ANGUILLARA, MUSEO NEOLITICO: CODICE ROSSO

Emanuel Galea

Una piroga monossile di 8000 anni fa, fu portata alla luce durante gli scavi a La Marmotta nel periodo 1993-1995  da alcuni sub archeologi, sotto la direzione della dottoressa Maria Antonietta Fugazzola, responsabile degli scavi e del trasferimento della piroga al comune di Anguillara . Alla fine del 2005 fu quindi collocata in un locale, ex Consorzio Agrario, ad Anguillara, ubicato in un sito non molto distante dall’area di scavo. Così, in breve, nacque il Museo Neolitico. Il 23 ottobre del 2006 il Ministero inviò al Comune di Anguillara il “Verbale di consegna” dei materiali destinati ad arricchire lo spazio espositivo: non solo la piroga monossile, ma anche due macine di età neolitica e alcune riproduzioni. Dal giorno dell’inaugurazione ad oggi quel Museo non è stato mai aperto al pubblico, se non in una o due occasioni. “Il comune di Anguillara – si legge in una relazione del consigliere del Comune di Anguillara con delega alla cultura e al centro storico Vanessa Roghi –  desiderava conservare e nello stesso tempo esporre il manufatto preistorico così prezioso e di richiamo per il Pubblico”.  Fino ad oggi il desiderio è venuto meno a quanto pare per difficoltà economiche, come dichiarato dalla stessa consigliera. Questa motivazione non ha convinto molti cittadini che si chiedono come mai per altri scopi le risorse si sono sempre cercate e trovate. A supporto di quanto lamentato dai cittadini si cita ad esempio la determinazione dirigenziale nr. 1259 dello scorso 21dicembre 2012 dove si evince che i contributi per programmi di iniziativa culturale si trovano, solamente per altri scopi, per ben altra cultura,  ad eccezione del Museo Neolitico.  Ecco la ripartizione dei versamenti di questa determinazione per altri scopi culturali:all’associazione T con Zero euro 780,00, al Torrione Poeti del Lago euro  465,00, al Centro Sociale Anziani P/E    euro 380,00, alla Terra Galleggiante euro 200,00.

Amministratori di altri paesi non si sarebbero risparmiati per collocare il sito “La Marmotta sulle sponde del lago”, su tutte le cartine ed itinerari turistici nazionali ed internazionali, come anche uomini di cultura a cui Anguillara ha dato i natali, avrebbero dovuto fare sentire le ragioni e le esigenze per cui anche questa cittadina poteva vivere “l’opportunità” di avere un Tempio della Cultura. L’osservatore laziale , fin dal febbraio 2012 , per svariate volte, ha cercato di attirare l’attenzione su questa “anomala” situazione.  Lo scorso 30 giugno abbiamo scritto : "il passato è sempre con noi, ci accompagna , gli oggetti lontani sono sempre con noi attraverso le storie e le emozioni. Apriamo i musei, facciamoli rivivere". Oggi, continuiamo, in completa solitudine, con testardaggine, la campagna per l’apertura del Museo Neolitico. Chi tiene all’ombra il suo passato, non può guardare avanti con fiducia al suo futuro. Anche a questa cittadina spetterebbe un Museo Comunale, un laboratorio per la conservazione della memoria storica,  delle radici del territorio, oltre che vivaio di cultura. Ci piacerebbe che fosse data l’opportunità ai giovani di oggi e a quelli di domani, di poter conoscere il “passato” del territorio per meglio valutare,  apprezzare ed amare le realtà odierne. Non è sicuramente una questione nostalgica o di sentimento, bensì una questione di salvaguardia dell’eredità in lascito dei nostri antenati. Sono valori da custodire e trasmettere alle generazioni future, patrimonio del territorio, perché solo conoscendola si potrà anche Amare. Tantè.

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19/01/2012 ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO


 




ANGUILLARA, IL MUSEO NEOLITICO FA PARTE DELLA CULTURA?

La Piroga ci rimprovera, ci racconta, e tramite questo giornale vuole far sentire la sua voce. L’osservatore laziale, in completa solitudine, continua con la sua campagna per la riapertura del Museo e la rivalutazione dell’area che lo ospita.

