Sanità laziale, botta e risposta tra l’assessore D’Amato e il consigliere Barillari

Un buco di quasi un miliardo di euro all’interno del fondo di dotazione della sanità laziale. Questo quanto evidenziato lo scorso 10 marzo da Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio del M5S nonché membro della Commissione Sanità, che ha inviato una lettera al titolare del ministero dell’Economia Giovanni Tria, nella quale asserisce che “A quanto risulta dal verbale della riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza del 26 luglio 2018, persiste una grave criticità relativa al fondo di dotazione negativo per un negativo di 994,247 mln euro, la cui risoluzione è stata richiesta fin dal 2011”.

D’Amato: “Barillari fa molta confusione”

Sulla questione abbiamo
sentito l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato il quale ha
asserito che “Il consigliere Barillari fa molta confusione. Il disavanzo del
servizio sanitario regionale ossia la differenza annuale tra ricavi e costi è
stato ridotto di oltre 40 volte. Partiva da circa 2 miliardi nel 2006 ed è
stato ridotto a 45 milioni ultimo consuntivo certificato. Il dato finale 2018
sarà ancora migliore, ma attendiamo i tavoli di verifica. È evidente- continua
l’assessore- che il Cons. Barillari non conosce la contabilità pubblica,
tantomeno i bilanci del sistema sanitario. Il fondo di dotazione, benché
negativo, è infatti una delle tante voci che compongono il patrimonio netto
della sanità laziale; voce quest’ultima positiva per oltre 1 miliardo e mezzo
di euro a garanzia della solidità finanziaria del sistema. Pertanto non vi è
alcun ‘buco’ in bilancio”.

Alla nostra domanda sulla necessità di intessere un dialogo con i ministeri della Salute e dell’Economia, D’Amato ha risposto che “Se dopo dodici anni di commissariamento e oltre circa 50 tavoli di verifica ci fossero ancora misteri sui conti della sanità regionale dovremmo richiedere di commissariare il Ministero dell’Economia e quello della Salute. Il tema del fondo di dotazione negativo risale tra l’altro alla riforma contabile del sistema sanitario nazionale del 1992. Attribuire quindi la responsabilità di tale posta contabile all’attuale amministrazione è clamorosamente strumentale”.

Zingaretti e il suo
entourage si dicono orgogliosi del fatto che l’indice dei Lea (livelli
essenziali di assistenza) sia aumentato.

Ma su questo ci sono
forti dubbi dato che essi contengono numerosi e diversi valori, alcuni dei
quali sono in negativo. Ma l’assessore alla sanità laziale ci fa sapere che “Dopo
12 anni di piano di rientro del Lazio oggi è necessario aprire una nuova fase.
Il sistema sanitario regionale è in sostanziale equilibrio
economico-finanziario avendo ridotto di ben 40 volte il disavanzo originario e
i Lea, con 180 punti, sono sopra la soglia di adempienza con margini di
miglioramento soprattutto nell’assistenza territoriale. È ora necessario
superare la lunga stagione del commissariamento, modificando l’approccio che
deve essere prioritariamente rivolto agli esiti di salute andando, dove
necessario, a incidere puntualmente in singole realtà che necessitano di un
affiancamento. Questo approccio viene proposto anche nel documento che le
Regioni hanno elaborato come contributo per il nuovo patto per la salute”.

Barillari: “D’Amato sta sottovalutando la situazione”

Sentito al telefono, il consigliere del Movimento 5 Stelle Davide Barillari asserisce che “La Regione ed in particolare D’Amato stanno sottovalutando la situazione sapendo quanto sia grande l’impatto di questo fondo di dotazione negativo”.

Il ministero della
Salute sta comunque valutando il caso che sarà anche oggetto di verifica al
prossimo tavolo tecnico del 28 marzo quando si deciderà necessariamente se il
Lazio uscirà o meno dal Commissariamento. L’Osservatore d’Italia è in grado di
rivelare che il M5S sta preparando un dossier tecnico che è in fase finale di elaborazione,
il quale affronterà in maniera dettagliata tale problematica. Giovedì alle 11 e
20, i grillini hanno inoltre ascoltato una delle Asl più esposte.

Riguardo il patrimonio
netto della sanità laziale che secondo D’Amato sarebbe in attivo di un miliardo
e mezzo, Barillari ricorda come “tra l’inizio e la fine del 2018, la Regione,
rendendosi conto di questo problema enorme mai affrontato dal 2011, emana 3
decreti che si rivolgono alle Asl chiedendo una verifica celere per capire come
è composto questo fondo e perché è così negativo. Queste informazioni -continua
il consigliere- non sono arrivate. I risultati di D’amato sono frutto di una
forzatura non supportata da dati (che dovrebbero arrivare tra l’altro a
giugno)”.

Il dossier dei grillini
analizza anche la possibilità che questi debiti inagibili siano trasferiti su
due fondi. Così si può affermare che una parte del buco finanziario non esiste
andando però incontro a problemi economici relativi a ricorsi e decreti
ingiuntivi; mentre un’altra parte si può considerare come credito non
riconoscendo più le fatture.

Sul nodo, ancora tutto
da sciogliere, è intervenuta anche il ministro della salute Giulia Grillo che
asserisce: “Lasciamo fare ai responsabili dei tavoli di monitoraggio il loro
lavoro. Certo, quando leggo nei verbali che il Lazio è l’unica regione che da
anni ha un fondo di dotazione negativo per circa 1 miliardo qualche domanda me
la pongo. Le liste sono chiaramente un indicatore importante dello stato di
salute in una regione, ma non sono un fattore dirimente nel commissariamento”.

Sarebbe forse
necessario che il neo segretario del PD nonché governatore laziale, Nicola
Zingaretti chiarisse in una conferenza stampa la situazione finanziaria della
Sanità della Regione. Ma anche il fatto che ricopre simultaneamente il ruolo di
commissario alla sanità e quindi di controllore e quello di governatore e
quindi di controllato. Cumulando così tre cariche molto impegnative che
difficilmente riuscirà a gestire nel migliore dei modi. Così che giovedì era
assente in aula “per motivi istituzionali” proprio mentre si votava una legge
sui riders importante per il PD.