ALBANO LAZIALE: L'IDV CHIEDE AL SINDACO NICOLA MARINI UNA GIUNTA PIU' FORTE SOLIDA

Redazione

Albano Laziale (RM) – “Stigmatizziamo e condanniamo l’incomprensibile comportamento tenuto negli scorsi giorni da alcuni consiglieri di maggioranza che, desiderosi di far cadere l’attuale amministrazione comunale e lasciare i cittadini in balia del commissariamento prefettizio, hanno assunto prese di posizioni al limite del paradossale”. E’ netta la presa di posizione del consigliere comunale Remo Giorgi e di tutto il direttivo Idv di Albano Laziale in merito al presunto chiarimento nell’ambito dell’attuale maggioranza di governo. “Non possiamo permettere a nessuno – spiega il consigliere comunale dell’Italia dei Valori – ed in particolare a chi è stato eletto con un preciso mandato elettorale da parte dei cittadini, che si verifichino simili tradimenti politici verso chi da quattro anni sta amministrando un Comune come Albano, lasciato tra molteplici difficoltà gestionali e di bilancio per errori commessi dalle precedenti amministrazioni comunali”. L’Idv di Albano adesso più che mai crede nel governo Marini: “Alle prossime elezioni – continuano dal direttivo – manca poco più di un anno ed è dunque necessario ripartire con la dovuta serenità al fine di attuare quelle proposte-priorità che il nostro partito chiede da tempo: estendere il porta a porta sull’intero territorio, riqualificare ville, zone verdi e aree archeologiche della città, diminuire la pressione fiscale ma assicurare i servizi alla comunità, puntare su percorsi artistico-culturali, tagliare ulteriormente i fitti passivi comunali e predisporre progetti infrastrutturali attraverso bandi comunitari”. Molto è stato fatto ma bisogna fare ancora di più: “In questo ultimo anno di governo – rimarca Giorgi – è doveroso proseguire nell’azione amministrativa con maggiore incisività e nell’intento di soddisfare le esigenze delle famiglie di Albano centro e delle periferie. Per riuscirci non serve la stesura di documenti pseudo programmatici, tesi subdolamente a sfiduciare il sindaco, ma è necessario il rafforzamento della giunta comunale tramite l’ingresso di nuove figure di alta professionalità. Il nostro impegno ed il nostro lavoro continuano, ma solo con la coesione e la collegialità della maggioranza di governo – chiosano Giorgi e il direttivo dell’Idv – potremo ottenere quei risultati che tutti i cittadini si aspettano da noi”.




CASTELLI ROMANI, DISCARICA RONCIGLIANO: SINDACI DISINTERESSATI, SOLO GABBARINI A MANIFESTARE CON I CITTADINI

di Maria Lanciotti

Castelli Romani / Albano Laziale (RM) – Sabato scorso, 22 febbraio, ennesimo sit-in ad Albano Laziale presso la discarica di Roncigliano organizzato dal Coordinamento contro l’inceneritore di Albano. E mentre qualche cittadino si chiedeva se ciò avesse ancora un senso, dopo che il “Sistema Cerroni” sembrava aver vacillato sotto i colpi della Magistratura romana, e pareva allontanarsi il rischio della costruzione del nuovo inceneritore, qualcosa di molto grave era già accaduto fornendo indirettamente la risposta. Il “Sistema Cerroni”, di cui non si conosce né la testa né la coda né la dimensione del corpus tanto è vasto, continua a dibattersi e ad assestare i suoi colpi micidiali in un rimpallo senza soluzione.

L’ordinanza “urgente” firmata dal Sindaco di Roma Ignazio Marino, che riapre in pratica i due impianti di Malagrotta e Rocca Cencia, entrambi della Colari e dunque di Cerroni, la dice lunga – per chi voglia intendere – in che tipo di acque si sta affondando senza che si prospetti il minimo appiglio per arrestare il collasso totale. “Emergenza” la parola chiave per spalancare pure la porta dell’inferno pur di non mollare la presa su un sistema collaudato di lauto profitto, non importa a spese di chi e di che cosa.

Tornando al sit-in. Sabato mattina, sotto un cielo gonfio d’acqua e con il “profumo” largamente dispensato dal settimo invaso, si è voluto fare ancora una volta il punto della situazione, al momento in apparente fase di stallo.