 

Emanuel Galea

Non bisogna essere necessariamente uno scienziato per lasciarsi affascinare dalle testimonianze che i nostri avi ci hanno lasciato. La passione prende l’anima  l’intelletto ed il cuore dai primi giorni dell’infanzia, specialmente se si  ha la fortuna di crescere nelle vicinanze di siti e ruderi di era passata. Basta essere curiosi, vogliosi di conoscere il come, il quando ed il perché, ed ecco quel muretto che spunta da dietro i cespugli che inizia a svelarsi, a raccontare la sua storia e quella della sua gente. Visitando il sito ufficiale del Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini, ogni appassionato, seppur neofita del mondo dell’archeologia si entusiasma e si sofferma cercando, scavando per conoscere ancora, volendo andare oltre la notizia. Uno spot che sicuramente merita di essere commentato è : “il passato è sempre con noi, ci accompagna  – e ancora – “gli oggetti lontani sono sempre con noi attraverso le storie e le emozioni apriamo i musei  facciamoli rivivere”. Sarà per difficoltà di budget, per difficoltà gestionale oppure magari perché non si dà a questa branca della cultura la dovuta importanza, ma lo spot “apriamo i musei” lanciato dal Pigorini non ha fatto breccia, almeno fino ad oggi, sugli amministratori del Comune di Anguillara.  Leggere le favole ai bambini nel Museo dell’Arte Contadina fa più cultura… Il sito “La vita in provincia” ancora riporta lo spot pubblicitario di anni fa, come se fosse di oggi, ecco il testo:  Il Polo Museale Neolitico di Anguillara Sabazia è uno strumento di particolare interesse per studiosi, scolaresche e cittadini e invita tutti a visitarlo come da notizie riportate qui di seguito: Via Anguillarese 145 (nei pressi della Stazione – Ex Consorzio Agrario) orario di apertura Martedì – Giovedì – Sabato – Domenica dalle ore 10,00 alle ore 13,00 Fuori orario solo su prenotazione – gruppi minimo 15 persone. A quelli che conoscono la storia del museo quanto sopra sembra un pesce d’aprile a scoppio ritardato. Insomma una beffa. Il Polo Museale Neolitico è da tempi immemori chiuso e nessuno è in grado di dire se e quando sarà riaperto al pubblico. Lo spot del “Pigorini” per aprire i musei , in mancanza di un fattivo  intervento , può sembrare anche esso uno slogan di facciata e nient’altro. Ad Anguillara, la Regione e la Provincia sono tutte e due latitanti , parlando del nostro vero museo importante, quello Neolitico.  Il consigliere alla cultura è privo di mezzi , è un consigliere senza portafoglio. Le società e le associazioni, dimostrano poco interesse e scarso coinvolgimento  e sembra non tenere veramente alla Cultura che ci viene “ attraverso le storie e le emozioni dal passato”  La Piroga è sempre con noi, chiusa nel suo capannone con il bene placet della Sovrintendenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. La Piroga ci rimprovera, ci racconta, e tramite questo giornale vuole far sentire la sua voce. L’osservatore laziale, in completa solitudine, continua con la sua campagna per la riapertura del Museo e la rivalutazione dell’area che lo ospita.

tabella PRECEDENTI:

18/05/2012 ANGUILLARA, LA NOTTE DEI MUSEI E IL NEOLITICO DI ANGUILLARA.
27/04/2012 ANGUILLARA, ANCORA UNA SPERANZA PER LA PIROGA?
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ANGUILLARA, ANCORA UNA SPERANZA PER LA PIROGA?

Roghi: le banche non hanno dato alcun tipo di contributo, al momento. Abbiamo potuto avviare i lavori grazie al generoso intervento di alcuni privati di Anguillara

Emanuel Galea

L’Osservatore Laziale ringrazia il Consigliere del Comune di Anguillara con delega alla cultura e al centro storico Vanessa Roghi per aver accettato questa intervista e apprezza il suo impegno fattivo nel tentare di far riemergere dall’oblio il prezioso reperto neolitico (una piroga risalente al 6000 a.C.) ritrovato circa 40 anni or sono nel sito de La Marmotta sul lago di Bracciano dal sub e tecnico Euro Cerioni. Dopo aver scritto diversi tabella sulla piroga e sul museo neolitico evidenziando lo stato di abbandono e degrado, lo scorso 24 aprile, su invito del Consigliere,  ci siamo recati  al museo neolitico, ex Consorzio Agrario. Lo spettacolo di degrado riscontrato all’interno dell’ex consorzio supera di gran lunga la triste descrizione che si legge nella relazione della Roghi che alleghiamo all’articolo.

Approfittando della disponibilità del Consigliere Roghi gli porgiamo qualche domanda..

