ANGUILLARA: AL VIA IL RIFACIMENTO DELLE STRADE A PONTON DELL'ELCE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Sono partiti i lavori del rifacimento stradale di Ponton dell’Elce, popoloso quartiere di Anguillara Sabazia.

Dopo molti anni, per la precisione dal 2004 che non si vedeva un cantiere nel quartiere di Ponton dell'Elce che provvedesse il rifacimento del manto stradale, per ridurre la pericolosità stradale, il danno alle macchine e il disagio ai cittadini che vi risiedono, motivo principale di contestazione verso gli amministratori comunali.

“Dopo le tante segnalazioni fatte da parte dei cittadini per il degrado complessivo che persiste da anni nelle vie del quartiere di Anguillara, dove buche, asfalto e rattoppi con una segnaletica orizzontale inesistente – spiegano un gruppo di residenti – che sono le uniche cose che abbiamo visto finora, vedere gli operai impegnati nel rifacimento di una delle strade principali ci sembra un miraggio. Se ora hanno iniziato, però, non si sa come e quando proseguiranno i lavori, – proseguono nelle dichiarazioni i cittadini – ma non solo non è stato messo neanche un cartello di avviso, sul sito web del Comune di Anguillara non c’è scritto nulla, non si conoscono le strade interessate, i numeri civici. – I residenti del quartiere di Ponton dell'Elce non risparmiamo poi una critica alla mancanza di comunicazione da parte dell'Ente comunale – Ci siamo abituati ormai, all’informazione che il Comune di Anguillara non dà – conclude una signora che abita nelle vicinanze del cantiere – neanche un semplice avviso, eppure ci sono le persone preposte che dovrebbero farlo a prescindere, chi si dovrebbe interessare alle aree periferiche, per esempio”.

Effettivamente, dopo un’attenta verifica ne abbiamo avuto la conferma. Sul sito istituzionale del Comune di Anguillara non appare nessun avviso per l’avvio dei lavori a Ponton dell’Elce. Le uniche informazioni giungono da un sito non istituzionale che riporta la frase “Partiranno poi a breve i lavori di riparazione di alcuni tratti delle strade del quartiere di Ponton dell’Elce ad opera di ditta esterna”. Tutto questo, hanno poi notato molti residenti del luogo a differenza delle altre strade coinvolte al rifacimento del manto stradale al centro di Anguillara Sabazia, dove appaiono invece diverse infomazioni.

L'unica preoccupazione dei residenti, ora, è rappresentata dalla velocià notevole con cui alcuni automobilisti e motociclisti percorrono le strade interne, tanto che da parte di molti viene chiesta l’installazione di dissuasori per non far vivere situazioni di potenziale pericolo. Non ci resta che attendere la conclusione dei lavori, che per altro sembrano fatti a regola d’arte, quindi con asfalto di buona qualità.




ANGUILLARA: I PRIVATI RIACCENDONO IL TURISMO AL BORGO

di Emanuel Galea

Anguillara (RM) – Lo scorso 24 aprile 2015, dalla Segreteria del Comune di Anguillara è partito l'avviso per individuare i soggetti cui affidare uno spazio nei giardini del Palazzo Baronale dello stesso Comune. Oggetto dell’avviso l’organizzazione di matrimoni civili ed eventi di vario tipo. L’amministrazione comunale precisava inoltre che tutti coloro che avrebbero presentato la propria candidatura sarebbero stati  successivamente invitati a presentare un progetto dettagliato sull’attività che intendevano  svolgere, progetto poi soggetto  all’approvazione della Giunta Comunale.

Tutto l'iter procedurale è impeccabile se non fosse per un “piccolo” particolare non del tutto trascurabile: Quello che non piace e preoccupa nell’iniziativa dell’Amministrazione  è il voler affidare ai privati la scelta. Se si è ben capito, ci saranno  progetti diversificati a secondo delle attività dei vari candidati. Questo non potrà che portare al riprodursi, nei giardini del Palazzo Baronale, di un copione "dèjà vu" che riproporrà sempre i soliti  luoghi comuni. L' idea generale, sorvolando sul "modus replicandi" di voler organizzare i matrimoni civili, dell'utilizzo nel periodo estivo dei giardini del Torrione non dispiace; forse ci si immaginava più un progetto che poteva  nascere in seno all’assessorato al Turismo, quindi senza fini commerciali e, quindi con sole finalità di incentivare il turismo.

