ANGUILLARA: OTTIMA L'INIZIATIVA DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO PER LA SICUREZZA

Un tavolo per la sicurezza cittadina, che vede impegnati sullo stesso fronte l’amministrazione comunale, le forze di polizia e di pronto intervento, i comitati di quartiere, le associazioni cittadine.
Questo è quanto ha proposto il vicesindaco Silvio Bianchini, alla presenza dei rappresentanti dei Carabinieri e della Polizia Locale, per cercare di contrastare un tasso di microcriminalità che, seppure inferiore rispetto a quelle che sono considerate le “zone calde”, preoccupa la cittadinanza e le istituzioni.
Tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità d’informazioni, sia da parte delle forze dell’ordine, che possono aiutare i cittadini consigliando le pratiche migliori da utilizzare per evitare di lasciare un lavoro troppo facile ai malintenzionati, sia nella comunicazione che i cittadini possono e devono fare per comunicare i furti subiti (troppo spesso, infatti, non vengono denunciati, ritenendo difficile che ciò possa portare al possibile rientro in possesso dei propri beni), e per comunicare i sospetti, perché com’è stato affermato dal coordinatore della Polizia Locale, è così possibile fare un’azione di prevenzione rispetto ai possibili furti.
L’iniziativa, lodevole sotto il punto di vista delle intenzioni, avrebbe bisogno di un supporto notevole per riuscire a decollare. L’attenzione del singolo cittadino è utile a creare una rete di controllo, che però si può limitare a supportare un’infrastruttura di sorveglianza comunale. La presenza di telecamere di videosorveglianza nei punti strategici sarebbe (così come hanno confermato anche le forze di polizia) il punto da cui partire.
La rete di sorveglianza, a detta del vicesindaco, dovrà essere portata nei quartieri, per sensibilizzare i cittadini, attraverso incontri e assemblee, in collaborazione con i comitati di quartiere. Certo, però, a parte la difficoltà nell’avviamento dei comitati, come documentato nell’articolo ANGUILLARA. I COMITATI DI QUARTIERE CHE NESSUNO (O QUASI) VUOLE, bisogna considerare che, anche laddove il comitato si è creato e agisce, nel quartiere numero nove, la presenza del pubblico alle assemblee è marginale. Solo quando ci sono problemi che coinvolgono direttamente i cittadini, la risposta è numerosa, come fu qualche anno fa in presenza dell’acqua con l’arsenico.
Per avere un riscontro nelle assemblee realizzate sul tema della sicurezza, bisogna quindi far comprendere ai singoli che il problema dei furti non è “ciò che è accaduto a casa di un altro”, ma ciò che può accadere a casa di ciascuno di noi.




ANGUILLARA: CELEBRATO IL 25 APRILE ALL'INSEGNA DEL BISOGNO DI PACE E LIBERTA'

Anguillara (RM) – Una celebrazione in linea con la solennità che il settantesimo anniversario della liberazione ha ricevuto in molte piazze italiane. Tutte le istituzioni cittadine, i reduci, le forze armate, erano presenti per la deposizione di una corona d’alloro in memoria delle vittime della Seconda Guerra Mondiale.
Il corteo è partito dalla piazza del Comune, col gruppo folkloristico e le majorette in testa, per raggiungere il monumento ai caduti negli adiacenti giardini, dove il coro D’Altrocanto ha accolto i presenti con alcuni canti partigiani.

Una ragazza della scuola media ha letto una poesia di Franco Fortini, in cui la narrazione dell’orrore della guerra è resa senza addolcimenti, in tutta la sua durezza, un testo che fa comprendere immediatamente il bisogno di pace e libertà.
Il momento della memoria è stato affidato al presidente del locale circolo dei Lions, generale Bruno Riscaldati, che ha sottolineato come i valori della resistenza partigiana sono stati parte integrante della nascente Repubblica. Nel suo intervento ha voluto stigmatizzare il revisionismo, che non rende giustizia alle differenze tra chi ha combattuto per la libertà e chi era a fianco ai tedeschi.