Da un colloquio con il signor Euro Cerioni, persona che cura i lavori di ripristino della teca per conto del Comune di Anguillara e sotto la supervisione del museo nazionale etnografico “L:Pigorini”, risulta che i vetri incrinati della teca già sono stati rimossi da 8 giorni. E riferisce,  sempre il tecnico, che saranno rimontati entro una ventina di giorni. Non la preoccupa il fatto che, nonostante il reperto venga continuamente tenuto bagnato con dei panni umidi, dovrà restare almeno per  28/30 giorni senza essere immerso totalmente nell’acqua? Non si rischia di pregiudicarne lo stato di conservazione?
Roghi: la Piroga è avvolta in un panno che viene quotidianamente bagnato. Il fatto che l'istituto Centrale del Restauro e il Museo Etnografico Pigorino abbiano avvallato l'iter dei lavori non solo mi rassicura ma mi fa dire che non esistono in Italia istituzioni più autorevoli ad intervenire su tale argomento.

Poco prima del nostro arrivo al museo c’è stato un sopralluogo dell’Intendenza del Museo Nazionale Etnografico “L.Pigorini”. Come mai l’Intendenza del Pigorini non si e mai fatta viva durante questo lungo periodo di chiusura del museo?
Roghi: In realtà al momento dell'arrivo del nuovo Sovrintendente il dottor Luigi La Rocca, il museo si è immediatamente attivato per verificare lo stato di salute della Piroga. Preso un appuntamento con il Comune non si presentarono né il Sindaco, né l'allora delegato alla Cultura.

Se il nostro impatto con il mueso ci ha lasciato , ci permetta l’espressione, sbalorditi, secondo lei, quale sarà stato  il giudizio dell’intendenza dopo aver  appurato lo stato di degrado durante il sopralluogo?
Roghi: La Sovrintendenza è stata invitata da me lo scorso luglio e ha verificato che la Piroga fosse in buone condizioni. Sullo stato del Museo ovviamente il giudizio è stato negativo, e come avrebbe potuto essere altrimenti.Tuttavia abbiamo immediatamente trovato una linea di condotta comune e ci siamo trovati d'accordo sugli interventi da effettuare. Il cambio dei vetri della Teca era ovviamente il primo, e così stiamo procedendo.

Euro Cerioni conosce la materia e soprattutto è motivato da una grande passione. Ci può raccontare qualcosa di lui?
Roghi: Euro Cerioni è una delle “istituzioni” del territorio, insieme ad Andrea Balestri, e all'associazione Hydra Ricerche, nonché agli innumerevoli studiosi che hanno effettuato campagne di scavo, il lago è stato riportato alla vita. E' grazie a persone come loro che possiamo raccontare la storia del nostro territorio, adesso sta a noi, Amministrazione, valorizzare queste ricerche e far si che questo territorio recuperi la sua naturale vocazione archeologica. I tagli alla cultura sono drammatici, ma dobbiamo fare in modo di inventarci strade nuove. In questo senso la sinergia nell'Amministrazione è ottima, con Matteo Flenghi abbiamo progetti in questo senso che speriamo di riuscire a realizzare nei prossimi anni.

Fra 20 giorni massimo sarà completato il rimontaggio, siliconatura e riempitura della vasca e così la piroga , finalmente, potrà essere immersa nuovamente in acqua. Dopo questa delicata operazione, ci dice Cerioni, toccherà al Comune completare il lavoro: moquette da lavare, muffa da rimuovere, muri da rinfrescare ecc.. Lei nella sua relazione parla di difficoltà finanziarie da reperire. Cosa ci vuole raccontare a tale proposito? Quale è stata la risposta da parte delle banche?
Roghi: Le banche non hanno dato alcun tipo di contributo, al momento. Abbiamo potuto avviare i lavori grazie al generoso intervento di alcuni privati di Anguillara che ci hanno consentito di pagare il signor Cerioni che da due mesi segue i lavori (2000 euro offerti dalla ditta Tomar). Con il contributo di altri abbiamo iniziato a pagare la teca (6000 euro di costo complessivo). 1000 euro sono stati donati dal signor Claudio Antonini, 500 euro dal Bar Gabbiano, 1100 euro dall'Associazione Dragolago.

Augurando che si possano trovare i fondi per completare l’opera e le finanze per mantenere il museo aperto , per lo meno una volta al mese in concomitanza del Mercato della Terra , difficile dubitare che Provincia e Regione vogliano ignorare l’importanza di erogare un contributo per il bene della cultura. Cosa ha da dirci a proposito?
Roghi: Mi sto muovendo da mesi in questa direzione e mi auguro che avvenga quanto lei auspica.

