ANGUILLARA SCUOLABUS: NUOVO SERVIZIO TRA LE POLEMICHE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara (RM) – È partita ufficialmente il 3 novembre la riforma del servizio di trasporto scolastico del Comune di Anguillara Sabazia, che prevede i punti raccolta nelle zone dove è obbligatorio il servizio, come menzionato dal progetto di gestione della società vincitrice la gara d’appalto, consorzio Valcomino. Le aree previste all’adeguamento sono: Vigna di Valle, Campo Marinaro, Santo Spirito, Ponton dell’Elce, Lungolago Belloni, Poggio dei Pini, Residenza Claudia, Colle Biadaro.
Tante sono le perplessità espresse da parte dei genitori residenti nelle zone interessate, anche dopo aver verificato l’ubicazione delle paline, e le misure adottate, affinché le fermate possano rappresentare la corretta localizzazione e il posizionamento più efficace.
E’ proprio la dislocazione dei punti di raccolta che rappresenta per i ragazzi un sistema di trasporto che non tiene conto delle problematiche più volte segnalate agli organi preposti, anche seguendo la normativa vigente del “Nuovo Codice della Strada”, dove sono definiti con estrema chiarezza i punti salienti riguardanti il concetto di fermata.

Anche nell’ultima assemblea pubblica del 5 ottobre sono stati rivolti alcuni quesiti al consigliere alle aree periferiche Cutillo, e all’assessore ai servizi sociali Mochi, chiedendo come sia possibile istituire le fermate prive di segnaletica orizzontale, dei limiti di carreggiata, della posizione delle paline in corrispondenza delle intersezioni e accanto ai secchioni della nettezza urbana e dell’assenza di apposite piazzole con pensiline.
Abbiamo rivolto la domanda direttamente al consigliere Cutillo, chiedendo cosa sia stato fatto realmente. Ci ha detto che è stata fatta una verifica e che sono state solo due le fermate modificate fisicamente, mentre il resto non è stato toccato.
I genitori si chiedono come siano state ultimate le operazioni di risistemazione delle paline relative ai punti di raccolta, anche in base ai suggerimenti e alle segnalazioni pervenute da parte delle famiglie, come indicato nel sito web ufficiale dell’amministrazione comunale.
Il consigliere Cutillo, su richiesta di alcuni genitori, si è reso disponibile a incontrare nuovamente in un’assemblea pubblica la cittadinanza interessata, giovedì 13 alle ore 17,30 presso il centro sportivo di Ponton dell’Elce. Nei colloqui telefonici intercorsi tra il consigliere e i genitori che hanno cercato di giungere a una mediazione per il miglioramento del servizio, tutti hanno concordato come a volte un briciolo di buon senso riesca a risolvere le questioni irrisolte meglio di cento carte bollate, e purtroppo a volte questa dote non contraddistingue alcuni personaggi che operano nel settore.




ANGUILLARA – PONTON DELL'ELCE, TRASPORTO SCOLASTICO: TANTE DOMANDE… POCHE RISPOSTE

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara / Ponton Dell'Elce – Al di là dalla lunga attesa (circa un’ora di ritardo rispetto all’orario prefissato, ore 17, affinché si sia potuta svolgere l’assemblea pubblica a Ponton dell’Elce per parlare di trasporto scolastico) possiamo citare Shakespeare per descrivere il contenuto delle informazioni che gli amministratori del Comune di Anguillara hanno prospettato, dopo che un nutrito gruppo di mamme ha rivolto loro molte domande: “Molto rumore per nulla”.

Sì, proprio così! Perché davanti alla domanda su com’è stato deciso di organizzare il servizio di trasporto scolastico, il consigliere delegato alle aree periferiche Marco Cutillo, e dell’assessore ai servizi sociali Pierluigi Mochi, non hanno fornito una risposta definitiva. Hanno invece confermato che “per ora” il servizio scuola bus non farà la raccolta alle fermate, ma continua a “ritirare” i bambini davanti alle singole case, e che effettivamente i problemi organizzativi ci sono stati.

Le tante mamme presenti hanno lamentato una continua e protratta disorganizzazione per il passaggio dello scuolabus fin dal primo giorno, informazioni non fornite e ambigue, anche per le incongruenze delle risposte dagli addetti al trasporto scolastico, non supportati all’origine da una serie di comunicazione specifica.

Nei confronti di genitori e delle famiglie che, di fatto, chiedono legittimamente, poiché utenti paganti di un servizio pubblico, solamente la sicurezza, l’incolumità dei propri figli durante il tragitto scuola-abitazione con l’utilizzo di pullman di ultima generazione, si sono presentate situazioni di disagio e pericolo, come l’installazione di fermate scuolabus agli incroci, sprovvisti di marciapiedi, di segnaletica orizzontate, di piazzole rialzate, di pensiline, accanto ai raccoglitori dell’immondizia. 

Fatti che sono stati confermati anche dal consigliere Cutillo, il quale ha affermato che diverse fermate dello scuolabus, installate da pochi giorni, circa dieci, sono state effettivamente impiantate in punti non idonei per la protezione dei ragazzi. Ha assicurato che a breve provvederà al riposizionamento corretto dei pali.
Un esempio di come l’ufficio preposto non sembra essere in sintonia con i propri cittadini è l’ostinazione con cui si nega ai genitori dei ragazzi frequentanti la scuola secondaria nel poter scendere autonomamente dal mezzo, senza la presenza di un genitore alla fermata.
A nulla sono valse le richieste dei genitori di firmare una liberatoria, procedura utilizzata nella quasi totalità dei comuni italiani. L’assurdità della questione è data dalla giustificazione fornita secondo la quale gli autisti non sarebbero assicurati per questa eventualità. Peccato però che, nel progetto di gestione della cooperativa Valcomino, che ha vinto la gara di aggiudicazione, proprio in virtù del migliore punteggio nel progetto, la possibilità di far scendere autonomamente i ragazzi è prevista, per cui l’eventuale mancanza di assicurazione degli autisti è da considerarsi un’inadempienza (VEDERE DOCUMENTO IN ALLEGATO – PROGETTO DI

GESTIONE CONTRATTO COOPERATIVA VALCOMINO PAG.6 -PUNTO 3).

Occorre ricordare che i ragazzi che frequentano la terza media, e che sono nati nei primi mesi dell’anno, compiranno quattordici anni durante la frequenza scolastica, età in cui, a seguito di un esame, possono guidare ciclomotori e minicar, ma che non possono percorrere pochi metri per arrivare a casa dalla fermata dello scuolabus.

Inoltre ci hanno detto alcuni genitori che i loro figli, non trovando loro a casa, vengono fatti scendere da parenti o amici con delega, e in genere poi tornano a casa a piedi, dovendo fare un tragitto più lungo di quello che avrebbero dovuto percorrere tra la fermata e casa. A tal proposito abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore Mochi presente alla riunione e ha detto che il Sindaco Pizzorno sta studiando il “caso”, per trovare una soluzione soddisfacente.

Ancora una volta il buon senso e le best practive dell’Amministrazione Comunale sono stati accantonati, invece di risolvere situazioni segnalate dalla comunità e cercare le soluzioni più adatte, tenta in tutti i modi di minimizzare i fatti, dando quasi l’impressione di voler colpevolizzare i genitori e prendere le difese di coloro che queste beffe le hanno causate.