Il sindaco Francesco Pizzorno ha voluto ricordare, oltre ai tanti ragazzi italiani che hanno combattuto contro i nazisti, “ragazzi che avevano l’età che oggi ha mia figlia, che hanno messo a rischio la propria vita, e che quando venivano uccisi, in un ultimo sussulto gridavano «Viva l’Italia»”. Nel suo intervento ha voluto anche ricordare tre ragazzi tedeschi, giovani che nel loro paese hanno avuto il coraggio di combattere contro il nazismo, e per questo motivo hanno perso la vita.




ANGUILLARA: LA PALESTRA DI PONTON DELL'ELCE HA (FINALMENTE) UN GESTORE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Dopo una lunga attesa, e una serie di gare andate deserte, la struttura sportiva di Ponton dell’Elce, quartiere di Anguillara, ha un nuovo gestore, l’associazione sportiva Boxe & Sons Anguillara, che opera nel settore pugilistico da diversi anni con risultati di tutto rispetto. Nella giornata di martedì 21 aprile 2015 è stato firmato il contratto con cui il Comune di Anguillara affida la gestione del centro sportivo per una durata di sei anni, rinnovabili per altri sei, ponendo fine a una telenovela iniziata nel lontano 2008, quando il venerdì di Pasqua l’allora sindaco Emiliano Minnucci inaugurò la palestra, realizzata con fondi provinciali, ma che fino a oggi non ha mai pienamente svolto il suo lavoro, se non in occasioni sporadiche.
Un primo affidamento ci fu nel 2010, alla società Blue In, ma l’associazione non riuscì a far decollare la struttura, principalmente per carenze organizzative, che portarono in pochi mesi alla cessazione delle attività, e a una lunga trattativa condotta dal sindaco Pizzorno per riuscire a rientrare in possesso del plesso.

Una volta libero, però, il centro non è stato disponibile, perché i lavori da effettuare per mettere a norma la palestra, e la dislocazione periferica, hanno scoraggiato le società sportive nell’investire in questa realtà, e si è dovuto attendere quasi tre anni per giungere a un contratto. Molto soddisfatto della stipula è il Direttore Sportivo dell’associazione, Giuseppe Simiele, che ci ha confidato come non vedeva l’ora di riuscire a chiudere la trattativa, particolarmente complessa per una serie di ostacoli burocratici.
“Ora, che abbiamo preso possesso delle chiavi, il nostro primo pensiero è di mettere in sicurezza il centro – ci ha detto Simiele – perché da oggi è nostra responsabilità la cura del posto, e non vogliamo certo che nessuno si faccia male. Spero che il centro sportivo riesca a integrarsi col quartiere, vorremmo essere un punto di orgoglio per Ponton dell’Elce, per questo motivo i prossimi giorni m’incontrerò col Direttivo del Comitato di Quartiere, col quale spero di collaborare”.

“Finalmente si è concluso positivamente un lavoro di anni – ci conferma l’assessore allo sport Matteo Flenghi – per far si che Ponton dell’Elce abbia una struttura sportiva efficiente. Abbiamo dovuto superare molte difficoltà burocratiche prima per riprendere la struttura, poi per riuscire a concretizzare il contratto. Ora spero solo che il quartiere si stringa intorno all’associazione, perché questa può essere un punto di forza sia per la cittadinanza tutta, che per lo sport in particolare. Faccio i miei auguri all’associazione, e spero presto di poter venire a presenziare alle prime attività”.




ANGUILLARA: IL COMUNE PREPARA LA COMMEMORAZIONE DEL 25 APRILE

Redazione

Anguillara (RM) – Ad Anguillara sono state organizzate varie iniziative per commemorare la festività del 25 aprile. Alle 11 di sabato ci sarà l'esibizione del gruppo folkloristico che precederà il corteo organizzato da piazza del Comune fino al monumeto ai caduti dove il primo cittadino insieme alle altre istituzioni presenti deporrà una corona. Per le 11.40 è prevista l'esibizione del coro Diapason Amici della Musica cui seguiranno alcune letture in tema con la ricorrenza. Concluderà, alle ore 12 il sindaco Francesco Pizzorno con un allocuzione.




