Nemi, emergenza abbandono rifiuti: il sindaco ci mette una pezza

 

di Ivan Galea


NEMI (RM) – Il sindaco di Nemi ha ordinato l'attivazione del sistema di videosorveglianza al fine di contrastare il fenomeno di abbandono e conferimento irregolare di rifiuti ed episodi di degrado urbano che da tempo ormai dilagano sul territorio di Nemi dove a tutt'oggi non è ancora partita la raccolta differenziata.
Un'ordinanza che arriva dopo quasi un anno che questo giornale evidenzia le enormi criticità relative il fenomeno di degrado ambientale, dovuto soprattutto alla presenza di rifiuti in aree che per legge  risultano invece sotto la massima tutela, come l'area abusiva in via della Radiosa, distante solo 60 metri da un pozzo d'acqua che serve la popolazione e dove la società incaricata della raccolta rifiuti a Nemi ha effettuato fino a qualche giorno fa, con tutta tranquillità e con buona pace di tutti, le operazioni di carico e scarico rifiuti.

 

Operazioni che questo giornale ha puntualmente documentato con foto e filmati informandone tutte le Autorità preposte. E la domanda sorge spontanea: ma le foto trappole, oltre che ad immortalare qualche incivile,  serviranno anche a fotografare quella che fino a qualche giorno fa era di tutta evidenza una gestione dei rifiuti non regolare?  


Dure le parole nei confronti del primo cittadino da parte di Carlo Cortuso, Candidato sindaco alle prossime comunali di Nemi con la lista Ricomincio da Nemi 2017.  "Era il 2012 – racconta Cortuso attraverso un post su Fb – quando Bertucci, nel suo programma elettorale, dichiarava di aver individuato un' area in prossimità di Via Nemorense adiacente al cimitero per la realizzazione dell’isola ecologica: certo di poterla realizzare, si procede all'acquisto del terreno per un costo di 26.600 euro , con delibera n. 12 del 18/06/2014. Successivamente – prosegue il candidato sindaco di Nemi – si da incarico ad un geologo ed un agronomo – per un costo complessivo di oltre 5.000 euro – per la stesura di relazioni da presentare in conferenza dei servizi. Conferenza che boccia l’aria prescelta da Bertucci per la realizzazione dell’isola ecologica: si arriva al 2016 quando, il 13 luglio, con delibera n. 28 si approva una variante urbanistica del terreno sito in località dei Corsi, distinto in catasto al foglio 4 particelle 1312 e 1313, per la realizzazione della famosa isola ecologica, ad appena 50 metri da uno dei pozzi di acqua più importanti di Nemi. Morale: con una gestione scriteriata, – conclude Carlo Cortuso – sono stati sperperati oltre 31.000 euro per non conseguire alcun risultato, la raccolta differenziata non è ancora partita ed il problema dell'abbandono dei rifiuti è ormai diventato insostenibile."


La data delle elezioni si avvicina e sicuramente la questione non risolta – nonostante le promesse elettorali del 2012 da parte della squadra di Alberto Bertucci  e dopo un quinquennio di governo – dall'attuale amministrazione riguardo la raccolta differenziata e l'isola ecologica rappresenta oggi un temibile 'tallone d'Achille' sul quale affonderanno il dito gli aspiranti sindaco nel caso di una ricandidatura dell'attuale primo cittadino. E l'ordinanza tardiva appare a molti più come un volerci mettere la famosa pezza oltreché rappresentare un paliativo ad un fenomeno dilagante  che potrà risolversi solo dando un buon esempio attraverso una gestione sana della raccolta rifiuti.
 




Nemi, lottizzazione ai Corsi: per Canterani Bertucci è "l'artefice"

 

Red. Politica


NEMI (RM) – Il tema della lottizzazione ai Corsi diventa rovente a Nemi soprattutto in questo momento di campagna elettorale. Il sindaco Alberto Bertucci ha inteso intervenire sulla questione dicendo sostanzialmente che l’area era già edificabile nell’85 e che se oggi se ne parla è solo perché una parte politica intende polemizzare e strumentalizzare il caso. A rispondere alla versione del primo cittadino è Vairo Canterani, ex sindaco di Nemi da sempre in prima linea nella tutela del verde: “Basta con questo clichet collaudato e fantascientifico che utilizza Bertucci per sfilarsi dalle responsabilità dicendo che ha ereditato tutto dal passato! Sul Piano Integrato ha prodotto tutto ex novo: è lui l’artefice e aggiungerei – continua Canterani – che ci ha messo parecchia passione perché doveva onorare una cambiale elettorale”.

 

E poi Canterani spiega quelli che per lui sono i motivi della “responsabilità da parte dell’attuale amministrazione rispetto l’approvazione del Piano Integrato i Corsi: “Tanto per cominciare – dice Vairo Canterani – la lottizzazione nasce da un Piano Integrato approvato dal suo consiglio comunale qualche anno fa.