La cronaca è presto fatta, non andremo nel dettaglio. Pensiamo sia ora che i cittadini con una coscienza civica facciano il loro piccolo/grande sforzo per entrare nelle dinamiche di una vicenda che da sette anni sta precipitando, solo rallentata dai tanti bastoni messi fra le ruote dell’ingranaggio malefico da un Comitato cittadino non sostenuto, ahimè, né dalla popolazione né tantomeno dalle istituzioni. Sembra incredibile come si tenti di rifuggire da qualsiasi presa d’atto, manco la vita non stesse più a cuore alla maggioranza della gente. Ma anche questo tipo d’inerzia probabilmente fa parte del pacchetto siglato “Sistema Cerroni”, abbinato ad altri comparati di simile levatura. Ciò non scagiona e non giustifica tuttavia l’ignavia generale che molto si accosta alla complicità, seppure involontaria. 

Ha ancora un senso per gli organizzatori del presidio chiamarsi Coordinamento contro l’inceneritore di Albano? È la domanda che poniamo ad alcuni cittadini intervenuti al presidio, per una risposta secca: “Il rischio dell’inceneritore non è ancora sventato”, dice Gabriele di Marino, 27 anni. “Gli avvenimenti lasciano ben sperare, ma mi sembra che nulla si muova per una soluzione moderna, nessuna misura da parte del comune di Albano in proposito”. “C’è tutta la questione GSE che non è stata ancora formalmente chiusa e il rischio dell’inceneritore non è fugato del tutto” dice Simone di Albano, 34 anni. “Il Movimento ha ancora senso se si aggiunge alla parola inceneritore la parola biogas anaerobico. Ha senso perché restano gli inceneritori”. “Contro ogni tipo d’inquinamento iniziare la raccolta differenziata come si deve fare”  dice Rolanda di Ardea, 41 anni. “I cittadini devono impegnarsi  e gli operatori del settore devono educare i cittadini”.

Colazione comunitaria, caffè e cornetti, sistemazione impianti e attaccano gli interventi. Si fa un primo epilogo sull’inchiesta giudiziaria e conseguenze, si esprime una piccola soddisfazione che è anche un’amara constatazione: “non sbagliavamo”, si riflette sul fatto che i problemi sono aumentati, la documentazione fornita dall’ARPA fa paura e qui come ad Ardea non c’è l’acquedotto comunale e i residenti sono serviti dai pozzi, e l’acqua di questi pozzi non serve nemmeno per farsi la doccia, e quindi va preteso un servizio idrico giacché le case – tutte condonate – risultano in regola. Il progetto inceneritore si sta allontanando, ma gli impianti TMB a Roma non funzionano e qui funzionano male. Il settimo invaso si va esaurendo velocemente, si pensa di costruire l’ottavo per sopperire alla mancanza di altri bacini? Dopo il terremoto giudiziario in tutta la Regione Lazio, che ha portato a 7 arresti e a 21 indagati si cerca di tappare i buchi. Qui i rifiuti arrivano ma non ripartono trattati. Un invaso grande qui può far comodo, è un punto strategico, quando serve si dirotta qui.

La politica non dà risposte, le linee programmatiche di Zingaretti e Civita – titoli e posizione arcinoti, non occorre qui ripeterli – sono tutt’altro che rassicuranti, anzi temibili, previste nuove discariche e funzionanti a pieno regime gli inceneritori esistenti, il sodalizio criminale intanto prospera, la raccolta differenziata una chimera, la salute e la dignità del territorio sempre più in perdita. I tecnici snocciolano nei loro serrati interventi incontrovertibili dati. Il FOS (Frazione Organica Stabilizzata) che non va, e da qui le “puzze” che intossicano i residenti con il picco di malori registrato al Pronto Soccorso lo scorso settembre, i profitti illeciti e l’aumento delle tariffe, i rifiuti indifferenziati di Civitavecchia e Monterotondo trasportati in giro per il Lazio fino ad essere sversati qui nella discarica che da oltre un anno non è più solo dei Castelli Romani, ed è già ricolma dell’indifferenziata di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, e non si deve arrivare al sovra stoccaggio del settimo invaso per chiudere e bonificare la discarica. 164 sforamenti in tre anni dovrebbero far smuovere l’Amministrazione locale che a sua volta si potrà rifare alla Regione, poiché esiste la 152/2006 da far valere e la Comunità Europea che ci tiene sotto osservazione. “Violazioni totali permanenti” mentre si predispongono i nuovi e forse più inquietanti assetti alla Regione – l’imprenditrice Federica Guidi appena nominata Ministro dello Sviluppo Economico chissà che vorrà dire – e per tornare a bomba si parla di acquedotto,  fognature  e collettori e del Sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, che  non concede l’autorizzazione all’allaccio del depuratore dei Castelli Romani se prima non gli arriva la compensazione dalla Regione calcolata in 9 milioni di euro.