“Peccato, perché anche quest’anno si perderà l’occasione per fare del Torrione l’evento 'Anguillara sotto le stelle' a suon di buona musica, gustando le specialità locali”. Questo si sente dire in giro da tanta gente.

Fortunatamente esistono invece persone che non si rassegnano al fatto di dover assistere alla morte lenta e impietosa dell'antico Borgo di Anguillara e laddove si defila l’Amministrazione pubblica, supplisce il privato.

E così, sotto le sabbia di una desertificazione del Borgo spuntano i primi segni di germogli di vita. La scorsa domenica, passeggiando per la cittadina e imboccando via Umberto I, provenendo dalla Collegiata, una strana targhetta, nei pressi di vicolo della Fontanella, attirò la mia curiosità : Hic Sunt Leones.  Un locale, come tanti da queste parti. Incuriosito entro e mi si presenta uno scenariofatto da tante tele colorate raffiguranti i  temi più diversi.

Una tela in particolare immobilizza il mio sguardo. Mentre cerco di indovinare autore ed epoca, dal retro bottega esce un signore, si presenta: Sono Renato Borghesi, l’autore di queste riproduzioni.

Il signor Borghesi, trasferitosi ad Anguillara dal novembre 2014, proviene da una famiglia di artigiani originari di Bagnaia ( frazione di Viterbo). Nel suo DNA ci sono pertanto tracce del falegname, del sarto e una buona dose di musica lirica. Nato come chimico, convertito al restauro, alla decorazione e alla pittura. Partecipa al Mercato Medievale in Costume. Mi parla del suo quadro “biglietto da visita” intitolato "Il Bacio". Su questo Bacio si potrebbe scrivere un libro. L’autore originale del dipinto  è  Hayez e Renato Borghesi l’ha solo riprodotto con tanta maestria. L'autore mi spiega come avviene il processo della riproduzione illustrandomi le tecniche antiche di colorazione fatte con terre naturali e pigmenti legati con gomma arabica, tempera grassa e magra  e non solo.

La tela che ha richiamato la mia attenzione è di dimensione 112 x 88 cm. I colori de "Il Bacio" hanno un significato storico, colori che ricordano l’alleanza avvenuta tra l’Italia e la Francia. C'è il bianco della veste, il rosso della calzamaglia, il verde del cappello, l’azzurro dell’abito della donna. Nel laboratorio di decorazione di Renato c'è tanto da scoprire che merita veramente una visita. L’entusiasmo ti prende. La cosa diventava sempre più affascinante. Iniziavo a credere che il mio sogno di due estati fa, prospettato allora, sotto forma di sogno sul web, si stava avverando. Eppur si muove. “Fusse che fusse la vorta bbona” come usava dire Nino Manfredi. Fosse “Il Laboratorio di Decorazione Hic Sunt Leones di Renato Borghesi un germoglio che fiorendo possa spargere i suoi semi per tutto il borgo?

Qualcosa si muove nel Borgo. Renato Borghesi fa sapere che lunedì 1 giugno, nel locale La Grotticella  di Amleto, si terrà un evento dedicato alla musica celtica e medievale. Con l’occasione Borghesi proporrà un’antica tradizione, conosciuta come “La Svelata”. Chi vuole conoscere cos’è deve solo partecipare alla serata.
Alla Grotticella sono state organizzate tante altre serate a tema. lo scorso 9 maggiola mostra dedicata alle immagini di Roma dove ha partecipato Sallustro, lontano discendente di Trilussa.

Altri germogli di vita lungo via Umberto I, come il bar “Dolci in Comune”, abbiamo notato un altro locale, un pub “Road House”, il laboratorio dell’arte del vetro e non solo.

Al laboratorio di Renato Borghesi spero di ritornarci presto, augurandomi  che per quel giorno, altri artisti del ferro, del legno, del marmo, collezionisti di oggettistica dei tempi passati e non solo, possano scoprire il fascino e l’utilità di avere una vetrina aperta su via Umberto I nell'antico borgo di Anguillara.
Sarà una mutua collaborazione. Le vetrine degli artigiani e degli artisti restituiranno speranza al borgo e come tornaconto il borgo saprà attirare il giusto turismo per meglio valorizzarlo. Sono tutte iniziative private. L’auspicio è che l’Amministrazione locale saprà riconoscere lo sforzo e la buona volontà di questi cittadini e saprà porre qualche iniziativa per incoraggiarli. Non rimane che augurare al borgo di Anguillara  e ai futuri pionieri tanta fortuna!