 

Bada bene che il Piano Integrato è uno strumento che necessita della dichiarazione del Comune che la lottizzazione è di sommo interesse pubblico: questo è stato dichiarato dal Comune. Un Piano integrato permette di costruire in variante al PRG in vigore e cioè si possono immettere volumetrie e interventi . Come fa a dire che gli è caduto in testa come una tegola? Inoltre Bertucci dice – continua Vairo Canterani – che quei terreni sono stati sempre edificabili fin dai tempi delle amministrazioni di sinistra. Al contrario fu fatta a quell’epoca una variante che ha impedito la lottizzazione e in effetti i proprietari per anni non hanno potuto edificare un granché. Ricordo che nel 2005 governava a Nemi l’amministrazione di cui Bertucci era assessore e la stessa ha modificato il PRG restituendo e incrementando la possibilità edificatoria. Sia Bertucci che Libanori erano della partita. Ma Bertucci è si è spinto ancora oltre perché il Piano Integrato lo ha approvato e adesso fa finta nulla. Il Piano Integrato infatti era stato bocciato con i pareri negativi di Regione e Parco ma all’improvviso è stato riesumato da un ricorso al Tar artatamente ispirato dall’Ente Locale. Siccome i potenti hanno sempre ragione in questo Paese, Il Tar ha accolto il ricorso, così la Regione e il Parco hanno cambiato parere dandolo positivo e ripristinando il Piano Integrato.

 

La premura di Bertucci di approvare questo Piano Integrato è stata talmente intensa da non valutare affatto che su quel terreno pendeva una ordinanza di demolizione e rimessa in pristino per opere abusive e un’ordinanza al Tar la cui sentenza è uscita il 14 marzo 2017. Il Comune non si è presentato al Tar per difendersi nonostante avesse moninato un legale e stanziato 5 mila euro per la difesa. Perché l’inerzia? Si volevano forse favorire i privati ricorrenti? Si pensi che persino i giudici dello stesso Tribunale Amministrativo hanno evidenziato la mancata difesa del Comune e hanno sollecitato la stessa amministrazione a produrre e presentare atti. È evidente che il Comune di Nemi tiene più a cuore l’interesse dei privati che quello dei cittadini dato che è bene sapere che dalla lottizzazione può derivare un dissesto idrogeologico a valle, un black out dell’impianto di sollevamento delle acque reflue, una carenza di acqua potabile, nonché un danno ambientale irreversibile. Questa lottizzazione – prosegue Canterani – non è la sola perché ne sta partendo un’altra in località Montecanino. Poi anche su questa Bertucci dirà che ha ereditato tutto e che non c’entra nulla.

 

Bertucci dice che questo Piano Integrato è nato nella trasparenza mentre nessuno sapeva niente che era stato riesumato. Bertucci non comunica con i cittadini e non risponde in merito a questione sulle quali è stato sollecitato: perché non dice se Nemi ha aderito o meno allo Sprar che consentirebbe un’accoglienza di migranti limitatissima. Perché non chiarisce se è vero che incombe sulle nostre teste l’utilizzo di una struttura che dovrebbe ricevere ben 800 migranti? Perché non parla? Perché non smentisce? Poi verrà a dire che non è colpa sua e che ha subito le prepotenze del Prefetto.

 

Inoltre Bertucci rimprovera Canterani di aver bloccato una mega lottizzazione e di aver fatto condannare il Comune a 350 mila euro di risarcimento ai costruttori a questo Canterani risponde che l’amministrazione Bertucci ha bruciato ben 200mila euro per fare le luci giù al lago che sono già sparite. Mentre Canterani ha fatto risparmiare il Comune di Nemi per milioni di euro perché se quella mega lottizzazione fosse stata realizzata il Comune avrebbe speso milioni di euro per opere di urbanizzazione e altro. Nell’intervista si dice che nel 2005 è stata fatta una variante, allora mi chiedo perché quella variante non ha cancellato tutto il cemento che incombeva? Nelle dichiarazioni a mezzo stampa si registra anche un intervento del consigliere Giovanni Libanori che parla dell’impegno profuso dell’amministrazione Bertucci nel valorizzare il nostro patrimonio senza prevedere alcuna costruzione. Forse si dimentica che proprio vicino a dove abita lui partirà una megagalattica lottizzazione. Siccome lo trovo confuso, Libanori farebbe meglio a curare le questioni che lo assorbono in “altre sedi”




Nemi: la giunta Bertucci impiega più soldi per la comunicazione

 

Red. Cronaca

 

NEMI (RM) – Una notizia che infonde fiducia nel futuro dei nemesi: Il Comune di Nemi punta ancora di più sulla comunicazione. È datata 14 novembre la delibera di giunta con la quale Bertucci, Palazzi e Pazienza hanno deciso di aumentare l’attività di informazione e comunicazione istituzionale e, insieme all’ “attività”, hanno implementato anche lo “stipendio” che il Comune corrisponde alla persona incaricata arrivando a pagare 1.850,00 euro mensili all’attuale responsabile della comunicazione istituzionale di Nemi. 

 

Quindi dai 1.250,00 euro al mese si passa a 1.850,00 euro al mese, una cifra importante per un paese che conta circa 2 mila abitanti e che ha deciso di scommettere sulla comunicazione. Per far capire ancora meglio la portata della decisione presa dalla giunta di Alberto Bertucci si può fare un confronto con altri Comuni.

Ad esempio anche Anguillara Sabazia, città alle porte di Roma nord che conta 20 mila abitanti di recente ha comprensibilmente previsto l'incarico per un responsabile della comunicazione a 500 euro mensili.




Nemi: Alberto Bertucci è il nuovo responsabile della Polizia locale


Red. Cronaca


NEMI (RM) – Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci è il nuovo responsabile del servizio di Vigilanza a partire da oggi 25 novembre 2016. Il decreto firmato dal primo cittadino fino alla nomina del nuovo responsabile della Polizia locale in attuazione della convenzione del servizio di vigilanza con il Comune di Lanuvio.

 

Gabriele Di Bella, appartenente al corpo della Polizia locale della Capitale e che fino a ieri ricopriva la carica di Comandante della polizia locale di Nemi, lo scorso primo settembre aveva preso servizio anche come nuovo Comandante della Polizia locale di Lanuvio, dividendosi tra Roma, Nemi e Lanuvio. Una decisione, quindi, quella di Bertucci, che potrebbe trovare spiegazione nella mancata attuazione della convenzione tra i due paesi castellani e che fino alla definizione dell'accordo vedrà come nuovo responsabile della Vigilanza il sindaco di Nemi.




Nemi: Chiara Rai scrive al sindaco Alberto Bertucci


di Chiara Rai

NEMI (RM) – Egregio signor Sindaco, Le scrivo perché ho trovato una cosa che ci accomuna: l’interesse per Nemi. Non voglio affiancare qualificazioni al termine "interesse" proprio per evidenziare che ci sono diversi modi per “interessarsi” al paese.


Ebbene Le scrivo per una proposta costruttiva e positiva che mi auguro possa prendere in considerazione così come ha preso in considerazione, investendo tempo e risorse, la storia dell’ipotesi che nel lago di Nemi possa esistere una terza nave di Caligola. La mia proposta è meno affascinante, lo ammetto, ma sicuramente potrebbe essere da Lei raccolta.

Vado al punto: la scuola – che ancora è in parte un cantiere – potrebbe accogliere per una buona porzione di edificio un distaccamento universitario o centro studi specialistico in maniera tale da risollevare le attività commerciali nella cittadina e far conoscere ancora di più al livello nazionale – e perché no anche internazionale – l’immenso patrimonio storico, culturale e archeologico che si trova proprio a Nemi e che in questo momento appare poco valorizzato. Questo distaccamento universitario o università o scuola specialistica potrebbe riguardare proprio temi che hanno a che fare con la coltivazione dei fiori, delle fragoline e con l’archeologia, le tradizioni e i costumi popolari, in maniera da fornire una spinta di linfa vitale all’intera cittadina. Questa piccola università nel cuore di Nemi potrebbe diventare un fiore all’occhiello in grado di poter richiamare l’attenzione di studiosi, appassionati, turisti e soprattutto di giovani. I giovani sono il futuro e Nemi ha bisogno di ragazzi. Sempre più studenti si spostano da Nemi a Genzano. Non si vuole in questa sede marcare di chi sono le responsabilità, ma proporre soluzioni. Lavorare su un distaccamento universitario o una scuola specialistica non è difficile, richiede soltanto un pò di tempo, impegno e costanza. Ci sono tanti investitori privati pronti a scommettere su una operazione così “fortunata”. A Cassino, paese “inerpicante” c’è una ottima università nonostante le ristrettezze e difficoltà geografiche della posizione del paese. A Cassino ci sono molti giovani e bed & breakfast, norcinerie, bar, edicole e ristoranti che lavorano tutto l’anno.

 

Già c’è un piccolo fermento di ricercatori e archeologi che ogni anno vengono a Nemi e insieme alla Soprintendenza archeologica del Lazio contribuiscono agli scavi al Tempio di Diana. Già qui l’impegno del Comune di Nemi nel fornire ospitalità è buona cosa. E comunque le attività culturali che propone l'Amministrazione sono un buon esempio e un ottimo trampolino per guardare oltre, per guardare al futuro. Si immagini un centro studi permanente a Nemi: quanto via vai e quanta cultura!

 

Qualora Lei intenda accogliere positivamente questa iniziativa, volta unicamente all'interesse per Nemi, Le faccio presente fin da subito che il giornale da me diretto sarà a più completa disposizione  per promuoverla in maniera del tutto gratuita.