Mentre ad Albano Laziale la Giunta Marini sembra essersi calata in una realtà virtuale, da dove arrivano ogni tanto messaggi rassicuranti sull’arredo urbano e similari, sulla decantata trasparenza in ogni settore, evitando bel bello di affrontare di persona i problemi seri. Tra i relatori anche Giorgio Libralato di Latina, che parla degli sforamenti della discarica di Borgo Montello e della truffa sul biogas, di compostaggio e di smaltimento illecito dei rifiuti, e via discorrendo. Un brutto quadro, ma anche tanta fiducia: il coordinamento tra i Comitati di tutto il Lazio rappresenta una bella forza, l’ importante è non abbassare mai la guardia.

Di tutti i sindaci di bacino presente solo Flavio Gabbarini del Comune di Genzano. “Pensavo di trovare qualche altro Amministratore” dice Gabbarini, “per capire insieme quali azioni si possono intraprendere per tutelare i cittadini sotto l’aspetto sanitario, ambientale ed economico. Da parte mia proporrò alla mia Giunta di costituirci parte civile e lo proporremo anche agli altri comuni”. E se gli altri comuni non aderissero? “Partiremmo ugualmente in collaborazione con i Movimenti”. E con questa dichiarazione isolata ma ferma del Primo Cittadino di Genzano di Roma, si chiude questo accenno di resoconto di un momento di forte aggregazione e chiarezza d’intenti: si chiede la chiusura e la bonifica della discarica di Roncigliano e la messa al bando di tutte le discariche e inceneritori, la peggiore soluzione per lo smaltimento dei rifiuti, e che parta sul serio la raccolta differenziata. Poi si vedrà, ma forse qualcuno dovrà fare qualche passo indietro, non potendo proseguire su un percorso in tutti i sensi minato, com’è stato ampiamente dimostrato dagli accertamenti condotti in più direzioni e tuttora in atto.

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ALBANO LAZIALE, MENSA SCOLASTICA: CIBI BUONI MA FREDDI?

