CIAMPINO, PENDOLARIA: GLI AMMINISTRATORI DI CIAMPINO, MARINO, CASTEL GANDOLFO, ALBANO E VELLETRI SUL TRENO

Redazione

Ciampino (RM) –  Si è svolta ieri mattina l'iniziativa di Legambiente a tutela dei pendolari della Regione Lazio, alla quale ha aderito anche l'Amministrazione comunale.

Alle ore 9,18, infatti, gli amministratori locali delle Città di Ciampino, Marino, Castel Gandolfo, Albano e Velletri, hanno effettuato un viaggio in treno, insieme ai rappresentanti locali di Legambiente e ai pendolari, raggiungendo la Capitale.

“La campagna di sensibilizzazione e di mobilitazione di oggi vuole porre in evidenza quanto sia sempre più angoscioso il viaggio di moltissime persone che, per motivi di studio, lavoro o semplicemente per necessità, sono costretti ogni giorno a spostarsi in treno”. – ha dichiarato il Vice Sindaco di Ciampino, Carlo Verini. “La stazione di Ciampino è uno dei nodi ferroviari strategici della Regione e, dunque, vive di riflesso tutte le problematiche, ahimè note all'Amministazione e ai cittadini, delle linee ferroviarie che la interessano”.

“Come rappresentanti delle amministrazioni dei Comuni castellani intendiamo chiedere all’Assessore Regionale alla Mobilità Civita l’istituzione di un Osservatorio Regionale sul pendolarismo, con tutti i soggetti coinvolti nel servizio del trasporto ferroviario regionale, aperto ai Comuni e alle associazioni dei pendolari. – ha dichiarato Guglielmo Abbondati, Assessore all'Ambiente del Comune di Ciampino, che ha preso parte all'iniziativa odierna. “Il contratto di servizio regionale con Trenitalia scade alla fine del 2014 e l’anno prossimo deve essere l’occasione per verificare i livelli e la qualità del servizio nei territori della Regione. Per questo è necessario coinvolgere i Comuni che sono le amministrazioni più prossime ai cittadini, troppe volte costretti, in quanto pendolari, a subire pesanti disagi quotidiani. Promuovere una mobilità sostenibile significa innanzitutto rafforzare un’offerta qualificata ed efficiente dei sistemi di trasporto pubblico collettivo”.

 




ALBANO LAZIALE, INCENERITORE: I DATI SUI RIFIUTI URBANI 2013 DICONO CHE L'IMPIANTO DI RONCIGLIANO NON SERVE

Redazione

Albano Laziale (RM) – Venerdi 13 Dicembre il Presidente Nicola Zingaretti e l'Assessore Michele Civita hanno presentato il Rapporto di Ricerca elaborato da ConfServizi sulla situazione rifiuti nel Lazio. I dati in esso contenuti sono relativi al Rapporto Rifiuti Urbani 2013 presentato dall' ISPRA e costituiranno la base sulla quale verranno definite le linee guida del nuovo Piano Regionale Rifiuti del Lazio, che verrà presentato ad inizio 2014 e che, di fatto, corregge il criticatissimo Piano voluto dalla Giunta Polverini.

Le indicazioni sono chiare: si punta sull'aumento della raccolta differenziata per raggiungere il 65% entro il 2020. Se questo risultato verrà raggiunto, nel Lazio occorrerà smaltire circa 700.000 tonnellate all'anno.

Dall'analisi dei dati contenuti nel Rapporto risulta anche che i tre termovalorizzatori presenti nella nostra regione hanno una capacità operativa di 531.000 tonnellate annue, a fronte di una capacità complessiva potenziale di 725.000 tonnellate.

Di conseguenza risulta evidente che il quarto impianto quello autorizzato a Roncigliano di Albano laziale, non servirà perchè inutile.

Lo sosteniamo da oltre tre anni, lo abbiamo scritto sul nostro programma elettorale, lo abbiamo inserito nei documenti del Partito Democratico di Albano, lo abbiamo ribadito nei diversi incontri avuti con l’Assessore Civita, ne abbiamo dato ampio risalto all’interno dei numerosi ricorsi presentati al Tar del Lazio, ma soprattutto è presente nei nostri atti amministrativi e negli atti del Consiglio Comunale tenutosi su questo delicato tema.

Il fatto che la Regione Lazio abbia fornito dati che confermano quanto da noi sempre sostenuto ci conforta, e ci fa ben sperare sul definitivo NO alla costruzione dell' inceneritore di Albano, una vicenda che ha mobilitato migliaia di cittadini.

Di solito si danno sempre le colpe alla Politica. Dispiace constatare che in questa occasione, oltre ad esprimere il giusto e legittimo compiacimento per il risultato raggiunto, si cerchino solo visibilità personali senza dare atto dell' impegno congiunto di tutti gli attori che hanno condiviso e condividono la battaglia contro l' inceneritore. Ma si sa: le cose che vanno male sono sempre orfane, mentre un buon risultato ha tanti padri.

L'Amministrazione continuerà a produrre atti concreti con lo stesso senso di responsabilità, con la stessa convinzione e con lo stesso impegno che ci hanno guidato finora.

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ALBANO: CONVEGNO SU "COSTANTINO IL GRANDE NEL SIMBOLO DEL CAMBIAMENTOā€¯

Redazione

Albano (RM) – Storia, religione, arte e archeologia si intrecciano nel nuovo appuntamento organizzato dal Museo Diocesano di Albano Laziale. “Costantino il Grande nel simbolo del cambiamento” è il titolo del convegno che si terrà sabato 30 novembre alle 9,30 presso la sala teatro del Seminario Vescovile di Albano, in piazza San Paolo 3.

All’evento parteciperanno, come relatori, esperti di fama e apprezzati studiosi. Il programma si aprirà con i saluti del Vescovo di Albano, sua Eccellenza Monsignor Marcello Semeraro, e con quelli della dott.ssa Giuseppina Ghini, della Soprintendenza per i Beni Archeologici nel Lazio.

Quindi, proseguirà con gli interventi di Ilaria Pagani, Livia Tirittico, Mariano Malavolta, Gianfranco De Rossi e Roberto Libera. Ciascuno di loro affronterà un aspetto diverso della vita e della religiosità di Costantino.

Modererà l’incontro il professor Vincenzo Fiocchi Nicolai, uno dei più autorevoli studiosi dei monumenti paleocristiani del Lazio, della topografia cristiana di Roma, della pittura, della plastica funeraria e dell’epigrafia paleocristiane. Il museo diocesano, dunque, si pone ancora una volta come luogo di incontro e di confronto, non soltanto per i cittadini della Diocesi di Albano, ma per tutti coloro che desiderano guardare nel passato e nella memoria di questi territori.
 




ALBANO LAZIALE, IDV: NEW ENTRY, DOMENICO MORRICONI

Redazione

Albano Laziale (RM) – Non si fermano il lavoro e l’impegno dell'Italia dei Valori di Albano Laziale. Nel congresso provinciale di sabato 9 novembre Domenico Moriconi è entrato a far parte della squadra di governo del nuovo segretario provinciale Mauro Gigli, eletto per acclamazione dagli iscritti. “Sono molto contento – esordisce il consigliere comunale e neocomponente del direttivo regionale del Partito, Remo Giorgi – per l’incarico attribuito a Domenico Moriconi, uomo dalle grandi capacità umane e intellettuali. Domenico è un valore aggiunto nel nostro progetto politico e sarà in grado di portare all’attenzione del direttivo provinciale le istanze e i bisogni di questo bellissimo quadrante, quale è il territorio dei Castelli Romani”.

Priorità della neoeletta segreteria provinciale dell’Idv, dovranno essere infatti la presenza sui territori e la vicinanza ai cittadini. Moriconi lo sa e sta già lavorando su questo punto: “In primis ringrazio il partito e i circoli per la fiducia accordatami. Per me – continua Moriconi – è un incarico di prestigio, che onorerò con il massimo dell’impegno. Apprezzo moltissimo le parole del segretario provinciale Gigli che ha giustamente rilanciato l’idea di avvicinare l’Idv e la politica a tutti i comuni della provincia romana. È proprio quello di cui c’è bisogno: voglia di condivisione, desiderio di partecipazione, sono i termini chiave che stanno risollevando il nostro partito dalla crisi del passato”. Per l’Italia dei Valori parte una nuova stagione con iniziative e appuntamenti in mezzo alla gente e sui temi più cari ai cittadini: “Ad Albano Laziale noi e tutti gli iscritti non abbiamo mai smesso di farlo”, concludono Moriconi e il segretario cittadino Remo Giorgi.
 




ALBANO, DISCARICA RONCIGLIANO: IL COMITATO NO INC PREPARA UNA CAUSA CIVILE COLLETTIVA CONTRO LA PONTINA AMBIENTE SRL

di Daniele Castri referente legale del Comitato No Inc

Albano (RM) – Sabato prossimo, 23 novembre, nella Sala per Cerimonie situata lungo via Montagnano di Ardea n. 35, nel comune di Ardea, si terrà una nuova cena di sottoscrizione organizzata dal comitato No Inc. Lo scopo è quello di reperire i fondi per avviare, entro l’anno, una nuova azione giuridica, denominata tecnicamente “Azione Popolare”.

Si tratta di una vera e propria “causa civile” collettiva (una sorta di Class Action all’italiana) nei confronti della società proprietaria della discarica di Roncigliano, la Pontina Ambiente srl, del “patron” dei rifiuti Manlio Cerroni. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Indignarsi, come sappiamo, non basta. L’olezzo insopportabile che, da mesi interi, si sprigiona dal VII invaso della discarica di Roncigliano, rappresenta “solo” il sintomo più evidente d’una modalità di gestione, trattamento e interramento della spazzatura indifferenziata non in linea con le disposizioni di legge nazionali in materia di rifiuti.

Proprio per questo, il comitato No Inc, dopo i recenti, numerosi e ripetuti malesseri certificati dai locali servizi di pronto soccorso, ha deciso di portare alla “sbarra” d’un Tribunale Civile l’azienda di Manlio Cerroni, proprietaria del sito di Roncigliano. E’ così che il Coordinamento contro l’Inceneritore di Albano – dopo i ricorsi al Tar del Lazio, al Consiglio di Stato, e le innumerevoli azioni giudiziarie contabili e penali – ha pensato ora di portare la società Pontina Ambiente srl davanti al Tribunale Civile di Velletri, per avviare un’ “Azione Popolare”.

Si tratta, in buona sostanza, di una sorta di “causa civile” collettiva – una vera e propria “class action all’italiana – in cui tutti i cittadini e le cittadine residenti entro i 5 chilometri di distanza, in linea d’aria, dalla discarica di Roncigliano – ma anche le Associazioni, Movimenti e Comitati territoriali – potranno chiedere ai giudici di “fare giustizia”.

Un modo per accertare non solo le modalità specifiche con cui le 450 tonnellate di spazzatura indifferenziata locale e romana, in arrivo ogni giorno, vengono trattate e interrate, ma anche il motivo per cui da recentissimi Rapporti Epidemiologici della Regione Lazio, della Asl Rm-H e dell’Arpa Lazio etc, emerge chiaramente che nei pressi del “cimitero” dei rifiuti dei Castelli Romani, vi siano incidenze tumorali, di mortalità e ricovero, tra le più alte del centro Italia.

E’ giusto che l’azienda di Manlio Cerroni, inoltre, sia chiamata a rispondere anche economicamente dei danni che produce, oggettivamente, nei confronti della salute  dei cittadini e delle cittadine, dell’ambiente e delle stesse Amministrazioni comunali.

Una cena, quindi, per raccogliere i circa 1500 euro necessari per portare avanti questa nuova ed importante azione legale che andrà ad affiancare e rafforzare il senso e l’importanza dei cortei,  delle assemblee pubbliche e dei Sit-In in corso, da anni, ai Castelli Romani. 
Per info e prenotazioni: Giorgia, cell: 339- 8770832 o Paolo, cell: 349-6803686.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Le libere sottoscrizioni potranno essere donate anche presso:
– Libreria le “Baruffe” , Piazza Carducci n. 3 ad Albano Laziale. Tutti i giorni, Domeniche comprese: 9,30 -13,00; 16,30 – 20,00.
– Palestra “Domus Gym” (località Fontana di Papa) di Ariccia, in via Innocenzo XII (traversa di via Ginestreto). Dal Lunedì al Venerdì ore 8,30 – 21,30; Sabato ore 9,00 – 14,00.
– On line, dal sito www.noinceneritorealbano.it, con PayPal o con qualsiasi carta di credito, dalla sezione “sottoscrizioni”, clicca su sottoscrivi.
Le ricevute delle donazioni saranno (in parte) deducibili dalla prossima dichiarazione dei redditi.

 




ALBANO, FINANZIAMENTO PUBBLICO PER COSTRUZIONE INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI

Redazione

Albano (RM) – Una nutrita delegazione del comitato No Inc, ha incontrato venerdì mattina 15 novembre, per la seconda volta in pochi mesi, le responsabili del settore Energie Rinnovabili del Ministero dello Sviluppo Economico: la dott. ssa Rosaria Fausta Romano e l’avvocatessa Maria Grazia Fusco. Presente, al faccia a faccia, anche la deputata Federica Daga, che segue con particolare attenzione le vicende della discarica di Roncigliano (Cecchina di Albano). Si tratta delle due funzionarie che, a breve, dovranno decidere se considerare i termini per la costruzione dell’Inceneritore di Albano, a spese dell’erario pubblico, ancora in corso di validità o, viceversa, come previsto dalla Legge (n. 244 del 2007 ), decaduti irrimediabilmente il 31 dicembre 2008.  Decisione da cui dipende l’assegnazione o meno dei circa 500 milioni di euro (ndr, come confermato dal Ministero) a favore del consorzio Co.E.Ma. (Pontina Ambiente di Manlio Cerroni, Acea ed Ama) per la costruzione del contestatissimo mega forno brucia-rifiuti. Proprio la dott. ssa Rosaria Fausta Romano, difatti, dovrà presto rispondere alla lettera che il Gestore dei Servizi Elettrici, GSE, ha inviato al Ministero per lo Sviluppo Economico lo scorso 19 aprile (doc. 1), sostenendo: “… si richiede se il GSE possa procedere all’aggiornamento della convenzione economica preliminare, così come richiesto dal consorzio Co.E.Ma. …” Il Ministero per lo Sviluppo Economico, secondo quanto riferito dalle due responsabili del settore Energie Rinnovabili, pretenderebbe ancora oggi, a termini irrimediabilmente decaduti, di concedere al Consorzio Co.E.Ma. la possibilità di utilizzare una vera e propria valanga di soldi pubblici per costruire un inceneritore per bruciare rifiuti – che crea danni alla salute e all’ambiente e non crea occupazione – anziché utilizzarli, invece, per la diffusione ed il radicamento della raccolta differenziata porta a porta e l’avvio della filiera del riciclo e del riuso ai Castelli Romani. La decisione definitiva, però, ancora non è arrivata. Vi sarà, molto presto, un terzo incontro tra le due funzionarie del Ministero, la dott. ssa Romano e l’avvocatessa Fusco, e la delegazione del No Inc. Sarà necessario quindi, molto presto, organizzare una nutrita rappresentanza di cittadini per un nuovo Sit-In sotto al Ministero per lo Sviluppo Economico. Servirà, di nuovo, la collaborazione dei cittadini e cittadine dei Castelli Romani., Tutti insieme, possiamo ancora fermarlo, l’Inceneritore dei Castelli Romani. Maggiori informazioni su www.noinceneritorealbano.it o, su FB: Coordinamento contro l’Inceneritore di Albano.
 




CASTEL GANDOLFO, ALBANO E MARINO: AL VIA L'ANNO ACCADEMICO UNITRE

Redazione

Castel Gandolfo, Albano e Marino  (RM) –  – Siete affamati di conoscenza? Siete vogliosi di socialità? Con umiltà, con umanità e universalità, Unitre è la risposta semplice e gratuita a disposizione dei cittadini di Castel Gandolfo, Albano e Marino.
In questi giorni l’Università delle Tre Età «Unitre», presidente Marcello Zega, ha inaugurato, a Castel Gandolfo, Marino e Albano l’Anno Accademico 2013/14 che inizierà il prossimo 4 novembre. Si concluderà il 30 maggio 2014.

Tre saranno le sedi in cui si incontreranno gli associati per socializzare utilizzando i migliori strumenti a disposizione dell’umanità: la conoscenza per crescere insieme; lo scambio solidale di informazioni di vita: costituito da nuova capacità critica per conoscere il mondo attorno a noi, ma anche emozioni da condividere. Dalla bellezza delle espressioni artistiche, ai momenti ludici.