 




ANGUILLARA: ASL, COMUNE E SCUOLA INSIEME CONTRO L'ADHD

Redazione

Anguillara (RM) – Il Direttore Generale della Asl Roma F, Giuseppe Quintavalle, con il Sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno ed il Dirigente Scolastico dell'Istituto comprensivo "San Francesco" Laura Lauri, nei giorni scorsi hanno concordato l’attivazione in tempi rapidi di  un protocollo d'intesa per la realizzazione ad Anguillara di un "Polo di prevenzione e diagnosi precoce per l'ADHD"  nei locali messi a disposizione a titolo gratuito per un giorno a settimana dall’Amministrazione Comunale di Anguillara,

Questo importante traguardo, annunciato in occasione di un primo corso ECM tenutosi ad  Anguillara, è stato raggiunto soprattutto grazie alla disponibilità dell'Associazione AIFA ONLUS, per tramite della Presidente Patrizia Stacconi, ad effettuare gratuitamente corsi di formazione sul modello ‘parent training’ a favore delle famiglie, e degli Studi ABCI (psicologi e logopedisti), ad organizzare, sempre a titolo gratuito, screening diagnostici nelle Scuole del comprensorio. L’iter formativo verrà completato da speciali sessioni di ‘teacher training’, dedicate agli insegnanti ed agli operatori scolastici.

Le proposte operative verranno raccolte in un documento integrato con le competenti aree della ASL ROMA F , il settore Tutela Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva ed il  Dipartimento Salute Mentale, e successivamente coordinate dal dott. Maurizio Munelli, Direttore dell’Osservatorio Autismo e ADHD, che dell’iniziativa è stato promotore.

Molto soddisfatto il Sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno, che ha appoggiato entusiasticamente l’idea fin dalle prime battute, e sinceramente convinta la Presidente AIFA Onlus Patrizia Stacconi che sarà in prima fila anche nella parte concreta del progetto. “La partecipazione ed il sostegno dimostrato  – ha commentato il dott. Quintavalle – rafforzano la nostra convinzione che le nostre azioni congiunte e condivise debbano portare ad una impostazione coerente che veda interessata l'intera vita di un soggetto con patologia ADHD, dall’infanzia all’adolescenza all’età adulta. Speriamo che questa esperienza possa essere presto esportata ad altri comuni della nostra ASL”

ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), sigla per sindrome da deficit di attenzione e iperattività, è un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione/adattamento sociale dei bambini.

Si tratta di un disturbo eterogeneo e complesso, multifattoriale che nel 70-80% dei casi coesiste con uno o più altri disturbi (fenomeno definito comorbilità), aggravandone la sintomatologia e rendendo complessa sia la diagnosi sia la terapia. Quelli più frequentemente associati sono il disturbo oppositivo-provocatorio e i disturbi della condotta, i disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disgrafia, ecc.), i disturbi d'ansia e, con minore frequenza, la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da tic, il disturbo bipolare.[1]

Per la normalizzazione del comportamento di alcuni pazienti iperattivi e con deficit d'attenzione si sono rivelati efficaci, unitamente a terapie comportamentali, a cambiamenti dello stile di vita e ad interventi psicoterapeutici anche trattamenti con psicofarmaci contenenti metilfenidato o atomoxetina[2], sebbene varie critiche siano state mosse sull'uso di questi medicinali.
 




ANGUILLARA: STRADA ANGUILLARA CESANO… LA COLPA E' SEMPRE DI QUALCUN ALTRO

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Via della Mola Vecchia, strada di collegamento tra Anguillara e Cesano, è stata chiusa nel pomeriggio di giovedì 28 maggio dopo le 16:00 a causa di un incidente stradale che ha richiesto l’intervento del carro attrezzi e dell'ambulanza.

Una lunga fila di automobilisti è stata costretta a fare dietrofront, e allungare il percorso di oltre venti chilometri per raggiungere le proprie abitazioni dopo una giornata di lavoro.

La contemporanea chiusura di via della Stazione di Cesano, per una voragine aperta nei pressi dello scalo ferroviario, ha costretto i malcapitati a raggiungere La Storta, per tornare lungo la Braccianese, che con l’aumento di veicoli circolanti sulle strade in questione, per la contemporanea chiusura delle due strade, ha richiesto quasi un’ora di percorrenza.