Zeppieri – Assessore alla Pubblica Istruzione di Albano Laziale

Albano Laziale (RM) –  Come Assessore alla Pubblica Istruzione mi reco settimanalmente nei refettori scolastici delle nostre scuole per assicurarmi della qualità del cibo che mangiano i nostri bimbi. Visite che si vanno ad aggiungere a quelle effettuate regolarmente dalla commissione mensa comunale.
Lo faccio silenziosamente, perché ritengo che sia un mio dovere come amministratore al servizio dei cittadini e, nel mio caso, in particolar modo al servizio degli studenti, senza cercare alcuna visibilità.
La Commissione Mensa Comunale, composta da me, dal titolare della cooperativa Sirio, dai Presidenti del Consiglio di Istituto di ogni scuola, dai dirigenti scolastici e da due membri dei comitati mensa e del corpo docenti per ogni plesso scolastico, vede riunirsi con regolarità tutti i soggetti interessati al servizio di refezione scolastica. È soltanto con l'istituzione della commissione mensa comunale, avvenuta nel 2012, che si è creata questa rete: tutte le scuole insieme (Presidi, docenti e genitori) ad interloquire e confrontarsi con l'Amministrazione comunale e la cooperativa Sirio per monitorare l'andamento del servizio mensa e miglioralo. È un tavolo permanente, e non considerarne l'importanza e la valenza, anche da un punto di vista partecipativo diretto della cittadinanza – in questo caso i genitori – sarebbe un grave errore.
Voglio rassicurare i genitori sulla bontà e la qualità del cibo. Nei vari controlli che ho effettuato il cibo è sempre stato buono, così come i locali e le attrezzature sempre puliti. Queste mie affermazioni sono confermate dall'ultimo sopralluogo che ha effettuato l'Asl la scorsa settimana nel plesso di via della Stazione (Cecchina) che non ha rilevato anomalie.
È giusto sottolineare però che abbiamo riscontrato dei valori di temperatura dei pasti al di sotto dei 62 gradi, pertanto l'Amministrazione Comunale richiederà dei controlli specifici agli organi competenti, per effettuare delle misurazioni ad hoc per la temperatura.
Per rassicurare ancor di più i genitori, voglio invitare tutti coloro che lo vogliono a valutare loro stessi il servizio di refezione scolastica nel plesso dove mangiano i propri bambini. I genitori possono contattarmi dal lunedì al giovedì, dalle ore 08:30 alle ore 14:00, allo 0693295228, per poter definire insieme quando andare a visitare il refettorio e assaggiare il cibo.
Mi rendo conto che da parte di alcuni genitori ci sia una legittima e giustificata apprensione, ma i controlli da loro stessi richiesti non hanno evidenziato nulla. Continueremo comunque a restare vigili e come da prassi ad effettuare i sopralluoghi.
Invito tutti a non strumentalizzare “la questione mensa”, perché non porta vantaggi a nessuno e tantomeno ai bambini. E’ importante che i genitori continuino attivamente ad essere vicini alle problematiche della scuola, e ritengo che sia altrettanto importante che da parte loro ci sia la comprensione del fatto che siamo tutti al lavoro: l’Amministrazione pubblica, i dirigenti scolastici, i garanti dei servizi perché tutto venga svolto nel migliore dei modi.
Ci tengo a ringraziare tutti i genitori dei comitati mensa che effettuano regolarmente i controlli, il Presidente della Commissione mensa che si impegna quotidianamente affinché il servizio venga sempre più migliorato, i docenti, i dirigenti scolastici, la Cooperativa Sirio che consente l'assaggio dei cibi ai genitori che lo richiedono e i cui addetti sono sempre gentili e disponibili. Vorrei ringraziare la Responsabile dell'ufficio scuola del Comune, Dott.ssa Mariella Sabadini e il portavoce del Sindaco, Luca Faenza che mi stanno accompagnando in queste settimane ad effettuare le ispezioni.




ALBANO: COLTO DA MALORE TAMPONA UN’AUTO E PERDE IL CONTROLLO

Redazione

Albano Laziale (RM) – E’ accaduto in corso Matteotti ad Albano. A seguito di un malore un 24enne romano, alla guida della propria automobile, è andato ad urtare un’altra auto di grossa cilindrata.
Il forte rumore provocato dall’impatto ha attirato l’attenzione di un poliziotto che, libero dal servizio, si trovava a passeggiare sulla stessa via.
Quando si è voltato ha notato una Golf che, dopo aver tamponato una Ferrari ferma poco più avanti, continuava la sua marcia invadendo la corsia opposta da dove provenivano altri veicoli e si dirigeva sui numerosi pedoni presenti sul marciapiede.
L’agente, che presta servizio presso il Commissariato di Albano, resosi conto della gravità del fatto, immediatamente ha raggiunto il mezzo ancora in movimento.
Ha notato quindi il conducente svenuto a causa dell’impatto e, dopo aver aperto lo sportello lato passeggero, è riuscito in pochi istanti ad introdursi nell’abitacolo, ha afferrato le chiavi e fermato così la corsa dell’auto.
Il giovane, irrigidito e privo di sensi, è stato subito soccorso tramite il 118 ed è stato accompagnato in ospedale per le cure necessarie.




CASTELLI ROMANI – ALBANO LAZIALE: LA MINACCIA DEI RIFIUTI DI CIVITAVECCHIA E MONTEROTONDO

"Il prossimo SIT-IN del comitato NO-INC è in programma per sabato mattina 22 febbraio, ore 08,00 – 13,00, davanti ai cancelli d’ingresso della discarica di Roncigliano, via Ardeatina km 24,650. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare."

