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Cronaca

STRAGE DEL BARDO, I PM: "TOUIL ERA IN ITALIA IL GIORNO DELL'ATTENTATO"

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Tempo di lettura 3 minuti La Procura di Milano sta verificando la posizione del giovane; ancora incerto è anche il ruolo eventuale ricoperto dal marocchino nella strage

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di Christian Montagna

Milano– Sembrano ormai esserci pochi dubbi sulla presenza di Touil in Italia lo scorso 18 Marzo, giorno in cui a Tunisi si consumava la carneficina di matrice terroristica al Museo del Bardo. I primi accertamenti della Procura e delle forze dell'ordine di Milano che hanno eseguito il mandato di arresto internazionale emesso dall'autorità giudiziaria tunisina, rilevano particolari contrari. Touil dunque per i pm era in Italia e lo testimoniano anche i registri sequestrati ieri della scuola di italiano che il giovane frequentava due volte a settimana. Interrogate anche le insegnanti della scuola che hanno confermato tale ipotesi.

 

I DATI FORNITI QUESTA MATTINA

E’ Abdelmajid Touil il nome del marocchino 22 enne arrestato ieri sulla base delle indagini tunisine in seguito alla strage del Museo del Bardo. Secondo le autorità italiane, che hanno semplicemente eseguito un mandato di cattura internazionale, ci sono numerose testimonianze che parlano del marocchino in Italia il giorno della strage al Museo. Spunta addirittura l’ipotesi che vede il giovane impegnato in un corso di italiano per stranieri a Gaggiano il giorno della strage. Il Premier Renzi ha così commentato l’arresto di ieri: "Grazie alle forze dell'ordine che hanno arrestato in Lombardia uno dei ricercati della strage di Tunisi. Orgoglioso della vostra professionalità". Ancora incerta dunque l’eventuale partecipazione al commando terroristico che uccise 24 persone e ne ferì 45. Al momento è la Procura di Milano che sta verificando la posizione del giovane. Ancora incerto è anche il ruolo eventuale ricoperto dal marocchino nella strage. Nulla è stato ritrovato nell’abitazione del giovane che potesse richiamare al terrorismo: durante la perquisizione, gli agenti hanno sequestrato chiavette, telefoni cellulari e due schede sim. Intanto il ministro Angelino Alfano ha riferito alla Camera oggi.

ALFANO RIFERISCE ALLA CAMERA
Giunto in Italia, Touil, fu identificato e fu predisposta l’espulsione ma, le autorità tunisine non avevano segnalato alcunché a riguardo e per questo non fu ritenuto un elemento pericoloso. E’ proprio il mezzo sul quale è giunto in Italia a far scatenare le polemiche adesso: Alfano ha dichiarato di non aver mai sottovalutato il rischio terrorismo portato dai barconi della speranza e di non aver mai escluso l’ Italia dal rischio terrorismo. L’arresto che al momento è sotto analisi della Procura, così come ha riferito il ministro, è stato frutto di una collaborazione tra diversi Paesi impegnati nella lotta al terrorismo. Sempre durante l’informativa alla Camera, Alfano con dati alla mano ha detto di aver espulso dalla nazione soltanto nel 2015 ben 33 soggetti coinvolti nella minaccia del terrorismo.

L’ARRIVO di TOUIL IN ITALIA CON I BARCONI
Era il 17 febbraio scorso quando Touil giunse in Italia sbarcando a Porto Empedocle ad Agrigento. Con lui sui barconi della speranza altri 642 migranti soccorsi prontamente dalla Marina Militare. La foto di Touil ripreso su un molo prima delle pratiche di identificazione, ora, sta facendo il giro del mondo. Appare diverso da come è stato ritrovato oggi: manca la barba e i capelli sono più corti. Sarebbe stato il fratello stesso a riconoscerlo nelle foto scattate al momento dello sbarco.

ALCUNI TESTIMONI SCAGIONANO TOUIL
Era stato espulso il marocchino 22 enne e secondo le autorità sarebbe tornato nel suo paese il 18 Marzo per compiere l’attentato. Al momento dell’arresto, l’uomo irregolare è stato trovato in casa con la madre e i suoi fratelli regolari in Italia. A testimoniare la sua innocenza ora sono proprio la mamma e il fratello. La prima ricorda perfettamente il giorno dell’attentato e il momento in cui, in Italia e con Touil davanti al televisore apprendevano di quanto accaduto al Bardo. “La Jihad non gli piace per niente” continua a ripetere, “Mio figlio è innocente”. Anche il fratello del marocchino è convinto della sua innocenza: “E' arrivato su un barcone come tanti altri e da quel momento non è più partito" ; "rimasto sempre in Italia". Non solo i parenti del ragazzo ma anche i vicini di casa avvertono le forze dell’ordine di un possibile errore commesso nell’arresto del giovane. “E’ un bravo ragazzo” dice la vicina di casa di Touil.

Intanto, venerdì 22 si terrà la prima udienza per l’estradizione del giovane davanti ai giudici della Corte d’Appello di Milano. Anche nella Capitale in cui è stato aperto un fascicolo d’indagine sulla strage di Tunisi per la morte dei quattro italiani, si cerca di indagare sul caso in collaborazione con i pm milanesi.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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