La presentazione di Castel Gandolfo è stata molto partecipata. Si è svolta, lunedì 28 ottobre, presso la ludoteca a Mole di Castel Gandolfo, in via della pietrara, di fianco i vecchi lavatoi. E’ intervenuto il Sindaco della cittadina del Papa, Milvia Monachesi. “Appena, Marcello Zega – ha detto nel saluto il primo cittadino – mi ha proposto le attività di Unitre, ci abbiamo messo una frazione di secondo a decidere che era ed è in totale sintonia con quanto, in campo culturale e sociale, svolge proprio la nostra amministrazione. Anche per noi, infatti – ha sottolineato Monachesi – le persone devono coltivare il bene prezioso della socialità, antidoto alla solitudine, ma anche perenne accrescimento personale che dà senso all’essere comunità: per le identità che si è in grado di affermare e per i comportamenti interpersonali che aumentano la qualtià del vivere del nostro come di altri centri che si aggregano con questi valori”. Anche Davide Mirizio e Tiziana Marinelli hanno esposto in un saluto i contenuti dei corsi di fotografia e videomontaggio (Davide), e quello della alfabetizzazione all’uso pratico della rete web (Tiziana).

In precedenza già Ferdinando Onorati, coordinatore culturale di Unitre, aveva svolto una panoramica sul percorso che ha condotto Unitre da Marino, la sede originaria in quest’area castellana, a mettere radici anche ad Albano ed ora a Castel Gandolfo. Prima della chiusura della serata e dei ringraziamenti, Agostino Stagni ha presentato le chiavi di praticità e della maggior rivoluzione scientifica dell’umanità: il computer; ed il relativo corso che egli terrà. Maurizio Aversa, invece, ha evidenziato, con alcuni spunti pratici di presentazione (la notizia tragica del giovane suicida per omofobia a Roma e, in tutt’altro campo, la notizia che si ripropone da tempo dell’epocale cambio che sta attivando Papa Francesco, come nella questione del relativismo) circa il “compito” che si propone il nuovo corso di Cultura critica di giornalismo: cioè imparare a “essere giornalisti” per meglio leggere le notizie, ma dalla parte dei fruitori, dei lettori, oltre che da giornalisti. Aperta, con soli dieci euro di iscrizione, a «studenti» dai 18 ai 90 anni e oltre, l’associazione (www.unitredimarino.it / 06.93.00.000) ha sede nei locali comunali di Santa Maria delle Mole, in piazza Palmiro Togliatti con disponibilità, per molte delle attività, concessa anche da parte del Centro Gnosis di via Boville 1. Per Castel Gandolfo i corsi proposti sono ventiquattro, con ottanta docenti qualificati a disposizione nella sede di Marino e nei nuovi distaccamenti di Albano e Castel Gandolfo.

“Per i nostri soci, a Castello, – ha detto il direttore Miriam Tedeschi – percorsi educativi, formativi nei quali figurano l’inglese a tutti i livelli, informatica, pianoforte, pittura, filosofia politica, laboratorio lettura e scrittura, chitarra, scultura in argilla, arte dell’anima, archeologia,   storia dell’arte, acquarello, comunicare aiuta a crescere, cultura critica di giornalismo, esere guide influenti, gli innesti, incontri con la storia, italiano per stranieri, l’universo medicino di G.Belli, pratiche di ecologia domestica, storia della filosofia greca,storia del teritorio,viaggiando in rete. Inoltre, balli di gruppo, concerti, cineforum, gite, convegni, seminari, incontri culturali, storici, burraco e tanto altro. Con un progetto tutto nuovo legato al teatro”. “Universalità, umiltà, umanità, unione.

Questi – ha spiegato il presidente Zega – i punti base delle attività proposte dal nostro centro che pongono la conoscenza e il sapere degli uni, a disposizione degli altri. Un percorso di comunicazione e incontro fra generazioni in nome di cultura e socialità. Senza dispersione di competenze e conoscenze, oltre i limiti e le barriere comunemente imposte dalla differenza di età – ha sottolineato – affermando come UNITRE, realtà fondata a Torino nel 1975, sia presente in Italia con 330 sedi (16 nel Lazio) più altre all’estero, per un totale di oltre 100mila associati. La realtà è anche parte della FIAPA, dell’AIUTA e dell’Age Platform. Irma Maria Re, il nostro presidente nazionale – ha fatto presente Marcello Zega – ha quasi novanta anni. Ed è continuamente in giro per il mondo per promuovere il nostro progetto di vita.”.Prima dei saluti, dolcetti, panini imbottiti, qualcosa da bere, simpatia e affetto: materie prime che all’Unitre non mancano. C’è ne sono miniere inesauribili a disposizione nella nostra società. (m.a.)
 