L’osservatore laziale tornerà al museo entro la fine di maggio per testimoniare la fine dei lavori sulla piroga e per un aggiornamento riguardo un’eventuale prossima apertura del museo.
Roghi: grazie a voi per il costante interessamento

 

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03/04/2012 ANGUILLARA, PIROGA E MUSEO DEL NEOLITICO: C'E' ANCORA IL LUCCHETTO
14/03/2012 ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO
06/03/2012 ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO
19/01/2012 ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO

 




ANGUILLARA, PIROGA E MUSEO DEL NEOLITICO: C'E' ANCORA IL LUCCHETTO

Emanuel Galea

Il 14 marzo scorso pubblicavamo l’articolo “ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO”  dove Vanessa Roghi, consigliere con delega alla Cultura del Comune di Anguillara, interveniva con una sua relazione rilasciando tra l’altro la seguente: “I lavori di recupero sono iniziati comunque, dopo anni di abbandono, se le interessa la tengo al corrente degli interventi così può venire a vedere”.  Occorre spiegare, almeno per coloro che non conoscono la vicenda, che i lavori in questione si riferiscono alla riapertura del museo del neolitico che è chiuso da svariati mesi e non è dato saperne il perché. Il consigliere nelle conclusioni alla sua relazione (che alleghiamo questo articolo)  scrive “la corta memoria dei cittadini che quotidianamente passano davanti alla Piroga ma non una volta  negli anni passati hanno domandato quale fine avesse fatto.” Dichiarazione quest’ultima che ha suscitato più di una protesta da parte di qualche residente.  M.G. cittadina di Anguillara, dichiara di aver telefonato per ben due volte al Comune chiedendo informazioni al riguardo  e ricevendo risposte vaghe ed imprecise. Sulle pagine di Facebook sono presenti svariati post in cui si evidenzia lo stato di abbandono e dell’inopportuna allocazione della piroga in quel  luogo. In attesa di ricevere l’invito ufficiale da parte del responsabile dell’ufficio Cultura, ci siamo recati personalmente al museo del neolitico per verificare la situazione dei lavori di recupero annunciati da Vanessa Roghi. E ad oggi, 3 aprile, quasi un mese dopo l’annuncio del consigliere che i lavori di restauro erano iniziati comunque,  riscontriamo, purtroppo, l’ennesimo esito: un cancello chiuso con un lucchetto e nessun segno d’attività in corso all’interno della hall dove si trova la teca con la preziosa piroga. Notiamo, pertanto,  la stessa situazione d’abbandono e di degrado di cui avevamo scritto il 6 marzo scorso “ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO", stesso abbandono, degrado ed incuria denunciati e meglio descritti dalla stessa Roghi in quella relazione inviata a L’osservatore laziale. Importante sottolineare che ci siamo recati al museo del neolitico più di una volta e in orari differenti. Ma ogni volta, malgrado tutto, il risultato è sempre stato quello di un cancello chiuso con il solito lucchetto. Nel piazzale antistante il museo,  un parcheggio, invaso da macchine che, certo, non sono la cornice ideale per attirare, eventualmente, il turismo verso il museo. Ovunque si notano atti vandalici e mura imbrattate.   Tutto il complesso presenta una scena impressionante di incuria e disaffezione. Sarà un bel gran parcheggio, senza meno idoneo per il Mercato della Terra di ogni prima domenica del mese ma sicuramente è il posto meno adatto  e meno dignitoso per ospitare un reperto archeologico del 6000 a. C. Qualcuno dice che , considerato che al Comune mancano  mezzi e  possibilità  si suggerisce di  cercare un’intesa, se possibile,  con il Museo Storico dell'Aeronautica Militare "Vigna di Valle" per allestire uno spazio per la piroga dove sarà meglio conservata ed apprezzata da chi la vuole visitare. A seguito delle spiegazioni del consigliere Roghi , le difficoltà di mandare avanti i lavori di recupero sono di natura finanziaria,  si parla di circa euro 6 mila, necessari per coprire i costi del recupero. Risulta strano, però,  che non risultino richieste di contributo agli Enti sovracomunali.  La provincia nel passato è stata molto prodiga nel concedere un contributo , assai più consistente per il Sistema Bibliotecario. (Vedi G.C. 90 del 14.06.2011)   La Regione, per conto suo, non è stata per niente avara quando le è stato chiesto di dare un contributo per il progetto piano di sterilizzazione per frenare il randagismo.  (G.C. 96 del 21.06.2011). Il “museo neolitico” è Cultura e merita pari dignità degli altri casi, pur anch’essi meritevoli. In attesa che il consigliere con delega alla Cultura informi i cittadini in maniera esatta sullo stato dei lavori di recupero al museo neolitico , vogliamo richiamare l’attenzione dei cittadini su questa pregiata branca della Cultura, con la “ci!” maiuscola, sperando di non offendere la suscettibilità di alcuno.

ALTRI tabella:

14/03/2012 ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO
06/03/2012 ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO
19/01/2012 ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO