AMATRICE, STORICO CONSIGLIO COMUNALE: DOPO 40 ANNI APPROVATI IMPORTANTI STRUMENTI URBANISTICI

Redazione
Amatrice (RI)
– Seduta fiume domenica sera in Consiglio comunale. Una maratona consiliare che ha portato all’approvazione di strumenti urbanistici che la Città aspettava da decenni.
Tra gli altri, sono state approvate le perimetrazioni di 21 frazioni, i Piani Particolareggiati di Scai e Villa SS Lorenzo e Flaviano, il Regolamento Edilizio, il Vademecum delle buone pratiche edilizie e del recupero dell’esistente, il Regolamento Attuativo degli Incentivi alla buona edilizia e all’adeguamento sismico.
Un fuoco di fila di strumenti urbanistici a disposizione della comunità per lo sviluppo locale dell’edilizia, la buona edilizia.

Amatrice fa le cose per bene, e così il nuovo Regolamento Edilizio (il vecchio era del 1972!), con il Vademecum delle buone pratiche, è stato fondato sui principi del buon costruire, del risparmio energetico, della bioedilizia, e soprattutto è stato orientato alla riduzione del consumo del suolo favorendo invece gli interventi di recupero dell’esistente e di rispetto dell'ambiente e delle tradizioni storiche-architettoniche.

Inoltre, è data piena attuazione agli incentivi per il recupero edilizio e l'adeguamento sismico: con il Regolamento attuativo si è stabilita l'entità degli incentivi sulla base degli interventi proposti. I Piani Particolareggiati appena approvati ridisegnano le frazioni di Scai e Villa SS Lorenzo e Flaviano: sarà ora possibile procedere a qualche sviluppo di cubatura, sono state definite alcune aree destinate a giardini, altre a parcheggi.
 
Sono state finalmente perimetrate le 21 frazioni di Amatrice che, negli anni ’80, videro bocciata in Regione Lazio la loro delimitazione di area urbana con conseguente danno per i cittadini costretti al solo recupero funzionale dell’esistente.
 
‘’Si tratta di strumenti urbanistici condivisi e moderni, che daranno ossigeno all’attività edilizia locale e favoriranno lo sviluppo turistico del territorio’’ – dichiara il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi  – ‘’ procediamo su una strada già tracciata che ci ha permesso di entrare a pieno titolo nel Club dei Borghi più belli d’Italia. L’obiettivo è quello di realizzare una elevata qualità dell’ambiente urbano e una maggiore sostenibilità delle trasformazioni, che poi vuol dire una migliore qualità della vita e leva di attrazione turistica per il territorio’’
 




AMATRICE ENTRA NEL CLUB DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA

Redazione
Amatrice (RI)
– La Città di Amatrice si prepara a festeggiare l’ingresso nel prestigioso Club dei Borghi più belli d’Italia. Infatti è di queste ore la notizia, arrivata con una nota ufficiale del Consiglio Direttivo del Club, che Amatrice ha superato a pieni voti la valutazione di ben 70 parametri tra i quali ‘’la bellezza dei luoghi, il livello di manutenzione degli edifici e del patrimonio storico-artistico, la tutela dell’ambiente e il livello qualitativo dei servizi per i residenti e per i turisti’’.

La Città deve questo risultato alle molteplici attività avviate negli anni dall’Amministrazione comunale per riqualificare, valorizzare e rilanciare il territorio e che ha permesso alla Città di avere tutti i requisiti richiesti.
Sono circa duecento i borghi più belli d’Italia che sono descritti dalla guida che il Club ogni anno pubblica e distribuisce in 100 mila copie: Amatrice entrerà quindi a far parte di questo speciale elenco riconosciuto a livello nazionale.
‘’Sono particolarmente felice per questo riconoscimento – spiega il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi – perché certifica il tanto lavoro e l’attenzione che in questi anni la mia Amministrazione ha portato avanti per il rilancio di Amatrice e delle sue eccellenze. I piccoli borghi devono puntare sulle loro unicità, ne siamo convinti’’.
‘’ Voglio ringraziare Silvio Gherardi e Maria Luisa Polidori – prosegue Pirozzi – che ci hanno sostenuto in questo percorso che porterà enormi vantaggi per la promozione del territorio e altrettante opportunità di crescita dell’offerta turistica locale, oltre che delle produzioni tipiche tradizionali, con riflessi positivi sull’economia e l’occupazione locale”.

Il riconoscimento sarà ufficializzato nelle prossime settimane con una apposita cerimonia di consegna alla Città di Amatrice della bandiera del Club de ‘I Borghi più belli d’Italia’.
 




AMATRICE: E' CAOS ISTITUZIONALE

di Pietro Bizzoni

Amatrice (RI) – Il consigliere, prima dimissionario poi recuperato come assessore esterno, al quale è stata affidata la carica di vice-sindaco, non può assolvere al suo ruolo in quanto cozza con il regolamento e lo statuto comunale. C'è in ballo un ricorso al TAR, presentato dalla minoranza alcuni mesi fa. Nel corso dell'ultimo consiglio, si è verificato quanto prospettava il gruppo di minoranza…

Durante l’ultimo Consiglio Comunale. di venerdì 13 marzo è successo quello che il Gruppo Consiliare di minoranza aveva da tempo evidenziato. Al terzo punto dell’O.d.G. il Sindaco si è allontanato dall’aula consiliare per evitare di partecipare alla votazione su un argomento che lo riguardava da vicino.
La presidenza del Consiglio è stata assunta, nonostante il vicesindaco fosse presente, dal Consigliere anziano.

Tale procedura è stata contestata dal consigliere di minoranza Francesco Di Marco il quale ha invitato il Segretario Comunale alla lettura del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale modificato recentemente con delibera di C.C. n°86 del 29.09.2014 proprio dall’attuale compagine di maggioranza che testualmente recita “il Consiglio Comunale. è istituzionalmente presieduto dal Sindaco. In caso di sua assenza o impedimento la Presidenza spetta al Vicesindaco e, in sua mancanza, al consigliere anziano”.

Commentando la lettura di tale articolo il Segretario Comunale ha affermato che il Vicesindaco non può presiedere il Consiglio Comunale in quanto non consigliere.

Pertanto si è proceduto alla votazione di una delibera di Consiglio che non rispetta l’articolo 3 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e, di conseguenza, l’articolo 18 dello Statuto Comunale (il Vicesindaco DEVE essere in grado di poter svolgere TUTTE LE FUNZIONI del Sindaco).
Quindi siamo di fronte ad un atto deliberativo che cozza e non rispetta, in un solo colpo, lo Statuto Comunale ed il Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale.

E’ evidente che tale situazione non è più tollerabile e che la delibera di che trattasi è illegittima e priva di qualsiasi fondamento giuridico-amministrativo. La minoranza sostiene (ha fatto anche ricorso al TAR) che la posizione del vicesindaco non consigliere debba essere rimossa per il rispetto dello Statuto e del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale che rappresentano i cardini sui quali deve fondarsi un’azione amministrativa trasparente, legale e giuridicamente corretta. I consiglieri di minoranza "Insieme per Amatrice": Poli Luca, Bucci Romeo, Di Marco Francesco.




AMATRICE, EMERGENZA NEVE: ANAS SPA SMENTISCE IL SINDACO

Redazione

Amatrice (RI) – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'Anas S.p.A. in risposta alle affermazioni del sindaco di Amatrice – Sergio Pirozzi – sull'emergenza neve.

Ecco la nota:

"In merito all’articolo “AMATRICE, EMERGENZA NEVE: LA PROVINCIA NON HA RISORSE E L'ANAS VUOLE I SOLDI”, pubblicato domenica 8 marzo da l’Osservatore d'Italia redazione del Lazio, è opportuno fornire alcune precisazioni in risposta alle affermazioni del Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
 
Le richieste di intervento per ripristinare la regolare viabilità a seguito delle precipitazioni nevose sono pervenute dalla Prefettura di Rieti, considerata la situazione di isolamento di alcune frazioni nei Comuni di Accumoli, Amatrice e Cittareale che è stata comunicata dai Sindaci.
 
Il Compartimento Anas del Lazio, dopo aver garantito la transitabilità sulle strade statali, ha inviato i propri mezzi e il proprio personale ripristinando, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, i collegamenti interrotti nelle frazioni isolate.

A tal proposito, è necessario precisare che l’Anas non ha richiesto pagamenti per gli interventi effettuati".

 




AMATRICE, EMERGENZA NEVE: LA PROVINCIA NON HA RISORSE E L'ANAS VUOLE I SOLDI

Redazione

Amatrice (RI) – Eppure gli sms della Protezione Civile sullo stato di pre-allerta per eventi nevosi eccezionali nel reatino sono arrivati a tutte le autorità e gli enti locali competenti. Si, perché in caso di eventi eccezionali, ogni Ente dovrebbe intervenire per quanto di propria competenza.

Sembrerebbe tutto chiaro e ordinato.
Anche il Sindaco di Amatrice giorni fa ha ricevuto l’sms della Protezione Civile, e ha immediatamente preallertato le ditte incaricate del servizio per lo sgombero neve delle strade comunali, ha ordinato la chiusura delle scuole, ….insomma tutto ciò che un amministratore deve pianificare in termini di interventi straordinari del caso. "E invece siamo in piena emergenza, perché la Provincia di Rieti, a seguito di scellerate riduzioni dei trasferimenti statali, non è in grado di ristabilire la viabilità sulle strade provinciali di accesso alle frazioni di Amatrice. – Commenta il sindaco di Amatrice – E’ un vero disastro, – prosegue – perché delle pochissime turbine a disposizione della Provincia ad oggi una risulta essere guasta, una è stata inviata in zona Terminillo e l’ultima sta operando in zona Leonessa. Siamo arrivati al punto che bisogna raccomandare l’anima a Dio prima di avventurarsi lungo una strada provinciale, e sperare che non accada nulla di grave, come ad esempio un’emergenza sanitaria. Nelle frazioni di Amatrice risiedono cittadini spesso anziani ed anche gli animali e le attività economiche ad essi collegate sono in pericolo, perché risultano irraggiungibili molte stalle".

Il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non ci sta e chiede l’intervento dell’Anas che, oltretutto, ha un mezzo ricoverato proprio nel territorio comunale. La risposta, in quest’Italia senza nocchiere e in gran tempesta, è stata: "si, ma dovete pagare, ed anche avviare le procedure di intervento per il tramite della Prefettura".
E così è stato, ore ed ore al telefono con Enti e Dipartimenti, una procedura burocratica farraginosa e irragionevole, ma finalmente è partita la turbina dell’Anas e sta raggiungendo le frazioni di Amatrice.

"Dicono che ci manderanno il conto, ma è bene che sappiano che non abbiamo alcuna intenzione di pagare oltre quello che già paghiamo di tasse, e oltre quello che già paghiamo per i tagli indiscriminati dei trasferimenti statali e regionali. – Ha aggiunto il primo cittadino di Amatrice – L’Anas Spa ha un unico azionista, che si chiama Ministero dell’Economia e delle Finanze, al quale i cittadini di Amatrice già pagano regolarmente le tasse".




AMATRICE: TUTTI PAZZI PER IL PALIO DEI SOMARI

Redazione
Amatrice (RI)
– Si tratta di una vera e propria gara in sella all'asino. A gareggiare sono i Comuni limitrofi o storicamente amici di Amatrice che intervengono rigorosamente in abiti storici. L’asino prende il nome del sindaco del comune rappresentato. La manifestazione inizia con un suggestivo corteo storico di oltre 500 figuranti che attraversano il Corso di Amatrice per poi arrivare al campo di gara denominato Somarodromo dove poi inizieranno le gare che determineranno l'Asino-Sindaco. Piatti tipici del reatino negli stand: Il polentone preparato dalla Pro Loco di Castel di Tora, la bruschetta preparata dalla Pro Loco di Casaprota e il prosciutto IGP di Amatrice.