Al momento Lei, sotto il profilo della comunicazione istituzionale, sta impegnando la somma di 13.200,00 euro sul bilancio previsionale 2016 per l’attività di informazione e comunicazione, a mezzo di un addetto stampa. Mi permetta di dirle che questa spesa la ritengo eccessiva. In una comunità ci si aiuta tutti e come professionisti dell’informazione possiamo volentieri fornirle un aiuto a titolo gratuito. Con l’auspicio che possa cogliere i buoni propositi le auguro buon lavoro.
 




NEMI: SI MIRA LA MER DA QUASSÙ… CHE DICE LA ASL RMH?

di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Sembrerebbe proprio che si tratti di acqua di fogna la perdita che perdura ormai da oltre tre anni in pieno centro a Nemi  in via Salita della Chiesa su un muraglione a confine con il convento delle suore Mercedarie.

Una situazione di degrado, quella di Nemi, segnalata ufficialmente nel 2013 attraverso una lettera dei residenti al sindaco di Nemi  Alberto Bertucci. Nella lettera  si faceva presente al primo cittadino che le infiltrazioni si manifestavano già da oltre un anno anche quando non pioveva e che erano state informate verbalmente anche le suore Mercedarie.Il sindaco di Nemi veniva quindi invitato, quale primo responsabile della sicurezza della cittadinanza, a prendere provvedimenti al fine di accertare e risolvere la situazione di presunto pericolo.

Oggi oltre ad un possibile pericolo frana, paventato nella lettera del 2013, si parla di un evidente pericolo igienico, oltre al male odore emanato dai liquidi che discendono dal muro delle suore.

Eppure, il sindaco Bertucci ultimamente si è fatto promotore di un'ordinanza con la quale ha intimato all'Ater di intervenire su alcuni immobili del quartiere di Vigna Grande per qualche crepetta presente negli intonaci degli edifici. Ciò che lascia sorpresi è la meticolosità operata dal sindaco per questo quartere e per risolvere questa chiamiamola "emergenza". Forse perchè nel quartiere di Nemi di Vigna Grande pare ci abiti un gentleman inglese di Notthingam. Infatti il sindaco o chi per lui ha fatto addirittura recapitare nelle abitazioni una lettera, con tanto di protocollo comunale, agli inquilini Ater, scrivendo loro che il Comune ha fatto tutto il possibile per sistemare la situazione e terminando con la scritta con "Resto a disposizione, vi invio un caro saluto".

Insomma, per dircela tutta, sembra che ci siano cittadini coccolati e cittadini lasciati nel verso senso della parola "nella cacca". Ci si chiede, a parte gli episodi degni del miglior Cetto Laqualunque: Ma la Asl Rm H in tutto questo cosa dice? Chiudiamo con un francesismo: È dal 2012 che si continua a mirar la mer da quassù.




NEMI E GIUBILEO: QUEL PERICOLOSO SCANDALO DELLA VIA FRANCIGENA

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di Chiara Rai
Nemi (RM)
– Non in sicurezza e con un affaccio sullo strapiombo: ecco come si presenta la via Francigena a Nemi su via Nemorense all’ingresso del Paese. Si apre ufficialmente il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e nel 2016 prenderà il via l’importante "Anno dei Cammini". Due eventi che potranno avere una forte connessione, anche grazie alla rinascita della via Francigena. La via Francigena è uno dei cammini della fede più noto, basti pensare che solo nel 2014 è stato attraversato da trentamila pellegrini. Lunga 1.800 chilometri, di cui 850 in Italia, e divisa in circa settanta tappe, la Francigena nel 990 d. C. venne attraversata dall'arcivescovo di Canterbury Sigerico. L'abate tornò a casa con un ricco diario di viaggio su cui annotò non solo l'intero percorso fino a Roma, ma anche le stazioni dove i pellegrini potevano pernottare Dall'Inghilterra a Roma è un suggestivo e lungo cammino: la via Francigena collega Canterbury a Roma passando anche per Francia e Svizzera. Nel Medioevo era l'itinerario più frequentato dai cristiani in cammino verso la Capitale.

La Francigena rappresenta oggi uno dei più importanti progetti per lo sviluppo turistico dell’Italia. Si tratta di un progetto inclusivo, in grado di promuovere una forma di turismo sostenibile e legato al recupero della memoria, ma anche in grado di favorire lo sviluppo delle aree limitrofe al percorso.
Anche i Castelli Romani possono vantare questo cammino: la via Francigena del Sud. L'antica via che portava a Roma, attraversa in due tappe il territorio castellano passando per Nemi, lungo i sentieri immersi nel bosco alle pendici del lago. La Francigena del Sud era il percorso, o meglio una rete di percorsi, che univa Roma a Brindisi, principale imbarco dei pellegrini verso la Terra Santa. Ma lo stesso percorso veniva utilizzato anche in senso inverso dai viandanti provenienti dal Sud Italia e diretti in pellegrinaggio nella città di San Pietro. La via Francigena del Sud si estende, per quanto concerne i Castelli Romani in 18 Km da Velletri (332 m. slm), passando per Nemi (521 m. slm), a Castelgandolfo (426 m. slm). Sono in tutto 20 i chilometri da Castelgandolfo (426 m. slm) a Roma (20 m. slm).