OLGIATA: GIOVANE DI ANGUILLARA MOLESTA UNA DONNA

Redazione

Anguillara Sabazia (RM) – I Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno arrestato un ragazzo incensurato e da poco tempo 18enne di Anguillara Sabazia che mentre stava pedalando in bicicletta nei pressi della stazione ferroviaria dell'Olgiata molestava una donna di 34 anni che stava gettando l’immondizia nei cassonetti. La immediata reazione della ragazza metteva in fuga il molestatore di Anguillara Sabazia. La donna, nonostante il grande spavento, è rimasta lucida ed ha chiamato immediatamente il “112”, fornendo i particolari dell'accaduto. Particolari tornati utili ai carabinieri per rintracciare il 18enne. Poco dopo, infatti, il ragazzo è stato bloccato sulla via Braccianese, mentre stava facendo probabilmente ritorno ad Anguillara Sabazia e tentando di far perdere le proprie tracce pedalando molto velocemente. Il giovane è stato rintracciato ed arrestato e ora si trova nelle camere di sicurezza della caserma dei Carabinieri di La Storta in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.




ANGUILLARA: NON SI PLACANO I FURTI NELLE ABITAZIONI

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Ad Anguillara continuano i furti nelle abitazioni in particolare nella zona di Ponton dell’Elce, quartiere periferico del territorio comunale di Anguillara Sabazia. Questa volta è toccato a una casa, si sono introdotti scardinando un’inferriata (il villino è situato nelle vicinanze del campo sportivo comunale).  Secondo quanto denunciato è ingente l’entità economica derubata: computer, televisori di ultima generazione, soldi, preziosi, ecc. Approfittando dell’assenza dei proprietari si sono infilati nel seminterrato e indisturbati hanno portato via gli oggetti. Immediatamente hanno denunciato ai carabinieri che nella notte hanno svolto  un sopralluogo.

I furti sono numerosi in zona e nei quartieri circostanti. I topi d’appartamento continuando ad assaltare le famiglie, creando molta preoccupazione. Non si fermano davanti a nulla. Poco tempo fa si sono “attaccati” anche a una macchia di seconda mano, parcheggiata in strada. Inoltre, ci dice un nuovo acquirente di un villino che recenetemente gli hanno saccheggiato anche l’intera canalizzazione di rame per la raccolta dell’acqua piovana.

Secondo quanto riportato dal “Censis” i furti in abitazione sono in fortissimo aumento, sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni (+127%). Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Solo nell'ultimo anno l'incremento è stato del 5,9%. È un aumento molto più accentuato rispetto all'andamento del numero totale dei reati (+19,6% nel periodo 2004-2013) e dei furti nel complesso (+6%), e in controtendenza rispetto all'andamento dei furti di autoveicoli (-32,2%) e degli omicidi (-29,7%).

Svaligiata una casa ogni due minuti. Asti, Pavia e Torino le province più colpite. Fenomeno in forte crescita a Milano (+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%) e Bologna (+104%)
I dati forniti dal “Censis” testimoniano una presenza consistente di stranieri sulla scena del crimine. Nell'ultimo anno tra i denunciati a piede libero gli stranieri sono il 54,2% (8.627 persone), tra gli arrestati il 62% (4.112: +31,4% solo nell'ultimo anno), tra i detenuti il 42,3% (1.493).
 




ANGUILLARA: BUFERA SULLA DELEGA DEL COMUNE PER IL CONSORZIO DI NAVIGAZIONE. DIMISSIONI CON POLEMICA

di Simonetta D'Onofrio

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La nomina come rappresentante in un organismo pubblico non deve servire per “riempire una casella”, non è una occupazione da inserire in un curriculum, ma deve essere effettuata per affidare un compito di controllo e di proposta a persone valide che hanno voglia di operare e soprattutto che vengono messe in condizione di farlo.

È uno sfogo amaro quello di Luigi Buonocore, professionista che vive ad Anguillara, che due anni fa è stato nominato come rappresentante del Comune di Anguillara nel Consorzio di navigazione del Lago di Bracciano. Una situazione che ha definito nella lettera di dimissioni scrivendo: “L'espletamento del compito di rappresentare il Comune  avrebbe contemplato il coinvolgimento dello scrivente, quanto meno a titolo informativo e consultivo, da parte della Amministrazione Comunale riguardo la materia. Cosa spesso paventata e da me sollecitata, ma a tutt'oggi mai realizzata, disattendendo ogni mia più entusiastica aspettativa”.