Domenica 29 marzo torna l'appuntamento con lo spettacolare Palio dei Somari-Sindaci di Amatrice: una corsa sfrenata e un po' folle, lo spettacolare corteo dei figuranti in abiti d'epoca, l'accesa rivalità fra i paesi della zona e le eccellenze culinarie del Lazio. Una manifestazione nata tredici anni fa quasi per gioco, che ormai richiama migliaia di appassionati nel "Somarodromo".
La prima regola del Palio è che a comandare è soltanto l'asino: il fantino può solo pregarlo di correre più veloce degli altri, mentre sono assolutamente vietati i calci o l'uso delle fruste.

Il ciuco, che in queste zone di montagna è stato da sempre sfruttato per la sua proverbiale capacità di trascinare sul dorso enormi carichi, diventa il protagonista assoluto della festa e viene osannato dai suoi "compaesani" come fosse una -star. Ogni asino, infatti, corre indossando una cravatta sulla quale è impresso il nome del sindaco della propria città; e così nel breve lasso temporale di un unico giro a briglia sciolta, tra lazzi, scherzi e un tifo da stadio, le Pro Loco dei paesi partecipanti si giocano la reputazione e un anno di duro lavoro.
Guai ad arrivare ultimi: il temutissimo campanaccio sancisce il disonore e ci vorranno altri 12, lunghi mesi prima di potersi prendere l'agognata rivincita. Nelle ore che precedono la gara, lungo le vie principali di Amatrice sfila un coloratissimo corteo di oltre 500 figuranti che indossano abiti storici. Il corteo fa bella mostra di sé lungo il centralissimo Corso Umberto e giunge al "Somarodromo", dove si tiene il solenne giuramento che precede la corsa: "Popolo della Via del Sale, l'onore è in ballo … acclamate con la vostra voce i Vostri eroi, sciogliete le briglie ai Somari e che sia dato inizio al Palio!".

Curiosità ad Amatrice
Non mancano spunti anche per gli amanti della cultura e della natura. Il centro storico di Amatrice, con i suoi vicoli e le caratteristiche piazzette, è dominato da una torre civica risalente dal XII Secolo, mentre nel "Parco in miniatura" si possono ammirare in scala tutti i monumenti delle cittadine e le bellezze del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, di cui Amatrice fa parte. Tra le meraviglie naturalistiche che la circondano, il Monte Gorzano, che con i suoi 2.458 metri è il più alto del Lazio, e soprattutto il Lago di Scandarello, un grande bacino artificiale creato nel 1924.
 




AMATRICE: IL SINDACO SERGIO PIROZZI NOMINATO PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE DEI COMUNI DIMENTICATI

Redazione

Amatrice (RI) – I Sindaci dei ‘Comuni Dimenticati’, che si sono riuniti a Roma il 7 febbraio scorso, nel corso dell’Assemblea hanno eletto gli organi sociali e individuato in Sergio Pirozzi, Sindaco di Amatrice, il loro Presidente. Lo affiancano, come membri del Consiglio Direttivo, i Sindaci di Montecopiolo (PU) Alfonso Lattanzi, Tonara (NU) Pierpaolo Sau, Niscemi (CL) Ciccio La Rosa, Montieri (GR) Nicola Verruzzi, Volterra (PI) Marco Buselli, Alatri (FR) Giuseppe Morini, Marciana (LI) Anna Bulgaresi, Portoferraio (LI) Mario Ferrari, Praia a Mare (CS) Antonio Praticò, Piteglio (PT) Luca Marmo, Acquapendente (VT) Alberto Bambini. Flavio Ceccarelli nominato Segretario dell’Associazione.

All’Associazione hanno aderito Comuni del Piemonte, Campania, Lazio, Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Marche.

La prima azione che sarà messa in campo già dalla prossima settimana è una richiesta d’incontro con i vertici del Ministero della Salute, al fine di discutere su urgenti modifiche al Decreto Balduzzi che garantiscano l’obbligatorietà, da parte delle Regioni, di riconoscere lo status di ‘presidio ospedaliero di area particolarmente disagiata’ in presenza di requisiti oggettivi e omogenei sull’intero territorio nazionale.

