamente, non ne comprendiamo le ragioni. Sorprende, ad esempio come Anguillara, un comune con ventimila abitanti, che tra l’altro ha la delega alla cultura affidata a una storica che spesso affronta questi temi in contesti universitari, non faccia nulla per il ricordo della Shoah. Nulla sulla pagina istituzionale del Comune, nulla sul blog realizzato da un assessore in nome dell’amministrazione, nulla nel gruppo Facebook “istituzionale”, gruppo dove un post che un cittadino scrisse per onorare il ricordo, è stato rimosso dall’assessore amministratore del gruppo, trattamento che non viene riservato neanche ad alcune pubblicità o a post dai chiari intenti, neanche troppo velati, di propaganda politica.

Siamo convinti che la consigliera Roghi avrebbe desiderato un maggiore coinvolgimento da parte dei suoi colleghi nel Consiglio Comunale (se la maggioranza non ha organizzato nulla, le opposizioni non hanno fatto sentire la loro voce nel merito), e che a malincuore abbia dovuto rinunciare a questa impresa.

Tutti gli altri comuni del territorio (Bracciano, Manziana, Canale Monterano, Campagnano, Formello) hanno realizzato incontri, manifestazioni, dibattiti, in cui i cittadini sono stati invitati tramite il portale comunale. Invece ad Anguillara un inquietante silenzio, che fa più male di mille urli, sta a ricordarci chi non sente il bisogno di urlare “io ricordo”.




ANGUILLARA: NEGOZI DESERTI NONOSTANTE L'APERTURA DEI SALDI

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Sabato 3 gennaio, nella maggior parte delle regioni italiane, sono iniziati i saldi invernali, occasione attesa da molti commercianti per incrementare le vendite, da alcuni anni in contrazione per via della crisi economica che non incoraggia certamente le spese. L’apertura dei saldi è probabilmente il giorno di maggior afflusso nelle vie dello shopping nelle città grandi e piccole, e nei centri commerciali, vere cattedrali del consumo. Molte persone fanno letteralmente “la fila” per accaparrarsi l’occasione a un prezzo più basso rispetto a quanto era possibile trovare fino a pochi giorni prima. La città di Anguillara però sembra restare immune dalla febbre dei saldi. O meglio, i negozi hanno esposto nelle vetrine la dicitura “SALDI” accompagnata dalle cifre delle percentuali di sconto applicate rispetto ai prezzi di listino. L’euforia però non ha coinvolto i potenziali acquirenti che hanno disertato gli esercizi cittadini, che erano nel pomeriggio di sabato 3 gennaio desolatamente vuoti.

Abbiamo provato ad ascoltare Giorgio, un commerciante che è stato tra i promotori della recente campagna informativa dell’Associazione Commercianti, per contrastare l’impoverimento dell’offerta nel territorio.

Ha trovato un aumento dei clienti coi saldi?

Devo dire che io non partecipo in questa “orgia” dei saldi. La mia politica è quella di tenere i prezzi bassi tutto l’anno, perché mi spieghi, che significato ha fare dei saldi di fine stagione quando, a parte quest’anno, il freddo deve ancora arrivare, oppure per i saldi estivi dai primi di luglio, quando la gente ancora non è andata in vacanza?

La gente però oggi sente parlare di saldi e si muove comunque.

Sì, comunque nel mio locale oggi c’è qualche persona più di ieri, ma in linea di massima il flusso di persone è abbastanza costante, non c’è un “effetto saldi”.

Quella di Giorgio però è un’eccezione rispetto al desolante quadro offerto dalle vetrine di Anguillara. Negli altri negozi di abbigliamento e accessori, che sono i generi più marcatamente coinvolti nel fenomeno dei saldi, i clienti erano quasi del tutto assenti. Certamente la mancanza di una zona commerciale, dove è possibile fare due passi e trovare numerosi negozi, rappresenta un limite per le attività commerciali della città.

"Non mancano solo i negozi, è assente un’idea stessa di città, intesa come luogo di condivisione, d’incontro". Ha commentato un residente.




ANGUILLARA "CAPITALE": FUOCO E FIAMME SULLA GESTIONE DELLA COOP 29 GIUGNO

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Non cambia nulla il Consiglio Comunale, indetto a seguito dell’interrogazione presentata dai gruppi consiliari di opposizione, in merito alla vicenda relativa al coinvolgimento nell’inchiesta denominata Mafia Capitale della cooperativa 29 Giugno, che è l’esecutrice materiale del contratto di smaltimento dei rifiuti ad Anguillara. Il contratto, stipulato tra il Comune e il Consorzio Nazionale Servizi nel marzo 2011, un raggruppamento di società cooperative composto da oltre cento realtà sociali e cooperative, prevedeva l’esecuzione materiale dei lavori da parte del Consorzio Formula Ambiente Cooperativa, associata alla CNS.

