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di Angelo Barraco
Milano – L’inchiesta sulla strage avvenuta al Tribunale di Milano si è già avviata ed è in mano alla Procura di Brescia che sta accertando quanto accaduto lo scorso giovedì, quando Claudio Giardiello ha ucciso un giudice, un avvocato e un coimputato e ha ferito altre tre persone. La Procura di Brescia ha già raccolto la documentazione in merito alla sicurezza del Tribunale di Milano e sta ascoltando i testimoni. Intanto stamane il Consiglio dei Ministri si è riunito alle 9.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. La riunione ha deliberato, in seguito ai gravi fatti avvenuti a Milano, le esequie di Stato. Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 9.50. Intanto la situazione è cambiata nei Tribunali dopo i fatti di Milano e ne è la prova lo sconvolgimento in materia di controlli avvenuto ad Ancona e a Napoli. Ad Ancona, da oggi, il metal detector sarà per tutti, sia per i visitatori, per avvocati, giudici, dipendenti. Ci sono adesso due guardie giurate all’ingresso. Le guardie si trovano nei due ingressi; una nell’ingresso riservato ad avvocati e magistrati e l’altra guardia nell’ingresso per i visitatori che già era dotato di metal detector, ma i controlli non si fermano qui poiché vi è anche un controllo interno con un metal detector manuale. Anche a Napoli le misure di sicurezza sono cambiate, soltanto che la situazione non è calma è pacata e a qualcuno è sfuggita di mano. Le misure di sicurezza hanno provocato disagi e hanno rallentato l’accesso al Tribunale, tant’è che un gruppo di avvocati ha prima bloccato Via Grimaldi, la via dove c’è uno dei tre accessi al Tribunale e successivamente hanno tentato di entrare sfondando l’ingresso che è protetto da un vetro. Il vetro è stato distrutto e due agenti della Polizia Penitenziaria si sono feriti e sono stati portati in ospedale per essere medicati.
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