Abbiamo cercato di farci spiegare meglio la situazione dal sig. Buonocore.

 

Può esplicitarci meglio le ragioni per cui ha deciso di lasciare il consorzio? Lei parla di un non coinvolgimento, in che senso?

Da quando sono stato chiamato a far parte del consorzio, circa due anni fa, non ci fu neanche una lettera di nomina. Non volevo certo una cerimonia, ma almeno un foglio di nomina. Sono stato invitato a fare un consiglio di amministrazione quando c’era il Commissario nominato dalla Provincia. Però hanno fatto i convegni, e non ho saputo nulla. Con l’Area Metropolitana, a inizio anno, abbiamo saputo, leggendolo da Facebook, però, che il consorzio era salvo, perché l’Area Metropolitana si era riunita e aveva stabilito che il consorzio doveva continuare ad esistere. Ma noi non sapevamo nulla. Mi ha contattato qualche giornalista, e io non sapevo neanche cosa dire. Anche quando è stato eletto Rolando Luciani come presidente, lo vengo a sapere da Facebook, non è possibile però.

 

Quindi è la mancanza di comunicazione con l’ente che ti ha nominato?

Certo. Pensa che ultimamente hanno fatto la riunione per l’emergenza delle acque del lago, neanche una telefonata per farmi sapere della cosa, o anche successiva per dirmi quello che avevano deciso. Mettono la tua faccia davanti ma non ti fanno sapere neanche ciò che decidono.

 

Oltre allo scoramento, perché hai voluto evidenziare questa tua scelta?

Volevo far capire che questi incarichi non servono solo per fare numero, o per dare un contentino. Sono incarichi che non prevedono un gettone di presenza, vengono fatti solo per volontariato, un impegno spassionato, proprio per questo, almeno non mettermi in difficoltà.

 

La vicenda evidenziata dal sig. Buonocore ci insegna una cosa. Non si può parlare di vocazione turistica, di volontà di programmare un futuro, se non si “fanno lavorare” gli strumenti che permettono un valore aggiunto al nostro territorio. Il consorzio di navigazione, che ha la gestione del battello Sabazia I, può creare turismo, ma se lasciato agli spicci delle divisioni tra i sindaci del territorio, diventa un inutile orpello che serve solo per far fare “bella figura” in alcune feste dall’utilità alquanto discutibile.

Il motto “insieme si può”, se non viene coniugato nemmeno con le persone che sono nominate dalla giunta, quale significato residuo mantiene?




ANGUILLARA. I COMITATI DI QUARTIERE CHE NESSUNO (O QUASI) VUOLE

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Stenta la nascita dei comitati di quartiere ad Anguillara. Dopo che lo scorso dicembre sono state effettuate le elezioni del quartiere numero 9 (Ponton dell’Elce, Colle Sabazio, Al Bucceto), qualcuno si attendeva la rapida costituzione di analoghe organizzazioni nelle altre realtà cittadine. Lo scorso mese di marzo avrebbero dovuto essere consegnate le candidature per il quartiere Campo Marinaro/Stazione, per quello che avrebbe dovuto essere, secondo le intenzioni, il secondo comitato nato in rispetto all’istituzione degli stessi. Nonostante la pubblicità data all’evento, e all’impegno personale di Benedetto Titocci, che è stato tra gli autori del regolamento comunale, sono giunte al consigliere con delega ai quartieri, Secondo Ricci, solamente due cittadini hanno dato la loro disponibilità a candidarsi per il direttivo.

Tra pochi giorni, il 18 aprile, ci sarà un nuovo tentativo, che riguarderà questa volta il quartiere Residenza Claudia/Colle dei Pini. Il consigliere Ricci presiederà un’assemblea con i cittadini delle zone interessate, nel tentativo di riuscire a far decollare questo istituto che sembra non scaldare gli animi dei cittadini di Anguillara.

Se la nascita del comitato nei quartieri periferici aveva fatto ben sperare, era logico immaginare una maggiore difficoltà in altri quartieri che, globalmente, hanno meno problemi rispetto a Ponton dell’Elce, Al Bucceto o Colle Sabazio, zone che avevano già comitati precedenti alla nascita di quelli “istituzionalizzati”. Ingenuamente gli ideatori del progetto non hanno considerato come non basta definire la struttura perché i comitati hanno ragione di essere solo se i partecipanti intendono impegnarsi in prima persona per rivendicare i propri diritti, per costruire un’alternativa, o anche una forma di collaborazione con l’amministrazione comunale.

