Agrigento, confezionava le dosi di “Cocaina” davanti al figlio di tre anni

AGRIGENTO – Nelle ultime ore, dopo vari appostamenti e pedinamenti, i Carabinieri di Agrigento hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione del centro storico cittadino, trovandosi improvvisamente di fronte ad una situazione sconcertante. Infatti, una donna 26 enne ed un uomo 29 enne, di nazionalità romena, sono stati sorpresi dai militari mentre stavano confezionando varie dosi di “Cocaina” davanti al figlio di tre anni della donna. Entrati nella cucina dell’appartamento, i militari hanno constatato che mentre i due si stavano suddividendo le “strisce di coca” utilizzando proprio la tessera sanitaria intestata ad uno dei figli, il più piccolo di questi, di appena tre anni, stava giocando proprio sul tavolo, di fronte alla madre. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno trovato complessivamente circa 14 grammi di “Cocaina”, già suddivisa in oltre 2o dosi, ma anche due bilancini, sostanza da taglio e materiale per il confezionamento della droga, che avrebbe poi fruttato alcune centinaia di euro di guadagno. L’Autorità Giudiziaria ha subito disposto gli arresti domiciliari per i due individui, nei cui confronti sono scattate le manette ai polsi per “Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti”.

Il blitz effettuato si inserisce nell’ambito di un potenziamento dei servizi di contrasto allo specifico fenomeno disposto dal Comando Provinciale  Carabinieri Agrigento, che negli ultimi mesi ha consentito di sequestrare e togliere dalle piazze di Agrigento città e della provincia, ingenti quantità di droghe leggere ma anche di eroina e cocaina.

 




Agrigento, mafia: 56 persone in manette

AGRIGENTO – Anche un sindaco e boss FragapaneI carabinieri di Agrigento hanno arrestato 56 presunti boss e affiliati di Cosa nostra agrigentina. L’inchiesta, la più imponente mai messa a segno nel territorio, ha colpito 16 “famiglie” mafiose, anche di altre province. In carcere, tra gli altri, è finito Francesco Fragapane, 37 anni, figlio dello storico capomafia di Santa Elisabetta Salvatore, da anni ergastolano al 41 bis. Scarcerato nel 2012 dopo sei anni di prigione, Fragapane ha ricostituito il mandamento che comprende tutta l’area montana dell’agrigentino. Fragapane era poi stato riarrestato e nuovamente liberato la scorsa estate: attualmente era sorvegliato speciale. Tra gli arrestati anche il sindaco di San Biagio Platani, Santino Sabella, eletto alle ultime amministrative.




Tragedia ad Agrigento, vecchio televisore cade: muore bimba di tre anni

 

Redazione

 

AGRIGENTO – Una bimba di 3 anni è morta a Campobello di Licata (Ag) dopo che un vecchio televisore le è caduto addosso. La piccola, secondo la ricostruzione fatta dalla madre ai carabinieri, stava giocando aprendo e chiudendo i cassetti del mobile sopra il quale era sistemato il vecchio tv color che le è finito addosso. Con una ambulanza è stata portata all'ospedale Barone Lombardo di Canicattì, dove è giunta cadavere. La mamma è stata ascoltata in ospedale dai carabinieri.




AGRIGENTO, MAFIA: SGOMINATA RETE DI MATTEO MESSINA DENARO

Redazione
 
Agrigento – Un’osperazione dei Carabinieri del Ros e del comando provinciale di Agrigento ha portato all’arresto di sette persone per associazione mafiosa accusate. L’operazione ha portato in carcere i presunti fiancheggiare del superboss Matteo Messina Denaro ed è stata denominata Triokola, nome antico di Caltabellotta, luogo da cui ha avuto origine l’inchiesta. A finire in manette sono stati Giuseppe Genova, su cui pende l’accusa di essere il capo della famiglia mafiosa di Burgio (Ag), Andrea e Salvatore La Puma, rispettivamente padre e figlio, Vincenzo Buscemi, Gaspare Ciaccio, Massimo Tarantino, Luigi Alberto La Scala. Gli arresti sono stati eseguiti tra Sambuca di Sicilia e Burgio. Gli inquirenti ritengono che i fiancheggiatori avrebbero “bonificato” le campagne della zona per consentire gli incontri tra i mafiosi con il presunto boss Leo Sutera, arrestato in un primo momento e poi rimesso in libertà, gli investigatori lo ritengono vicino a Matteo Messina Denaro. 



