Anguillara, viale di ingresso Residenza Claudia: al via i lavori di completamento

ANGUILLARA (RM) – Al via i lavori di completamento di via Residenza Claudia ad Anguillara Sabazia per una spesa approvata in bilancio di 99mila euro. Lunedì 22 gennaio si avvieranno infatti le opere di completamento per il viale di ingresso del comprensorio sabatino dove fino allo scorso giugno erano presenti dei pini pluriennali su ambo i lati della via. Un viale interessato da gravissimi danneggiamenti del manto stradale causati dalle radici dei pini. L’amministrazione comunale rimpiazzerà i 23 pini abbattuti e altri 6 alberi smantellati negli anni passati con 29 nuove piante di una delle specie suggerite nella perizia dell’agronomo.




ANGUILLARA, IL VERDE E I RICORDI LASCIANO IL POSTO AL “FINTO” PROGRESSO

Emanuel Galea / Angelo Parca

Pare che finalmente sia scoccata l’ora di inizio dei tanto agognati lavori di messa in sicurezza sulla via Anguillarese. Un inizio triste, quantomeno per un vecchio albero di pino,  che senza possibilità di appello è stato abbattuto. Il pino faceva da guardiano all’incrocio tra la via Anguillarese e via Ponte Valle Trave ed era conosciuto  dalla maggior parte dei residenti come “il pignetto”. Uno degli ultimi testimoni dell’Anguillara “di una volta”, quella per intenderci che per molti residenti del luogo fa ormai parte dei ricordi dell’infanzia. Così come, volendo fare un analogismo, gli abitanti del quartiere capitolino conosciuto come l’Alberone  riconoscevano l’identità del proprio rione nella quercia plurisecolare situata sulla via Appia Nuova tra Ponte Lungo e l’Appio Latino. Era un qualcosa di grande e poderoso, la sua ombra d'estate, gli uccellini che a frotte cinguettando davano il benvenuto ai viandanti sulla via Appia Nuova. Anche quest’albero fu abbattuto, ma a differenza del “pignetto” era malato. E a differenza dell’attuale amministrazione di Anguillara, si pensò bene di piantarne immediatamente uno più giovane, affidandogli il compito di continuare a rappresentare il rione romano, così come aveva fatto per tanto tempo l’antica quercia. Il “pignetto” di Anguillara non risulta che fosse malato, eppure gli è stato imposto di soccombere per fare posto a che cosa? “Esiste una cosa chiamata zollatrice ad esempio, la suddetta macchina non taglia l'albero ma lo preleva con la sua zolla di terreno in maniera tale che possa essere ricollocato nello stesso luogo od altrove, questo avrebbe permesso di salvare il pino – scrive F.F., un residente del luogo, sulla pagina FB del gruppo Anguillara. Il cittadino prosegue poi affermando il concetto di perdita di identità legato all’abbattimento del povero albero – una volta eravamo un paese che poteva dire andiamo alla Mandola….  oggi diciamo andiamo a fare una passeggiata dietro a dove stava la paninoteca. Fino a ieri dicevamo ‘si trova lì…  al Pignetto’ da domani diremo ‘si trova lì… alla prima rotatoria’. La strada per essere borgata mi sembra oramai spianata”.   Ora all’incrocio è rimasto solo soletto l’unico semaforo esistente in tutto il comprensorio cittadino e sembra funzionare pure bene, tanto che non risultano incidenti automobilistici di particolare rilievo per questo incrocio. Tale circostanza viene confermata telefonicamente  dal Comandante della Polizia Municipale Francesco Guidi il quale conferma che l’incrocio in questione non rientra tra i punti in cui statisticamente avvengono la maggior parte degli incidenti automobilistici, ma che esistono due progetti esecutivi già in atto che prevedono la predisposizione di una rotatoria che andrà a sostituire il semaforo. E riguardo l’abbattimento del “Pignetto” dichiara che sono stati abbattuti, anche nel recente passato, altri alberi di pino e che l’abbattimento di questa specie non richiede autorizzazioni da parte della Forestale o di altro Ente, in quanto non appartenente a specie autoctone. Peccato, per chi ha deciso questo scempio di alberi, che il problema posto non sia quello relativo a questioni di autorizzazioni o a questioni riconducibili alla mera propaganda politica. Bensì a questioni legate all’amore per valori come il rispetto dell’ambiente, l’identità e il mantenimento della memoria storica legata alle proprie origini e ad altri sani valori che la società moderna ha ormai dimenticato. Quindi, stabilito che allo stato attuale dei fatti non esiste e non è mai esistita una pericolosità rilevante per questo incrocio, non si comprende il bisogno di dover smantellare un semaforo abbattendo pure un albero icona di un intero quartiere, per fare posto ad una rotatoria che dovrebbe migliorare una situazione. Manca un presupposto: la situazione da migliorare. Una seconda rotatoria, secondo i piani illustrati dal Consigliere Di Gioia, andrà poi piazzata al posto di un’edicola che attualmente si trova davanti ad un supermercato in Via Pizzo Moronto, sempre lungo l’Anguillarese. E a suo tempo, per fare posto a quest’edicola, tanto per cambiare, furono abbattuti altri alberi. Ora l’edicola sfrattata sarà trasferita nel piazzale dove ogni Lunedì si tiene il mercato e più precisamente al posto di due bagni chimici che saranno arretrati dentro la macchia verde (vedi foto).  A questo punto molti cittadini si augurano che non venga disboscata pure questa macchia verde per far posto ai due bagni.