In occasioni come queste, risultano beffarde la dichiarazioni di tutti i politici locali, di destra e di sinistra, che in occasione di ogni campagna elettorale, ripropongono il tema della strada di collegamento Anguillara – Cesano, in progettazione da almeno venti anni, ma della quale non è stato realizzato neanche un metro di asfalto. Una via tracciata da tutti quei politici che hanno costruito le proprie carriere percorrendo la strada delle promesse facili, che tanto poi alla fine non possono essere mantenute sempre per la colpa di qualcun altro.
Nessuno tra coloro che hanno rivestito il ruolo di sindaco, di assessore, di consigliere provinciale, regionale, o altri incarichi politici prestigiosi, può smarcarsi dalla sua quota di responsabilità.

Se gli automobilisti che hanno provato sulla propria pelle, e sulle ruote delle proprie vetture, tanta inefficienza, maledicono la classe politica, senza fare distinzioni, non ve la potete prendere con l’antipolitica e con i sobillatori di popolo.

La colpa del malcontento non è di chi, anche se discutibile, cerca di cavalcare i peggiori istinti delle persone. Se chi di dovere avesse fatto il proprio dovere, costoro non avrebbero avuto possibilità di parlar male dell'operato della pubblica amministrazione.
Non si possono scaricare le responsabilità mettendo quattro cartelli, con scritto sopra “strada dissestata”, vantandosi di averli pagati con le proprie tasche. Quei cartelli non sgravano le responsabilità di nessuno, ma sono la certificazione dell’inefficienza amministrativa di chi li ha concepiti.
Se invece ogni volta viene proclamato un nuovo stanziamento per la realizzazione della strada, l’ennesimo stanziamento annunciato molte volte, che però non ha mai visto un singolo euro speso per stendere neanche un centimetro di asfalto, ottenere certe risposte è naturale.




ANGUILLARA. DICHIARATO IL FALLIMENTO PER L'ACQUA CLAUDIA

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Il Tribunale di Civitavecchia, il 24 aprile scorso, ha dichiarato il fallimento della società “Acqua Claudia SRL”, che gestisce l’imbottigliamento delle acque che sgorgano dall’omonima sorgente nei pressi della stazione di Anguillara Sabazia.
La società, che negli anni passati era stata di proprietà della San Pellegrino, fu venduta nel 2009 alla società Tione di Orvieto, nata due anni prima, che aveva nel suo portafogli anche la sorgente Tione e le Fonti di Orvieto.

Nonostante le aspettative, e le campagne pubblicitarie del gruppo, impegnato oltre che nelle acque, anche nella grande distribuzione, con i marchi Pam ed Eurospin, prospettive che avrebbero dovuto garantire una solida base commerciale per la società.
I risultati, invece, sono stati deludenti, tanto che nel 2013, dopo una crisi occupazionale che aveva fatto temere il peggio, la proprietà dello stabilimento è stato acquisito da un gruppo romano, la Odessa, specializzata nella produzione di bottiglie in PET, che voleva, con l’acquisto delle sorgenti di Anguillara e umbre, realizzare una filiera verticale, per l’ottimizzazione dei costi.

L’esperienza di Odessa, però, non ha migliorato la situazione aziendale, tanto che dopo poco più di un anno l’Acqua Claudia SRL è stata aperta la procedura di concordato.
Il fallimento della società, e la relativa chiusura dello stabilimento, ha messo la parola fine a una vicenda lunga, con continui cambi di società, che hanno visto negli anni anche l’interessamento del Comune di Anguillara, che creò una società per acquisire il sito produttivo (vicenda che non si concluse), è la dimostrazione come a volte, in Italia, non si riesca a far funzionare neanche le realtà che potrebbero creare ricchezza.




ANGUILLARA: AL VIA LO SCARICO DI RESPONSABILITA' PER LE BOLLETTE TARI SBAGLIATE

di Silvio Rossi

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Anche quando l’evidenza mostra palesemente i limiti di una macchina burocratica inefficiente, non avere la capacità di ammettere le proprie responsabilità è quanto di meno professionale si possa concepire. Non saper dire “ho sbagliato” è una pecca cento volte maggiore dell’errore commesso. Accade quindi che, nella città di Anguillara Sabazia, con qualche migliaio di utenze TARI, vengano spediti nelle case dei cittadini e nelle attività commerciali le lettere relative alle prime due rate del 2015, pari alla metà di quanto riscosso lo scorso anni, con un errore, presente in tutti i moduli F24 necessari per l’espletamento delle operazioni di pagamento, relativo al codice ente.

