ANGUILLARA, “LA SALUTE VIENE PRIMA DI MOLTE ALTRE COSE, STRADE COMPRESE”: INTERVISTA ALL’ASSESSORE STRONATI

di Simonetta D’Onofrio

Anguillara Sabazia (RM) – Non ci sono dubbi, una situazione difficile da gestire l’eliminazione dell’arsenico nell’acqua ad Anguillara Sabazia. Una lunga attesa per i cittadini, prima di “provare” l’acqua potabile. Perché è bene ricordare che il problema dell’arsenico nell’acqua non è nato in questi ultimi anni, “scorreva” anche quando a governare c’erano le giunte di centrodestra e di centrosinistra (divieto di utilizzo fin dal 2001). Di fatto, i politici che si sono succeduti a governare allora il Paese non sono riusciti a gestire il disagio e il danno provocato alla popolazione, anche se avevano l’obbligo di risolvere l’emergenza. Una patata molto bollente che è passata, di fatto, in mano alla Giunta guidata dal sindaco Pizzorno ed ha generato diverse incomprensioni con gli abitanti, che quotidianamente venivano turbati dall’acqua non bevibile e non utilizzabile per svolgere le azioni molto semplici, come lavarsi o cucinare ecc..

Ci dicono i vertici della Giunta guidata dal sindaco Pizzorno che è stato un risultato politico importante aver portato l’acqua potabile nella case di tutta Anguillara e avere acquisito l’impianto di potabilizzazione di Ponton dell’Elce.

Abbiamo incontrato a tal proposito l’assessore all’Ambiente, Enrico Stronati, chiedendogli alcune delucidazioni.

Come valuta nello specifico il risultato ottenuto da questa Amministrazione, cioè la procedura di acquisizione dell’impianto di potabilizzazione di Ponton dell’Elce?
Se suddetto risultato lo si confronta con i tempi e le tante amministrazioni che si sono succedute prima di noi e che non hanno ritenuto importante assicurare acqua potabile al rubinetto, credo si possa e debba considerare ottimo.
Se invece lo stesso si rapporta alle rinunce che abbiamo dovuto fare per garantire la finanziabilità della procedura di acquisto degli impianti, beh allora forse dovrei rispondere che sono contrariato.

Che la disponibilità dell'acqua potabile, a fronte di una legge del 2001, la si sia raggiunta nel 2013 la dice lunga sulle scelte politiche degli anni pregressi, la salute viene prima di molte altre cose, strade comprese.

 “Promessa mantenuta” verso i cittadini di Anguillara e in particolare per i residenti di Ponton dell’Elce, così è riportato nel comunicato stampa del sito internet dell’Amministrazione Comunale di Anguillara Sabazia. Come risponde alle tante accuse lanciate nel periodo dell’emergenza arsenico?
Comprensibili, io stesso ho vissuto per anni con acqua non potabile al rubinetto – per molto tempo senza neanche saperlo – e taniche sotto il lavandino, direi che la costrizione cui sono stati obbligati 18 mila cittadini di Anguillara, ma anche di altri Comuni, alcuni dei quali – vedi Civitavecchia – ancora vivono questo incubo, avrebbe fatto saltare i nervi anche ai santi.
Ritengo però che in alcuni casi non si sia compresa la strategia che avevamo in mente di adottare, una nostra responsabilità ovviamente, ma nessuno di noi ha mai pensato di sottovalutare questo problema.

Qual è il prossimo traguardo sulla questione acqua che cercherete di portare avanti come Amministrazione Comunale?
Per la questione acqua potabile sappia che abbiamo preso contatti con l'Università della Tuscia, grazie all'aiuto di Nadia Gonella che ringrazio per la passione che sempre mette in campo quando si tratta di acqua, e provveduto ad inoltrare una richiesta di finanziamento alla Regione Lazio per uno studio su tutto il territorio per individuare fonti di approvvigionamento di acqua priva di arsenico all'origine. L'Università della Tuscia, nello specifico la Facoltà di Geologia Applicata, ha realizzato un modello statistico/matematico che, analizzando i dati delle analisi delle acque sotterranee di un'area, è in grado di determinare una potenziale zona le cui acque sotterranee potrebbero risultare prive di arsenico.
E' una strada da perseguire, gli impianti che abbiamo acquistato sono ottimi dal punto di vista tecnico ma non si può pensare che si possano e debbano usare per sempre per vari motivi come ad esempio i consumi energetici che a Ponton dell'Elce sono aumentati per via della sezione ad Osmosi Inversa che è molto energivora.
Occorrerebbe anche puntare alla realizzazione di impianti fotovoltaici sopra i serbatoi al fine – sempre per fare esempi esplicativi – di ridurre i costi dell'energia elettrica (tutti i nostri acquedotti funzionano con pompe elettromeccaniche accese "h24") e magari abbassare i costi in bolletta. E poi c'è sempre la vicenda "Acea" che resta in piedi.
Nei corridoi di Piazzale Ostiense sono certi di spuntarla, sostengono che prima o poi saremo costretti a cedere loro il nostro acquedotto, noi ci opporremo in tutte le sedi e rispetteremo l'esito plebiscitario del referendum del 2011 sull'acqua pubblica.




