ANGUILLARA, COMITATI DI QUARTIERE: SOLO TRE SU NOVE. ECCO PERCHÈ COSTITUIRSI

di Giuseppa Guglielmino
Anguillara Sabazia (RM) – Benedetto Titocci storico ideatore e coordinatore dei vari Comitati di Quartiere presenti sul territorio di Anguillara Sabazia, dopo l'istituzione del Comitato 1 – Centro Storico, Comitato 5 – Residenza Claudia Poggio dei Pini e il    Comitato 9 – Colle Sabazio, Ponton dell'Elce torna a sensibilizzare i residenti del territorio sabatino sull'importanza di costituirsi in comitato.

"Perché conviene costituire il comitato del tuo quartiere? Quali vantaggi avresti? Come inciderebbe il tuo quartiere sulle decisioni dell’Amministrazione?" Titocci attraverso questi interrogativi invita a riflettere sul fatto che "il Comitato riuscirà meglio a fare sentire la tua voce e far valere i tuoi diritti davanti all’Amministrazione. Fai diventare il tuo quartiere una realtà viva, – prosegue Titocci – una comunità con i propri interessi, aspirazioni, progetti. Non aspettare che gli altri siano sempre quelli che devono accomodare le cose per te. Fatti protagonista del tuo quartiere, partecipa, avanza le tue proposte e vigila che il tuo Comitato rappresenti meglio i tuoi interessi presso l’Amministrazione. Il quartiere non è la periferia, non è la borgata, è parte integrante e viva della vita della tua città. Non delegare ad altri ciò che puoi fare tu personalmente. Anguillara è pure tua e tu sei responsabile dei suoi “domani” Non scordarlo". Il coordinatore spiega poi che normalmente i “Comitati di quartiere” nascono spontaneamente in zone disagiate, con problemi strutturali e di convivenza civile. E che questi hanno il compito di presentare istanze e proposte da sottoporre all’Amministrazione Comunale per tutelare il territorio ed i suoi cittadini da un punto di vista sociale, economico e culturale. Hanno soprattutto il compito di promuovere occasioni di aggregazione, partecipazione e coinvolgimento di carattere culturale e informativo, per i vecchi e nuovi residenti. "Da solo, la tua voce vale per uno, – sottolinea Titocci – nel Comitato, la tua voce vale per tutto il quartiere!" 

In merito alla costituzione degli altri Comitati di quartiere relativi le varie zone in cui è stato suddiviso il territorio comunale di Anguillara:  Il Comitato 2 – Prati della Rena – S. Stefano – S.Francesco con una popolazione di 2172 unità, Il Comitato 3 – Boricella (Zona Parco) – Falconeto – I Grassi con una popolazione di 682 unità, il Comitato 4 – Vigna Di Valle – Barattoli – Vignali con una popolazione di 1115 unità, il Comitato 6 – Boricella (zona residenziale) – Monti Sabatini-Campo La Noce con una popolazione di 2807 unità, il Comitato 7 – Prato Michele – Colle Biadaro con una popolazione di 2712 unità e in ultimo il Comitato 8 Stazione – Campo Marinaro con una popolazione di 2802 unità, il coordinatore fa sapere che l’amministrazione comunale "ti invita a costituire il tuo “Comitato di quartiere” come già hanno fatto i tuoi concittadini di tre quartieri già operanti. E che il Comune di Anguillara – prosegue Titocci – ha provveduto a far approvare il regolamento all’unanimità dal Consiglio Comunale cui l’art. 3 stabilisce che il quartiere è parte dell’articolazione dell’Istituzione Comunale e come tale svolge un ruolo istituzionale. È fondato unicamente sulla partecipazione volontaria e gratuita dei cittadini ed ha come scopo la partecipazione degli stessi alle scelte dell’amministrazione sui temi riguardanti la collettività residente".

In conclusione Titocci rende anche noto che l'Ente comunale sta provvedendo, ad istituire “l’Ufficio Relazioni con i Quartieri”
e che questo significa che tutte le amministrazioni che si alterneranno alla guida del Comune non potranno prescindere da questa realtà. "Il Comitato di Quartiere ha solo vantaggi da offrirti. – sottolinea ancora Titocci – ti chiede solamente di attivarti, associandoti ad altri e formare anche tu il tuo Comitato". A questo punto per chi volesse saperne di più su cosa fare per istituire il Comitato di quartiere l'invito è quello di contattare il Coordinatore ai quartieri  Benedetto Titocci telefonando al Comune al n.0699600091 per ricevere tutte le informazioni. "Basta poco, che ce vò? – conclude Titocci –  Quello che puoi ricevere sarà molto di più".
 




ANGUILLARA. I COMITATI DI QUARTIERE CHE NESSUNO (O QUASI) VUOLE

di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – Stenta la nascita dei comitati di quartiere ad Anguillara. Dopo che lo scorso dicembre sono state effettuate le elezioni del quartiere numero 9 (Ponton dell’Elce, Colle Sabazio, Al Bucceto), qualcuno si attendeva la rapida costituzione di analoghe organizzazioni nelle altre realtà cittadine. Lo scorso mese di marzo avrebbero dovuto essere consegnate le candidature per il quartiere Campo Marinaro/Stazione, per quello che avrebbe dovuto essere, secondo le intenzioni, il secondo comitato nato in rispetto all’istituzione degli stessi. Nonostante la pubblicità data all’evento, e all’impegno personale di Benedetto Titocci, che è stato tra gli autori del regolamento comunale, sono giunte al consigliere con delega ai quartieri, Secondo Ricci, solamente due cittadini hanno dato la loro disponibilità a candidarsi per il direttivo.

Tra pochi giorni, il 18 aprile, ci sarà un nuovo tentativo, che riguarderà questa volta il quartiere Residenza Claudia/Colle dei Pini. Il consigliere Ricci presiederà un’assemblea con i cittadini delle zone interessate, nel tentativo di riuscire a far decollare questo istituto che sembra non scaldare gli animi dei cittadini di Anguillara.

Se la nascita del comitato nei quartieri periferici aveva fatto ben sperare, era logico immaginare una maggiore difficoltà in altri quartieri che, globalmente, hanno meno problemi rispetto a Ponton dell’Elce, Al Bucceto o Colle Sabazio, zone che avevano già comitati precedenti alla nascita di quelli “istituzionalizzati”. Ingenuamente gli ideatori del progetto non hanno considerato come non basta definire la struttura perché i comitati hanno ragione di essere solo se i partecipanti intendono impegnarsi in prima persona per rivendicare i propri diritti, per costruire un’alternativa, o anche una forma di collaborazione con l’amministrazione comunale.

È molto più facile lamentarsi dietro a una tastiera, ma quando si devono trasferire le lamentele nella vita reale, quando c’è il rischio di poter subire critiche per il proprio operato, dopo averne dispensate a profusione contro coloro che vengono accusati di essere degli incompetenti totali.

Se i nostri politici sono in genere restii all’istituzione di organismi di controllo del proprio operato, e preferiscono avere una maggiore libertà d’azione, chi dimostra di non essere pronto alla democrazia partecipata è proprio quel popolo che lamenta sempre la distanza dei politici dalla vita reale.