È molto più facile lamentarsi dietro a una tastiera, ma quando si devono trasferire le lamentele nella vita reale, quando c’è il rischio di poter subire critiche per il proprio operato, dopo averne dispensate a profusione contro coloro che vengono accusati di essere degli incompetenti totali.

Se i nostri politici sono in genere restii all’istituzione di organismi di controllo del proprio operato, e preferiscono avere una maggiore libertà d’azione, chi dimostra di non essere pronto alla democrazia partecipata è proprio quel popolo che lamenta sempre la distanza dei politici dalla vita reale.




ANGUILLARA, BRACCIANO E TREVIGNANO: CONCESSIONI ARENILI SOTTO IL LIVELLO DELLE ACQUE


LEGGI ANCHE: LAGO DI BRACCIANO: APPELLO ALL'ARDIS PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELL'ACQUA ALTA

 

di Silvio Rossi

Le acque del lago, che hanno superato di una ventina di centimetri il livello di sfioro delle paratie che convogliano le acque nel fiume Arrone, preoccupano i gestori degli stabilimenti posti nelle spiagge distribuite nei tre comuni lacustri di Anguillara, Bracciano e Trevignano.
Spiagge che sono state erose dall’innalzamento della superficie delle acque, delle quali è rimasto soltanto un misero ricordo, inutilizzabile per qualsiasi attività balneare. Tale situazione ha fatto preoccupare chi nell’offerta ai turisti ha creato la propria attività, col rischio di non poter più svolgere il proprio lavoro.

Fermo restando il rispetto per chi lavora, offrendo servizi ai bagnanti, viene da riflettere come sia stato possibile, da parte dei tre comuni (Anguillara, Bracciano e Trevignano), aver concesso le autorizzazioni per lo sfruttamento degli arenili.

Il livello del lago, oggi, è di circa 163,20 metri sul livello del mare. Un valore più alto di almeno mezzo metro rispetto alla media tenuta dal lago negli ultimi decenni. Un valore ritenuto troppo alto sia dai sindaci che dagli imprenditori del settore. Un livello che è però 80 centimetri più basso di quanto stabilito dal catasto per definire la proprietà dei terreni, pubblici o privati, che corrisponde a 164 metri.

In pratica, basandoci sulle mappe catastali, sono state date le concessioni in zone che si trovano sotto il livello delle acque, è stata data la possibilità di realizzare degli stabilimenti in una terra che, legalmente, non esiste.
Sebbene tutte le autorità, nel recente incontro organizzato dai sindaci del territorio, abbiano espresso la volontà di stabilire una regolamentazione delle acque che possa salvaguardare la riserva idrica per ACEA, e le esigenze degli stabilimenti, se un domani una qualsiasi autorità dovesse stabilire che tutto ciò che è stato costruito sotto i metri non merita tutela, i gestori diventerebbero, come viene detto usualmente, “cornuti e mazziati”. Speriamo solo che il buon senso eviti di giungere a questo punto.




ANGUILLARA: L'ENIGMA DELLA PISCINA COMUNALE

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di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Si tratterà forse di riflessi condizionati il fatto che ad ogni avvicinarsi della stagione estiva  il pensiero vola verso il mare, il lago e… la piscina olimpionica di Anguillara. E la voglia di sapere a che punto sono arrivati i lavori di realizzazione della copertura della piscina comunale, sovviene naturale.
Prestando fede a  quello che  si legge nella determina dirigenziale del Comune di Anguillara n.669 del 7 luglio 2014,  si deve dedurre che  i lavori per la copertura della piscina ormai dovrebbero trovarsi in stato avanzato. Infatti nella determina viene riportato testualmente: “…con determinazione dirigenziale n.976 del 24.09.2013 è stato approvato il progetto definitivo dei lavori di realizzazione della copertura della piscina comunale Polo Natatorio, redatto dall’arch. Mauro Schiavone giusto incarico conferito con determina n. 816 del 08.08.2013 che prevede una spesa di euro 1.100.000,00 come risulta dal seguente quadro economico di spesa. (segue quadro economico dì spesa).

