ALBANO LAZIALE / GENZANO DI ROMA: TRAFFICO DI DROGA, SEQUESTRATI BENI PER 43 MILIONI DI EURO

Redazione 

Castelli Romani – Prosegue senza sosta l'azione di aggressione ai capitali illecitamente accumulati da parte dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma.

In data odierna, i militari del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma hanno sottoposto a sequestro venti aziende/società di persone e capitali, immobili, auto/motoveicoli e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo di stima pari a circa 43 milioni di euro, riconducibili ad A.S., F.T. e P.M., soggetti già deferiti all'Autorità Giudiziaria veliterna per violazione della normativa sugli stupefacenti e ritenuti pericolosi per la sicurezza e la pubblica moralità.

Le complesse indagini patrimoniali, avviate nel 2013 – su delega del Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Velletri Dott. Francesco Prete e del Sost. Proc. Dott. Giovanni Taglialatela – hanno consentito di confermare e rafforzare le evidenze investigative in precedenza acquisite, in ordine all'esistenza di un gruppo criminale che, attingendo risorse finanziarie anche dai proventi dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti, ha costituito una serie di società aventi sede – prevalentemente – nel Comune di Albano Laziale (RM) e operanti in svariati settori economici.

Gli accertamenti patrimoniali hanno permesso di ricostruire compiutamente la fitta rete degli interessi commerciali dei proposti e l'entità degli investimenti effettuati, localizzati sempre nell'area dei Castelli Romani, tra Albano Laziale (RM) e Genzano di Roma (RM), servendosi, per tale scopo, anche di ulteriori soggetti, facenti parte dei rispettivi nuclei familiari ovvero terzi c.d. "prestanome".

Proprio partendo da tale assunto, il G.I.C.O. di Roma, interpretando concretamente le direttive impartite dall'Autorità Giudiziaria di Velletri, ha sviluppato n. 122 accertamenti economico-patrimoniali, riscontrando l'accumulazione di un ingente patrimonio, del tutto incongruente con i modesti profili reddituali emergenti dalle dichiarazioni dei redditi.

In tal senso, basti dire che l'A.S. – già fallito nel 2005 e condannato nel 2003 per reati inerenti gli stupefacenti – nel corso dell'ultimo decennio, ha dichiarato al fisco poco più di €32.000,00, risultando a lui riconducibile, di contro, direttamente e/o per il tramite di terzi, un vastissimo patrimonio societario, immobiliare e mobiliare.

Più in particolare, l'A.S., a partire dall'anno 2007, è risultato aver condotto una serie di attività commerciali e imprenditoriali, molte operanti nel campo dell'edilizia, sotto forma di cooperative sociali, facenti capo a tre distinti consorzi: il cd "G.A.".

Le società consortili e le consociate sono risultate amministrate, nella maggior parte dei casi, dai componenti del nucleo familiare "acquisito" del proposto (coniuge, figli, nuora e consuocera) ovvero soggetti pluri-pregiudicati, quali il P.M.

Ancora, è emersa l'esistenza di chiari indici di "pericolosità fiscale", connessi alla vorticosa apertura e chiusura di realtà societarie nell'arco di soli tre anni, oltre all'indicazione in contabilità di acquisto/vendita di beni e/o prestazioni di servizi per svariati milioni di euro, con conseguente successiva messa in liquidazione delle medesime realtà societarie, così sottraendosi al controllo degli organi preposti ovvero maturando significativi crediti con l'Erario.

In sintesi, l'esito delle complessive investigazioni svolte, partecipato alla Procura della Repubblica di Velletri, consentiva al Presidente del Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, Dottor Guglielmo Muntoni, di disporre il sequestro di:

– patrimonio aziendale e relativi beni di n. 20 società di persone e capitali, con sedi a Roma e nelle provincie di Roma e Latina;

– n. 7 unità immobiliari, site in provincia di Roma;

– n. 12 autoveicoli;

– n. 3 motoveicoli;

– numerosi rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni,

per un valore complessivo di stima dei beni sottoposti a sequestro di € 42.600.000,00.

