ALBANO LAZIALE OSPEDALE: PAZIENTI SENZA ARIA CONDIZIONATA E CON IL PRESEPE NATALIZIO

Redazione

Albano Laziale / Ospedale (RM) – “L’ospedale di Albano fa ancora parlare di sé. Dopo il caos in pronto soccorso, che ha 120 accessi al giorno e personale ridotto all’osso, dopo le aggressioni agli operatori dello scorso marzo, da parte di pazienti esasperati per la carenza di posti letto, emerge ora una inadeguata manutenzione degli impianti e una scarsa cura dei reparti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Alla nostra associazione, sono arrivate numerose telefonate di pazienti che lamentano un clima soffocante, causa il guasto di condizionatori in camera operatoria. Con le temperature di questi giorni è quasi un attentato alla salute e all’incolumità delle persone. Da una ricognizione effettuata nei giorni scorsi però, un dubbio ci assale: che abbiano scambiato l’estate con l’inverno?” Ironizza Maritato. “Non vorremmo che gli operatori fossero vittime di confusione mentale. Nei locali del nosocomio infatti, troneggia ancora un monumentale presepe. Vogliono forse evitare difficoltà di allestimento e tenerlo sempre pronto per le feste di Natale? Preferiamo prenderla a ridere, anche su aspetti minimali come questi che sono però, la spia di una scarsa attenzione all’accoglienza e all’umanizzazione dei reparti. Altro che nuova sanità del Lazio!”, conclude il presidente.
 




ALBANO LAZIALE: ARMATO DI COLTELLO A SERRAMANICO RAPINA DIPENDENTE DELL'OSPEDALE SAN GIUSEPPE

Redazione

Albano laziale (RM) – Nella notte appena trascorsa, un dipendente dell’ospedale di Albano ha telefonato al 113 riferendo di essere stato rapinato da un uomo che, con il pretesto di chiedere un’informazione, gli si era avvicinato per poi minacciarlo con un coltello a serramanico, rapinandolo del suo portafoglio.
Subito dopo era fuggito a bordo di un’autovettura parcheggiata poco lontano, facendo perdere le sue tracce.
Una pattuglia del Commissariato di Albano, diretto dal dott. Massimo Fiore, giunta in breve sul posto, una volta acquisite le descrizioni del rapinatore ha effettuato una immediata battuta nella zona, concentrando le attenzioni su un 33enne, persona ben nota agli investigatori, con caratteristiche fisico somatiche perfettamente corrispondenti alla descrizione fornita dalla vittima.
L’uomo, G.A., persona del posto, è stato rintracciato nei pressi della sua abitazione e, negando inizialmente di aver commesso quanto contestato dagli agenti, si è mostrato da subito estremamente agitato.
Considerata la fermezza con la quale il dipendente, vittima della rapina, lo ha però riconosciuto, i poliziotti hanno proceduto alla sua perquisizione, rinvenendo nella sua macchina il coltello a serramanico (della lunghezza di 15 cm) utilizzato per consumare il reato.
Vistosi inequivocabilmente ‘scoperto’, G.A. ha alla fine ammesso di aver commesso la rapina, indicando anche il punto dove aveva gettato il portafoglio della vittima, che è stato recuperato e restituito al proprietario.
L’uomo è stato pertanto arrestato e condotto presso il carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




ALBANO LAZIALE: PRONTO SOCCORSO UN INFERNO ANCHE IL SINDACO DI CASTEL GANDOLFO NEL GIRONE DANTESCO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Che il pronto soccorso dell'ospedale di Albano fosse un girone infernale noi de L'osservatore d'Italia l'abbiamo testimoniato innumerevoli volte con fotografie e interviste. Questa volta ad attendere ore nel reparto emergenziale è stato il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi che per sua esperienza familiare si è trovata a vivere personalmente un'attesa estenuante, una realtà scioccante, frutto di Una malapolitica che non ha saputo negli anni gestire la sanità del lazio. Ecco l'esperienza di Milvia Monachesi: "Ho la fortuna di avere ancora mia mamma, anche se naturalmente anziana. Oggi purtroppo si è sentita molto male, e alle 9.40 ho chiamato il 118 che è venuto immediatamente. Dopo 10 minuti mamma è arrivata all’Ospedale di Albano, ed è iniziata l’attesa. Adesso (ore 17.00 passate) stiamo ancora aspettando…..In queste ore ho visto una situazione inaccettabile per pazienti, familiari e dottori. I familiari sono tutti preoccupati , sperano in informazioni che non arrivano, bussano e ricevono risposte a volte sgarbate, e quasi mai esaurienti, si arrabbiano con i medici. Quando poi entri ti rendi conto che non è colpa loro, i corridoi sono pieni di barelle con persone che stanno male, le infermiere sembrano avere 6 braccia invece che due, e così pure i dottori (non vorrei sbagliare, ma credo siano solo due!!!). Mi fanno pena tutti, siamo tutti vittime di una politica sbagliata, cieca e sorda. La salute è un diritto, la dignità della persona è un diritto. Qualcuno mi dice: ma non conosci nessuno? Si certo, ma sarebbe giusto passare avanti a quello che sta come me e non conosce nessuno? Credo che io debba usare le mie conoscenze per testimoniare un disagio inaccettabile per un Paese civile come il nostro, ed è quello che farò. Ps) ho appena saputo che finalmente tra mezz’ora mia madre sarà ricoverata (ore 17.20)".




ALBANO LAZIALE, OSPEDALE: PRONTO SOCCORSO SULL'ORLO DELLA CHIUSURA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Un printo soccorso al collasso che sembra un girone infernale. "Il Governo intervenga con urgenza per evitare la chiusura del Pronto Soccorso San Giuseppe di Albano." Lo chiede, con una interrogazione urgente al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il senatore del Pd Bruno Astorre.

"Si tratta di una struttura tra le più affollate del distretto sanitario della Asl RmH – spiega Astorre – che effettua annualmente oltre 30mila accessi l’anno, con punte di 5-6 codici rossi al giorno.  Gli accessi sono notevolmente aumentati dopo la chiusura dei Pronto Soccorso di Marino e Genzano, con un bacino di utenza di oltre 100mila persone, ma la situazione è destinata a peggiorare con l’arrivo dell’estate, come confermano gli operatori in servizio."

Astorre fa presente, inoltre, che "il personale sanitario medico ed infermieristico,  sottodimensionato rispetto alle reali necessità, lavora in condizioni di grande difficoltà. La carenza del personale medico è acuita dal blocco del turn over imposto per le regioni, come il Lazio, sottoposte al piano di rientro per i debiti sanitari. Nonostante la Asl RmH abbia richiesto l’assunzione in deroga di 11 medici a tempo indeterminato, ovvero il 10% delle 110 unità di personale andato in pensione nel 2012, risultano ad oggi concesse solo 4 di queste deroghe".

"Nel Pronto soccorso di Albano – continua Astorre – il personale attualmente in servizio è composto da 12 medici, di cui 7 a tempo determinato,  e 31 infermieri, di cui 18 a tempo determinato.  Tutto il personale a tempo determinato ha la scadenza 31 luglio 2013".  

Per tali ragioni il parlamentare democratico chiede al governo "di valutare l'opportunità di concordare con il Commissario per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e con il sub commissario governativo, Gianni Giorgi, la deroga per l’Asl RmH per l’assunzione delle restanti 7 unità di personale sanitario, trattandosi di profili indispensabili al fine del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza ed evitare così il collasso del pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Albano".

  

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