Nei moduli predisposti spediti come allegato alla comunicazione comunale, il codice ente, invece di essere “A297”, che nella tabella dell’Agenzia delle Entrate significa appunto la cittadina lacustre, è stampato “I256”, che corrisponde a un altro comune, Sant’Ambrogio sul Garigliano, in provincia di Frosinone. Solo dopo la consegna di migliaia di lettere, e dopo che alcuni cittadini, più solerti di altri, hanno provveduto al pagamento della tassa, si è scoperto l’errore, con un dietrofront da parte del comune, che ha provveduto a rispedire gli avvisi di pagamento con i moduli corretti, posticipare la data del pagamento di un mese, e comunicare quanto avvenuto sul sito comunale.

Ma proprio la comunicazione dell’errore ha dimostrato con chiara evidenza l’inadeguatezza di una macchina amministrativa carente in tutti gli aspetti. Se si escludono alcune risposte, fornite come commento a post sui social network di richiesta dei cittadini, dell’assessore all’ambiente, che non era il soggetto titolato a dover fornire tali spiegazioni, ricadendo queste nella responsabilità, oltre che del sindaco, nelle mani del consigliere delegato al bilancio, non c’è stata una informazione chiara nei confronti dei cittadini.
Non sono stati affissi manifesti né è stato adottato un piano comunicativo che potesse raggiungere tutte le famiglie, un primo comunicato sul sito comunale, riporta “Si invitano pertanto i contribuenti a non pagare l'acconto ricevuto”, avviso che, in assenza della comunicazione di un rinvio formale, ha fatto preoccupare non poco chi temeva, in caso di ritardo, la possibilità di una mora. La comunicazione che il termine era stato prorogato è stata pubblicata solo il 18 maggio, due giorni dopo che la scadenza originaria era stata superata.

In tutto questo gioco di errori e comunicazioni di rettifica, ci sono un paio di elementi che, indipendentemente dall’errore, non sono giudicati accettabili dai cittadini. In primo, il Comune ha affermato che “l’errore non è da imputare alla propria responsabilità”. Questa affermazione non è veritiera. Quando un ente commissiona un lavoro a una società, il collaudo del lavoro stesso è di competenza dell’ente. La ditta che ha sbagliato a stampare i moduli avrà anche sbagliato, ma il comune avrebbe dovuto accertare l’errore prima di inviare gli avvisi a casa dei cittadini, le eventuali responsabilità tra ente e società non riguardano i cittadini, che si affidano al comune e non alla società che stampa i bollettini. Rinviare la “colpa” a un soggetto che non ha un contatto diretto con gli utenti finali è scorretto.
Anche la comunicazione del solerte assessore, che ha cercato di “mettere la toppa” non dice la verità, perché il codice stampato sugli F24 è del comune di Sant’Ambrogio sul Garigliano, mentre nelle giustificazioni veniva indicato “Codice Ente errato ovvero con un Codice Ente appartenente al Comune di Frosinone”. Come si fa a credere che l’errore è della società che ha stampato i moduli, se anche nella comunicazione di rettifica si sbaglia il comune cui sono stati inviati i pagamenti errati?
In ultimo, come si può continuare a dare credito a chi non sa dire, davanti a un errore “ho sbagliato, è colpa mia” ?




ANGUILLARA: SVENTATA TRUFFA NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – Ogni giorno sono migliaia i cittadini e gli imprenditori, da Nord al Sud, che denunciano truffe alle Forze dell’Ordine, molto spesso provengono dal Web, più o meno gravi, che vengono compiute da società di comodo (spesso con sede legale all’estero) o da soggetti, con raggiri e inganni finalizzati a recare loro un illecito profitto. Questa volta la testimonianza di una truffa ci viene segnalata da un imprenditore che esercita la sua professione nel campo del risparmio energetico, nella zona del lago di Bracciano. L’operazione condotta dai Carabinieri di Ardea e di Anguillara Sabazia, ha sgominato un’organizzazione, composta da alcune persone che dichiaravano di lavorare per una società di Pomezia (che opera sempre nel risparmio energetico), con fermo di un ragazzo di 22 anni, già pregiudicato, e altre due persone denunciate a piede libero.