"Non vogliamo certo entrare in competizione con altre associazioni già esistenti, – Dichiara il neo presidente Pirozzi –  dove troppe volte le cariche sono stabilite nelle segreterie dei partiti e dove troppo spesso ci si dimentica delle problematiche di migliaia di piccoli Comuni; noi saremo sicuramente uno stimolo in più affinché siano finalmente rappresentati, nelle sedi del Governo centrale e regionale, quei territori che da troppo tempo, in silenzio, stanno subendo un tentativo subdolo – e mascherato da esigenze di risparmio – che tende a sopprimere l’autonomia e la sovranità di intere comunità. – Sergio Pirozzi prosegue – Siamo Comuni dimenticati dalla sanità, dall’istruzione, dai servizi agli anziani, dai trasporti, dalle Poste, dalla giustizia, ma siamo pronti a difendere con forza i nostri diritti essenziali e costituzionali, senza i quali non si può vivere.  – Il presidente conclude – Siamo una testimonianza di ricchezza storica, di bellezze naturalistiche, di tradizioni millenarie che i freddi ‘numeri’ non potranno mai cancellare!"




AMATRICE: LO CHEF CARLO CRACCO E IL "LAPSUS" SULLA AMATRICIANA

Redazione
Amatrice (RI) – L’Amministrazione Comunale di Amatrice ha fatto sapere di essere rimasta sconcertata da quanto accaduto sabato sera nella trasmissione “C’è posta per te” di Canale 5 con ospite il celebre chef Carlo Cracco, il quale ha affermato che nella ricetta dell’Amatriciana ci va anche “l’aglio in camicia” (!?), da lui ritenuto un suo segreto. "Ricordiamo che gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana – fanno sapere dall'amministrazione – sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino".

A rafforzare ancor di più l'autenticità della ricetta, l'amministrazione comunale di Amatrice ha rammentato l’istituzione del marchio DE.CO, che proprio qualche settimana fa ha visto fiorire i primi prodotti a Denominazione Comunale, tra i quali il guanciale Amatriciano ed il pecorino Amatriciano.
"Siamo sicuri che da parte del celebre chef sia stato un "lapsus", – dichiarano ancora dal comune di Amatrice – vista  la sua storia professionale ed anche la sua capacità di stare al gioco, pubblicizzando una nota marca di patatine. Ribadendo che siamo certi della buona fede del noto chef, – concludono dall'amministrazione – siamo convinti che lo stesso abbia comunque piena libertà di inserire “l’aglio in camicia” nel sugo da lui preparato, e siamo ancora più convinti che tale sugo potrà anche essere buono, ma non lo si può chiamare Amatriciana.  Il Comune di Amatrice sarà ben lieto di ospitare lo Chef Carlo Cracco nei luoghi dove ha avuto origine il "primo" piatto più famoso al mondo". 
 




AMATRICE: RACCOLTA DIFFERENZIATA A QUOTA 67%

Redazione

Amatrice (RI) – Ad Amatrice la raccolta differenziata raggiunge il 67% nel mese di novembre e l'amministrazione comunale ha inteso ringraziare la cittadinanza per i risultati raggiunti e invitare a migliorare per il futuro annunciando novità a partire dai primi giorni del nuovo anno. "Grazie a voi amatriciani, siamo riusciti a raggiungere il 67% di differenziato. – Dichiarano entusiasti dal Comune di Amatrice – E’ un risultato straordinario, frutto della capacità, di voi amatriciani ed amanti del territorio amatriciano, di apprendere la materia di “rispetto” verso il prossimo. Ora, nel nuovo anno, dovrete proseguire su questa linea, e fare ancora di più. Per questo, ed anche per facilitare ancor di più il lavoro di differenziazione all’interno delle abitazioni, dal 2 gennaio 2015 la plastica ed i metalli dovranno confluire in un unico sacchetto. Inoltre, la raccolta della plastica-metalli e della carta, avverrà quattro volte al mese (tutte le settimane)".




