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Roma

SU DIMETTE IL SINDACO DEL COMUNE DI MARINO

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Tempo di lettura 3 minutiFabio Silvagni che ha evaso i domiciliari si trova attualmente al carcere di Rebibbia GUARDA IL VIDEO

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Redazione

Marino Laziale (RM) – Si è dimesso da qualche minuto il sindaco del Comune Marino Fabio Silvagni. Ancora colpi di scena a Palazzo Colonna dopo che qualche giorno fa il vicesindaco ha azzerato la giunta dopo che anche l'assessore al Bilancio Esposito aveva espresso la volontà di dimittersi. Il primo cittadino è infatti accusato di essere responsabile di corruzione in relazione ad un mandato di pagamento emesso dal comune di Marino Laziale per lavori appaltati dall'amministrazione comunale ed effettuati da un'impresa edile locale. Fabio Silvagni che ha evaso i domiciliari si trova attualmente al carcere di Rebibbia. Silvagni si è dimesso quando ancora sulla sua persona vige la presunzione d'innocenza ma probabilmente il suo gesto è significativo di una ormai irreparabile crisi politica e soprattutto rottura di coesione all'interno della maggioranza.

MARINO. DIMISSIONI FABIO SILVAGNI. DICHIARAZIONE DI MAURIZIO AVERSA, SEGRETARIO PCDI MARINO: "Fabio Silvagni, come apprendiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Marino e dagli organi di stampa, si è dimesso. Tra venti giorni il Prefetto commissarierà il comune di Marino. Probabilmente si tornerà al voto amministrativo in primavera. Ora la città di Marino, i suoi cittadini, avranno modo di valutare, intervenire e scegliere – si auspica con viva partecipazione – una nuova guida per la città.
I comunisti marinesi, responsabilmente e con nettezza offriranno (con altri o da soli) una vera alternativa per la città: che non sarà superficialmente antitutto come è l’azione dei grillini; né una decotta idea di centrosinistra accovacciato sotto il PD. A Marino, come ha insegnato il consenso di Fabio Silvagni, lo spirito popolare può incrociare l’idea socialcomunista che permea la nostra comunità. Noi comunisti proporremo che ci sia, forte e visibile, più politica, più sinistra, più alternativa a Marino: oggi più che mai i cittadini vogliono risposte concrete e non recriminazioni sul passato!"

M5S MARINO – SIAMO SOLO ALL'INIZIO DI UNA NUOVA FASE. "Stamattina abbiamo appreso, visivamente delle dimissioni del primo cittadino che, di fatto, ha finalmente posto fine a questa amministrazione "farsa e falsa". Non fatevi ingannare questa scelta non è un gesto di responsabilità, ma solo la reazione a quei "giochi di palazzo" che hanno avuto il "la" nelle dimissioni dell'assessore al bilancio, a cui la maggioranza ha risposto con l'azzeramento della giunta. Questa corsa "a chi arriva prima" – con l'assessore a rivendicare la perdita dell'unità di intenti e il Vice Sindaco a ribadire che loro volevano l'azzeramento dal 1985 – ha trovato la sua degna fine. Per quanto ci riguarda il gesto di un sindaco che, ormai privato della libertà personale, ha ritenuto di porre fine ai giochi delle seconde linee è la degna conclusione di questa "recita". Ora al voto per restituire le risorse ai cittadini, per garantire che un diritto sia tale e non un privilegio. Siamo solo all'inizio di una nuova fase. Loro non si arrenderanno mai, ma noi neppure!"

Il caso Fabio Silvagni era stato oltre un anno fa alla guida del Comune di Marino (Castelli Romani). Lo scorso 25 maggio, grazie alla vittoria della Coalizione dei Moderati (candidato del centrodestra) con il 54,1% dei voti, era stato eletto sindaco. Il primo cittadino è stato arrestato per corruzione e peculato: per lui il gip di Tribunale ha disposto gli arresti domiciliari.

Il giudice ha disposto la stessa misura cautelare anche per il funzionario comunale Bruno Saccavino e per gli imprenditori Gianluca Tomasi e David Biancifori. Le indagini iniziate nello scorso mese di giugno – dirette dal procuratore della Repubblica di Velletri Francesco Prete – hanno, tra l’altro, riguardato la realizzazione di uno store della catena Burger King, del valore di circa 3.000.000 di euro, per il quale il primo cittadino avrebbe rilasciato illecitamente le necessarie autorizzazioni in cambio dell’assunzione di una ventina persone da lui indicate per garantirsi così un ritorno politico ed elettorale. Il fast food – inaugurato da poco – si trova sulla via Nettunense ed è stato sequestrati questa mattina dai carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo, che hanno condotto le indagini insieme agli agenti del Corpo forestale dello Stato del nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Velletri. la proprietà del capannone è riferibile alla società di un imprenditore locale, Gino Ferrazza, 73 anni, che – secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini – aveva “diverse commesse con l’amministrazione di Marino”.

Nella stessa ordinanza di custodia cautelare la Procura contesta almeno altri due episodi corruttivi. Il sindaco avrebbe intascato, secondo l’accusa, una tangente del 3% su una cifra di 100 mila euro, in relazione “ad un mandato di pagamento emesso dal comune di Marino”, e chiesto sponsorizzazioni per le feste del paese in cambio di rilascio di concessioni edilizie. Subito dopo gli arresti sono state disposte diverse perquisizioni, per acquisire la documentazione contabile delle società coinvolte, alcune “di notevole importanza”. I titolari del Burger King – il cui amministratore delegato, un poliziotto in congedo malattia da circa un anno, è stato arrestato – avrebbero in corso altre iniziative imprenditoriali in diverse città italiane. La Guardia di finanza sta ora analizzando i documenti sequestrati per “verificare se siano state poste in essere condotte illecite”.