ROMA, AMBASCIATA PAKISTAN: AFGANO MINACCIA DI MORTE IL FUNZIONARIO CHE GLI NEGA IL VISTO

L’aggressore non volendo accettare l’iter burocratico che il funzionario gli aveva spiegato, ha estratto dalla tasca del giubbotto un coltello e rivolgendolo nei confronti del funzionario dell’ambasciata, ha iniziato a minacciarlo di morte

 

di Cinzia Marchegiani

Roma – Siamo nella zona di Roma nord, alla Camilluccia, dove la mattina dello scorso 28 gennaio, presso l’Ambasciata del Pakistan un giovane uomo, M.I., afghano di 25 anni, dopo essere entrato all’interno della stessa Ambasciata si è avvicinato allo sportello richiedendo il rinnovo del visto di ingresso per il Pakistan. Nella circostanza, ha rappresentato all’impiegato che il precedente visto, gli era stato annullato alla frontiera.

Quando l’addetto allo sportello ha cercato di spiegargli l’iter burocratico da seguire per il rilascio del nuovo visto, l’uomo improvvisamente ha iniziato a dare segni di insofferenza e nervosismo arrivando ad insultare tutti i presenti. Non contento, ha estratto dalla tasca del giubbotto un coltello e rivolgendolo nei confronti del funzionario dell’ambasciata, ha iniziato a minacciarlo di morte. Malgrado lo spavento, l’uomo, ha cercato di disarmare l’aggressore ma è stato colpito al volto con un pugno.
Solo all’arrivo degli agenti della Polizia di Stato, allertati dalla sala operativa, l’uomo, ancora agitato è stato calmato e bloccato. A terra i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato il coltello lungo 29 cm.
Quando i poliziotti però hanno cercato di controllare se nascondesse altre armi, improvvisamente ha reagito iniziando a colpirli energicamente. Bloccato è stato accompagnato negli uffici del Commissariato Ponte Milvio dove, dopo gli accertamenti di rito, è stato arrestato per il reato di minacce aggravate, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.