ANGUILLARA, UN OCCHIO ALL’AMBIENTE E UN ALTRO AL DECORO

Emanuel Galea

Probabilmente a qualcuno non piacerà quello che sto per scrivere. Ma ho scelto di essere libero da qualsiasi ideologia partitica proprio per poter esprimere critiche oppure applaudire a seconda delle occasioni. Non mi sono sfuggiti alcuni segnali positivi, anche se timidi, che ho accolto con favore ed incoraggiato. L’osservatore attento non può non aver notato questi segni. Questa politica volta ad una maggior salvaguardia dell’ambiente va accolta positivamente. La mia speranza è far capire che anche qui è possibile una realtà sociale ed economica, fondata sulla legalità, sul rispetto della persona umana e dell’ambiente. Se manca il rispetto dell’ambiente s’impoverisce la stessa struttura del nostro habitat. Per questa ragione e non solo, accolgo positivamente gli sforzi e le piccole innovazioni messi in atto dall’assessorato all’ambiente. Mi riferisco  in particolar modo agli accorgimenti lungo le spiagge di viale Reginaldo Belloni. Sulle spiagge libere, fino a qualche anno fa si assisteva a scene incivili, specialmente la domenica sera, dopo la partenza dei bagnanti. Sulla battigia si trovava di tutto: lattine, bottiglie ,buste di plastica e rifiuti vari. Oggi, pare che invogliati dai vari raccoglitori colorati, messi a disposizione, l’orrendo scenario sia finalmente in declino. Le accortezze messe in atto sono anche una forma di educazione per i nostri bambini. Quest’ultimi impareranno a rispettare l’ambiente e diventeranno degli adulti responsabili consapevoli che l’ambiente è qualcosa che gli appartiene e pertanto và difeso. Un’iniziativa che merita ogni incoraggiamento. Non ho potuto fare a meno di notare i raccoglitori di rifiuti in ghisa distribuiti lungo la passeggiata “Belloni”. Oltre che arricchire l’arredo urbano, si presentano più resistenti agli atti vandalici. Danno un tono alla passeggiata e fanno sembrare il viale più ordinato. Ritengo che la segnaletica di divieto di balneazione ai cani ripetuta lungo le spiagge, sia un segno di civiltà e rispetto verso l’altro.  Non tutte le persone che vanno a fare il bagno nel lago, condividono l’idea di farlo assieme ai cani oppure gradiscono sdraiarsi a prendere il sole con il cane del vicino che scodinzola a pochi centimetri di distanza. Non a tutti può allietare l’idea di vedere il proprio bambino scavare in quella sabbia, làddove pochi minuti prima qualcuno munito di paletta (nel caso ci si imbattesse in persone civili) ha finito di rimuovere i bisogni lasciati  dal suo cagnolino. Si dovrebbero rispettare le scelte degli altri. La propria libertà finisce laddove inizia quella dell’altro. Forse è ora di sfatare un modus facendi che si sta radicando fra molti di noi. Chi decide di avere un cane come amico, fa una buona scelta e va rispettato. Chi questa scelta non la fa, non dovrebbe incassare giudizi negativi. Ciò non significa che i primi sono dei bravi cittadini e i secondi no.  Le ragioni dei secondi possono essere molteplici. C’è chi ha paura di avvicinarsi ai cani. Altri soffrono d’allergia ai peli di quest’animale. Altri non lo fanno per ragioni d’igiene. Sono tutte ragioni validissime che vanno rispettate. In considerazione di quanto sopra ci permettiamo avanzare una proposta all’assessore all’ambiente. Chiediamo di considerare la possibilità di riservare una delle spiagge libere, appositamente per la balneazione dei cani. Recintarla e segnalarla ai detentori dei cani che intendono farne uso. Le Bau Beach esistono dal 1998 e al Lido di Ostia ne esiste una molto all’avanguardia.  E’ giusto che anche chi ha scelto di essere accompagnato dal suo cane possa godere del diritto e la libertà di farsi il bagno con il proprio cucciolo senza la preoccupazione di dare fastidio a chi non condivide o non può, per svariati motivi, condividere questa  scelta. Siamo fiduciosi che, l’assessore, attento com’è ai problemi ambientali, non mancherà di esaminare la presente  proposta. In paese c’è spazio per tutti. Il rispetto delle altrui scelte facilita la civile convivenza.

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27/07/2012 ANGUILLARA LAGO E SPIAGGE: UN ESEMPIO DA SEGUIRE