2 GIUGNO, COMELLINI (PDM): “ABOLIRE LA PARATA MILITARE E' SEGNALE DI ESTREMA CIVILTA' E RISPETTO PER DISASTROSE CONDIZIONI ECONOMICHE PAESE”.

Redazione

Roma – Le parole del sottosgretario alla Difesa, Roberta Pinotti, in merito alla necessità di mantenere la parata militare del 2 giugno lasciano perplessi e non trovano alcun riscontro nei sentimenti di estrema civiltà e coerenza che sono alla base della richiesta di cancellazione che proviene dalla stragrande maggioranza della società civile e non può quindi il sottosegretario cercare di nascondere l'ennesimo spreco di denaro pubblico dietro i sentimenti di affetto e stima che gli italiani provano nei confronti dei militari e delle forze di polizia. Sentimenti questi che sono e restano immutati, a prescindere dallo svolgimento o meno della parata militare. 

Pre quanto sia irrisoria la spesa di poco più di 2 milioni di euro (circa 2.050.000 €.) che costerà quest'anno l'esibizione muscolare gradita alla Pinotti, rispetto ai costi della stessa politica e degli sprechi che derivano dall'incompetenza della partitocrazia, ci si potrebbero comunque fare moltre altre cose più urgenti e necessarie a soddisfare i bisogni primari dei cittadini, come ad esempio garantire una maggiore assistenza agli anziani e ai disabili." 

Lo comunica Luca Marco Comellini, Segretario del Partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) e conduttore della rubrica "Cittadini in divisa" trasmessa da Radio Radicale.