Ma torniamo allo stato della strada nel tratto del Comune di Nemi: in due tratti è completamente devastata perché i lavori del marciapiede e dell’illuminazione evidentemente non sono stati effettuati con un adeguato studio di fattibilità. Di fatti la staccionata in due tratti è assente e dalle immagini si può notare che non esiste alcun muro di contenimento della scarpata franosa. In poche parole è franato tutto perché con tutta probabilità è mancato il benché minimo criterio di messa in sicurezza del sito che per caratteristiche geofisiche e geostatiche è di carattere cedevole. Si è proceduto ad effettuare uno studio idrogeologico che consentisse una posa in opera degna di quel sito? Le immagini parlano chiaro c’è della morbida terra che accompagna verso il dirupo: nessun muro o rete metallica di contenimento. E come se non bastasse è una pericolosa trappola a cielo aperto: nei tratti franati e senza staccionata c’è soltanto un flebile nastro bianco e rosso in plastica che protegge dal temibilissimo dirupo. Tra l’altro, lo stesso, è semicoperto dalla vegetazione incolta. Quel nastro volatile è in grado di proteggere passanti, visitatori e pellegrini da tragiche accidentali cadute? Basta un pò di distrazione e ci si ritrova senza in vita in fondo alla valle del lago.

Chi ha effettuato questi lavori: sempre la solita ditta Cilia Scavi S.r.l. Non sarebbe il caso che il Comune di Nemi pretendesse il rifacimento del progetto e di conseguenza dei lavori accertandosi che venga effettuata, almeno stavolta, una messa in sicurezza come si deve? In fondo sono stati spesi migliaia e migliaia di euro di soldi pubblici. Mettere un cartello di pericolo, nel frattempo, non costa niente.

In ultimo, visto che c’è un’associazione di volontariato che si da molto da fare sul territorio, proprio sulla via Francigena c’è della immondizia. Perché non toglierla e farsi un selfie con il sindaco Alberto Bertucci? Ironia a parte, l’amministrazione forse ignora che l’Anno Santo è iniziato e che quindi bisognerebbe occuparsi, oltre agli innumerevoli eventi e schiuma party, feste della birra, del vino, gare di nuoto, mountain bike e gemellaggi tarocchi, anche allo stato di sicurezza del piccolo paese delle fragole che di bellezze da tenere in vita dal punto di vista storico-culturale è davvero molto ricca.

Ma ormai è circa un anno che vige questo stato di degrado e pericolo per la pubblica incolumità. Intanto il Giubileo è cominciato e per Nemi questo non è certo un ottimo belvedere.




NEMI: IL "PADRONE DEL LAGO" E LO SPERPERO DEL NUOTO

di Ivan Galea
Nemi (RM)
– Ben 2.500,00 euro pagati dal Comune di Nemi ad "Antica Piscicoltura Catarci Ovidio e Carlo" per locazione impianti sportivi del Campionato di Nuoto 2015. Una cifra, quella pagata, che appare in tutta evidenza esagerata per aver utilizzato un pontile che s'affaccia sullo specchio lacustre di Nemi.

Anche quest’anno l'amministrazione comunale di Nemi ha confermato la volontà di voler organizzare per la prossima stagione 2016 il Campionato Italiano di Nuoto di Fondo e mezzo fondo in acque libere.
Sicuramente una bella iniziativa, che viene organizzata ormai da diversi anni, peccato però che la gestione dei soldi pubblici legata all'evento sportivo appaia come un vero e proprio spreco che assume una rilevanza ancor più grave in questo particolare periodo storico in cui i pubblici amministratori dovrebbero operare una politica parsimoniosa e soprattutto rispettosa verso una cittadinanza provata duramente da gabelle e tasse varie.

"Chissà se le opposizioni hanno ritenuto di sollevare, chiedendone conto, queste modalità di gestire la "cosa pubblica" e se ci sono agli atti interrogazioni da parte delle stesse." Commenta un residente del luogo che si è rivolto alla redazione de L'Osservatore d'Italia per evidenziare l'allegra gestione. Abbiamo quindi deciso di approfondire l'argomento, per capire come è stato amministrato l'ultimo evento sportivo andato in onda a Nemi lo scorso 5 luglio 2015.

