Colle Dell’Acero, l’agriturismo top ai Castelli Romani

La location conquista i pieni voti ad “Eccellenze sotto scatto”, la rinomata rubrica de L’Osservatore d’Italia

Si chiama Colle Dell’Acero, si trova a pochi passi da Roma nell’omonima strada via Colle dell’Acero, 14 (Velletri) ed è senz’altro uno dei migliori agriturismi del Lazio. I prodotti sono tutti biologici, a chilometro 0 e di prima qualità, serviti con gentilezza, il tutto in una atmosfera familiare calda e accogliente ma senza un briciolo di trascuratezza nel servizio.

Una location davvero bella a vedersi e pulita. Con un grande forno a legna che fa le pizze la sera e dove cuociono gli arrosti.

Il menù agrituristico è a costo fisso e c’è un apposito menù per i bambini. Abbondante e molto curato. Ci sono solo prodotti di stagione, infatti i piatti cambiano di settimana in settimana regalando sempre nuovi sapori.

La gestione è prevalentemente composta da persone giovani ma preparatissime. Sono “i figli” di una lunga tradizione. Si tratta della quarta generazione della famiglia Iacchelli insediatasi a Colle dell’Acero dal 1948. Il famoso nonno Elio, insieme a suo fratello, fondò La Società Agricola Iacchelli che prosegue oggi con sempre nuove idee e servizi. L’agricoltura rimane comunque il punto cardine. Nell’azienda Colle dell’Acero c’è una Fattoria Didattica dotata di Bioparco, parco giochi, attività per bambini,
area barbecue e un colorato e profumato punto vendita dove sono esposti tutti i prodotti genuini della terra. 

Senz’altro Colle dell’Acero è promosso a pieni voti dalla ormai consolidata rubrica de L’Osservatore d’Italia “Eccellenze sotto scatto”.




LATINA AGRITURISMI: NECESSARIO RILANCIARE IL SETTORE

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Redazione

Latina –  Anche dalla provincia pontina la Coldiretti e l’associazione agrituristica Terranostra hanno preso parte, nei giorni scorsi, al focus di approfondimento promosso nella Capitale. “Il fenomeno anche in provincia di Latina si è ormai consolidato – spiega Saverio Viola , direttore della Coldiretti ma è necessario dare seguito a quanto previsto dalle norme per non lasciare il settore monco”. Gli spunti che sono emersi nell’incontro, che si è svolto presso la sala riunioni del Car, hanno definito lo scenario su cui lavorare. “Proprio così – spiega Viola  – è necessario lavorare per ampliare la base dei clienti, soprattutto stranieri, per i quali ci sono ottime prospettive, ma è indubbio che, sul piano degli strumenti tecnici e procedurali bisogna fare oggi il lavoro più importante. Arrivare alla piena applicazione della legge applicando il nuovo marchio regionale, la classificazione per distinguere e valorizzare il vero agriturismo e costruire nuove e più efficaci procedure di controllo che garantiscano pienamente il consumatore che difendano, al tempo stesso, anche le imprese dalla concorrenza sleale. Queste le linee da seguire.

Terranostra Latina ritiene che anche sulle fattorie didattiche si deve dare una svolta con la costituzione dell’apposito regolamento e l’albo che ancora nella nostra regione non esiste. L’agriturismo ha bisogno di trasparenza per Coldiretti per  rappresentare al meglio  questa attività che, troppo spesso, viene mortificata da atteggiamenti di qualcuno che, per fini personali, scredita l’intero settore.  Uno dei dati emersi, è che il fenomeno agrituristico costituisce, in provincia di Latina, a Roma, e nel Lazio, un singolare caso di successo tra i percorsi dello sviluppo rurale e sembra rispondere molto bene anche agli obiettivi di sviluppo posti dalla politica europea in relazione, ad esempio, alla capacità di generare lavoro stabile nelle aree rurali, alla promozione del lavoro giovanile e femminile, con notevoli riscontri anche in termini di promozione sociale, alla interazione con l’ambiente ed il paesaggio, alla manutenzione e valorizzazione dell’edilizia rurale, alla conservazione della biodiversità, alla sostenibilità del turismo in campagna e, non da ultimo, alla sensibilizzazione del consumatore “di città” ai temi del mondo rurale. In questi giorni primaverili si riscoprono  le strutture del settore. Coldiretti chiederà alla Regione Lazio di dare seguito alle disposizioni legislative e alla Provincia, deputata a tenere l’elenco delle imprese autorizzate, di costituire  un apposito sportello con il quale accelerare iter, tempi e  procedure.