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STRESS: ALCUNI STRATAGEMMI PER COMBATTERLO

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Tempo di lettura 4 minuti L’obiettivo: cambiare le cattive abitudini e ristabilire un contatto tra corpo e psiche.

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a cura della dott.ssa Vanessa Tartaglia, Psicologa e Psicoterapeuta 

La vita moderna mette continuamente alla prova sia il nostro organismo che le nostre capacità mentali ed emotive. Il risultato? Reagiamo male a queste pressioni, che diventano fonte di stress. Ma sta a noi domarle…
Lo stress è una reazione adattiva dell’organismo, non può e non deve essere evitato perché fa parte della vita; solo se l’individuo non riesce a fronteggiare adeguatamente gli stimoli esterni insorgono condizioni di patologia come sintomi fisiologici e disturbi psicologici.
Lo stress, quindi, è il risultato dell’incapacità di un individuo di far fronte ad un accumulo di tensioni. A livello biologico, questo può anche comportare alcuni malesseri: affaticamento, irritabilità, mal di testa, dolori addominali, mal di schiena, insonnia, inappetenza, bulimia e vulnerabilità verso i virus. Nel peggiore dei casi, il rischio d’infarto e di depressione è reale.
I fattori di stress possono essere di natura fisica come ad es. un intervento chirurgico o di natura psicologica dovuti ad eventi traumatici (es. disastri naturali, aggressioni fisiche), avvenimenti della vita (es. matrimonio, divorzio, malattia), difficoltà croniche (es. povertà, pressioni al lavoro) o daily hassles “Seccature quotidiane” (es. traffico, persona maleducata).

Come Ridurre lo Stress: alcuni suggerimenti pratici
Ognuno deve essere cosciente delle proprie possibilità e dei propri limiti, disponibile a ridiscutere il proprio stile di vita così da poter affrontare in modo positivo lo stress.
L’obiettivo: cambiare le cattive abitudini e ristabilire un contatto tra corpo e psiche.
Un respiro profondo
Quello che può sembrare un semplice modo di dire in realtà non lo è affatto: respirare profondamente aiuta davvero a sconfiggere lo stress. Il merito è dell'aumento dei livelli di ossigeno nel sangue, che esercita un effetto calmante. Chi vuole può anche affidarsi all'effetto rilassante di alcuni oli essenziali, come quelli di rosmarino e di lavanda, che aiutano ad abbassare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.
Rispetta i ritmi del sonno
Se il letto chiama, non lottare pur di vedere la fine di un film o per terminare un lavoro. Vai a dormire presto, possibilmente ad orari fissi e, se necessario, alzati prima. Lascia sempre passare almeno due ore tra la cena e il momento di dormire. La tua digestione ne gioverà.
 

Fai sport per cacciare le angosce
Nuoto, jogging, danza o aerobica permettono di lottare efficacemente contro lo stress. Camminare permette di allontanarsi dallo stress grazie ai benefici dell'attività fisica, che promuove la sintesi di endorfine. Praticata da una a tre volte alla settimana, l’attività fisica ti permette di scaricarti, attiva la circolazione, allenta le tensioni muscolari e libera la giusta dose di euforizzanti necessari a ripartire, stremata ma felice. Bastano anche 30 minuti al giorno di passeggiate a passi lunghi e ben distesi per sentirsi meglio.

Organizzati
Che sia a casa o in ufficio, appena senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano, programma le tue mosse e gioca d’anticipo. Fai una lista delle priorità, dalle più urgenti, a quelle che possono aspettare. E cerca di rispettarla, soprattutto! Sii puntuale con le tue scadenze. Quello che ti sembrava insormontabile, così lo sarà molto di meno…
Liberati dalle dipendenze
 

Fumi un pacchetto di sigarette al giorno (o quasi) e bevi più caffè di quanto dovresti? Si tratta di “veleni” insidiosi che danno solo l’impressione di calmare l’ansia. In realtà, queste sostanze hanno un effetto eccitante, generatore di angoscia. Se non riesci a smettere, prova almeno a diminuire le dosi.
Un’alimentazione sana a tutti i costi

Lo stress può causare inappetenza, ma anche un aumento dell’appetito. Spilucchi cibi supercalorici in qualsiasi momento… Cambia queste abitudini fissando ore ben definite per consumare i tuoi pasti con calma. Prova a riequilibrare la tua dieta, privilegiando una colazione abbondante, un pranzo ricco di verdure e una cena leggera. E se nel mezzo del pomeriggio, provi un certo languorino, sostituisci le barrette di cioccolato con una mela o uno yogurt. Sia i tuoi nervi che la tua linea, ne trarranno profitto.

