ALBANO LAZIALE: NASCONDEVA LA DROGA IN CANTINA. ARRESTATO DALLA SQUADRA ANTICRIMINE UN PREGIUDICATO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Nell’ambito dell’attività info-investigativa, Agenti della Squadra Anticrimine del  Commissariato di Albano Laziale diretto dal Vice Questore Aggiunto Dr. Massimo Fiore, unitamente ad una Volante del Commissariato P.S. di Marino nella decorsa notte traevano in arresto S.G. di anni 56 abitante a Ciampino Via Lisbona n. 15, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, pregiudicato, al fine di sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine aveva escogitato uno stratagemma occultando lo stupefacente all’interno di una cantina del comprensorio delle case popolari di Via Lisbona, favorito dal difficile contesto ambientale che gli ha permesso di esercitare, indisturbato l’illecita attività.

Gli appostamenti degli investigatori avevano però notato l’andirivieni, anche in tarda serata di persone notoriamente consumatori di stupefacente che frequentavano con assiduità l’abitazione di S.G.

Veniva quindi perquisita l'abitazione del pregiudicato, che permetteva il rinvenimento e sequestro, abilmente occultati,  di circa 10 mila euro in banconote da 500 e 200 euro del quale S.G. nullafacente e privo di alcun mezzo di sostentamento non riusciva a dare una plausibile spiegazione.

La spiegazioni sulla provenienza di tale  denaro la davano però gli investigatori allorquando rinvenivano una chiave che andava ad aprire una cantina della quale S.G. si era ben guardato di indicarla agli operanti nella quale venivano rinvenuti due contenitori contenenti 20 involucri termosaldati di cocaina, per un peso complessivo di gr. 10, pronti per essere smerciati oltre a grandi quantità di ritagli in cellophane da utilizzare per il confezionamento di altre dosi. S.G.         




ALBANO LAZIALE: DOMENICA 8 SETTEMBRE IL MERCATINO DEL LIBRO SCOLASTICO USATO

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 Redazione

Albano Laziale (RM) – Si avvicina il suono della campana e allora è tempo di acquistare libri a buon prezzo. Insomma, libri usati. L'occasione si trova ad Albano, questa domenica 8 settembre, infatti, ritorna il quarto mercatino del libro scolastico usato a partire dalle ore 9 alle ore 13 presso Piazza Guerrucci, in prossimità degli uffici postali. Si potranno mettere in vendita e comprare liberamente libri scolastici usati delle scuole secondarie di ogni ordine e grado; portando tavolini o esponendo direttamente la merce sui cofani delle auto. "Siamo giunti alla quarta edizione dell'appuntamento del mercatino del libro – dichiara Alessandra Zeppieri, assessore alla Pubblica Istruzione della Comune di Albano Laziale – un evento che sottolinea l’importanza e l’attenzione che ha questa Amministrazione per le famiglie". E allora i ragazzi dei Castelli Romani non dovranno lasciarsi scappare l'occasione di vendere i vecchi libri e pensare di acquistare i testi scolastici per l'anno ormai alle porte- "Il mercatino è un'occasione per far socializzare i ragazzi – conclude Zeppieri –  renderli autonomi e permettere alle famiglie di risparmiare. Ringrazio per l’organizzazione il coordinamento dei Comitati di Quartiere".




ALBANO: AL VIA “PROGETTO ALBANUS: STUDIO E DOCUMENTAZIONE DELL'ANTICO EMISSARIO DI ALBANO”.

Carla Galeazzi – Presidente Hypogea
 
Albano Laziale (RM) – Sabato 31 Agosto 2013 la Federazione dei gruppi speleologici del Lazio per le cavità artificiali Hypogea varerà ufficialmente il “Progetto Albanus: studio e  documentazione dell'antico emissario di Albano”.
La campagna di studi multidisciplinari denominata "Progetto Albanus", che  ha ottenuto l'autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dell’Ente Parco Castelli Romani, sarà condotta dai tecnici e ricercatori di Hypogea in stretta collaborazione con la Soprintendenza e con l'obiettivo di esplorare e documentare l'antico emissario.
 
Il progetto è dedicato alla memoria del Prof. Vittorio Castellani, insigne accademico e speleologo (http://www.speleology.it/vittorio.html).
 
Gli studi di dettaglio potranno essere svolti successivamente all’acquisizione di dati più recenti e consentiranno di verificare lo stato attuale dei luoghi, effettuare un rilievo topografico della struttura con moderna strumentazione, acquisire la documentazione fotografica e filmata ed effettuare le necessarie analisi ambientali per valutare la possibilità di un intervento – almeno parziale – di bonifica del condotto, la tutela del sito e fornire suggerimenti in ordine alla sua valorizzazione.

Il contributo e l'esperienza delle organizzazioni speleologiche afferenti ad Hypogea (A.S.S.O, Centro Ricerche Sotterranee Egeria e Roma Sotterranea) è imprescindibile in quanto l'esplorazione presenta tutte le difficoltà peculiari degli ambienti ipogei quali la presenza di tratti allagati, la necessità di muoversi in stretti cunicoli superando zone concrezionate, crolli e probabili dissesti. La progressione richiederà pertanto l'utilizzo di specifiche tecniche speleologiche e speleosubacquee ormai ampiamente collaudate, che possono trovare sintesi solo in un gruppo di lavoro multidisciplinare quale il nostro.

Nella giornata di sabato sarà effettuato il primo sopralluogo speleologico esplorativo del sito.

L’emissario del lago di Albano (o di Castel Gandolfo) è il più noto fra le molte strutture di regimazione dei laghi vulcanici dei Colli Albani ed è anche l’unico citato da fonti storiche (Tito Livio V, 15; Dionigi d’Alicarnasso I, 66 e Piranesi).
La tradizione storica colloca l'emissario di Albano tra i più arcaici reperti documentati dell'opera cunicolare romana, secondo solo alla costruzione della Cloaca Massima. Ma non mancano ipotesi che attesterebbero la realizzazione dell'emissario in epoca ancora più antica (V. Castellani, 1999).
Fu realizzato per regolare il livello del lago di Albano, privo di un emissario naturale, in caso di eccessivo innalzamento delle acque, rendendo abitabili e coltivabili le rive del lago.  Un'opera di straordinario valore storico, archeologico e speleologico sino ad oggi scarsamente indagata per l'oggettiva difficoltà di percorrenza dello speco, quasi completamente allagato.


 




ALBANO, ASL RMH: VITTORIO BARBALISCIA LASCIA UNA ECCELLENZA….ALESSANDRO CEFARO INCARICATO RESPONSABILE DELLA U.O.C. DI CHIRURGIA

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Albano Laziale – Nei giorni scorsi è andato in pensione, per raggiunti limiti di età, il dott. Silvio Cipriani  che ha svolto funzioni di responsabile della U.O.C.  di Chirurgia di Albano, dopo la prematura scomparsa del compianto prof. Vittorio Barbaliscia.

Con determina del Commissario Straordinario dott. Claudio Mucciaccio, è stato incaricato, quale responsabile della suddetta Chirurgia, il dott. Alessandro Cefaro per le sue documentate capacità nel settore della videolaparochirurgia.

Infatti, la direzione del prof. Vittorio Barbaliscia  ha portato, nel corso degli anni, il livello di attività chirurgica del Reparto e della Sala Operatoria dell’Ospedale di Genzano prima, e dell’Ospedale di Albano poi, a raggiungere  obiettivi di alto valore scientifico con l’esecuzione di interventi di chirurgia laparoscopica di base  ed avanzata (colecistectomie con tecnica rendez-vous per il trattamento simultaneo della calcolosi colecisto-coledocica, plastica addominale per voluminosi laparoceli e “disastri di parete”, plastiche antireflusso gastro-esofageo sec. Nissen-Rossetti, sec. Door, emicolectomia destra e sinistra, resezioni gastriche e del tenue,  ernie inguinali TAPP) realizzando una costante evoluzione dell’attività chirurgica stessa.

A dimostrazione di ciò, si registra anche l’accreditamento, ottenuto attraverso la presentazione di molti interventi chirurgici eseguiti prevalentemente con tecnica videolaparoscopica, a congressi nazionali ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) e SIC ( Società Italiana di Chirurgia) selezionati da una commissione di Chirurghi Esperti.

Al neo-Direttore dott. Alessandro Cefaro è stato affidato, quindi, l’impegno di proseguire e migliorare i già eccellenti risultati ottenuti dai suoi predecessori.




ALBANO, RACCOLTA DIFFERENZIATA: IL REPORT DEL M5S SUL DISCAMPING 2013

Redazione

Albano Laziale (RM) – Per il secondo anno consecutivo, tutti  i “rifiuti” prodotti nel corso del Discamping 2013, diventeranno risorsa economica e saranno re-inseriti nel ciclo commerciale, produttivo ed industriale come materie prime-seconde.

"Difatti tutti, ma proprio tutti  i “rifiuti” prodotti nel corso delle innumerevoli iniziative che hanno caratterizzato il Dis-Camping 2013 (colazioni, pranzi, cene, concerti, proiezioni di film, assemblee pubbliche, laboratori scientifici, di compostaggio e produzione saponi, etc), per un totale di circa 100 kg, sono stati rigorosamente differenziati, con un servizio di raccolta mono-materiale, e poi avviati verso processi industriali (locali) di riciclo a freddo. – Fanno sapere attraverso una nota dal M5s di Albano – In modo particolare, – prosegue la nota del M5s di Albano –  il 40% circa di umido è finito direttamente in compostiera e, molto presto, diventerà fertilizzante pronto all’uso domestico (vasi, orti e giardini), senza bisogno di utilizzare alcuna centrale a cosiddetto Bio-Gas o Bio-Massa. Mentre il  30% di plastica, il 15% di alluminio e il 5% di carta, anziché essere avviati, come avviene di solito, a combustione in uno dei tanti Inceneritori della Regione Lazio, sono stati conferiti presso un’azienda di Cancelliera, per essere riciclati e ri-immessi immediatamente nel mercato. Il 5% di vetro raccolto è stato depositato nelle campane della Provincia di Roma. Ed il restante 5 % circa di indifferenziato è stato smaltito nei cassonetti comunali di Ardea. 

Il rientro economico per il materiale, con tanto di ricevuta fiscale, che è stato consegnato al “cassiere” del NO-INC. Nel corso delle operazioni di pre-selezione, controllo e raccolta dei materiali, sono stati utilizzati ben 6 contenitori in plastica, i cosiddetti “bigonci” tipici della vendemmia, per ricordare le storiche vigne che fino a pochi decenni fa caratterizzavano il paesaggio di questi luoghi meravigliosi. – La nota conclude –  Infine, un ringraziamento particolare a  tutti i partecipanti della 3-giorni sotto il VII Invaso di Roncigliano, per l’aiuto e l’accortezza mostrata".




ALBANO LAZIALE, RACCOLTA DIFFERENZIATA: I CONSIGLI DEI CITTADINI PER MIGLIORARE IL SERVIZIO

Redazione

Albano (RM) – Alcuni cittadini di Albano Laziale hanno scritto alla nostra redazione in merito alla raccolta differenziata. Di seguito pubblichiamo la nota.

Salve,siamo dei cittadini residenti ad Albano laziale.

Come sarà certamente noto,è iniziata la raccolta differenziata in due quartieri della cittadina (villa Ferrajoli e la Stella ) vi contattiamo al fine di portare a conoscenza le problematiche conseguenti al servizio, con la ferma convinzione di poterle migliorare nell’interesse di tutti i cittadini che, come i nostri due quartieri sperimentali, affronteranno la estesa raccolta differenziata.

La nostra esperienza  consiglia di migliorare tre punti:

1)     1) Ripristinare almeno uno dei “vecchi cassonetti” per la sola raccolta della plastica.( il suo volume raccoglie c/a il 70%)

2)      2) Effettuare una frequente disinfestazione, soprattutto in vista del caldo

3)      3) Lavaggio automatico dei cassonetti da parte della società Volsca (società responsabile della raccolta)

Dal momento del ritrovamento di resti animali ed insetti in via di decomposizione, data la scarsa igiene dei raccoglitori ad oggi fornitoci, al fine di evitare a bambini e persone con scarse difese immunitarie contrarre infezioni o malattie virali (cosa, ovviamente, da non sottovalutare in vista della futura espansione della differenziata sull’intero territorio).

 




ALBANO, A SPASSO A GIOCARE A FARE IL FALSO POLIZIOTTO

Chiara Rai

Albano laziale (RM) – Probabilmente a indossare le vesti del poliziotto lo ha spinto la noia di un pomeriggio d'estate con qualche nube di troppo e anche la voglia di avere qualcosa da raccontare ai suoi amici.

Goliardate, fatte senza pensare alle conseguenze. Fatto sta che un  ragazzo di appena 21 anni, di Pomezia, ha deciso di andare a zonzo con la sua macchina in versione  "sceriffo del quartiere" per le strade di Albano e Santa Palomba.  e proprio qui, in quel dei Castelli Romani, e' stato colto in flagrante dai colleghi, quelli veri e cioè gli agenti del commissariato di Albano diretti da Massimo Fiore, i quali hanno denunciato il giovane per possesso ingiustificato di segni distintivi contraffatti.

È andata così: Il ragazzo e' montato sulla sua auto "civile" e ha piazzato in bellavista la paletta da poliziotto sotto il parasole. Certo non si immaginava che una "vera" pattuglia civetta piena di agenti della polizia, insospettitosi per la presenza del giovane che gironzolava equipaggiato da agente in una zona a rischio rapina, hanno deciso di intimare l’ 'alt' al genio del travestimento . Dal controllo, oltre alla paletta, è saltato fuori un lampeggiante simile a quello in uso alle forze di polizia nonché un falso tesserino di riconoscimento con foto e generalità del falso agente e, ciliegina, una falsa placca di riconoscimento.  La successiva perquisizione nell’abitazione ha fatto scoprire anche una falsa paletta dei Vigili del Fuoco, due pistole a gas, tesserini falsi dell’Esercito, autorizzazioni di accesso a strutture dell'amministrazione della giustizia. Troppi telefilm?

Sicuramente un ragazzo amante delle forze dell'ordine a tal punto da volerle simulare, così, per puro divertimento senza scopi di rapina. È questo ciò che avrebbe asserito il giovane agli agenti e comunque la perquisizione ne ha dato ulteriore conferma. Tutto il materiale e' stato sequestrato per evitare che il giovane faccia di nuovo scherzi del genere: fine del gioco ed è tornato a casa con una denuncia.




ALBANO LAZIALE, INCENERITORE: CHE IL GOVERNO NON CONCEDA A COEMA I FONDI PUBBLICI PER COSTRUIRE L'IMPIANTO

Redazione

Albano Laziale (RM) – I Sindaci scrivono al Ministro dello Sviluppo Economico per chiedergli di non ratificare l’accordo economico tra GSE (Gestore Servizio Elettrico) e Consorzio Coema a cui è stato affidato il progetto di costruzione dell’impianto di Roncigliano. «Come Sindaci di questo territorio, indipendentemente dalle appartenenze politiche, ci stiamo battendo contro la costruzione di questo impianto che riteniamo nocivo e inutile. La presente missiva – si legge – ha lo scopo di richiederle di non concedere al consorzio Coema, alla luce delle normative europee e nazionali ed in continuità con le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, i fondi pubblici CIP-6 e certificati verdi per la costruzione e la gestione dell'impianto». La lettera dei Sindaci, molto circostanziata, fa precise considerazioni partendo dallo stipula, nel giugno 2009, di una convenzione preliminare tra Gse e Coema avente come presupposto la cantierizzazione di un lotto di terreno interno alla discarica per la costruzione della centrale elettrica. Tale cantierizzazione non è mai avvenuta come verbalizzato dalla Polizia Municipale di Albano, inoltre, si legge nella lettera «tale cantierizzazione non solo non ha avuto inizio entro il 31 dicembre 2008, ma ad oggi di fatto non ha avuto luogo come evidenziato dal sopralluogo effettuato dall’Ufficio Tecnico di Albano che non ha riscontrato nessuna cantierizzazione nell’area destinata alla costruzione del termovalorizzatore». I Sindaci rammentano inoltre che la cantierizzazione dell’area «venne autorizzata da un’ordinanza regionale, annullata senza appello e con decisione passata in giudicato sia dal Tar del Lazio e dal Consiglio di Stato». Inoltre, si legge che «ad oggi non è ancora nota l’entità dei contributi che verrebbero erogati a favore del Coema e neanche l’esatto ammontare del sovrapprezzo per la produzione di energia che il Coema percepirà per gli anni successivi alla costruzione dell’inceneritore». I Primi Cittadini lanciano infine un appello al Ministro: «Siamo qui a chiederle che dia disposizioni affinché la convenzione preliminare con il Gse e Coema non venga rinnovata (atto che di fatto sancirebbe l'inizio reale della costruzione dell'impianto) e che, se possibile, tali fondi vengano destinati ad investimenti sul territorio per il recupero e riciclo delle materie prime anche tramite processi industriali a freddo».