Nel novembre 2012 c’è stato il subentro di un’altra coop. associata a CNS, appunto la 29 Giugno. Nessuno dei componenti del Consiglio Comunale pone in dubbio la buonafede delle controparti. La cooperativa 29 Giugno era, fino a poche settimane fa, ritenuta una delle realtà migliori a livello nazionale sia per quanto riguarda l’organizzazione societaria, sia per l’opportunità di recupero sociale offerto agli ex detenuti assunti dalla cooperativa.

Il consigliere Sergio Manciuria, primo firmatario dell’interrogazione, ha letto nel Consiglio i punti sui quali chiede al sindaco di relazionare riguardo la posizione dell’amministrazione.
1) Con quale norma del Codice degli appalti l’amministrazione Pizzorno ha autorizzato il subentro alla Formula Ambiente Cooperativa, in considerazione del divieto imposto contrattualmente?
2) Atteso il divieto di cessione contrattuale, così come indicato nell’articolo 118 del Codice degli Appalti, quali provvedimenti l’amministrazione intende intraprendere per la risoluzione contrattuale con la CNS?
3) Considerato che, in seguito all’autorizzazione di subentro al Consorzio Formula Ambiente, il personale è stato assunto comandato in capo alla Coop. 29 giugno che, causa l’inchiesta denominata Mondo di Mezzo, o più comunemente con l’appellativo “Mafia Capitale”, la stessa non sembra in grado di coprire la continuità del servizio, quali provvedimenti l’amministrazione Pizzorno ha già intrapreso per la garanzia dell’occupazione contrattuale?
4) Stante l’evidente danno d’immagine nei confronti della città di Anguillara, ancorché in maniera indiretta, chiarisca l’amministrazione come e quando intenda costituirsi parte civile?

Per quanto riguarda gli ultimi due punti, in linea di massima, maggioranza e opposizione concordano. Le iniziative dell’amministrazione sono orientate in primis a garantire la continuità contrattuale sia per non interrompere il servizio, con gravi ripercussioni per l’igiene pubblica, e soprattutto per i dipendenti che stanno vivendo un momento difficile, e negli incontri avuti dal sindaco, si ha avuto notizia delle azioni che la cooperativa ha intrapreso per liquidare gli stipendi.

Per quanto riguarda il danno d’immagine, il sindaco ha riferito come attualmente, finché non si avvia un procedimento giudiziario, l’unica possibilità è farsi riconoscere come “persona offesa”, perché senza un processo non è possibile costituirsi come parte civile.

Più articolato è il discorso collegato alla prima domanda. La differenza di posizioni tra maggioranza e opposizione è determinata dall’interpretazione del passaggio tra Formula Ambiente e 29 Giugno.

Per Francesco Pizzorno il passaggio dalla prima alla seconda cooperativa non è una cessione del contratto, ma un cambio dell’esecutore all’interno del consorzio, al massimo riconducibile all’articolo 18 del contratto (subappalto), e non al 17 (cessione).

Diversa è la posizione dell’opposizione, che ritiene modificato il contratto nei suoi termini, per cui annullabile. Certamente la questione relativa ai consorzi di aziende (e di cooperative, come nel caso specifico) si pone in un vuoto normativo, quindi si arriverà a un chiarimento solamente con un pronunciamento del Prefetto, cui l’amministrazione ha inviato gli atti.
Ragionando per analogia (procedimento utilizzato genericamente in fase giudicante), il cambio dell’esecutore, fermo restando il titolare del contratto, appare più simile all’ipotesi del subappalto che al cambio di appaltatario. Ma non è certo la nostra opinione a fare giurisprudenza nel caso.

Le polemiche riguardanti il contratto sicuramente non sono destinate a spegnersi con questo Consiglio Comunale, e crediamo che neanche il prossimo Consiglio aperto che il sindaco si è impegnato a convocare, potrà portare una soluzione che vedrà tutti d’accordo. Per giungere a una conclusione che metta la parola fine sulla vicenda, dovremo attendere il Prefetto.




ANGUILLARA: SCUOLA COLABRODO E MANCANZA DI SICUREZZA

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Come in molte zone del resto d’Italia, le scuole di Anguillara stanno subendo i danni provocati da anni di disinteresse delle istituzioni a tutti i livelli. La scarsa attenzione mostrata nei confronti della cultura in generale, e in particolare nell’istruzione, sta presentando l’amaro conto a una popolazione che meriterebbe un’attenzione maggiore sia per il valore del proprio passato, ma soprattutto per il futuro dei propri figli.

Accade così che martedì, giorno in cui i conti correnti delle famiglie adi Anguillara hanno subito il terremoto dell’imposizione fiscale, con le scadenze di IMU e TASI, sisma che ha caratterizzato tutta la penisola, ma che nel nostro comune è stato di una magnitudo più alta, data la percentuale applicata, due avvenimenti diversi e scollegati tra loro, fanno indignare i genitori degli alunni frequentanti gli istituti scolastici.

