ROMA, ALEMANNO: LA VERA RIFORMA FISCALE E' IL QUOZIENTE FAMILIARE

Redazione

Bisogna partire da Roma "anche per dare un segnale alla politica nazionale: la vera riforma fiscale in Italia e' il quoziente familiare". Lo ha detto il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, intervenendo all'assemblea provinciale delle Acli e annunciando che "nel bilancio che approveremo prima di Pasqua ci sara' il quoziente familiare, perche' in momenti di difficolta' bisogna fare di piu' e non di meno per il sociale e le famiglie". Riconoscendo che "il Governo ha gia' dato un segnale in questo senso con l'Imu", Alemanno ha spiegato che per il Comune di Roma il quoziente familiare sara' applicato "a partire dalla Tari, la tariffa dei rifiuti, e procedendo con una revisione dell'Isee" l'indice di reddito su cui si calcola l'applicazione di tariffe".
Il partito democratico boccia il bilancio del comune di Roma presentato dal sindaco Alemanno. Il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli afferma: "Alemanno e' davvero senza vergogna. Negli ultimi anni ha sfasciato le casse delle aziende comunali e del Campidoglio con lo scandalo parentopoli e ora presenta ai romani un bilancio d'austerity, con aumento delle tasse e tagli ai servizi. Ma non potevano pensarci prima, in Campidoglio, invece di assumere senza concorso e a tempo indeterminato migliaia di amici degli amici? Ora, come purtroppo avevamo previsto, Alemanno il conto lo presenta ai romani. I cittadini pagano la parentopoli targata Alemanno".  Umberto Marroni, capogruppo PD di Roma Capitale, incalza: "Daremo battaglia contro un bilancio che appare come l'ennesimo salasso a danno dei romani. Siamo contrari ad ipotesi di tagli lineari che rischiano di sacrificare settori strategici come il sociale, con la conseguente chiusura di servizi essenziali di assistenza alla persona. Peraltro appare quanto mai illusoria da parte del sindaco l'approvazione entro Pasqua della manovra visto che regna ancora oggi il solito caos. Invece di procedere all'aumento dell'Imu e di altre tariffe il Sindaco Alemanno pensi a ridurre gli sprechi della sua gestione partendo dalle consulenze che nel 2011 sono costate ai romani ben 15 milioni di euro".