AMATRICE: ARRIVA LA NEVE E SALTA LA CORRENTE AL CENTRO STORICO

di Pietro Bizzo
Amatrice (RI)
– E' tornata a cadere la neve sull'amatriciano, la prima della stagione. Con essa, manco a dirlo, i primi problemi di elettricità. Vivo il ricordo della settimana di "buio" patita dalla cittadinanza quindici anni fa; era il 1990 ed un'intensissima nevicata sommerse letteralmente Amatrice e frazioni facendo saltare le linee ENEL. La situazione si risolse con l'arrivo di squadre di soccorso e la RAI mandò le sue troupe per rendicontare e raccontare quanto era accaduto in quei sette giorni "fuori dal mondo".

Stamattina, con i primi gruppi di turisti a spasso per lo shopping sul corso di Amatrice, i negozi aperti lo erano per davvero! Vetrine spalancate per sfruttare la luce del giorno ed illuminare banconi e scaffali. Impossibile prendere anche un caffè al bar, effettuare una ricarica telefonica o farsi la messa in piega. Tutto fermo per una buona metà della mattinata, con le linee telefoniche quasi azzerate. Una situazione che si è risolta poco prima di pranzo. Un danno, comunque per la già traballante economia locale. A creare qualche disagio pure i marciapiedi ingombri di neve e ghiaccio ai quali hanno in parte provveduto gli stessi negozianti armati di pale e scope.
 




AMATRICE, IL SINDACO PIROZZI A MATTEO RENZI: "LASCIACI STARE"

A cura del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi

Amatrice (RI) – Leggo basito le dichiarazioni che il Presidente del Consiglio – Matteo Renzi – ha rilasciato oggi all’assemblea dei Giovani Dem: “Non sappiamo se quello che emerge dipinge dei tangentari all'amatriciana o dei mafiosi, lo dirà la magistratura ma noi non lasceremo la capitale in mano ai ladri”.

Informo il Presidente del Consiglio che nel 2011 il Comune di Amatrice diffidò tutti i Direttori dei quotidiani nazionali ad utilizzare il termine “all’amatriciana” come aggettivo sostantivato, aggiunto ad altri termini, così da risultare carico di un significato negativo e disdicevole per la Città di Amatrice e per gli amatriciani, suoi abitanti.

Immagino la sua reazione da Sindaco se un Presidente del Consiglio avesse definito uno scandalo nazionale com’è purtroppo quello di Roma, della “Mafia Capitale”, distinguendo tra il malaffare di “tangentari alla fiorentina” e quello di cosche mafiose: sempre “malaffare” è !

Si sarebbe offeso, come in questo momento io, quale rappresentante del proprio Comune.

Non so se Lei conosce Amatrice, sicuramente no, ma colgo l’occasione per farle sapere che facciamo la raccolta differenziata (60%), non applichiamo la TASI, non applichiamo la TARI, abbiamo ristrutturato la nostra scuola in tre mesi, i nostri Consiglieri non percepiscono nessun compenso, non abbiamo telefonini di servizio, non abbiamo auto blu (e neanche rosa!), abbiamo un ospedale di montagna che abbiamo difeso con i denti, ……e tanto altro ancora.

Siamo conosciuti nel mondo per essere la patria degli “spaghetti all’amatriciana”, i cui ingredienti (guanciale, pecorino e pomodoro) rappresentano idealmente i valori della montagna, della parte sana della nostra straordinaria Nazione. Non mi risulta invece che Amatrice abbia dato i natali ad Al Capone, a Matteo Messina Denaro, né a Fiorito, né a Maruccio, anzi la comunità romana è onorata di tanti amatriciani che hanno reso grande la nostra Capitale.

Siamo stufi di veder accostare il nome di Amatrice a malaffare e ruberie di ogni genere, passi per un giornale, passi per un personaggio dello spettacolo, ma mi permetta, non lo posso accettare dal mio Presidente del Consiglio.