L'amministrazione di Alberto Bertucci spende per la gara di nuoto la bellezza di 18.999,40 euro, di cui 11.400,00 euro regionali e il resto a carico dell'Ente locale. E tra le varie spese sostenute spicca all'occhio quella di 4.750,00 euro pagati per trasportare e ospitare gli atleti. Vada per il trasporto ma l'ospitalità, per di più presso una struttura alberghiera di Velletri quindi senza nessun tipo di beneficio per i commercianti di Nemi, è apparsa totalmente fuori luogo. "Perché i cittadini devono pagare l'ospitalità agli atleti – commenta il residente – visto che dall'evento la comunità non ha tratto nessun tipo di beneficio?". In effetti sentendo un pò in giro le "voci di corridoio" sembra proprio che per questo evento l'unico a trarne qualche ritorno d'immagine sia stato solo il sindaco e la sua giunta, visto che la manifestazione di per se non ha portato nessun tipo di affluenza nella cittadina di Nemi.

Suscita ilarità oltretutto la descrizione dei 976,00 euro pagati per il trasporto di quello che viene definito nella determinazione comunale un "battello elettronico". Ebbene si, a Nemi si usa il battello elettronico che forse è una specie di astronave sottomarina stile Nautilus progettata appositamente per l'occasione. Forse qualcuno avrà il buongusto di spiegare cosa si intende per "battello elettronico".

Non sono mancate nemmeno le "T-shirt, pettorali" pagate la modica cifra di 1.000,00 euro alla ditta "Punto e a Capo" di Velletri, la stessa ditta che ha prodotto i famosi cartelli posti agli ingressi del paese delle fragole riportanti la mega bufala del gemellaggio tra Nemi e Nottingham.

Le altre spese sono state relative a: 585,euro per fornitura bagni chimici, 2.000,00 euro a Radio Radio, per la pubblicità dell’evento, 1.500,00 euro alla Pro Loco di Nemi per spese collaboratori sportivi impiegati nell’organizzazione del percorso e allestimento campo di gara, 1.000,00 euro all'Associazione Nemus Caligula per fornitura coppe, targhe, trofei, 750,00 euro per fornitura ristoro atleti, 1.464,00 per servizio fotografico, fonici, speaker, 824,00 euro per locazione impianti (audio, cronometraggio ..), 200,00 euro per giudici di gara, arbitri, cronometristi, 450,00 euro per tasse federali e infine 1.000,00 euro per medico/ambulanza.

Organizzare eventi è cosa buona e giusta se questi portano benefici alle varie attività ricettive e al turismo cittadino, ma questo non sembrerebbe essere stato il caso. Se l’amministraizone Bertucci ama così tanto organizzare eventi, dovrebbe iniziare a pensare a farsi una solida base di sponsor pronti a investire su questo tipo di iniziative collaterali e per nulla redditizie per gli operatori commerciali del paese. Ancora però, si spende e si spande senza uno studio preventivo di fattibilità progettuale che consideri concrete entrate per Nemi.

Ma suvvia, non pensiamoci più sono ormai volati via circa 20 mila euro per il nuoto. Non sarebbe stato meglio investirli per resuscitare un nuovo centro canoe?
 




NEMI: IL PROCESSO BERTUCCI ARRIVA AL SESTO RINVIO. UDIENZA IN PIENA ESTATE

 

LEGGI ANCHE: NEMI: INIZIATO IL DIBATTIMENTO PER ALBERTO BERTUCCI IMPUTATO PER TURBATIVA D'ASTA

 

Redazione

Nemi – Rinviata al 5 Luglio 2016 ore 11.30 la seduta presso l'aula penale del Tribunale di Velletri nel processo che vede imputato il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, insieme ad altri imputati, per turbativa d'Asta e frode nei pubblici incanti per una gara ad evidenza pubblica.

Lo scorso 11 Febbraio 2015 il Giudice aveva fissato per il 27 Ottobre 2015 l'ascolto dei testimoni della pubblica accusa, tra i quali l'ex sindaco di Nemi Cinzia Cocchi e l'ex segretario comunale Vincenzo Galluccio – quest'ultimo presente in aula nell'udienza del 27 Ottobre 2015 – e aveva fissato al 27 novembre 2015 l'ascolto dei testimoni della difesa. 

Ennesimo rinvio quindi per un processo che con tutta probabilità vedrà emettere sentenza in contemporanea, se non addirittura dopo, della prossima tornata elettorale prevista per la primavera del 2017 quando i cittadini di Nemi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco.