Contestualmente, è stata effettuata la notifica, nei confronti di n. 21 soggetti, dell'avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle fattispecie di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti.




ALBANO LAZIALE, PIAN SAVELLI PAVONA: 60 LAVORATORI CAMI SOLUTION DA 100 GIORNI SENZA STIPENDIO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Ieri, in tarda mattinata il Sindaco di Albano Marini, insieme al Vicesindaco  Sementilli, all’Assessore Rossi e ai Consiglieri Mollica e Gambucci, sono andati a portare la loro solidarietà al presidio dei lavoratori della Cami solution.

Drammatica infatti la situazione di più di 60 lavoratori dell’Azienda di via di Pian Savelli a Pavona che si compone di due divisioni: una per la lavorazione del rame e dello zinco, e l'altra specializzata in telecomunicazioni. 
I lavoratori, sebbene abbiano accettato da un anno un piano di solidarietà con conseguente riduzione di salario, sono da 100 giorni senza stipendio e rischiano il licenziamento. Eppure non mancano le commesse. I responsabili dell'azienda che, ricordiamo è oggetto di un concordato preventivo, lamentano la mancanza di liquidità, in quanto le banche non hanno rinnovato l'apertura dei fidi.

“L’Amministrazione comunale è al fianco dei lavoratori – dichiara Nicola Marini – . La questione della Cami solution è anche all’attenzione politica. Auspichiamo un tavolo regionale in cui poter far valere i diritti dell’Azienda e dei dipendenti. La Cami solution infatti è da sempre un fiore all'occhiello della zona industriale di Pavona, che fino a qualche anno fa impiegava circa 280 persone e la sua chiusura sarebbe un danno anche per altre realtà produttive.”




ALBANO LAZIALE, OSPEDALE: PRONTO SOCCORSO OLTRE IL COLLASSO

di Chiara Rai

Albano Laziale (RM) – Il pronto soccorso di Albano Laziale è al collasso e perde altre unità mediche. In due anni si è assistito ad un tracollo vertiginoso di personale e risorse in contrasto con gli ingressi dei pazienti in esponenziale aumento. L'ospedale San Giuseppe, infatti, conta 35 mila accessi all'anno contro, ad esempio, i 45 mila che registra l'ospedale romano di Tor Vergata. Un record per il bacino degli oltre 300 mila residenti castellani i cui nosocomi con pronto soccorso sono rimasti si e no tre: Velletri, Albano e Frascati. Albano è quello più congestionato.

Nel territorio della Asl RmH ci sono circa 400 precari mentre i contratti a tempo indeterminato sono ormai delle rarità. Il pronto soccorso di Albano, nel 2012, contava 13 unità e già si era nella piena emergenza. Oggi ce ne sono 10 e il reparto emergenziale è in vero e proprio tilt. Il personale lavora minimo 38 ore settimanali: si tratta di angeli in carne ed ossa che sembrano brancolare in un campo di guerra, accogliendo tutti i pazienti che arrivano, cercando di rendere più o meno umana l'attesa. Lo scenario non è cambiato rispetto la visita  di due anni fa: un girone infernale con file di barelle per i corridoi e decine di persone in attesa da ore di essere visitate. C'è un conteiner come sala d'aspetto dove l'aria è viziata e i malati aspettano anche dalle sei alle otto ore per essere visitati. Se arrivano emergenze pediatriche al San Giuseppe, consigliano di portare i bambini a Genzano dove di fatto, sulla carta, il pronto soccorso è chiuso. Rimane però in piedi l'accettazione pediatrica: "le emergenze le prendono – riferisce personale ausiliare – ma se poi c'è bisogno di qualche lastra bisogna tornare ad Albano". E continua l'ordinaria follia di un perpetuo caos.
 