 

di Daniele Castri. Referente legale comitato No Inc. Albano Laziale

Albano Laziale (RM) – Da martedì 11 febbraio, nella discarica di Albano (Roncigliano) arrivano anche i camion che trasportano la “monnezza” indifferenziata di Civitavecchia e Monterotondo. Cessato l’arrivo dei rifiuti indifferenziati di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano, andato avanti per un anno, dal 23 gennaio 2013 al 16 gennaio 2014, un nuovo e grave rischio igienico sanitario colpisce tutto il territorio di Albano e comuni limitrofi.

Proprio in questi giorni, tra l’altro, il Tribunale del Riesame di Roma ha convalidando gli arresti domiciliari per il “patron” di Malagrotta, Manlio Cerroni, ed altri sei personaggi del mondo dei rifiuti, tra cui i due dirigenti regionali che hanno approvato il VII invaso e l’Inceneritore, Luca Fegatelli e Raniero de Filippis, il direttore di Roncigliano, Giuseppe Sicignano, l’amministratore “storico” della società Pontina Ambiente proprietaria della discarica di Albano, Francesco Rando, ed altri.

Inoltre, all’indomani della retata che ha portato all’arresto di quello che gli inquirenti considerano un vero e proprio “sodalizio criminale”, l’Arpa Lazio (Agenzia Regionale di protezione ambientale) ha reso note le analisi delle falde acquifere sottostanti Roncigliano, sostenendo che negli ultimi 4 anni le concentrazioni di veleni pericolosi per la salute umana e per l’ambiente hanno superato per ben 162 volte i limiti massimi ammessi dalla legge: benzene, cloroformio, arsenico, ferro, manganese, piombo, alluminio, nitriti, floruri. Riscontrando valori inquinanti superiori fino a 305 volte i limiti massimi ammessi dalla legge senza che nessun Ente pubblico: Comune di Albano, Provincia di Roma e Regione Lazio, siano intervenuti adeguatamente per diffidare la società di Cerroni e per imporre la successiva bonifica.

Negli stessi giorni, l’Eras Lazio – l’accreditato studio epidemiologico della Regione Lazio, del Sistema Sanitario Nazionale – ha confermato quello che pare un vero e proprio bollettino di guerra, pubblicando dei dati relativi alla qualità della vita ai Castelli Romani – disponibili anche su internet – da cui si desume nei dieci comuni limitrofi alla discarica di Roncigliano si muore, ci si ricovera e ci si ammala di tumore di più che altrove.

Per questo, l’immobilismo dell’Amministrazione comunale di Albano, guidata dal sindaco Nicola Marini, diventa ancora più evidente. Per evitare che con l’esaurimento precoce del VII invaso (che avrebbe dovuto durare almeno 8 anni ed è invece quasi esaurito in appena 2 e mezzo) si arrivi, presto, alla costruzione dell’VIII invaso, a distanze dalle case ancora inferiori.

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22/08/2012 ALBANO SEDE COMUNALE, UNO STRISCIONE SVENTOLA IL "NO" ALL'INCENERITORE

30/07/2012 ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"ALBANO DISCARICA, IL CONSIGLIERE COMUNALE ANDREASSI RISPONDE ALL' "ALLARME ROSSO" DE L'OSSERVATORE LAZIALE

25/07/2012 ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI

24/07/2012 ALBANO INCENERITORE: ALLARME ROSSO

19/07/2012 RONCIGLIANO DISCARICA, ISPEZIONE A SORPRESA DELLA ASL RMH

23/06/2012 ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.

22/06/2012 ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO

21/06/2012 LAZIO RIFIUTI, DISCARICA RONCIGLIANO: LA ASL RMH PASSA AL SETACCIO L'ARIA

15/06/2012 ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI

01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA

12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO

03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO

29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE

28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)