I FATTI:

L’imprenditore che stava subendo l’artificio è stato contattato telefonicamente da un sedicente “ingegnere Bianchi” (nome di fantasia) che lavorava per conto di una società di Pomezia e gli chiedeva di acquistare una stufa a pellet di una nota marca, che doveva installare nell’arco delle ventiquattrore, quindi con la massima urgenza in un’abitazione di Ardea. Gli veniva indicato dall’ “ingegner Bianchi” l’indirizzo e gli veniva detto che al momento della consegna avrebbe ricevuto un assegno. Insospettito dalle circostanze e dalle modalità della proposta di acquisto il rivenditore ha chiamato la società di Pomezia che le aveva indicato “l’ingegnere Bianchi”, la quale gli ha riferito che non aveva dato alcun mandato a terze persone di ordinare stufe e che già in passato avevano subito truffe simili. Ed è qui che l’imprenditore ha allertato i carabinieri, prima quelli locali, della stazione di Anguillara e poi quelli di competenza territoriale, di Ardea, dove stava per avvenire la truffa. Gli hanno suggerito di concordando all’insaputa del truffatore un appuntamento. Giunti sul posto la ditta di Anguillara trovava ad aspettarli due ragazzi dell’Est, intenti a prendere la stufa e un assegno con la firma dell’ignara società, che in passato aveva già ricevuto truffe simili. A questo punto, sono intervenute le Forze dell’Ordine, che immediatamente hanno bloccato i due ragazzi, raccogliendo gli elementi utili, per ulteriori indagini per ritrivare il soggetto ideatore della truffa, cioè il sedicente “ingegnere” che in quel momento non si è fatto trovare sul luogo del delitto.

L’imprenditore ha voluto raccontare a L'Osservatore d'Italia la sua esperienza, in tempo reale, sebbene sia stato solo un tentativo di truffa, e grazie all’aiuto dei Carabinieri ha potuto adeguatamente districarsi nella faccenda, rimangono tantissimi a cadere in queste trappole. Arriva una telefonata, si legge un annuncio sullo schermo allettante, e molte persone sprovviste di informazioni sufficienti, tendono fidarsi di queste persone che, a primo acchito tendono sempre a dimostrandosi estremamente gentili ed empatiche. E dopo rimane all’ignaro il “pacco” il “bidone”. Non solo. Rimane anche la delusione che lascia l’amaro in bocca. Le pene per questa tipologia di reati sono miti, quasi inesistenti, e non per di più sono certe e, cosa non banale, le somme che vengono truffate, spesso non verranno mai recuperate. Perché dietro agli artefici delle truffe di sono nullatenenti o teste di legno.

La rabbia delle persone di fronte a questi impostori lievita ogni giorno e le Forze dell’Ordine vanno ringraziate per il lavoro che svolgono quotidianamente. Se si accende il campanellino dell’allarme, anche solo una semplice telefonata alla stazione dei Carabiniere ci può salvare la vita, non farci incappare in situazioni spiacevoli.




ANGUILLARA. OPERAI AL LAVORO SU PONTEGGIO PROVVISORIO

 

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di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – In Italia troppo spesso, fatta una legge, viene studiato un escamotage per evitare di dover adottare le prescrizioni che la norma impone. Così anche ad Anguillara dove le regole invece di essere rispettate, quando possibile, vengono aggirate.
Ne sono un chiaro esempio i lavori di ristrutturazione che stanno interessando un supermercato in località “Lo Zodiaco”, nel centro abitato, a trecento metri circa dal palazzo comunale. Un ponteggio che circonda tutto lo stabile che, come si può facilmente evincere nelle foto allegate all’articolo, viene definito “in fase di allestimento”.

I cartelli che determinano la provvisorietà dell’opera, incompatibile quindi col proseguo dei lavori di ristrutturazione. Se il ponteggio è “in fase di allestimento”, non dovrebbe essere utilizzato per sostenere operai e materiali necessari all’intonacatura della parete. Invece nel ponteggio che in teoria non dovrebbe essere ancora terminato, i lavoratori salgono, scendono, intonacano pareti, riparano le imperfezioni della parete.

Per quale motivo, allora, i cartelli (più di uno) che descrivono una situazione non vera, continuano a essere appesi sui ponteggi? Forse per evitare di dover montare le reti di protezione esternamente alle impalcature, per evitare che materiali di risulta possano cadere sulle auto parcheggiate a pochi centimetri dal cantiere? Forse per diminuire i costi di un ponteggio realizzato a “regola d’arte”?

Tutto ciò avviene in una zona centrale, densamente commerciale, con a fianco al cantiere il transito di persone destinate ai vicini negozi e all’ufficio postale.