ALBANO LAZIALE, COLLINA DEI CAPPUCCINI: SPAVENTOSO DEGRADO

Redazione

Albano Laziale (RM) – il M5S di Albano Laziale denuncia lo "stato deplorevole" in cui versa il piccolo oratorio del Bernini nel Bosco comunale attiguo alla Chiesa dei Cappuccini. "L’intonaco è completamente decorticato, – si legge nella nota del M5S –  e ci sono crepe dappertutto: una preoccupante fenditura si vede bene sulla sommità della piccola cupola. Tutt’intorno, i resti del sepolcreto della II legione partica, in gran parte rinvenuti, però, nella zona residenziale della Selvotta, dove negli anni ’60 un bosco secolare fu abbattuto per far posto a lucrose ville e residenze private. – La nota prosegue – La collina dei Cappuccini è un luogo simbolo. Di qui passavano tutti gli acquedotti che rifornivano la villa imperiale e i Castra della legione: oggi, lo sfruttamento insensato del territorio ha portato alla penuria di acqua e all'inquinamento da arsenico. – La nota conclude –  Il depauperamento dei beni ambientali e monumentali, da cui potrebbe ripartire l'economia di questa città e dell'intero bacino dei Castelli, è stato impressionante, ma la logica con cui si va avanti è sempre la medesima. Ora si avrà una nuova colata di cemento (grazie al cosiddetto PLUS di Cecchina 2). Su questi problemi bisogna accentrare di nuovo il dibattito pubblico".
 




ALBANO LAZIALE: UN MILIONE E MEZZO DI “GRATTA & VINCI” RUBATI, DESTINATI IN SICILIA, RINVENUTI DAI CARABINIERI IN UN CAPANNONE ABBANDONATO

Redazione

Albano Laziale (RM) – Sono circa un milione e mezzo i tagliandi “gratta & vinci”, destinati a tutti i capoluoghi di provincia della Regione Sicilia, rinvenuti ieri sera all’interno di un autoarticolato, rubato ad Anagni qualche giorno fa, nascosto in un capannone abbandonato della zona industriale di Cecchina. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo e della Stazione di Cecchina li hanno trovati, seguendo i tracciati degli impianti satellitari installati sul mezzo e su altri tre autoarticolati, rubati sempre nei giorni scorsi ad Acilia.

All’interno dei mezzi sono stati rinvenuti anche scatoloni contenenti documentazione amministrativo-contabile, oltre ad atti notarili e strumentazione elettronica di vario genere, tutta sequestrata. Il valore complessivo della refurtiva rinvenuta, comprensivo degli autoarticolati, è di circa 17 milioni di euro. Nel corso del blitz i Carabinieri hanno arrestato un italiano, di 43 anni, disoccupato, custode del capannone, con precedenti. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di ricettazione e condotto presso il carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




ALBANO LAZIALE: AL VIA LA MANIFESTAZIONE "ARENA DENTRO LA STORIA"

Redazione

Albano Laziale (RM) – Dal 3 al 6 luglio, la splendida cornice dell’Anfiteatro romano di Albano Laziale ospiterà la manifestazione “Arena. Dentro la storia”, patrocinata dal Comune di Albano Laziale, dal Parco dei Castelli Romani e dalla Fondazione Dià Cultura.

Il percorso della manifestazione si articolerà in giornate tematiche finalizzate all’approfondimento di alcuni aspetti del mondo antico, argomenti allo stesso tempo di stringente attualità.

Lo straniero sentito come nemico sarà vissuto nel rapporto tra Roma e le popolazioni dei territori conquistati; le guerre tra i greci e i persiani illustreranno la nascita della cultura occidentale; il rischio vulcanico connesso all’urbanizzazione incosciente avrà come tristi protagonisti Pompei e i suoi abitanti; la giornata conclusiva della manifestazione, il 6 luglio, sarà dedicata al ruolo della donna nelle società antiche e al confronto con la condizione odierna.

