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Esteri

Strage Berlino: il killer era stato 4 anni in carcere in Italia. Ecco il punto

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Tempo di lettura 3 minuti Era giunto in Italia nel 2012 e nel luglio del 2015 invece aveva raggiunto la Germania

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di Angelo Barraco
 
 
BERLINO – Sembra avere un volto e un nome l’attentatore di Berlino, si tratterebbe infatti di un tunisino di 24 anni di nome Anis. A che sarebbe stato raggiunto da un provvedimento di espulsione e inoltre, nel 2012, avrebbe raggiunto anche l’Italia. Si apprende inoltre che “sotto il sedile del guidatore del tir gli inquirenti hanno trovato un documento di espulsione” nei confronti di “un un cittadino tunisino di nome Anis A., nato nel 1992 nella città di Tataouine”. L’uomo sarebbe “noto anche con due altri nomi”. Sueddeutsche Zeitung cita fonti ufficiali e aggiunge inoltre che Anis. A era giunto in Italia nel 2012 e nel luglio del 2015 invece aveva raggiunto la Germania. Thomas de Maizière, ministro dell’Interno, aggiunge “C'è un nuovo sospettato che viene ricercato. È un sospettato e non necessariamente il colpevole” e aggiunge che “è stato emesso alla mezzanotte un mandato di cattura per la Germania e per tutta l'area Schengen, quindi anche per l'Europa”.  Le luci e i colori del natale sono elementi  decorativi collocati all’interno del contesto urbano che creano nell’animo dell’uomo, anche il miscredente, quel senso di affettività e calore che attraverso la condivisione e l’interazione si tramuta in un abbraccio avvolgente che la città emana attraverso la sua anima in questi giorni concitati. In ogni città si creano piccoli angoli in cui ogni anima vuole manifestare con estremo e sentito orgoglio la propria devozione verso il creato mediante l’ostentazione materialistica della fede, ci sono gli alberi in piazza e ci sono i mercatini di natale dove giovani e intere famiglie si riuniscono per acquistare il regalo dell’ultimo momento o semplicemente per respirare lo spirito natalizio lungo le vie illuminate della città. Berlino è una città che pulsa di vita e i suoi cittadini non avrebbero mai immaginato che in un tranquillo pomeriggio pre-natalizio, un mercatino di natale sarebbe divenuto lo scenario dell’ennesima strage. Per molti è stato come rivivere un terrificante flashback come quello di Nizza, poiché un tir è piomba improvvisamente in un mercatino di natale affollato da turisti impegnati nell’acquisto di regali. Il bilancio attuale parla di 12 morti e 48 feriti, all’interno del tir è stato rinvenuto morto un autista polacco che ha cercato di fermare il terrorista fino all’ultimo. Gli italiani rimasti lievemente feriti sono stati dimessi dall’ospedale, uno di essi è palermitano. L’attentato è stato rivendicato da Amaq, l’agenzia di stampa dell’Isis che ha chiamato il terrorista “soldato dello Stato Islamico. E'una vendetta per gli attacchi in Siria”. In un primo momento è stato fermato un 23enne pachistano, accusato di essere l’autore della strage, costui è stato adesso rilasciato. Massima apprensione invece per Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne che lavorava e viveva li. La tensione è alta poiché il suo telefonino è stato rinvenuto da una giovane sul luogo della strage che lo ha immediatamente consegnato alla Polizia. La madre e il fratello della donna si sono recati a Berlino per sottoporsi all’esame del Dna e hanno riferito all’Ansa “Abbiamo capito che era finita stanotte all'una e mezza: siamo stati noi a chiamare la Farnesina. Ci siamo mossi coi nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi. E' lì con mia moglie in attesa del dna, aspettiamo conferme, ma non mi illudo”. Fabrizia svolgeva la sua attività lavorativa in un’azienda di trasporti e aveva fatto l’Erasmus in Germania del 2013. Numerosi gli appelli lanciati sul web dai familiari per rintracciarla, anche il web magazine per il quale ha collaborato per un breve periodo Fabrizia ha lanciato un appello, ma tutto ciò è caduto nell’oblio del silenzio. Il Ministro degli Esteri Angelino Alfano aveva preannunciato che tra le vittime poteva esserci la giovane “Abbiamo indicazioni  che ci portano a non escludere in questo momento l'ipotesi che ci possa essere una vittima italiana”. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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