22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE

22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO

22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI

19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO

15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI

15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE

29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO

08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI





ALBANO LAZIALE: IN MANETTE DUE SCASSINATORI DI BANCHE

Redazione

Albano Laziale (RM) – Una volante del Commissariato di Albano diretto da Massimo FIORE ha sorpreso in flagranza due pregiudicati M.L. di 41 anni di Zagarolo e M.M. di 30 anni di Roma che alle 04.15 della scorsa notte erano entrati all’interno della Banca Toniolo, nel centro di Cecchina, dopo aver già scassinato una porta di sicurezza della filiale bancaria nel centro di Cecchina per rubare il denaro dalle casse.
L’attenzione degli agenti, impegnati in un lento servizio di perlustrazione mirato al contrasto dei furti nella zona di Cecchina e Pavona, veniva catturata da un’ autovettura OPEL Vectra s.w. ferma in via Nettunense con il cofano posteriore sollevato.
Un immediato controllo dell’auto, forzata nell’accensione e con il motore acceso faceva intuire che, nei pressi, potesse essere in atto una azione delittuosa, con richiesta urgente di altre volanti in ausilio.
Nella vicina banca, infatti, i poliziotti sorprendevano con gli attrezzi “da lavoro” i due scassinatori che si erano introdotti nell’istituto di credito, travisandosi il volto con passamontagna per non farsi riprendere dalle telecamere di sicurezza.
Un terzo complice che fungeva maldestramente da palo, è riuscito a allontanarsi perle campagne nonostante l’intervento di altri quattro equipaggi inviati nella zona per la battuta.
L’autovettura che era stata rubata qualche giorno addietro è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario mentre tutta l’attrezzatura tecnica utilizzata per lo scasso è stata sequestrata.
I due sono stati arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza per comparire domani innanzi al Tribunale di Velletri per il giudizio direttissimo.




ALBANO LAZIALE: SULLA RICHIESTA DI AIUTO DEI COMITATI MENSA DEL COMUNE INTERVIENE IL CONSIGLIERE FABIO GINESTRA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Alla richiesta di aiuto dei comitati Mensa del Comune di Albano Laziale, risponde il Consigliere Comunale Fabio Ginestra, Capogruppo in Consiglio del partito Nuovo Centrodestra: Il consigliere Ginestra commenta di restare sbalordito riguardo quanto letto lo scorso 17 febbraio 2014 su un sito di informazione locale dell'area dei Castelli Romani. "Pensavo che il problema mensa nelle scuole di Albano non esistesse più,  dopo la nuova gara di affidamento esterno del servizio – dichiara Ginestra in una nota – e che tutto questo fosse soltanto “un brutto ricordo del passato”. Purtroppo mi rendo conto, dalle Vostre dichiarazioni e dalle mie esperienze personali, che non è così. Seguo personalmente il problema dal 2000, coinvolto da amici che avevano i figli a scuola, e lo vivo oggi ogni giorno, avendo una figlia che frequenta la scuola dell’infanzia a Cecchina. Non voglio discutere il menù, la qualità degli alimenti e la preparazione dei cibi, avendo visitato qualche anno fa il Centro cottura di Via Rossini ed il  loro magazzino, allora in ottime condizioni, ma voglio fare alcune considerazioni di carattere politica amministrativo.
Durante l’Amministrazione Mattei, abbiamo meglio regolamentato la normativa comunale sui Comitati Mensa, che in quegli anni hanno svolto un ottimo lavoro, coordinandosi con gli assessori , pro tempore, alla Pubblica Istruzione.
Qualche domanda, a questo punto, mi sorge spontanea:
Come mai un’amministrazione di centrosinistra, votata alla partecipazione dei cittadini e alla democrazia, non riesce a collaborare e ad avere nella giusta considerazione le osservazioni dei genitori dei bambini, che frequentano le scuole di Albano?
Come mai, pur lamentandosi per anni dell’operato di questa Società affidataria, svolgono una gara per l’affidamento diretto del servizio e la giudicano come la migliore di quelle che hanno risposto al bando?
Non mi sento di attaccare la Società per dei problemi verificatisi singolarmente nello svolgimento delle proprie funzioni, perché sbagliare è umano, “sbaglia chi lavora”, specialmente per chi svolge questo tipo di attività, ma non posso giustificare chi non vigila sull’igiene, sul trasporto, sulle grammature e sulla qualità dei materiali usati per lo sporzionamento, così come denunciato nell’articolo dai genitori.
In sostanza la mia considerazione è una soltanto: tralasciamo gli errori episodici e dedichiamoci a quelle anomalie sistematiche del servizio, poiché soltanto in questo modo possiamo migliorare la qualità dei pasti dei Nostri figli.