Nei quattro giorni, dalle 17.00 alle 24.00, le tematiche saranno esplicitate a adulti e ragazzi attraverso spettacoli rievocativi, conferenze di specialisti, archeologia sperimentale, laboratori didattici e spettacoli teatrali, che animeranno l’area antistante l’ingresso e l’arena.

Sarà inoltre possibile visitare alcuni dei monumenti del circuito archeologico. La conclusione di ogni giornata vedrà la proiezione serale di un film storico inerente l’argomento trattato.

La direzione scientifica e il coordinamento tecnico dell’evento sono di Silvia Aglietti, archeologa e membro della Fondazione Dià Cultura, il progetto filmico è a cura dell’Associazione Brigata Cinematica.

L’ingresso all’area è di € 8,00 (biglietto ridotto per i ragazzi: € 4,00). Il biglietto dà il diritto a prendere parte a tutte le attività




ALBANO LAZIALE, FDI: IL CENTRODESTRA CHIEDE LE PRIMARIE E LA MELONI LANCIA…SILVESTRONI SINDACO

Redazione

Albano Laziale (RM) – “Si deve ripartire dai contenuti per rilanciare il dialogo tra le forze di centrodestra per vincere alle prossime elezioni amministrative del 2015” questo quanto affermano i dirigenti territoriali del Partito di Giorgia Meloni ad Albano.

“Continuiamo a ribadire che l’esercizio delle primarie è lo strumento per dare innanzitutto la parola prima ai cittadini e poi ai partiti e alle forze politiche. Serve avere una legittimazione popolare prima ancora che politica, per redigere il programma, creare la nuova coalizione, e esprimere il candidato sindaco, questo non può essere più fatto in stanzette e studi privati.

E’ chiaro per tutti che c’è bisogno di ricercare un terreno comune delle forze di centrodestra, è essenziale per un confronto basato sui temi concreti e obiettivi da realizzare, per quelle forze che, nei fatti, intendano essere realmente alternative alla sinistra.

Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale nel rispetto dei principi statutari e per quanto espressamente richiesto dal presidente Giorgia Meloni utilizzerà lo strumento democratico delle primarie, questo ad Albano, Pavona e Cecchina lo faremo per decidere la coalizione, i punti principali del programma. Per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale il candidato naturale come Sindaco è Marco Silvestroni, avendo quest’ultimo ottenuto il riconoscimento, nell'ultima elezione, del 46,5% della cittadinanza di Albano. Tuttavia Silvestroni, al fine di ricomporre il centrodestra della nostra città, è pronto a confrontarsi nelle primarie per trovare un candidato condiviso sia, come detto, dalla cittadinanza sia dalle forze politiche di coalizione.” 

 

“Se non ci sarà la possibilità di confrontarsi – dichiara Silvestroni – qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di aver spaccato il centrodestra di Albano.”




ALBANO LAZIALE: SIMONE CARABELLA CONQUISTA IL TITOLO BBF MISTER LAZIO 2014

di Cinzia Marchegiani

Albano (RM) – Simone Carabella continua a far parlare di se. Un ragazzo che rappresenta la vita, la gioia e l’altruismo. Lo troviamo sempre in prima fila a combattere moltissime battaglie sacrosante, sempre teso a difendere non solo l’ambiente ma anche gli abusi di potere a difesa dei malati che denunciano storie invisibili e diritti negati. L’Osservatore d’Italia, redazione Lazio gli aveva dedicato un articolo lo scorso 18 maggio 2014, quando Simone aveva partecipato all’imponente manifestazione romana The Race of Cure, maratona disputata al Circo Massimo. Quest’anno Simone ha voluto partecipare con un altro ragazzo speciale, Marco Biviano malato di Sla costretto a vivere su una sedia a rotelle che dal 23 luglio vive sotto al parlamento italiano in un presidio che ormai tutti conosciamo come il Civico 117A. Simone, ha percorso i cinque chilometri spingendo la carrozzina di Marco, le sue parole ora rimangono scolpite come monito che impongono serie riflessioni: "questa è una corsa a due per un traguardo unico, che si chiama diritto alla salute. Una corsa che parla di vita, di lotta, di impegno sociale, per un diritto che ad oggi è stato scippato, potersi curare!"