Mantieni il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata
Una volta a casa, è importante staccare la spina. Dimentica gli obblighi professionali. E’ risaputo: c’è un tempo per ogni cosa. Per avere una vita armoniosa e soddisfacente, impara a dividere il tuo tempo tra lavoro e famiglia in maniera equilibrata. Se sei concentrata e rigorosa in ufficio, una volta a casa liberati dai pensieri e goditi i tuoi cari.
Impara a lasciar correre

Evita al massimo i conflitti in famiglia, tra amici e in ufficio. Per riuscirci, metti da parte i motivi di tensione e le interminabili discussioni. Impara a prendere le giuste distanze rispetto agli eventi, smetti di rimuginare e, soprattutto, cerca di relativizzare! Se dimentichi di comprare qualcosa o sei leggermente in ritardo all’appuntamento dal medico, non è la fine del mondo!
Una bella risata
Anche ridere aumenta l'ossigenazione di organi e tessuti, esercitando così un effetto rilassante. Ci sono diversi modi per consentire alla mente di abbandonare momentaneamente i pensieri legati agli impegni quotidiani: vedere una commedia divertente può essere efficace tanto quanto incontrarsi con gli amici e chiacchierare dei bei momenti condivisi.

Una vita di coppia appagante
La tua vita di coppia e la tua sessualità sono preziose! E’ scientificamente provato: fare l’amore ha un effetto rilassante abbassando la pressione sanguigna, aumentando l'autostima e migliorando l'intimità con il partner. Non solo, fare sesso aiuta a dormire meglio.. Certo, quando si è stressati la libido ne risente ma l'astinenza può peggiorare la situazione. C’è solo una soluzione: prenditi tutto il tempo necessario per ritrovare l’intimità col tuo/a partner e concediti un momento di pura felicità. Vedrai che, dopo, ti sentirai già meglio.
 

Prenditi cura di te, semplicemente
Per scaricare le tensioni, concediti delle sedute in un centro benessere, dei massaggi, delle passeggiate nel bosco, un regalo, una cena, un film al cinema, un viaggio, un bel vestito o delle cure termali… sempre se il tuo portafoglio te lo permette. Coccolati come non hai mai fatto, ritroverai te stesso e sarai pronto ad affrontare il mondo!

Il sostegno psicologico
Se lo stress diventa un vero inferno, ricorri ad uno specialista. Per questo tipo di problematica, come anche per tutte le altre situazioni di disagio psicologico personale, l’aiuto offerto da uno psicologo può contribuire a una migliore comprensione e gestione delle difficoltà soggettive.
La psicoterapia permette a chi è stressato di affrontare le aggressioni, di organizzarsi meglio e delegare certi obblighi agli altri, senza sentirsi colpevoli.

Contatti:
Dott.ssa Vanessa Tartaglia
Psicologa-Psicoterapeuta
Cell.3388558488 email: dott.vanessatartaglia@cpcr.it
www.centropsicologiacastelliromani.it
p.zza Salvatore Fagiolo n. 9 00041 Albano laziale

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Editoriali

Corsi di recupero per i debiti formativi: dettagli ed efficacia

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Ogni scrutinio di classe è diverso e proprio per questo possono essere decretate promozioni, bocciature o sospensioni di giudizio, nonché i cosiddetti debiti formativi.

In questo articolo non si vuole tanto commentare la decisione di dare 1 o 2 o 3 debiti formativi in una o più discipline, quanto l’efficienza dei corsi formativi che dovrebbero aiutare lo studente, in sospensione di giudizio, a ripassare la materia/e per poi dare l’esame “riparativo” da fine agosto a inizio settembre.

La regola ministeriale sancisce che chi “salda” il debito/i passa all’anno scolastico successivo e chi non lo supera dovrà ripetere l’anno.

Quello che spesso ci si domanda, tra docenti, è quanto l’alunno riesca a comprendere dal corso formativo e quanto sia utile lo studio individuale.