ANGUILLARA, LA SALUTE NON E’ IN VENDITA

Il periodo“limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10mg/l (Unione Europea 22 marzo 2012)

Emanuel Galea

Un paio di giorni fa sul quotidiano Il Tempo, nella Cronaca di Roma, è apparso un articolo di Chiara Rai con una proposta dell’ex vice sindaco Stefano Paolessi che invitava l’amministrazione ad abbattere, da subito, le bollette dell’acqua del 50 per cento nelle zone in cui la presenza di arsenico risulti superiore al limite di 10 mg/l. Questo fino a quando i valori dell’arsenico nell’acqua non ritornino nella norma prevista dalla Comunità Europea. Non esiste, però, alcuna riduzione di bollette che potrà mai compensare il danno che causa l’arsenico oppure il fluoro alla salute, specialmente ai più piccoli. Pertanto il problema arsenico va risolto a prescindere da bollette e tariffe. E’molto triste che le istituzioni locali non si preoccupino di aggiornare i dati per informare la cittadinanza. Nessuno sa dire a che punto siano i lavori per la dearsenificazione dei rispettivi quartieri. La salute è una cosa seria e i cittadini non possono aspettare ulteriormente che si discuta ancora sull’emergenza arsenico. E’ ora, pure passata, di operare. Abbiamo scelto alcuni quesiti posti dai nostri lettori e li rivolgiamo direttamente a Roberto Finocchiaro Consigliere con deleghe alla Salute e Sanità, sperando in un riscontro. Senza dubbio Finocchiaro tiene costantemente aggiornata la situazione della distribuzione d’arsenico e fluoro nelle acque dei vari quartieri di Anguillara e non solo a Ponton dell’Elce.

Ecco i 5 quesiti che poniamo al Consigliere:

1) Per quale ragione questo monitoraggio, ammesso che ne esista uno, non viene pubblicato periodicamente per la soddisfazione e informazione di tutta la popolazione?


2) Tra i 18 comuni che a marzo risultavano ancora sotto deroga a 20 mg/l, concessa dalla Ue e che scade senza più ulteriori possibilità di proroghe e rinnovi il prossimo 31dicembre, risulta  in prima fila il comune di Anguillara Sabazia. Cosa è cambiato, eventualmente da marzo ad oggi?


3) I cittadini si preoccupano pensando alla scadenza di fine anno. Constatato il completo silenzio, fino ad oggi, da parte del responsabile alla Salute e Sanità, cosa si deve pensare?


4) Il 6 marzo scorso, su questo giornale, sempre Chiara Rai scriveva: “L’UnioneEuropea il 22 marzo scorso ha stabilito che i valori d’arsenico compresi tra 10mg/litro, effettivo limite di legge, e 20 mg/litro sono accettabili per un periodo di tempo limitato senza rischi per la salute umana, ma che bisogna adottare specifiche misure per la protezione di neonati e bambini fino ai 3anni. Il periodo “limitato” scade proprio il prossimo 31 dicembre e perciò, a partire dal 1 gennaio 2013, potrà essere erogata solo acqua con arsenico inferiore ai 10 mg/l… Le prospettive non sono tanto rosee. I cittadini hanno diritto di sapere cosa li aspetta a decorrere dal 1 gennaio 2013. 

5) Se dal primo giorno del 2013 dai rubinetti uscirà fuori acqua con un tasso d’arsenico superiore ai 10mg/l, i cittadini sperano di non doversi trovare nella condizione di dover fare uso delle“casette”. Le casette dell’acqua intendevano essere una soluzione “tampone”, altrimenti si rischia di elevare l’emergenza a normalità. Il consigliere regionale Pd Giuseppe Parroncini, sempre nell’articolo di Chiara Rai del 6 marzo scorso su L’osservatore laziale, ha dichiarato: “L'acqua senza arsenico sarà solo per alcuni Comuni. E gli altri che devono fare? Il 31 dicembre scadranno anche le deroghe dell'Ue relative alla gestione dell'emergenza e migliaia di cittadini rischiano di trovarsi senz’acqua, se il problema non sarà risolto in maniera strutturale”. Fino a prova contraria, di lavori strutturali ad Anguillara non se ne vedono. Il Consigliere Finocchiaro sicuramente ci fornirà dati più confortevoli. 

Sono solo 5 quesiti dei nostri lettori e cittadini di Anguillara Sabazia, tutti ansiosi di sapere.
Attendiamo un cortese e doveroso riscontro.

 

tabella PRECEDENTI:

06/03/2012 LAZIO EMERGENZA ARSENICO, IN PROVINCIA DI ROMA ANGUILLARA HA SITUAZIONE CRITICA