Simone è davvero un grande atleta, un ragazzo che riesce ad accattivarsi le simpatie e la stima di molte persone per la sua grande solarità e il suo ottimismo contagioso e dedica a tutti i suoi amici e sostenitori un’altra importante vittoria, il titolo BBF MR Lazio 2014 ottenuto lo scorso 8 giugno 2014 all’ Alba Radians di Albano, dove ogni anno sfilano i migliori atleti.

Le sue prime parole le lasciamo leggere ai nostri lettori: ”La Coppa che vale il primo posto del Campionato Laziale BBF la dedico a tutti gli amici che mi sono stati vicino in questa splendida avventura. E siete veramente tanti. Per Noi Vincere, è un abitudine. Mi sono uscite le lacrime. Preparare una gara così in soli due mesi e vincerla. C’erano dieci atleti tutti in forma fantastica ed io sono arrivato primo, da non credere!
Non sarebbe stato possibile senza le persone che mi sono state vicino, la mia famiglia che ha sopportato l’assenza di carboidrati e d’acqua, i cucciolotti che mi hanno caricato fin sopra il palco, mia madre e mio padre che hanno preparato ogni giorno due kg di sogliole!
Il mio preparatore Corrado Pietropaoli, numero uno che mi ha praticamente trasformato, Claudio Di Bari, amico d’oro, ha praticamente dormito in palestra con me, Andrea Vecchioni supporto morale fondamentale, l’ho sentito gridare praticamente fino alla fine; Giordano Del Pidio, altro amico d’oro sempre presente, Marco Giacinti non solo grande amico ma un’atleta straordinario e Fabio Fratarcangeli che per vedermi è partito dall Abruzzo.. e tutti gli altri……
Solo una parola, grazie! Per noi vincere è diventato uno stile di vita!
Per me lo sport è vita, allo sport devo quello che sono e quello che faccio. Ringrazio ancora tutti coloro mi hanno seguito fino alla conquista del Mr Lazio. Lo Sport….. la più bella metafora della Vita.”

Ci si accorge del valore e l’insegnamento che un gigante dello sport riesce a trasmettere semplicemente leggendo il commento sulla sua bacheca di Fb: “Un grande uomo, un grande atleta. Il risultato fa solo da corona alla passione che ti contraddistingue sul palco e nella vita. Fiero di aver condiviso emozioni simili con te.”

Hai ragione Simone, lo sport è la più bella metafora della vita, ti insegna a lottare con sacrificio perché le mete, soprattutto quelle più difficili, insegnano il rigore, la lealtà, la passione, ed infine saper condividere gioie e anche dolori…

L’Osservatore d’Italia non poteva mancare questo contributo. Auguri Simone, attendiamo le tue prossime battaglie combattute non solo sul campo fisico, quelle dove ti dedichi sempre con altrettanta passione nella società, dove emergi sempre con la tua presenza.

 




ALBANO LAZIALE: 50MILA METRI QUADRI DI DISCARICA ABUSIVA: DENUNCIATE 8 PERSONE

Redazione

Albano laziale / Discarica abusiva (RM) – Si è conclusa lo scorso fine settimana con la scoperta di una discarica abusiva di materiali pericolosi e di scavo, un'indagine nell'area di Santa Palomba, durata alcune settimane. Gli investigatori del commissariato di Albano, diretti da Massimo Fiore, sono entrati alle prime luci dell'alba in un fondo agricolo sulla Via Ardeatina, dove è stata scoperta una discarica abusiva, recintata e non visibile dall'esterno. Il terreno privato di circa 50 mila metri quadrati, è situato in zona industriale ove l'elevato transito di mezzi pesanti non aveva nemmeno insospettito i residenti. L'intervento ha permesso di sorprendere sul fatto gestore e gli operai della discarica mentre sversavano sul terreno i materiali di scarto, terra e calcinacci dove sono stati trovati: asfalti, guaine, plastiche, pneumatici, oli , e altro materiale per il quale è in atto un accertamento in merito alla conservazione ed il trattamento. Tutta l'operazione è stata filmata dai poliziotti nascosti tra la vegetazione circostante.