AGRIGENTO, RAPINA DA 124MILA EURO AD UN IMPRENDITORE

Redazione

Agrigento – La Polizia ha arrestato a Porto Empedocle (Agrigento) Giuseppe Butera di 37 anni, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, e Francesco Di Stefano, 39 anni, entrambi empedoclini, per rapina aggravata. I due nella notte, nei pressi della centralissima Via Roma, hanno infatti rapinato un anziano pensionato di Lampedusa a cui i malviventi hanno sottratto una borsa contenente quasi 124 mila euro in contanti. Una Volante della Polizia, passando nella zona, ha udito le grida della vittima e ha subito bloccato e arrestato Di Stefano. Subito dopo, nonostante la fuga, e' stato arrestato anche Butera. L'ingente somma di denaro costituiva il provento della commercializzazione di prodotti ittici da parte di una azienda di cui la vittima e' titolare.




AGRIGENTO: SI RIACCENDONO LE RUSPE NELLA VALLE DEI TEMPLI

di Angelo Barraco

Agrigento – Nella bellissima Valle dei Templi tornano le ruspe ad abbattere gli stabili abusivi che deturpano il territorio. Stamane doveva essere abbattuto dalle ruspe del Corpo Forestale la cucina del ristorante Kokalos, ma i proprietari hanno provveduto da soli all’abbattimento dello stabile e quando gli uomini del Corpo Forestale si sono recati sul posto per abbattere il locale, hanno trovato il lavoro già compiuto e hanno preso atto che era già a terra secondo quanto prescriveva la sentenza. Questa operazione ha fatto risparmiare denaro nelle casse e le opere da buttar giù potrebbero aumentare rispetto alle 8 in programma. Il calendario prevede che il 3 settembre toccherà ad un magazzino in contrada Cugno Vela, il 7 settembre in contrada Maddalusa, il 10 settembre in via Afrodite dove verranno buttati giù due fabbricati che appartengono ad un ristorante che è attualmente chiuso. Negli anni 70 e 80 c’è stato ad Agrigento un espansione dell’abusivismo edilizio, in cui non erano le imprese edili ad essere coinvolte ma gli stessi cittadini. Dopo il terremoto del 1966 il territorio è stato sottoposto a dei vincoli messi in atto per la salvaguardia del territorio ma tali vincoli sono stati però violati ed è stata occupata la Valle dei Templi. In quest’area vi sono resti della città di Akragas, il quartiere ellenistico- romano e tanti altri edifici e strutture millenarie. Le denunce per abusivismo presso l’assessorato dei Beni Culturali furono ben 748 in quell’aprile del 1994 e secondo un’analisi, i fabbricati residenziali denunciati sono 300 e sono il 45% quelli accertati nella zona A, i fabbricati residenziali ampliati sono 39 e sono pari al 57,3% e 32 su 82 erano denunce che riguardavano fabbricati con destinazione non prestabilita, poi c’erano inoltre 79 su 195 non a fini residenziali. 



AGRIGENTO: ABUSA DI UNA GIOVANE DISABILE, ARRESTATO UN 52 ENNE

di A.B.
Agrigento – Una ragazza ospite presso un centro per minori con una disabilità mentale, subiva violenza sessuale da un operatore della comunità in cui era ospite. L’uomo che ha abusato di lei è un 52enne, che avrebbe dovuto vigilare sui giovani ospiti del centro, ma così non è stato poiché l’uomo ha abusato sessualmente di una giovane affetta da un ritardo mentale. Gli inquirenti sono arrivati all’uomo dopo che la giovane si è confidata con un operatrice del centro che ha racconta e denunciato tutto e ha definito l’uomo una “Bestia”.
Sono stati i poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro su ordine della Procura della Repubblica di Agrigento – il pm Salvatore Vella e Simona Faga – a fermare l’uomo, la convalida del fermo è stata compiuta dal gip Franco Provenzano e l’umo si trova, allo stato attuale, presso il carcere di Agrigento in contrada Petrusa.
La vicenda si è conclusa in meno di una settimana e i procuratori Salvatore Vella e Simona Faga con gli agenti sono riusciti ad arrestare l’uomo. Il procuratore capo Renato Di Natale ha detto che “Questa vicenda è più sudicia e lercia di quanto si possa immaginare” e ha confessato di aver avuto difficoltà nel leggere gli atti e ha aggiunto che “chi ha il dovere di controllo, si attivi e revochi eventualmente gli accrediti”.