La vicenda. L’accusa, rappresentata dal Pm Giuseppe Travaglini, ritiene che in concorso tra loro, Miglietta quale responsabile del procedimento e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Nemi e Alberto Bertucci già vicesindaco del Comune di Nemi, mediante collusioni avrebbero turbato la gara bandita da Miglietta per il Comune e avente ad oggetto l’acquisto di uno scuolabus al fine di far aggiudicare la fornitura alla ditta Car Ind srl di Mauro Cesaretti. Miglietta, dopo aver bandito la gara, avrebbe provveduto a modificarla: Formulava quattro richieste di offerta per la fornitura di uno scuolabus indirizzandole alle quattro ditte che Riccardo Schiaffini, allora titolare della ditta appaltatrice dei trasporti presso il Comune di Nemi, avrebbe indicato ad Alberto Bertucci. Tra queste offerte Miglietta aggiudicava la gara alla ditta di Cesaretti al prezzo di 49 mila 950 euro Iva esclusa, sebbene tale prezzo fosse superiore a quello posto a base d’asta ( 48 mila 126 euro iva inclusa). Dopo l’aggiudicazione, Cesaretti riduceva l’offerta ad euro 40 mila 105 iva esclusa ma consegnava presso il deposito dello Schiaffini un veicolo diverso da quello oggetto della gara perché avente solo 19 posti anziché i 30 indicati nell’atto di aggiudicazione.





NEMI: ALBERTO BERTUCCI E MICHELE BALDI DI NUOVO INSIEME PER PRESENTARE IL LIBRO: "IL SINDACO DI TUTTI"

Redazione

Nemi (RM) – Venerdì 23 Ottobre 2015 alle ore 17.30 a Palazzo Ruspoli (Sala Minerva, Nemi), si terrà la presentazione del libro “Il Sindaco di tutti – Come gestire il comune per un risultato durevole” di Franco Brugnola. 

Il volume è dedicato a tutte le persone che, pur senza una diretta esperienza politica, decidano di candidarsi a sindaco della loro città per provare a migliorarla e che, per inesperienza, rischiano di soccombere ai soliti noti. Il volume è inoltre utile ad una platea di cittadini sempre più numerosa che, per spirito di partecipazione e trasparenza, intenda conoscere più attentamente i meccanismi della gestione quotidiana e della programmazione finanziaria, sociale, urbanistica e sanitaria del comune.

E’ infine utile per gli operatori dell’informazione che possono adottarlo come un vero e proprio ‘vademecum’ per seguire meglio i complessi provvedimenti dell’amministrazione comunale.

Oltre all’autore, all’evento parteciperanno: Michele Baldi, Capogruppo Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio, Alberto Bertucci, Sindaco di Nemi, Sandro Caracci, Commissario del Parco dei Castelli Romani, Ettore Pompili, Presidente dell’Associazione Nuovi Castelli Romani, i Sindaci e gli amministratori dei Castelli Romani.




NEMI, GARA PERINO: IL COMUNE TACE MA PARLA BERTUCCI LISTA CIVICA

di Ivan Galea
Nemi (RM)
– “Farneticazioni”, questo è il verbo utilizzato dalla lista civica Uniti per Nemi del sindaco Alberto Bertucci in un manifesto che sostanzialmente vuole tranquillizzare la cittadinanza che tutto è in regola per quanto riguarda la gara di affidamento dei lavori di pubblica illuminazione su via del Perino a Nemi.

Singolare che Alberto Bertucci abbia voluto precisare la piena regolarità della gara del Perino attraverso un manifesto di lista civica e non un manifesto istituzionale del Comune di Nemi visto che ad essere chiamato in causa è proprio l’Ente Locale e in particolare il responsabile dell’Ufficio Tecnico Rosanna Galanti. La differenza sostanziale, forse, è che il Comune deve fare dichiarazioni ufficiali e certe in quanto amministrazione pubblica mentre una lista politica può di fatto dire quello che vuole.

Quanto vale dunque questo manifesto rispetto all’apertura di un fascicolo in magistratura? “Il Comune – si legge –  ha svolto la procedura di assegnazione in piena regola”, una regolarità che sarebbe confortata dalla risposta dell’Anac di Raffaele Cantone, risposta che ben sappiamo non essere stata favorevole all’operato della responsabile dell’Ufficio Tecnico Rosanna Galanti. [LA RISPOSTA DELL'ANAC ALL'ESPOSTO FATTO DAL DIRETTORE DE L'OSSERVATORE D'ITALIA SULLA GARA DEL PERINO]

Nel manifesto, il sindaco Bertucci, ex esponente di centrodestra e leader del gruppo civico Uniti per Nemi ammette che Rosanna Galanti ha inviato una richiesta di chiarimento all’Anac ma non fa invece riferimento alla missiva ufficiale dell’Anac inviata sia alla responsabile dell’ufficio Tecnico sia al direttore del nostro giornale.

E’ praticamente impossibile mal interpretare la risposta dell’Anticorruzione che evidenzia come un legame di parentela e intrecci di cariche amministrative tra i titolari delle ditte partecipanti inibisca la partecipazione alla procedura di gara. Avendo appurato che sono state invitate alla gara cinque ditte tra cui la Cosite S.r.l. di Borri Emanuela e la Edil Impianti S.r.l. di Borri Gianni è evidente che che nell’invitare le ditte non è stato effettuato il benché minimo controllo su eventuali rapporti di parentela e non è stato dunque tutelato il principio di par condicio tra i concorrenti.