Martedì mattina, giornata piovosa, una classe della materna di scalo ha subito infiltrazioni d’acqua dalle finestre che hanno fatto depositare un velo d’acqua sul pavimento, impercettibile, ma quanto è bastato per far scivolare alcuni bambini. La classe interessata era stata da poco sistemata dai genitori nel progetto “Diamoci una mano”, con cui proprio grazie all’aiuto dei genitori sono state sistemate le classi delle scuole cittadine. Purtroppo però l’intervento permesso si limita alla verniciatura delle pareti, alla pulizia profonda delle suppellettili, non potendo, per tutta una serie di motivi, andare a fondo nella sistemazione di carenze strutturali che si sono stratificate negli anni.

Altro fronte “caldo” giornaliero è stato il trasporto scolastico verso Ponton dell’Elce. La nuova organizzazione, con le fermate per l’attesa, in un quartiere che non dispone di marciapiedi, ha costretto bambini e genitori ad attendere il passaggio dei pulmini in condizioni indecenti per un paese civile. Le lamentele dei residenti che un mese fa chiesero un’organizzazione diversa, almeno per i giorni di maggiore instabilità atmosferica, sono cadute nel vuoto. A peggiorare la situazione, nel pomeriggio è giunta la voce (da confermare) che un bambino sia stato “dimenticato” nel mezzo di trasporto al deposito, dove è rimasto un’ora buona.

Dal prospetto della Tasi, il Comune conferma che le spese realizzate mediante questa imposizione prevedono circa 134.000 euro per la cultura (che a parte una biblioteca che funziona abbastanza bene, non dà particolari segni di vita), e oltre ottocentomila per i servizi alla persona, tra i quali dovrebbero essere prevista anche una quota parte per il trasporto scolastico. Si riuscirà a investirli per rendere migliori i carenti servizi odierni?
Proprio oggi Juncker ha affermato che, nell’ambito degli investimenti che dovrebbero far ripartire l’economia europea, il piano del governo italiano sulle scuole è un buon passo. Ma per giungere al finanziamento necessario per sistemare le strutture decadenti degli istituti nostrani ci vorrà del tempo, i genitori e gli alunni non sono disposti ad attendere, esigono risposte oggi stesso.




ANGUILLARA: ELETTO IL PRIMO COMITATO DI QUARTIERE

di Simonetta D’Onofrio

Anguillara (RM) – Ecco i nomi che prenderanno parte al nuovo consiglio direttivo del primo Comitato di Quartiere di Albucceto, Colle Sabazio, La Riccia, Ponton dell'Elce e Tronchetti del comune di Anguillara Sabazia: Martini Francesca, Maiani Loredana, D’Onofrio Guerino, Chiriatti Giovanni, La Marra Simone, Rossi Silvio, Merenda Luciano, D’Andrea Patrizia, Di Carmine Francesca, Ferrante Dario, Basta Francesco. Collegio dei garanti: Aloisi Vittorio, Curcio Cesare, Calista Marta. Revisore dei Conti: Baldinu Angelo.

È terminato alle 13,30 di domenica 14 dicembre 2014 lo spoglio dello scrutinio elettorale per l’elezione del direttivo del Comitato di Quartiere dei residenti. Una buona affluenza di partecipazione al voto, 245 cittadini. Infatti si sono recati dalle ore 15:00 alle ore 19:00 di sabato 13 dicembre e dalle ore ore 08:00 alle ore 12:00 di Domenica 14 dicembre presso le strutture comunali di Ponton Dell'Elce in via Delle Palme e Colle Sabazio in via Fosso Pietroso, gli aventi diritto nel territorio sono 2059. In sostanza possiamo affermare che è stato superato con un buon margine il quorum fissato dal regolamento comunale per considerare valida la consultazione plebiscitaria fissata al 10%. La percentuale verificata dallo spoglio, 12%, pone fine alle polemiche lanciate dalle tante persone che scommettevano al non raggiungimento della soglia.

L’appuntamento ha registrato la vittoria inaspettata di Francesca Martini residente a Colle Sabazio, che ha visto la netta affermazione rispetto al resto degli altri candidati (l’ultimo entrato nel direttivo ha solo 5 voti), 68 preferenze, il miglior risultato a dimostrazione della compattezza a sostegno della candidatura messa in campo dai suoi concittadini locali.

Un’importante svolta, quindi, il risultato generale di domenica, sia per il Presidente del Consiglio Comunale, Secondo Ricci, con delega ai quartieri, sia per l’impegno scaturito da un gruppo di cittadini che si sono dedicati allo svolgimento delle elezioni comunali consegnando alla storia di questo Comune, con oltre 18.500 abitanti, il primo mezzo riconosciuto ufficialmente dall’amministrazione comunale come democrazia partecipativa, i comitati di quartiere.
Molti cittadini si augurano che una ventata di rinnovamento possa superare le vecchie divisioni che hanno ostacolato un percorso di condivisione collettiva, che avrebbe potuto giovare a tutti i residenti. Forse questo nuovo comitato può essere l’occasione persa troppe volte.