Vorrei ricordare, e concludo, che la qualità del servizio mensa è stata definitivamente pregiudicata dalla scelta del governo di centrosinistra di Albano Laziale, che tra il 1998 ed il 2000 ha deciso di chiudere i Centri Cottura nelle scuole, di alienare le attrezzature, di riconvertire  i dipendenti ed affidare all’esterno il servizio.
Nessuno può pensare che un pasto trasportato sia migliore di uno cucinato sul posto e servito espresso. Tutte le altre sono soluzioni che possono essere di ottima qualità, ma sicuramente non possono avere lo stesso risultato, in termini di freschezza, gusto e fragranza dei prodotti.”

 




ALBANO LAZIALE: SUL PROBLEMA PARCHEGGI SI PREPARA UNA NUOVA ASSEMBLEA PUBBLICA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Nuova assemblea pubblica del comitato “Comune in Rosso, Parcheggi Blu, Cittadini al Verde” per giovedì prossimo 20 febbraio, alle ore 18,30 in punto a via della Rotonda.

"Pass gratuiti per parcheggiare in centro rilasciati, per l’anno 2014, solo ad alcuni ignoti beneficiari, – commentano in una nota dal comitato Comune in Rosso –  ma non a tutti gli altri cittadini residenti e commercianti. Perché? – la nota prosegue – Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.Su via Marconi, la strada che collega piazza Mazzini e piazza Pia, sostano indisturbate numerose macchine. Alcune in barba ai divieti sia di transito che di sosta vigenti 24 ore su 24 – forse certe di non incorrere in sanzioni? -, altre grazie a dei “non meglio identificati” permessi di cui taluni scaduti (anno 2012 e 2013) e altri, addirittura, rinnovati il 2 gennaio 2014 e validi fino al 31 dicembre 2014. Si tratta proprio della strada “chiusa” che sbocca sulle “scalette” di piazza Mazzini, punto di ritrovo per tanti giovani dei Castelli Romani, che collegano il “corso di sotto” con il “corso di sopra”.

Eppure, il punto 6 della delibera n. 122 del 5 luglio 2013, che introduce il nuovo piano parcheggi comunale,  recita: “a partire dal 31 luglio 2013, non avranno più validità le autorizzazioni alla sosta rilasciate a titolo gratuito a tutti gli attuali fruitori.” La contestatissima delibera è stata votata, in piena estate, dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Nicola Marini, senza prima consultare residenti e commercianti ed attuata, del tutto impropriamente, solo ad Albano centro e non pure a Cecchina e Pavona, dove le strisce blu avrebbero dovuto dilagare in egual misura. In questo modo, è del tutto evidente come si finisca per creare nuove e pericolose disparità tra i cittadini residenti a poche decine di metri l’uno dall’altro, nell’ambito dello stesso centro storico di Albano. Cornuti e mazziati. Per i residenti di Albano-centro, non c’è stato nemmeno il tempo d’archiviare la sonora “bastonata” del 16 dicembre scorso, con la bocciatura in consiglio comunale della mozione presentata dal Consigliere Maggi che rappresentava le istanze dei cittadini già presentate in forma di PETIZIONE POPOLARE (petizione, ricordiamo, sottoscritta ad oggi da quasi 2000 persone, e che non ha mai ricevuto risposta dall'amministrazione Marini), che arriva la nuova ed ulteriore brutta notizia. Il salasso, quindi, resterà invariato: abbonamenti per parcheggiare su striscia blu per residenti e commercianti dal costo faraonico – fino a 610 euro all’anno – senza pari in Italia ed Europa; invasione di strisce blu, ben oltre il limite del 50% previsto dalla legge e come emerso chiaramente dalla conta dei parcheggi effettuata a settembre scorso dal Movimento 5 Stelle di Albano – e tariffe orarie, per tutti gli altri, raddoppiate: residenti, avventori, turisti e lavoratori. Continuano a fare eccezione gli abitanti di Cecchina, quelli di Pavona e alcuni privilegiati che possono parcheggiare, senza alcun limite d’orario, nella centralissima via Marconi, proprio nel cuore del centro storico di Albano.
 