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ALBANO LAZIALE, OSPEDALE: PRONTO SOCCORSO SULL'ORLO DELLA CHIUSURA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Un printo soccorso al collasso che sembra un girone infernale. "Il Governo intervenga con urgenza per evitare la chiusura del Pronto Soccorso San Giuseppe di Albano." Lo chiede, con una interrogazione urgente al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il senatore del Pd Bruno Astorre.

"Si tratta di una struttura tra le più affollate del distretto sanitario della Asl RmH – spiega Astorre – che effettua annualmente oltre 30mila accessi l’anno, con punte di 5-6 codici rossi al giorno.  Gli accessi sono notevolmente aumentati dopo la chiusura dei Pronto Soccorso di Marino e Genzano, con un bacino di utenza di oltre 100mila persone, ma la situazione è destinata a peggiorare con l’arrivo dell’estate, come confermano gli operatori in servizio."

Astorre fa presente, inoltre, che "il personale sanitario medico ed infermieristico,  sottodimensionato rispetto alle reali necessità, lavora in condizioni di grande difficoltà. La carenza del personale medico è acuita dal blocco del turn over imposto per le regioni, come il Lazio, sottoposte al piano di rientro per i debiti sanitari. Nonostante la Asl RmH abbia richiesto l’assunzione in deroga di 11 medici a tempo indeterminato, ovvero il 10% delle 110 unità di personale andato in pensione nel 2012, risultano ad oggi concesse solo 4 di queste deroghe".

"Nel Pronto soccorso di Albano – continua Astorre – il personale attualmente in servizio è composto da 12 medici, di cui 7 a tempo determinato,  e 31 infermieri, di cui 18 a tempo determinato.  Tutto il personale a tempo determinato ha la scadenza 31 luglio 2013".  

Per tali ragioni il parlamentare democratico chiede al governo "di valutare l'opportunità di concordare con il Commissario per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e con il sub commissario governativo, Gianni Giorgi, la deroga per l’Asl RmH per l’assunzione delle restanti 7 unità di personale sanitario, trattandosi di profili indispensabili al fine del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza ed evitare così il collasso del pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Albano".

  

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C.R.

Albano Laziale (RM) – Ci sono delle famiglie dietro la vicenda Albafor. Ci sono delle madri e padri che da dicembre scorso non riescono a garantire un futuro ai propri figli. C'è una malagestione, rigetto della politica. Un figlio malato che va accudito ma che riceve da sempre cure a singhiozzo. Prima troppo grasso e adesso messo a dieta repentinamente. Ci sono interessi, sedie sicure e altre che ormai hanno ballato la tarantella. Questo è il frutto: un ente di formazione municipalizzato, seminato per fungere da contenitore di consensi (sia di destra che di sinistra). Chissà se veramente si vorrà essere in grado di risolvere i licenziamenti, di fare pulizia apolitica. "Martedì ci sarà un consiglio comunale che l'amministrazione avrebbe dovuto convocare già da un mese". Esordisce così Marco Mattei su un noto social network. "L'ultimo consiglio comunale era andato deserto, sull'ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione con ad oggetto la situazione Albafor, per l'assenza in aula dell'intera maggioranza. Al di la delle modalità utilizzate dal Cigno per chiedere di nuovo la convocazione, l'opposizione è stata costretta a chiedere il rispetto delle norme per discutere la drammatica situazione dell'Albafor".