ANGUILLARA: APPALTI IN ODORE DI MAFIA TRA GOVERNI DI DESTRA E SINISTRA…

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Anche ad Anguillara la “monnezza” è gestita dalla Coop. 29 Giugno, azienda esecutrice del contratto di gestione del ciclo dei rifiuti, che vede indagati alcune figure di vertice dalla Procura della Repubblica di Roma, nel sistema “Terra di Mezzo” e che appare, con notevole evidenza, collusa con il malaffare.
La cooperativa 29 giugno è parte di un contenitore generale “CNS” (Consorzio Nazionale Servizi), specializzato nella gestione di una serie di servizi per conto delle pubbliche amministrazioni. Un colosso del settore, composto da 206 associate, presente in tutte le regioni italiane, un partner definito sicuro e affidabile, presente con incarichi pubblici per prestazioni d’opera di vario genere, anche in altri comuni italiani di diverse dimensioni, che ha la possibilità di operare in diversi campi, premiata più volte con una serie di premi “Best Practice” per l’alta qualità dei servizi offerti.

Nel territorio sabatino in che modo approdano alcuni dei nomi collegati con l’inchiesta della Procura “Terre di Mezzo”? Cerchiamo di ricostruire i passaggi politici e amministrativi salienti, che risalgono a 5 anni fa.

Nel novembre 2009, il Comune di Anguillara (con allora sindaco il dott. Antonio Pizzigallo – attualmente consigliere d’opposizione del Consiglio Comunale), pubblicò il bando di gara nella forma di “Dialogo competitivo”. La CNS si aggiudica la gara, in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un importo complessivo di 21.407.760,00 euro più IVA per un periodo di nove anni (pari a circa 2,3 milioni l’anno). Nello stesso periodo la maggioranza di centrodestra, allora alla guida del comune, mise in liquidazione la società multiservizi E.S.A., interamente di proprietà del Comune di Anguillara, che si occupava anche della raccolta e smaltimenti dei rifiuti.

A nulla valsero le dimostrazioni del Partito Democratico che giudicò l’azione di chiusura della società comunale con queste parole “La spregiudicatezza e l’accelerazione data alla decisione, lasciano stupiti e preoccupati. Il tema e il problema dei rifiuti, ai quali si era cominciato a fornire risposte, sensibilizzando la popolazione sulla necessità della differenziazione dei rifiuti, vengono brutalmente stravolti”.

Dopo oltre un anno, nel marzo 2011 (in quel momento a causa dell’incompatibilità del sindaco Pizzigallo il Comune fu affidato al vicesindaco facente funzioni, Stefano Paolessi – attualmente consigliere d’opposizione), venne firmato il contratto di appalto tra Comune di Anguillara Sabazia e la CNS.
Il Consorzio Nazionale Servizi dichiarò, in fase di gara, che l’esecuzione sarebbe stata affidata a una delle sue associate, la cooperativa sociale “Consorzio Formula Ambiente”, con sede a Cesena.

La firma da parte di CNS sul contratto è stata apposta da Salvatore Forlenza, sessantenne uomo di riferimento del consorzio per il centro Italia, un passato da dirigente del PCI, al vertice di Legacoop, oggi indagato nell’inchiesta “Mafia Capitale” (per lui i PM avevano chiesto l’arresto, ma il GIP Flavia Costantini ha respinto la richiesta, non rilevando l’aggravante mafiosa nel suo caso).

Con determinazione 1158 del 29/11/2012, quindi con l’attuale giunta guidata dal sindaco Francesco Pizzorno, la cooperativa “29 giugno” subentra a Formula Ambiente, mantenendo sostanzialmente tutte le condizioni contrattuali precedenti.

Sono molti i cittadini che dopo lo scandalo degli appalti truccati che hanno consentito alla “29 giugno” di fare il bello e brutto tempo nelle forniture di servizi nella Capitale (fino a ieri nessuno, neanche chi oggi tuona contro tutto e tutti si è mai accorto di nulla), leggono questo passaggio come l’ingresso del sistema perverso anche nelle pratiche amministrative anguillaresi. Tale lettura appare, però, perlomeno superficiale.