ALBANO LAZIALE: SEQUESTRA LA CONVIVENTE E LA MALTRATTA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Nel primo pomeriggio di ieri, gli Agenti della Squadra Volante del Commissariato di Albano Laziale, diretto dal Dr. Massimo FIORE, hanno tratto in arresto F.F. di anni 40, pregiudicato, responsabile di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Alle ore 13,00 una Volante si portava in Via Laghetto di Castel Gandolfo, dove venivano segnalate grida di aiuto da parte di una donna. Gli Agenti, individuato l’appartamento dal quale provenivano le grida, bussavano insistentemente alla porta senza avere alcuna risposta, nonostante si udissero distintamente rumori provenire dall’interno. Stante l’insistenza degli Agenti, si udiva la voce di un uomo che non intendeva aprire ad alcuno. Dopo una breve trattativa con l’uomo, i poliziotti insistendo nelle intimazioni ad aprire per verificare l’assenza di pericolo per chi aveva richiesto aiuto, lo convincevano ad aprire l’uscio. Una volta all’interno, oltre l’uomo, veniva trovata la convivente in preda ad una crisi di pianto, che dichiarava di essere stata sequestrata dal compagno fin dal mattino, unitamente ai figli minori, il quale dopo averle sottratto le chiavi di casa e dell’autovettura, le impediva con la forza, di uscire, di telefonare e di comunicare con l’esterno. Il quarantenne noto alla Polizia per vari precedenti penali a carico tra cui stupefacenti, atti persecutori, falso e reati contro la persona e in atto sottoposto alla misura dell’Avviso Orale, da tempo, in un crescendo di violenza, si rendeva protagonista di maltrattamenti e lesioni nei confronti della compagna, financo al punto di sequestrarla. Dopo aver raccolto i necessari elementi, gli Agenti ponevano fine alla brutta storia di violenza domestica, traendolo in arresto. Il Giudice del Tribunale di Velletri, ha convalidato l’arresto e disposto nei confronti del violento la misura dell’allontanamento dall’abitazione.




ALBANO LAZIALE: I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE RINUNCIANO AL GETTONE DI PRESENZA DELL'ULTIMA SEDUTA ANDATA DISERTA

Redazione


Albano Laziale (RM) – I Consiglieri comunali di opposizione hanno protocollato una comunicazione di rinuncia al gettone di presenza per la seduta del Consiglio che non si è svolta il giorno 6 febbraio u.s. richiedendo che lo stesso “venga devoluto ai Servizi Sociali ed utilizzato come fondo per le famiglie meno abbienti”.
Dopo aver firmato una risposta ufficiale circostanziata in merito a tale richiesta, essendo a tal proposito comparsi alcuni tabella sul web, mi corre l’obbligo di fare una precisazione anche qui, pubblicamente.
Il Ministero dell’Interno in data 29/9/2011 ha espresso un parere molto chiaro sull’Art. 82 (“gettoni di presenza per sedute andate deserte”) del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali): “in caso di sedute del Consiglio Comunale dichiarate deserte, il gettone di presenza non va corrisposto, nemmeno ai consiglieri comunali presenti”.
La logica, che mi sento di condividere totalmente, è basata sull’applicazione della “Spending review”, un processo – lo ricordo – finalizzato a ridurre ogni forma di spreco nella Pubblica Amministrazione.
Perché i cittadini dovrebbero “pagare” i Consiglieri comunali per un compito che non hanno svolto visto che la seduta del Consiglio non si è mai aperta?
La legge non è soggetta ad interpretazioni, in questo come in altri casi, neanche da parte di chi la omette per mera ricerca di visibilità.

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CASTEL GANDOLFO, ALBANO LAZIALE, ARICCIA E GENZANO: PER TRAFFICO STUPEFACENTI ARRIVA LA CUSTODIA CAUTELARE PER SEI ITALIANI

Redazione

Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia, Genzano (RM) – Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P del Tribunale di Velletri, su richiesta di quella Procura, che disponeva la custodia cautelare nei confronti di 6 italiani indagati di reati connessi agli stupefacenti, eseguendo contestualmente ulteriori 13 perquisizioni domiciliari. Le indagini condotte dal mese di febbraio 2013 al mese di luglio 2013 dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Castel Gandolfo hanno fatto luce su un vasto traffico di hashish e marijuana nei comuni di Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia e Genzano,
Le indagini hanno permesso di sequestrare 2 kg di stupefacenti tra hashish e marijuana, nonché 5.000 euro in contanti risultati il provento dell’attività di spaccio.
L’operazione di polizia è stata condotta impiegando 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e con l’ausilio di due cani antidroga del Nucleo Cinofili di Ponte Galeria.