L'opposizione sì, ha chiesto il rispetto delle norme ma anche dato vita a guerriglie tra una frangia e l'altra. Il Cigno pare abbia aperto le danze, accusando, tra l'altro il Pdl di non essere una squadra coesa. L'ultimo canto, un richiamo in cerca di condivisione  e poi ci si è dinuovo accasciati. Adesso, si attende chissà cosa da questa nuova seduta. E l'augurio è che non regni l'immobilismo.

"Questa maggioranza – prosegue Mattei –  che aveva disertato la discussione nell'ultima seduta ha riconvocato consiglio comunale riportando il punto andato deserto e non menzionando nella convocazione l'oggetto della nuova richiesta. Tutto questo accade perché ormai non riescono più a gestire i lavori d'aula e non hanno neanche il pudore di ricordare ai cittadini che se ci sarà una discussione sulla situazione drammatica dei dipendenti Albafor lo si dovrà all'insistente richiesta dell'opposizione e non alla loro solerzia. Speriamo, per il bene dei lavoratori, che in questo mese perso, il Sindaco e i suoi collaboratori abbiano fatto tutto il possibile per far pagare finalmente le mensilità arretrate ai dipendenti che non percepisco lo stipendio ormai da dicembre. Speriamo che non abbiano passato un'altro mese con le mani in mano. Auspichiamo inoltre che il Sindaco abbia riflettuto a fondo sulla necessità di fermare il provvedimento che porterà a 39 esuberi (licenziamenti) nel mese di agosto, visto che anche i sindacati si sono opposti a tale eventualità. Io credo che in aula martedì questa maggioranza debba portare soluzioni e non chiacchiere come ha fatto fino ad oggi. Da parte nostra abbiamo ampiamente dimostrato che qualsiasi soluzione che tuteli tutti i 166 dipendenti e non solo gli amici degli amici ci troverà d'accordo. Altrimenti – conclude il consigliere Pdl – continueremo la nostra battaglia politica al fianco dei lavoratori che purtroppo vivono anche il disagio delle chiacchiere e delle millanterie che qualche dipendente asservito alle volontà della maggioranza continua a propinargli".

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Il lavoro è uno dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, valore fondante della Repubblica e leitmotif dell'emancipazione sociale, oltre che oggetto di forte tutela.

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ALBANO LAZIALE: PIENONE PER I CONTROLLI STRAORDINARI DELLA POLIZIA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Controlli davvero straordinari per la polizia di Albano (Castelli Romani), tanto che la questura di Roma ne ha dato diffusione immediata. Cosa è successo? Nel corso dei controlli straordinari predisposti in modo particolare nelle ore serali e notturne nei centri di Albano e Ariccia,  le Volanti e le pattuglie “civetta” del Commissariato di Albano Laziale, diretto dal dott. Massimo Fiore, hanno identificato nr. 65 persone, controllando 33 veicoli.

Nell’ambito di tali controlli è stato tratto in arresto il cittadino rumeno E. M., di  38 anni, colpito da mandato di arresto europeo in quanto condannato dalle autorità giudiziarie rumene per reati di violenza sessuale e stupefacenti,  condotto alla Casa Circondariale di Velletri.

Veniva altresì denunciato in stato di libertà S. M. di 33 anni, di Albano laziale che, nella notte di domenica, nella centrale piazza Mazzini, aveva minacciato un gruppo di ragazzi con una pistola a gas,   per banali diverbi. Arma recuperata e sequestrata.

Denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio, nei pressi di Villa Doria,  anche un minorenne di 17 anni, di Lanuvio, sorpreso con indosso oltre alle 5 dosi preconfezionate di hashish, anche un bilancino elettronico, evidentemente per una precisa pesatura della “merce”; affidato ai genitori.

Segnalato  amministrativamente al Prefetto  per uso di sostanze stupefacenti anche un maggiorenne di Lanuvio, di 21 anni.           

Elevate anche  5 contravvenzioni al Codice della Strada.