AGRIGENTO: MINORE GLI RUBA LE ALBICOCCHE, CONTADINO GLI SPARA

di Mat. Las.

Agrigento – Ha colto un minore mentre stava rubando delle albicocche all'interno del suo appezzamento di terra, così, Giuseppe Santella, un agricoltore 40enne di Santa Margherita Belice in provincia di Agrigento gli ha sparato con una pistola ad aria compressa, ferendolo gravemente. Il giovane, trasportato d'urgenza all'ospedale di Sciacca, è stato sottoposto ad un'operazione chirurgica per l'estrazione del piombino oggetto del ferimento, capace di trapassargli il fianco per conficcarsi nell'addome. Il ragazzino è ora in prognosi riservata.Il 40enne è stato invece posto agli arresti domiciliari con l'accusa di lesioni aggravate, in attesa di essere interrogato.




AGRIGENTO: GIALLO SU UNA DONNA TROVATA MORTA ALL'INTERNO DELLA SUA CASA

Angelo Barraco

Ribera (AG) –  E’ mistero sulla morte di una donna trovata cadavere all’interno della sua abitazione. La ragazza morta era Vera Vetrano, di 32 anni e viveva nelle palazzine di corso Ruggero Normanno, vicino l’ex stazione ferroviaria. La donna era figlia unica aveva la totale disponibilità dell’abitazione da alcuni giorni, poiché i genitori erano partiti per Roma. La donna è stata trovata riversa sul letto priva di vita. La scoperta del cadavere è stata fatta dai genitori che erano rientrati da Roma e hanno subito chiamato il 118, ma l’intervento del personale è stato vano e non hanno potuto fare altro che costatare il decesso. Sono intervenuti anche i Carabinieri della locale Tenenza che hanno dato avvio alle indagini, che attualmente procedono nel più stretto riserbo e mirano al chiarimento delle cause della morte della donna. Da un primo esame sul cadavere non emergono segni di violenza sul corpo della donna né altri particolari che possano condurre gli inquirenti verso una pista investigativa piuttosto che un’altra. 



AGRIGENTO, MORTE NEONATO: 2 MEDICI E UN INFERMIERE RINVIATI A GIUDIZIO PER OMICIDIO COLPOSO

di Angelo Barraco

Agrigento – Per la morte di un neonato, tre persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo. I soggetti sono: Maria Concetta Rotolo di 57 anni, ginecologa; Antonino Cutaia di 58 anni, pediatra che era in servizio nel reparto di neonatologia; Giovanni Moscato di 47 anni; infermiere. I fatti contestati risalgono al 17 giugno 2011. Il piccolo Salvatore Aron era stato trasportato dall’ospedale San Giovanni di Dio al San Vincenzo di Taormina. Il tragitto però è durato troppo, ben 7 ore, e la culletta termica non funzionava. Il piccolo morì tre giorni dopo. La ginecologa è accusata di aver omesso, durante la gravidanza, di non aver eseguito alcuni accertamenti importanti che avrebbero diagnosticato le disfunzioni cardiache del feto. Tale diagnosi avrebbe permesso di accertare le possibili problematiche cardiache del piccolo e quelle diagnosi avrebbero permesso di programmare il parto in presso una struttura ospedaliera attrezzata per l’intervento chirurgico.




AGRIGENTO: SPARANO AD UN COMMERCIANTE, SI IPOTIZZA PISTA MAFIOSA

Angelo Barraco

Naro (AG)
– Salvatore Terranova detto “Tito” commerciante di 56 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Naro, in piazza Francesco Crispi. Il modus operandi, secondo le prime ricostruzioni, è stato il seguente: la vittima ha chiuso il suo negozio di tabella per la casa e si è diretto verso la propria auto, il killer ha aspettato che chiudesse, lo ha raggiunto e ha sparato almeno tre colpi di arma da fuoco. La vittima era già nota alle forze dell’ordine, e alcuni pentiti lo avrebbero definito “uomo vicino ai clan locali”. Gli inquirenti non escludono nessuna pista, nemmeno quella mafiosa; il modus operandi infatti presenta le caratteristiche di un’esecuzione mafiosa. Le forze dell’ordine tenevano d’occhio da tempo la vittima poiché indicato da alcuni pentiti come “punto di forza della cosca narese, capace anche di commettere omicidi”. Le indagini sono coordinate dal Pm Santo Fornasier.