ANGUILLARA: POLEMICHE SULL' ISCRIZIONE A MENSA E IL TRASPORTO SCOLASTICO

di Simonetta D'Onofrio

“Ogni anno è la stessa storia, Anguillara pretende il pagamento entro il 5 giugno di un servizio che inizierà a erogare a metà settembre. Inoltre genitori di bambini iscritti alla prima classe devono iniziare a pagare senza sapere se il figlio sarà accettato o meno alla sezione a tempo pieno”.
Quanto scritto è lo sfogo di un genitore che ha letto ieri l’avviso relativo all’iscrizione al servizio di mensa e trasporto scolastico per l’anno 2015 – 2016. Il Comune di Anguillara è storicamente l’unico paese del comprensorio che pretende il pagamento del primo bollettino dell’anno successivo, relativo al mese di settembre (di cui si usufruisce a metà ma si paga per intero), ancor prima che l’anno scolastico precedente sia stato completato. In tutti gli altri comuni, anche laddove si deve procedere all’iscrizione entro giugno, il pagamento della quota del mese di settembre viene definita in genere qualche giorno prima l’inizio dell’effettiva prestazione del servizio. Solo lo scorso anno la data in cui era richiesta la ricevuta del bollettino era stata fissata a settembre, per la prima volta, cosa che ha fornito l’illusione che anche Anguillara fosse diventato un comune come tutti gli altri. Illusione, appunto, che è durata solo un anno, perché già nell’occasione successiva si è tornati alla vecchia odiosa pratica di farsi anticipare la gabella di un trimestre.
Leggendo l’avviso, inoltre, ci si accorge che le lacune del Comune non sono relative solamente alla data in cui viene chiesto la corresponsione del pagamento. Nel modulo è chiaro come, una volta effettuata la fila, spesso molto lunga, presso l’Ufficio Pubblica Istruzione, aver mostrato i documenti richiesti, aver atteso il benestare dell’impiegato, per completare la pratica bisogna recarsi nell’altra sede, per consegnare la domanda all’ufficio protocollo.

Nell’era in cui tutte le amministrazioni, grandi e piccole, ricorrono alla telematica per diminuire il fastidio per il cittadino nella consegna dei documenti, è possibile ancora concepire procedure che neanche gli autori di Fantozzi avevano pensato verosimili?
È mai possibile che, in barba alla legge sulla semplificazione del procedimento amministrativo, nonostante per anni sia stato segnalato il problema alla capo area e all’assessore alla Pubblica Istruzione, si chieda allegata copia del documento d’identità, quando questo, nella maggior parte dei casi, viene rilasciato dallo stesso ente, commettendo una palese violazione della normativa corrente? È mai possibile, inoltre, chiedere ai genitori di firmare un’autorizzazione di trattamento dei dati, senza indicare sul modulo, così come previsto dal codice della privacy, l’informativa adeguata, considerato che negli allegati, nei casi di allergie o intolleranze, devono essere inseriti nei moduli anche i cosiddetti “dati sensibili”, per cui il trattamento prevede regole più restrittive, che in questo caso non sembrano affatto seguite? Come è mai possibile che in quattro anni, nonostante le ripetute segnalazioni, il sindaco non abbia fatto nulla per modificare le procedure di iscrizione, lasciando organizzare quest’ultime da chi, finora, non ha mai dato dimostrazione di poter correggere le gravi lacune del sistema? Tanti gli interrogativi, ma poche le risposte.




ANGUILLARA: COMUNE ESCLUSO DA BANDO REGIONALE PER EFFICIENTAMENTO ENERGETICO SCUOLA SAN FRANCESCO

Redazione

Anguillara (RM) – “Serve una buona dose di faccia di bronzo per rilasciare certe dichiarazioni, soprattutto alla luce dell'ennesimo fallimento della gestione politica della (dis)Giunta Pizzorno, all'indomani dell'esclusione dal Bando regionale Ambiente e Infrastrutture per l'efficientamento energetico della scuola media di San Francesco, di circa 1.800.000 euro (unmilioneottocentomila)”. Lo dichiara Sergio Manciuria, capogruppo del Movimento “SI” per Anguillara,  dopo aver letto nella Determina Regionale n° G05255 del 29 Aprile 2015 la motivazione dell'esclusione e precisamente il mancato invio della documentazione nei termini (a mezzo posta certificata) .

“Conosciamo bene – evidenzia Manciuria – gli sforzi dei nostri dipendenti e dirigenti  ai quali va il nostro plauso, per l'impegno che profondono quotidianamente nel loro lavoro nonostante le incapacità di una dis-amministrazione allo sbando, spesso inconcludente e priva di una regia gestionale politica seria e affidabile. Siamo i primi ad essere felici dell'obiettivo raggiunto dall'Ufficio Ambiente per l'efficientamento energetico dell'asilo nido, ma altrettanto costernati per la serie interminabile di dichiarazioni sostenute dall'Assessore Stronati” .