Se il problema dell’infiltrazione dell’organizzazione nel territorio è Salvatore Buzzi, il presidente della cooperativa “29 giugno”, egli era già presente in quanto presidente del CdA di “Formula Ambiente”, fino al 2012. Proprio quando la sua carica in Formula Ambiente era cessata, si è verificato il cambio dell’esecutore materiale del contratto, per cui Salvatore Buzzi ha controllato continuativamente il servizio di raccolta dei rifiuti in Anguillara, non è “arrivato” solo col passaggio della cooperativa “29 giugno”, c’era da quando CNS vinse la gara d’appalto. E come era presente a Anguillara, lo era in molti comuni della provincia, da Formello a Pomezia,

Oggi tutte le realtà impegnate nel servizio di raccolta rifiuti di Anguillara sono coinvolte nelle indagini, ma non si può certo dire che fino a ieri nessuno poteva sapere che la Formula Ambiente, o Salvatore Buzzi fossero soggetti “poco affidabili”.

Già nel febbraio 2012 un’inchiesta nel teramano in cui la DDA dell’Aquila ha indagato, assieme a sei sindaci e ad altri amministratori di società impegnate nello smaltimento dei rifiuti, “Salvatore Buzzi, 57 anni, presidente Cda di Formula Ambiente Società Cooperativa Sociale”.

Ma chi è precisamente Salvatore Buzzi? . Il “Salvatore”, secondo la procura di Roma, avrebbe “drogato” il sistema degli appalti pubblici, beneficiando quindi di strade preferenziale, sottoscrivendo accordi con politici corretti. La procura parla chiaramente di mafia nella capitale, quella made in “Rome”, in modo particolare a Roma Nord. Il procuratore Pignatone ha scoperchiato un grande fusto pieno di picrato di ammonio. Piano piano sta esplodendo, dissolvendo con se le tante “brave persone” che con la criminalità si sporcavano le mani per avere solo soldi e null’altro.

Salvatore Buzzi ha nel suo curriculum alcuni punti che oltrepassano le possibilità del pensiero umano. Il “Corriere della Sera” su un articolo a lui dedicato dal titolo “Buzzi, imbroglione e sognatore110 e lode in carcere e le mazzette “, ci dice che un bel giorno, il 26 giugno del 1980 il Buzzi diede 34 coltellate a Giovanni Gargano. Lo uccise perché lo ricattava. Lavorava come impiegato in una banca e architettò truffe ai danni dello sportello: rubò assegni e li gira al complice che li incassa. Poi però Gargano prese a ricattarlo con la minaccia di rivelare tutto ai superiori. Chiarimento di conti violento – «l’ho disarmato per difendermi e poi ho perso la testa» -, pugnalate, manette e carcere. «Pena complessiva di anni 14 e mesi 8 di reclusione per i reati di omicidio e calunnia» dettaglia l’ordinanza di «Mafia capitale». Mitigati da indulto e grazia.” Ma di strada ne ha fatta tanta il Buzzi, si è messo in “gioco”, si è laureato in carcere. In altri termini ha molte capacità imprenditoriali accertate anche dai fatti. Tant’è che all’assemblea del 17 maggio dell’anno scorso mentre presentava la relazione di bilancio del gruppo cooperativo “29 Giugno” (presenti anche l’attuale ministro Giuliano Poletti (allora presidente della Legacoop), l’Amministratore Delegato di Banca Prossima Marco Morganti, il Presidente di Legacoop Lazio Stefano Venditti e il Direttore Commerciale di CNS Giuseppe Cinquanta) il Buzzi riportava: “Noi ormai parliamo di gruppo cooperativo poiché le nostre quattro cooperative e le altre società controllate sono il frutto di percorsi che si sono sempre intrecciati strettamente ed oggi iniziamo a dare la nostra immagine complessiva in modo da valutare bene non solo le dimensioni ma anche la complessità della nostra azione”. Era orgoglioso dell’andamento economico del gruppo. Infatti, mentre la crisi nella Penisola avanzava, le attività da lui gestite godevano di un benessere generalizzato. Commentava così Buzzi contento dei suoi frutti lavorativi: “Se analizziamo i risultati del nostro gruppo assistiamo ad un trend nettamente in controtendenza. Rispetto al 2008, inizio della crisi, abbiamo di molto aumentato i nostri volumi e gli occupati tanto che dal dato del bilancio consolidato che redigiamo dal 2011 abbiamo un aumento significativo di oltre il 20%.” .

Chissà cosa penseranno i poveri imprenditori e le loro famiglie costrette a chiudere le loro attività. Taluni si sono anche suicidati per la crisi. Momenti molto belli per il Buzzi, anche sotto l’aspetto finanziario. Lo affermava lui stesso: “il nostro rapporto con le aziende di credito si è andato sempre più sviluppando e nel corso di questi anni abbiamo ottenuto aumenti dei fidi che spesso hanno preceduto l’aumento dei nostri fatturati e pertanto non abbiamo mai avuto problemi finanziari”.

