CIAMPINO, AEROPORTO: FABIO SILVAGNI CHIARISCA LA SUA POSIZIONE

Redazione

Ciampino (RM) – Nelle  ultime settimane una serie di eventi che riguardano l’aeroporto di  Ciampino si sono presentati alla ribalta e hanno messo, ancora una volta, in luce il reale apporto delle istituzioni italiane, locali e nazionali, alla risoluzione del gravissimo problema dell’illegalità in cui opera l’aeroporto di Ciampino da molti anni.

In una riunione presso la Regione Lazio tenutasi nel mese di febbraio scorso, che doveva essere con l’assessore Fabio Refrigeri ma che alla fine si è rilevata un  incontro con il personale del suo gabinetto, i cittadini presenti hanno  potuto toccare con mano  la totale inconcludenza  dell’azione della giunta della Regione Lazio nel supporto ad affrontare e tentare di risolvere il problema.  Sembrava proprio, a detta di alcuni cittadini presenti alla riunione, che i rappresentanti del Comitato e anche quelli delle amministrazioni di Ciampino e Marino lì presenti partecipassero alla riunione sbagliata, dove si doveva parlare non della riduzione dei voli ma di come prendere tempo per lasciare tutto così come è.

Ancora più inquietanti sono state le dichiarazioni pubbliche delle scorse settimana del sindaco di Marino, Fabio Silvagni, che in una cena con i Comitati radunati per il problema del traffico stradale dei TIR a Frattocchie avrebbe dichiarato  di sperare nella riduzione del traffico pesante a Frattocchie anche per poter sfruttare meglio l’occasione fornita dai turisti dell’aeroporto di Ciampino che sarebbero in aumento per il prossimo futuro.  Se questo  concetto, compreso  da molti dei presenti all’incontro del 26 febbraio a Frattocchie, fosse il reale pensiero del Sindaco di Marino, anche alla luce dell’annunciato Giubileo per la fine dell’anno, si registrerebbe una situazione di grave ambiguità e opportunismo: da un lato si dice di stare con i cittadini per la riduzione dei voli dall’altro si auspicherebbe un aumento del traffico aereo.

Inoltre, il sindaco mdi Marino Fabio Silvagni, assieme al sindaco di Ciampino,  si è  impegnato  alla metà dicembre 2014 a supportare l’azione del Comitato di cittadini per la riduzione dell’impatti ambientale dell’aeroporto di Ciampino, e ha assunto l’impegno di reperire i dati statistici delle malattie tumorali dalla ASL RMH. Questo risulterebbe necessario anche alla luce delle innumerevoli denuncie raccolte dai cittadini sul territorio, tra  i medici di base e nelle farmacie, in cui si evidenzierebbe un  incremento consistente dei casi di tumore a Marino e Ciampino. Ebbene, da questo incontro di dicembre  sono passati tre mesi e  nessuna risposta è giunta né  Silvagni né da Terzulli, sindaco di Ciampino. Cosa si può pensare? Forse i dati sono così preoccupanti che nessuno ha il coraggio di metterli in piazza? C’è da ricordare che i Sindaci sono, sui loro territori, autorità di salute pubblica e quindi a loro il dato non può essere celato dalla ASL né loro hanno il diritto di celarlo ai cittadini.

Alla luce di questi fatti non rassicuranti, il Movimento per il Cambiamento che da sempre sostiene la lotta dei comitati di cittadini per la riduzione del traffico aereo, essendosi  fatto promotore nel passato di diverse mozioni comunali sull’argomento presentate dal cons. Adolfo Tammaro, chiede al sindaco di Marino Fabio Silvagni e alla sua maggioranza di fare chiarezza, fornendo le informazioni e tutti i chiarimenti del caso sulla sua posizione e sui dati sanitari.
 




