CASTEL GANDOLFO: ABUSIVISMO AL LAGO ALBANO. TANA PER L'ENTE PARCO

Redazione

Lago Albano di Castel Gandolfo, Sito di Importanza Comunitaria, Zona a Protezione Speciale e sottoposto a Vincolo Paesaggistico. Se in teoria, più protetto di così non si può, in realtà è un immenso lago di abusi edilizi e di degrado. A terra, sugli arenili e negli specchi acquei. E il coro delle lamentele diventa ogni giorno più assordante. La vigilanza è demandata, oltre che alla Polizia Locale, al Parco Regionale dei Castelli Romani istituito con la Legge Regionale n. 2/84 e uno stanziamento di 500.000.000 di vecchie lire pubbliche proprio con lo specifico scopo di tutelare l’ambiente all’interno del proprio territorio e per evitare potenziali deterioramenti, ai sensi della Legge quadro sulle aree protette n. 394/91 e delle Norme in materia di aree naturali protette regionali n. 29/97.

Invece, commissario dopo commissario, l’ente ha collezionato persino una ordinanza di demolizione di opere abusive. Alla sbarra una serie di opere realizzate in assenza di titoli abilitativi su arenili e specchi acquei demaniali “superprotetti” occupati senza alcun titolo. Ingenti sperperi di denaro pubblico alla luce dei fatti che stanno sotto gli occhi di tutti.

Area pic-nic sull’arenile demaniale protetta antistante l’ex depuratore comunale : operai dell’Ente Parco arrivano al lago, presuntivamente senza alcun titolo occupano l’arenile demaniale super protetto antistante l’ex depuratore comunale, e tagliano gran parte di vegetazione naturale, realizzano recinzioni, scale d’accesso, tavoli e panche per pic-nic. Installano cartelli “norme di comportamento” : divieto di campeggio, divieto di accensione fuochi per sbraciamenti, divieto di rumori e suoni molesti, obbligo di mantenere pulito l’ambiente e di condurre i cani al guinzaglio.

Proprio accanto ai cartelli del Comune di Castel Gandolfo con  l’ordinanza che fa divieto di organizzare pic-nic, di introdurre, abbandonare ed utilizzare piatti, bicchieri o altri oggetti simili di plastica o vetro, di introdurre cani o altri animali.

Non solo ma lasciano il sito e tutte le opere alla totale mercè di tribù di tutte le razze. Orde di fagottari che si accampano con tende e lettini, che accendono fuochi con il legname ben stagionato di recinzioni e panche, che arrostiscono allo spiedo addirittura 2 pecore intere. Si mangia e si tracanna fino a ubriacarsi.   Si canta, si suona e si balla. Si grida e si urla, si litiga e si spara anche. Si fanno i bisogni corporali in acqua o tra i cespugli. A sera, indistintamente tutti, abbandonano nel verde rifiuti di ogni genere.

Mamma li turchi! “Le numerose richieste di intervento presentate al Parco dei Castelli Romani, sempre corredate da corposi dossier fotografici – dichiara Giampiero Tofani Commissario de La Destra di Castel Gandolfo – sono sempre rimaste inascoltate. I Guardiaparco di pattuglia al lago vedono e passano oltre senza neppure rallentare. Presumibilmente per paura di reazioni violente dei barbari”. “Ciò che  veramente sconcerta – prosegue Tofani – è che l’ente Parco, dopo aver sperperato tanto denaro pubblico per costruire, ha risolto alla radice il problema degrado ambientale : ha ordinato ai suoi operai di tagliare con la motosega tavoli e panche. Altro sperpero di denaro pubblico!”

Barcone Ecologico: 15 Giugno 2008, con grande enfasi il Parco Regionale dei Castelli Romani vara il "fantascientifico" barcone ecologico con 24 posti dotato di 2 motori elettrici, proveniente da Nazzano Romano, per le gite intorno al lago, completamente gratuite, delle persone dei Centri Anziani e dei Centri di Igiene Mentale con maggiori difficoltà a trovare escursioni adatte alle proprie esigenze. “Peccato che di buoni propositi è lastricato l’inferno – commenta con vivo disappunto Giampiero Tofani Commissario de La Destra di Castel Gandolfo – all’occupazione senza alcun titolo di specchio acqueo demaniale protetto per lo stazionamento del barcone ecologico, ha fatto ben presto seguito la furbesca trasformazione dei suoi propulsori : 2 motori elettrici sostituiti con 1 motore a scoppio! Così, il super reclamizzato Barcone Ecologico è stato ribattezzato Barcone Didattico e le escursioni da completamente gratuite sono passate a pagamento. Onori e gloria al Parco Regionale dei Castelli Romani!”.
Pontile d’attracco: come se non bastasse, gli operai dell’ente Parco, secondo quanto denuncia il Commissario de La Destra, occuperebbero senza alcun titolo lo specchio acqueo e l’arenile demaniale antistante l’ex porticciolo del lago di Castel Gandolfo. Armati di tutto punto e in assenza dei titoli abilitativi realizzano il pontile imbarco/sbarco per il barcone con motore a scoppio. Soltanto in data 4 Settembre 2014, a seguito di denuncia de La Destra di Castel Gandolfo, il Comune si è deciso ad emettere l’ordinanza di demolizione opere abusive n. 71 nei confronti del Parco Regionale dei Castelli Romani. “E’ veramente scandaloso – precisa Giampiero Tofani Commissario de La Destra di Castel Gandolfo – che proprio il Parco Regionale dei Castelli Romani, istituito e mantenuto con denaro pubblico, per tutelare l’ambiente all’interno del proprio territorio e per evitare potenziali deterioramenti, si sia arrogato il potere di realizzare opere abusive su beni demaniali protetti occupati senza alcun titolo!”. Centinaia di migliaia di €uro pubblici sperperati per costruire e demolire all’insegna di tanto paga Pantalone! “Quello che preoccupa e sconcerta maggiormente – conclude Tofani – è che tutti vedono, tutti sanno, ma nessuno interviene! E’ alla luce di tali fatti & misfatti in bella mostra al lago Albano che ogni giorno che passa diventa sempre più forte il coro della moltitudine di contribuenti che a gran voce chiedono la chiusura dell’Ente. Un notevole risparmio di denaro pubblico e un ente sostanzialmente inutile in meno".