Anche con Alemanno aveva fatto “pace”. Quella “Destra” che nel 2008 aveva portato alla guida della città di Roma Alemanno. Salvatore Buzzi commenta proprio questo passaggio di consegne “Dopo ben 15 anni di giunte di sinistra e abbiamo avuti ben due anni di conflittualità molto aspra con l’amministrazione, con una iniziale perdita di commesse anche storiche e di conseguenza nel 2009 la cassa integrazione per molti soci e dipendenti; conflittualità superata nel corso del 2010 con lo stabilizzarsi dei rapporti di normale confronto con l’amministrazione Alemanno”. Nel nostro sviluppo abbiamo avuto sempre vicini a noi la nostra organizzazione sindacale Legacoop e nel contempo abbiamo avuti rapporti di proficua collaborazione con i sindacati. Oggi possiamo affermare che la cooperativa 29 Giugno è un patrimonio di questa città”. L’inchiesta del Procuratore Pignatone è circoscritta nella città di Roma, almeno per ora. Chissà se accadrà come nel periodo di Mani Pulite? Spazzò via tanti politici e amministratori corrotti. Insomma c’è ancora tanta “monnezza” da raccogliere nei comuni grandi e piccoli dislocati nella nostra bell’Italia.




ANGUILLARA, "ODORE DI MAFIA": L'OPPOSIZIONE CHIEDE CONSIGLIO STRAORDINARIO SU AFFIDAMENTO A COOP 29 GIUGNO

Redazione

Anguillara (RM) – “Massima trasparenza sulle modalità di subentro del servizio a favore della Coop 29 Giugno che secondo noi contrasta con l'art. 17 del Contratto di appalto sottoscritto dal Comune di Anguillara con la CNS”.

E’ quanto chiedono al sindaco Francesco Pizzorno i consiglieri di tutta l’opposizione, Antonio Pizzigallo, Sergio Manciuria, Mario Fantauzzi, Christian Calabrese e Stefano Paolessi, riguardo alla vicenda che vede coinvolta la Coop 29 Giugno nell’affidamento-subentro del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, avvenuto con determina 1158 del 29 Novembre 2012. 

Sulla questione l’amministrazione è intervenuta qualche giorno fa omettendo che il subentro è avvenuto sotto la giunta  Pizzorno . Chiarimenti che l’opposizione ritiene approfondire per la massima trasparenza tanto da richiedere la convocazione di un Consiglio comunale straordinario (leggi qui richiesta convocazione e interrogazione). 

I gruppi di minoranza hanno anche presentato un’interrogazione con risposta orale urgente – inviandola anche al Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone  – con la quale richiedono, considerando “che durante l’amministrazione Pizzorno e precisamente in data 29 novembre 2012 con D.D.  n. 1158 su richiesta della CNS titolare del contratto veniva autorizzato il subentro a favore della Coop 29 Giugno con sede Roma di recente oggetto di indagine da parte della Procura della Repubblica di Roma”  e considerato anche “che tale “subentro” autorizzato durante l’Amministrazione Pizzorno  sembra contrastare con l’art. 17 del contratto (leggi qui il contratto) che fa espressamente divieto della cessione contrattuale  così come previsto dall’art. 118 comma 1 del Dlgs 163/2006”, i consiglieri di opposizione chiedono “con quale norma- deroga prevista ai sensi del Codice degli Appalti, l’Amministrazione Pizzorno ha  autorizzato il subentro alla Consorzio Formula Ambiente Coop legittimata dalla CNS in sede di gara, in considerazione del divieto imposto contrattualmente”.

Nell’articolata interrogazione, i consiglieri precisano all’amministrazione “Atteso il divieto di cessione contrattuale così come configurato dall’art. 118 comma 1, quali eventuali provvedimenti  l’Amministrazione Pizzorno intende intraprendere per la risoluzione contrattuale con la CSN”, considerato, secondo gli interroganti, “che in seguito all’autorizzazione di “subentro” a Consorzio Formula Ambiente, il personale è stato assunto-comandato in capo alla Coop  29 Giugno che causa l’inchiesta denominata Mondo di Mezzo (più comunemente con l’appellativo Mafia Capitale), la stessa non sembra in grado di coprire la continuità del servizio”, chiedono espressamente di conoscere “quali provvedimenti l’Amministrazione ha già intrapreso per la garanzia dello stipendio e l’occupazione al personale in caso di risoluzione contrattuale”.

Alla luce di tutto di questo, i consiglieri ribadiscono che “Stante l’evidente danno d’immagine nei confronti della Città di Anguillara ancorché in  maniera indiretta, certifichi l’Amministrazione come e quando intende costituirsi parte civile”.  

“Adesso – dicono i rappresentati dei gruppi di minoranza – spetta alla Disamministrazione Pizzorno capace solo di aumentare le tasse  come la Tasi senza erogare servizi decenti, dimostrare fermezza e coraggio per discutere pubblicamente e con la massima trasparenza di tale procedura di affidamento. 

In caso contrario pur non essendo giustizialisti – concludono – interesseremo della questione le autorità competenti”.




ANGUILLARA, RIFIUTI E APPALTI: FUORI L'ODORE DI MAFIA!