Un anno fa, esattamente il 18 aprile 2014, la Commissione di gara proclamava l’aggiudicazione provvisoria in favore di EDILCAP Srl, avendo questa presentato un’offerta economica con un ribasso pari al 32,5% sul quadro economico di cui sopra, portando il costo complessivo dell’opera da euro 1.100.000,00 ad euro 803.792,27. La Commissione quindi dopo aver verificato il nuovo quadro lo ha approvato.

Non per essere scettico, però un ribasso del quasi 33% meritava certamente più che un’approfonditissima verifica e, sono certo che la Commissione avrà sicuramente analizzato in maniera approfondita. Con altra determina dirigenziale n.742 del 23 luglio 2014 è stato quindi affidato l’incarico di supporto al RUP per attività di supervisione, verifica e validazione progetto esecutivo all’arch. Massimo Iovine, per un compenso di euro 5.700,00 al lordo di oneri fiscali e contributivi.

Quello che sembra stridere nella determinazione del dirigente arch. M. Georgetti è il comma che recita: “Che in ragione dell’urgenza a provvedere dell’importo dell’affidamento in parola, ricorrono le provviste in economia di cui all’art. 125 del Codice dei Contratti e del vigente regolamento comunale, per i lavori e le provviste in economia per l’affidamento diretto della prestazione”.

L’incarico all’Arch. Mauro Schiavone con determina n.816 dell'8 agosto 2013 per euro 44.044,00 comprensivi di CNPIAA e IVA, fu anch'esso motivato da: “carenza personale tecnico e difficoltà di rispettare i tempi della programmazione dei lavori”.  Ne emerge quindi palese l’urgenza di dare inizio ai lavori e queste determine ne dimostrano inconfutabilmente la volontà dell’amministratore di farlo.

A questo punto, armato di macchina fotografica mi sono recato sul posto per poter immortalare lo stato "avanzato" dei lavori e poter quindi dare la lieta novella ai nostri affezionati lettori. Ma aihmè…  lo scenario che mi sono trovato di fronte non è quello di lavori avanzati in virtù di affidamenti urgenti, bensì quello di uno stato di abbandono e degrado diffuso. Non aggiungo altro e lascio parlare le immagini immortalate lo scorso 4 aprile 2015 che meglio descrivono questa situazione di incuria che grida vendetta rispetto ai soldi pubblici deliberati e determinati con la formula dell'urgenza.

A questo punto l’enigma infame da sciogliere è: L’amministrazione comunale di Anguillara vuole, quindi delibera e determina, ma poi non realizza. Perché?

Volendo riassumere in cifre, solo provvisoriamente, il racconto odierno, si riportano i seguenti pochi dati indicativi:
– impegno di euro 44.044,00  per l'Arch . Mauro Schiavone – determina 816 dello 08.08.2013;
– progetto realizzazione copertura piscina – euro 803.792,27 determina 669  del 07.07.2014;
– impegno per euro 5.700,00 al lordo di oneri fiscali e contributi.  Arch. Massimo Iovine – determina  742 del 23.07.2014;
– finanziamento di euro 1.000.000,00 della Provincia di Roma (DGP 713/30 del 05.08.2009;
– Fondi del Bilancio comunale per euro 100.000,00 (det.Regione Lazio 2723/20.11.2013.

Ad Anguillara c’è chi si chiede se poi questa piscina della discordia sia realmente proprietà comunale. Saranno voci da bar o qualcosa di più? Ecco un altro enigma.
Tanto lavoro, tanti progetti, tanti impegni per una struttura abbandonata a se stessa , in balia di vandali e incivili che la stanno scambiando per un bagno pubblico come testimoniano gli escrementi fotografati nei locali esterni della struttura abbandonata.
Una struttura tanto sbandierata e osannata, vanto dell'amministrazione comunale, oggi giace in mezzo alle erbacce, detriti e rifiuti vari.
Un vero monumento all’incuria e alla mala amministrazione. Un monumento eretto nel prato della vergogna e irresponsabilmente affidato all’usura del tempo, mentre le pecore stanno a guardare.
 