"Un anno dopo la nostra puntuale critica sulla negazione dei fondi per il bando Call for proposal documentata dalla Regione Lazio – rileva il consigliere –  il tramatore aspirante alla poltrona di Pizzorno infanga il nostro ruolo con menzogne degne del Re dei Bugiardi: Ulisse. Certo non per astuzia ma solo per auto-referenziarsi – visto che scrive, pubblica e legge i comunicati in totale solitudine -, agli occhi della sinistra che, invece, lo segue sempre di meno”. 

“Sarebbe stato sufficiente porgere le scuse alla cittadinanza e, magari con un pizzico di coraggio – incalza il capogruppo SI – assumersi tutte le responsabilità dell'esclusione iniziale pagando di tasca propria la parcella dell'avvocato incaricato dalla Dis-amministrazione per essere riammessi grazie al ricorso al Tar (vedi allegati).

Ad oggi tali spese risultano a carico dei contribuenti di Anguillara ma sicuramente il guru della dis-comunicazione per smentirci, provvederà personalmente versando il corrispettivo nelle casse comunali "
“Il pesce puzza dalla testa e vista la serie infinita di errori e di omissioni del suo assessorato quale per ultimo quella del codice sulla raccolta differenziata a favore di un paese del frusinate – conclude Manciuria – ribadiamo fermamente quanto sostenuto e lo sfidiamo ad un confronto pubblico sulla vicenda dell'asilo nido e volendo anche sui retroscena del finanziamento andato in fumo della scuola media di San Francesco . Anguillara chiede solo una cosa per rinascere :  le dimissioni della peggior compagine politica della storia sabatina ”.
 




ANGUILLARA: SULLA SICUREZZA MENO CHIACCHIERE E PIU' TELECAMERE

Anguillara (RM) – “Per rispondere alla richiesta di sicurezza, portata avanti a voce alta dai cittadini che spesso subiscono gli atti di microcriminalità, il Comune di Anguillara non può affidarsi esclusivamente alla “buona volontà”, ma deve investire per dotare la cittadina di un valido sistema di videosorveglianza, che è nel nostro territorio estremamente carente”. Questo in sintesi è quanto alcuni cittadini di Anguillara Sabazia, dopo il nostro articolo sull’incontro promosso dal vicesindaco Silvio Bianchini, chiedono per risolvere il problema.

La sicurezza non può essere affidata al volontariato, non è un elemento accessorio rispetto a quanto, in altri settori, un Comune deve garantire ai cittadini. Non vale meno delle strade, dei rifiuti, dell’acqua (in quei comuni dove la gestione dei servizi idrici non è stata affidata a organismi esterni).

Se la cura delle strade, la raccolta dei rifiuti, il trasporto scolastico, prevedono da parte delle amministrazioni dei costi, che sono normalmente previsti a tempo debito, inseriti nei bilanci di previsione, a volte si ha la sensazione che per la sicurezza vengano destinati “gli scarti” della programmazione economica, che con i magri bilanci degli ultimi tempi, sono sempre più scarsi.

Realizzare un tavolo di coordinamento con le forze di polizia e i comitati di quartiere è certamente un’iniziativa che va nel verso giusto, ma non può essere il nucleo centrale dell’intervento comunale. Potrebbe, al limite, accompagnare un progetto di sorveglianza, un investimento reale, che non deve mancare altrimenti tutto ciò che viene fatto diventa un inutile spreco di risorse, economiche e d’impegno personale.

Bisogna prendere lezione da chi, recentemente, ha affrontato lo stesso problema, ottenendo risultati soddisfacenti. Come ad esempio Lecce, patrimonio indiscusso della cultura seicentesca, città viva e frequentata da una movida che a volte non rispetta le bellezze che fanno da contorno alle proprie scorribande. Un intervento realizzato con un buon numero di telecamere, per la sorveglianza di un centro storico vasto e pieno di monumenti da salvaguardare, frequentato da un gran numero di residenti e turisti, possibili obiettivi di malintenzionati. Una città trasformata in una sorta di “grande fratello”, che rende più tranquilli commercianti e residenti.

Si può anche replicare l’esempio di Ferentino, comune della Ciociaria, che ha realizzato un sistema di videosorveglianza in continua evoluzione, per prevenire gli episodi di microcriminalità che sono, come dimostrano le statistiche, in continuo aumento.

Per risolvere il problema di piccoli furti (che però non appaiono tali a chi li subisce) e vandalismo, ben venga il coordinamento degli enti, ma non si devono tralasciare le iniziative “concrete”.