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Cittadini di Anguillara in MoVimento

Anguillara Sabazia (RM) – L’amministrazione comunale di Anguillara, a seguito delle vicende legate alle indagini di Mafia Roma e che interessano Roma Capitale con buona parte del PD e delle destre romane, chiarisce con comunicato la propria azione volta a seguire lo svolgimento dell’inchiesta, al fine di tutelare il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sul territorio. Il bando, come si evince dal testo, è stato vinto dal Consorzio Nazionale Servizi e in seguito affidato, nella sua attuazione pratica, alla Cooperativa 29 Giugno. Si riconosce l’esigenza di garantire comunque un servizio pubblico per il quale i cittadini pagano le salate tasse, ma non si può evitare una riflessione ben più ampia che coinvolge tutti i territori dell’hinterland e non solo Anguillara. Il ciclo dei rifiuti, l’interesse economico delle municipalizzate, le svariate cooperative sempre più simili a SpA che ingrassano le tasche dei già ricchi, la notevole e vergognosa confidenza di pregiudicati con le istituzioni di cui erano soci in affari. I cittadini sono stanchi del malaffare, i cittadini sono al collasso a causa di un patto di stabilità che costringe alla povertà dei territori; siamo stanchi dell’ennesima prova che la mafia si aggira indisturbata nelle istituzioni e che ne trae profitto sulle spalle degli onesti.

Chiediamo alla nostra solerte amministrazione di procedere, in virtù delle indagini e degli arresti con accuse pesanti come concorso in associazione mafiosa e criminalità organizzata, di recidere il contratto con la suddetta e di procedere all’organizzazione gestionale della raccolta differenziata che dia lavoro ai residenti, ai nostri padri e madri di famiglia. Chiediamo e ci poniamo come parte proponente aperta al dialogo per far rifiorire Anguillara.




ANGUILLARA, PONTON DELL'ELCE: DOPO ANNI IL COMUNE STA ACQUISENDO UN IMMOBILE ABUSIVO

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Un centro servizi, un ufficio anagrafico, uno studio medico, una sala in cui poter organizzare le attività del nascente Comitato di Quartiere numero “9” (l’ultimo sulla pagina del Comune, ma il primo a organizzarsi, a chiedere le elezioni, e tra poche settimane ad avere un direttivo). Le possibili destinazioni d’uso non scarseggiano.

Il Comune, dopo un lungo iter amministrativo, sta acquisendo al patrimonio un immobile costruito abusivamente nel comprensorio di Ponton dell’Elce. Sono passati diversi anni da quando la struttura fu posta sotto sequestro per mancanza dei requisiti di legge per poterla condonare. Dopo una prima ordinanza di demolizione, si pensò di recuperare i locali per destinarli a scopi sociali, nella carenza di strutture adatte allo scopo in un quartiere periferico come questo.

Nell’ultimo Consiglio Comunale era stata inserita l’acquisizione, ma per ulteriori verifiche sulla pratica il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Silvio Bianchini, ha deciso di rinviare il punto al prossimo Consiglio.
Gli abbiamo chiesto alcune delucidazioni sulla questione:

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Qual è il motivo che ha fatto slittare l’acquisizione al prossimo Consiglio Comunale?

Per maggiore approfondimento in ordine ai vincoli sovraordinati, anche se il Resp. Dell’area aveva dato il suo parere tecnico all’acquisizione. Ribadisco, come ho fatto in Consiglio, che la delibera era legittima e difficilmente impugnabile da parte di terzi ma per un rispetto profondo che nutro nei confronti della istituzione quale è il Consiglio ho voluto ritirare la Delibera.

Quando è iniziato l'iter per acquisirlo?

C’era un’Ordinanza di Demolizione del 2007, con primo verbale nel 2010 d’inadempimento della demolizione. Successivamente quest’amministrazione ha effettuato un secondo verbale e iniziato la pratica per acquisirlo a Patrimonio.

Quali sono state le difficoltà maggiori?

Tutto l’iter per effettuare accatastamento e frazionamento, fatto con l’ausilio dei Vigili vista l’impossibilità di accedervi

Abbiamo saputo che state effettuando la stessa operazione con altri manufatti. Quanti sono, e dove sono quelli più prossimi all'acquisizione?

Sono tre, ma non posso rivelare la loro ubicazione per meglio procedere nell’iter.

Si spera a questo punto che la struttura venga messa a disposizione del quartiere, con una serie di servizi gratuiti, a differenza di quanto avvenuto con il centro comunale che si trova a poca distanza, nato come centro d’aggregazione, e oggi inserito nel centro sportivo (che attende da ormai troppo tempo di essere assegnato, per colpa di un bando di gara troppo oneroso per l’eventuale aggiudicatario), e fruibile solo occasionalmente.
Alcuni cittadini sperano di poter vedere dentro la struttura uno studio medico, magari utilizzato a rotazione da quei dottori che hanno clienti nel quartiere, e che sono costretti per una ricetta a percorrere venti chilometri per raggiungerne lo studio, oppure un ufficio comunale che possa fungere da tramite per le pratiche che costringono i cittadini a recarsi presso la sede comunale.