ALBANO LAZIALE, CONFLITTI E MEDIAZIONE FAMILIARE: AL VIA IL CORSO PER CONSEGUIRE IL MASTER

Redazione

Albano Laziale (RM) – Il Centro di Mediazione e Psicoterapia dell'Associazione "In medias res " onlus, attivo da circa un anno nel territorio di Albano Laziale ha come finalità quella di sensibilizzare e diffondere la cultura della mediazione nei diversi contesti del vivere sociale. Il conflitto familiare è un ambito a cui l'associazione si rivolge per accompagnare le persone nel giungere ad una pacificazione o alla costruzione di un'intesa concordata e pacifica, realizzata dalla volontarietà delle parti, anche nel caso di separazione o divorzio.

Ciò anche a tutela dei figli per evitare loro possibili strumentazioni nel delicato passaggio di una separazione o divorzio. Al fine di promuovere una maggiore cultura della mediazione e anche potenziare l'attività del servizio, l'associazione promuove il master per mediatori familiari. Il percorso, in via di accreditamento Aimef, rilascia il titolo a livello europeo ed è strutturato con lezioni teriche nelle materie della mediazione, del diritto, sociologia e psicologia. E' previsto inoltre un tirocinio pratico con supervisione. Il corso dovrebbe iniziare il 31 gennaio 2014 e terminare il 4 febbraio 2015. E' aperto a chi è in possesso di una laurea triennale ed anche a coloro che stanno per conseguirla.




PRIEBKE RINGRAZIA

Chiara Rai

Albano Laziale (RM) – Non siamo capaci di trattare con indifferenza chi ne merita a secchiate. Siamo stati italiani anche nella gestione delle esequie di Priebke.

Una giornata, ad Albano, di tumulti. Di destra contro sinistra schierate. Di molotov, di calci e pugni ad una bara che doveva passare nella piena inosservanza di tutti. Non doveva esserci nulla davanti alla confraternita di San Pio X.

Invece tutto quel disordine, tumulti e grida di indignazione umanamente comprensibili, hanno fatto in modo che la salma di un uomo impopolare che ha vissuto nell’ombra i suoi anni dopo il massacro delle Fosse Ardeatine, tornasse ad essere popolare. Tanto da esserci persino il sindaco di Albano Nicola Marini fuori dai cancelli. A protestare insieme alle persone s’intende. Ma c’era.

C’eravamo tutti e così le pagine dei giornali, compreso il nostro, si sono riempite di servizi.

La polizia è stata impiegata per un ex gerarca nazista che avrebbe dovuto avere soltanto la presenza dei parenti nel momento dell’ultimo saluto.

Noi italiani siamo intrisi di sentimenti e con il nostro calore, a volte, otteniamo l’effetto contrario di ciò che vorremmo. Volenti o nolenti, tutti abbiamo dato il nostro saluto a Priebke.

Dicendogli “boia”, “assassino”, ma l’abbiamo salutato.

Forse se ci fossimo raccolti tutti quanti con corone d’alloro e fiori vicino ai nostri caduti anziché aspettare la bara del gerarca nazista, avremmo onorato i nostri martiri e lasciato andare per sempre, in solitudine e nell’ombra il capitano delle SS.