Sicuramente, il corso formativo aiuta l’alunno a ristudiare i punti di fragilità della disciplina in cui ha il debito, ma un buono studio individuale può rendere maggiormente efficace il recupero.

In questo caso, sarebbe necessario avere un’insegnante esterno che possa aiutare lo studente a focalizzarsi sui punti chiave svolti a lezione.

Essenzialmente, per questi motivi sarebbe idoneo:

  • 1. Focalizzare per memorizzare, ma anche per comprendere;
  • 2. Produrre uno schema riassuntivo sugli argomenti che appaiono più fragili da apprendere;
  • 3. Leggere gli schemi e i riassunti ad alta voce;
  • 4. Non darsi un tempo nello studio poiché ogni persona ha i suoi di tempi;
  • 5. Ripetere i concetti chiave più e più volte;
  • 6. Passare ad argomenti successivi;
  • 7. Produrre testi o comprensioni scritte per esercitarsi;
  • 8. Nella fase finale ripassare tutto a scaglioni.

Pertanto, costruirsi uno schema mentale è molto utile sia per l’alunno che per l’insegnante che, caso mai segue, individualmente il ragazzo/a.

Ecco, secondo questa progettualità di recupero, lo studente con debito/i potrebbe arrivare a risultati efficaci e fare “bella figura” davanti alla commissione di recupero. Tuttavia, la proposta vincente è si ai corsi formativi, ma anche un grande si allo studio individuale oppure accompagnato da un docente in rapporto 1/1.

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Editoriali

La linguistica italiana: qual’è l’elemento che si oppone al suo cospetto?

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La lingua italiana nel corso dei secoli ci ha lasciato poemi, trattati, racconti e storie che al giorno d’oggi necessitano di essere interpretati da esperti ( o non ) per poterli conoscere nella loro anima. Pensiamo alla Divina Commedia di Dante Alighieri nella versione volgare dell’italiano … ecco in questo caso per interpretarla dobbiamo “tradurla nell’italiano che si parla oggi”.

Gli studiosi, i docenti possono tradurla, ma chi non è erudito o non possiede le strumentazioni adatte (vocabolari, la conoscenza della storia della lingua italiana etc …) fa sicuramente più fatica a comprenderne il significato.
Tutto quello che la lingua italiana ci ha lasciato necessita di essere analizzato poiché come primo requisito per una giusta comprensione del poema è sapere quando è stato scritto? dove è stato scritto (in quale paese)? che influenze ha subito da parte di altre lingue? quale storia c’è dietro a quel racconto?

Parlare di interpretazione linguistica è banale, si necessità di una vera e propria traduzione, ad esempio dall’italiano volgare del 1200 a quello del 1800.
Ogni epoca ha delle caratteristiche linguistiche in termini diacronici che nessuno può modificare.

Come reca il titolo dell’articolo esiste un elemento che si oppone alla pura lingua italiana (così come la conosciamo oggi): il dialetto.

In molti paesi della nostra penisola il dialetto è conservato e tutt’ora oggi si mantiene vivo. Questo accade sia al nord, al centro che al sud Italia.

L’utilizzo del dialetto, considerato una lingua a tutti gli effetti, è molto in voga in Italia poiché molte persone vogliono mantenere le proprie origini e, non solo, anche la propria unicità/identità. Per tali motivi, assolutamente non banali, la lingua italiana si confronta anche con i vari dialetti.

La dialettofonia rappresenta il suono delle parole di un determinato registro linguistico tipico di una parte della nostra Italia. A volte il solo aspetto fonetico delle parole dialettali ci permette di riconoscere, ad esempio, da quale regione arriva quella tal persona.
Il dialetto “ricalca”, in senso figurato, uno stemma che ciascuno di noi porta nel suo DNA e che non può cancellare. Tuttavia, se una persona non parla il suo dialetto non vuol dire che non gli piaccia o che non sa esprimersi, ma semplicemente possono esserci delle abitudini pregresse che non gli consentono di utilizzare il dialetto.

Solitamente questo è il caso dei giovani d’oggi che preferiscono gli slang ai codici linguistici del proprio dialetto. Una caratteristica sicuramente positiva è mantenere vive le forme dialettali a favore di un loro utilizzo altrettanto diffuso.

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In evidenza

Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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