ANGUILLARA: PULIZIA FOSSO VIGNALI CASACCIA E PIANO INTERVENTI DEI FOSSI

Redazione

Anguillara Sabazia (RM) – prendono il via oggi 25 novembre i lavori di pulizia e messa in sicurezza del fosso dei Vignali-Casaccia. I lavori saranno eseguiti da ditta specializzata nell’ambito delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria che il CBTAR (Consorzio di Bonifica Tevere Agro Romano) ha commissionato nel piano degli interventi 2014-2015. Il Comune di Anguillara Sabazia ha provveduto ad inoltrare formale richiesta per introdurre, all’interno dei futuri piani di manutenzione a cura del Consorzio, ulteriori fossi del territorio comunale fra i quali risulta comunque già compreso quello sito nei pressi di Via Casale di Spanora per il quale sono previsti interventi che verranno eseguiti orientativamente nella prima metà del 2015.

Si rende inoltre noto che verrà emessa Ordinanza di divieto di sosta e parcheggio nei pressi dell’ex Consorzio Agrario e aree  limitrofe che si trovano lungo il fosso Vignali-Casaccia per l’intera giornata di sabato 29 novembre 2014. Ciò al fine di agevolare le operazioni di bonifica per le quali si rende necessario operare con l’ausilio di mezzi meccanici.

E’ richiesta quindi la massima collaborazione, al fine di evitare che i mezzi in sosta possano in qualche modo intralciare e/o rallentare i lavori.

Inoltre si comunica che questa Amministrazione sta predisponendo, anche ai fini di Protezione Civile, un piano di interventi di pulizia dei fossi stabilendo che sarà data priorità di intervento ai tratti che interessano le zone densamente abitate o comunque maggiormente urbanizzate, fermo restando l’impegno ad eseguire interventi compatibilmente alle risorse economiche man mano disponibili.




ANGUILLARA, SCUOLA VIA MAINELLA: AL VIA IL PROGETTO IL SOLE IN CLASSE

Redazione

Anguillara Sabazia (RM) – Il Comune di Anguillara Sabazia promuove il progetto dell’associazione ANTER “Il Sole in classe” dedicato alle nuove generazioni nella scuola elementare dell’Istituto comprensivo San Francesco

Anche il Comune di Anguillara Sabazia, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Enrico Stronati, coinvolge la scuola elementare dell’Istituto comprensivo San Francesco, che ha aderito al progetto targato Anter denominato “Il Sole in classe” per incentivare il percorso formativo dedicato alle scuole elementari e medie che ha come obiettivo la sensibilizzazione, l’informazione e l’educazione delle nuove generazioni verso uno stile di vita ecosostenibile.

Il format sarà introdotto e supportato dalla delegata ANTER sul territorio, la Sig.ra Fiorella Blasi, coordinatrice dell’evento.

“Il nostro compito – dichiara l’Associazione – è offrire validi strumenti affinché gli studenti possano diventare promotori, attraverso gesti e comportamenti quotidiani, di uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente. L’obiettivo finale è quello di informare i più giovani e guidarli attraverso il complesso labirinto delle problematiche energetiche che affliggono le nostre città ed il Pianeta e di spiegare come le energie rinnovabili, il risparmio energetico e la mobilità sostenibile possono contribuire ad un deciso cambiamento di rotta“.

Il progetto “Il Sole in classe” mira a sensibilizzare le nuove generazioni sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale. L’Assessore Enrico Stronati unitamente al Sindaco e alla Giunta Comunale si impegnano nel coinvolgimento dei bambini, delle famiglie, degli insegnanti, mentre a lungo termine Anter si propone di realizzare sinergie tra Scuole ed Associazioni, in modo da creare un vero e proprio “network educativo sui temi ambientali“.

Fondamentale, in questo percorso, la partecipazione delle istituzioni locali, nazionali ed europee, nella consapevolezza che per salvare la nostra Città, il nostro Paese, il nostro Pianeta occorra un’azione forte e corale.

ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, è nata nel 2009 in Toscana e dalla sua nascita ha coinvolto 200mila persone che si sono associate scegliendo di dare un contributo per tutelare e diffondere le energie da fonti rinnovabili. La missione dell’Associazione è quella di aiutare il Paese a sviluppare il potenziale delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Attraverso i suoi numerosi progetti ANTER si pone due obiettivi: coinvolgere i cittadini, tramite campagne di informazione e sensibilizzazione sulle opportunità economiche e ambientali generate dalla diffusione di queste nuove forme di energia, e tutelare e promuovere le condizioni di sviluppo del settore a livello istituzionale