Cesano – Anguillara -Vigna di Valle: approvato il raddoppio della linea FL3

“Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha esaminato il progetto definitivo di raddoppio della linea ferroviaria FL3 nella tratta Cesano – Vigna di Valle, esprimendo parere positivo sulla realizzazione dell’opera. Un’ottima notizia per il territorio a nord di Roma, da anni in attesa di questo intervento destinato a migliorare sensibilmente la mobilità dell’intero quadrante. Grazie al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sarà infatti possibile procedere con l’appalto integrato e dare avvio ai lavori, dal valore complessivo di 253 milioni di euro, entro i primi mesi del 2021, con fine prevista per dicembre 2023”. A dichiararlo è Mauro Alessandri, assessore ai Lavori Pubblici e Tutela del Territorio, Mobilità della Regione Lazio.

“Oggi il territorio a nord di Roma ha raggiunto un grosso risultato: il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha dato parere positivo per la realizzazione del progetto definitivo del raddoppio della linea ferroviaria Fl3 Cesano-Vigna di Valle”. Lo ha annunciato il consigliere regionale del Lazio, Emiliano Minnucci.
“Il parere positivo- continua Minnucci- se pur con prescrizioni, consente di procedere all’appalto integrato ai sensi del recente decreto sblocca cantieri. Il risultato odierno arriva a termine di un percorso aperto alla condivisione e all’approfondimento, anche in sede regionale, del progetto che, con una spesa complessiva di 253 milioni, ambisce a rivoluzionare il sistema trasportistico su ferro a nord della Capitale” ha concluso Minnucci

Il 30 gennaio in Commissione Trasporti, su richiesta del consigliere regionale Emiliano Minnucci, è intervenuta RFI che ha presentato il cronoprogramma e il piano degli interventi previsti per la linea FL3 con novità importanti per tutto il territorio.

In sintesi: – per il raddoppio della prima tratta, Cesano-Anguillara-Vigna di Valle, è pronto il progetto definitivo con l’inizio dei lavori previsto per il 2021; – per il raddoppio della tratta Vigna di Valle-Bracciano, è in corso di definizione il progetto preliminare con tempi più lunghi; – due nuove stazioni, una ad Anguillara e una a Vigna di Valle; – soppressione totale dei sei passaggi a livello, compreso quello di via Anguillarese a tutt’oggi non realizzato per i due anni e mezzo di ritardi del Comune di Anguillara.

Per motivi progettuali, il sottopasso originariamente previsto verrà sostituito con la realizzazione di un cavalcaferrovia; – la frequenza di passaggio dei treni passerà da 30minuti a 15.




ANGUILLARA, 167: TAR CONDANNA IL COMUNE AL PAGAMENTO DELLE SPESE LEGALI

Redazione

Anguillara (RM) – “Il Tar condanna il Comune a pagarsi le spese legali sul ricorso 535/2012 ma questo a Pizzorno e alla sua Giunta interessa poco, l’importante è non farlo sapere in giro, tantomeno sul sito istituzionale, anche se ciò è dovuto ad evidenti errori commessi nell’espletare l’azione amministrativa”. Lo afferma il Capogruppo consiliare Udc Sergio Manciuria, dopo la lettura della sentenza dei giudici della sezione seconda-bis che in data 7 marzo hanno condannato il Comune a pagarsi le spese legali per sopravvenuta carenza d’interesse.

“Una sentenza prevedibile – rileva l’esponente dell’Unione di Centro – dopo l’ammissione delle ditte escluse alla procedure di gara per le censure volute dal Tribunale amministrativo sugli errori commessi dalla Commissione tecnica comunale. Commissione che, nominata sotto l’egida dello stesso Pizzorno, nonostante sia composta da professionisti esterni persevera nell’applicare le norme in maniera naif, come con le recenti determine definitive approvate lo scorso 7 Gennaio 2013 ulteriormente impugnate dai partecipanti.

Il Sindaco, durante la recente campagna elettorale  – rammenta il referente sabatino – si dilettava nel lamentare le spese sostenute per il ricorso dei Consiglieri Udc e Pdl, forti delle prerogative istituzionali, sulle modalità di convocazione dell’Assemblea, dimenticando però quelle sostenute per le elezioni anticipate del 2011 provocate dalla sua parte politica. Ora tace su quelle imputabili all’incapacità della sua azione politica-amministrativa e raddoppia le spese sostenendo quelle per i ricorsi voluti dalla Società ATI DAMA SRL e ATI IBECO Costruzioni Srl, notificate il 7 Febbraio al protocollo comunale.

La 167 Le Fontane – spiega Manciuria – era stata concepita nel 2006 per dotare la nostra città di alloggi per famiglie e giovani con canone o prezzo calmierato e per reperire risorse per la realizzazione di opere pubbliche. Ad oggi, grazie all’inefficienza biennale di questa Giunta, tali aspettative sono consegnate al giudizio del Tar Lazio con ulteriore dilazione dei tempi e grazie ai quali l’area si presenta come una landa desolata anche per il mancato avvio dell’Anguillara- Cesano.

Per queste motivazioni, ed altre che stiamo verificando, l’unico bando non intaccato da ricorsi – cioè quello delle cooperative che garantirebbero circa un milione e cinquecentomila euro cash alle casse comunali -, risulta tuttora fermo nelle assegnazioni in quanto nella convenzione era prevista la costituzione di un consorzio per l’esecuzione delle opere d’urbanizzazione non eseguite nonostante il sorgere di diverse palazzine.

E’ inutile dimostrare che tali somme non incassate ad oggi dall’Amministrazione nonostante il decorrere di lunghi quattrocentoventigiorni dall’approvazione definitiva, comporterebbero per una Giunta seria e operosa,  l’adozione di un piano straordinario d’intervento per la manutenzione delle strade, delle scuole, degli impianti sportivi come la piscina e del verde. Di fronte ai cambiamenti epocali imposti dalle recenti elezioni nazionali, la buona politica dovrebbe conformare il suo pensiero per intercettare la protesta e il disagio sociale con efficienza e responsabilità.  Ridare dignità ad una città abbandonata a se stessa – conclude Manciuria – non sembra il motto del sindaco Pizzorno, che piuttosto preferisce tenere in piedi un’Amministrazione attaccata allo scranno e alle indennità immeritate, anziché imprimere una svolta all’immobilismo e all’evidente incapacità amministrativa con le dimissioni, e consegnare il Paese definitivamente al giudizio degli elettori”.

[ SENTENZA DEL TAR E DETERMINE ]