Alessandro Di Battista: “Prima il Movimento era l’unica cosa a cui pensavo. Adesso ho un’altra priorità”

“Prima il Movimento era la prima e l’ultima cosa a cui pensavo, adesso c’è un’altra priorità. Quando mi sveglio presto non lo faccio per la rassegna stampa, che ho abolito, ma per cambiare il pannolino”. Alessandro DI Battista ha raccontato ieri a In Mezzora di Lucia Annunziata la sua nuova vita, da quando è diventato papà. E da quando Luigi Di Mio è stato incoronato ufficialmente candidato premier per il movimento. ”Per me educare un figlio è un atto politico: lo voglio educare a essere sufficientemente ribelle e a non aver paura perché questa società è governata dalla paura e non dai partiti”, ha aggiunto durante la puntata. “Io sono molto contento e mi ha rivoluzionato tutto: nella scala delle mie priorità c’è lui. Il cambio delle mie priorità mi consente di avere forza per la politica. Si merita un Paese un po’ più pulito”, ha proseguito.

Quanto al suo ruolo nel movimento, precisa: “Il mio ruolo è da battitore libero. Io ho fatto tante battaglie in aula, ma l’iniziativa più significativa è quella che ho fatto fuori dall’Italia a difesa della Costituzione. Ci sono persone come che si trovano più a loro agio in piazza”. Sulla possibilità di sfidare Di Maio precisa: “Io potevo candidarmi”, ma “ho deciso di non farlo perché ho pensato che Luigi avesse delle possibilità maggiori e che sia migliore che, in questa fase, io faccia altro. Ma io non sono geloso di Luigi”.

“Il disegno di legge non arriverà al Senato ma se arrivasse noi ci asterremo. La questione deve essere trattata a livello europeo. Perchè Veltroni fa gli appelli a noi invece di farli al suo partito? Delrio se è contro una scelta del suo governo si dimetta e non faccia lo sciopero” della fame.

“I grandi sindacati sono responsabili della distruzione dell’Italia come i partiti. La dirigenza della Cgil è da anni collegata al Pd infatti tutti i segretari sono finiti in Parlamento con il Pd”




ROMA ELEZIONI: VIRGINIA RAGGI E ALESSANDRO DI BATTISTA PEDALANO PER LA VITTORIA

Red. Politica

Roma – La candidata 5 stelle Virginia Raggi e Alessandro Di Battista ‘in testa’ al corteo delle biciclette. Oltre cento ciclisti amatoriali hanno preso parte nel pomeriggio di domenica 24 aprile alla pedalata per Roma organizzata dalla candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi.

Dopo essere partiti da piazza del Popolo, il gruppo di ciclisti ha percorso le vie del centro storico, fra cui piazza Venezia, via dei Fori Imperiali e via Ardeatina, i simpatizzanti del Movimento sono arrivati alle Fosse Ardeatine rendendo così omaggio alle vittime della strage a poche ore dalla Festa della Liberazione.

A tirare la volata, per usare un termine ciclistico, anche uno dei leader del Movimento, Alessandro Di Battista. “Oggi siamo qui con i cittadini romani per dare un segnale perché è assurdo che in una capitale europea chi vuole prendere la bici deve rischiare la vita: vogliamo dare un segnale di unione e di forza: insieme ce la possiamo fare”, ha detto Virginia Raggi.

Duri gli attacchi di Alessandro Di Battista dopo la conferma dell’appoggio ‘incondizionato’ dato da Silvio Berlusconi al candidato Guido Bertolaso. “È ovvio che a Roma Berlusconi lavora per Giachetti perché l’obiettivo è farli arrivare a tutti i costi – ha detto – A Berlusconi che ha confermato la candidatura di Guido Bertolaso, interessa fare favori a Renzi e prova dargli sostegno anche a Roma perché se il Pd non dovesse andare al ballottaggio sarebbe un dramma. Quindi – ha ribadito – Berlusconi lavora per Renzi”.