AGRIGENTO: ESPLODE VULCANELLO, MUORE BIMBA DI 7 ANNI E RISULTA DISPERSO FRATELLINO DI 9

Redazione

Agrigento – Una tragedia che ha lasciato vittime dei bambini. Esplode un vulcanello nella riserva naturale delle Macalube (Agrigento) e travolge due bambini e il loro papa': la piccola di 7 anni e' morta, mentre il fratellino di 9 risulta disperso. Il padre e' stato sommerso solo parzialmente ed e' stato estratto in vita. Il grave incidente e' avvenuto questa mattina poco dopo mezzogiorno e sul posto sono al lavoro diverse squadre dei vigili del fuoco con un escavatore. La ragazzina era stata estratta ancora in vita dai sanitari e sottoposta immediatamente a massaggio cardiaco, pero' deceduta poco dopo. Ancora senza esito le ricerche del fratellino di 9 anni. I vulcanelli sono frutto di un raro fenomeno geologico definito, vulcanesimo sedimentario. Terreni argillosi poco consistenti, intercalati da livelli di acqua salmastra che sovrastano bolle di gas metano sottoposto a una certa pressione. Il fenomeno assume carattere talora esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas ed acqua scagliato a notevole altezza.

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AGRIGENTO: CAUSA UN INCIDENTE E SCAPPA VIA

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Agrigento – I Carabinieri della Stazione di Sambuca di Sicilia hanno tratto in arresto un romeno 29enne, già noto alle Forze dell'ordine, poiché ritenuto responsabile del lesioni e omissione di soccorso. Il predetto, a bordo della sua auto, in evidente stato di ubriachezza, tamponava un motociclista 56 enne del luogo che nella circostanza riportava gravi lesioni. Dopo il sinistro il conducente dell'auto si dava alla fuga omettendo di soccorrere il motociclista rimasto nonostante le gravi ferite riportate. Pochi minuti più tardi l'arrestato veniva però rintracciato dai Carabinieri all'interno della sua abitazione ancora in stato di ubriachezza. Evidenti erano le tracce dell'incidente stradale sull'autovettura, riscontrate e rilevate dai Carabinieri. Il 29enne, che dovrà adesso rispondere di lesioni e omissione di soccorso, dopo le formalità di rito è stato condotto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Sambuca di Sicilia a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.




AGRIGENTO: 5 ARRESTI PER SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE

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Agrigento – Ad Agrigento, nel corso della nottata, personale della Squadra Mobile della Questura di Agrigento in collaborazione con le Squadre Mobili di Latina e Padova, a seguito di complesse indagini avviate nel 2013, in esecuzione dell'ordinanza di applicazione di misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Agrigento, ha sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere MENDOZA MANRIQUE Jacqueline Yanina, nata in Perù cl. 1983, mentre la sorella MENDOZA MANRIQUE Marival Magalay nata in Perù cl. 1972, sulla quale pende la stessa misura è attualmente ricercata; sono sottoposti alla misura degli arresti domiciliari con applicazione di strumenti elettronici di controllo i seguenti soggetti: · TORRES MANRIQUE Maria Del Pilar, nata in Perù cl. 1965; · SALAMONE Giuseppe, nato ad Agrigento cl. 1990; · D'AGOSTINO Eugenio, nato ad Agrigento cl. 1968; · MANRIQUE HUACACHE Cirilia Maria, nata in Perù cl. 1941.

Tutti i soggetti sottoposti alle citate misure cautelari sono ritenuti responsabili dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso. Sono indagati in stato di libertà, altresì, C.G. cl. 1979 e P. M. cl.1984, entrambi agrigentini. Dopo le formalità di rito l'arrestata veniva condotta presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione dell'A.G. procedente




AGRIGENTO TRUFFA PARAFARMACIE: ARRESTATO UN FARMACISTA E INDAGATE SEI PERSONE

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Agrigento – Un farmacista e' stato posto agli arresti domiciliari e un provvedimento di divieto di dimora e' stato notificato ad altri sei indagati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Agrigento su presunte irregolarita' nella gestione di alcune parafarmacie. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti dai carabinieri del Nas di Palermo. Ai domiciliari un farmacista che, con gli altri indagati, e' accusato a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata, ricettazione ed esercizio abusivo della professione. Secondo quanto emerge dall'attivita' inmvestigativa dei carabinieri le parafarmacie vendevano prodotti medicinali che avrebbero potuto invece essere venduti solo in farmacia. Sarebbero emerse anche varie irregolarita' volte a ottente indebiti rimborsi dal sistema sanitario