La lettera di Rosanna Galanti (a dir poco incomprensibile) dove la stessa richiede parere al’Anac parte dopo il nostro articolo sul Perino datato 26 dicembre 2014 [LA LETTERA DI ROSANNA GALANTI INVIATA ALL'ANAC]

Non conosciamo la presunta risposta che può aver dato l’Anac a quella singola lettera astrusa ma sappiamo per certo che quando Rosanna Galanti scrive questa missiva all’Anticorruzione la gara del Perino è già bella che partita e affidata e che la problematica all’Anac viene invece ben esposta e argomentata dal nostro quotidiano tramite posta certificata come sostenuto dalla stessa Anticorruzione che ammette che vi può essere commistione.

In particolare riportiamo testé quello che scrive: “Da verifiche effettuate sembra esserci una commistione di cariche societarie e potrebbe esserci tutt’ora anche un legame di parentela tra le due ditte che ne inibirebbe la contemporanea partecipazione alla procedura di gara”.
Tradotto in soldoni: abbiamo ragione tant’è che la Magistratura ha aperto un fascicolo, a seguito di un esposto presentato da AssoTutela, e che l’intera documentazione inerente la gara del Perino è in mano agli investigatori, cioè è stata sequestrata.

Detto ciò come fa Bertucci a sostenere che è tutto regolare? Sarà la Magistratura a emettere sentenza dopo una accurata verifica e ricordiamo che l’Anac non è una marca di detersivo ma un Organo di estrema affidabilità è un’autorità amministrativa indipendente italiana e la sua funzione essenziale è la prevenzione della corruzione nell’ambito delle pubblica amministrazione. Ora il giudizio dell’Anac sugli appalti pubblici, soprattutto nell’era di Mafia Capitale, è diventato imprescindibile ed essenziale.

Dunque come fa Bertucci a dire che è tutto regolare? Ha già avuto in segreto dei riscontri dalla magistratura? E se fosse tutto a posto perché c’è chi ragionevolmente indaga sul caso e perché l’Anticorruzione avrebbe detto così esplicitamente, tra le altre osservazioni, che dopo opportune verifiche SEMBRA ESSERCI UNA COMMISTIONE DI CARICHE SOCIETARIE tra le ditte partecipanti alla gara del Perino?

Rosanna Galanti, responsabile dell’Ufficio Tecnico di fatto dovrà dare spiegazioni puntuali agli organi competenti perché risulta dagli atti che il Comune ha consapevolmente invitato 5 ditte a partecipare alla gara. Possibile che abbia invitato alla cieca? Senza verificare che due delle cinque ditte chiamate avevano legami di parentela (padre e figlia)?

Il manifesto, uno tra i tanti che artatamente tranquillizza i cittadini e plasma lo stato reale dei fatti è stato oggetto di una replica da parte di “Partecipazione Democratica”

Ecco la replica di Partecipazione Democratica:
"Le gare di appalto hanno avuto un iter ineccepibile…..come quella dello scuolabus, con tanto di intervento della magistratura. Come mai parlano gli organi di stampa e l’assotutela fa esposti ai carabinieri? Come mai tanto altro? L’opera di illuminazione della via del Perino  valorizza la conca e non conta che è semidistrutta prima della fine o che è inutile ed effimera.
Bertucci ha risolto il problema della valorizzazione della conca e non conta l’abusivismo dilagante con i relativi pozzi neri, il centro di canoa distrutto, i sentieri spariti, la via che porta al lago che grida vendetta.
Dice che ancora stiamo pagando i danni della vicenda ilcesa, ma non dice alcune cose importanti:
•     grazie a quelle battaglie abbiamo risparmiato  a nemi milioni di altri metri cubi di cemento.
•    abbiamo risparmiato milioni di euro per la costruzione di strade ed opere di urbanizzazione con ulteriori danni ambientali.
•    abbiamo evitato gravi problemi per le risorse idriche.
Il sindaco Bertucci parla di debiti accollati ai cittadini Nemesi dalle amministrazioni di sinistra, ma si è mai chiesto:
Quanto e’ costata la distruzione del centro di canoa e dei sentieri?
Quanto e’ costata l’irregolarita’ del campo di calcio?
Quanto sono costati lo smantellamento di fontane ed arredi urbani che erano nuovi?
Quanto e’ costata la sorveglianza del varco del centro storico con sofisticato sistema di telecamere mai messo in funzione?
Quanto e’ costata la costruzione di pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola mai messo in funzione?
Quanto e’ costato impiantare ulivi nella conca del lago per poi lasciarli a se stessi?
Questo per parlare solo di poche cose.
Parleremo ancora di altri sprechi di pubblico denaro, non certo dovuti a
Scopi  nobili come quello di salvare il territorio."