La tempestività dell’intervento ha permesso di identificare anche l'autista del camion che scaricava sul terreno. Dai primi riscontri l'illecita attività di conferimento dei materiali potrebbe essere iniziata da oltre un anno. L'intera proprietà è stata sottoposta a sequestro penale, cosi come decine di mezzi meccanici (escavatori, ruspe) presenti nell'area. Otto persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri in ordine alla violazione della legge sui reati ambientali, – discarica abusiva, smaltimento di rifiuti pericolosi – certificazioni false – tra cui anche i titolari di ditte subappaltatrici di lavori di scavo per conto di società di servizi.
 




ALBANO LAZIALE OSPEDALE: PAZIENTI SENZA ARIA CONDIZIONATA E CON IL PRESEPE NATALIZIO

Redazione

Albano Laziale / Ospedale (RM) – “L’ospedale di Albano fa ancora parlare di sé. Dopo il caos in pronto soccorso, che ha 120 accessi al giorno e personale ridotto all’osso, dopo le aggressioni agli operatori dello scorso marzo, da parte di pazienti esasperati per la carenza di posti letto, emerge ora una inadeguata manutenzione degli impianti e una scarsa cura dei reparti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Alla nostra associazione, sono arrivate numerose telefonate di pazienti che lamentano un clima soffocante, causa il guasto di condizionatori in camera operatoria. Con le temperature di questi giorni è quasi un attentato alla salute e all’incolumità delle persone. Da una ricognizione effettuata nei giorni scorsi però, un dubbio ci assale: che abbiano scambiato l’estate con l’inverno?” Ironizza Maritato. “Non vorremmo che gli operatori fossero vittime di confusione mentale. Nei locali del nosocomio infatti, troneggia ancora un monumentale presepe. Vogliono forse evitare difficoltà di allestimento e tenerlo sempre pronto per le feste di Natale? Preferiamo prenderla a ridere, anche su aspetti minimali come questi che sono però, la spia di una scarsa attenzione all’accoglienza e all’umanizzazione dei reparti. Altro che nuova sanità del Lazio!”, conclude il presidente.
 




ALBANO LAZIALE: ARRESTATO CAMIONISTA CHE SPACCIAVA COCAINA ANCHE AI COLLEGHI DI POMEZIA

Redazione

Albano Laziale (RM) – Ancora un arresto per stupefacenti da parte degli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato di P.S. Albano Laziale diretto dal Vice Questore FIORE.
Investigando su chi rifornisse di stupefacenti e nello specifico di cocaina i camionisti della vasta zona industriale di Albano e Pomezia, in data 23 u.s. Agenti in borghese fingendosi operai riuscivano ad individuare P.M. di anni 35 di Pavona, anche lui camionista, che con il proprio mezzo ponendosi in sosta sulla Via del Mare veniva contattato dai “colleghi” per l’acquisto dello stupefacente
Gli Agenti dopo aver notato che P.M. cedeva ad un camionista una dose di stupefacente ricevendone in cambio del denaro, intervenivano bloccandolo. Questo maldestramente tentava di disfarsi di alcune dosi di cocaina gettandole dal finestrino del proprio camion che venivano recuperate dagli operanti. Anche l’acquirente che si era dato alla fuga veniva poco dopo bloccato. Nell’abitazione di di P.M. venivano rinvenute altre dosi di cocaina, un bilancino di precisione ed altro materiale usato per il taglio dello stupefacente.
Per questi motivi P.M. pluripregiudicato veniva tratto in arresto e condotto presso il Tribunale di velletri che , con rito direttissimo ne convalidava l'arresto.