LAGO BRACCIANO. ACQUA ALTA IRREVERSIBILE, SE TORNA INDIETRO C'E' LA "MONNEZZA"

 

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di Silvio Rossi

Anguillara / Bracciano / Trevignano (RM) – Le recenti piogge hanno messo a dura prova le infrastrutture realizzate sulle sponde del lago di Bracciano, in tutti e tre i comuni che si affacciano direttamente sullo specchio. Piazza del Molo ad Anguillara, così come la passeggiata di Trevignano, hanno subito danni per colpa del vento, e del livello molto alto delle acque, che con un colpo di vento più forte della norma, raggiungono il livello stradale.

Dopo alcuni anni in cui il livello idrometrico del lago era costantemente alcune decine di centimetri sotto lo zero, tanto da far preoccupare le autorità preposte per un rischio di conservazione del lago, in quanto i prelievi realizzati da ACEA non erano compatibili con la quantità d’acqua che veniva a rifornire il bacino, ci troviamo in questi giorni in una condizione di “sovrabbondanza”, un aumento rispetto allo zero idrometrico dell’ordine di circa un metro e mezzo (fissato a 161,74 metri s.l.m.), una misura che mette a rischio l’esistenza delle strutture ricettive, che si trovano la spiaggia sommersa.

Alcuni anni fa l’Ente Parco ha installato delle aste idrometriche, per permettere un rapido controllo della situazione anche da parte della popolazione, con lo “zero” fissato a 163,04 metri s.l.m., pari al colmo delle chiuse che alimentano l’emissario naturale, il fiume Arrone.

Attualmente il lago è quindi circa venti centimetri oltre la quota considerata “non superabile”. I sindaci del territorio, preoccupati di tale condizione, invocano ACEA, per una soluzione rapida del problema. Soluzione che però non appare semplice, l'alveo dell'Arrone, si è molto alzato per incuria e sporcizia e questo, di fatto, impedisce alle acque di andarsene, di defluire.

Sarebbe inutile ora aprire le chiuse, che in pratica sono sommerse dal lago ma soprattutto dall'Arrone. Per ripristinare il naturale deflusso, si deve scavare per ripristinare l’alveo fino alla mola vecchia, dove si sta costruendo la porta del parco. Un intervento semplice che dovrebbe liberare ma soprattutto riformare l'alveo, scoprire e ripulire le paratie, ora sommerse, che solo a quel punto potrebbero svolgere il loro lavoro.

Nel resto del percorso, l’Arrone viene normalmente pulito, a cura di Arsial (precedentemente dall’Ersal). Forse nel tratto compreso nel territorio di Anguillara Sabazia, l’ente incaricato non ha ricevuto, negli anni passati, le dovute segnalazioni per intervenire, per cui oggi non basta “aprire un rubinetto” per stabilizzare il livello delle acque.

"Lo scorso anno gli effetti dell'innalzamento repentino del livello del lago lo si era potuto percepire in modo particolare solo sul versante sud ovvero ad Anguillara (dove in genere è la tramontana a creare insidie). – Commenta l'assessore all'Ambiente del Comune di Anguillara Enrico Stronati – Quest'anno, – prosegue – con un livello delle acque ancor maggiore rispetto allo scorso anno e complice il vento di libeccio che ha soffiato nei giorni scorsi, anche Trevignano paga un prezzo carissimo. L'ARDIS deve lasciare che le acque defluiscano liberamente dal lago! Il repentino innalzamento del livello delle acque crea danni al patrimonio comunale, mette in ginocchio una delle fonti di sostentamento del territorio (le attività ricettive) già messe a dura prova dalla crisi economica ed infine, non meno importante, crea enormi danni all'eco-sistema lago. Si ripristini il deflusso naturale delle acque e si smetta di modificare artificialmente il livello del lago. Tutto quanto qui riportato è anche contenuto nella lettera che il Sindaco di Amguillara Sabazia Avv. Francesco Pizzorno ha inviato oggi all'ARDIS, Acea Ato2, Regione Lazio, a Sindaci dei Comuni lacustri, al Commissario del Parco Naturale Bracciano-Martignano ed al Presidente del Consorzio di Navigazione. – – Stronati conclude – Occorre una azione forte e congiunta che assicuri che una cosa del genere non si ripeta più in futuro".