CIAMPINO E MARINO, IMMISSIONI ACUSTICHE AEROPORTO PASTINE: LETTERA ALLA REGIONE PER SUPERARE L'EMERGENZA AMBIENTALE

Redazione

Ciampino (RM) –  “Le chiediamo di sostenere con fermezza le azioni condotte dalle nostre amministrazioni per la tutela della salute e dell’ambiente delle nostre comunità, che vivono una condizione di gravissimo disagio per effetto delle immissioni acustiche prodotte dall’attività aeroportuale dello scalo G.B.Pastine di Ciampino”. Si conclude così la lettera inviata dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Ciampino Guglielmo Abbondati e dal Presidente del Consiglio Comunale di Marino Stefano Cecchi all’Assessore Regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri.

“I rapporti e i dati presentanti durante il corso della giornata 'Aeroporti, territorio e cittadini: strumenti e dati per un confronto' promossa da Arpa Lazio lo scorso 21 ottobre – spiegano Abbondati e Cecchi – hanno confermato una situazione di preoccupante emergenza ambientale e sanitaria, riguardo alle popolazioni che vivono nelle fasce del perimetro aeroportuale, i cui limiti sono superiori a quelli compatibili con le funzioni residenziali. Il livello di preoccupazione e allarme resta altissimo, anche giustificato dai risultati di studi epidemiologici che hanno posto in evidenza l’aumento di alcune patologie mediche e un rischio maggiore di alterazione della capacità di apprendimento nei bambini che frequentano le scuole del territorio”.

“A distanza di tre anni dalla conclusione della conferenza di servizi – dicono ancora i due rappresentanti delle amministrazioni di Ciampino e Marino – con la quale è stata approvata la zonizzazione acustica del perimetro aeroportuale, che ha posto in evidenza la collocazione di una significativa presenza di edifici residenziali nella fascia B di esposizione al rumore, i cui livelli sono compresi tra i 65 e 75 dBA, permane ancora oggi una condizione d’inaccettabile inerzia da parte del gestore aeroportuale, che non ha reso noto l’individuazione delle aree critiche in cui si abbia il superamento dei limiti di rumore previsti e del relativo Piano di contenimento e abbattimento dello stesso”.

“Siamo certi – conclude la lettera – che il governo regionale, impegnato direttamente nelle politiche di tutela e difesa dell’ambiente, agisca in ogni sede per porre con decisione l’urgenza di superare l’attuale operatività dello scalo aereo G.B.Pastine di Roma Ciampino, riportando l’attività aerea dell’aeroporto ad un numero di movimenti giornalieri, il cui modello previsionale redatto dal Cristal di Arpa Lazio, ha quantificato in 60 movimenti”.

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CIAMPINO, PATANE’ (PD): “RILEVAZIONI ARPA CONFERMANO ALLARME”

Redazione

Ciampino (RM) – “Le notizie pubblicate in questi giorni sull’inquinamento acustico nell’area dell’aeroporto di Ciampino sono preoccupanti e impongono una riflessione profonda sul futuro dello scalo Pastine, che non può più affliggere il territorio circostante con rumori ed emissioni fuori norma”. Lo afferma in una nota Eugenio Patanè, presidente del Pd Roma. “I risultati dei monitoraggi Arpa – continua – sono l’ultimo tassello di una serie di studi che a questo punto rendono palese la necessità di trovare una soluzione alternativa allo scalo di Ciampino. Dopo anni di immobilismo – conclude Patanè – non si può più prendere tempo, e il Consiglio regionale che sarà eletto dopo le consultazioni del 24 febbraio dovrà prendere una posizione chiara in proposito, dettando le regole che serviranno per razionalizzare la situazione degli aeroporti sul nostro territorio, bonificare l’area e vigilare sull’applicazione delle regole e delle decisioni del Governo. Non è più possibile che si penalizzino grandi centri abitati soltanto perché non si riesce a decidere, o, ancora peggio, perché si vogliono salvaguardare poche rendite di posizione”.