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ALBANO, FUNERALI PRIEBKE: PER IL SINDACO DI GENZANO GABBARINI E' UNA MANCANZA DI RISPETTO VERSO TRADIZIONI ANTIFASCISTE

Redazione

Albano Laziale / Genzano – “Con il pesante tributo di sangue che Genzano ha pagato nell'eccidio delle Fosse Ardeatine, nel quale vennero trucidati sei nostri concittadini, non possiamo che opporci alle esequie di Erich Priebke ad Albano Laziale”, dichiara il sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, dopo la notizia che i funerali dell'ex SS verranno celebrati nella confraternita dei Lefebvriani “Pio X” ad Albano. Furono sei i cittadini genzanesi ammazzati alle Fosse Ardeatine: Bruno Annarumi, Vittorio Buttaroni, Roberto Lordi, Ettore Ronconi, Ivano Scarioli e Sebastiano Silvestri. “Esecutore di una vendetta spietata contro persone innocenti e inermi, non pentito dei suoi crimini né della sua cieca collaborazione col regime nazista. Tutto ciò offende l’intera città di Genzano. Appoggiamo le iniziative che il sindaco di Albano – città medaglia d'argento alla Resistenza – sta predisponendo per marcare il dissenso nei confronti di una vera e propria provocazione”, ha proseguito il primo cittadino.

“Genzano e tutti i Castelli Romani durante la II guerra mondiale si sono distinti per aver attuato una resistenza alla violenza cieca dell'occupazione nazista, pagando non solo con i martiri delle Fosse Ardeatine ma con tantissime altre vittime cadute per la libertà e durante i bombardamenti”, conclude il sindaco. “Celebrare le esequie nella nostra zona vuol dire mancare di rispetto ai nostri morti, alla nostra terra e alla nostra tradizione antifascista”.

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ALBANO LAZIALE: SFUMA LA FUNZIONE E PRIEBKE RESTA AI CASTELLI ROMANI. E' MISTERO SULLA SEPOLTURA

Chiara Rai

Albano Laziale (RM) – Grande tensione nel Comune alle porte di Roma dove avrebbero dovuto svolgersi i funerali dell'ex capitano delle SS Erich Priebke.Stanotte la salma resterà ad Albano Laziale. Tante proteste e la polizia intenta a sedarle. Il prete, all'ultimo secondo, ha rinunciato a celebrare la funzione.

Ad Albano tutti conoscono Maurizio Boccacci. Lui è un militante filonazista convinto e residente nella cittadina castellana oggi teatro di proteste a seguito della notizia dei funerali del gerarca nazista delle SS Priebke in forma privata presso confraternita dei Lefebriani di Albano Laziale, dove si sono tenuti i funerali.

E’ Maurizio Boccacci l’uomo che, secondo indiscrezioni, avrebbe messo a disposizione la tomba di famiglia per accogliere Priebke ad Albano Laziale? Non ci è dato saperlo e comunque la salma, salvo eventuali oscuri programmi, dovrebbe tornare a Roma Prima Porta. Ma questa notte resterà ad Albano e tutto può accadere.

Maurizio Boccacci resta comunque un fan di Priebke e su questo non ci sono dubbi. Infatti nella notte fra l'10 e 11 dicembre 1995 viene fermato mentre affigge manifesti con la scritta "Liberate Priebke", il capitano delle SS condannato per la strage delle Fosse Ardeatine. Il 3 giugno 1996 organizza una manifestazione di solidarietà per Priebke fuori dal tribunale di Roma, dove si sta svolgendo il processo al gerarca nazista. Si definisce "soldato fascista senza compromessi" e dice: "Ammiro quello che Hitler ha fatto. Gli ebrei erano dei nemici che si opponevano ai suoi disegni". Originario di Verona, 54 anni, è stato fondatore nei primi anni Novanta, nella cittadina di Grottaferrata del Movimento Politico Occidentale di stampo neofascista poi sciolto nel 1993 in ottemperanza della Legge Mancino. Successivamente milita in Base Autonoma, diventandone uno dei leader, per poi approdare nel gruppo di Militia, ora al centro della cronaca per le perquisizioni dei Ros sopracitate. Nel dicembre del 2011 Boccacci finisce in carcere insieme ad alcuni militanti dell'organizzazione neonazista "Militia", protagonista soprattutto a Roma di episodi di razzismo, minacce e insulti alla comunità ebraica. Oltre a Boccacci 54 anni, residente ad Albano Laziale, furono coinvolti anche a Stefano Schiavulli (26 anni, di Roma), Giuseppe Pieristé (54 anni, di Ascoli Piceno), Massimiliano de Simone (43 anni, di Roma) e Daniele Gambetti, (26 anni, di Albano Laziale). Perquisizioni sono in corso anche nel Napoletano, a Perugia e Salerno.